Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/20 in Risposte
-
Buonasera a tutti, dall'asta Inasta n°85 del 09/12/2019 ho acquistato questo 3 cavalli del 1788 che non presenta la punteggiatura nel valore al rovescio, non ne ho visti molti, anzi...5 punti
-
Non salutano e non ringraziano quando arrivano: domanda secca, "quanto vale" ovviamente, perché probabilmente più in là del valore economico non ci arrivano. Ma d'altra parte mica si può pretendere interesse per la cultura da uno che nemmeno saluta quando entra, chiede "per favore" nel momento in cui si approfitta di un servizio gratuito offerto da chi ha speso il proprio tempo per acquisire conoscenze tali da soddisfarlo, né poi saluta o ringrazia quando se ne va dopo che il suo unico interesse - monetizzare - ne è uscito frustrato. Faccio l'insegnante, so che è sempre più spesso così: ragazzini incapaci di fare qualunque cosa ma viziati fino alla nausea e abituati ad avere tutto senza nemmeno chiedere e, ovviamente, abbassarsi a ringraziare. Inutile prendersela o lottare contro i mulini a vento, ci penserà la vita a presentare loro il conto.4 punti
-
1917 British India - Giorgio V° - 1 Rupia La banconota era equivalente ad una Rupia da 11,66 grammi d'argento .917 , se notate vi è pure raffigurata Un mio esemplare ma del 19163 punti
-
REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE I° - 5 LIRE - 18163 punti
-
Questo batte il record di "meteorismo" (?), è scomparso prima ancora di finire la frase: " Ho Fatto varie ricerche su internet ma n" Io non so da dove saltino fuori ?3 punti
-
Continua a collezionare euro che hai ragione, non ti preoccupare per le antiche e medievali. Cordiali saluti.3 punti
-
Sai, c’era un amico di mio padre che faceva l’architetto e che si divertiva a sparare un mucchio di cazzate, soprattutto sul lavoro, millantando progetti che Renzo Piano si poteva solo sognare. Un giorno disse che più la “spari grossa“ (più la bufala che dici è assurda), più la gente tende paradossalmente a crederci. Ho come l’impressione che questo Fomenko abbia studiato alla stessa scuola ?2 punti
-
Buonasera a tutti, Complimenti @gennydbmoney per il tuo 3 Cavalli 1788, un gran bel pezzo e molto più raro di quanto viene riportato sul Gigante e sul Manuale. Riduttiva anche la conservazione ( BB+) che gli esperti di InAsta gli hanno attribuito, per la tipologia che nasce già con difetti di coniazione quali schiacciature di conio sia sul busto di Ferdinando IV che nella Croce al rovescio. Oltre ai vari esuberi di metallo, da inizio di rottura dei conii. Di 3 Cavalli 1788 senza punteggiatura, ho censito per il dritto un solo tipo di conio e per il rovescio due solamente come faceva notare @Galenus. Personalmente, con o senza punteggiatura li considero in questa conservazione molto Rari. Saluti, Rocco2 punti
-
L’umidità è un fattore critico ai fini della stabilità delle monete di rame e di bronzo nelle condizioni atmosferiche perché il rame, stabile all’aria secca, all’aria umida reagisce con l’ossigeno atmosferico già a temperatura ambiente formando un sottilissimo stato di ossido rameoso (cuprite). Questo strato protegge il metallo sottostante dall’ossidazione ma può subire ulteriori trasformazioni chimiche a seconda delle condizioni ambientali, ad es. a carbonati basici di rame (azzurrite, malachite) e a solfato, solfuro e ossido rameico. Le condizioni di stabilità si possono fissare nell’intervallo di umidità relativa 35%-55%, realizzabili con deumidificatori o con vari essiccanti atmosferici per quanto concerne l’ambiente dove si conservano le monete. La prolungata conservazione in condizioni di bassa umidità relativa non ha controindicazioni sulla stabilità. Per dettagli puoi scaricare il pdf di Conservation of Metals in Humid Climate Proceedings of the Asian Regional Seminar held from 7---12 December, 1987 Edited by: O. P. AGRAWAL2 punti
-
ma, santiddio, perchè non impariamo, semplicemente, a non rispondere ai "quanto vale"? Petronius è troppo, troppo buono, e per questo mi spiace non poterlo conoscere meglio2 punti
-
2 punti
-
Questa è la dedica di Rizzo al mio bisnonno. Recita «A Gino Campolmi, che primo conobbi, fin dal lontano inizio della mia attività nell'Istituto Poligrafico, collaboratore assiduo per le riproduzioni fotografiche e fototipiche, eseguite con grande perizia, con impegno costante e progressivo fino a raggiungere la perfezione da tutti ammirata. Con animo grato, G. E. Rizzo»2 punti
-
Attenzione, HO SBAGLIATO, le mostrine cremisi dei bersaglieri avevano e hanno due punte, non una come quella che ho fotografato Infatti, quella è degli appartenenti al Servizio di Sanità militare, che i soldati chiamavano "i vaselina".2 punti
-
2 punti
-
Buon anno a tutti Iniziamo alla grande con l'aggiunta di questo pezzo in collezione, una madonnina con sigla RA sotto al Busto e che penso di aver classificato correttamente col rif muntoni 403...correggetemi se sbaglio. Cosa ne pensate? La rarità r3 espressa nel catalogo la trovate corretta? Grazie a tutti e un saluto ancora Marco1 punto
-
Buongiorno a tutti, visto che non mi sembra sia stato riportato, annuncio che l'11 e 12 Gennaio ci sarà il primo convegno dell'anno a Modena... Io ci sarò... https://ccninumismaticaitaliana.it/convegni-2-2-2-2-3-4/1 punto
-
Da Il Nuovo Torrazzo: Crema Veneziana, momenti di vita, di storia e di arte la mostra in corso presso la Fondazione San Domenico, sta ottenendo il successo auspicato, registrando una partecipazione che va persino oltre le aspettative. Nello scorso weekend, in soli tre giorni non meno di 250 persone (e non tutti firmano il libro degli ospiti) hanno visitato il doppio allestimento: il percorso storico nelle gallerie ArTeatro e la quadreria in sala Bottesini. E se le opere esposte sono quadri unici (come quello di Aurelio Buso) e di grande spessore (Lucini incanta) – alcuni mai esposti in pubblico perché di proprietà privata e di Istituzioni Bancarie – che destano comunque interesse, è la raccolta di mappe, informazioni e curiosità (la permanenza di Carlo Goldoni a Crema, la Zecca per battere moneta che la nostra città ebbe, ma anche la nascita della tradizione carnevalesca, sugli echi di quella veneziana, i tessuti e l’economia) che suscita una partecipazione sempre più convinta. “Abbiamo avuto visitatori da oltre provincia e regione: Como, Lecco, Milano, Cremona, e un nutrito gruppo da Padova, senza dimenticare che spesso i Cremaschi tornano due, tre volte per approfondire questo o quell’aspetto” conferma Claudia Bonomi, sollecita volontaria dello staff organizzativo dell’evento artistico. Le visite guidate sono state numerose e nel mese di gennaio ve ne saranno altre alle quali partecipare gratuitamente; così se alcune date sono già sold out, altre sono assolutamente da segnare sul calendario per non mancare all’appuntamento (ricordiamo che la mostra rimarrà aperta fino a domenica 26 gennaio). Sempre alle ore 15 le visite guidate si terranno sabato 18 gennaio 2020, domenica 19 (con un aperitivo e l’intervento musicale di Alessandro Lupo Pasini e Debora Tundo) e sabato 25 gennaio (questa organizzata dalla Pro Loco). Le visite saranno guidate da Vincenzo Cappelli e Cesare Alpini che – come già capitato – si alternano con i gruppi per non sovrapporsi (chi accompagna i visitatori in quadreria mentre l’altra visita si svolge nelle gallerie ArTeatro e viceversa). Un successo per l’allestimento, per la città, per la nostra storia e – lasciatecelo scrivere – per gli ideatori e organizzatori. Ricordiamo infine che il catalogo-libro realizzato per la mostra sta andando letteralmente a ruba https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=12&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwiYx6HN4-zmAhVNqaQKHa0QAnUQFjALegQICBAG&url=https%3A%2F%2Fwww.vvox.it%2F2020%2F01%2F02%2Fserenissima-crema-mostra-quando%2F&usg=AOvVaw1zBFSdmhp0BqdAD3WRJc2f1 punto
-
Cosa hai bevuto a capodanno, per avere gli effetti così dopo tanti giorni? ( Certo non sei tu che affermi questi capisaldi della conoscenza umana, però anche solo riportarli, non mi pare molto sensato, il finale del tuo discorsetto, mi pare intendere che anche tu sia possibilista.....) saluti TIBERIVS1 punto
-
1 punto
-
A memoria, cellophane trasparente a sacchetto per monete CLP/30, CLP/40 e CLP/50 dell’Abafil.1 punto
-
Hahn nel mibec cita tutto… l'ho guardato velocemente ma ci sono anche varianti con il pallino ciao1 punto
-
Ho in archivio le foto del 3 Cavalli 1788 senza punti di Antonio Cava, che sarebbe lo stesso riportato sul Magliocca, ma non so se posso postare le foto. Esemplare in eccezionale stato conservativo e in cui i punti non ci sono affatto. Nei 3 Cavalli abbiamo altri rovesci in cui i punti mancano in parte o del tutto: Esempio i 1790 SICIL di cui abbiamo C. 3. C. 3 C 3 Concordo sul fatto che il tuo esemplare è un qSPL.1 punto
-
Un antoniniano di Claudio II, con la Consecratio al rovescio. Saluti Eliodoro1 punto
-
Bella moneta, molto ben conservata, soprattutto al dritto. Personalmente è la prima volta che mi capita di vederla senza i punti al rovescio; peraltro la n°345 sul Manuale presenta la stessa peculiarità, pur essendo il conio lo stesso al dritto e diverso al rovescio rispetto alla tua. L'assenza dei punti dopo C e 3 non è nemmeno citata nel Corpus. Qualcuno ha altri esemplari per confronto?1 punto
-
Ci sarò come sempre. Ricordiamo a tutti che il convegno si terrà come l'anno scorso al PALAPANINI in viale dello sport. Non seguite l'indirizzo della mappa del link precedente altrimenti andate da tutt'altra parte. Saluti Marco1 punto
-
1 punto
-
gentilissimo caro Stilicone vedrò di destreggiarmi, anche perché il mio inglese fa un po' schifo , parlo solo italiano e romanesco Comunque grazie tante per ogni delucidazione1 punto
-
Provo a risponderti, anche se sono un semplice appassionato dilettante, nel senso che mi diletto di monetazione romana imperiale, ma anche nel senso che sono ancora molto inesperto. Il RIC (The Roman Imperial Coinage) e' il catalogo (inglese) di tutte le monete romane imperiali in ordine cronologico, con una attenzione particolare anche all'inquadramento storico. E' composto di 10 corposi volumi pubblicati in un lungo arco di tempo e quindi soggetti ad essere revisionati , cosa già in atto con alcuni imperatori. A questo proposito ti allego questi link esplicativi: http://www.ric.mom.fr/tpl/ric/popup/present-pop1E.htm http://www.ric.mom.fr/en/info/present Onestamente, non so dove si possa trovare la versione cartacea. On line esiste una versione per così dire "semplificata" , non ufficiale, che infatti non contiene tutte le monete e che, ahimè, a volte contiene errori, ma che comunque e' molto usata. Il sito e' questo: http://www.wildwinds.com/coins/ric/i.html Esistono poi anche altri cataloghi, ma il RIC e' il catalogo di riferimento. Spero di non aver detto inesattezze. Un saluto da Stilicho1 punto
-
Ciao @417sonia e @gigetto13, vi ho letto con molto interesse, pur con tante difficoltà legate alla mia assoluta incompetenza in materia di monete veneziane. Volevo chiedervi: chi erano i Massari ? Chiudo complimentandovi per la passione che emerge dai vostri scritti. Buona giornata da Stilicho1 punto
-
Buongiorno a tutti, aggiungo qualche dettaglio all'ultima identificazione. Münster, BishopricDietrich III. von Isenberg 1218-1226. Pfennig. 1,38 g. Obv.: Bishop seated facing on arch, w ith staff and book. Rev.: 3-towered building, in the doorway a ball-cross. Valore stimato // Estimate: 175 EUR. Un saluto.1 punto
-
perdona un neotifa, ti prego ho ancora molto da apprendere: riporto quanto scritto: R.I.C. , 235; Cohen, 761 punto
-
Buona serata Quest'anno il Caffé Florian compirà 300 anni; la prima "bottega del caffé" aperta al mondo. Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi col nome di Alla Venezia Trionfante venne fin da subito cambiato il nome dai frequentatori veneziani in Florian ... andemo da Florian ... (impresa ardua per un veneziano chiamare le cose e/o i nomi con quelli con i quali sono stati "battezzati", devono sempre trovare un espediente per dargli un nome più pratico). Casanova, Goldoni e tantissimi altri personaggi storici ne hanno varcato l'ingresso, facendolo diventare un luogo culturale, sociale e politico tra i più preminenti al mondo. Oggi ha poco della bottega, è un sofisticato bar e ristorante dove, entrando, si respira ancora arte e cultura; sembra di andare in un museo a fare colazione. Auguri Florian! saluti luciano1 punto
-
Padova è la città che rappresenterà l'Italia nel 2020 per essere iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO con la Cappella degli Scrovegni di Giotto e dei cicli pittorici del Trecento. L’iter per la iscrizione, iniziato nel 2018, dove Padova, propone i suoi cicli pittorici del Trecento per l’inserimento nella Lista del patrimonio mondiale Unesco prevede un percorso di valutazione molto particolare ed essere considerati di eccezionale valore universale. La decisione finale sarà pronunciata nel luglio 2020. In occasione di tale importante iniziativa il Circolo Numismatico Patavino ha voluto ricordare questo momento con la realizzazione di una medaglia in Bronzo, Rame e Argento e dal diametro di 60 mm coniata dalla officina Picchiani & Barlacchi di Firenze e firmata dal maestro Giuseppe Grava. Sul diritto si e’ voluto riproporre in tutto campo il logo associativo rappresentato dalla rivisitazione del carro, simbolo della signoria padovana dei carraresi del XIV sec., circondata dalla scritta Circolo Numismatico Patavino . Ma e’ sul rovescio che viene ricordata la candidatura di Padova alla lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Viene infatti riprodotto il logo di Padova Urbs Picta rappresentato da una formella trecentesca con iscrizione interna su due righe "Padova / Urbs picta". Sotto tre sezioni di affreschi di Padova stilizzati e appartenenti a tre siti e più esattamente al Battistero della Cattedrale (sulla sinistra), cappella degli Scrovegni (in centro) e della Chiesa dei santi Filippo e Giacomo agli Eremitani (a destra). Intorno la scritta “per la iscrizione nella lista del patrimonio dell'Unesco 2018-2020” Per informazioni sulla medaglia consultate il nostro sito http://www.padovanumismatica.it/wordpress/iniziative-della-associazione-2/eventi/ Invitiamo invece a vedere l’interessante video realizzato dal Comune di Padova, della durata di poco meno di due minuti, nella quale vengono mostrati tutti i luoghi della candidatura https://www.padovaurbspicta.org/1 punto
-
Tecnicamente sarebbero 52 centesimi ma ormai non si può più cambiare l'ex-lira in euro, quindi valgono un bel calcio nei c*******, pressappoco, andando a spanne.1 punto
-
Ciao! Hai voglia, credo tutte le monete emesse dall'anno di fondazione ad oggi, almeno per quanto riguarda l'Italia, ma credo anche tantissimi conii circolanti in Europa e nel Mondo. saluti luciano1 punto
-
GIUANIN CìT (*) E LA MONETA ALLARGATA (*) Il termine “Cìt” in piemontese si può tradurre con “piccolo” sia in senso anagrafico, sia per descrivere un uomo piccolo di statura. PREMESSA: In realtà “Giuanin Cìt” era un vero e proprio gigante, lo chiamavano così per distinguerlo da uno dei tanti fratelli maggiori che si chiamava anche lui, guarda caso, “Giuanin”. Probabilmente aveva sofferto di un disturbo ormonale della crescita ed a vederlo era veramente impressionante: alto sui 2 metri con delle mani più grosse di un badile, piedi smisurati che calzavano scarpe fatte su misura ed un viso grottesco che assomigliava a quello di Frankenstein. Ma era il tipico bonaccione che non avrebbe fatto paura a nessuno. Adorava i bambini e nei giorni di festa, sul sagrato della Chiesa, tutti si accalcavano attorno, tirandogli gli enormi pantaloni e gridando: “Capalocia! Capalocia!”. La “Capalocia” consisteva nel fare un giro sulle spalle del gigante per vedere il mondo dall'alto: Giuanin, imitando l'incedere dinoccolato di un cammello, cercava di accontentare quella marmaglia incontenibile. Quando tutti avevano finito il giro, metteva una manona nel pastrano e distribuiva delle caramelle di zucchero di vari colori, che erano apprezzate moltissimo da quella ciurma di piccole pesti. --------- Con la sua prestanza fisica, Giuanin Cit poteva solo fare il fabbro ed il meccanico. Era una persona intelligente ed infatti la sua Officina artigianale era apprezzata da tutti: aveva diversi forni a carbone, un maglio gigantesco e, pur con le sue mani smisurate, era in grado di replicare qualsiasi pezzo meccanico o fare qualsiasi riparazione. Lui e mio nonno “Pinotu” erano amici di infanzia e quando camminavano affiancati sembravano l'articolo “il”, perchè il nonno non arrivava neanche ai suoi gomiti. Questo comportava delle scenette sempre ripetute, ma esilaranti. Un classico era quando mio nonno entrava nell'officina e, sovrastato dai rumori gridava: “Giuanin!”. Il gigante smetteva di lavorare e guardando dritto davanti a sè: “Chi è che grida ??, chi è che mi vuole??“. Poi rivolgendo gli occhi in basso verso il nonno: “E tirati su... non sono mica come Sua Santità...che devi stare in ginocchio!” . Quel giorno era capitato qualcosa di insolito nell'officina. Giuanin, imitando goffamente un passo di valzer, e cercando di fare una vocina con la “R” arrotata, si rivolse a mio nonno: “E' venuta la Madama e mi ha portato il - TRRRattoRe - dice se posso “RipaRRaRglielo - e lei mi paga con quelle vecchie monete di aRRgento!”. La Madama era una anziana Nobildonna che aveva passato giorni migliori ed attualmente si trovava in angustie economiche, pur non rinunciando alle sue prerogative di casta ed alla protervia di una persona ex Dama di Corte. Mio nonno immerse le mani nella scatola e cominciò a scuotere la testa: “Giuanin...sono tutte Due Lire e Una lira di Re Baffone...valgono poco! Perchè vedi, ma...è inutile che ti spieghi, tanto tu sei ignorante...Cavolo, ce ne fosse stata almeno una da 5 lire...sai quelle grosse il doppio, ne potevamo parlare!”. Giuanin, colpito nell'orgoglio, si avvicinò minaccioso, prese una moneta e disse: “Grossa il doppio neh? Stai lì e non ti muovere!”. Andò nell'altro locale dove aveva tutti gli attrezzi e cominciò ad azionare il maglio. Ritornò con il Due lire pressato che adesso era grande il doppio. “Caro Pinotu, il carburatore del trattore mi costa 7000 lire, per te che sei un amico e sei anche un po' stronzo, mi dai 8000 e ti prendi le monete e anche quella grossa!”. Invano mio nonno cercò di svicolare, l'atteggiamento di Giuanin Cìt era irremovibile: “Vuoi mica che mi faccia una figura con la Madama!” ed iniziò di nuovo a scimiottare la Madama: “Caro Giovannino sono CentotRREntatRRRe monete d'argento, se le faccia BastaRRRe!!” EPILOGO: mio nonno Pinotu ritornò a casa con il portafoglio alleggerito ed una scatola di monete comuni. Non so se fu un grande affare. So solo che per evitare la presenza di mia nonna “Sunta”, in vigile attesa davanti alla Panetteria, dopo un lungo tragitto diversivo, entrò in casa come un ladro da una finestra sul retro e nascose in cantina la scatola di monete di Re Baffone...con quella allargata! PS: non so dove sia finita la "moneta allargata", forse in qualche scatola in cantina. Posto quindi un L 2 di Re Baffone. Ciao a Tutti, Beppe1 punto
-
In sezione legislazione ci sono parecchie discussioni in merito. Invito tutti a leggerle per conoscere meglio la materia. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Nell'articolo del Traina qualche riferimento c'è anche se molto particolareggiato:1 punto
-
Buonasera stavo verificando le mie piastre del 56 e ho notato che in una sembra sia assente il punto tra G e 120. Controllando sul Pagani non risulta nessun accenno riguardo i punti per il valore ma solo per quanto riguarda la legenda. Avete avuto riscontro su qualche altro pezzo?1 punto
-
1 punto
-
Taglio: 5 cent Nazione: Andorra Anno: 2014 Tiratura: 860.000 Condizioni: BB Città: Milano1 punto
-
1 punto
-
Si tratta di quello che tu descrivi come mezzo grosso il cui dritto il CNI e il MIR descrivono come testa diademata e barbuta e studi più recenti descrivono come ritratto di Pandolfo III Malatesta, vedi collegamento: https://www.academia.edu/4894176/Il_ritratto_nel_soldino_di_Pandolfo_III_Malatesta https://www.ateneo.brescia.it/controlpanel/uploads/altre-pubblicazioni/A-II-04 Panazza.pdf (vedi pag 54 e 55) ciao Mario1 punto
-
Purtroppo la "branchia" per la numismatologia (patologia di chi soffre di numismatica), non è finanziata a livello universitario e le cure, a volte sono costose. Di solito viene curata a livello casalingo dal coniuge di turno (marito o moglie-compagno o compagna). A casa mia ci pensa la moglie a somministrarmi sonore "mazzate" quando si presentano i sintomi. ??Complimenti per la bella moneta.1 punto
-
Complimenti per l'inizio della collezione. Ma non limitarti solo a raccogliere le monete, approfondisci anche le caratteristiche dell'euro in generale: pur essendo una monetazione giovane in realtà ha molta storia indiretta. Ecco qualche thread ottimo per iniziare: https://www.lamoneta.it/topic/118440-leuro-prima-delleuro/ https://www.lamoneta.it/topic/65910-cronologia-dellunione-monetaria-europea/ https://www.lamoneta.it/topic/149302-i-simboli-europei-sulle-monete/ E' un effetto della compressione del metallo durante il processo di coniazione, quando il disco interno viene accoppiato all'anello esterno.1 punto
-
1 punto
-
Rinnovo anche quest anno i miei migliori auguri di buon compleanno a chi, come me compie gli anni oggi...@Reficul @Sator @uncledear @sesino974 Roberto1 punto
-
1 punto
-
scusa uncledear per la storpiatura non dovuta. A presto .1 punto
-
Ciao, si tratta di una moneta rara ed interessante; l'incisore "RA" tuttora non identificato, era molto probabilmente un incisore locale chiamato a realizzare ulteriori coni per la zecca di San Severino da affiancare a quelli provenienti da Roma, siglati da Tommaso Mercandetti. Da ricordare che si tratta della seconda zecca per produzione di rame tra quelle marchigiane del periodo, dietro alla sola Fermo, con un quantitativo totale di 186mila scudi di rame monetato, pari a 3 volte quello di Ancona. Per questo ci sono tanti coni di produzione locale, da quelli siglati "AP" di Andronico Perpenti fino ai coni "di bello stile", alcuni anche siglati TM ma sicuramente eseguiti da altra mano, per analogia di stile potrebbero essere attribuiti allo stesso misterioso "RA". Quanto alla valutazione economica, di passaggi recenti ricordo solo l'esemplare dell'asta Nomisma 38, inserito nel nostro catalogo, che fece 700 euro in conservazione SPL+ nel 2009. Il tuo esemplare ha conservazione inferiore e l'effetto abbastanza deturpante del logorio del conio del diritto, probabilmente si potrebbe attestare sui 300 euro. I coni erano incisi su rulli per questo erano sicuramente presenti da 4 a 8 impronte differenti, a seconda del diametro delle monete e del rullo stesso. Il decentramento deriva dalla fase di punzonatura post-coniazione, per separare il tondello dalla lamina coniata; evidentemente i due rulli erano leggermente sfasati durante la rotazione e questo ha portato allo stesso "effetto" sui tondelli che venivano fustellati prendendo a riferimento il diritto. Ciao, RCAMIL.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
