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  1. claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/21/20 in Risposte

  1. @giuseppe ballauri più che restauro sono operazioni di "recupero" di monete che in apparenza sembrano morte ma che invece hanno ancora una loro vita da mostrarci. Anche io fino allo scorso anno mi sono dedicato a questi recuperi, usando "principalmente" il bisturi, perchè è l'unico strumento che, se usato nel giusto modo, non provoca danni. Servono uno studio attento delle condizioni della moneta, un buon stereo microscopio, un buon bisturi e tanta tanta pazienza. A volte sono dei veri e propri interventi di "microchirurgia" che richiedono numerose ore al microscopio. Allego uno dei miei migliori recuperi, oltre ai vari bagni i acqua demineralizzata, richiese circa 10 ore al microscopio.
    10 punti
  2. Aggiungo a tutto quel ch'è stato detto due considerazioni. Primo, le imperiali attraggono di più il neofita perché c'è raffigurato l'imperatore (tipo figurine, come è stato giustamente detto) e perché ci sono dei bei "sesterzi" grossi e pesanti, mica quelle pagliette che si usavano in epoca repubblicana. Che poi i sesterzi siano noti dai più perché citati da Asterix, mentre il denario fu il vero motore dell'economia, è altro discorso. Secondo, la monetazione ripropone la storia e la storia della Repubblica è infinitamente più affascinante, perché lì vediamo un villaggio (un villaggio italiano) arrivare a conquistare tutto il conquistabile con la tenacia del carattere, la disciplina delle armi e il pragmatismo delle leggi. L'impero era una grande macchina multinazionale ormai rodata ...
    3 punti
  3. Non era una novità quella di predisporre dei sacchetti contenenti multipli di una certa valuta che agevolassero i conteggi nelle transazioni, né per Venezia, né per altri Stati; un esempio su tutti è il "Fiorino di suggello". Tra i tanti Fiorini di Firenze prodotti, venivano cerniti quelli migliori di pari titolo e giusto peso ed inseriti in sacche di cuoio chiuse con un sigillo riportante il numero di monete, il relativo titolo e peso; queste sacche passavano da mercante a mercante, svolgendo il loro ruolo di mezzo di pagamento. L'uso del "Fiorino di suggello" venne abbandonato con l'istituzione della lettera di credito, più pratica e sicura. Sebbene si sia letto di Zecchini veneziani contenuti in sacchetti sigillati, che ne garantissero il titolo ed il peso allo stesso modo dei Fiorini di Firenze, credo che alla Serenissima non piacesse l'uso delle monete insacchettate. Un esempio riguardante monete di un secolo prima: Dal “Capitolar dalle Broche”. Copia de I° parte prexa, trascritta da Lucha Rizo 1543 adì 25 zugnio. + 1453 adì 18 settembre. In Pregadi. Per la gran suma de pizoli, la qual è stata cuniada a la nostra Cecha fin al prexente. L'è multiplichado per questo in questa terra però che l'è zià commenzado a spender in li pagamento che sono fati in scharnuzi, chomo se oserva in Padoa, contro ogni buona uxanza de questa nostra citade et con manchamento de la fama e reputacion nostra ..... Il termine "scharnuzi" potremmo tradurlo col veneziano "scartossi" (cartocci); nel testo di cui sopra non si accenna ad un divieto determinato da un aggio da pagare, né che possa esserci alla base una motivazione speculativa da stroncare; certamente il testo prosegue e vieta questa prassi con le solite raccomandazioni e castighi; il motivo denunciato è che l'uso di questi cartocci fanno perdere fama e reputazione allo Stato.
    3 punti
  4. Si tratta di un racconto volutamente caricaturale. Come noto ser Ciappelletto era un feroce truffatore e usuraio che si prendeva gioco del pio e ingenuo frate che lo confessava in punto di morte. Alla domanda "hai mai preso da qualcuno più denaro di quanto ti spettasse?" Il turpe risponde affermativamente e afferma di non aver restituito il maltolto (in questo dice la verità). L'inganno sta nella spiegazione: mentre conduceva l'onesta attività di commerciante , dichiara di essersi trovato in cassa una minuzia in più. In termini attuali è come se in un negozio il titolare si tenesse 50 centesimi in più da un cliente su un acquisto di centinaia di euro. Non avendo più rivisto il proprietario, aveva allora dato i centesimi in elemosina, con uno zelo incredibile. Qui il valore di 4 piccoli è quello di un misero quattrino incassato in più per un errore di conteggio. L'effetto comico si ottiene contrapponendo la ridicola somma "confessata" con le ingentissime somme (migliaia di fiorini) ottenute attraverso la peccaminosa usura.
    3 punti
  5. @Pablos ha centrato il punto; orientarsi nella monetazione repubblicana è di per sè un impegno di studio notevole, tant’è che pone (anche solo da un punto di vista collezionistico) davanti a continue scelte su cosa approfondire e cosa tralasciare. Anch’io ci sono arrivato dopo le imperiali, ma garantisco che non le ho rimpiante un minuto (e le ho anche vendute tutte). In realtà (almeno per me) passare alle repubblicane ha significato l’inizio di un nuovo studio sulla storia trainato dalla passione collezionistica (anzichè il contrario). Ci vorrebbero tre vite per imparare la metá di quello che c’è da sapere, ma almeno se campo fino alla pensione non avrô da annoiarmi ??
    3 punti
  6. ...i restauratori che sanno utilizzare veramente il bisturi... fanno meno danni di quelli che utilizzano il pelo d'istrice o uno stuzzicadenti!
    3 punti
  7. Buona giornata Rileggendo a distanza di tempo il proclama del 1687 di cui alla discussione che segue, ho rilevato un dettaglio sul quale, all'epoca dell'acquisto, non avevo posto la dovuta attenzione. Nel proclama si vuole inibire l'uso di effettuare pagamenti tramite sacchetti preparati, contenenti Soldoni per un controvalore di 5 o 10 Ducati, con l'avvertenza che tali importi erano soggetti ad un “degrado” rispettivamente di 2 e 4 Soldi. Personalmente ho inteso che il termine “degrado” stia a significare che nei sacchetti da 5 Ducati c'erano 618 Soldoni invece di 620 ed in quelli da 10 Ducati c'erano 1236 Soldoni invece di 1240. La cosa mi ha incuriosito ed ho approfondito la questione facendo qualche conto, prendendo in considerazione i seguenti elementi: Periodo: anno del proclama 1687 – dogato di Marcantonio Giustinian (1684-1688) Ducato: Ducatello del peso max. di gr 23,40 – titolo 0,826, pari al valore di 124 Soldoni Soldone: Soldo da 12 Bagattini del peso max. di gr 2,04 – titolo 0,047 Ai fini dei conteggi ho considerato monete dal valore nominale e corrente (escluse quelle di “conto”) e dal giusto peso (il massimo previsto). Ebbene, nel caso del sacchetto del valore di 5 Ducati, avremmo 620 Soldoni per un contenuto totale di argento pari a gr 59,45 (620 x 2,04 x 0,047) quando invece 5 Ducatelli avrebbero un contenuto totale di argento pari a gr 96,64 (5 x 23,40 x 0,826); una sproporzione elevatissima, che peggiora se consideriamo la riduzione dei Soldoni da 620 a 618 per sacchetto; in questo caso il fino di argento si ridurrebbe a gr 59,25 (618 x 2,04 x 0,047). Stesso discorso se consideriamo il sacchetto del valore di 10 Ducati. Giacché il Soldone veniva accettato e speso ad un valore fiduciario che non corrispondeva all'effettivo contenuto di argento, dai conteggi sopra esposti si può ben rilevare quanto guadagno la Serenissima traeva dalla coniazione dei Soldoni. Devo ancora valutare se la proibizione disposta della grida abbia, come fondamento, il "degrado" applicato perché considerato illecito, oppure altre considerazioni. Cosa ne pensate? Saluti luciano
    2 punti
  8. Come sempre la decisione è di esclusiva pertinenza delle mogli... non c'è Psichiatra che tenga!!! ? Ciao Beppe
    2 punti
  9. PNR non è di facile e univoca interpretazione: secondo alcuni sta per PONDERUM NORMA RESTITVTA, "ristabilito lo standard dei pesi (delle monete)", secondo altri per PONDVS NVMMORVM RESTITVTVM, "ristabilito il peso delle monete".
    2 punti
  10. Mi dispiace caro @Litra68... I tuoi familiari sono già stati avvisati. Quanto prima verrai inviato in una comunità di recupero senza nessun collegamento ad Internet e situata a decine di chilometri di distanza dal negozio di numismatica più vicino. Sarà dura ma lo facciamo per il tuo bene! A parte gli scherzi, complimenti sia per i precedenti pezzi che per i nuovi acquisti ?
    2 punti
  11. Buonasera a tutti, penso di essere veramente ammalato di Ramite Borbonica Acuta, ho ragione di pensare irreversibile a questo punto, non contento di aver completato la serie tipologica del 9 cavalli di Ferdinando IV, ed avendo anche qualche variante, ho preso altri due esemplari, 1790 e 1792 (che ho postato poco fa anche in altra discussione) arrivando a quota 18. Secondo voi è giunto il momento di rinchiudermi senza accessi ad internet e buttare la chiave? ? Intanto ve li presento. Saluti Alberto
    2 punti
  12. Buona sera a tutti, partecipo con uno dei miei 9 cavalli Ferdinando IV 1792. Saluti Alberto
    2 punti
  13. Grazie @Rapax! La problematica delle luci è la prima che contiamo di risolvere. Il 20 e 21 febbraio 2021, i problemi riscontrati (stiamo chiedendo feedback un po' a tutti i presenti alla prima edizione) saranno certamente risolti. Partiremo proprio da quelli per presentare una nuova edizione ancora più bella!
    2 punti
  14. Sapevo che il tuo intervento non era diretto ai Restauratori ma era basato sul principio che le monete non vanno toccate. Ma in realtà questo è un principio relativo, molte monete antiche sono soggette a questo processo, l'importante è non alterare la natura della moneta, quindi tutto ciò che può riportare allo stato naturale della moneta è ammesso. Preciso che io non sono un restauratore di professione, ma la mia curiosità e la buona manualità che ho maturato nel mondo in piccolo, mi ha spinto ad intervenire su una monetina di poco conto riportandola a nuova vita. Da lì è partito un percorso di ampliamento delle conoscenze nel campo del restauro, con il risultato che hai potuto vedere. Devo dire che riportare a nuova vita monete che in apparenza sembrano perse è una cosa che mi dà grande soddisfazione.
    2 punti
  15. solitamente per vedere lo stato dei conii la conservazione dovrebbe essere più alta, in modo da confrontare più zone della superficie monetale non solo quella periferica (come in questo caso). Altresì, è importante esaminare alcuni dettagli dei rilievi, in maniera molto ravvicinata, ma, come scrivevo poco prima, lo stato dei rilievi ormai non permette di vedere questo dettaglio. Nel caso specifico della moneta in questione, in questo stato conservativo (usura marcata, e dagli hairlines che vedo, la moneta sembrerebbe anche spazzolata) ciò non è possibile. Se collezioni scudi sabaudi saprai benissimo come ne i tondelli ne i conii stessi erano perfetti, tanto meno le attrezzature usate per la coniazione. Ciò ovviamente influiva sulla qualità di coniazione (non dimentichiamoci che tra i difetti potevano esserci anche leggeri slittamenti di conio, oltre alle classiche rotture di questi). Da quello che vedo e che osservi, direi che si tratti dei soliti difetti congeniti osservabili in questa tipologia. Tondello con qualche normale difetto nel bordo, leggera decentratura, che probabilmente può aver influito nella coniazione. Le lettere possono aver subito questi problemi in fase di coniazione, come anche potevano presentare delle rotture in quelle zone. Da una moneta in alta conservazione si potrebbe risalire alla qualità dei conii in base allo stato dei campi, e della precisione dei rilievi molto piccoli, come le varie armette dello stemma, le lettere che compongono la firma dell'incisore o parti del ritratto, come occhi, punte della capigliatura, orecchio e taglio del collo. Spero di essere stato sufficiente chiaro. In caso fammi sapere... Fabrizio
    2 punti
  16. Ciao, un buon pezzo. A mio parere valore sui 30 euro.
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  17. Per me la moneta dei sogni sarebbe quella con la mia effige raffigurata... ma ci sono un paio di piccoli impedimenti, il secondo più ostativo del primo 1) nn sarò mai Papa. E con ragionevole certezza re o imperatore. 2) anche qualora mi distinguessi per qualcosa di particolare che meritasse una moneta commemorativa... sarei morto da decenni o secoli, per potermela godere tra le mani ..
    2 punti
  18. Posto questo video come ricordo di Collexpo 2020 Pistoia
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  19. zoom sui solchi ottenuti da una pressa :
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  20. Nuovo arrivo nella collezione Savoia- Acaja : Amedeo D'Acaja Forte II Tipo (o Patacco) Zecca di Pinerolo - Mir Savoia 31
    1 punto
  21. Buon pomeriggio, sono lieto di comunicarvi le date del prossimo appuntamento con il Memorial Correale. Un sentito ringraziamento agli amministratori del sito per la visibilità concessa e a tutti per l'eventuale partecipazione, sono a disposizione per ogni eventualità, questi i dettagli dell’evento: Video X Memorial Correale, con la presenza di Elena Anticoli De Curtis, nipote di Totò Video presentazione 1 Video Presentazione 2 Vedi su Web Iscritta alla FSFI Federazione fra le Società Filateliche Italiane Email: [email protected] Telefono: (+39) 3498125912 (Attilio Maglio) Pagina Facebook Associazione Circolo Tempo Libero Siamo presenti sui maggiori social media marketing In memoria del fondatore e Presidente dell’Associazione Circolo “ Tempo Libero ” di Castellammare di Stabia Salvatore Correale, scomparso prematuramente il 28 marzo 2013, lasciando un vuoto incolmabile. Condividi Condividi Condividi Condividi Torna a Gragnano in provincia di Napoli, con la 52° edizione, la manifestazione Memorial Correale, organizzata dall’Associazione Circolo "Tempo Libero" di Castellammare di Stabia, in memoria del defunto Presidente Salvatore Correale, attirando centinaia di visitatori e partecipanti provenienti da ogni regione d’Italia alla ricerca di oggetti da collezione da investimento. La mostra di numismatica, filatelia, cartamoneta, cartoline, libri e oggetti di vario genere, si terrà presso l'Hotel Parco, che si trova nella Strada Statale per Agerola 366, immerso nel verde naturale, facilmente raggiungibile dal tratto autostradale E45 direzione Penisola Sorrentina. Situata a 30 chilometri dal capoluogo campano, Gragnano possiede una storia che ruota intorno all'antica arte bianca della pasta, del vino e del panuozzo. A 6 chilometri da Agerola, la cosiddetta “Svizzera napoletana”, una splendida terrazza sulla Costa d’Amalfi, meta di escursionisti ed amanti della buona tavola, tra clima fresco, panorami suggestivi, e la cucina genuina e gustosa, specialità rinomata i latticini. La Campania, da 26 anni, grazie ai grandi sforzi e sacrifici dei soci dell’Associazione Circolo “Tempo Libero”, è diventata, nel tempo, nel panorama nazionale del collezionismo, punto di riferimento per esperti operatori del settore e studiosi, con serietà, professionalità e passione, in una realtà ostile, poco propensa ad ospitare iniziative di questa valenza storica e culturale, con carenze strutturali sia pubbliche che private. Il Memorial Correale è l'unico evento del Sud Italia, per anzianità, che ha sempre garantito massima accoglienza ai collezionisti, ambiente sicuro, totalmente familiare, presenza di materiale certificato e dichiarazione di autenticità, grazie a qualificati operatori del settore, periti iscritti all'albo del Tribunale, della Camera di Commercio, esperti numismatici iscritti alla N.I.P, N.I.A e filatelici alla FSFI - Federazione Fra le Società Filateliche Italiane. Orari Gli orari di sabato 21 marzo saranno dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18, con la possibilità di pranzare al ristorante dell’Hotel, con un pasto a prezzo fisso che offrirà specialità locali. Domenica 22 marzo, invece, l’entrata sarà aperta soltanto la mattina dalle 9:00 alle 13:00. L’ingresso è gratuito, mentre a pagamento saranno i due parcheggi interni video sorvegliati e custoditi. La nostra filosofia è il collezionismo di qualità, approfondendo la conoscenza attraverso lo studio, coinvolgendo e appassionando le nuove generazioni, stimolandoli con sani valori e principi etici. Saranno due giorni dedicati ad oggetti senza tempo che hanno segnato la nostra storia, un lungo viaggio tra monete rare, ammirando vere e proprie opere d’arte, ricordando una nobile tradizione italiana, la cartamoneta, per apprezzare la maestria e la creatività degli incisori di medaglie commemorative, militari e religiose, esplorando l’universo filatelico, tra francobolli che raccontano frammenti storici, unici ed irripetibili e cartoline che raffiguravano bellezze architettoniche e artistiche da tutto il mondo. Acquistabile il saggio catalogo sulle monete di Gubbio con l’effigie di Sant'Ubaldo Andrea Cavicchi, studioso di monetazione antica e medievale, autore e curatore di numerosi volumi, articoli e mostre tematiche, ha redatto un saggio catalogo composto da 160 pagine a colori, dove sono riportate tutte le emissioni monetali dedicate a Sant'Ubaldo, vera e propria “figura identitaria collettiva” della città e della gente di Gubbio e del territorio. Un catalogo da conservare e leggere con attenzione, con notizie storiche e schede complete, e richiedere informazioni direttamente all'autore presente alla manifestazione. Prenotabili L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha emesso due nuove monete della collezione Numismatica 2020 dedicate a illustri personaggi italiani e alla bellezze del nostro paese. Per l'occasione saranno prenotabili in anteprima per il Sud Italia, a tiratura limitata, da tutti i collezionisti e non: Il 5 euro Grandi Artisti Italiani - Eduardo De Filippo,in cupronichel, finitura Proof, e il 5 euro Pizza e Mozzarella - Serie Cultura Enogastronomica Italiana, in cupronichel, finitura Fior di conio. Sarà presente Con il patrocinio della FSFI - Federazione fra le Società Filateliche Italiane, sabato 21 marzo 2020 , dalle ore 9 alle 13, con la presenza di Poste Italiane, sarà disposto un servizio filatelico temporaneo, emissione di una cartolina a tiratura limitata e timbrate con l'annullo speciale. Dove ci troviamo Gragnano è una cittadina posta sul confine Sud della Provincia di Napoli, sulle prime balze dei Monti Lattari, che dividono i due versanti della Penisola Sorrentina. Oggi i numerosi riconoscimenti di marchi europei di qualità e di tutela, ben sei, ne fanno un punto di eccellenza agroalimentare europea, una vera e propria ambasciatrice della Dieta Mediterranea nel mondo: l'IGP per la Pasta, il DOC per il vino, i DOP per 2 formaggi, l'olio extra vergine di oliva ed i pomodori. Come raggiungere il Memorial Correale Immerso in un parco naturale Strada Statale per Agerola 366 Gragnano (Napoli) Sito: hotel-parco.it Email: [email protected] Telefono: (+39) 081 871 55 91 Hotel Parco Direzione Sud su E45. Prendere l'uscita Castellammare di Stabia direzione Penisola Sorrentina. Prendere l'uscita Gragnano. Entrare sulla destra in via Castellammare. Alla rotonda proseguire sulla destra verso la Strada Statale per Agerola 366. Sulla sinistra a 500 metri troverete l’Hotel Parco. << Cliccare sull'immagine per visionare il percorso >> Locandina XVI Memorial Correale.pdf Volantino retro stampa.pdf
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  22. u was away and missed a few years, So here are 1919, American 1-cent...
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  23. Ho ricevuto ieri mail dal CCNM che informava di questa conferenza. Mi è sembrato utile a tutti pubblicizzarne l'evento. Il circolo Numismatico di Monza ha organizzato il seguente evento per venerdi 21 Febbraio presso la Sala Polifunzionale della RSA BELLANI, Via Lipari 7 - Monza. Allego la locandina ufficiale.
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  24. Io personalmente sono stato forzato a collezionare la repubblica, perchè le mie prime monete romane le ho ricevute in dono da nonno che erano il residuo del lascito del mio trisnonno che le collezionava a fine 800. Però ho trovato molto entusiasmante come libro "formato catalogo" Le monete d'oro e d'argento della Repubblica Romana di Varesi e sarà per nostalgia ma il Babelon mi gusta sfogliarlo ogni tanto. Le imperiali, soprattutto quelle dopo gli antonini, non riesco proprio a farmele piacere.
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  25. Be’ a chi piace il genere possiamo proporre i fusi, si va oltre il chilo ?
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  26. @417sonia Ciao Luciano. Il tuo post non può che solleticare la mia "nota" sensibilità ad argomenti di natura finanziaria/monetaria. Per completare il ragionamento che mi spingi a fare servirebbero, a dire il vero, ulteriori elementi macroeconomici quali, ad esempio, l'andamento dei prezzi durante il dogado del Giustinian e uno spunto sulla conseguente "inflazione" del periodo; questo sarebbe comunque riduttivo al periodo del dogado e al territorio bergamasco, mentre i dati a supporto del ragionamento risulterebbero probabilmente di più ampia portata. La mia semplice riflessione, peraltro, attiene al sentimento di crescente fiducia che la gente, volente o nolente, iniziava a riporre non più al valore intrinseco della moneta, e nello specifico al fino d'argento (o oro) in essa presente, bensì alla solvibilità della "promessa" che lo Stato centrale si assumeva verso il possessore di quella moneta, impegnandosi a "ripagarla". E' un principio di fiducia sulla circolazione della moneta e della sua accettazione negli scambi, a qualsiasi livello, che oggi noi diamo per scontato, ma che è relativamente recente e di non semplice assunzione. Oggi di strada ne è stata fatta molta, e noi utilizziamo un pezzo di carta, anzi, un pezzo di plastica che sposta "bit" da un soggetto all'altro e viene riportato in numeri su una riga stampata su di un foglio che la banca (forse) ci manda, o ci mostra su una schermata del computer o dello smartphone. La moneta è infatti sempre più evoluta, e credo che quello da te descritto sia un passaggio evolutivo della "percezione" del valore di uno strumento, che va al di la del suo contenuto intrinseco. Continuo la mia riflessione spostando ora il ragionamento sulle banconote in Euro, rispetto alle vecchie banconote in Lire. Nessuno di voi ha notato una "sottile" differenza "giuridica"? Prendete una vecchia banconota in Lire; riportano tutte la frase...."PAGABILI A VISTA AL PORTATORE". Vi siete mai chiesti perchè sulla banconota in Euro questa frase non c'è? Semplice. La banconota in Lire era emessa dalla Banca d'Italia, che disponeva delle riserve auree per "ripagare", in caso di necessità e a richiesta del "portatore", quel valore nominale. L'Euro no! E' un'istituzione contrattuale emessa dalla BCE, quale risultato di un accordo tra le banche centrali dei Paesi. Ma la BCE è priva di riserve auree proprie da utilizzare, ce ne fosse mai bisogno, per ripagare quel valore in Euro. Tutto questo per dire cosa, tornando al tuo post....? Che tutto si muove sulla fiducia.....finché questa dura. Un saluto. Paolo.
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  27. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1990_2.pdf Allego l’articolo della Signora Bovi relativo al tarí in oggetto.
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  28. DE GREGE EPICURI La rugosità non è segno di fusione. In questo caso, comunque, mi pare originata da una pulitura con sostanze aggressive acide. Segni diversi di fusione io non ne vedo. Aggiungo che finora non mi sono noti falsi degli antoniniani di Salonina (il cui valore commerciale è basso).
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  29. Interessantissima testimonianza, che non conoscevo. Grazie. Gli antenati dei rotolini...
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  30. Ringrazio tutti per le risposte. Mi complimento con Te per il lavoro ed i risultati conseguiti. Veramente incredibile! Mi permetto solo qualche chiarimento alla discussione che ho postato. Non volevo criticare la categoria dei Restauratori, so che in Italia siamo i primi al mondo e lo attestano le numerose opere artistiche riportate a nuovo splendore. La mia base di partenza è quella di un collezionista o meglio, immodestamente, di un numismatico. Pensavo che lavorare di bisturi su una moneta fosse un "atteggiamento" aggressivo e portasse a dei danni al tondello. Cioè non fosse un restauro "conservativo" ma costituisse un'intervento soggettivo e quindi criticabile. Preso atto dei vostri autorevoli pareri, cambierò atteggiamento. Mi spiace solo che in numerose occasioni sono stato criticato aspramente per aver sostenuto che una moneta sporca, unta e bisunta è preferibile lavarla con acqua e Sapone di Marsiglia. Il mondo è vario e per fortuna c'è sempre da imparare. Ringrazio ancora, Saluti, Beppe
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  31. Sì certo. Venerdì 21 febbraio alle 20.45 presso la sala Polifunzionale della RSA Bellani di Monza è organizzato un incontro con il socio ed esperto numismatico Alberto Capponi su La monetazione celtica europea e padano-alpina. La storia dei Celti Cisalpini, poco nota al grande pubblico, interessa l’area padano-alpina ed è un fondamento delle nostre radici, dato che anche le preesistenti popolazioni (Liguri, Veneti, Reti) ne furono largamente influenzate. Prima della conquista romana il nostro territorio fu abitato da popolazioni celtiche o celtizzate a partire dal VI e soprattutto dal IV sec. a.C.: un fatto non trascurabile, non completamente assorbito nella successiva romanità. La numismatica contribuisce allo studio di queste etnie e civiltà in Europa e in Lombardia, evidenziando relazioni e influenze tra popolazioni contigue.
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  32. 1 punto
  33. Così da foto è un attimino difficile, visti i riflessi. Però se dovessi dare un giudizio, preso alle strette, vedendo le foto direi 1958. Domanda: a te interessa avere le 100 lire per annata o solo per tipologia? Comunque opterei per un FDC per quanto riguarda le monete della Repubblica.
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  34. In asta Bertolami 52 al lotto 9, il prossimo 08-11-2018, un rarissimo, notevole nomos con al diritto Falanto sul delfino ed al rovescio testa di ninfa contornata da rami di ulivo : tra le prime emissioni a doppio rilievo di Taranto . Unisco, di pari tipologia, un altro esemplare passato a suo tempo ( 1998 ) in NAC 13 al lotto 77 .
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  35. 1 punto
  36. For 1921, a porcelain 20-mark from Saxony...
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  37. Nessuna delle 2. Come detto una è fratturata in modo importante, l'altra tosata (con riferimento all'esempio).
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  38. "Picciolo" di per sé non indica nulla; con l'espressione "picciolo" è sottinteso denaro (=denaro piccolo, ossia, di fatto, svilito). Dicia o che si tratta di un ..aggettivo sostantivato ? Con l'espressione "soldo" si intende un valore di 12 denari, oppure la 240ma parte della lira. In linea di principio i "nomi" non corrispondono necessariamente a monete "fisiche". Può essere io non abbia capito la domanda, per cui chiedo: se il menzionare il soldo, come credo, ha la semplice finalità di dare un'informazione al lettore, dov'è l'errore? Inoltre, a quanto ammonta la transazione? (data l'ora sono un po' annebbiato, per cui può essere che io l'abbia davanti al naso e non la veda)
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  39. Nessuna polemica Giacutuli, li ho qui con me.... Li posso toccare... Controllare e confrontare sia con i falsi d'epoca che con i Tarì buoni, e non mi sento di giudicarli come tali.
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  40. Le lire e le lirette è difficile trovarle in buono stato, ma essendo comuni o non comuni io preferisco quelle integre. Se fosse stato un denaro carolingio mi poteva star bene anche spezzata, ma così no. Ciao
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  41. per un attimo @Scudo1901ho pensato.. quale moneta ha un gattino su sfondo blu? poi ho letto meglio. scusatemi ma ho avuto una giornata difficile ?
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  42. Dalle mie parti si dice : "uffle' fa al so miste".
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  43. concordo, un vero restauratore sa bene come togliere le concrezioni con il bisturi e dove intervenire con un cotton fioc... Poi in ogni ambito ci sono le capre. R.
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  44. Premesso (se mai ce ne fosse bisogno) che le identificazioni fornite da questo forum sono assolutamente gratuite e... senza impegno, volevo indicare alcuni dati importanti per poter procedere all'identificazione di qualsiasi moneta. 1) Scansione o foto della moneta, sia diritto che rovescio, ricordando che gli allegati non devono superare i 60kb (si consigliano immagini jpeg). Per ogni delucidazione sugli allegati, fare riferimento alle FAQ a questo link: 2) Descrizione delle figure e delle lettere (se poco visibili nella foto) 3) Diametro (indispensabile) 4) Peso (fondamentale) 5) Metallo presunto (assai importante) 6) Per monete moderne, luogo di provenienza (se conosciuto) 7) Al fine di facilitare la successiva ricerca di monete già identificate, si prega di inserire 1 sola richiesta di identificazione per ogni discussione creata. Infine mi raccomando, quando arriveranno le risposte non sarebbe male ringraziare chi ha speso del tempo e consultato dei libri per identificare la tua moneta.
    1 punto
  45. monete di Luigi VI Capeto "il Grosso" e di Filippo II Augusto ?
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  46. Buonasera a tutti 4 grossi Carlo II II Tipo MIR 372a Zecca Aosta
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  47. Buona serata Questa volta non parlerò di monete, almeno in senso stretto, ma di un "Proclama" pubblicato il 17 marzo 1687 per ordine del Podestà Daniel Renier ed il Capitano Agostin Nani in quel di Bergamo, a valere per la città ed il suo distretto. Il Proclama fissa i cambi per le principali monete in oro e argento che corrono per il territorio e dispone dove e quando questi Proclami debbano essere affissi per la pubblica conoscenza; inoltre elenca le punizioni per coloro che non provvedono alla affissione nei luoghi deputati e per coloro che non si attengono ai cambi .... non parliamo di coloro che immettono moneta falsa o tosa quella buona. Spero che qualche cosa si riesca a leggere, ma il foglio è veramente un "lenzuolo" ed ho avuto non poche difficoltà a farlo entrare tutto nella foto .... saluti luciano
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  48. Ciao @acraf, Le osservazioni di @Arthas le condivido pienamente. Certamente , alla comparsa di una moneta molto rara e in più di grande qualità e opportuno uno studio approfondito prima di dubitarne la genuinità. Se avresti avuto modo di osservarla dal vivo presso la casa medesima, probabilmente la discussione avrebbe preso una direzione diversa di come l'hai impostata. Però siamo umani e possiamo anche sbagliare (me compreso). Pertanto cercherò di dare un mio modesto contributo. Il confronto con ben altri 3 monete, sul rovescio notiamo subito una rottura o sbecciatura di conio al mento, la prima cosa da fare nel confrontarla con le altre , riuscire ad determinare una "consecutività del conio , (poiché si tratta sempre dello stesso conio). A questo si identificano be 4 diversità di questa rottura. Si osservano anche le eventuali altre alterazioni del conio e si può determinare che la moneta Bertolami non è clone da nessun altra moneta. Anzi si può determinare che è di prima battitura e che segue la moneta Gulbenkien , poi NAC 13 ed infine la De Luynes. Allego il confronto e sono disponibile ad inserire altri elementi . Purtroppo le foto sono quelle che sono, ma ci danno nettamente (per chi li vuol vedere) una visione più specifica. Magari con la foto che segue , si può percepire meglio.
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