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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/26/20 in Risposte
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Ciao a tutti, qualche tempo fa vi avevo presentato un testone di Gregorio XIII per Avignone del quale avevamo chiacchierato insieme in questa discussione: Oggi mi ricollego a quella discussione per presentarvi l'ultimo testone arrivato in collezione nonché primo del 2020! Gregorio XIII (1572-1585), AVIGNONE, Testone (Munt 340). D/: Busto a sinistra, piviale rabescato + GREGORIVS. XIII. PONTI. MAX. 1578 R/: Stemma cardinalizio semiovale (Card. Carlo de Bourbon-Conti, legato) + CARO : CAR : D : BOURBON : LEGA : AVENIO T/: liscio Peso: 9.40 gr. Questo testone si differenzia rispetto a quello del 1575 (Munt 339) al D/ per la punteggiatura della legenda differente, per il busto del papa di foggia completamente diversa, ma soprattutto per l'anno che è il 1578 invece del 1575. In base alle ricerche da me effettuate, si tratta di una moneta della più esimia rarità. Infatti, è mancante dell'opera di Faustin Poey d'Avant - Monnaies Féodales de France - (come potete vedere nella foto relativa che riporto), manca anche nel Serafini ed è dichiarata "inedita" dal Muntoni. Non meno interessante è a mio avviso la sua storia collezionistica. Questo esemplare proviene infatti dall'asta Christie's del 2011 (ex coll. Calcagni, lotto 127), a sua volta indicata come ex Bourgey 1969. Questo stesso esemplare è poi passato alla NAC 81 (ex coll. DeFalco, lotto 403). È inoltre l'esemplare illustrato sul MIR. È per me una bella soddisfazione dopo anni aver rimesso assieme questi due testoni per Avignone che fanno la loro bella figura accoppiati sia sul catalogo NAC 81, sia sul MIR. Dalle mie ricerche non ho rilevato nessun altro esemplare analogo a questo. Curiosamente, i compilatori del catalogo NAC nella descrizione di questo pezzo, commettono un piccolo refuso riportando la data 1575 invece di 1578, pur classificandolo correttamente come Munt 340. In attesa di vostri pareri e integrazioni, Buona domenica Michele5 punti
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Ciao Pietromoney, Colleziono Napoli, tutti i nominali per anni, varianti di conio e falsi d'epoca da Ferdinando IV a Francesco II. La mia collezione ha avuto diversi cambiamenti in tutti questi anni: mi sono separato con dispiacere dalle belle e rare Medaglie Borboniche, dal gruppetto dei pezzi del Viceregno e dai pochi ( ma in grande conservazione) dei Reali Presidii. per dedicarmi al solo periodo che ho deciso di collezionare. ultimamente acquisto dalla baia perché il materiale proposto è molte volte "fresco" di prima mano.... e c'è più possibilità di scovare la variante inedita mancante. e devo dirti che se sai come muoverti.... fai anche ottimi acquisti. quanto durerà il mio ricercare e collezionare varianti ? non lo so, ma adesso provo piacere nel ricercare e condividere, un caro saluto a tutta la sezione. Rocco5 punti
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Buongiorno e buona domenica, vi mostro uno dei nuovi arrivati in collezione Litra68, come vi pare? Posto foto del venditore e quelle che ho fatto io che sono le più scure, volevo far risaltare i dettagli che dal vivo sono migliori. Saluti Alberto4 punti
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Una cosa del genere è accaduta in America all'inizio degli anni '60. Allora, era d'uso regalare per Natale dollari d'argento, che non venivano più coniati da decenni, e che potevano essere acquistati in banca al facciale. In genere le banche distribuivano le annate più comuni, ma all'improvviso il governo decise di mettere sul mercato migliaia di dollari tra quelli considerati più rari, e che erano tali solo perché la gran parte di essi era stata fino ad allora conservata nei caveau, senza mai entrare in circolazione. Immaginate come deve essersi sentito il possessore di un dollaro di Carson City del 1884, moneta coniata in 1.136.000 esemplari, e fino ad allora considerata rarissima, vedendosi piombare sul mercato 962.638 pezzi, pari all'84,74% del totale coniato Coloro che avevano acquistato tali monete a caro prezzo naturalmente protestarono, ma non ci fu niente da fare. Il governo non solo li ignorò, ma continuò a vendere queste monete a più riprese, al facciale o con un piccolo sovrapprezzo dovuto all'incremento del valore dell'argento, fino alla metà degli anni '70. Io credo che se il nostro governo decidesse di vendere le monete di cui stiamo parlando, si comporterebbe allo stesso modo di quello americano, infischiandosene del fatto che un'immissione massiccia di una certa moneta porterebbe a un'immediata, enorme svalutazione della stessa sul mercato collezionistico. Ma al tempo stesso, credo che questo non avverrà mai, non per rispetto di chi, magari con sacrificio, ha comprato quella moneta a caro prezzo, ma semplicemente perché il governo (non l'attuale, il discorso è generale) non mostra alcun interesse, di nessun genere, verso queste monete, come già ampiamente detto da molti che sono intervenuti in discussione. petronius3 punti
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Buonasera, dai millesimi che leggo al diritto (1291) e al rovescio (2017), si tratterebbe del 726° anniversario del patto costitutivo della Confederazione Helvetica. Una medaglia commemorativa di cui neppure io ho trovato traccia però molto bella, sia sulla faccia con la croce greca e la stella alpina simboli della Svizzera, sia su quella con gli stemmi cantonali in cerchio e il bassorilievo con l'allegoria dei TRE cantoni fondatori (Uri, Svitto e Untervaldo) che alzano le tre dita nel classico giuramento ancora oggi in uso tra le Guardie Svizzere Pontificie. Intanto che arrivi una identificazione, almeno sappiamo cosa vuole rappresentarci. H.3 punti
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Son riuscito a rimuovere gran parte delle incrostazioni con uno stuzzicadenti. Il rovescio ho deciso di lasciarlo com’era.3 punti
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segnalo l'uscita del volume 2019, sul quale ho avuto il piacere e l'onore di comparire con due contributi, uno dei quali una semplice ristampa della mia edizione di un paio d'anni fa http://acta.numizmatika.org/index.php/acta saluti Alain3 punti
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Le sembianze sono di Ercole non di Mercurio. La moneta è un quadrante di P. Licinius Nerva https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G247/163 punti
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taglio 2 euro cc paese Slovenia anno 2018 tiratura 989.250 condizioni bb+ città Milano3 punti
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E' tanto tempo che non apro una nuova discussione. Lo faccio questa sera, per mostrarvi uno degli ultimi acquisti e per raccontarvi una storia interessante. Dopo lo scoppio della Guerra di Secessione (1861-1865) come noto, si ebbe una immediata scomparsa dalla circolazione delle monete in metallo prezioso, inoltre le tirature ufficiali in quegli anni furono estremamente ridotte. Poco dopo, anche le monete in rame vennero teasurizzate, pertanto si venne a creare una grave penuria di contante. Per tale ragione molti privati, per sostenere i commerci, si impegnarono a coniare gettoni, in tutto e per tutto simili, per peso e dimensioni, agli small cents entrati in circolazione poco prima dello scoppio del conflitto. Molti di questi token, che circolarono prevalentemente nel nord, avevano ad oggetto temi patriottici, con riferimento nelle incisioni e nelle diciture, alla guerra civile in corso.2 punti
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Buon pomeriggio a tutti gli utenti del forum,vorrei condividere con voi la mia prima moneta del 2020 entrata in collezione. 10 tornesi 1798 Ferd.IV moneta difficile da trovare in alta conservazione.2 punti
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Gli aspetti che mi hanno incuriosito di questa moneta sono quelli da te evidenziati: I in posizione strana a ridosso della R (ma non in linea col resto della legenda), e stella (?) che occupa una parte dell'area dove dovrebbe trovarsi la S.2 punti
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Per spiegare la grande somiglianza, dobbiamo raccontare brevemente le circostanze in cui venne coniato e successivamente ritrovato il cent confederato. Nel 1861 (prima dello scoppio del conflitto) Robert Lovett Jr., un incisore di Philadelphia, venne incaricato dal neonato Governo del Sud di realizzare la moneta da un centesimo. Lovett creò pertanto il design che oggi conosciamo, tuttavia, ormai la guerra era divampata ed egli ben pensò che farsi trovare a Philadelphia in possesso di monete coniate per la Confederazione sarebbe stato quanto meno imprudente se non passabile di tradimento. Pertanto Lovett nascose i 12 pezzi coniati e, solo dopo la fine della Guerra di Secessione, iniziò a portarne uno sempre con sè come portafortuna. Tuttavia, una sera, dopo essersi quasi ubriacato in un bar, utilizzò per errore tale esemplare per pagare, ma il barista notò subito che si trattava di una moneta inconsueta parlandone ad un suo amico numismatico. Di qui, la notizia giunse ad un altro personaggio, J. W. Haseltine, un commerciante di monete di Philadelphia (noto per il suo coinvolgimento con altri pezzi leggendari come il Dollaro del 1804), il quale acquistò il primo esemplare e gli altri 11 nascosti da Lovett. Haseltine acquistò da Lovett anche i conii originali e fece una serie di restrikes in oro, argento e bronzo per venderli ai collezionisti a caro prezzo (gli esemplari originali sono invece in rame-nickel, come i c.d. "White Cents" regolarmente circolanti all'epoca).2 punti
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Io non penso che tutti i vigili l'abbiano voluta.... pwr assurdo non lo sapevano nemmeno.... pensate al 5 euro per gli alpini..... non ha riscosso lo stesso entusiasmo.. eppure di alpini ce ne sono molti di più.. e anche loro sono fedeli all'arma.... deve per forza esserci sotto un disegno economico e speculativo.... solo non riesco a decifrarlo.....2 punti
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Appena fatto, ed ecco un’altra foto del dritto con diversa illuminazione.2 punti
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Penso di poter corroborare l'ipotesi dell'eccellente @borghobaffo evidenziando due dettagli che, nonostante la forte consunzione del tondello, sono ancora percepibili: - in rosso, un giglio di Francia (è verosimile che tutto lo sfondo ne fosse disseminato); - in arancio, l'ombra di uno scudo di forma gotico-appuntata, al cui interno si vedono segni compatibili con le figure dello stemma tradizionalmente attribuito alla Santa (vedi l'immagine al di sotto). (da: https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:Blason_Jeanne-d-Arc.svg)2 punti
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Cari amici Lamonetiani amanti delle pontificie, condivido con voi questo bellissimo e intonso rame dall’ultima Pandolfini che, come sapete, esponeva pezzi papali molto interessanti e, soprattutto, intonsi . Questo pezzo, in particolare , e’ un B ribattuto di R, dato R3 dal Chimienti (Mun. 84, var I) . All go foto con dettagli ribattitura.1 punto
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Ci sono @Galenus.....ma quando vanno oltre il BB......uhmmm il prezzo sale; bisogna trovare il giusto compromesso.....ma ad ogni convegno ne vedo uno bello !!!1 punto
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Grazie @dareios it, ora sono in ostaggio di mia Sorella e la mia Compagna presso un centro commerciale ? Ma appena metto piede a casa controllo dal vivo.. Saluti Alberto1 punto
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D'accordo, ma quelle non speculate le prendo direttamente dalla Zecca (online o in qualche fiera) e morta lì. Poi ce ne possono essere anche 3000 ma se a me interessano quelle italiane non è che siccome quella dei vigili costa 90€ al suo posto ne compro 5 di (sparo perché non so neanche se le fanno) Finlandia, Slovacchia, Francia, Spagna e Portogallo e sono a posto a così... Questa credo farà la fine di quella dei carabinieri, invece la Montessori mi aspetto venga proposta a prezzi più popolari. Quella degli alpini è andata esaurita anch'essa, anche se con tempi più lunghi (anche Leonardo è rimasto disponibile per un po' l'anno scorso). Comunque sì, mera speculazione.1 punto
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Da notare le "A" capovolte. Errore abbastanza comune. Il ritratto del re sembra abbastanza giovane da poter dire che questo cavalluccio è stato emesso nei primi anni di regno. Non riesco a vedere se è presente l'aquiletta davanti al cavallo per poterne stabilire la zecca di emissione.1 punto
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Io spero che restino li 10000000000 anni! E me ne frego. Anzi spero le fondano! Spero anche che domani facciano un ritrovamento monetale enorme delle tue cose più rare e la tua collezione perda la metà del valore in 2gg. Vediamo quanto saresti altruista.1 punto
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Buonasera, guarderei tra le medaglie, questa non è una moneta, non ha valore nominale1 punto
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Grazie dell'ascolto che mi hai dato. A me ora piace ancora di più, ciao.1 punto
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Certamente Rocco speriamo che sia chiara la foto per stabilire se è treccia singola o doppia.1 punto
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Buongiorno , vai tranquillo, è la persona giusta per la tua moneta, saluti Fabio1 punto
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Caro Michele, magnifico raggiungimento! Perché non consideri di pubblicare queste tue ricerche? Vi sono varie riviste che hanno bisogno di essere rivitalizzate da nuove esperienze, ambiti di interesse e "mani" nuove. Ne trarremmo beneficio un po' tutti e anche la numismatica pontificia che ha perso recentemente un po' di smalto ...1 punto
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Buongiorno a tutti e buona domenica, ripropongo uno dei miei 5 Tornesi 1797, mi chiedevo se è normale che le due cifre 7 fossero così evanescenti rispetto alle cifre 1 e 9, altra cosa alla base delle cifre 7 mi sembrano due globetti è possibile oppure mi sto impressionando? Saluti Alberto1 punto
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Potresti inserire la foto? Te lo chiedo perché in alcuni tagli di 10 Tornesi 1798 la treccia sembra che sia doppia. Saluti, Rocco1 punto
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Questa è l’unica discussione del forum a citare Zaleuco come legislatore. Io ho parlato più volte di Zaleuco nella discussione “Raccolta di rebus attinenti alla Numismatica”, ma in quanto pseudonimo di Giuseppe Gamna (1882-1976), uno dei grandi maestri del rebus inventore del rebus a rovescio e del rebus doppio, che è stato anche un eccezionale propagandista dell’Enigmistica con lo scopo di valorizzarla e portarla a un vero strumento di cultura, di svago e d'arte. Zaleuco di Locri (663 a. C.) è il politico greco considerato il primo legislatore del mondo occidentale. Secondo la leggenda, Zaleuco originariamente sarebbe stato uno schiavo impiegato come pastore, al quale Atena avrebbe suggerito in sogno alcune ottime leggi e sarebbe quindi stato affrancato e nominato legislatore per volontà di un oracolo di Apollo. Ciò contrasta però con quanto riferito da Diodoro Siculo, secondo il quale Zaleuco proveniva da una buona famiglia ed era ammirato per la sua cultura. Fin dall'antichità alcuni studiosi, primo tra i quali Timeo, arrivarono a negare l'esistenza di Zaleuco e l’ipotesi fu ripresa da Karl Julius Beloch sostenendola con varie argomentazioni che evidenziano il parallelismo tra lui e Licurgo, altro legislatore per molti tratti evanescente. In primo luogo i nomi di entrambi significano il tutto lucente e parrebbero quindi alludere a una divinità solare, conformemente col fatto che molti popoli antichi attribuirono provenienza divina alle loro leggi (solo in seguito Zaleuco sarebbe stato identificato come una persona). In secondo luogo entrambi i legislatori erano caratterizzati dal presentare una caratteristica tipica di alcune divinità solari, ossia l'avere un solo occhio. Licurgo avrebbe perso un occhio in una rissa, mentre di Zaleuco si dice che quando suo figlio fu colto in adulterio e quindi, secondo la legge da lui promulgata, gli si sarebbero dovuti togliere entrambi gli occhi, se ne fece togliere uno lui per risparmiare uno dei due occhi del figlio.1 punto
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Busto di donna aureolata, sembra indossare una corazza l'iconografia potrebbe essere quella di santa Giovanna d'Arco. Ciao Borgho1 punto
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Dai, facciamone altri. La prossima volta sarò meno riservato...?1 punto
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Sono d'accordo con quanto detto da @Rex Neap Io colleziono le monete napoletane a partire da quelle greche e fino alla fine del regno borbonico (1859) Ovviamente ho impostato la mia collezione in maniera tipologica. Una moneta, in buona conservazione senza badare alla rarità, alla data e alla variante. Per me è già molto complicata (se non impossibile) poterla finire cosi. Sarei curioso di sapere se anche voi collezionate le monete napoletane in questo modo. Un saluto a tutti1 punto
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Personalmente ho un debole per il rame di Ferdinando IV degli anni peri-repubblicani, il 10 tornesi 1798 mi piace particolarmente. Non facile da trovare in alta conservazione, è un po' che ne cerco uno in buono stato. Complimenti per il nuovo ingresso.1 punto
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Grazie Mario per la copia del Gazzettino ed un saluto ad Eros. Raffaele1 punto
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A parte che una stima per le vendite numismatiche non si può fare (ci sarebbero delle aste, e non puoi sapere in anticipo le realizzazioni), queste monete in oro giacenti non costituiscono una riserva aurea più che modesta. Le riserve auree degli Stati, quelle vere, constano di tonnellate d'oro, mentre qui stiamo parlando, in fondo, di un barile di monete. Non c'è perciò alcun motivo per cui lo Stato debba mantenerle dimenticate in fondo ad un caveau, anzi vendendole, oltre a fare un grande favore ai collezionisti, che ne vedrebbero aumentare la disponibilità e diminuire il costo, ricaverebbe somme ben maggiori del valore intrinseco dell'oro contenuto, ed utilizzabili sia per beneficenza sia per cambiarle in una quantità di oro molto maggiore, se proprio si vuole mantenere la "riserva aurea". E se opportuno, alcuni esemplari delle monete potrebbero anche essere destinati ai musei.1 punto
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@Pablos, non temere, i messaggi non rubano poi tanto tempo e possono essere gratificanti. Alla prossima! HIRPINI1 punto
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Un consiglio spassionato...breve, ma conciso, dopo essermi accorto di questa discussione, è ed al di fuori dellla mentalità dello studioso, del ricercatore e di chi mette a disposizione di altri tutte le novità e le varianti esistenti: lui, ovviamnete le ricerca tutte per selezionarle: è una consapevolezza che ho raggiunto dopo anni di eseperienza e scrivo della monetazione Borbonica e per coloro i quali non possono permettersi di comprare una qualsiasi Borbonica che gli si presenta sotto gli occhi, perchè è così....sono tutte diverse......ed è solo questione di denaro disponibile. La Tipologica è collezione corretta......una sola (in buona conservazione) per ogni tipo.......solo così ci si può permettere, anche se con sacrificio di completare una moneta diversa dall'altra....data a parte, del sovrano che si sceglie o di più sovrani.1 punto
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Ciao Alberto, leggo solo ora questa interessante discussione e mi permetto di esprimere due concetti in proposito. Alla radice della tua domanda vi è la "Psicologia del Collezionista" un argomento che in passato avevo approfondito, molto interessante, ma penso piuttosto pesante e quindi lascio perdere. Per restare in campo numismatico, esistono molte categorie di collezionista, ne cito qualcuna: - il compulsivo disordinato ( basta che sia una moneta ) - il dotto settoriale ( colleziona solo una determinata tipologia di monete e di solito è un esperto notevole ) - il completista ( colleziona tutti i millesimi perchè vuole completare una collezione, ma la frustrazione di non riuscirci, a volte con il tempo, gli fa cambiare rotta e comincia un'altra collezione..) Sono esempi banali perchè il discorso sarebbe molto più ampio, ma può rendere l'idea. Venendo al mio caso, posso dirti che sono un "completista": mi piacciono soprattutto le Monete Sabaude, in particolare gli Scudi. Però quando ti rendi conto di cercare quelle poche monete che ti mancano e, vuoi per il prezzo, vuoi per la rarità, non riesci ad arrivarci, a questo punto o lasci stare, oppure inizi un'altra tipologia di collezione. E' quello che è capitato a me e penso a molti. Sono stato fermo quasi 10 anni, volevo dimenticare le monete, le ho portate in Banca e mi imponevo di non pensarci. Un paio di anni fa, ho cominciato a catalogare le monete "di scarto" che mio padre e mio nonno avevano messo in scatole o vecchi album e mi è ritornata la passione. Ho scoperto, grazie a Voi, le monete Borboniche ed ho ricominciato a collezionare. Nel caso del Regno di Napoli/Due Sicilie è difficile rispondere alla tua domanda, perchè esistono molte varianti e col tempo ne salteranno fuori ancora! Dal mio punto di vista penso che se un domani potessi comperare le piastre 1837 e 1849, considererei questa raccolta completa. Comprendo chi, come il comune amico Rocco, colleziona e studia le varianti ed è una scelta positiva sia dal punto di vista culturale, sia collezionistico, in quanto non potrai mai dire di aver finito. Ciao Beppe1 punto
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Un segno non bene centrato e non parallelo alle altre lettere che non so identificare. Quindi non mi azzardo a dire alcunché, neppure sulla autenticità visto che non posso fare il confronto con una eventuale corrispettiva autentica, se esistente. L'unica certezza è che il quadrupede è ben dotato, che non è un cavallo (la coda è felina) né un bovino (la dotazione non starebbe tra le zampe).1 punto
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Buongiorno a tutti, @giovanni0770, è difficile decidere, la mia attenzione è catturata spesso, a volte desisto a volte non riesco proprio a farne a meno, ovviamente faccio molta attenzione a non sperperare.. ? Riguardo al darsi un limite o scegliere cosa seguire è un bel dilemma, sono un Donnaiolo Numismatico. Non ti dico quando incontro i ramini Napoletani, mi saltano tutti freni.. @gennydbmoney, anche il vicereame è una tentazione forte e ogni tanto faccio piacevoli incursioni. @Rocco68 che dire, ho la sensazione che tu non finirai mai, sei un catalizzatore di varianti. Chiedo a voi e anche agli altri Fratelli Lamonetiani di tenermi d'occhio, se vi accorgete che sto esagerando, fatemi rinchiudere nei sotterranei di qualche museo, possibilmente dove sono ammassate casse di monete da catalogare.. ? Saluti Alberto1 punto
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Faccio un esempio, ho avuto per anni una sola piastra di Ferdinando II millesimo 45 e una del 54 Falso moderno, nel 2019 ho aggiunto 34,56,57 non per scelta ma perché mi sono letteralmente imbattuto con loro e non le ho rifiutate, ora quale dovrebbe o potrebbe essere la strada da seguire? Partire alla ricerca dei millesimi mancanti dal 31 in poi così come vengono, senza pensare alle varianti? Il problema è che quando ne osservo una, subito ne salta fuori un'altra stesso millesimo ma con variante, è difficile darsi una regolata, infatti rischio il secondo divorzio.. ? Oppure lascio?1 punto
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Sembra che ci sia una cifra 1 prima dell'uno e un 7 piccolo sotto il primo 71 punto
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