Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/05/20 in Risposte
-
Continua a collezionare euro che hai ragione, non ti preoccupare per le antiche e medievali. Cordiali saluti.6 punti
-
Da Il Nuovo Torrazzo: Crema Veneziana, momenti di vita, di storia e di arte la mostra in corso presso la Fondazione San Domenico, sta ottenendo il successo auspicato, registrando una partecipazione che va persino oltre le aspettative. Nello scorso weekend, in soli tre giorni non meno di 250 persone (e non tutti firmano il libro degli ospiti) hanno visitato il doppio allestimento: il percorso storico nelle gallerie ArTeatro e la quadreria in sala Bottesini. E se le opere esposte sono quadri unici (come quello di Aurelio Buso) e di grande spessore (Lucini incanta) – alcuni mai esposti in pubblico perché di proprietà privata e di Istituzioni Bancarie – che destano comunque interesse, è la raccolta di mappe, informazioni e curiosità (la permanenza di Carlo Goldoni a Crema, la Zecca per battere moneta che la nostra città ebbe, ma anche la nascita della tradizione carnevalesca, sugli echi di quella veneziana, i tessuti e l’economia) che suscita una partecipazione sempre più convinta. “Abbiamo avuto visitatori da oltre provincia e regione: Como, Lecco, Milano, Cremona, e un nutrito gruppo da Padova, senza dimenticare che spesso i Cremaschi tornano due, tre volte per approfondire questo o quell’aspetto” conferma Claudia Bonomi, sollecita volontaria dello staff organizzativo dell’evento artistico. Le visite guidate sono state numerose e nel mese di gennaio ve ne saranno altre alle quali partecipare gratuitamente; così se alcune date sono già sold out, altre sono assolutamente da segnare sul calendario per non mancare all’appuntamento (ricordiamo che la mostra rimarrà aperta fino a domenica 26 gennaio). Sempre alle ore 15 le visite guidate si terranno sabato 18 gennaio 2020, domenica 19 (con un aperitivo e l’intervento musicale di Alessandro Lupo Pasini e Debora Tundo) e sabato 25 gennaio (questa organizzata dalla Pro Loco). Le visite saranno guidate da Vincenzo Cappelli e Cesare Alpini che – come già capitato – si alternano con i gruppi per non sovrapporsi (chi accompagna i visitatori in quadreria mentre l’altra visita si svolge nelle gallerie ArTeatro e viceversa). Un successo per l’allestimento, per la città, per la nostra storia e – lasciatecelo scrivere – per gli ideatori e organizzatori. Ricordiamo infine che il catalogo-libro realizzato per la mostra sta andando letteralmente a ruba https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=12&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiYx6HN4-zmAhVNqaQKHa0QAnUQFjALegQICBAG&url=https%3A%2F%2Fwww.vvox.it%2F2020%2F01%2F02%2Fserenissima-crema-mostra-quando%2F&usg=AOvVaw1zBFSdmhp0BqdAD3WRJc2f5 punti
-
Buona serata Quest'anno il Caffé Florian compirà 300 anni; la prima "bottega del caffé" aperta al mondo. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi col nome di Alla Venezia Trionfante venne fin da subito cambiato il nome dai frequentatori veneziani in Florian ... andemo da Florian ... (impresa ardua per un veneziano chiamare le cose e/o i nomi con quelli con i quali sono stati "battezzati", devono sempre trovare un espediente per dargli un nome più pratico). Casanova, Goldoni e tantissimi altri personaggi storici ne hanno varcato l'ingresso, facendolo diventare un luogo culturale, sociale e politico tra i più preminenti al mondo. Oggi ha poco della bottega, è un sofisticato bar e ristorante dove, entrando, si respira ancora arte e cultura; sembra di andare in un museo a fare colazione. Auguri Florian! saluti luciano5 punti
-
Buongiorno, porto all'attenzione di tutti ma soprattutto dei neofiti questo bell'esemplare di sesterzio emesso da Gordiano III e pescato sulla rete. Una sorta di "regalo di Epifania". Esemplare parzialmente spatinato con rilievi "nudi", presenta concrezione di curite rossa su tempia e gota, ma soprattutto una sorta di "gozzo" a livello della parte anteriore del collo che null'altro è che il mento impresso dal primo colpo del conio di martello cui è seguito uno successivo. Essendosi spostato il tondello, il ritratto e la figura a rovescio risultano sdoppiate e sovrapposte. L'usura diffusa dei rilievi (es. orecchio) ne attesta un certo grado di circolazione, nonostante l'evidenza del difetto. Testimoniando che non ne veniva attribuita importanza. Ol Oltre a questa caratteristica si segnala che è del tipo "di barra" ovvero tratto da un cilindro di oricalco soggetto a segmentazione (o se preferite taglio) al fine di ottenerne dei tondelli. Ciao Illyricum4 punti
-
POST PUBBLICATO PER CORREGGERE IL POST PRECEDENTE Buongiorno a tutti. ho ereditato dal mio bisnonno l'opera "Monete greche della Sicilia" di Giulio Emanuele Rizzo, stampata dall'Istituto Poligrafico dello Stato nel 1946, dove il mio bisnonno lavorava (è stato il Direttore dell'Officina di Fototipia). L'opera è stata prodotta in 400 esemplari numerati, più altri 25 esemplari fuori commercio catalogati dalla A alla Z. Questi volumi in mio possesso (foto allegate) - comprensivi di catalogo e tavole - sono in condizioni perfette e sono le prime prove di stampa effettuate, poiché non presentano numerazione, in quanto il mio bisnonno ha collaborato alla realizzazione ed era amico intimo dell'autore, come si evince dalla dedica del Rizzo nell'immagine in allegato. Preciso, inoltre, che sono anche in possesso del "Saggio Preliminare" del 1938, di altri due fascicoli, "EVKLEIDAS" e "Qualche osservazione sull'arte delle monete di Siracusa", anch'essi del 1938, sempre opere di Rizzo con altra dedica; e del calco originale per l'immagine della moneta nelle copertine dei volumi. Ringraziandovi in anticipo per l'attenzione, sarei interessato ad una valutazione dei suddetti volumi per una eventuale vendita. Altre immagini le mando su richiesta in privato. Cordiali saluti. Leonardo Riccobello4 punti
-
Questa è la dedica di Rizzo al mio bisnonno. Recita «A Gino Campolmi, che primo conobbi, fin dal lontano inizio della mia attività nell'Istituto Poligrafico, collaboratore assiduo per le riproduzioni fotografiche e fototipiche, eseguite con grande perizia, con impegno costante e progressivo fino a raggiungere la perfezione da tutti ammirata. Con animo grato, G. E. Rizzo»3 punti
-
Bella giornata numismatica in compagnia dell'amico@chievolan, alla sala municipale di Ruda3 punti
-
GIUANIN CìT (*) E LA MONETA ALLARGATA (*) Il termine “Cìt” in piemontese si può tradurre con “piccolo” sia in senso anagrafico, sia per descrivere un uomo piccolo di statura. PREMESSA: In realtà “Giuanin Cìt” era un vero e proprio gigante, lo chiamavano così per distinguerlo da uno dei tanti fratelli maggiori che si chiamava anche lui, guarda caso, “Giuanin”. Probabilmente aveva sofferto di un disturbo ormonale della crescita ed a vederlo era veramente impressionante: alto sui 2 metri con delle mani più grosse di un badile, piedi smisurati che calzavano scarpe fatte su misura ed un viso grottesco che assomigliava a quello di Frankenstein. Ma era il tipico bonaccione che non avrebbe fatto paura a nessuno. Adorava i bambini e nei giorni di festa, sul sagrato della Chiesa, tutti si accalcavano attorno, tirandogli gli enormi pantaloni e gridando: “Capalocia! Capalocia!”. La “Capalocia” consisteva nel fare un giro sulle spalle del gigante per vedere il mondo dall'alto: Giuanin, imitando l'incedere dinoccolato di un cammello, cercava di accontentare quella marmaglia incontenibile. Quando tutti avevano finito il giro, metteva una manona nel pastrano e distribuiva delle caramelle di zucchero di vari colori, che erano apprezzate moltissimo da quella ciurma di piccole pesti. --------- Con la sua prestanza fisica, Giuanin Cit poteva solo fare il fabbro ed il meccanico. Era una persona intelligente ed infatti la sua Officina artigianale era apprezzata da tutti: aveva diversi forni a carbone, un maglio gigantesco e, pur con le sue mani smisurate, era in grado di replicare qualsiasi pezzo meccanico o fare qualsiasi riparazione. Lui e mio nonno “Pinotu” erano amici di infanzia e quando camminavano affiancati sembravano l'articolo “il”, perchè il nonno non arrivava neanche ai suoi gomiti. Questo comportava delle scenette sempre ripetute, ma esilaranti. Un classico era quando mio nonno entrava nell'officina e, sovrastato dai rumori gridava: “Giuanin!”. Il gigante smetteva di lavorare e guardando dritto davanti a sè: “Chi è che grida ??, chi è che mi vuole??“. Poi rivolgendo gli occhi in basso verso il nonno: “E tirati su... non sono mica come Sua Santità...che devi stare in ginocchio!” . Quel giorno era capitato qualcosa di insolito nell'officina. Giuanin, imitando goffamente un passo di valzer, e cercando di fare una vocina con la “R” arrotata, si rivolse a mio nonno: “E' venuta la Madama e mi ha portato il - TRRRattoRe - dice se posso “RipaRRaRglielo - e lei mi paga con quelle vecchie monete di aRRgento!”. La Madama era una anziana Nobildonna che aveva passato giorni migliori ed attualmente si trovava in angustie economiche, pur non rinunciando alle sue prerogative di casta ed alla protervia di una persona ex Dama di Corte. Mio nonno immerse le mani nella scatola e cominciò a scuotere la testa: “Giuanin...sono tutte Due Lire e Una lira di Re Baffone...valgono poco! Perchè vedi, ma...è inutile che ti spieghi, tanto tu sei ignorante...Cavolo, ce ne fosse stata almeno una da 5 lire...sai quelle grosse il doppio, ne potevamo parlare!”. Giuanin, colpito nell'orgoglio, si avvicinò minaccioso, prese una moneta e disse: “Grossa il doppio neh? Stai lì e non ti muovere!”. Andò nell'altro locale dove aveva tutti gli attrezzi e cominciò ad azionare il maglio. Ritornò con il Due lire pressato che adesso era grande il doppio. “Caro Pinotu, il carburatore del trattore mi costa 7000 lire, per te che sei un amico e sei anche un po' stronzo, mi dai 8000 e ti prendi le monete e anche quella grossa!”. Invano mio nonno cercò di svicolare, l'atteggiamento di Giuanin Cìt era irremovibile: “Vuoi mica che mi faccia una figura con la Madama!” ed iniziò di nuovo a scimiottare la Madama: “Caro Giovannino sono CentotRREntatRRRe monete d'argento, se le faccia BastaRRRe!!” EPILOGO: mio nonno Pinotu ritornò a casa con il portafoglio alleggerito ed una scatola di monete comuni. Non so se fu un grande affare. So solo che per evitare la presenza di mia nonna “Sunta”, in vigile attesa davanti alla Panetteria, dopo un lungo tragitto diversivo, entrò in casa come un ladro da una finestra sul retro e nascose in cantina la scatola di monete di Re Baffone...con quella allargata! PS: non so dove sia finita la "moneta allargata", forse in qualche scatola in cantina. Posto quindi un L 2 di Re Baffone. Ciao a Tutti, Beppe3 punti
-
Ciao. Scusa per il ritardo nella mia risposta ma ho dovuto prendermi il tempo di verificare alcune cose. Per iniziare penso si possa affermare che il tuo esemplare fa parte della tipologia rappresentata con il n°3 nel mio post #2 di questa discussione (corrispondente ai numeri dal 258 al 262 e 266 del CNI) con le seguenti descrizioni di massima: Dritto: CAESAR•DVX / testa del duca rivolta a sinistra; Verso: MVT INAE REG / aquila estense coronata, ad ali spiegate e gambe distese. Particolare importante: in questi esemplari la legenda del verso è sempre ripartita come sopra descritto ed è sempre interrotta dalle ali e dalle zampe e coda dell'aquila; vedi anche: https://www.numismaticafelsinea.it/it/sitem/55/modena-sesino/ Ho verificato una trentina di esemplari di questa tipologia e in nessuno ho trovato le particolarità presenti nel verso del tuo esemplare... che non si limitano alla corona che interrompe la legenda. Il tuo esemplare presenta la legenda del verso ripartita come segue: MVTI (ala) N (corona) A (ala) E RE (zampa sinistra) G. Dove, oltre alla corona, solo la zampa sinistra sembra interrompere la legenda (di sicuro non la coda nè la zampa destra). Per concludere: a mio parere si tratta di un sesino della tipologia indicata, ma con varianti nella distribuzione della legenda da studiare (servirebbe un'immagine migliore); probabilmente tali differenze sono da attribuire ad una errata distribuzione in fase di allestimento del conio (possibile prova ne sarebbe la differente posizione della legenda in corrispondenza della zampa sinistra rispetto alla destra) o all'allestimento di un primo prototipo, poi perfezionato nella tipologia definitiva. Insomma, a mio parare, un esemplare sicuramente interessante e variante rara (a dir poco) di una tipologia conosciuta... complimenti! ciao Mario3 punti
-
Buon anno a tutti Iniziamo alla grande con l'aggiunta di questo pezzo in collezione, una madonnina con sigla RA sotto al Busto e che penso di aver classificato correttamente col rif muntoni 403...correggetemi se sbaglio. Cosa ne pensate? La rarità r3 espressa nel catalogo la trovate corretta? Grazie a tutti e un saluto ancora Marco2 punti
-
Emozionato ! Oggi ho acquistato la mia prima moneta romana imperiale. In generale, la mia prima moneta in assoluto Avevo optato per le monete romane ed in particolare per l'Impero; restringendo il campo mi sono orientato per i denarii imperiali del III sec. d.C. Vi posto la moneta in questione: IMPERATORE: Alessandro Severo: (222-235 d.C.). Nato ad Arca Caesarea, 1° ottobre 208 d.C.. Assassinato a Magontiacum il 18 o 19 marzo 235 d.C. FAMIGLIA: Madre: Giulia Mamea; Padre: Marco Giulio Gessio Marciano; Coniuge: Sallustia Orbiana. DINASTIA: Severi MONETA: Denario (Ag) della Zecca di Roma Gr: 4,17 Diametro: 19,49 CONSERVAZIONE: SPL DRITTO: Busto dell'Imperatore , laureato e con paludamento. Scritta: IMP ALEXANDER PIVS AUG. ROVESCIO: IOVI PROPVGNATORI. Il Dio Giove, stante a sinistra e con il capo rivolto verso destra. Tieni sulla mano destra un fulmine.2 punti
-
Buongiorno amici, oggi ho acquistato questa banconota per me molto bella anche dal vivo. 180 euro, credo che sia un buon prezzo per la tipologia.2 punti
-
Il mio gusto è personale... come quello di ciascuno di noi ??? . In numismatica nelle antiche si privilegia la presenza e la qualità della patina (e quindi ne aumenta il valore). Nei bronzi. Per gli argenti invece ... piacciono come appena coniati. Ciao Illyricum2 punti
-
Ciao a tutti, ciao @Illyricum65 e grazie per "la calza della Befana!" Questi errori li trovo curiosi, nulla di più, ho però visto in rete qualche tempo fa questa moneta, che tutto sommato non mi dispiace e ne ho conservato le immagini. Diva Faustina (dupondio di 27 mm) Io quando ho bevuto un bicchiere di troppo vedo doppio - ma qui ci sono due volti anche per gli astemi Servus, Njk2 punti
-
In sezione legislazione ci sono parecchie discussioni in merito. Invito tutti a leggerle per conoscere meglio la materia. Arka Diligite iustitiam2 punti
-
@Crine Sono 40 anni (troppi) che mi occupo di numismatica. E concordo con @sixtus78 , non ho mai e ribadisco mai visto un certificato di prima del 1909 che accompagnasse una moneta. Ne vedrei volentieri uno... Arka Diligite iustitiam2 punti
-
2 punti
-
http://www.friziodesign.it/coins/2Efield.png Eire, Irlanda 2020 ? http://www.friziodesign.it/coins23.html2 punti
-
Valore storico? Valore affettivo? Quello storico senza dubbio c'è, quello affettivo dipende dalle circostanze del rinvenimento. Si può essere stimolati a ricercare chi è il soggetto raffigurato, cosa si comperava con quella cifra nell'anno di emissione, la composizione della lega metallica con cui è coniata... Una moneta può aprire un mondo di scoperte e di conoscenza, e da lì iniziare una collezione che non sempre significa spendere grosse cifre: cercare i valori similari di quell'anno degli altri stati europei, cercare le monete di circolazione del proprio anno di nascita in più paesi del mondo possibile, e studiare cosa vi è rappresentato e perché... e così via. Quindi ha un valore anche una moneta coniata in quasi 100 milioni di pezzi ed in conservazione MB come questa, per chi la sa apprezzare e la vuole far diventare la prima di tante altre di un divertente, ma culturalmente ricco passatempo, che permetterà anche di non farsi illudere su un suo valore economico. https://www.cronacanumismatica.com/vecchie-lire-ed-euro-spiccioli-basta-con-le-bufale-online/2 punti
-
@andreademari, giudicare una Piastra del 1831 non è facile, nascono già con dei difetti di coniazione : I tre gigli nella palla dei Medici sono evanescenti, Il metallo usato per la coniazione non era sicuramente dei migliori. Condivido la mia 31 per confronto.2 punti
-
my idea... per una serie comune EUROPA basata sui musicisti europei, sperando che almeno la musica possa unire il nostro continente ? + grandi qui : http://www.friziodesign.it/coins23.html ?1 punto
-
Sono stato un mese a Philadelphia per assistere alla nascita del mo nipotino e al matrimonio di mia figlia. Prima di ripartire ho fatto una visita alla zecca, la prima e forse la più importante degli USA, e ho preso qualcosa per mio nipote...sperando diventi numismatico. Si tratta del 1 $ proof 2019 nel 50 anniversario dello sbarco sulla Luna, con l'orma del piede di Neil Armstrong.1 punto
-
Questo batte il record di "meteorismo" (?), è scomparso prima ancora di finire la frase: " Ho Fatto varie ricerche su internet ma n" Io non so da dove saltino fuori ?1 punto
-
Grazie giovanni0770, a mio modesto parere la tua moneta può essere classificata qSPL. Quella che avevo trattato era un BB. Mi piacerebbe sapere dagli Amici del Forum quale può essere attualmente una valutazione realistica di questo raro millesimo ( in BB o ancora meglio nelle varie conservazioni ). Grazie Ciao Beppe1 punto
-
Non per fare il guastafeste o quello che non si fida (anche se non mi fido) ; ma come facciamo a sapere che una moneta sia effettivamente autentica se mancano riscontri scientifici di laboratorio come C-14 , spettrometria di massa e tutte le datazioni scientifiche, fisiche e chimiche? Alla fine nel sottosuolo ce li può aver messi chiunque no? In una tomba non può averceli messi un falsario del '700 ? Se si scopre una tomba, chi me lo dice che, togliendo il corpo sul quale può agire il paleopatologo , le monete non sono state aggiunte da un falsario e dall'archeologo stesso? Magari in epoca antica non esistevano nemmeno le monete. Io non c'ero, chi me lo dice? Colleziono Euro appunto perché non mi fido delle monete antiche; anche di quelle medievali ovviamente. Sì ok lo stile ecc ma non possono essere tutte false e messe lì per far credere che in passato esistesse qualcosa? So che non è un commento inerente, ma alla fine sono monete così antiche che boh...1 punto
-
1 punto
-
Quindi dal 1720 a oggi che monete sono passate per le mani dei bottegai del Florian?1 punto
-
Riguardo ai salari nello stesso periodo, Lenza scrive: "Una giornata di lavoro di un operaio qualificato, ad esempio di un falegname o di un muratore, veniva remunerata con 3 soldi (36 denari) durante la stagione invernale nella quale la prestazione era di otto ore lavorative e con 4 soldi (48 denari) in quella estiva, nella quale la prestazione era di dodici ore. In sostanza, il salario medio di un operaio qualificato in Sardegna per tutto il secolo XIV è stato ... pari a 4,2 denari all'ora. <<Rapportando i prezzi ... alla paga oraria di 4,2 denari ... restiamo sbalorditi. L'operaio sardo di quel periodo poteva permettersi di nutrire abbondantemente sé e la sua famiglia spendendo meno di un quarto del suo salario!>> ... un raffronto con il livello dei salari e dei prezzi correnti nelle più ricche città degli stati italiani -il cui tenore di vita era certamente tra i più elevati nella stessa Europa- evidenzia un enorme divario a vantaggio della Sardegna per quanto concerne i generi alimentari di più ampio consumo. A metà circa del Trecento un operaio qualificato di Venezia << doveva lavorare tre volte più a lungo di quello sardo per comprare un litro d'olio, ... quattro volte di più per un chilo di carne bovina e cinque volte in più per un chilo di frumento!>>" Che dire, fantastico no?? Piras in Le monete della Sardegna riporta invece che 2 alfonsini d'argento (cioè 36 alfonsini minuti) erano la paga giornaliera di un operaio del XIV secolo1 punto
-
Il consiglio di @ciosky68 e il modo migliore per un realizzo “imprevedibile “ . Sicuramente molto di più di quando tu pensi. I miei complimenti per il tuo “ pezzo di storia della Numismatica classica”1 punto
-
Ciao Beppe Anche quella in mio possesso è stata valutata BB (forse il rovescio è un po' meglio), ma la valutazione se acquistare é un po' soggettiva. Se fosse stata come la mia , io li avrei spesi 800 euro, però sono mie considerazioni.1 punto
-
Esattamente così. La patina malachitica normalmente è verde.1 punto
-
In realtà anche eBay si prende una percentuale. Precisamente, la commissione ammonta al 9% del prezzo di vendita dell'oggetto (escluse le spese di spedizione). Se puoi utilizzi come metodo di pagamento PayPal (caldamente raccomandato per chi si approccia a questo tipo di vendite), dovrai sostenere altre commissioni (circa del 2-3%). Forse può sembrare troppo, però considera che anche eBay ha le sue belle spese: fior fior di server da mantenere in funzione, personale per l'assistenza da stipendiare, ecc. Inoltre, qualcosa devono pur guadagnarci, no? ? Sui presunti esperti di Catawiki non mi vorrei esprimere, sinceramente... Diciamo solo che, per quel poco che ho potuto vedere, alcuni non mi sono sembrati il massimo nel loro campo. Quello capita un po' a tutti, soprattutto agli inizi. Non sai quante volte sono stato anch'io "contattato" da gente che voleva portarsi a casa monete alla metà (o ad un terzo) del prezzo richiesto. Ovviamente un minimo di contrattazione ci sta ma, secondo me, alcuni devono avere dei gibboni al posto dei neuroni... Non vedo altra spiegazione. ? Comunque, a parte gli scherzi, prima o poi qualcuno di seriamente interessato si farà avanti. Basta solo un pizzico di pazienza, fidati! Ecco, anch'io devo ammettere che, prima di iniziare la mia piccola esperienza su eBay, ero completamente ignorante in materia. Ricordo ancora il mio primo "approccio": avevo appena venduto dei 2 euro commemorativi (che ormai non collezionavo più) ed ero contentissimo per la mia prima vendita, nonostante non avessi realizzato quanto sperato. Preparo, allora, il mio bel pacchettino, abusando di scotch e carta di giornale, e mi reco in posta galindo e giulivo. Dopo aver atteso la solita fila di persone, giungo allo sportello e la signora delle poste mi guarda come se fossi un marziano, dicendomi: "Scusi ma cosa sarebbe questo? Non posso consegnare un pacco del genere. Deve metterlo in una busta" Ovviamente, ripensandoci ora, rido della figuraccia fatta ma al tempo non sapevo proprio niente sulle spedizioni. Esco perciò dall'ufficio postale e, sotto consiglio della signora allo sportello, mi reco alla tabaccheria più vicina per comprare questa benedetta busta. Ritorno in posta, facendo altra fila, e, giunti nuovamente al mio turno, mi dicono che devo prima compilare il modulo per spedire il pacco. Conclusa anche quest'ultima fatica riesco, finalmente, a spedire l'oggetto! Ricordo anche che, essendo la mia prima vendita, volevo bella figura. Perciò, anziché spedire "normalmente", ho assicurato il pacco per un valore di 50 euro (che era, più o meno, il valore delle monete). Il problema è che non credevo che assicurare gli oggetti costasse così tanto... Morale della favola: tra commissioni di eBay e PayPal e spese di spedizione valutate male, ho ricavato praticamente meno del valore nominale delle monete stesse. Tuttavia, ero soddisfatto dell'esperienza fatta.1 punto
-
@Hirpini l’edta in soluzione acquosa non altera minimamente l’argento, agisce come sequestrante sui sali che formano le incrostazioni. Se tieni la reazione sotto controllo puoi interromperla prima che attacchi la patina. Invece non va usato sul bronzo perchè scioglie la patina. L’acqua demineralizzata ammorbidisce la sporcizia e poco più.1 punto
-
1 punto
-
Che ce lo spieghi bene Crine. Io non ho mai visto la vendita di una moneta romana con la prova che essa è sul mercato numismatico da prima del 1909....1 punto
-
? Rebus ben congegnato per fotografare la situazione presente rispetto a quanto preannunciato a breve. Fondamentale la virgolettatura del 5, attorno al quale ruota tutta la vicenda. Bravo Il Dio Ra, l'autore, ma bravo anche il solutore. Bye bye... apollonia1 punto
-
Per esperienza diretta, ti consiglierei di vendere su eBay. Katawiki non mi ha mai convinto troppo. Ho provato un paio di volte ad utilizzarlo ma tante cose non mi aggradavano per nulla. Vendere a un negozio è sicuramente il metodo più veloce e diretto ma considera che il negoziante deve poi rivendere l'oggetto e assicurarsi un margine di profitto. Perciò è difficile ottenere quanto sperato. Pertanto, il mio consiglio è quello di vendere su eBay, iniziando magari dai pezzi di "minor pregio" per fare esperienza. I pezzi grossi me li terrei per ultimi Poi, ovviamente, questa è solo la mia opinione. Magari ci sarà chi ti sconsiglierà categoricamente eBay, raccomandandoti altri canali di vendita. Io, personalmente, ti ho offerto solo un consiglio basato sulla mia (piccola) esperienza. Spero di averti in qualche modo aiutato. Detto ciò, ti saluto e ti auguro buona fortuna per le vendite!1 punto
-
Si tratta della monetazione denominata "anonima" poiché non riporta il nome del Doge regnante, né l'anno di emissione. Le monete anonime sono state emesse per un lungo periodo e cioè dal 1472 fino alla caduta della Serenissima; talune riportano le iniziali del Massaro (non è il tuo caso) e grazie a queste si riesce a dargli un'età di emisssione però approssimata, pari al periodo nel quale il Massaro ha svolto le sue mansioni. La tua moneta (chiamata anche "Bezzone") è stata emessa nei primi anni del 1600 con alcune varianti succedutesi nel tempo. Purtroppo non sono a casa e non dispongo dei testi per essere più preciso. saluti luciano1 punto
-
Hanno senza dubbio un loro fascino ma a prezzi del genere se le possono ficcare non diciamo dove. Anche se fossi milionario un conto sono errori involontari e un altro i frutti di giochi coi macchinari.1 punto
-
Medaglia devozionale ovale, bronzo/ottone, della prima meta' del XVIII sec. (dopo il 1737).- D/ S. Terenzio martire, in abiti romani, con la palma nella mano sx e citta'(Pesaro) nella mano dx.- R/ Beata Michelina da Pesaro in abito da terziaria francescana, con a fianco il cappello e bastone da pellegrina (suoi attributi), medaglia non comune.- Ciao Borgho1 punto
-
Per casi difficili come questo ti suggerirei un bagno in soluzione al 5% di EDTA (sale bisodico dell’acido etilendiamminotetracetico). È un prodotto economico (pochi € su ebay) e non tossico. Osserva la reazione (è un chelante, quindi si lega ai sali di zolfo responsabili dell’ossidazione) e quando ritieni sia abbastanza pulita risciacqua con acqua demineralizzata.1 punto
-
L'ho ricontrollato ma non vi è riportato altro se non quello che ti ho postato, in quelle con il taglio inciso a rovescio. Nessun riferimento del genere nemmeno al 1857 o 58 Saluti!1 punto
-
Veramente un pezzo magnifico. Mi raccomando, ora ci vogliono cataloghi degni di questo nome: non esiste una collezione di monete antiche senza un'adeguata bibliografia.1 punto
-
1 punto
-
Perché le monete sono di proprietà dello stato, tutte quelle monete che non ne rispecchiano le caratteristiche come da decreto di emissione devono essere distrutte e nel caso vadano in mano a privati può esserne richiesto il sequestro da parte dello stato... Se ne parlato diverse volte nel forum, @elledipuò ragguagliarci in merito...1 punto
-
1 punto
-
Esatto, e' ovvio che chi lo fa di mestiere una conoscenza generica c'e' l'ha, ma se arriva un cliente collezionista con monete su cui non sono ferrato e dovesse chiedermi una valutazione su una collezione che non sono in grado di fare, poiche' le mi conoscenze non mi permettono di essere professionale, io personalmente lo indirizzo da miei colleghi che sono competenti in quel settore Sono d'accordo che si perda il cliente, ma non sul fatto che non paghi (ovviamente mi riferisco all'aspetto di credibilita').......il cliente non avra' rapporti commerciali con me, ma senza dubbio potra' dire che sono stato onesto ad indirizzarlo verso colleghi competenti Qualora facessi finta di conoscere , avrei si un rapporto commerciale con lui, ma se ne accorgerebbe subito dopo.....alle prime parole fatte con qualcun altro capirebbe che la mia unica intenzione era "fragarlo" non ammettendo che non ero in grado di comportarmi in maniera professionale, pagando magari quasi nulla una raccolta che, non essendo appunto esperto, non ero ovviamente nemmeno in grado di poterne dare la giusta valutazione economica Ecco, questo secondo me sarebbe cio' che non paga e che farebbe perdere fama ad un commerciante, il cliente deluso non farebbe altro che parlar male di lui (giustamente), mentre nel primo caso l'unica cosa che potrebbe dire e' che sono stato onesto Nello specifico, io ad esempio non ho alcun problema ad ammettere che se mi portassero a valutare una raccolta importante di antiche (per intenderci romane, greche, ecc.) ad oggi, ammetterei di non essere esperto e lo indirizzerei da colleghi che ritengo essere competenti per poterne dare un'adeguata valutazione (per farlo non occorre solo averne un'infarinatura e sapere di cosa si tratta, la professionalita' e' altra cosa, ossia saper pesare ogni piccola sfaccettatura che occorre per poter saper valutare correttamente una monetazione) Ripeto, e' una cosa comune a tutti i professionisti del settore (e a mio avviso non e' assolutamente un difetto).....NESSUNO, ti garantisco, puo' essere esperto in tutto1 punto
-
Buonasera a tutti, Ferdinando II Piastra 1856 TVR Magliocca 566/a R3 Che io sappia è il secondo esemplare conosciuto. La conservazione non è delle migliori, la Piastra ha avuto una vita avventurosa fino ad arrivare nella Collezione del mio Amico Emilio.1 punto
-
Vi aggiungo due aquile: la prima Sveva Federico II, la seconda Aragonese Giacomo1 punto
-
1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
