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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/19 in Risposte
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Buongiorno Nel libro “Il collezionista di monete” ho voluto trasmettere quanto ho appreso in questi anni di collezionismo partendo dalle fondamenta. Sono per la mia giovane età ancora fresco delle fondamenta. Queste le ho apprese nei Circoli Numismatici, osservando e facendo domande ai collezionisti più senior, partecipando alle conferenze, nutrendo la mia passione con delle letture: di storia, sul forum lamoneta.it, di articoli numismatici. L'obiettivo del libro è quello di portare il lettore digiuno di Numismatica o quasi ad un livello intermedio, almeno per quello che riguarda la monetazione genovese. Allo stesso tempo, chi vorrà dedicarsi ad altre collezioni, leggendo questo libro si troverà avvantaggiato, perché, proprio essendo un testo di base, ripercorre aspetti comuni. Usando un paragone calcistico il collezionista ben si sposa con il tifoso è una questione di coerenza e mentalità. Un decalogo, dunque, del "Collezionista Provetto", una serie di regole e di spunti; dal cartellino, all'aspetto legislativo, dal potere d'acquisto delle monete al tempo, con esempi descrittivi di molte monete. Per chi vuole continuare con la monetazione o approfondire la Storia Genovese, il testo suggerisce altri volumi sia di storia, che di numismatica. La Storia contemporanea di Genova propone un punto di vista industriale, di quella che è stata la terza Confindustria d'Italia sottolineando pregi ed opportunità per i Millenium. Un libro molto semplice ma che va a coprire un vuoto, quello adatto ad una popolazione molto ampia, quasi la totalità, che è digiuna o quasi in materia. Allargando il cerchio al panorama numismatico italiano, questo costituisce uno dei primi tentativi in questa fascia. Pezzi di storia le monete, oggetti del desiderio ma non pane. Potete acquistare il libro: - Scrivendomi - Su lampi di stampa c'è una pagina dedicata ed è presente nella vetrina online https://www.lampidistampa.it/it/IT/Shop/Shop/Index Cerca nel catalogo: il collezionista di monete Al mio libro è assegnato un codice ISBN 978-88-488-2116-2 e entro qualche giorno: - Sullo shop online di Nomisma (che ringrazio) - in oltre 4.000 librerie attraverso il servizio Print on-demand (stampa su richiesta) - nei migliori siti e-commerce, come ibs.it, hoepli.it, lafeltrinelli.it, libreriauniversitaria.it, unilibro.it, webster.it, ecc. INOLTRE ci sono state e ci saranno molte altre iniziative di diffusione ... Marco5 punti
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Buonasera, è da un po' che mi sono appassionato ai Grani di Ferdinando IV. Oggi mi è finalmente arrivato dalla Germania il grano Cavalli 12 Ferdinando IV 1793 Magliocca 318 Mi piacerebbe ricostruirne la storia, chissà quando ed in che modo sarà arrivata dal Regno di Napoli in Germania.. Ma ora ha fatto il percorso inverso venendo a me che vivo nella regione dove è nata. ? Devo dire che non ne ho viste molte di questo millesimo, e sono veramente soddisfatto di come si presenta. Un ringraziamento particolare va a @Rocco68che mi ha fatto conoscere ed amare questo nominale. Cosa ve ne pare? Saluti Alberto2 punti
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Ho appreso questa peculiarità della monetazione spartana dal commento al tetradramma di Areus I, il primo re spartano che regnò dal 309 al 265 a.C. a emettere monete a proprio nome. Questa rottura con la tradizione è stata determinata dalla necessità di pagare i mercenari nella sua guerra contro la Macedonia, dato che Sparta non era più in grado di costituire un proprio esercito. Ironia della sorte, il tetradramma d'argento di Areus era strettamente modellato sulla moneta macedone di Alessandro, con la testa di Eracle sul dritto e l'immagine di Zeus in trono con un'aquila sul rovescio. Solo l'iscrizione "King Areus" indica la fonte. Si conoscono solo quattro esemplari di questa notevole moneta, tre dei quali conservati nei musei. CNG Research Coins: Affiliated Auction LAKONIA, Lakedaimon (Sparta). Areus I. 309-265 BC. Tetradrachm (Silver, 16.91 g 6), struck circa 267-265. Head of Herakles to right, wearing lion’s skin headdress Rev. ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΑΡΕΟΣ Zeus seated left on high-backed throne, holding eagle with closed wings standing right on his right hand and long scepter in his left; below throne, Η; in exergue, club to right. BCD Peloponnesos -. Grunauer 1 var. A unique variety of a series that is itself of the highest rarity. One of only four tetradrachms of Areus I known, and the only example not in a museum. . Reverse very slightly double-struck, otherwise, about extremely fine. Sale: Nomos 1, Lot: 77. Estimate CHF70000. Closing Date: Tuesday, 5 May 2009. Sold For CHF 68000. Areus was the first Spartan king to have an elaborate court of his own, following the models of the Macedonians, and was the first to issue a coinage. It was produced in order to pay mercenaries during the Chremonidean War (268/7-262/1; an anti-Macedonian alliance between Athens and Sparta that ultimately failed - it was named after Chremonides, an Athenian politician who was later forced to flee to the Ptolemies). The coins of Areus were modeled on those of Alexander and his successors, which were the most acceptable currency of the time. The head of Herakles, who was the ancestor of both of the Spartan royal houses (the Agiad of Areus I and Eurypontid, represented by Eudamidas II - circa 275-244 - who is ignored by the coinage) was used here, however, to symbolize the nearly sole power of Areus himself, instead of the Dioscouri who were symbols of the traditional Spartan dyarchy. The club on the reverse of this coin also became a type in its own right on the coinage of Lakedaimon. Areus was killed in battle in 265 on the outskirts of Corinth, then held by the Macedonians. Only three other tetradrachms of Areus I are known: one, with an ΗΡ monogram, in Paris (Grunauer 1), and two, with a differing monogram, in Berlin and New York (Grunauer 2-3). This piece is, therefore, the rarest coin of Sparta, and surely the most historically significant.2 punti
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Di base a chi compra certe monete da 2 milioni di franchi 600k franchi in più o in meno non fanno nè caldo nè freddo. E' chiaro che la moneta non poteva essere rimessa in asta alla cifra raggiunta in sala nel 2014, la stima allora era 1M, ora l'hanno corretta a 1,5M direi che ci sta, se si vuole che la moneta risulti comunque interessante e non già a prezzo arrivato. C'è da farsi però un'altra domanda, purtroppo senza risposta, ora la moneta è stata venduta a 1,7M o è stata semplicemente difesa dalla casa d'aste d'accordo con il conferente? E' prassi diffusa difatti far partire le monete più basse con l'idea di suscitare interesse ma poi di difenderle fino a una certa cifra pattuita con il conferente.2 punti
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Non credo che la falsificazione dei centesimi durante il Regno fosse una operazione in perdita . Anche ai nostri giorni i 50 c. di euro vengono falsificati in quanto nessuno a parte noi si mette a controllarli ricevendoli come resto . Calcolando un costo di un paio di centesimi al pezzo , il guadagno e' assicurato .2 punti
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Si falsificava per lo stesso motivo per cui oggi si falsificano i 50 cent.... perchè nessuno li controllava. Il 20 cent era la prima moneta completamente fiduciaria perchè in metallo vile, i tagli superiori erano tutti in argento, così come in argento erano i precedenti 20 cent di VE II. Per le monete in argento c'era ancora l'abitudine alla pesa per la verifica del metallo, cosa che non accadeva con questi nichelini.2 punti
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Complimenti vivissimi alla professionale organizzazione degli amici di Piacenza Expo e da quest'anno si aggiunge l'ottimo Antonello Caruso con la parte espositiva vintage, ancora una volta Piacenza fattivamente dimostra essere la piazza del collezionismo. Da anni, con gran piacere, collaboriamo, nel nostro piccolo, a pubblicizzare l'evento, essendo legati affettivamente con il caro segretario Luigi Decio, il vincolo d'amicizia che unisce le persone perbene è fatto di sostanza e strette di mani sincere. >>>>> Video delle varie manifestazione organizzate nel 2019 da Piacenza Expo <<<<<2 punti
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Salve, sembra Filippo I (244-249), testa a destra con “ IMP M IVL PHILIPPVS AVG”, nel retro VOTIS DECENNA LIBVS SC. RIC195(a). Posto foto per confronto dove ho provato a identificare la tua moneta.Ogni altra opinione è bene accetta. Spero di averti aiutato in qualche modo.Saluti Davide2 punti
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Sempre durante il dogato di Alvise Mocenigo (1570-1577) il Consiglio dei 10 proprio in seguito alla guerra che aveva messo in ginocchio l'economia veneziana, decise con la delibera del 29 ottobre 1572 di coniare nuove monete da 40, 20 e 10 soldi. La scelta definitiva fu per l'immagine di Santa Giustina in ricordo della Vittoria di Lepanto avvenuta proprio il giorno della santa che ricordiamo è protettrice di Padova.2 punti
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Tra XIII e XIV secolo Ascoli raggiunse la punta massima della sua ricchezza, consistenza demica, vivacità economica e culturale. Nuovi ceti professionali e mercantili si erano affermati nel governo cittadino, sfociando nella costituzione di un regime di popolo dalla ricca articolazione di organi istituzionali con al vertice quattro "Anziani", detentori del potere supremo con diritto di nomina del Podestà e del Capitano Del Popolo. Agli inizi del Trecento la città picena aveva assunto un ruolo di rilievo a livello interregionale grazie allo sviluppo dell'industria tessile e alla creazione di una rete di rapporti commerciali con le regioni adriatiche del Regno di Napoli, con Venezia e con le città dalmate. A metà del XIV secolo, tuttavia, iniziò una parabola declinante avviata dalla Peste del 1348, dalle guerre con le città vicine e dalle lotte intestine. Proprio per questo Ladislao di Durazzo mise in atto una politica di incentivi e sgravi fiscali volti ad una rinascita di Ascoli e ad una creazione di legami con città del Regno piuttosto che con città del Papato. Nel 1410 gli Ascolani ottennero l'esenzione dalle gabelle di passo in Abruzzo, la concessione di importare grano e nel 1411 furono autorizzati ad utilizzare liberamente il porto di San Flaviano. Molti studiosi sono concordi nell'affermare che un punto debole dell'economia ascolana fu la mancanza di un'adeguata massa monetaria circolante poichè quest'ultima cominciò solo tra XIII e XIV secolo, restando peraltro a livelli di produzione piuttosto ridotti. La coniazione di moneta spicciola voluta dal Re Durazzesco rientrò proprio nell'ambito della politica di aiuto e stimolo all'economia cittadina, unitamente al potenziamento della fiera di Sant'Emidio, patrono della città e figura chiave nelle coniazioni cittadine. Avete altre monete della zecca picena? Mostratele qui sotto e cercheremo di spiegare il perchè di quelle coniazioni in base ai documenti di cui disponiamo1 punto
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Come ho cominciato a scrivere nel titolo.. Quando sono piccole è già un miracolo riuscire a classificarle perfettamente! Questo è quello che mi è capitato con questo Grossetto col busto di Vittorio Amedeo I, piccolo e stretto, con solo una minima parte delle legende visibili, ma in quella piccola parte si riesce a vedere l'ultima cifra della data e quindi la moneta diventa classificabile... A volte basta accontentarsi di poco per essere felici!1 punto
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Cari amici del Forum, come state spero bene. Vi vorrei porre un quesito. La mia ultima acquisizione è stato il denario di Cesare Dritta Elefanter che cammina e calepesta un serpente con il piede destro e Retro Simpulo Aspersario Scure e apice pontificio. Vorrei chierire l'interpretazione del Dritto. L'elefante rappresenta il nome Cesare poichè veniva denominato Caesar o voleva significare la grandezza di Cesare nello schicciare i nemici di Roma?. Il rovescio a mio avviso rappresenta il potere di Cesare nelle sue forme e in particolar modo il pontefice massimo ruolo che Cesare ottiene solo dopo la morte di Metello e nonostante il tentativo di Catulo e di Isaurico di strappargli il massimo sacerdozio. Un saluto Adriapel1 punto
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DE GREGE EPICURI Convegno molto interessante, a partire dalle prime relazioni di Perassi, Savio, Arslan, Zecchini...A me ne è rimasta l'idea di Belloni come di un numismatico certamente importante, anche se un po' "d'altri tempi" (anche rispetto ai suoi!). Il suo volume del 1960 sulle monete repubblicane del Museo del Castello è molto bello, accuratissimo e utile anche oggi, a quasi 60 anni. D'altra parte, il volumetto divulgativo sulla monetazione romana dichiara tutti i suoi anni, nel senso che si occupa di storia, di immagini monetali, di miti, ma ignora completamente tutti gli aspetti economici e metrologici; e mostra poca attenzione per la tarda antichità, dal 3° secolo in poi. Era sicuramente persona di estrema gentilezza e disponibilità, ed aveva la caratteristica (forse tipica di quell'epoca) di coniugare competenze archeologiche, storiche e numismatiche. A suo onore si può aggiungere che, nei difficili anni del dopoguerra, fece di tutto per organizzare esposizioni numismatiche e per rendere, nei limiti del possibile, un po' più accessibile al pubblico l'enorme collezione milanese.1 punto
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Per me, che della Lancia Stratos posso permettermi solo un modellino…. li trovo fantastici!1 punto
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Va bene che siamo nella repubblica delle banane, ma con questi timori superi tutti! Permettimi di fare solo alcune riflessioni: come hai già anticipato, la frode sarebbe di poco conto, considerato il costo dell'argento ( se si fa si fa sull'oro dove c'è sicuramente più convenienza); però il "ladrocinio" c'è già, non c'è bisogno di "tosare" la lega, è sotto gli occhi di tutti...... è quello di vendere monete d'argento a prezzi assurdi, questo è il vero latrocinio, naturalmente legalizzato ed autorizzato. saluti TIBERIVS1 punto
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E' una delle monete comprate da un ricco collezionista mediorientale che vengono attualmente rimesse sul mercato. Ci sono altre discussioni che ne parlano, se ben ricordo nella sezione greche. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Rispondere senza dati sicuri sarebbe solo speculazione pura....non ho idea di cosa passi per la testa di uno che compra una moneta da 2,3 milioni per rivenderla a 1,7.....a meno che non sia stata saldata a suo tempo e allora è Un altro discorso.1 punto
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Krugerrand Il Krugerrand d'oro è una moneta della Repubblica Sudafricana coniata la prima volta nel 1957 con lo scopo primario di portare un sostegno efficace al mercato dell'oro sudafricano. Il Krugerrand è, ancora oggi, una moneta con corso legale in Sudafrica nonostante l'idea originaria non era quella di una vera e propria valuta ma piuttosto di un lingotto monetato. Il suo nome deriva dal ritratto di Paul Kruger, uomo politico di fine Ottocento che fu presidente della Repubblica del Transvaal, impresso nel dritto. Nel rovescio, invece, si trova l'immagine di una gazzella (springbok), uno dei simboli nazionali del Sudafrica. Insieme al valore nominale viene anche riportato il nome dello stato "Suid-Afrika/South Africa" in afrikaans e in inglese. Il Krugerrand è stata la prima moneta lingotto ad essere trattata al valore del suo effettivo contenuto in oro. Cosa che, ad esempio, non succedeva con la Gold Sovereign, il cui valore nominale poteva divergere anche sensibilmente dal valore dell'oro contenuto. Il Krugerrand è stato pensato come prima moneta a contenere un'oncia di oro puro, costituendo così un valido strumento per il possesso legale di oro da parte di privati. In particolare, poiché il Krugerrand era un mezzo di pagamento legale, dava la possibilità ai cittadini statunitensi di possedere oro legalmente nonostante all'epoca la legge americana vietava il possesso di oro in lingotti. In pratica, dovrebbe valere il peso dell'oro Ciao galaad1 punto
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Secondo me, potresti aprire una discussione più sintetica, in cui chi ha notizie di una esposizione museale di Monete accessibile a tutti, mette i dati fondamentali con le caratteristiche basi, una specie di Catalogo.1 punto
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Ciao a tutti, oggi volevo presentarvi questo testone della mia collezione. Pio V (1566-1572), Roma - Testone (Munt 3, CNI 5). D/: Stemma ovale in cornice, chiavi con impugnatura ovale e doppi cordoni. .PIVS. V._.PONT.MAX. R/: Il papa inginocchiato a sinistra davanti ad una croce; in basso a sinistra la tiara. ABSIT. NISI._.IN.TE.GLORIARI. Esergo: ROMA © Peso: 9.66 gr Il motto al rovescio si traduce in "Solo in te è la nostra gloria" (Galati VI, 14). Pio V nel 1570 indisse il giubileo per unire i cristiani nella lotta contro i Turchi che avevano violato i patti stretti con la Repubblica di Venezia e avevano invaso Cipro dichiarando guerra alla cristianità. Nel concistoro del maggio 1571 si sancì l'alleanza tra le potenze cristiane di Roma, Venezia e Spagna a cui si unirono diverse città italiane. La flotta navale pontificia, veneziana e spagnola, unita sotto il comando generale di Giovanni d'Austria, il 7 ottobre 1571 ottenne la strabiliante vittoria a Lepanto. Al comando della flotta pontificia fu Marcantonio Colonna che ottenne gli onori in patria. Questa sconfitta fu l'inizio del declino del potere marittimo ottomano. Questo testone, di grande importanza storica proprio per gli avvenimenti a cui fa riferimento, viene considerato RR e appare sul mercato solitamente in bassa conservazione e frequentemente tosato o calante di peso. Questo esemplare appare di peso pieno, ben coniato e con una gradevole patina. Vostre integrazioni e commenti sono come sempre graditi. Michele1 punto
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Buonasera a tutti. Di ritorno dall'Argentina, volevo descrivere la mia esperienza al museo numismatico di Buenos Aires e trovo questo post...!!! Museo piccolo ma ben organizzato in 6 sale, ero il solo visitatore e sorrisi e spiegazioni si sono moltiplicati. Due cose mi hanno colpito e vorrei proporle per riflessioni. 1) ho scoperto che gli Inca, i dominatori per secoli nell'America del Sud, espandevano il proprio impero per aumentare il bacino di scambi commerciali. Ciononostante non usavano la moneta, bensì il baratto, i grani di cacao e solo in piccole e circoscritte zone le conchiglie. Solo con l'avvento dei gesuiti fu introdotta la moneta il cui uso comunque ebbe difficoltà a diffondersi. 2) la storia delle banconote narra la storia economica e federale nel loro dispiegarsi e succedersi racconta dei drammi economici e politici di quella nazione. Colpisce il tentativo dei politici di riappacificare il popolo al denaro usando le icone nazionali come immagini sul denaro. A margine vorrei proporre di suddividere questo ricchissimo e variegato post in alcune linee di ricerca. 1) compilazione di una sorta di guida ragionata sui diversi musei nazionali e non; 2) costruzione di un museo virtuale Lamoneta, come suggerito da Mario e Eracle62; 3) organizzare degli incontri visita con le persone più esperte nei principali luoghi di esposizione di monete. Gli stimoli non mancano e neanche le persone disponibili mi sembra!!!! Buonanotte Luca1 punto
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La numero 2 è un asse di P. Cornelius Sulla: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G205/2 Per la numero 1 (già identificata) ti allego il link per i riferimenti: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RRB11/51 punto
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Sul sito vi è anche l'apposita sezione " abbonamenti e reintegri " ( attualmente senza nessun prodotto, ma sono sicuro che in precedenza ve ne erano ). Personalmente, al tempo che fu, inviai una mail con la richiesta diretta di sottoscrivere l'abbonamento e da allora ( dal 2016 ) mi arrivano in formato elettronico e cartaceo... io non sono registrato nel loro sito.1 punto
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dopo la prima volta che ho comprato dal sito ufn, le volte successive mi sono arrivati i moduli numismatici PROGRAMMA NUMISMATICO 2020 Marzo: moneta commemorativa da 2 euro fior di conio “500° anniversario della scomparsa di Raffaello” e moneta monometallica da 10 euro fior di conio “93a Adunata Alpini Rimini-San Marino 2020” Aprile: moneta da 5 euro in argento proof “Campionati di atletica dei Piccoli Stati d’Europa San Marino 2020” e moneta da 10 euro in argento proof “250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven” Giugno: serie divisionale fior di conio e serie divisionale fior di conio con moneta da 5 euro in argento fior di conio “Giornata mondiale degli oceani” Agosto: tre monete monometalliche da 5 euro fior di conio dedicate allo Zodiaco: “Bilancia”, “Scorpione” e “Sagittario” e moneta commemorativa da 2 euro fior di conio “250° anniversario della scomparsa di Giambattista Tiepolo” Ottobre: moneta da 20 euro in oro, versione proof “Expo 2020 Dubai” Novembre: serie divisionale con entrambe le monete commemorative da 2 euro, versione proof1 punto
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La flotta veneziana durante la battaglia era al comando di Sabastiano Venier (1577-1577) che divenne doge dopo Alvise Mocenigo. Durante la battaglia riportò una ferita da guerra che lo rese claudicante per tutto la vita. In compenso fu eletto doge per il suo eroismo. Sebastiano Venier doge LXXXVI, 1577-1578. Osella anno I, 1577. Ag gr. 9,70 Dr. San Marco seduto in trono a s., benedice con la d. e porge con la s. il vessillo al Doge genuflesso che regge nella d. un ramo di palma, mentre un angelo alle sue spalle gli impone il corno dogale. Rv. MAGNA DEI MISERICORDIA SVP N OS (Grande è la Misericordia del Signore sopra noi) Veduta di Venezia con alcune navi e tre grandi galere alla fonda; in alto, il Redentore con le braccia aperte.1 punto
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Le vittorie contro i Turchi sono state giustamente celebrate da molte monete e da molte medaglie. Purtroppo le continue guerre sfinirono la repubblica al punto tale da non riuscire più a supportare lo sforzo economico che divenne nel corso degli anni sempre più gravoso. Questa continua lotta e questa continua immissione di gran parte delle proprie entrate non permise alla repubblica di seguire le nascenti potenze negli investimenti e nell'ampliamento delle nuove rotte commerciali. Venezia divento' nel giro di 2 secoli potenza secondaria. Dopo i fasti del 1300 e del 1400, il 1500 si rivelò il secolo del declino (lento ma inesorabile). Molte volte la Serenissima preferì raggiungere accordi che la nuocevano territorialmente per mantenere un area commerciale che però diventava sempre più esigua. La stessa vittoria di Lepanto non permise a Venezia di ritornare in possesso dell'isola di Cipro a causa di una sciagurata pace. Ma questa è storia. La prima moneta a ricordo della vittoria non è una moneta ma bensì un osella. Eccola: Osella ANNO II di Alvise Mocenigo a celebrazione della Vittoria contro i TURCHI 1571.1 punto
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Salve, come giustamente supposto da Agricola la quarta moneta sembra un asse, Agrippa ( RIC58 Caligola) . Di queste monete ne ho viste dai 9 g ai 13,5g. Saluti Davide1 punto
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A mio avviso se devo esprimere il mio parere la numismatica è, aimé, una collezione di nicchia; i veri interessati alla numismatica tra questi nuovi utenti che pongono questo genere di domande sono veramente pochi; tuttavia ciò non mi indigna, lo ritengo un fenomeno normale dovuto alla grande diffusione di internet (nel senso che un tempo questo tipo di persone si teneva il dubbio e le loro voci restavano mute). Si tratta di gente che si pone dubbi su cose che non conosce e vuole giusto avere l'informazione su ciò che possiede, sperando chiaramente in una valutazione economica del loro oggetto. Questa gente non sarà forse mai interessata alla numismatica, scrive qui probabilmente proprio perché non gli interessa minimamente e non ha nemmeno voglia di perderci troppo tempo a cercare su internet, figurarsi a comprare un catalogo di una cosa che non gli interessa... (Almeno per il momento) Probabilmente questo genere di persone c'è sempre stato anche in questo settore, chiunque sia a digiuno di numismatica trovando in un cassetto le monete del nonno vorrebbe saperne di più o come minimo il loro valore.. Ad esempio se un collezionista di monete trovasse in casa una macchina da cucire "antica" penso verrebbe a tutti spontaneo fare qualche ricerca per capire di cosa si tratti senza comprare un catalogo del settore dal momento che non si è intenzionati a collezionare questo genere di oggetti. Quello che a mio avviso è criticabile di questi soggetti è che usano il Forum come un motore di ricerca lanciando la domanda e aspettando la risposta senza ricordarsi minimamente che si ha a che fare con una piccola comunità di persone e di conseguenza di ringraziare e salutare... Detto ciò ho visto anche persone non interessate alla numismatica ma che ponevano le discussioni in modo in garbato e rispettoso degli altri e ritengo che costoro meritino risposte ai loro quesiti nonostante non siano prettamente interessati alla numismatica e privi di catalogo in quanto non essere interessati alla numismatica non è di certo una loro colpa e potrebbero aver scelto di porre il loro quesito sul forum per avere un parere il più professionale possibile. Inoltre come è stato detto anche da altri, e giustamente a mio avviso, potrebbe darsi che tra questi ci siano nuovi potenziali collezionisti o che proprio da quell'approccio inizialmente disinteressato alla numismatica ne nasca interesse. A titolo di esempio cito il mio stesso caso quando a partire da un gruzzoletto di comuni e vissute monete del regno d'Italia dei miei nonni iniziai tempo fa a collezionare questa serie andando col tempo a sostituire le monete iniziali con pezzi migliori ma consapevole che furono le fondamenta della mia collezione attuale. Con questo il mio intervento non vuole essere una critica a nessuno chiaramente, e spero non venga visto così, ma semplicemente uno spunto di riflessione nell'ambito di questa discussione.1 punto
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Bello che quest’anno sia collegata anche il convegno del giocattolo vintage1 punto
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C'è una cosa però che è sfuggita in questa discussione, cioè il fatto che la numismatica si occupa di tanti ambiti cronologici di cui è impossibile per chiunque possedere la totale padronanza, in genere ci si specializza, i nomi di studiosi accademici fatti nel post iniziale riguardano alcuni determinati ambiti cronologici e geografici, prevalentemente la numismatica dell'Italia antica e altomedievale, i nomi di studiosi non accademici fatti da altro utente riguardano invece studi su ambiti totalmente diversi, prevalentemente zecche dell'Italia meridionale in epoca moderna e contemporanea, certo in ambito accademico lo studio delle monetazioni dal cinquecento in poi è decisamente limitato ma questo non toglie che la materia possa avere un suo interesse, oltretutto interdisciplinare e parallelo alla storia economica e monetaria, quindi se io decido di acculturarmi sulla monetazione borbonica napoletana o di quella del periodo spagnolo non andrò a leggere i testi della Cantilena o della Rovelli che si sono occupate di tutt'altro ma leggerò i Magliocca, Perfetto, Di Rauso, Bovi, Pannuti e D'Andrea... se invece mi prende il sacro fuoco per l'alto medioevo e la monetazione longobarda allora mi rivolgerò ai testi di Grierson, Arslan, Rovelli, Bernareggi... se si tralascia questo aspetto della specializzazione si rischia di litigare e farsi il sangue amaro per nulla, un Bovi ad esempio che era medico e non numismatico accademico sicuramente ne sapeva di più sulla monetazione napoletana moderna di quanto ne può sapere un accademico esperto in numismatica bizantina e altomedievale...1 punto
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Credo che nessuno di questi denari sia della zecca di Venezia, anche se è un periodo alquanto complicato. Quello del post 4 di @fabry61 ha un globetto tra la A e la N, ma anche uno tra la A e la R. E sono simmetrici, cosa che piaceva molto ai popoli germanici. Arka Diligite iustitiam1 punto
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2000 BRESCIA 73a ADUNATA NAZIONALE ALPINI D/. 73 e LEONE simbolo della Città di BRESCIA - LEONESSA D'ITALIA R/. Stemma dell'A.N.A. smaltato verde e stemma del Comune di Brescia 13-14 maggio 20001 punto
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Buongiorno Non so se possa interessare poiché non sono a conoscenza della pubblicazione di un catalogo inerente tale asta, ma la prima asta puramente numismatica si tenne a Leida nel 1598 e riguardava la collezione di un aristocratico francese comprendente monete greche e romane.1 punto
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Salve, mi è capitato,in lotto Nomisma, questo bronzetto che non riesco a catalogare.. vi prego di darmi qualunque consiglio o passarmi link da visionare grazie Roberto AE19mm 3,40 gr sul dritto c'e' un volto radiato a dx sul retro un serpente attorciliato con la testa rivolta a dx. vi posto una foto per farvi capire il serpente...1 punto
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