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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/03/20 in Risposte
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Buonasera a tutti, Rimettendo a posto un antico macchinario per la battitura delle castagne, mi sono imbattuto, tra i suoi leveraggi, in questa "rondella"... Non ho potuto fare a meno di riflettere sul destino delle monete... Alcune (poche fortunate) a riposare su un letto di velluto, curate e coccolate da amorevoli numismatici; altre dimenticate in qualche cassetto o in qualche recondito angolo dalla zecca; tante rifuse per dare vita ad altre monete... Infine questo 2 lire 1940, che di certo non si aspettava una vita così dura!!! Per risarcirlo della sua infausta sorte ho voluto con questo post dare anche a lui quindici minuti di celebrità...6 punti
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Buonasera a tutta la sezione. Continuo a integrare questa discussione che ritengo molto utile a tutti, sia collezionisti che studiosi. D/ FERDINAN. IV SICILIAR. ET. HIE. REX P. R/ INFANS 1798 A P. HISPANIAR M. G. 20 bacche 9 / 11 Taglio con decoro a treccia4 punti
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Posto alcuni dettagli inequivocabili , in un confronto con il Decadramma pubblicato sul HIRMER.4 punti
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Finalmente, grazie ad un Amico che me l'ha indicata, vi posto questa piastra di cui non conoscevo l'esistenza prima di averla vista nel forum! Un 34 comune con una piccola particolarità.3 punti
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Il lotto 167 , tipico con la benda con palmette. sono evidenti le manipolazioni all'occhio, bocca, ciocche. Sul rovescio, l'etnico Punico si distingue dall'originale, cosi le unchia delle zampe del leone , i piani non hanno la percezione di coniatura, verso i bordi si evidenziano delle lievi proturberanze.3 punti
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Ciao @Brennos2, Questa volta la Gorny & Mosch , non hanno pensato alle conseguenze dei collezionisti e attenti conoscitori delle Greche Classiche. Ci sono lamentele che desiderano delle risposte. Da una attenta analisi , con comparazioni ( che posterò ) queste due Puniche con il Leone , non le ritengo genuine.Dovrebbe trattare di ottime fusioni a cera persa , e fortemente trattati con soluzioni acide, che hanno reso le superficie microporose e di conseguenza , corrose. Penso che siano ottime copie . Anche se corrose , mancano le espansioni, i distacchi dai piani del modellato.Probabilmente, sono state copiate da originali e trasferiti su gessi particolari. Da qui hanno ricavato una matrice per creare il modellato in cera. Ritocchi sulla matrice, sono evidenti sul rovescio del lotto 168, i datteri della palma sono stati manipolati e non hanno la giusta proporzione del conio originale. hanno aggiunto qualche dattero di più, vedi foto .3 punti
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Ho pensato di farveli vedere tutti e 7 insieme, dopo qualche centinaio di anni si sono riuniti, ed è un bel nitrire.. ? Saluti Alberto2 punti
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Ciao.... quello fu un articolo per rendere noto la storia di quel taglio di moneta.... avevo inserito anche le rarità, ma era nel 2014....poi nel Manuale ho fatto un piccola correzione, ma solo per la nr. 51 portata a R3 e la 52 portata ad R come le altre. La prima la R3 non è questione di punti o meno prima di IM....è totalmente un conio diverso dalle altre. Comunque gli 8 Grana sono monete R...... Ti allego un ritaglio per maggiore chiarezza. Ciao.2 punti
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Buon pomeriggio gruppo... vi mostro uno dei miei ultimi acquisti entrati in collezione... Un bel 5 lire del 1813 di Gioacchino Napoleone Murat, saluti a tutti...!2 punti
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Sarà l'ambiente, il riposo nel vassoio senza contatto diretto con la luce, ma anche il rame dopo tanti anni è rimasto stabile.2 punti
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Questa è la vera patina che è un surplus per una moneta già in ottime condizioni. Non le patine iridescenti pompate dalle Aste o monete dell'800 FS vendute a migliaia di euro ( quando la tecnica del FS non esisteva). Complimenti un gran bel pezzo. Dove l'hai conservata ? Ciao Beppe2 punti
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Qualcosa sulle acconciature delle donne romane e anche delle Auguste: https://www.romanoimpero.com/2014/09/acconciature-romane.html Con gli argomenti elencati a destra c'è da leggere. HIRPINI2 punti
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Ave @1412luigi, direi piuttosto lo chignon più basso di Faustina II o Iunior (*), in questo sesterzio con la dea gioiosa, la Hilaritas: Faustina II o Iunior (*), sesterzio. FAVSTINA AVGVSTA, busto drappeggiato a destra / HILARITAS S-C, la Hilaritas stante a sinistra, con lunga palma e cornucopia. RIC 1642, Cohen 112, BMC 911. (*) "Junior" è scritto nella lingua dei Barbari (intesi come stranieri), da noi invece come in latino si scrive "iunior", che si legge "iunior", e non giunior. HIRPINI2 punti
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mi furono regalate 2 medaglie una come ciondolo, l'altra come spilla, da qui nasce la confusione. M'interessava sapere se aveva qualche attinenza con la Medaglia di uguale soggetto e dimensioni omaggio del 1909 alla Società Francese per le Scienze,come riportato in https://www.museozecca.ipzs.it/collezione/medaglie/dettaglio.html?medagliaId=278. Saluti da Lucrezia che ringrazia l'utente storico Conte per la cortese risposta nonché l'utente senior Barone per i versi dal sapore di arancia che non lesinano frescura primaverile nel caldo silenzio d'inverno.2 punti
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Buonasera, credete che si possa definire chiusa questa serie Tipologica del 9 cavalli di Ferdinando IV?? Al 16° pezzo ho beccato il 1804, direi di essere a buon punto anche con le varianti nel caso decidessi di continuare con questo nominale, cosa ne pensate? Ovviamente se capiterà metterò pezzi in conservazione migliore in collezione, ma senza fretta. Saluti Alberto2 punti
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@giancarloneQuesto è un pezzo da 90. Bernabò visconti, Moneta fantastica che rompe la lunga tradizione con una rappresentazione grafica ad esaltazione dell'araldica del signore. Legenda ridotte all'essenziale. Con un messaggio che non lascia dubbi a nessuno su chi sia il signore : Dominus Bernabovis Dominus Mediolani. Personalmente la ritengo una delle più belle monete d'argento milanesi del 300 Bellissima moneta . Complimenti2 punti
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Arrivano i confronti con qualche VERO Decadramma di Kimon, con uno dei più belli di questo primo conio.......Asta GriechischeMunzen del 28 maggio 1974.2 punti
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In uno dei supermarket vicino casa mia hanno messo da tempo delle casse automatiche, particolarmente gradite agli asociali nonchè collezionisti e tracciatori di banconote e monete come me. Con la fine della messa in circolazione delle monete da 1 e 2 cent italiane si stanno diffondendo quelle austriache e le casse del supermercato in questione ne distribuiscono copiosamente, fin'ora quasi sempre belle nuove del 2018 o 2019. Il problema è che le danno ma non se le prendono: dando le stesse in pagamento le rifiutano categoriamente risputandole fuori da sotto. Senza troppa speranza ho provato a chiedere spiegazioni alla "hostess" delle casse automatiche ma mi ha riposto che pur essendosi accorta del fenomeno non ne sapeva il perchè e non si era nemmeno accorta che il problema fosse dato solo dai pezzi austriaci. Come fare a spenderle? Le uso per le macchinette del caffè a lavoro, che da noi prendono anche gli 1 e 2 cent (infatti un caffè costa 32 cent). Ma venerdì ecco succedere un fatto clamoroso. Un individuo sconosciuto in pausa caffè alla macchinetta cerca ripetutamente d'infilare una moneta che gli viene rifutata, non riuscendoci nasce un piccolo dibattito con altri due individui sul possibile motivo ("E' falsa" , "Ma figurati se falsificano un cent" ecc.). Preso dalla curiosità vado da lui e gli chiedo di farmela vedere: è un cent austriaco del 2019. Gli dico che non so perchè molti apparati di pagamento automatico hanno difficoltà a prendere i cent austriaci, alchè mi risponde: "Sarà perchè non parlano italiano", e me la regala. Devo ancora provare a metterla nelle casse automatiche del supermarket.1 punto
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Buongiorno Ho aggiunto recentemente questo giorgino in mistura alla mia collezione...mi ha colpito il bel ritratto che ancora conserva a discapito magari di un rovescio un po inferiore. Anche la patina non mi dispiace. Cosa ne pensate? Grazie a tutti e un saluto. Marco1 punto
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quello dei pentanummi è un terreno scivoloso e ingannevole, perché lo stile inganna spesso… certo questa non è 5 gr … posso scommetterci trattasi di Giustiniano I - Costantinopoli, Doc 97e Sear 1727 notate le lettere ANVS sulla dx... saluti Alain1 punto
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Grazie @dabbene per tutto quello che fai per la divulgazione della nostra grande passione.1 punto
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Rapito dalla rara “chiarezza” del segno dello swastika impresso su questo elettro ionico di zecca ignota, rispetto ad esemplari dello stesso tipo osservabili in foto sul web, ho lottato fino a un hammer vincente di 301 euro all’odierna Naumann 86, lotto 181. ———— IONIA. Uncertain mint. EL 1/12 Stater (Circa 625-600 BC). Obv: Raised clockwise swastika pattern. Rev: Quadripartite incuse square. Weidauer -; Traité I 234 var. (swastika counterclockwise); SNG Kayhan 702-3 var. (same); Boston MFA 1782; Rosen 365 var. (same); Elektron I 44. Condition: Good very fine. Weight: 0.66 g. Diameter: 7 mm. .1 punto
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Contavo su un tuo contributo @miroita! Ottimo, Ancona è stata sicuramente la seconda zecca per importanza dopo Roma sotto Gregorio XIII! Bellissimo il tuo testone, di provenienza illustre. Posto allora anche il mio analogo (è l'esemplare illustrato sul MIR):1 punto
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Guarda, francamente fatico a capire dove vuoi arrivare. Il mondo (ne tantomeno l'Universo!) non è solo Italia, Stati Uniti, Canada o UK, quindi, al di là di quella che è stata solo una gustosa curiosità statistica per riempire una domenica, rimane il fatto che a quasiasi cifra corrisponda il Jumâda Ath-Thânî islamico o il Bahman persiano, in quei paesi ieri la data non era palindroma, e non lo era ne nel formato europeo ne in quello americano. Ma ti dirò di più: se la storia avesse preso un altro corso (leggibile con entrambi i tipi di accento sulla seconda "O" ?), ieri in Italia sarebbe stato il 13 piovoso dell'anno 228, quindi nemmeno noi avremmo fatto tutta sta discussione sulla data palindroma. E prima che questa discussione diventi più prolissa di quanto non sia già, mi fermo e ti dico che ho scritto quest'ultima riflessione solo per scherzarci sopra un pò, tanto per sottolineare che viviamo solamente di convenzioni, e che ieri in realtà era una giornata come qualsiasi altra. P.S. Chissà se quando anche in Iran o in Arabia Saudita ci sarà la data palindroma secondo i rispettivi calendari (mi si perdoni ma non ho le forze per calcolare quando da loro avverrà questo evento) in Italia i giornali scriveranno qualcosa sul tema... e visto che si parlava di data "universale" chissà se da qualche parte in un'altra galassia staranno facendo i calcoli su quando da loro capiterà una data palindroma.........1 punto
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Nessuno metodo ti dà sicurezza. Bisogna scegliere il metodo che abbia meno possibiltà di essere violato. A mio parere la cassaforte è uno dei meno sicuri. La cassaforte se sei in casa te la fanno aprire, se sei al mare te la portano via. Cari Amici vi racconto un aneddoto che risale ad inizio 2000. Un mio amico e collega molto facoltoso, collezionava oro ( monete, monete di borsa, lingottini etc ). Stava facendo costruire la sua villa e per "stoccare" tutto quel ben di Dio, si era comperato una cassaforte enorme e sicura. L'aveva fatta murare in una struttura di cemento armato, nascosta alla vista. Dovendo i muratori rifinire alcune cose, si era preso 15 giorni di ferie. I muratori finirono il lavoro. Il giorno dopo di presentarono dei "falsi operai" ( con tanto di camion, divise etc ) aprirono le porte e con martelli pneumatici riuscirono a smurare la cassaforte. C'era però un problema: la cassaforte era al primo piano e non passava dalle scale. Hanno quindi ritagliato un foro sulla soletta del pavimento e l'anno fatta precipitare al piano terreno, dove l'hanno semplicemente portata via. Sembra si siano anche scusati con i vicini per il rumore... Quindi, se vogliono, se sono ben indirizzati, fanno quello che vogliono. Ciao1 punto
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Che bello vedere tanti giovani e i Cordusiani che attraggono la numismatica.1 punto
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In un lento declino. Fortunatamente vedo gruppi tipo Quelli del Cordusio salvare il salvabile, com iniziative ai convegni e testate numismatiche come il Gazzettino del Cordusio. Esempio da seguire!1 punto
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Concordo con @babelone sul fatto che un perito, esperto del periodo, deve dare un giudizio sull'autenticità della moneta. Spiegando pure il perché. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao Amici, Posto il mio Tarì 1798. Esemplare gravato da Conio Stanco al R e da pesanti Righe al Diritto. Mancano i punti dopo la A e la P e probabilmente anche tra G e 20 ( ma non si comprende bene). Ditemi voi. Ciao e Buona Domenica Beppe1 punto
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Buondì, oggi mercatino e ciotola fruttuosa.. 3 centesimi Regno Lombardo Veneto del 1852 zecca di Venezia (R). Matteo.1 punto
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Ciao, certamente altri lotto meritano attenzione. Da qui a marzo, c’è abbastanza tempo per allargare la discussione del povero Kimon, con altre monete che destano “forti” dubbi. Sicuramente questa Decadracma, che è il primo conio firmato da Kimon, valeva la pena segnalarlo sul forum.1 punto
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Buongiorno a tutti, scrivo per darvi un piccolo aggiornamento sulla moneta. Purtroppo non sono riuscito a trovare un esperto del periodo per farla periziare. Ho però avuto modo di sottoporre la moneta a esame diretto a un numismatico esperto. Quest'ultimo ha potuto solo dirmi che la moneta desta dubbi, ma è una moneta abbastanza difficile da esaminare, particolare: in sintesi non è possibile stabilirne con certezza l'autenticità o la non autenticità. Le bolle potrebbero essere date da diversi fattori, come un incendio divampato nel luogo in cui la moneta era conservata. Lo stesso dicasi per gli altri fattori che destano dubbi. Mi ha consigliato di non comprare più monete "brutte" soprattutto perché la vendita diventerebbe poi difficoltosa, ma conosceva di persona il numismatico che me l'ha venduta e mi ha confermato l'assoluta buona fede, onestà e competenza di chi me l'ha venduta. Vi aggiornerò ancora semmai dovessi trovare un esperto del periodo a cui farla vedere. Daniele1 punto
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Pubblico un'immagine del 1870 (presa su Facebook) dove è ancora visibile l'arsenale tra il Palazzo Reale e Palazzo Salerno. 1 punto
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Ciao Apollonia, complimenti per l'interessante discussione. in un libro che ho nella mia biblioteca, si parla di elettroincisione e dell'Apparecchio di Rieder. Penso che sia una metodica vecchia ed un po' astrusa ( illibro è del 1908) , ma se mi permetti posto le pagine nelle quali è descritta. Ciao e speriamo di non fornire delle idee ai falsari ( sono già troppi!) Beppe1 punto
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Innanzitutto complimenti per le notazioni storiche. E' molto difficile rispondere alla tua domanda. Grandi pensatori, scienziati e scrittori (come Verne, Salgari, Clarke, Asimov) quando hanno risposto alla domanda "Quale sarà il Futuro ?" hanno toppato alla grande. Bastano poche variabili impreviste perchè le previsioni risultino sballate. A questo punto conviene affidarsi all'istinto, cercando di fare una proiezione futura da qualche segnale o tendenza attuale, fermo restando che è sempre una opinione personale. In secondo luogo è anche molto difficile definire la parola "collezionista" perchè ingloba tutta una serie di atteggiamenti e personalità diverse. Collezionista può essere lo "studioso", l"accaparratore", l' "investitore" , il "completista", e così via. Altra variabile è quella economica: la forbice si allargherà creando una società dove pochi avranno la maggioranza delle risorse economiche e una gran parte farà i conti della serva alla fine del mese, oppure la "middle class" riprenderà vigore ed avrà qualche disponibilità anche per il "superfluo"? Parere personale: sono pessimista nei confronti del "collezionista puro" ( senza intenti di tipo economico). Tutto lascia presagire che pochi avranno la disponibilità di poter comperare ( soprattutto per investimento ) monete rare ed eccezionali. Il FDC sarà sempre più valutato e caro. La stragrande maggioranza o lascerà nei cassetti la propria collezione o si accontenterà di pezzi normali. Pezzi normali che comperati valgono 100 e venduti 40 ( se va bene ). I giovani collezionisti si orienteranno sempre di più verso la monetazione contemporanea, per poi capire che una moneta non circolata, non ha storia e non ha mercato nel caso di vendita. Mi sembra di rivivere la storia degli anni '70-'80, quando tutti collezionavano le Serie imbustate della Zecca, di San Marino e del Vaticano, destinate a giacere in garage perchè nessuno le vuole. Troppo pessimista o troppo realista? Mah... sentiamo altri pareri. Ciao Beppe1 punto
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Non credo che la commercializzazione non avvenga per non creare dispiacere a qualche collezionista. Semplicemente qualche milione di euro non cambia il bilancio dello Stato. Si ricava di più aumentando le sigarette di 20 centesimi con la scusa di voler contrastare il fumo e incentivare la salute pubblica oppure aumentando le tasse sul gioco d'azzardo che sappiamo essere già una manna per i governi, i quali fanno finta di volerlo contrastare con una mano e con l' altra concedono alle società di gioco sempre nuove modalità per spremere il 99.5%dei giocatori....1 punto
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Una interessante e probabilmente assai rara frazione attribuita a Sibari III, con al diritto Poseidone ed al rovescio forse una aquila, in ghirlanda : tipologia censita da Rutter in Historia Numorum Italy al n. 1744 . Passerà a breve in asta Hirsch 355 al lotto 1556 .1 punto
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ciao ...per me hai un bel pezzo di moneta,che comunque,allo stato che presuppongo sia(spl),potrebbe anche valere una quarantina di euro..nonostante ne coniarono milioni!1 punto
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Per spiegare la grande somiglianza, dobbiamo raccontare brevemente le circostanze in cui venne coniato e successivamente ritrovato il cent confederato. Nel 1861 (prima dello scoppio del conflitto) Robert Lovett Jr., un incisore di Philadelphia, venne incaricato dal neonato Governo del Sud di realizzare la moneta da un centesimo. Lovett creò pertanto il design che oggi conosciamo, tuttavia, ormai la guerra era divampata ed egli ben pensò che farsi trovare a Philadelphia in possesso di monete coniate per la Confederazione sarebbe stato quanto meno imprudente se non passabile di tradimento. Pertanto Lovett nascose i 12 pezzi coniati e, solo dopo la fine della Guerra di Secessione, iniziò a portarne uno sempre con sè come portafortuna. Tuttavia, una sera, dopo essersi quasi ubriacato in un bar, utilizzò per errore tale esemplare per pagare, ma il barista notò subito che si trattava di una moneta inconsueta parlandone ad un suo amico numismatico. Di qui, la notizia giunse ad un altro personaggio, J. W. Haseltine, un commerciante di monete di Philadelphia (noto per il suo coinvolgimento con altri pezzi leggendari come il Dollaro del 1804), il quale acquistò il primo esemplare e gli altri 11 nascosti da Lovett. Haseltine acquistò da Lovett anche i conii originali e fece una serie di restrikes in oro, argento e bronzo per venderli ai collezionisti a caro prezzo (gli esemplari originali sono invece in rame-nickel, come i c.d. "White Cents" regolarmente circolanti all'epoca).1 punto
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