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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/20 in Risposte

  1. Hirpini : SANTO SUBITO!!
    5 punti
  2. Hai ragione, sono poco social! È che non ho una collezione degna di essere chiamata tale! Mi interessano le monete di grosso calibro, d'argento, possibilmente con l'effige di qualche personaggio storico di rilievo... cercherò di portare il mio (piccolo) contributo! ?
    4 punti
  3. Bella la citazione di ‘Cronache Numismatiche del ‘32.. ( immagino non sia la rivista CN che tutti conosciamo che all’epoca non esisteva ancora ? - posso indovinare che fosse una rubrica della rivista di Numismatica fondata dalla ditta Santamaria). e’ curioso vedere come questa domanda : dove sta andando la Numismatica - si affacci regolarmente. Domanda pienamente legittima - premettiamo - la curiosità risiede nella difficoltà di rendersi conto e giudicare con distacco cio’ che avviene nel nostro mondo (numismatico). Avendo la fortuna di seguire il fenomeno numismatico da tre sfaccettature diverse: studi - associazionismo - collezionismo - mi e’ forse piu’ facile osservarne piu’ agevolmente l’evoluzione anche se naturalmente il mio punto di vista resta Chiaramente soggettivo. studi: di giovani - ma in generale complessivamente - di opere di approfondimento sia generale che di settore oggi abbiamo delle opere eccellenti. Se oaragoniamo quello che usciva 100 anni fa chiaramente gli ambiti sono diversi : li si pubblicavano ancora grandi opere: CNI, RIC, iniziava la Sylloge delle monete greche etc Oggi si pubblicano - comprensibilmente piu’ studi di settore, di emissioni specifiche ma il livello qualitativo quando fatto da veri studiosi ( e non da improvvisati che purtroppo oggi abbondano e trovano spazio grazie soprattutto ai bassi costi di pubblicazione) resta eccellente. Rispetto a 100 anno fa si trovano pubblicazioni su praticamente ogni settore della numismatica che può interessare. E la tendenza e’ che questo fenomeno di studi e pubblicazioni specialistiche continui e sistia addirittura intensificando ( congressi, conferenze, corsi universitari , seminari specialistici etc) Associazionismo : qui e’ forse il settore che ha avuto i maggiori cambiamenti. Accanto alle strutture tradizionali: i vecchi circoli e società, grazie all’avvento di internet sono nate nuove forme di scambio culturale e associazione delle quali ad esempio il ns Forum e’ una perfetta espressione. Chiaramente questo da un lato ha messo un po’ in crisi i circoli tradizionali che nel tdmpo si sono svuotati ( ma non tutti - molti - notiamolo - si sono rivitalizzati : citero’ gli esempi di Bergamo, Genova, Padova che sono sostenuti da bravissimi e appassionati numismatici che li rendono molto attivi). D’altra parte i social, blog, forum etc ha permesso un interscambio impensabile fino a pochi anni fa. Controindicazioni: chi si affaccia sui fora e sui blog principalmente per richiesre venali oppure trolla o interviene a sproposito: temo sia un po’ il prezzo da pagare per i maggiori volumi di interscambio che questi ‘media’ ci portano. Superfluo quasi sottolineare il numero enorme di giovani che prediligono questi approcci on line che - se non vi fossero stati - si sarebbe probabilmente astenuto o sarebbe rimasto ai margini dal settore numismatico . collezionismo: beh qui si vince a mani basse. E’ un no-brainer come dicono gli inglesi. I canali commerciali aperti da internet - sia per i business tradizionali come le aste ( pensate solo alla maledetta possibili di partecipare on line che ha moltiplicato a dismisura i concorrenti - mentre prima la possibilità era solo in sala o per rappresentanza) - sia per i nuovi canali e piattaforme come la baia, wiki varie, canali commerciali dedicati etc. Beh e’ superfluo dire che il giro di affari si e’ centuplicato e i giovani che vi prendono parte da un lato o dall’altro si e’ incrementato a dismisura inconvenienti: beh se un fenomeno credce credcono anche i problemi : quelli noti a tutti come il fenomeno dei falsi che r’ incrementato a livelli esponenziali; il numero dei rompiscatole o perditempo che chiedono quanto vale il bottone dei pantaloni del nonno pensando di avere una fortuna e che poi deluso si arrabbia o se ne va senza salutare etc etc etc potreo continuare a fare esempi per ore tante ne vedo o me le raccontano. se possiamo sintetizzare: da un punto di vista quantitativo il fenomeno numismatico e’ non solo vivissimo ma centuplicato nelle sue espressioni e attività rispetto a prima : si scrive e si pubblica di piu’ rispetto a prima; si interscambia di piu’ ( ma in modo diverso); infine il mercato e’ una potenza 10 ( o anche di piu’) rispetto a quanto era 100 anni fa . in tutto questo il numero dei giovani interessati o che interagiscono in questi tre ambiti e’ aumentato moltissimo Se un fenomeno si aplia pero’ statisticamente aumentano anche le magagne e i problemi: falsi, studi che non valgono nulla ( prima non ce la facevano ad arrivare a pubblicazione oggi purtroppo si) , gente maleducata che si affaccia sulla porta chiede e scappa ( ci sembra che questo sia un fenomeno crescente e preoccupante ma in realtà e’ solo dovuto al dalto dimensionale : oggi abbiamo tante piu’ persone che si interessano alla numismatica - guardate solo ld persone attive sul forum - q 10 anni fa era poche decine oggi sono centinaia - la crescita degli scocciatori e’ statisticamente coerente e non c’è molto da fare). infine non pensiate che questa evoluzione/credcita sia scontata e riguardi tutti i settori. il fenomeno numismatico ha avuto come abbiamo visto uno sviluppo eccezionale ma pensate a quanto successo con la filatelia: l’involuzione ( in tutti gli aspetti compreso quello commerciale) e’ stata spettacolare. quindi consideriamoci fortunati per la nostra passione - continuiamo a coltivarla con entusiasmo e disponibilita’ e .. al diavolo gli scocciatori freghiamocene?
    4 punti
  4. Salve, non è la mia monetazione quindi mi scuso se per caso dico cose sbagliate. Penso che la data sia 1624. Credo che intorno alla croce sia scritto THEODOLVS. SVIZZERA, Vallese, Sitten diocesi di Hildebrand. 1613 1638. Saluti Davide
    3 punti
  5. Pubblico un'immagine del 1870 (presa su Facebook) dove è ancora visibile l'arsenale tra il Palazzo Reale e Palazzo Salerno. 
    3 punti
  6. Il termine indica le contromarche che venivano incise sulle monete che finivano in Oriente per certificarne la bontà. Ecco un esempio che vale più di mille parole: (da https://trybe.one/coin-stories-chopped-coins/ )
    3 punti
  7. Buonasera a tutti, posto il mio secondo Tarì 1798 di conservazione inferiore al mio primo postato, secondo il modello base qui dovremmo avere due varianti, abbiamo il punto dopo IV e assenza del punto vicino alla M Correggetemi se sbaglio. Chiedo sempre scusa per le foto ma non riesco a farne di migliori, la luce è quella che è in questa giornata uggiosa. Cosa ne pensate? Saluti Alberto
    3 punti
  8. Guardando il rovescio sembrerebbe che sia stato utilizzato un metodo di pulizia piuttosto soft…
    3 punti
  9. Buonasera Condivido questa liretta da 20 bolognini coniata nella zecca felsinea. Che ve ne pare? Ho notato che è un taglio abbastanza ostico da trovare in belle condizioni. Grazie a tutti e un saluto Marco
    3 punti
  10. Ciao, bella moneta! Sicuramente superiore alla media come conservazione in quanto queste lirette spesso di trovano piuttosto consumate. Il tuo esemplare presenta invece buoni rilievi e bei fondi che lo rendono senz'altro gradevole. Ti segnalo un esemplare davvero eccezionale passato all'asta 4 di Ranieri nel 2012, lotto 53, e classificato come qFDC. Michele
    3 punti
  11. Buonasera a tutti . Ho iniziato a leggere questo forum da qualche mese , per curiosità, e poi iscritto da poche settimane, quindi siate benevoli sulle mie considerazioni da profano. Con l’avvento di internet di collezionisti , più o meno appassionati, a mio parere sono anche più numerosi in confronto ad un passato , dove cultura e opportunità , per molti, erano sicuramente più scarse . Le “ meteore “ interessate solo a domande sul valore, basta ignorarli , come in tutto quello che ci circonda da sempre , il villano non manca mai. L’importante è non chiudersi però nei propri castelli. Un piccolo anedotto. Giorni fa ero alla biblioteca nazionale di Roma ( cercavo notizie su medaglie coniate per i mondiali del 1930 in Uruguay ) e mi sono messo a visionare delle antiche edizioni di cronache numismatiche degli anni ‘30 . Beh in un editoriale del 1932 il direttore scriveva stesse considerazioni : “ non ci sono più collezionisti, con queste nuove generazioni non interessate dove andrà a finire la numismatica........ “ . Dove finirono tanti collezionisti di quei anni purtroppo lo avrebbero scoperto a breve . Siamo nel 2020 , tempi diversi per fortuna, ma temi sempre uguali , a quanto pare . La cosa fa un po’ sorridere. Scusate il mio piccolo intervento e complimenti a TIBERIVS e a tanti altri di cui ammiro la grande cultura numismatica e non solo. p.s. appena iscritto mi sono presentato e ho descritto brevemente i miei interessi numismatici . Beh non me s’e’ filato nessuno ?
    3 punti
  12. Buonasera a tutti, posto il mio 5 Tornesi 1798 lo trovo molto bello, è di modulo più grande rispetto ai miei due pezzi del 97. Che conservazione gli attribuireste? Glielo diamo un MB? ? Saluti Alberto
    2 punti
  13. Alberto. mi sa che è una meteora e...la notte di San Lorenzo è ancora molto lontana! Ciao Beppe
    2 punti
  14. Buonasera a tutta la sezione, L'incisore per far spazio alla M nel rovescio ha sacrificato una foglia ? Gli ha lasciato il solo gambo allungato.
    2 punti
  15. Da quello che riesco a intravedere e leggere sul rovescio è una VICTORIA AVGVST. Potrebbe essere di Vespasiano. Obverse: IMP CAESAR VESP AVG COS V CENS, testa laureata a sinistra Reverse: VICTORIA AVGVST, S - C Vittoria su prua stante a destra con corona e ramo di palma
    2 punti
  16. Buongiorno, la moneta postata è del tipo con stemma piccolo e la sigla L D, del maestro di zecca Luigi Diodati, ravvicinate... Come conservazione siamo sul canonico BB o quasi... Se sei interessato alle monete borboniche ti consiglio : "MANUALE DELLE MONETE DI NAPOLI 1674-1860" di Pietro Magliocca alias @Rex Neap
    2 punti
  17. Condivido l'opinione di @ilnumismatico, la lira 1778 non è rara di per sè, ma in questo caso si tratta di un ottimo esemplare in conservazione eccellente, se non eccezionale ! Diverso il discorso per l'altra moneta di Ranieri, con millesimo 1793 è difficile a vedersi; purtroppo la scelta dell'incisore di fare un leone di tre quarti ne penalizza immediatamente i rilievi del "viso", in questo caso penso di tratti di una debolezza del conio nell'imprimerlo più che usura... però anche fosse stata un BB scarso un pensierino di acquisto andava fatto ! ? Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  18. Moneta ostica, complimenti! La faccia del leone così ben impressa non l’avevo mai vista. Altro esemplare aggiunto di ottimo livello, secondo me “utopico”. Tanto per fare un confronto estremo, paragonandolo con quello postato dall’ottimo @ZuoloNomisma, preferirei comunque il tuo nell’ottica di una collezione tipologia, proprio per la qualità globale di coniazione, mentre sarebbe una scelta obbligata averli entrambi per via dei conii diversi. Quello di Ranieri aveva una conservazione davvero inarrivabile, ma una grande pecca a mio parere, per la debolezza nella faccia del leone, facendo perdere molta espressività alla figura del rovescio. Dilemma questo onnipresente in questo particolare ambito tipologico... tu ne sai qualcosa... ed il gusto estetico nella scelta fa la differenza nella qualità e nello spessore di una raccolta numismatica. Un salutone!
    2 punti
  19. Comunque un tale sfoggio di educazione oxfordiana misto giapponese-Edo... Esige una risposta esauriente : si tratta di... Un oggetto monetiforme!
    2 punti
  20. Rispondo io che ho acquistato il volume di Jordi e ho anche sia lo Spahr che il PR. Rispetto a questi testi il libro di Jordi e’ piu’ analitico e tiene altresi conto di molto materiale uscito successivamente alla pubblicazione del Pannuti. Entrambi pero’ restano due testi di riferimento fondamentali per la classificazione delle monete meridionali. Il testo di Jordi si riferisce alla monetazione napoletana e si confronta quindi con il Pannuti mentre lo Spahr tratta la monetazione siciliana non trattata dal testo catalano. infine il testo catalano presenta foto a colori che sono un piacevole e utile complemento rispetto a testi precedenti. La stampa digitale ha frazionato i costi della stampa a colori riservata - ai tempi della stampa tradizionale - solo a pochissime tavole nelle pubblicazioni piu’ prestigiose.
    2 punti
  21. Presa. In assoluto la moneta più antica in mio possesso!!!!
    2 punti
  22. Buonasera a tutti, è passato un mese e un giorno da quando ho aperto questa discussione, faccio un mio piccolo bilancio, i propositi che avevo espresso sono 4. Parto da quest'ultimo (e mi fermo al secondo, perché il primo lo affronteremo più in là) che era di portare avanti i miei studi sulla monetazione Napoletana, mi sforzo quotidianamente di farlo e lo faccio con piacere, e direi che procede con soddisfazione e impegno e lo si più vedere dai post nella sezione Napoletana. Punto 3. Trovare il 9 cavalli Ferdinando IV 1804 ? proposito non facile ma nemmeno impossibile, infatti ho il piacere di presentarvelo, conservazione non eccelsa ma ben compensata dalla Rarità di questo nominale. Magliocca 395. Punto 2. Una visita al Real Ponte Borbonico del Garigliano, diciamo che anche qui ci siamo quasi, non per merito mio ma per una piacevole manifestazione in programma il 14,15,16 Febbraio 2020, manifestazione segnalatami dall'Amico Fratello Lamonetiano @motoreavapore
    2 punti
  23. @MUNNO1 credevo scherzassi, poi ho visto l'altra discussione in cui dici che hai da vendere una 500 lire con le bandiere controvento (discussione, oltretutto, postata nella sezione Euro ), e che un collega moderatore ha giustamente oscurato, poiché è vietato proporre monete in vendita nel forum, lo si può fare solo nella sezione apposita, alla quale potrai accedere al raggiungimento dei 100 post. Quindi, a norma di regolamento, dovrei oscurare anche il tuo messaggio precedente... lo farò quando riuscirò a smettere di ridere petronius
    2 punti
  24. Salve Un elettrotipo è la copia di una moneta realizzata con un processo simile alla galvanoplastica. Di solito il falsario realizza una copia della moneta autentica con cui può lavorare per non rovinare l'originale. Ci sono diversi modi per farlo. Mentre i falsari moderni probabilmente usano tecniche di erosione a scintilla per realizzare i loro modelli, la maggior parte degli elettrotipi che vediamo nei servizi di classificazione sono stati prodotti molti anni fa, quando una semplice impressione a cera di una moneta autentica era sufficiente come punto di partenza. Il modello in cera era rivestito con una polvere metallica come la grafite o il rame e poi veniva galvanizzato. Apparato schematico per elettrotipizzazione. Una corrente elettrica fluisce dalla batteria, attraverso l'anodo di rame, l'elettrolita e lo stampo rivestito. Un film di rame (l'elettrotipo) cresce sul rivestimento elettricamente conduttore dello stampo. Il processo viene attivato dalla corrente elettrica che scorre tra l’anodo di rame (copper) e lo stampo rivestito (mold: il catodo) immersi nella soluzione di solfato di rame. Per effetto della corrente elettrica gli atomi di rame alla superficie dell’anodo cedono elettroni trasformandosi in ioni rameici (Cu++ in figura) che si sciolgono nella soluzione elettrolitica. Gli ioni vengono assorbiti dalla superficie conduttrice dello stampo alla stessa velocità con cui il rame si scioglie dall'anodo, chiudendo così il circuito elettrico. Quando lo strato di rame sullo stampo cresce fino a raggiungere lo spessore desiderato, la corrente elettrica viene interrotta, lo stampo con il suo elettrotipo attaccato vengono rimossi dalla soluzione e l'elettrotipo e lo stampo vengono separati. In questo modo si ottiene un guscio cavo con la raffigurazione di una faccia della moneta di partenza. Allo stesso modo si ottiene il guscio dell'altra faccia della moneta, come nel caso di un penny d’argento di Cnut il Grande illustrato in figura ( http://www.calgarycoin.com/reference/fakes/electro.htm ). I due gusci vengono uniti riempiendo la parte centrale cava per dare all'elettrotipo la consistenza di una moneta solida, cosa che rende difficile la riproduzione del peso della moneta originale composta della stessa lega metallica dell’elettrotipo. Un altro particolare dell’elettrotipo è la saldatura lungo il contorno che unisce le due metà, che permette di individuarli a prima vista se nessuno si è preoccupato di nasconderla. Ma anche se un abile falsario ha cercato di rendere meno evidente questa “cucitura” lavorando opportunamente il contorno dell’elettrotipo, essa appare di solito come una linea molto sottile e scura che attraversa il centro di tutto il contorno (v. figura). Una cucitura rivelatrice della giuntura
    1 punto
  25. Pur avendo gia' un esemplare di questa tipologia in collezione non mi sono fatto sfuggire questo per la particolarita' di presentare al dritto le lettere invertite. Mezzo quarto di soldo I tipo di Emanuele Filiberto Duca (1559-1580) D/ Scudo semplice coronato con ai lati le lettere F E R/Croce mauriziana accantonata dalle lettere F E R T Mir 555 , Biaggi 469 , Simonetti 76 Mistura , 14 mm , gr. 0,77/0,50
    1 punto
  26. altri sembrano sospetti... per esempio questa :
    1 punto
  27. Colpaccio! Le monete di questo sovrano sono tutte rare, personalmente non ne ho mai viste in ciotola..
    1 punto
  28. Mi chiedo che senso abbia emettere un francobollo con una tematica del genere. Comunque gli ormai ex-parlamentari europei esponenti del Brexit Party hanno festeggiato con una processione per le vie di Bruxelles con bandiere britanniche e cornamuse. La cornamusa, tipico strumento scozzese. "Il nostro compito è persuadere gli scozzesi a scegliere l'indipendenza - ha detto Nicola Sturgeon, primo ministro scozzese - In questo processo ci assicureremo il diritto di scegliere con un referendum". La bandiera dell'Unione continuerà a sventolare sui palazzi del governo di Edimburgo anche dopo Brexit. Gli scozzesi mi stanno sempre più simpatici, e da tempo mi gusto i loro eccellenti biscotti.
    1 punto
  29. in Inghilterra anche prima del regno di Vittoria Qualche esempio
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  30. Non penso ne valga la pena.
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  31. Permettimi di non essere d'accordo su questa affermazione. Numismatica non è solo il "possedere", ma soprattutto è storia e cultura e quindi condivisione e confronto con chi ha la tua stessa passione. Per il resto, soprattutto essendo giovane, sei sulla strada giusta. Ciao Beppe
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  32. Quello che cercavo di fare in quello studio, e che secondo me è utile per capire le relazioni tra i pesi delle serie, è di relazionarli con i pesi non monetali. Io credo che ci siano delle relazioni con le riduzioni romane.
    1 punto
  33. @numa numa Sono d'accordo sulla ironia ma, mi creda, quando rileggo la storia della "nota 56" mi passa la voglia di sorridere... Sono d'accordo anche su questo poiché è fuor di dubbio che la cosa più importante sarebbe conoscere l'inventario al fine di poterlo studiare e poter tutelare al meglio l'interesse pubblico alla conservazione e alla migliore allocazione possibile dei beni: ma ciò che a noi pare ovvio a quanto pare non lo è nelle sedi deputate ad agire. Quanto ai Collezionisti mi consenta di essere antipatico: tolti pochi interessati, la gran parte degli appassionati ignora totalmente la questione (preferendo dei meri esercizi intellettuali sul quarto di punto di conservazione in più o in meno) oppure la conosce ma finge di non saperne nulla sperando che vada nel dimenticatoio senza turbare troppo lo stato attuale delle cose. Considero questi atteggiamenti frutto di ignoranza (intesa come non conoscenza frutto di scarso interesse e di scarso aggiornamento) e/o di egoismo e, pertanto, non li condivido. Vuole un esempio: non ho mai visto o letto NIP o SNI "stracciarsi le vesti" su di una questione come quella in parola con un potenziale d'interesse elevatissimo. Come sempre, ben lieto di essere smentito...
    1 punto
  34. Grazie Crine, per ogni moneta in collezione sto costruendo una scheda che poi allego ad un data base in Excel che mi sono costruito e che riporta tutti i dati. Allego il file nel caso potesse essere utile a chi come me colleziona "all'Inglese", e cioè una moneta per ogni nome coniato durante l'Impero. Il file si può incrementare aggiungendo a piacere colonne o righe. Come puoi vedere ho lasciato volutamente due righe complete (A.Pius-M.Aurelio) come esempio. Sul denario anche il collegamento alla scheda che prende lo stesso numero della riga. Se si possiedono più monete dello stesso nome basta aggiungere una riga e chiamarla con lo stesso nome + una lettera progressiva. Le schede le costruisco partendo dalla foto e descrizione della casa d'aste o commerciante e integrandole dei dati che mi interessano con Point. Marco Copia Elenco completo Imperatori.xlsx
    1 punto
  35. Buongiorno, Mario, ottima e lodevole iniziativa il Donare, volevo esserci, ma poi si è prospettata la manifestazione a Gaeta negli stessi giorni e per questioni che comprenderete non potrò essere a Pistoia.. ? Aspetto con trepidazione che condividiate qui sul forum l'andamento del Collexpo. Saluti Alberto
    1 punto
  36. Purtroppo, documenti dell'epoca a noi ne sono arrivati poco o niente. Si sa che verso gli anni 80 del diciottesimo secolo si era iniziato a produrre un fucile che avrebbe risolto il problema dell'approvvigionamento di tale arma. Grazie a ricercatori storici, si è arrivati a ricostruire la storia del "Fucile Tartagna". Ecco la storia. https://www.venetostoria.com/?p=10572
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  37. Il bingo vero,è la pura soddisfazione di aver trovato un pezzo r3 indipendentemente dal valore attribuito alla moneta...sono contentissimo...??? un saluto a tutti voi. Persone competenti e gentilissime. Ciao e alla prossima moneta o monetina...
    1 punto
  38. Grazie @magdi. Il peso medio di 132 g per la serie del delfino, uniforme per tutti i nominali, è stato confermato da studi recenti? Sinceramente la mia infarinatura sulla monetazione etrusca risale al lavoro sugli esemplari di Firenze, quindi è un po' datata. Bisogna considerare che la serie del delfino è priva dei nominali minori, gli stessi che contribuiscono ad "appesantire" le medie delle due serie precedenti. A parità di nominali, soprattutto se si considerano quelli superiori, il confronto tra le tre serie evidenzia differenze ponderali maggiormente contenute.
    1 punto
  39. Che nel mondo complesso del XXI secolo gli schemi delle democrazie costruite tra XVIII e XIX secolo comincino a scricchiolare a me sembra un dato di fatto. I nuovi mezzi di comunicazione hanno stravolto in maniera radicale i sistemi di informazione, e la manipolazione delle masse apre a orizzonti prima inimmaginabili. Io sono dell'idea che cambiamenti strutturali - quali per esempio il superamento del suffragio universale - saranno inevitabili per salvaguardare la stabilità politica e sociale.
    1 punto
  40. Gent.mo Paolo Maria, La domanda era questa: Ho cercato di dare un mio parere personale su quale può essere il futuro del collezionista numismatico. Per non essere travisato, ti posso dire che sono in sintonia con quanto hai scritto. Però la domanda dovrebbe essere " Come vorresti che fosse in futuro il Collezionismo numismatico?" A questo punto ti posso dire i miei "desiderata": - Vorrei che il collezionista avesse più cultura e più amore per la storia - Vorrei che sparissero da questo campo gli "speculatori/investitori", e che si rivolgessero ad altri settori, tipo i diamanti od i lingotti d'oro - Vorrei che le Aste ed i Professionisti la smettessero di pompare le monete in FDC "eccezionale" e/o con "patine iridescenti" - Vorrei che tutti Noi collezionisti apprezzassimo di più un tondello Vissuto che una moneta "slabbata" che non potrai mai toccare ed apprezzare pienamente. Queste sono alcune mie idee, come vedi abbiamo molto in comune e penso anche che siamo la maggioranza. Purtroppo è il mercato che la fa da padrone, come sempre. Ciao Beppe P.S: nella vita non sono un Visconte, sono un collezionista che alla fine del mese fa i conti "della serva" ☹️
    1 punto
  41. Non è in discussione la modalità di governo democratico. C'è una situazione a dir poco inquietante in cui si è riusciti a traviare un intero paese con metodi ben studiati per fargli prendere una decisione fondamentale sommergendolo sotto un mare di balle scientificamente congegnate con un'efficacia mai vista prima. E nemmeno quando la situazione è diventata un po' più chiara gli è stata data la possibilità di ripensarci. La questione va ben oltre la Gran Bretagna, perchè ormai è chiaramente un probelma di livello strutturale in tutto il mondo democratico. Rifletterei bene sul modo in cui questo risultato è stato ottenuto fossi anche in chi ha festeggiato, perchè non è scontato che in futuro simili azioni vadano nella direzione desidarata.
    1 punto
  42. ...diciamo che ho provato ad incentivare un po' il dibattito... su testi specifici la risposta la si può trovare. Mi ha solo un po' sorpreso il fatto che quando si entra un po' nello specifico l'interdisciplinarità che si suppone dovrebbe esserci a certi livelli viene invece meno... anche la numismatica potrebbe dire molto, come in questo caso in modo direi lampante, ma così non è. Ad ogni modo, per rispondere alla domanda basta indagare sul come i magistrati venissero effettivamente eletti. In realtà il termine che indica la designazione di un magistrato non è electio ma creatio. È vero che l'elezione spettava al popolo... ma i canditati venivano scelti e proposti dal magistrato in carica. Come riporta Gabriella Poma (Le istituzioni politiche del mondo romano) "sono evidenti i limiti alla libertà e alla volontà dell'assemblea, che fanno del magistrato che la presiede l'arbitro della scelta del suo successore". Direi che non serve aggiungere altro. Stiamo andando un po' oltre rispetto al contesto propriamente numismatico, ma penso che ignorare tali aspetti equivalga ad ignorare dinamiche molto importanti, in grado di farci apprezzare maggiormente le produzioni monetali del periodo.
    1 punto
  43. Per uno studio sui pesi di Velathri, segnalo questo studio https://www.academia.edu/30144123/La_Monetazione_di_Velathri._Storia_e_Monete_di_Volterra_etrusca
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  44. Buona serata Le misure della seconda corrispondono più alla moneta da III Gazzette che a quella da II Gazzette; infatti la prima dovrebbe avere un diametro di ca mm 22,5 ed un peso di gr 2,02. Considerata la mancanza di metallo e la consunzione della tua ci può stare ..... molto di più rispetto alla moneta da II Gazzette che dovrebbe avere un diametro di mm 19,5 ed un peso di gr 1,24/1,26. La prima è sicuramente una Gazzetta. Giacché la moneta da III Gazzette è considerata R3 hai avuto una bella fortuna ..... io confermo che nell'esergo sotto la giustizia ci vedo III .... tu che ci vedi? saluti luciano
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  45. Nominale comune ma interessante.... posto questo 34 con legenda difforme di spessore nei caratteri del dritto. Presenta lettere spesse su ...DVS II DEI... altre normali o finissime come la N.
    1 punto
  46. eccomi di ritorno dal lavoro...bene @okt. ieri ho passato almeno 2.000 immagini e se penso che bastava inserire lagobolon pan, ( la virgolaaa) mi sarebbe apparsa la monete dopo solo 20 immagini.....vabbe'. complimenti @King John e @paparoupa
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  47. Non sarei così categorico. Qualcuno che avrà avuto Educazione e Cultura si salverà. D'altronde il collezionismo è assimilabile alla "Sindrome di Peter Pan", il desiderio di non crescere e di restare sempre bambini. Quanti di noi hanno cominciato a collezionare figurine Panini o staccare francobolli dalle buste per poi approdare, attraverso un processo di maturazione, alla Numismatica? Penso molti. In questo discorso certamente si inseriscono altri concetti, tipo la ricerca del FDC a tutti costi che scoraggia molti, soprattutto i principianti. Il conseguente svilimento delle monete in media conservazione. Il fatto è che la Numismatica è un settore di nicchia e, per i suddetti motivi, sta diventando sempre più elitario. Dovrebbe essere nostro compito far capire ai neofiti, ma anche a quelli che già sono collezionisti, che la nostra passione non si deve ridurre alla regola " comperare a 100 per vendere in futuro a 120". Che molte volte una monetina ridotta maluccio ti trasmette delle sensazioni che un FDC/FS impacchettato non ti darà mai. E' questo il messaggio che "deve passare". Se poi le nostre monete in BB faranno la fine dei francobolli anni '70-'80, pazienza...a me hanno dato molto e continuerò a collezionarle. Ciao Beppe
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  48. 1 punto
  49. @@Danielucci.....neanche fosse telepatia, proprio nei giorni scorsi stavo riflettendo a proposito del lustro, e dei diversi aspetti con cui si presenta! :).. ....Una premessa importante: dalle foto, non sempre se ne evince la presenza. Anzi: spesso e volentieri, penalizzano molto, anche da questo punto di vista... Ho notato (magari è un'ovvietà colossale, ma mi sento ugualmente di condividerla...) che, a seconda del metallo con cui la moneta è fatta, il lustro (quando si è in presenza di un'alta o altissima conservazione) si presenta in modi diversi: - Rame e Oro: una semplice "brillantezza", come se la moneta avesse un leggerissimo velo di olio"; nell'oro, qualche volta può essere anche "cangiante" (vedi sotto, come per l'argento); - Nichel: una "lattescenza" molto omogenea, quasi "piatta", che si nota bene soprattutto nei campi; si può definire una "brillantezza satinata"; - Argento e Italma (anche se quest'ultima non riguarda il Regno): quasi sempre ha un aspetto "cangiante", come quello delle stoffe "marezzate"; muovendo la moneta, si notano queste chiazze lucenti di diverse forme, come una specie di "nebbiolina" che, se unite alla freschezza dei rilievi, possono contribuire a quel famoso "effetto ghiaccio"; - Acmonital: più o meno come per il Nichel: essendo abbastanza opaco, la "brillantezza" del lustro risulta un pochino attenuata, direi "satinata"; l'altissima conservazione dell'Acmonital la si evince (secondo me) più dalla "pulizia" dei campi....
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  50. Ciao a tutti! domenica mi sono portato a casa questo piccolo Grosso veneziano! appena l'ho visto è stato amore a prima vista nonostante la conservazione sia quella che è.... infatti come potrete notare dalle foto(scattata con luce diurna e moneta esposta a intensa luce solare, non raggi diretti) presenta un'interessante inizio di patina iridescente con riflessi che dal blu vanno all'arancione... Doge: Giovanni Dandolo (1280-1289) diametro: 20mm peso: circa 2g metallo: argento DRITTO: IO • DANDVL’ S • M • VENETI S. Marco, nimbato e barbato in piedi a destra di fronte, tiene con la sin. il libro dei Vangeli e con la destra porge il vessillo al Doge barbato in piedi a sin. Di fronte, lungo l’asta, sotto l’orifiamma D| V| X . Il Doge indossa un ricco manto gemmato, tiene con la sin. un rotolo (volumen) e con la destra regge il vessillo, la cui banderuola, con croce, è volta a sin. ROVESCIO: Gesù Cristo con nimbo crociato, seduto in trono, col libro, ornato di 5 perle, appoggiato sul ginocchio sin. Ai lati della testa IC XC. Variante con anello vicino a gamba sinistra.
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