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  1. Rocco68

    Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/02/20 in Risposte

  1. Buon pomeriggio, quella che vi racconto è la Storia della 100 Lire Minerva 1968. La foto della moneta che posto è presa in prestito dal Web. La mia al momento non è con me. 1' Gennaio 1968 Giorno di gran festa in tutto il mondo, molti reduci da un pantagruelico Veglione, non una giovanissima Mamma alla sua prima gravidanza praticamente al termine del 9 mese. Giornata trascorsa in maniera felice e festosa, non senza un incalzante mal di schiena, fino all'imbrunire, quando all'improvviso si fanno sempre più insistenti gli eloquenti movimenti del bimbo in grembo, era arrivato il momento.. Ecco che parte l'affannosa ricerca dell'unico parente Automunito in un paese di poche anime e poche macchine, a circa 30 km dal primo ospedale, in un giorno di festa, e quando la maggior parte ha allegramente mangiato e bevuto.. ?. Si parte, in macchina la giovane mamma, il giovane papà, l'autista e le due nonne, materna e paterna. Arrivo in ospedale, un ospedale donato dalla Svizzera nel 1947 ad una Cittadina del Basso Lazio. Calorosa accoglienza da parte delle infermiere Suore, cure e coccole per la Mammina in attesa, visita dei dottori, inizio del travaglio, siamo alle ore 21 del 1°gennaio 1968, il giovane papà accende una sigaretta dopo l'altra nella snervante attesa, avanti e indietro tra corridoio e balcone esterno dove probabilmente albergava una coppia di pinguini date le temperature di quell'anno. Visto che si andava per le lunghe, il parente autista aveva nel frattempo fatto ritorno a casa, le nonne erano al caldo in reparto. Ma ecco che arriva il momento decisivo, ormai il 1°gennaio era passato abbondantemente da un quarto d'ora, 20 minuti, 30 minuti, 00,35 è nato.. ? 02.01.1968 ben 52 Anni fa, mezzo secolo abbondante direi. Dopo la presentazione del bimbo e rassicurato sullo stato di salute della giovane sposa e de figlioletto il papà viene invitato a lasciare il reparto.. Notte in sala di Attesa, ma ne valse la pena. ? Mesi dopo la 100 lire Minerva 1968 incontra il giovane papà, lo riceverà come resto dal macellaio, vedendo il Millesimo 1968 penso' bene di conservarla al figlioletto, dopo 52 La conservo ancora, riposta nella bomboniera del mio battesimo. Quel Papà e quella Mamma erano i miei. Papà non c'è più ormai da tempo, ma penso sempre a lui e al racconto della mia nascita. Appena potrò vi farò vedere la mia bomboniera e la Cento Lire del 1968. Saluti Alberto
    4 punti
  2. Bagattino veneziano, la sigla A Z indica il nome del massaro che può essere: Antonio Zorzi A Z 1536-1538 doge Andrea Gritti 1523-1539 Andrea Zorzi A Z 1555-1556 doge Francesco Venier 1554-1556 Agustin Zolio A Z 1675 doge Domenico Contarini 1659-1675 Alvise Zusto A Z 1634-1636 doge Francesco Erizzo 1631-1646.
    4 punti
  3. Il mio racconto sulle banconote coi dialoghi è stata probabilmente la scintilla che mi ha fatto scattare il pallino della scittura: tempo dopo sono stato colto da un'ispirazione improvvisa, una mattina qualunque a lavoro, e appena rientrato a casa ho cominciato a scrivere un'altra storia mentre ideavo anche un seguito per quello (dove la 50 circola in UE ed oltre, vedendo vari posti particolari e vivendo diverse avventure). In seguito altre ancora ne sono venute, su diversi argomenti. Ho scoperto che scrivere mi piace e che almeno per quanto mi riguarda "l'appetito vien mangiando": più scrivo più facilmente le trame cominciano quasi a stendersi da sole, come se i racconti si scrivessero da sè. Quindi, che te ne pare di andare avanti con le avventure del tuo centesimo? L'Europa è grande, e l'euro non circola solo in eurozona...
    3 punti
  4. Passato l'anno a festeggiare, non rimane con farvi tutti gli auguri di Buon 2020. Che sia foriero di monete, libri e studi.
    3 punti
  5. ... Direi che, quando si inoltra una richiesta, iniziare con "Buonasera/Salve/Ciao" e terminare con "Grazie" intanto aiuta a differenziare tra una persona educata e una maleducata... Michele
    3 punti
  6. Mi pare che il numero di dicembre non sia stato presentato:
    2 punti
  7. Buongiorno a tutti, visto che non mi sembra sia stato riportato, annuncio che l'11 e 12 Gennaio ci sarà il primo convegno dell'anno a Modena... Io ci sarò... https://ccninumismaticaitaliana.it/convegni-2-2-2-2-3-4/
    2 punti
  8. Vorrei fare i complimenti a tutti i possessori di piastre. Penso che questa discussione sia un punto di riferimento per la tipologia. Condivido con voi uno dei miei pezzi più rari anche per chi si sta avvicinando con passione a questa fantastica monetazione.
    2 punti
  9. DE GREGE EPICURI Sicuramente Teodosio. Sul rovescio, che va ruotato di quasi 180°, sembra di leggere SALUS.
    2 punti
  10. Quelle non comuni.... Saluti TIBERIVS
    2 punti
  11. Altro che il demone Krampus è privo di violenza: i bambini biricchini venivano sferzati con dei fuscelli o ramoscelli sulle gambe e sul posteriore. In alcune tradizioni oltre che subire un castigo fisico, i bambini monelli venivano rapiti e portati in catene a lavorare in miniere o addirittura erano mangiati dal demone. Oggi forse si sono perse o volutamente poste in oblio queste tradizioni, ma non sono altro che la trasposizione di concetti religiosi cristiani: i buoni riceveranno un premio mentre i malvagi dovranno essere puniti e soffrire per le loro cattive azioni. Non sembra famigliare ? Non ricorda vagamente il concetto di premialità/punizione per andare in paradiso /inferno ? Molto probabilmente il San Nicola, alias Babbo Natale, e il Krampus non sono altro che una semplificazione concettuale per i bambini che da ogni loro azione buona o cattiva deriva una conseguenza positiva o negativa.
    2 punti
  12. Particolarmente interessante e molto ben fatto e scritto il lavoro di Simone Ascenzi su Luigi Giorgi, operante a Tientsin e omonimo del più famoso "Raffaele Evaristo Luigi Giorgi", incisore del Regno d'Italia. A tale articolo è giustamente dedicata la copertina di Panorama Numismatico. Simone è una colonna di lamoneta.it, ed il lavoro qui pubblicato è stato indotto dal nipote dell'incisore (Alessandro Canossi, che proprio per dare il giusto riconoscimento al nonno si era registrato), sviluppandosi sul forum che viene opportunamente citato.
    2 punti
  13. Che le mani di Lorenzo uniscano...... non solo Venezia, ma idealmente tutto il mondo e tutti i numismatici.... “Ogni coppia di mani della scultura celebra uno dei sei valori umani universali: Amicizia, per costruire insieme sul futuro; Sapienza, per prendere decisioni reciprocamente vantaggiose; Aiuto, per cementare relazioni durature; Fede, per confidare nel proprio valore e cuore; Speranza, per perseverare in sforzi meritevoli; e l’Amore, lo scopo fondamentale per tutto.”
    2 punti
  14. Buon anno fratelli numismatici. Graziano
    2 punti
  15. Ciao a tutti, Sono alle mie prime piastre, mi sto appassionando a questo tipo di collezione da poche settimane. È interessante constatare quanto sia difficile trovarne due identiche tra loro :-). Ho letto Traina ma al momento non possiedo altri riferimenti bibliografici, cercherò di colmare la lacuna appena avrò modo e tempo. Ho letto tutta questa discussione e vi posto quelli che sono stati le mie prime piastre chiedendo un vostro contributo su grado di conservazione e particolarità : 1) 120 grana 1831 Taglio inciso al rovescio 2) 120 grana 1842 Taglio inciso al dritto, con il 2 della data più piccolo, nello scudetto 6 palline, Hier senza punto finale. Purtroppo ho dovuto ridimensionare molto le immagini, con inesperienza, spero siano sufficienti. Grazie a tutti e a @Rocco68 che mi sta introducendo in questo meraviglioso forum. Cordialità
    2 punti
  16. Buon pomeriggio a tutti amici del forum... condivido con voi uno dei miei ultimi arrivi in collezione, piastra da 120 grana di Ferdinando ll anno 1840 con il collo del 30 ducati...! Simpatica anche la conservazione visto e considerato che in alta non se ne trovano molte... saluti a tutti...!
    2 punti
  17. Cari Amici del Forum, in queste giornate uggiose, sto mettendo un po' di ordine alle mie monete ed affiorano i ricordi del passato. La moneta che posterò è modesta, non è un FDC, ma ha una storia, come la maggior parte di quelle che abbiamo in collezione e quando le riprendiamo in mano, si risvegliano, prendono vita e ti raccontano qualcosa. E questa ha una storia “simpatica”... il titolo potrebbe essere “ Ciccì e la Moneta Scomparsa”. Premessa: Ciccì era il Barbiere Siciliano appassionato di monete, grande amico di mio padre, fonte inesauribile di aneddoti, che ho già ricordato ( vedi il post # 10 “L. 5 1911 La Cenerentola degli Scudi ?” ). Ciccì il Barbiere arrivò alla Stazione una Domenica di Agosto, di ritorno dalle Ferie passate dai parenti in Sicilia. Giorno con caldo infernale, di quelli che l'aria sembra liquida, l'asfalto un mare di pece e nessuno che si azzarda a scendere in strada. Poveraccio, aveva viaggiato tre giorni su un treno “Accellerato” che fermava anche in piena campagna, perchè allora, anche le più piccole Frazioni avevano la Stazione. Eppure, era come sempre impeccabile: giacca e cravatta, capelli impomatati, baffetti “da sparviero” ed un sentore di Colonia che si era ormai impregnato sulla pelle. Mio padre era andato a prenderlo alla Stazione con uno scooter “Iso Moto”, residuato post bellico, lontano parente della Vespa, che quando doveva affrontare una salita, ansimava come una vecchia asmatica. Ciccì già dal predellino del treno si sbracciava: “ Cesco !( così tutti chiamavano mio padre ) Grandi acquisti e... una “ monetazza” pee tte... che ti piacerà !!” . Portato a casa, Ciccì disse: “ Adesso metto a posto le monete “bedde, bedde”, ma veramente “ 'nu bigiù” e domani vieni a prendere “ 'a monetazza!”. Con la curiosità del collezionista, mio padre “Cesco”, il mattino dopo si precipitò nel negozio e Ciccì, lasciando qualche barba e tagli dei capelli a metà, lo portò al piano sopra dove abitava, a vedere le monete. I suoi monetieri erano gli armadi dove teneva gli asciugamani per il negozio, la sua biancheria e i suoi vestiti, in ordine casuale e sparso, ma incredibilmente preciso ( per lui ! ). Però la “monetazza” per mio padre era incredibilmente sparita! Dopo aver aperto e svuotato tutti i cassetti, non si trovava. Affranto, si accasciò sul letto quasi piangente: “ E' colpa della Netina ( la donna delle pulizie ). Stamattina, l'ha vista, mi ha guardato storto e mi ha detto che è una cosa indecente.. con tutti quei cosi lì...fuori ed in bella vista! ! Chissà dove è finita! “ Il giorno dopo Ciccì, entrò ringalluzzito ne nostro negozio ( i miei avevano una Tabaccheria ? “ Cesco !! Guarda! “. Il malloppo che portava era inequivocabile: un paio di mutande di lana, di quelle con lo “sportello” ben ripiegate, ma di un giallo intenso “ di lana vecchia” ,pulite ma che non ispiravano molto...mia mamma inorridita si ritirò velocemente nel retrobotega. Con tocco d'artista le dispiegò sul bancone e tirò fuori la moneta dallo “sportello delle mutande”. Era un 20 L. LITTORE DEL 1927. : “ Cesco... nun la fa vedere a tuo figlio Beppino, che... è studioso, c'ha la faccia da Vescovo... quello diventa proprio un Vescovo! Assicurato! “ P.S: Non ho mai intrapreso la carriera ecclesiastica e non sono diventato Vescovo, la moneta però l'ho tenuta ed è quella che vedete in foto. Mi piacerebbe sentire qualche storia da Voi, a prescindere dal valore e dalla conservazione della moneta, perchè, questo umile tondello di metallo, se lo tenete in mano, racconta... Ciao Beppe
    1 punto
  18. Io che lo ho avuto in mano, sono perfettamente d'accordo con te. E non dico altro.
    1 punto
  19. io un BB te lo do pieno. Capigliatura evidente e al rovescio la torre e le torrette presentano anche alcuni particolari. complimenti per iniziare hai fatto un bell'acquisto.
    1 punto
  20. Ciao! Concordo sul fatto che le condizioni di questo grosso siano ascrivibili ad un onesto BB. E' vero, ci sono delle schiacciature, ma non inficiano la lettura della moneta; il salto di conio e le "impastature" (peraltro limitate a piccoli dettagli) sono piccoli difetti di coniatura. Riguardo ai punti "fuori luogo" .... beh, con l'ingrandimento della moneta sembrano così evidenti, ma al naturale? Qualsiasi moneta, vista attraverso una lente di ingrandimento, ci restituisce dettagli che sembrano macroscopici, ma non lo sono. Vai tranquillo, è una bella moneta. saluti luciano
    1 punto
  21. Le monete di "prova" del 5 cent francese sono delle pièfort, questo tipo di monete furono coniate appositamente con uno spessore maggiore rispetto le identiche destinate alla comune circolazione. In buona sostanza condividevano lo stesso diametro ma veniva utilizzato più metallo, a seconda della tipologia a volte pesavano anche più del doppio. Nel nostro caso le monete da 5 cent coniate a pièfort furono prodotte con 4 grammi di alluminio/bronzo, quelle destinate alla spendita pesavano 2 grammi. Tieni presente che non erano monete che si trovavano per caso o in circolazione, non erano una variante, venivano coniate in un numero limitato di pezzi per il mercato collezionistico. La differenza è visibilissima, purtroppo non ho trovato una foto che fa apprezzare lo spessore del 5 cent Marianne pièfort, ma giusto per farti un esempio va bene anche un'altra tipologia di moneta: A sinistra una normale e a destra una pièfort.
    1 punto
  22. Chiedo cortesemente ai Curatori di trovare una soluzione a quello che ultimamente è divenuta una prassi a dir poco fastidiosa ( almeno per me)e nociva a tutto il forum per quello che riguarda la sezione EURO . Nuovi utenti,la maggior parte delle volte, aprono discussioni ,senza nemmeno presentarsi,solo per avere informazioni riguardo a una moneta per poi poter venderla ,la maggior parte delle volte senza postare neanche una foto. Ci sono molte discussioni aperte dove potrebbero indirizzare le proprie domande,ma non vengono prese in considerazione,per pigrizia o non so cos'altro. So solo che ora dopo 10 anni di forum,seguito giorno per giorno mi sto stufando di vedere queste cose,per questo chiedo ai Curatori in qualche modo,con qualche nuova regola,di porre freno a questa antipatica abitudine. Scusate il mio sfogo Pato 19
    1 punto
  23. Belgio, 5 centimes 1916, occupazione tedesca, zinco
    1 punto
  24. Il D/ della moneta riporta in quattro righe : INNOCE || NTIVS || XI.P.M || AN.X R/ Stemma trilobato con grandi fogliami ai lati, chiavi sciolte - Anepigrafe Muntoni 295 - Serafini 385 La moneta purtroppo è troppo malridotta per cui la sua valutazione è unicamente storica, ma priva di valore venale. La pubblicazione da cui ho tratto le immagini postate è : Francesco Muntoni - Le monete dei Papi e degli Stati Pontifici - Vol. III Si tratta di una pubblicazione fondamentale per lo studio delle monete pontificie. Altrimenti c'è : Camillo Serafini - Le Monete e le Bolle Plumbee del Medagliere Vaticano. Entrambe le opere sono dei capisaldi della monetazione papale, entrambe in 4 volumi, difficilmente reperibili sul mercato (specie la seconda) e a prezzi molto elevati (direi da amatore).
    1 punto
  25. Ciao! infatti penso che quello che ho postato sia un denario di augusto e non di tiberio! la legenda e' diversa...
    1 punto
  26. Dovrebbe trattarsi di questo denario per L. Sempronius Pitio: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G124/2 Saluti.
    1 punto
  27. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/5
    1 punto
  28. DE GREGE EPICURI Moneta eccezionale, e per di più con un pedigree principesco (Federico di Waldeck)!
    1 punto
  29. Per la prima volta, ci sarò anch’io. Ne ho sentito parlare molto bene da un caro amico. Tra l’altro, essendo io di Bologna, non ci metterò molto a raggiungerlo. Mi auguro vivamente di trovare un qualche bell’esemplare da poter aggiungere alla mia collezione filo-napoleonica (magari ad un buon prezzo ??)
    1 punto
  30. 1 punto
  31. Che ne sai, dipende dal mobile cui appartiene quel cassetto: magari è il mobile personale del principe di Monaco e quelle trovate dal nostro simpatico amico sono 3 Grace Kelly perfettamente conservate Anche se, a giudicare dall'avatar, mi sa tanto che non sentiremo mai più 'sto utente ?
    1 punto
  32. strano che non abbia chiesto "sono rari?"
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  33. Buongiorno @Litra68 e buongiorno a tutta la Piazzetta, quando organizzi fammi sapere, se posso (lavoro permettendo) sarei felice di incontrarmi con tutti Voi. Abito da quelle parti e il vecchio ponte Borbonico è ancora oggi un esempio di alta ingegneria. Sergio.
    1 punto
  34. Buonasera e di Nuovo Auguri di Buon Anno a tutti, riprendiamo la discussione, che era ferma da ben un anno..dal lontano 2019.. ? Posto quello che è il primo 9 cavalli Filippo IIII entrato in Collezione Litra68, millesimo 1626. Cosa succedeva in quell'anno? come al solito ho trovato qualcosa sempre sul Web. Sono tre gli avvenimenti che più mi hanno colpito e ve li riporto qui, si va dalla Consacrazione della Basilica di San Pietro ad un interessante dipinto e al Trattato di Menzon che ha tra i protagonisti proprio Filippo IIII. Nel 1626 viene inaugurata la Basilica di San Pietro Fu Papa Niccolò V, verso la metà del XV secolo, a progettare quella che sarebbe diventata la più importante basilica della cristianità: San Pietro, dal nome dell’apostolo sepolto in quel luogo. Ma la posa della prima pietra si ebbe solo con Papa Giulio II, il 18 aprile 1506, e dopo 120 anni di lavori, che videro all’opera i più grandi geni della storia dell’architettura, il 18 novembre 1626, Papa Urbano VIII la consacrò. Il Sileno ebbro è un dipinto olio su tela di Jusepe de Ribera, realizzato nel 1626 e conservato all'interno del Museo nazionale di Capodimonte, a Napoli. Wikipedia Realizzato nel 1626 a Napoli, le prime notizie riguardanti la proprietà della tela riguardano un mercante fiammingo chiamato Gaspere Roomer, di certo non il committente dell'opera, in quanto questo l'avrebbe acquistata diversi anni dopo la morte del pittore; alla fine del XVIII secolo il Sileno ebbro viene annoverato nella collezione dei possedimenti napoletani dei Borbone e conseguentemente esposta all'interno della galleria di Capodimonte[1]. L'opera, il cui sfondo è un paesaggio classicheggiante, è stata realizzata con una pennellata grossa per raffigurare i personaggi, mentre una più sottile, in nero, per delimitarne i contorni, offrendo una maggiore tridimensionalità[2]. La figura centrale è quella di Sileno, grasso, in un primo momento ritenuto essere Bacco, raffigurato steso su un drappo e nell'atto di offrire una coppa di vino ad un personaggio posto alle sue spalle, recante un sacco sulle spalle, durante dei festeggiamenti proprio in onore di Bacco[3]; sul lato destro è Pan con orecchie, corna e zampe di capra, incorona Sileno con un alcuni tralci di vite: intorno a Pan, sono inoltre disegnati alcuni oggetti tipici del suo personaggio come il pastore della pastorizia, la tartaruga, simbolo della pigrizia, e la conchiglia, simbolo con cui egli annunciò la sua morte[1]. Completano il dipinto: in basso a destra, con in bocca un cartiglio, sul quale è riportata nome dell'autore e data di esecuzione dell'opera, è un serpente, che starebbe a simboleggiare la saggezza, così come, in alto a destra, simboleggerebbe il profilo di Apollo, mentre secondo altri questa figura potrebbe essere quella di Priapo, mentre cerca di abusare della ninfa Lotis; sulla destra un giovane satiro sorridente, anch'egli con orecchie di capra, ed alle sue spalle un asino, uno dei simboli che si ritrova nelle raffigurazioni di Sileno, lasciata ai bordi di un fiume, mentre raglia. Trattato di Monzón, accordo franco-spagnolo firmato il 5 maggio 1626 a Monzón, dove il re Filippo IV di Spagna stava tenendo le Cortes d'Aragona, che chiudeva, almeno provvisoriamente, la questione della Valtellina, dopo due anni di guerra. Il Trattato stabiliva che la Valtellina, rimasta cattolica, sarebbe stata indipendente rispetto ai Grigioni protestanti, sotto la garanzia della Francia e della Spagna. Poiché la Valtellina avrebbe dovuto comunque far capo allo Stato di Milano, possesso spagnolo, la regione, strategicamente importante come via di comunicazione fra gli Stati austriaci e la Lombardia, veniva in tal modo a restare nella sfera d'influenza della Spagna. Con la firma del trattato la Valtellina ritornava sotto il dominio dei grigioni che ne permettevano il culto cattolico in cambio di un tributo annuo. I magistrati venivano eletti dai valtellinesi e approvati dai grigioni. La fortezze passavano sotto il controllo del papa che provvedeva alla loro demolizione. Finivano le ostilità tra le parti (Francia e Spagna) ad anche tra i loro alleati entro 4 mesi, eventualmente costringendoli con la forza. Il trattato si rivelò tutt'altro che risolutivo, e si rivelò un sostanziale scacco diplomatico per la Francia; l'esercito spagnolo, infatti, anche grazie alla complicità delle forze di occupazione pontificie, riuscì a mantenere le sue posizioni in Valtellina fino al 1639. Come risultato le ostilità tra Francia e Spagna sarebbero riprese di lì a poco, questa volta per il possesso del Monferrato e del Ducato di Mantova, e sarebbero poi sfociate nel 1635 nell'intervento francese nella Guerra dei trent'anni; il conflitto tra i due stati sarebbe proseguito oltre la fine della guerra stessa, terminando solo con la pace dei Pirenei del 1659. Dal punto di vista locale, il trattato di Monzón rappresentò un primo passo nel lento processo di allontanamento della Valtellina dalla Confederazione Elvetica. Se vogliamo, ci sono diversi spunti per ampliare ancora le notizie riguardo la situazione Valtellinese. Saluti Alberto
    1 punto
  35. Buonasera, conservala comunque, le piccole cose hanno l'aria di nulla, ma pure loro sono ricchezza. (e poi, chi lo sa!) BUON ANNO! Hirpini
    1 punto
  36. Buon anno a tutti! Spero di iniziarlo nel migliore dei modi informandovi che ho appena pubblicato sul mio profilo di academia.edu la nuova revisione deil'articolo in oggetto "Marco Aurelio e il mistero della Tribunicia Potestas V - Una revisione delle datazioni delle Tribuniciae Potestates di Antonino Pio e di Marco Aurelio". Questa seconda edizione, rispetto alla precedente, presenta una modifica della cronologia delle Tribuniciae Potestates di Antonino Pio, nuovi elementi a supporto della tesi finale ed un arricchimento dei riferimenti epigrafici. Il link è sempre lo stesso: https://www.academia.edu/40820890/Marco_Aurelio_e_il_mistero_della_Tribunicia_Potestas_V_-_Una_revisione_delle_datazioni_delle_Tribuniciae_Potestates_di_Antonino_Pio_e_di_Marco_Aurelio Un ringraziamento speciale a @Conservator Grazie a tutti coloro che saranno interessati ad approfondire l'argomento discusso.
    1 punto
  37. 1916 Buongiorno e Buon anno nuovo, Aggiungo una mia moneta del 1916☺ 20 Centeavos 1916 Repubblica Argentina, coniata in 985 mila pezzi. L'ho trovata al mercatino per pochi spiccioli anche perchè non è messa molto bene?
    1 punto
  38. Sì, assolutamente definitivo, approvato sei mesi fa (e a ottobre dalla commissione ue) e pubblicato in gazzetta. Pagine 7 e 8
    1 punto
  39. Le "perdite" sono sempre "importanti", le acquisizioni sono quasi sempre "leggere", però con il tempo anche quest'ultime potranno diventare "importanti". Buon 2020 TIBERIVS
    1 punto
  40. Buongiorno Paolo, anche nella mia il 5 ha la barretta corta. Saluti e buon anno nuovo Silver
    1 punto
  41. Buonasera a tutti, Riapro l'argomento con ulteriori dettagli e foto (preciso che non posseggo bilancino di precisione) Richiedo cortesemente una valutazione dello stato di conservazione: Piastra ultimo tipo Ferdinando II anno 1851. Taglio inciso a rovescio, con al dritto astina orizzontale del 5 estremamente ridotta e al rovescio 7 palline nello scudetto. Diametro corrispondente (37). Grazie a tutti
    1 punto
  42. Stai cercando di dare una spiegazione (peraltro del tutto soggettiva) a quella che molto semplicemente è una realtà di mercato, punto. La richiesta di queste monete consente al prezzo di attestarsi su questi valori. Così è... è così sarà fin quando la richiesta sarà minore, con conseguente ritocco del prezzo verso il basso
    1 punto
  43. La foto precedente, in bassa definizione, è quella dell'asta. Ne aggiungo un'altra. Sono un pessimo fotografo, ma spero si capisca qualcosa.
    1 punto
  44. Esempio di correttezza estrema a vantaggio dell'acquirente: Asta dalla baia (venditore Francese), 10 Tornesi 1847 busto diverso (inedito). Inizio asta e nessuna offerta da giorni. Contatto il venditore per proporgli un prezzo fisso da 70 euro, ( il lotto partiva da 1 euro) mi risponde cortesemente che preferisce lasciarla in asta. Aspetto con ansia per altri tre giorni e all'ultimo minuto me lo aggiudico io a 26,50 euro spedito.
    1 punto
  45. Una mia Piastra 1787 presenta il raro decoro con quadratini e cerchietti
    1 punto
  46. Mi sa che ti stai complicando la vita, per capire se una moneta medievale è autenticata, non servono tante "analisi" ma molto semplicemente buone dosi di esperienza, conoscenza dovuta alla lettura di testi di riferimento, di pratica sul campo con materiale autentico, frequentazione aste, convegni ecc....ecc... Saluti TIBERIVS
    1 punto
  47. Questo è proprio l'ultimo. A differenza di tutti i bottoni precedenti, questo, al rovescio non presenta la solita asola, ma invece c'è come un chiodino che attraversa una piastrina metallica. Il chiodino è ricurvo. Probabilmente il bottone vevina inserito facendo attraversare il chiodino appuntito attraverso la stoffa, poi si inseriva la piastrina al di sotto, e poi per mantenere il tutto, il chiodino veniva piegato. L'aquila raffigurata riporta all'iconografia delle aquile Sveve. Il materiale è rame ricoperto da oro zecchino. Le parti in rilievo consunte hanno perso la doratura. Doratura conservata e ben visibile nelle parti in incavo. Alcuni anni fà in una asta battuta da Artemide, c'era un bottone simile riportato come di epoca Sveva, ma purtroppo non ho il catalogo e non ricordo nemmeno il numero dell'asta. Se Pogo o altri utenti di questo forum hanno ulteriori informazioni su questo particolare bottone, sarebbe veramente gradito. N.61
    1 punto
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