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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/14/20 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti! Posto la foto dell'ultima arrivata in collezione: 1857 caratteri grossi aquile capovolte
    5 punti
  2. Mio nonno venne picchiato diverse volte dai fascisti e forse una o due volte purgato..con l'olio di ricino. Questo perchè non era un vero e proprio fervente credulone allineato al regime fascista. Suo fratello, non emigrato in città ma rimasto nella provincia, durante il periodo fascista diventò guardia comunale, fece carriera, avanzò nella gerarchia sociale e visse in agiatezza, anche perchè reduce delle campagne d'Africa e altro ancora ebbe la scaltrezza e fortuna di cavalcare il periodo storico. Il primo mi ha sempre detto "che il Signore stramaledica i fascisti i loro metodi e la loro ideologia, per quello che hanno fatto a me e alla nostra famiglia." Il secondo invece "che il Signore li benedica per il lavoro che mi hanno dato e per la fortuna che sono riuscito a fare". Sono morti entrambi da alcuni anni, di tutti e due conservo alcune buste affrancate spedite alla famiglia e monete del periodo di guerra e del fascismo. Non li ho mai sentiti cianciare cose stupide su simboli su monete o affrancature o timbri su lettere di corpi di spedizione militari in AOI. E nenache dire "oddio su quella moneta c'è il fascio...oddio su quella busta c'è il timbro con la svastica...." Erano brave persone e non hanno mai perso tanto tempo in stupidate o elucubrazioni o baggianate simili. Entrambi convenivano che il fascismo e soprattutto l'alleanza con il nazismo furono la più grande sfortuna e jattura per il popolo italiano. Entrambi dissero che forse il comunismo era anche peggio del fascismo, non del nazismo ma del fascismo si. Questi discorsi tra una polenta e un bicchiere di vino io li ricordo bene.
    5 punti
  3. buondì ho già avuto occasione di scrivere in questo forum di non essere particolarmente attratto dalle patine dell'argento, perchè queste nascondono la squisitezza del colore argentino, e a me quel colore piace assai. Naturalmente, checchè ne dicano i gesuiti, o purtroppo, c'è giustizia a questo mondo, e prima o poi qualcuno o qualcosa ci fa pagare per il male fatto, o per le dichiarazioni blasfeme (tipo: a me non mi piacciono le patine). Ed infatti, deciso ad acquistare una nuova fotocamera per poter finalmente fotografare le monete in modo decente, non ti vado a scegliere un modello che riesce a fotografare bene solo le patine, anche e soprattutto quando queste non ci sono? E non solo inventa le patine, la maledetta, ma stabilisce arbitrariamente anche qual'è il miglior colore (per lei) per ogni moneta, facendomele tutte diverse, come fossero le palle dell'albero di Natale. Fotografati le monete, dicono, così, se te le rubano, puoi, tramite le fotografie, e se la polizia recupera il maltolto, dimostrarne la proprietà. Balle, anche il carabiniere più sprovveduto rifuterebbe di riconoscere una qualsiasi somiglianza tra le mie monete e le mie fotografie! Nemesi storica, direbbe il saggio; io che a scuola ero un asino, e che non so che differenza passa tra nemesi storica e nemesi geografica, non posso contraddirlo, qualunque cosa egli voglia dire; posso solo accettare la volontà del fato, e capire che i miei peccati li devo pagare. Però, guardate le immagini e ditemi: vi pare giusto tutto questo?
    4 punti
  4. Ciao a tutti, ho arricchito la mia collezione Angioina con questo saluto di Carlo I preso tra gli invenduti. Dopo il periodo Svevo, viene introdotto un numerale in argento che prende appunto il nome di Carlino da Carlo D'Angiò Carlo D'Angiò viene chiamato in Italia dal Papa per combattere gli Svevi di simpatie Ghibelline. il Re Angioino sconfigge Manfredi di Svevia a Benevento. Riguardo le notizie storiche: http://www.nobili-napoletani.it/Battaglia-Benevento.htm Di Manfredi ne parla Dante nella Divina Commedia: "Una delle anime si rivolge a Dante e lo invita a guardarlo, per capire se lo ha mai visto sulla Terra. Il poeta lo osserva e lo guarda con attenzione, vedendo che è biondo, bello e di nobile aspetto, e ha uno dei sopraccigli diviso da un colpo. Dopo che il poeta gli ha risposto di non averlo mai visto, il penitente gli mostra una piaga che gli attraversa la parte alta del petto, quindi di presenta come Manfredi di Svevia, nipote dell'imperatrice Costanza d'Altavilla. Egli prega Dante, quando sarà tornato nel mondo, di dire a sua figlia Costanza la verità sul suo stato ultraterreno. Manfredi racconta che dopo essere stato colpito a morte nella battaglia di Benevento, piangendo si pentì dei suoi peccati e nonostante le sue colpe fossero gravissime fu perdonato dalla grazia divina. Male fece il vescovo di Cosenza, istigato da papa Clemente IV, a far disseppellire il suo corpo che giaceva sotto un mucchio di pietre vicino a un ponte e a farlo trasportare a lume spento fuori dai confini del regno di Napoli, lungo il fiume Liri. La scomunica della Chiesa infatti non impedisce di salvarsi finché c'è un po' di speranza, anche se chi muore in contumacia deve poi attendere nell'Antipurgatorio un tempo superiore trenta volte al periodo trascorso come scomunicato, a meno che qualcuno con le sue preghiere non accorci questo periodo. Manfredi prega dunque Dante di rivelare tutto questo alla figlia Costanza, perché lei con le sue preghiere abbrevi la sua permanenza nell'Antipurgatorio".
    4 punti
  5. Buongiorno A Modena al convegno son riuscito a trovare un pezzettino da aggiungere in collezione. Si tratta di un grossetto da due bolognini in argento battuto sotto il ducato di Cesare d'Este. Non è una tipologia di facile reperibilità e mi son dovuto quindi un po accontentare;la moneta presenta dei problemi di coniazione come una grossa debolezza centrale che si ripercuote sia a dritto che a rovescio non concedendo la possibilità di ammirare la bella armatura del duca e L'Aquila estense. Tuttavia la moneta conserva a mio avviso una certa freschezza generale nei campi e un bellissimo volto del duca che per una moneta così piccola non è scontato. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto Marco
    4 punti
  6. Ho io la soluzione: . . . . . . . . . ... tieniti la moneta.
    4 punti
  7. Qui @eliodoro suppongo mi abbia lanciato un amo con una prelibata esca alla quale faccio fatica a resistere. Lui lo sapeva benissimo nel farlo ed io “abbocco” con piacere. Il luogo di sepoltura di re Manfredi è ignoto ma molti in passato hanno cercato di trovarne il locus mentre poco nota però è la vicenda del ritrovamento di un’urna funebre nel rifacimento del ponte che permette l’accesso alla città di Ceprano. Un passo alla volta cercando di riassumere il tutto: Manfredi muore in battaglia e viene sepolto nei pressi di un ponte a Benevento. Successivamente il suo corpo viene rimosso (uno scomunicato sepolto in un territorio della Chiesa!!!) e le sue spoglie seppellite lungo il Verde. Il Verde è assodato che si tratti del fiume Liri come dimostrato da documenti antichi in cui il fiume Liri vene chiamato Viride. Da dove nasce quindi l’ipotesi che l’urna rinvenuta contenesse le spoglie del re Svevo? La colpa, se così la vogliamo definire, è di un autore locale, Antonio Vitagliano, che nel suo “Il Ceprano ravvivato”, opera del 1653, racconta un fatto certamente avvenuto e documentato. “Erano le parole precise dell’Epitaffio, le seguenti; che furno genuinamente registrate nel libro del ponte di Ceprano fatto à mano dall’Arciprete Don Pasquale Honorati nostro Cittadino di bell’intelletto, all’hora, che nell’anno 1614. à 17 d’Aprile fù discauata interiamente questa cassa, quasi appresso le muraglie dell’antico Ponte, che si disguastaua per la nuova fabrica nel fiume Liri, il cui coverchio marmoreo, che era alla detta cassa piombato, con la seguente iscrittione, fù per un tempo esposto al publico spettacolo à vista di tutti, & sendosi alla fine casualmente rotto in più pezzi, ne conseruai un rottame con tre sole parole, che ancora ritengo per memoria nel giardino, & ciò perché leggendo apresso Leandro Albeti nella quinta Regione d’Italia, al fol. 167 trouai ad verbum registrato l’istesso Epitaffio, che diede certezza maggiore del fatto; mentre disse di esser stato posto nella di lui sepoltura in Beneuento, & che poscia dal Cardinale Ottaviano Ubaldino Arciuescovo di Cosenza, & Apostolico Legato à quell’atto, fatta discauare la cassa dello scommunicato cadauero, & fattale porre foura di un carro, la fè cacciare fuori del Regno & condurre in questi confini di Ceperano doue lo trasmutò à lume spento, cioè doue hebbe le ferite, che furon causa della di lui morte in Beneuento". Hic iacet Caroli Monphredus morte subactus, Caesaris heredi non fuit urbe locus. Sum Patris ex odijs, ausus confligere Petro, Mars dedit hic mortem, Mors mihi cuncta tulit. Se le parole del Vitagliano corrispondono al vero e prima di lui risulta vera la vicenda dell'epitaffio scritto sull'urna credo non vi debbano essere dubbi sulla certezza che essa sia veramente stata destinata a contenere le spoglie del sovrano ma, come tutte le belle storie c’è un ma… Molti infatti sono i dubbi sollevati, in particolare quelli riportati nell'articolo del link seguente: https://www.academia.edu/38191611/la_sepoltura_di_manfredi.pdf Il mio parere? Da studioso, in assenza di prove certe e con la probabile errata interpretazione delle fonti non si può assolutamente essere certi che quell'urna sia la tomba di re Manfredi… da appassionato di storia locale e, con ovvie parzialità campanilistiche, mi piace pensare che sia tutto vero. Osservazioni in merito?
    4 punti
  8. Che sembra la sora Lella
    4 punti
  9. I busti del duce e le "patacche" di cui parli, se sono oggetti originali dell'epoca e non riproduzioni, non sono cianfrusaglie che corrompono l'animo dei giovani, sono testimonianze storiche e come tali vanno trattate: studia la storia e comprendila, non scoparla sotto il tappeto. I nazisti bruciavano i libri definiti "giudaici", i sovietici censuravano le opere letterarie definite "borghesi", i fascisti purgavano gli oppositori definiti "comunisti"... e i talebani hanno fatto brillare i buddha di Bamiyan definiti "sacrileghi". Non serve andare troppo indietro nel tempo per trovare regimi, dittature, ideologie che vietano, distruggono, censurano tutto ciò che è diverso da loro. Noi, nel nostro piccolo, mettiamo al bando la svastica e il fascio littorio "perché siamo democratici" e non ci accorgiamo di avere lo stesso approccio verso il "diverso" di quelle dittature da cui ci fregiamo di essere diversi. Vietare o bandire non ha mai impedito il proliferare di ciò che era vietato o bandito (vedi il proibizionismo negli USA di inizio 1900 o il proibizionismo dei giorni nostri, ad es. contro la cannabis...). Tutt'al più ha generato fiumi di denaro verso il mercato nero. Spesso con grande guadagno dei censori.
    4 punti
  10. Non farti sedurre dal pensiero che ciò che non produce profitto sia senza valore. (Arthur Miller)
    4 punti
  11. Buongiorno a tutti , mi è stato proposto uno scambio , io dovrei ricevere la moneta in oggetto , avrei bisogno , per cortesia , che qualcuno esperto mi rispondesse se è conveniente scambiarla con monete per un valore che oscilla tra 250 e 300 euro , grazie
    3 punti
  12. Il Forum sta facendo la "muta" riguardo agli utenti che sanno di determinati argomenti fra cui anche le monete senatoriali romane del periodo comunale. Occorre pazienza. Io stesso sono preso da altri problemi e intervengo solo se chiamato in causa e non sempre. Ma tant'è..... Noto che per gli esemplari con pettine intersecante (tipo Caprignano) hai ancora molti dubbi. Ti consiglio di leggere un mio contributo https://www.academia.edu/36541731/I_denari_provisini_del_cosiddetto_Gruppo_di_Caprignano_ Sono tre Gruppi (più un sottoGruppo, in realtà) e sono sempre uguali ognuno con segni nella croce che rimangono invariati per ogni Gruppo. In due tuoi denari vi è un salto di conio che complica un poco la lettura delle monete ma nulla di così complicato. L'ultimo esemplare che hai postato presenta una rosetta a sette punti. E' la produzione che precede i conii di Carlo I. Raro, specialmente con rosetta a destra. ciao
    3 punti
  13. Buongiorno gruppo, questo è il mio esemplare da 10 tornesi 1798 SICILIA... sinceramente non so se sia stato coniato per fusione o meno, a voi la parola...! Zio @Rocco68 illuminaci...
    3 punti
  14. Questi Tornesi furono la continuazione delle coniazioni di quelli del padre Filippo III; anche se senza sigle posso affermare che vennero coniati ancora sotto l'amministrazione, in zecca, di Giovanni Francesco Citarella. Quelli successivi, anche loro Rarissimi, del 1621, con l'effige di Filippo IV, e battuti sotto l'amministarzione di Michele Cavo, hanno le sigle MC.
    2 punti
  15. Capisco il tuo punto di vista, solo che non lo condivido. Vorrei riuscire a mostrarti la contraddizione di "vietare l'apologia di fascismo" per "difendere la democrazia": vuoi difendere la libertà di pensiero vietando un pensiero? Condivido con te l'avversione al fascismo, nazismo e a tutti i regimi totalitari in genere, non per partito preso ma proprio perché quello che odio di questi regimi è la privazione della libertà. Hai presente il motto "non condivido quello che dici ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo"? Ecco, secondo me questo è il senso che rende la Democrazia migliore della Tirannia. In fin dei conti, credo che mi faccia meno paura un discorso articolato e preciso a favore di Hitler/Mussolini/Stalin ecc.. della faccia a punto interrogativo di chi non sa cosa sia una svastica/fascio/falce-e-martello. Almeno col primo posso interagire, magari cambia idea chissà..
    2 punti
  16. E' ufficiale , la moneta è entrata nella mia collezione ! ?
    2 punti
  17. Bravo @Scipio, ha le fattezze (la moneta) del semis della serie dell'aes grave, peccato che certamente pesa meno della sora Lella
    2 punti
  18. Mi pareva di essere stato sufficientemente chiaro...ho parlato di bancarellari che vendono busti del duce e patacche per far soldi, stuzzicando le fantasie dei nostalgici, roba che con la storia c'entra zero, e tu mi citi i Buddha di Bamiyan? Fatico davvero a capire cosa diamine c'entra! Mi pare che l'Eur a Roma sia ancora in piedi, così come la città universitaria della Sapienza e tutte le cose che ha costruito Piacentini negli anni '30! Se poi dietro questo amore ardente per la casta Clio si nasconde il desiderio di commemorare i propri beniamini in camicia nera, o di fare propaganda, anche attraverso immagini, allora non mi sta bene, e non dovrebbe stare bene a nessun cittadino italiano autenticamente democratico, perché la nostra è una Repubblica nata dalla lotta antifascista, con una costituzione antifascista che vieta l'apologia del fascismo. Impedire di professare liberamente la propria "fede", anche tramite immagini, a gente che vorrebbe tornare all'olio di ricino e alle leggi razziali non è certo abbassarsi al loro livello, ma è difendere la democrazia e la libertà di tutti! Mi sembra un concetto così banale che non serve studiare tutta la storia del mondo per comprenderlo. Il semplice fatto che io e te stiamo interloquendo liberamente su un forum non sarebbe possibile se al potere ci fossero quei "diversi" al cui livello il legislatore si abbassa impedendone la propaganda.
    2 punti
  19. @Hirpini Si mio padre ama la storia e qualsiasi oggetto e documento che trova lo rigira tra le mani, lo guarda attentamente , lo legge e lo analizza. Come avrai ben capito lui conserva con grande cura quello che lo riguarda direttamente. È riuscito ad avere la documentazione di suo nonno, soldato della prima guerra mondiale e di suo padre, seconda guerra mondiale. Sono scoppiata a ridere quando ho letto che il 20 novembre 1930 (non ricordo con precisione la data, servizio di leva) suo padre fu punito con 4 giorni di consegna per avere seguito distrattamente lo smontaggio e il rimontaggio della mitragliatrice Fiat 1914. Il personale del distretto di Como non hanno fatto un buon lavoro. Le fotocopie non sono un granchè però non è da tutti possederli questi documenti. Mio padre è un poco seccato perchè non ha alcun documento che attesti che per 5 mesi fu comandante di plotone (mancava un ufficiale) e che fu lui ad addestrare il plotone d'onore del 89° al cambio del generale di corpo d'armata, per la zona nord-ovest, avvenuto a Torino nel gennaio 1967. Gli ho chiesto di darmi la cartolina che veniva consegnata alle reclute dopo la registrazione, da compilare con il nome e numero del reggimento, battaglione, compagnia e squadra di appartenza con indirizzo della caserma, da spedire ai genitori. Desidero pubblicare il suo scritto "comandante di compagnia” (lui), il "caporale congedo”, "13 /07/1967 la tragedia di Bergeggi” e uno stralcio (e foto dello scritto) della lettera del capitano dell'89,° Alfredo Emmanuel (medaglia di bronzo e argento) nella battaglia del Don, "23 marzo 1967, il giorno del congedo" (di mio padre) perché "Caserma Bligny" porta questo nome. Qui basta andare sul web e digitare "Bligny 1918” per conoscere i fatti avvenuti in quel periodo con protagonisti i soldati italiani in Francia. Il caporale congedo è piacevole e la foto di mio padre, con il caporale e sullo sfondo la mitragliatrice MG 42 posizionata su supporto, è umana e militarmente bella. Il capitano di compagnia l'ha scritto dopo aver visto una lapide con tre noni di giovani soldati nativi nello stesso piccolo paese del varesotto, stessa età, stessa data di morte, registrati come dispersi in Russia. La tragedia di Bergeggi in cui sono morti 13 soldati dell'89° mio padre se l'è portata addosso per 50 anni, 23 marzo 1967, giorno del congedo è uno scritto carino. La cartolina, la lettera del capitano, la tragedia e Bligny ci stanno in cartofilia. Pure Comandante di compagnia, il caporale congedo e il giorno del congedo. Sono lettere dal "fronte o meglio dalla naja". A ben vedere al tema della Fondina hanno partecipato utenti nobili, con tanti "pallini", sempre gli stessi. In questo momento non vedo quante visite ha avuto la discussione. Mi pare che nessuno abbia dato l'altolà per essere scivolati fuori tema entrando di botto e in libertà nella vita di giovinotti di 20 anni. Tutto questo è storia, dura, cruda e a volte si legge con un sorriso sulle labbra ripetendo: l'ho fatto anch'io, ce l'ho anch'io. Un saluto tutti e a tutti i ragazzi che hanno portato la divisa.
    2 punti
  20. Dipende da cosa intendi per convenienza... è moneta molto rara, e in particolare è parecchio raro il millesimo 1568. È anche in conservazione più che discreta. Probabilmente se me la offrissero accetterei un cambio con monete di quel valore, visto che mi mancano sia la tipologia che l'anno. Se invece si tratta di una transazione con fini commerciali per una futura rivendita, beh, sarei assai meno convinto. PS nel nostro catalogo di questo millesimo mancano le foto... Me le concederesti?
    2 punti
  21. Non la farei così tragica, tutti possono sbagliare, ma ci sono tanti periti cui ci si può affidare con fiducia. Se però non ti fidi nemmeno di loro, allora non ti resta che diventare perito di te stesso. Studia, leggi tutti i libri che trovi, visita tutti i musei che espongono monete, vai a tutti i convegni e, se te lo fanno fare, prendi in mano più monete possibile. Poi, quando ti sentirai pronto, e ci vorranno anni, potrai comprare e giudicare tu stesso quello che stai comprando. Altrimenti non ti resta che affidarti ai periti, o non collezionare. petronius
    2 punti
  22. Dante dedica a Manfredi i versi 103 - 145 del Canto III del Purgatorio: E un di loro incominciò: «Chiunque tu se', così andando, volgi 'l viso: pon mente se di là mi vedesti unque». Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. Quand'io mi fui umilmente disdetto d'averlo visto mai, el disse: «Or vedi»; e mostrommi una piaga a sommo 'l petto. Poi sorridendo disse: «Io son Manfredi, nepote di Costanza imperadrice; ond'io ti priego che, quando tu riedi, vadi a mia bella figlia, genitrice de l'onor di Cicilia e d'Aragona, e dichi 'l vero a lei, s'altro si dice. Poscia ch'io ebbi rotta la persona di due punte mortali, io mi rendei, piangendo, a quei che volontier perdona. Orribil furon li peccati miei; ma la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei. Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmutò a lume spento. Per lor maladizion sì non si perde, che non possa tornar, l'etterno amore, mentre che la speranza ha fior del verde. Vero è che quale in contumacia more di Santa Chiesa, ancor ch'al fin si penta, star li convien da questa ripa in fore, per ognun tempo ch'elli è stato, trenta, in sua presunzion, se tal decreto più corto per buon prieghi non diventa. Vedi oggimai se tu mi puoi far lieto, revelando a la mia buona Costanza come m'hai visto, e anco esto divieto; ché qui per quei di là molto s'avanza». In questi versi, descrive il luogo di sepoltura : ssa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmutò a lume spento. La sepoltura di Manfredi potrebbe essere questa? Vabbè continuo stasera..
    2 punti
  23. La Cina è ancora ufficialmente un regime comunista, sebbene di fatto da Deng in poi sia diventato solo il più grande capitalismo di Stato che sia mai esistito, senza peraltro migliorare in maniera decisiva sulla libertà e sui diritti umani. Non avrebbe senso quindi vietare la falce e il martello, che anzi campeggiano sulla loro bandiera. In Russia e in Cambogia confesso di non sapere precisamente quale sia la situazione riguardo questi simboli, ma osservo che in Russia la transizione dal comunismo a questa specie di plutocrazia che hanno ora è stato pacifico e indotto dall'interno, quindi anche lì, probabilmente, un rinnegamento totale del passato non è avvenuto. Per rispondere alla tua domanda: io credo che, in virtù dell'operato dei regimi comunisti in questi paesi, se oggi queste fossero realmente delle democrazie dovrebbero vietare la falce e il martello nel momento in cui essi siano inequivocabilmente riferiti ai loro passati regimi, sì. Poi non voglio farla troppo semplice, la falce e il martello, ma anche il fascio, la celtica o la svastica anche sono molto altro che non i simboli di passati regimi, e mica si può andare in Irlanda o in Scozia a distruggere le croci sulle tombe nei cimiteri! Tutto sta, come dicevo, a capire lo scopo che certe esposizioni di simboli nascondono, e ogni democrazia matura dovrebbe saperlo fare, anche la Cambogia se lo fosse! Tanto per essere chiaro, a me che esistano bancarellari che possono vendere impunemente busti del duce o patacche con i suoi slogan più famosi rende molto perplesso sul reale grado di serietà della nostra democrazia! Quella roba è un insulto alla memoria di milioni di persone e alla sensibilità dei loro discendenti, e non ha nulla a che vedere con l'elaborazione consapevole della memoria.
    2 punti
  24. Bah ... mica tanto .... Tra l'altro quando ho letto Tete de Venus mi aspettavo altro ...
    2 punti
  25. Quindi in Russia , o in Cambogia o in Cina dovrebbero proibire la falce e martello?.....
    2 punti
  26. Perdonami se ti cito, però detta così come la dici tu non suona proprio benissimo! I simboli nazisti e fascisti vanno censurati perché richiamano due regimi criminali e illiberali che hanno, tra le altre cose, privato della libertà milioni di uomini, e che se domani mattina, per assurdo, tornassero al potere non esiterebbero a farlo di nuovo. La libertà di ognuno finisce dove comincia quella dell'altro! Questo in linea generale. Poi, come ho già avuto modo di scrivere, secondo me collezionare monete, o oggetti in genere, anche di quei periodi storici e che recano quei simboli non può che aiutare la consapevolezza e la memoria, quindi quelli non li censurerei. Ovviamente a patto che dietro non ci siano intenti propagandistici o apologetici mascherati da collezionismo! Per dire, da ragazzo amavo un gioco di strategia storica per PC sulla seconda guerra mondiale, e giocavo quasi solo con la Germania nazista e col Giappone, perché erano le nazioni più divertenti da "impersonare" in quanto dotate di eserciti efficientissimi, ma risorse limitate rispetto ai colossi alleati. Le schermate del gioco con la Germania erano tutte un susseguirsi di svastiche che, confesso, abbinate alle musiche di Wagner previste dagli sviluppatori mi facevano impressione anche se era solo un videogame! Ora questo non fa certo di me un neonazista, e non avrebbe avuto senso censurare quelle immagini su un videogioco preciso fin nei minimi dettagli dell'ambientazione storica! In ultima analisi credo che, su questo tema delicato, il legislatore di ogni paese democratico debba usare il buon senso, distinguendo accuratamente le finalità per cui certi simboli finiscono per essere "posseduti" o esposti. D'altro canto mi sento di dire che capisco perfettamente la rigidità dei tedeschi sui simboli nazisti, che credo sia figlia di un certo, comprensibile imbarazzo riguardo un capitolo orrendo della loro storia, e credo che anche noi dovremmo fare più attenzione sui simboli fascisti che, in certi contesti, tolleriamo troppo allegramente. E non parlo dei fascioni sulle monete di Vittorio Emanuele! Scusami per il mio lungo intervento, però ci tenevo a interloquire ancora su questo punto.
    2 punti
  27. ... o forse - se fate un pensierino sulle due foto seguenti - anche qualcosina in più. Io un po' li capisco i tedeschi: non han proprio passato un bel momento all'epoca... non è che sono proprio entusiasti di vedere certi simboli ancora in circolazione. Il solo fatto di poter scrivere quanto sopra fu di un forum pubblico senza che ti rompano le dita in un cassetto ti contraddice! E sono ottimista - cosa per me inusuale - che la nostra società europea possa far fronte ai rigurgiti destroidi ultimamente capitati. Servus, Njk PS: le foto sopra sono state scattate in germania, russia o cambogia? uhm... ;=)
    2 punti
  28. ho recentemente letto questo volume di Asolati e Stella… e lo sto rileggendo oltre alle monete, c'è un'analisi della circolazione per tipologia nella diocesi italiciana, e una serie di riflessioni sulle datazioni etc... un volume davvero interessantissimo, con rimandi a una enorme bibliografia della quale fa spesso sintesi per tipologie monetarie è un volume che vale assolutamente il prezzo di copertina e per l'approccio è incredibilmente di più di un "semplice" repertorio di scavo un lavoro di grande qualità che metto tra le cose migliori che io abbia letto negli ultimi 12 mesi
    1 punto
  29. possiamo farlo per i nostri 4....il mio 26mm, 11.36 gr. taglio treccia. 30 euro.
    1 punto
  30. Ciao @Paolino67 queste mi paiono accettabili
    1 punto
  31. 1918 Regno d'Italia - 5 Centesimi Questa moneta è stata ripetutamente utilizzata 100 anni fa per comprare qualcosa, del resto è stata coniata appositamente per questo scopo. Anche lei un tempo era in fdc, poi ha dovuto lavorare anziché oziare in un raccoglitore.
    1 punto
  32. Senza polemica ma perché non vietare anche l'apologia del comunismo e di ogni forma di totalitarismo ? Solo noi abbiamo Via Lenin o Stalin. Purtroppo la storia è sempre stata raccontata dai vincitori e questo la dice lunga. Ogni totalitarismo è da condannare.
    1 punto
  33. A parte il fatto che la tua è una patacca... Quindi sarebbe al massimo 1 esemplare. Comunque, se il tuo amico perito dovesse dirti (per qualche oscura ragione) che è autentica, chiedigli immediatamente di sigillartela e periziartela con nome e cognome, data, riferimenti bibliografici, conservazione, ecc. Mi raccomando, è importante! Devi pretendere la perizia. Se, invece, dovesse confermare la nostra valutazione, allora non ci sarebbe più alcun dubbio (non che ve ne siano ancora, almeno per quel che mi riguarda).
    1 punto
  34. Questa si può comprare a 26,50 compr.sped. Vale la pena fare dei falsi per queste cifre ?
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  35. @Daniele Albini ci spiace che la moneta sia fasulla, almeno questa. Vedremo le altre. Un modo per testare? Magari, ma se seguirai questo Forum ti renderai conto di come si possa ragionarci su, ma solo dopo un po' di tempo (mesi, anni, o mai) che pratichi la numismatica. Alla prossima!
    1 punto
  36. anche perché dovrebbe essere un semisse e non un triente
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  37. Tetradramma di Filippo III Arrideo Price P229 (Gemini, LLC, Auction II) MACEDONIAN KINGDOM. Philip III Arrhidaeus. (323-317 BC). Silver tetradrachm (17.16 gm). , Eastern mint. Head of young Heracles right in lion skin headdress / ΒΑΣΙΛΕΩΣ ΦΙΛΙΠΠΟΥ, Zeus enthroned left, holding eagle on extended right hand and scepter in left, pentalpha in left field. SC 118. Price P229 (uncertain eastern mint). Thompson, ANSMN 31, 160 (same obverse die). Extremely fine. Ex Arthur Houghton Collection NS744. Estimate: US$650 Questo particolare tetradramma a nome di Filippo III ha dato luogo a molte discussioni. Dimitrov, in Proceedings, 10th International Numismatic Congress, pp. 17-19, ha rilevato un collegamento di conio al tetradramma in nome di Seleuco WSM 780 = SC (Seleucid Coins) 117.1b. Sebbene Newell avesse originariamente attribuito il WSM 780 a Carrhae, Waggoner lo aveva provvisoriamente riattribuito a Seleucia sul Tigri (ANSMN 15, p. 25). Dimitrov ha quindi identificato questa emissione a nome di Filippo come una rinascita tardiva postuma a Seleucia, nel 295 a. C. circa. Il commento in SC conclude che questo tetradramma è quel che sembra, un'emissione a vita di Filippo, il cui conio di dritto è stato preservato e successivamente ripristinato per coniare monete in nome di Seleuco come re. Le circostanze possono implicare che la zecca del tetradramma di Filippo fosse sotto il controllo di Seleuco durante la sua prima satrapia, e quindi si trovasse a Babilonia. La forte fedeltà che Seleuco ispirò nei suoi seguaci è illustrata anche da casi paralleli di occultamento e ripristino di conÎ a Babilonia e in un'altra zecca babilonese non identificata (cfr. SC pp. 34-35 e 479-483).
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  38. Ok però un suberato lo devi dichiarare poi decido io se comprarlo o meno
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  39. Grazie. Dopo secoli di oblio, ora si gode un vassoio di fioccato...
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  40. A dire la verità, pensando a chi e perché è stato coniato (credo non certo una zecca statale) non è male, anzi piuttosto ricco di immagini. Al diritto la testa di Venere, dal profilo greco (naso, labbra, mento) presuppone un certo impegno, anche se è strano per quelle tre lettere che porta sulla testa, sembra di leggere un C:I o un CHI. Il rovescio invece rappresenta una scena di caccia gradevole. Sarei curioso di capire cosa significano al diritto quel C:I (che sembra ripetuto retrogrado al rovescio, in alto) e in basso quel CR in cartiglio. Solo adesso ho capito la risata di @Rapax, in effetti quel "TETE DE VENUS" faceva aspettare altro, se ho capito bene manca un'altra T
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  41. Incredibile. Verso la metà degli anni 70, ero un assiduo frequentatore del mercatino dell'antiquariato, che a quel tempo si svolgeva il quarto sabato e domenica nel pieno centro storico. Collezionavo orologi da polso e Vecchie macchine fotografiche. Si trovavano pezzi di prima mano dagli espositori, che per metà erano rigattieri. La giornata si concludeva sempre a tavola, felici di avere scoperto qualcosa di nuovo. L'estate scorsa, insieme ai vecchi amici, dopo trent'anni sono ritornato nel centro di Modena. Nemmeno il tempo di vedere la Ghirlandina , e poi via a riprendere la macchina e scappare. Erano solo le 10 di sera!
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  42. Ecco il dettaglio. NERO (54-68). Semis. Uncertain mint in Thrace. Obv: NERO CLAVDIVS CAESAR AVG GERM P M TR. Bare head right. Rev: VICTORIA AVGVSTI. Victory advancing left with palm branch and wreath. RPC I -; RPC Supplement 2, 5487 corr.
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  43. Purtroppo il miglior libro che abbiamo è quello di vedere tante monete, fare le varie comparazioni ed acquisire esperienza. Qui nel forum, ci si può confrontare facendo le proprie valutazioni e sentendo tanti pareri. Dicendo la propria opinione, anche sbagliando, si testa il proprio criterio di stato di conservazione. Sentendo poi i pareri dei più esperti lo si affina. Credo che questa sia la miglior scuola per apprendere.
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  44. Purtroppo quello che oggi i media "sputano" molti ci vanno dietro senza pensare con il loro cervello ed allora Biancaneve deve chiamare il telefono azzuro che Cenerentola ha già fatto San Giorgio viene denunciato per maltrattamenti ad animali,le monete di Nerone vanno fuorilegge perchè era un Piromane e dava in pasto i cristiani ai leoni,quasi tutte le monete Spagnole sotto la Santa Inquisizione (davano fuoco alle persone solo se sbagliavano a parlare) ........ Le monete con falce e martello perche venivano deportati in Siberia, le monete con gli Indiani d'America perchè toglievano lo scalpo agli immigrati bianchi e le monete degli immigrati USA perche massacrarono gli indigini Americani ecc.ecc. ecc. Questa è STORIA e queste cose brutte della STORIA sono state fatte proprio dai bigotti di tutti i tempi che preferiscono nascondere o girare la testa invece di affrontare e capire ed imparare cosi si arriva pure che sulla Luna non ci siamo andati o che Gesù è morto di freddo. La Numismatica è la "scienza" che studia la Moneta dalla sua nascita ad oggi senza nessun confine o limite.
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  45. Sono pienamente d'accordo nel prendere a pedate nel didietro e a rinchiudere in un centro di igiene mentale chiunque possa sostenere oggi gli ideali nazionalsocialisti, ma censurare un oggetto storico è un atto semplicemente aberrante. La storia va conosciuta, studiata, discussa, non nascosta sotto il tappeto, a maggior ragione quando vogliamo averne ben impressi in mente gli insegnamenti.
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  46. ma dai! vuoi dirmi che la preferisci ad un 2 euro?
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  47. La circolazione nell’area gallica-renana era contraddistinta nel Primo Impero da un’ estrema carenza di moneta spicciola per i piccoli scambi quotidianii (small change in inglese) specie tra i militari di stanza (infatti nei campi si rinvengono spesso le frazioni di assi/dupondi) e si ovviò alla scarsità principalmente… con le soluzioni 3 e 4. Ma la mancanza di numerario minuto era diffusa in tutto l’Impero e questo deficit, che sembra di minor gravità, in realtà portò dei problemi. Direte… “Va beh, che ci facevi con un quadrans?” Ad esempio pagavi l’entrata alle Terme! Per fare un esempio pratico ai nostri giorni provate a pensare di uscire domani mattina e pagare un caffè con 5€ senza poter ricevere resto, passare dal giornalaio, acquistare il quotidiano, pagare con altri 5€ senza ricevere di nuovo il resto… o meno del dovuto: in pratica l’elogio all’utilità degli spiccioli (tralasciando gli €cents) salvo…ricorrere ai miniassegni! Ricordiamo quali erano i bronzi che circolavano tra le mani dei soldati romani impegnati nell’area gallica: … sicuramente nei primi anni del regno augusteo tra i soldati circolavano i bronzi di Nimes(Nemausus) e Lyons(Lugdunum) (circa 16/15 – 8 a.C.), succeduti verso la fine del periodo dagli assi tipo “Altare di Lugdunum” di Augusto (circa 7 - 3 a.C.). Alla conclusione del regno di Augusto compare un tipo più tardo della tipologia “Altare di Lugdunum” (circa 9-14 d.C.) emessi da Tiberio cui fa seguito il tipo “PROVIDENTIA” in nome del Divo Augusto la cui data di emissione non è stata appurata con certezza… (tratto da alcuni miei appunti personali) Per cui i mezzi PROVIDENTIA esposti a Berlino sono un buon emblema della… fame di spiccioli delle truppe del Primo Impero. Ciao Illyricum :)
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