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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/11/20 in Risposte
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Buonasera gruppo, posto anche il mio 20 grana 1798 per confronto...3 punti
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Scusami, mi pare sia la terza volta che gli altri utenti ti scrivono di leggere attentamente le norme riguardanti il possesso illecito di monete. E a questo punto non credo proprio tu lo abbia fatto. Sono l'ultimo degli utenti che può fare la morale o, peggio ancora, la ramanzina, ma visto che "Quando qualcuno di noi, attraverso un intervento, viola anche involontariamente la legge, non crea problemi solo a se stesso ma anche a chi ha la responsabilità del forum, cioè al suo (ai suoi) amministratore/ri." Mi sento coinvolto dato che ci tengo alla salute del forum. Ti prego dunque di non postare monete palesemente trovate in seguito ad uno scavo. O comunque di esplicitare la regolarità del procedimento. Ripeto che sono l'ultimo degli utenti. Magari sbaglio, ma credo sia giusto così in base al regolamento.3 punti
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Buongiorno a tutta la sezione. Ripropongo il rovescio della mia mezza piastra del 1856 : Croci su gigli?3 punti
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Claudio era una delle migliori persone che abbia mai conosciuto..la notizia ricevuta poche ore fa mi ha raggelato il sangue. Lui era un grande appassionato..di storia romana e medievale...di numismatica tardo imperiale...di tattiche e strategie dell'impero romano. Si era occupato della stesura dei testi dei pannelli sulle città romane del Piemonte e quelli delle battaglie romane combattute in Piemonte per la mostra "Il volto del potere" che avevamo organizzato a Vinovo anni fa...il primo esperimento "live" del Forum Amava alla follia i suoi figli...la sua Torino..la sua Aquileia...il suo Torino che tanto lo faceva soffrire. Mi mancherà in un modo incredibile. Mi mancheranno le cene del giovedì sera al circolo anche se da 4 o 5 anni avevamo smesso di frequentarlo tutti e due. Mi mancheranno i momenti di confronto...non smettevo mai di imparare da lui sui segreti del nostro Piemonte...soprattutto su Pollenzo, Industria , Susa e Torino. Mi mancherai Claudio, mi mancherai amico mio3 punti
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Perfetto Enki. Confesso di amare le sei serie del "Ritorno del Tempo Felice" o "dei Tempi Felici" e in particolare proprio quella del soldato che trafigge il cavaliere barbaro disarcionato. Questi bronzetti, più spesso biglioni, sono una grande novità nella monetazione romana, perché dopo la monotona staticità delle immagini del passato, ci offrono su un dischetto grande appena quanto l'unghia di un pollice, la rappresentazione dinamica di una scena drammatica, il barbaro che mentre cade dal suo cavallo ferito implora pietà al soldato romano pronto a infilzarlo. Una grande "campagna pubblicitaria" per l'Impero, attraverso questi minuscoli "manifesti" diffusi ovunque in quantità esuberanti per rassicurare le popolazioni, esaltando la forza delle Legioni e la grandezza di Roma, in un tempo in cui si trovava a dover affrontare le continue incursioni dei popoli barbari lungo i confini germanici e danubiani. Gli artisti che così abilmente incisero i coni di questa serie che è la più comune tra le tipologie monetarie costantiniane e post-costantiniane, senza volere forse, crearono una notevolissima quantità di tipi che variano non tanto al diritto col classico busto dell'imperatore, quanto al rovescio. In questo caso spero di avere messo insieme i cocci di questa moneta poco visibile ma molto molto interessante. Che sono, oltre al (dot) S (dot) nel campo sinistro del rovescio, altri due particolari che non dovrebbero sfuggire a chi la osservi con attenzione: un dietro il busto dell'imperatore e una sotto la gamba destra del barbaro e la pancia del cavallo. Almeno dalle fotografie, l'esergo non mi risulta leggibile, però potremmo compararlo con quello della moneta che contiene finalmente tutti e tre gli elementi [(dot) S (dot), delta, A]: Sirmium RIC VIII 44 Constantius II AE3 324-361 AD. DN CONSTAN-TIVS PF AVG, pearl diademed, draped, cuirassed bust right, Δ behind head / FEL TEMP RE-PARATIO, soldier standing left, knee raised, spearing a fallen horseman who is bare-headed. Dot S dot in left field. A beneath horse. Mintmark ASIRM. RIC VIII Sirmium 44. In "Late Roman Bronze Coinage" gli autori Carson-Hill-Kent distinsero quattro posizioni tipologiche per questa serie del Fel Temp Reparatio. E' la posizione del barbaro che fa la differenza, ma i tipi intermedi sono davvero molti perché la scena si sviluppa come in una serie di fotogrammi successivi. La moneta di Enki mi sembra che rientri nel tipo E: Il cavaliere barbaro disarcionato, senza elmo, sta ormai cadendo al suolo e cerca di reggersi poggiando il braccio destro al collo del cavallo morente, mentre con la mano sinistra tenta di allontanare la punta della lancia che sta per trafiggerlo. Oppure, come credo, implora pietà. Resta da confrontare l'esergo, ma al di là di Sirmium con ASIRM, non vedo, per quello che ho saputo fare, altre possibilità. Circa il modulo e il peso che mi riferisci, devo dire che il RIC VIII 44 definisce questa moneta come "Reduced AE2" (diametro tra i 21 e i 25 mm) la qual cosa sembra confermata da Sear, che presenta la moneta come "Billon heavy maiorina" (n. 18132, Sirmium, 352-353, grammi 5,60 nelle prime emissioni). Evidentemente un po' di peso e un po' di mm. mancano per l'usura ma anche per la progressiva svalutazione. Quindi neppure immaginando di mettere in discussione il RIC, direi che la tua moneta è un AE2. O anche, se vuoi riferiti a una più incerta classificazione basata sul peso, una "maiorina". Saluti a tutti. HIRPINI3 punti
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Certe storie realmente accadute sembrano talmente romanzate che, talvolta, diventano esse stesse fonte di ispirazione per famosi romanzi. E' quello che è successo in questa occasione per i romanzi di Salgari del ciclo di Sandokan, ma anche per il "Lord Jim" di Conrad e per la novella "L'Uomo che volle farsi Re" di Rudyard Kipling. Racconteremo pertanto la storia di un avventuriero inglese che seppe diventare Rajah (e quindi Re) di un vasto regno indipendente nella grande isola del Borneo e dei suoi successori che consolidarono la dinastia dei Brooke. Come sempre il nostro racconto si dipanerà attraverso le monete emesse da questo stato ormai dimenticato nelle brume della storia. Per cominciare, però, vorrei mostrarvi quello che era lo stemma del Sarawak indipendente; da notare il famoso motto ciceroniano "Dum spiro, spero" corrispondente all'incirca al nostro "finchè c'è vita c'è speranza", motto scelto dalla consorte del secondo Rajah bianco, Charles Brooke.2 punti
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Buonasera a tutti, volevo un vostro parere sulla mia Piastra del 1855 Ferdinando II. Taglio inciso al Diritto, si presenta in parte rigato. Mi farebbe piacere confrontarla con le vostre. Saluti Alberto2 punti
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Fidati, è un evidente falso, se fosse stato postato nella sezione giusta (euro) l'avrebbero sgamato immediatamente. Non è solo un giochetto fatto al tornio, ma è proprio stato fabbricato al tornio, come buona parte dei falsi conosciuti. Poi basti vedere il bordo decentrato e discontinuo, nonché il colore del tondello centrale che sborda sulla corona esterna...2 punti
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Buonasera a tutti, @eliodoro, ritornando a Federico IlI, vi presento il mio primo Cavallo che lo ritrae , ho aspettato a postarlo perché volevo fare delle foto che lo valorizzassero a pieno. Non sono il massimo ma danno abbastanza l'idea di quello che io vedo tenendola in mano. Il ritratto somiglia a quello dei Sestini della stessa epoca. Poi una bella L sotto al Cavallo. Che potrebbe essere la sigla del Cambrario. Cosa ne pensate cari Fratelli Lamonetiani? ? Saluti Alberto2 punti
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Dato che il nostro hobby risale quanto meno al 1400, molte cose sono già state pensate e realizzate. Ad esempio nel 1907 Francesco Gnecchi pubblicò il volumetto I tipi monetari di Roma imperiale (si trova online a pochi euro) che contiene tra l'altro delle tabelle come quelle che ti proponi di realizzare. Quando ero un neofita l'ho trovata una lettura interessante.2 punti
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Buonasera a tutti gli utenti del forum vorrei condividere il mio 60 grana del 1838, anno comune ma sempre stupende le mezze piastre.2 punti
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Vero. Bisognerebbe, però, anche dire che nessun negoziante vende monete di borsa alla quotazione dell'oro giornaliera ma ad almeno un paio di euro in più (al grammo). Ecco, quindi, che se la quotazione è di 46 euro al grammo, il commerciante acquista la moneta a 42-43 e la rivende a 48-49 euro al grammo. Perciò, alla fine, fare i conti basandosi sulla quotazione giornaliera dell'oro è sì sbagliato ma, tutto sommato, può essere abbastanza indicativo. Restano, ovviamente, conti "grossolani", non precisissimi ma neanche fuori dal mondo...2 punti
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Francia, Camera di Commercio, Bon pour 50 centimes 1922 Belgio, buono per 1 franco 19222 punti
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Ancor più impressionante se si pensa alle temperature in certe aree di quei territori. In merito ai clibanarii, il nome clibanus veniva utilizzato non solo per indicare la loro particolare armatura, ma anche un tipo di forno portatile... facile immaginare che sotto a tutto quel metallo non vi fosse un comfort termico ottimale. Si pone l'accento sempre sui cavalieri, ma degni di nota sono anche i cavalli utilizzati, animali ben più imponenti rispetto a quelli europei.2 punti
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Chiudiamo con ben 96 espositori complessivi. Chi di voi sarà presente sabato 15 e domenica 16?2 punti
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Buonasera ragazzi, avete mai rigirato fra le mani queste monetine minuscole? 1,5o grammi di peso circa....I centesimini del tempo. Oggi vi faccio vedere I miei tre pezzi di 3 Cavalli: il 1788, il 1789 e il 1792 ( il '90 non era della stessa conservazione). Cosa ne pensate di questi pezzi di storia?1 punto
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Buonasera amici lamonetiani amanti degli animali! Quest’oggi vorrei aprire una discussione riguardante gli animali presenti sulle monete. Inizialmente avrei voluto creare una discussione riguardante unicamente gli animali domestici (come cani e gatti) ma ben presto mi sono reso conto che si sarebbe parlato di ben poche monete, purtroppo... Sono, tuttavia, riuscito a trovare una bella moneta con un gatto, con la quale ho deciso di aprire le danze. Si tratta di una corona coniata nel 1970 dall’Isola di Man, una micro-nazione alle dirette dipendenze dell’Inghilterra. Il gatto raffigurato dovrebbe appartenere ad una razza autoctona, nota come gatto dell’Isola di Man (che fantasia...)1 punto
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E' un conio stanco, piuttosto diffuso sui tagli in acmonital, metallo tenace che metteva a dura prova la resistenza dei coni. La particolarità non conferisce un particolare valore alla moneta, come detto tecnicamente non è un errore/difetto di conio, magari trovi pure l'appassionato di questo tipo di monete che ti dà qualche Euro, ma la cosa è tutt'altro che scontata.1 punto
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La moneta non è più visibile, chiudo la discussione, ormai senza senso, invitando ancora una volta @Mtp85 al rispetto della legge e delle regole del forum.1 punto
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@Massimiliano Tiburzi @Rapax Ho spostato i messaggi inseriti nella discussione sul sondaggio in questa già aperta nella sezione Repubblica in quanto si parla sempre di monete da 50 lire. Per altre richieste invito Massimiliano ad aprire nuove discussioni nelle sezioni apposite (Repubblica, Regno, cartamoneta, ecc.). petronius1 punto
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Buonasera a tutti, complimenti per la nuova arrivata, Rocco Amico mio, gli spiccioli del popolo, i più piccoli, quelli che noi oggi buttiamo di qua e di là (mi riferisco ai centesimi) chissà se era lo stesso per i 3 cavalli all'epoca, chissà se qualcuno faceva come me e li tesaurizzava, proviamo ad immaginare se un giorno dovessero saltare fuori dei vasi di terracotta pieni.. ? Io sinceramente mi ci tufferei sopra. E poiché (non ne faccio un segreto) sono un tuo fans ti dico: Sei veramente contagioso con il tuo amare queste monetine, e il tuo amore è un qualcosa che traspare da tutti i tuoi post. Saluti Alberto1 punto
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Naturalmente nessuno paga lo spot, per una semplificazione per @Antonino A, ho indicato il prezzo spot, comunque chi paga 39 per il fino in questo momento non è onesto, per non dir peggio..... solo per informarvi, e senza far nomi, una Ditta autorizzata dalla Banca d´Italia, in questo momento lo paga 44,70.... Saluti TIBERIVS1 punto
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LUCREZIA Lucrezia, eri il mio dolce verginale fiore del male... ti ricordi occhioni miei di luce? Eri giovane e bella e innamorata eri il mio solo pasto e sei caduta in un gurgite vasto e volevi morire e poi tornare a vivere e a sperare amori disperati amori appena nati... e son scappato via fra braccia consumate di noia e di parole già parlate e ti sogno la notte nuda con il pigiama delle fate.1 punto
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@Lucreziamaria col suo amabile savoir faire ha ispirato un nuovo argomento, che a scapito di Ulisse e Athena, inserisco brevemente tra una sirena e l'altra (dopo Ligea, si dovrà dire qualcosa delle sorelle Leucosia e Partenope). Tra le varie tribù di lingua osca che solo in tempo di guerra si stringevano nella "Lega Sannitica", quella degli Hirpini fu la più bellicosa nel condurre una guerra assai cruenta e durata in tre fasi, contro Roma (343-293 a. C.). Gli Irpini infatti furono gli ultimi a essere sottomessi, dopo l'annientamento del corpo d'élite sannitico, la Legio Linteata dalla tunica bianca; dopo la sconfitta nella battaglia finale del 293 a. C. a RAINNURUKA, da leggersi da destra a sinistra quindi AKURRUNIAR, da pronunziarsi invece AKUDUNNIAD. Quella fu l'ultima roccaforte sannita, vicino Aquilonia (Avellino); e infine dopo la cattura e l'uccisione di Gavio Ponzio, di Abellinum, che era stato comandante supremo dell'armata sannitica. Ma non di questo specifico aspetto militare della storia sannitica vorrei parlare, che può non interessare tutti e forse pochi, bensì della monetazione di quella gente osca, per un aspetto sensazionale dei loro coni: proprio sulle monete i Sanniti scrissero per la prima volta nella storia, una parola quanto mai piena di fascino e destinata a segnare il nostro futuro: ITALIA. BELLUM SOCIALE E NASCITA DELL'ITALIA "Sociale Bellum vocetur licet, ut extenuemus invidiam; si verum tamen volumus, illud civile bellum fuit" - Può essere chiamata "guerra sociale" per sminuirne l'odiosità; se vogliamo la verità, quella fu una guerra civile (Floro, 75-125 d. C.) Quando il senato di Roma intorno al V secolo a. C. negò agli alleati delle popolazioni italiche ("soci") il consenso alla concessione della cittadinanza romana, si sollevò una loro cruenta insurrezione: le bellicose tribù sannitiche, in testa i Pentri, i Carricini, i Frentani, i più irriducibili Irpini, i Caudini e altre, ma anche Lucani e Apuli, presero le armi e scoppiò quella che gli storici chiamano "Bellum Sociale". Eppure quei "soci" avevano combattuto al fianco dei legionari romani contro Annibale prima e Perseo re di Macedonia più tardi. Ma non avevano avuto i benefici promessi. Ma ecco il sensazionale: le popolazioni ribelli costituirono un loro stato "italiano", con capitale Corfinium (nell'attuale provincia di L'Aquila) che fu subito ribattezzata ITALIA. La loro lingua comune era l'osco, e su questa identità così estesa di idioma, si pensa che i romani abbiano immaginato che si trattasse di un unico popolo. E poiché nella loro politica espansionistica le legioni avevano conosciuto per primi gli abitanti del Samnium, i Sanniti, estesero il nome a tutte le popolazioni limitrofe. Sull'ineccepibile modello romano, il nuovo stato repubblicano elesse subito un senato di 500 membri, 2 consoli - il marso Quinto Poppedio Silone e il sannita Caio Papio Mutilo - e 12 pretori. Intanto la nuova capitale ITALIA - che occupava una posizione strategica sulla Via Valeria, prosecuzione della Tiburtina, che collegava Roma all'Adriatico - cominciò a battere moneta per contrastare quella romana che intanto gestiva un monopolio assoluto su quasi tutto il meridione d'Italia. Queste alcune delle monete sannite del Bellum Sociale: Chi di noi fosse interessato a leggere qualcosa della storia dei Sanniti (popolo, territorio, lingua, religione, monetazione, Legio Linteata, meddix tuticus, ecc.), potrebbe aprire questo link, c'è da restare stupiti. http://www.sanniti.info/ e poi Tito Livio, Ab Urbe condita, Libro IX, anche qui: http://www.sanniti.info/livio9.html Ora mi scuso per avere forse tirato un po' d'acqua al mulino della mia tribù, non me ne vogliano gli Antichi Romani, i Nuovi, i Romanisti e anche i Laziali. Sono trascorsi tanti anni da quella guerra e tranquilli, siamo ormai tutti Legionari Romani. Alla prossima con le Sirene, spero. HIRPINI1 punto
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Il gatto dell'Isola di Mann ( o Manx ), per una mutazione genetica non ha la coda ( o al massimo un moncone ). E' famoso per questo: Gatto Manx o Gatto dell’Isola di Mann, è un felino inglese che ricade nella categoria degli shorthair e somali anche se facilmente riconoscibile per la sua caratteristica più visibile. Non ha la coda. Ciò non gli causa problemi né di comunicazione né di equilibrio, anzi, si dimostra un cacciatore fenomenale: con movimenti rapidi, mosse letali e attività instancabile, è il gatto preferito da chi abita in aperta campagna e deve difendersi dai piccoli roditori. ( Fonte Internet ) Ho anch'io questa moneta ( penso ne siano state coniate molte e usate anche come souvenir ) se la trovo la posto. Ciao a Tutti i Gattofili, Beppe1 punto
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Caro @niko per prima cosa ti consiglio di visionare la pagina relativa ai denari di Genova del nostro catalogo online: realizzato con il gentile aiuto di Monica Baldassarri ( @monbalda ) riassume ed amplia il suo articolo pubblicato sui quaderni ticinesi nel 2009 .. alcune varianti sono mancanti ma è sicuramente ad oggi il riferimento più importante da cui partire. Ci sono poi dei più recenti articoli della stessa autrice che possono aiutare ad ampliare e contestualizzare il discorso , così come il Bollettino di Numismatica 1 del IPZS curato dalla travaini dove viene presentato il ripostiglio di Oschiri1 punto
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Bellissima la moneta ma molto incisivo anche questo ingrandimento del guerriero nudo con elmo a cavallo, moneta davvero rappresentativa !1 punto
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In effetti, stando almeno alle foto, sembrerebbe che l’intervento non sia stato particolarmente invadente. Ammetto di essermi un po’ spaventato quando ho letto dell’impiego dello stuzzicadenti e del pennellino, che, nonostante abbia le setole morbide, può comunque lasciare dei micro-graffietti impercebili in foto. Resto, comunque, dell’idea che il semplice “bagno” in acqua distillata fosse la soluzione migliore (giusto per togliere la sabbia e lo sporco del terreno). Purtroppo, quando si eseguono di questi interventi, si corre spesso il rischio di lasciarsi prendere un po’ troppo la mano, arrivando a danneggiare irreversibilmente monete con centinaia di Storia alle spalle. Quindi, a mio avviso, è sempre meglio lasciare le cose come stanno1 punto
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L'ultima, è frutto di un piacevole scambio con un Amico conosciuto su ebay. La seconda moneta che ho ancora racchiusa nella perizia.1 punto
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Ciao si, credo di esserci, mi stò organizzando. Salterò al 99% bologna per venire a pistoia.1 punto
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@falanto grazie, sei troppo buono, ma il cavallo selvaggio che si nasconde in questa discussione e che con nostro grande piacere spesso sfugge a ogni controllo, appartiene non solo a me, ma soprattutto alle nostre muse ispiratrici @pizzamargherita e @Lucreziamaria, allo mio maestro co-poeta @1412luigi, a @fagiolino e a chiunque altro volesse partecipare.1 punto
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Esiste una sola sezione per fare queste richieste, ed è questa https://www.lamoneta.it/forum/23-annunci-numismatici/. Dai una letta al regolamento, evita di aprire thread a caso sul forum, evita di aprire thread a caso sul forum senza sentire il bisogno di metterci un "buongiorno/buonasera e magari un grazie alla fine. Buona serata.1 punto
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Caro Galenus, se metti un po' di crocchette in uno dei posti vuoti...so già quale sarà la scelta!? Ciao Beppe1 punto
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@Lucreziamaria, per prolungare l'attesa (ma già mi hai rubato una sirena ), voglio parlare prima di Ligea "la melodiosa dalla voce incantevole", che con le sorelle Leucosia, la sirena "dalle candide braccia" e Partenope "quella che sembra vergine" costituivano la più grave minaccia per i marinai che costeggiavano le coste del Tirreno, dal Circeo fino a Scilla. Il Mito narra che le maliarde, che grazie alla Pallade Athena non poterono spolpare le belle membra di Ulisse in viaggio alla ricerca di Itaca, per lo scorno furono costrette al suicidio. Le poverine disperate si gettarono in mare dall'alto di una rupe e il mare le condusse in luoghi diversi: Il corpo di Leucosia dalle candide membra finì sul litorale di Posidonia, quello di Partenope che ha corpo di vergine là dove poi sorse Napoli, quello di Ligea la melodiosa, sulle spiagge del golfo di Sant’Eufemia, nella terra dei Bruzzi, n'anticu pòpulu itàlicu chi camparu a dda zona sittintriunali di l'attuali Calabbria. Proprio là, si dice che la Sirena fu sepolta dai Terinei abitanti del luogo, i quali eressero per lei anche un tempio votivo e le dedicarono un particolare culto religioso. Poi, ne fecero la personificazione della loro città, Terina, "la tenera", e per mantenerne la memoria, il poeta calcidese Licofrone (330 a. C. circa) ne parlò nei versi del suo poema "Alexandra". “E Ligea pertanto sarà sbalzata presso Terina sputando acqua di mare; e i naviganti la seppelliranno nella sabbiosa spiaggia presso le rapide correnti dell’Ocinaro; e questo, forte nume dalla fronte cornuta, con le sue acque bagnerà il sepolcro e tergerà il busto della fanciulla […]. Altri marinai stanchi di vagare penosamente di qua e di là, si stanzieranno nel paese di Terina, dove bagna la terra l’Ocinaro versando le sue limpide acque nel mare”. Non soddisfatti, i Terinei della terra di Bruzii che avevano fondato una zecca per la loro meravigliosa monetazione, cominciarono a rappresentare la Sirena sui loro argenti, mitizzando la sua memoria al rango di Ninfa piuttosto che di Sirena: Un'altra bella moneta di Terina/Ligea raffigurante Nike, la Vittoria alata, trovata a Terina. Alla prossima sorella Hirpini1 punto
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Per non parlare, poi, dell'ardua scelta felina tra rame e argento...1 punto
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Anche io propendo per la H di Heraclea. Sulla quarta lettera non saprei dire. Comunque mi sembra che siamo riusciti a classificarla grazie ad un bel lavoro di collaborazione. Un saluti a tutti. Stilicho1 punto
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I grossi crociati duecenteschi superano spesso gli 1,5 gr, tirolini e aquilini della prima metà del Trecento possono superare gli 1,3 gr. Questi grossi crociati, che imitano quelli comunali di un secolo prima, difficilmente superano gli 1,2 gr. Le fonti medievali (contratti di compravendita, registri contabili) li menzionano più volte fra il 1370 e il 1380 circa. Anche una tariffa monetaria della seconda metà del Trecento ricorda questi grossi assieme ai mediatini.1 punto
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Buonasera a tutti, Abbiamo stilato la lista definitiva degli espositori, sono ben 90 + forse un ulteriore numismatico da aggiungere lunedì che ha preso qualche giorno in più di tempo per impegni professionali. Di più, davvero, non potevamo sperare. Anche perché di più non ce ne entrerebbero nella struttura (non vogliamo fare accozzaglie sul tipo di qualche noto convegno visto qualche mese fa, tanto per fare un esempio...). Sarà una grande festa del collezionismo, vi consiglio di non perdervela! ?1 punto
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Risponderò alla domanda e commento. Medaglia commissionata dal Patriarcato. Il potere in Russia è sempre o lottando con la chiesa o aiutando la chiesa. Ad eccezione degli anni 20-30 del XX secolo, quando le autorità erano (dirò con attenzione) non i figli dei cristiani la chiesa si sentiva bene. I preti hanno combattuto nella seconda guerra mondiale. La Chiesa ortodossa russa, in contrasto con la Chiesa cattolica, è una figlia indigena secondo la mentalità di Bisanzio. Quindi non sorprenderti se la medaglia patriarcale è stata emessa nell'URSS. Ci sono cose più incredibili.1 punto
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Vi segnalo un interessantissimo manuale per la conservazione dei materiali provenienti da ambienti subacquei in cui sono trattati alcuni metodi di intervento manutentivo, indicati per ciascun materiale tra cui anche i metalli. Methods of Conserving Archaeological Material from Underwater Sites by Donny L. Hamilton (link: http://nautarch.tamu.edu/class/anth605/File0.htm) L'intero file è scaricabile in formato PDF.1 punto
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