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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/17/20 in Risposte

  1. In questi giorni stiamo vivendo una situazione eccezionale. Ritengo che dobbiamo comunque poter coltivare le nostre passioni, soprattutto quelle che si possono fare tra le mura domestiche. La numismatica è sicuramente una di queste. Ho pensato quindi a questa discussione dove possiamo dire la nostra su perchè e come collezionare le monete di Venezia. Secondo me il perchè collezionare veneziane è strettamente legato alla storia di questa città unica al mondo che è Venezia. E' una storia che dura un millennio ed è ricchissima di avvenimenti, di vittorie, di sconfitte, di scoperte, di viaggi, di vita... Le monete ci raccontano tutto questo, ci fanno toccare con mano la loro storia, ci fanno sognare... Credo che fin qui tutti i collezionisti di Venezia siano d'accordo. Ma la domanda principale è come collezionare le monete di Venezia? La prima possibilità è il ''metodo'' Papadopoli. Ovvero si colleziona tutte le monete. Il problema è che una collezione di questo genere richiede fondi illimitati e la maggioranza dei collezionisti non ha questa possibilità. Allora bisogna scegliere. La prima scelta potrebbe essere quella del nome: una moneta per ogni doge. La seconda scelta potrebbe essere di tipo temporale: ad esempio tutte le monete del medioevo oppure tuttele monete del periodo della guerra di Candia oppure tutte le monete del 1700... La terza tipologia di scelta potrebbe essere tipologica: una moneta per tipo oppure tuttele monete di una tipologia (classica la collezione degli zecchini)... La quarta potrebbe essere di tipo geografico: tutte le monete per l'oltremare oppure tutte quelle per la terraferma. La quinta potrebbe riguardare falsi e contraffazioni. La sesta... Ovviamente le possibilità sono infinite. Ognuno sceglierà quella che preferisce. Ma una cosa è sicura, soprattutto se si accompagna la collezione con qualche libro che tratta la materia, il tempo trascorso con le monete sarà molto piacevole. Arka Diligite iutitiam
    7 punti
  2. Ciao @Litra68, allora non devi essere perplesso a riguardo la coniazione al martello, perchè le lamine riscaldate e spianate sulle incudini dagli obrieri al fine di portarle allo spessore necessaro, venivano tagliate in pezzi più o meno quadrangolari; venivanopoi passate agli affilatori i quali con le forbici (adatte) le ritagliavano cercando di farle assumere una forma il rotonda possibile......verificando ovviamente il peso. I tondeli successivamente, una volta bianchiti, venivano consegnati ai coniatori per la successiva battitura. Ovviamente venivano fuori anche tondelli di ineguale spessore oltre ad un aspetto della moneta polilaterale. Questo accadeva quasi sempre per il rame, e soprattutto nella monetazione di Filippo III e Filippo IV....dove, spesso, sia per poca professionalità degli operai, sia per fretta (perchè in questo periodo le vicende in zecca erano tutt'altro che di periodi tranquilli), a questo tipo di metallo non venivano effettuati i dovuti e necessari controlli. Anche a riguardo l'argento di questo periodo (soprattutto di Filippo IV), ho forti dubbi nell'utilizzare indiscriminatamente la frase abituale "è tosata". Se ad esempio mettiamo sotto osservazione un nominale a caso, ma quello alquanto più evidente....il Tarì di Filippo IV del 1622, il 99% di queste monete, al primo colpo d'occhio, farebbero propendere verso questo concetto: la tosatura. Ma è proprio così ? Io ritengo di No. Chi conosce gli accadimenti di quel periodo in zecca a Napoli, tra esperimenti, spostamenti di locali, approccio a nuovi metodi di coniazione, potrebbe come me, propendere per un accadimento non dovuto all'esterno della zecca (cioè una volta fuoriuscita la moneta dai locali), ma a un problema avvenuto nella fase della preparazione del tondello (cioè il taglio della lamina).
    5 punti
  3. Che dire. Ho cominciato a seguire Venezia con l'entrata in proprietà (ai tempi non potevo certo essere definito collezionista) di un comunissimo soldo da 12 bagattini (quello del mio Avatar). E' stata una cosa che è cresciuta man mano, fino ad essere una passione più strutturata. Non avrebbe potuto essere diversamente perchè Sirmione è stata parte della Serenissima fino alla Sua caduta. Basta guardare cosa campeggia in alto sull'entrata di uno dei Castelli più famosi e visitati in Italia (22 posto in Italia come numero di visitatori) E se si entra nella parrocchiale c'è un bel leone affrescato. Gira e rigira Venezia è la nostra storia, la mia storia. Sapete quante volte mi sono seduto con gli amici sul fossato (al posto di quel signore vestito in verde) a guardare le turiste passeggiare e cercare di rimorchiare?. Una volta era così e qualche volta andava anche bene. E sempre con il leone che ci copriva le spalle. Sulle monete ho poco da dire, ma molto da studiare e nel tempo mi sono accorto che "sono in modo particolare" le monete povere quelle che mi incuriosicono di più. Ho una collezione diciamo variegata, ma arrivo al massimo ai 10 soldi o mezza lira con una discreta presenza di falsi ed imitative che sono l'ideale proprio per ampliare una conoscenza delle monete non fine a se stessa. Si potrebbe dire con un falso, che un perchè tira l'altro senza mai un fine ed a volte senza una risposta conclusiva. Ma importante è che mi diverto pure, quindi perchè no. Bravo Arthur ci voleva un momento di riflessione. Buona serata. Fabry
    4 punti
  4. Come dice Luciano, ogni motivazione è buona; ma per un "Colognese" come me, non collezionare Venezia è sinonimo di slealtà (e la mia provenienza indicata nel Profilo lo sottolinea). Con dogale del 16 aprile 1406 del Doge Michele Steno, infatti, venne sancito che "volumus & decernimus quod Colonia sit per sè & sub nostro dominio & sub jurisdictione nostrae Venetiarum & non sub Jurisdictione Vicentiae nec Veronae......". Cologna venne quindi aggregata al Sestiere di Dorsoduro, e i Colognesi divennero "adottivi cittadini veneziani", sino alla fine della Repubblica. Nessun'altra città ebbe questo privilegio. Paolo
    4 punti
  5. Ti pongo un dubbio. Ammettiamo che si approvi la politica del contenimento (non tutti sono concordi). In questo caso, trovato il primo caso di coronavirus sarebbe stato del tutto sensato chiudere piú o meno tutto come adesso visto quello che è successo. Ritieni che la popolazione avrebbe reagito come adesso ovvero grossomodo accettandolo o scendendo direttamente in piazza? E il mondo industriale? Ci sono molti esponenti politici che inizialmente erano ben contrari per essere adesso su posizioni ancora piú oltranziste del governo, come avrebbero reagito? Obtorto collo abbiamo ripercorso gli stessi errori della Cina o quasi e devo dire che il resto dei paesi europei non si sta comportando in modo poi così differente chi piú chi meno. E forse sbagliando piú di noi che inizialmente abbiamo abbastanza sottovalutato il problema anche perché la Cina è lontana, demografia e usi differenti ecc. ecc. Viceversa adesso l'Europa ha un buon esempio di cosa significhi questo contagio sul proprio suolo.
    4 punti
  6. concordo con tutti voi, i cavalli sono davvero piacevoli. ecco un mio esemplare, Federico III d'Aragona (1496-1501). D/ FEDERICVS°°°REX°° Testa adulta e grossa, con capigliatura non fluente. R/ °EQVITAS°°REGNI Cavallo gradiente a destra; sopra stella a sette raggi. In esergo L accantonata da cerchietto e stella, ossidazioni. CNI 157 var. P/R 16b. MIR 110/3. g. 1.90
    3 punti
  7. Segnalo l'uscita su i quaderni Ticinesi di un primo articolo di grazia Facchinetti sui 10 solidi di Olibrio con importanti anticipazioni sulla pubblicazione complessiva dei 1000 pezzi Si fa menzione anche degli oggetti in oro e del contenitore Da leggere!
    3 punti
  8. Un motivo importante per collezionare Venezia nel mio caso è l'appartenenza geografica al suo territorio o ex terraferma. Sempre negli ultimi 20 anni ho avuto modo di vedere, toccare e confrontarmi con i tondelli lagunari e i suoi collezionisti. Non mi pongo nessun limite particolare, tutto ciò che è del capoluogo veneto e mi piace o lo ritengo interessante per conservazione, storia o rarità lo acquisto o meglio mi piacerebbe acquistarlo anche se ammetto che ho un debole per i grandi moduli in argento. Penso poi che in generale molto diffusa sia la collezione tipologica legata all'oro di ducati e zecchini.
    3 punti
  9. ciao a tutti. Ci vediamo a novembre ,sarebbe bello che al pranzo del sabato partecipassero veramente in tanti. In questo momento le priorita' sono altre. Usiamo il forum per tenerci in contatto , tornando a parlate delle nostra passione per le monete e la storia ad esse collegate. La vita continua.. e anche le nostre passioni. Forza andiamo avanti.
    3 punti
  10. Ciao @Litra68, approfondiremo...che un pò di tempo disponibile. Ma ti dico subito che l'oro non si toccava, l'argento veniva tosato e il rame veniva spesso (la barra ti metallo) tagliata male. Non c'era motivo di tosare monete di rame..... !!
    3 punti
  11. nuovi volumi entrati nella mia biblioteca numismatica (dovrò aumentare scaffalature), ecco un motivo per rimanere a casa causa corona virus
    3 punti
  12. Esiste il thread "le monete piu' piccole della vostra collezione" e quindi mi sento di dover aprire un altro thread per quelle piu' grandi. Attualmente la moneta piu' grande è posseduta da @villa66, post numero #7 Questa è la mia piu' grossa: 50 milioni di marchi, moneta di emergenza della provincia di Vestfalia, nel periodo della prima guerra mondiale, coniate per via del materiale bellico scarseggiante. 44,5 mm di diametro, 31,72 grammi in tombacco (lega di rame e zinco). 106.060 pezzi coniati. Fronte: Heinrich Friedrich Karl von Stein, leader tedesco in tempi duri 1757-1831 Retro: Cavallo della Vestfalia Il mio catalogo Jaeger riporta che queste monete non sono mai state utilizzate come monete ufficiali, bensì come "ricordi a forma di medaglia" usati per scopi sociali. Nell'autunno del 1923 queste monete avevano un valore pari a 0, che vennero poi regalate alle scuole della Regione della Ruhr.
    2 punti
  13. Buonasera, quaderno di studi del Circolo Mario Rasile, casa editrice Diana. La repubblica Napoletana del 1799.
    2 punti
  14. 2 punti
  15. La mia "Venezia " riguarda Agostino Barbarigo, perché è stato il Doge che ha dato il valore di città nel 1492 a Thiene a seguito dell'aiuto dei thienesi nella presa di Rovereto. È una collezione bella e soddisfacente ma soprattutto il bello è che leggendo si scoprono tantissime cose interessantissime.
    2 punti
  16. Bravo Artur, discussione che aprirà molti spunti e ci farà conoscere (per chi non le sa già) le sottosezioni -passatemi il termine- della nostra passione comune. Come giustamente detto, nessuno di noi è un Papadopoli né un Savoia, quindi, soprattutto per i nuovi, è importante capire che dire "colleziono Venezia" sia inevitabilmente generico. Io come molti ho iniziato a comprare alla rinfusa, ma da adolescente nei lontani '90 con pochi libri e niente web cercavo di spaziare di qua e di là. Soprattutto, senza dover/poter spendere tanto. Poi, per passione storica, ho iniziato il medioevo, quindi ho avuto una folgorazione per le medaglie, infine come qualcuno di voi sa da cinque anni ho per la testa solo i possedimenti... ho arrischiato, lo so, perché ora mi ritrovo nella fase di stallo. Mi mancano ormai solo pezzi introvabili e/o troppo impegnativi. Però mi piace sapere di avere una piccola raccolta formatasi ormai da trent'anni assolutamente eterogenea ma rappresentativa di tutti i mille anni di attività della zecca.
    2 punti
  17. Buonasera!! Anche io sono stato conquistato da Venezia quando avevo meno di 20 anni, dalla sua storia in genere, ma soprattutto dal lato commerciale che tanto era caro ai veneziani. Sono entrato in contatto quasi per caso con uno zecchino veneziano andando a vedere per comprare un marengo. Ovviamente sono uscito dal negozio con lo zecchino e da allora non mi sono più fermato! Colleziono principalmente scudi della croce e frazioni di essi negli ultimi 2 anni. Anche se avevo iniziato con gli zecchini /ducati. Poi se trovo altro di interessante di venezia o a buon prezzo metto in collezione anche quelli, Saluti. E buone Veneziane a tutti!
    2 punti
  18. 1927 Regno d'Italia - Buono da 2 Lire Anche questa l'ho trovata in ciotola per 500 lire una ventina di anni fa, solo successivamente ho visto che era raretta la conservazione naturalmente è adeguata al prezzo pagato.
    2 punti
  19. Ciao, purtroppo il tuo pezzo è solo una riproduzione senza alcun valore, le uniche 4 monete esistenti sono estremamente rare, magari puoi leggerti questa appassionante discussione La tua era data in omaggio dalla perugina negli anni '70, è la n. 9 qui sotto raffigurata:
    2 punti
  20. Io colleziono principalmente altro. Tuttavia quando mi capita l'occasione, non disdegno di acquisire un Ducato/Zecchino purché di un Doge che già non posseggo...
    2 punti
  21. Ciao a tutti, mi permetto di intervenire pur non collezionando monete veneziane, ma solo in virtù delle mie origini venete che fanno si che una certa attrattiva per questa monetazione sia comunque presente. Dal mio modestissimo punto di vista quindi, se mai dovessi pensare di impostare una collezione veneziana, sicuramente sceglierei le meravigliose oselle (lasciando da parte quelle in oro) ma includendo anche quelle di Murano... Michele
    2 punti
  22. Ciao! Ogni motivazione è buona. Personalmente ho un occhio di riguardo verso le monete coniate sotto il dogato di Francesco Foscari, però ho tante altre monete che mi hanno "stregato", vuoi perché legate a qualche periodo storico affascinante, vuoi per la singolare iconografia; oppure perché particolarmente ben conservata, oppure semplicemente perché c'era il "prezzaccio"! Di fatto ho una piccola collezione molto variegata, che abbraccia gran parte della storia numismatica veneziana. saluti luciano
    2 punti
  23. Le foto (e la conservazione) non consentono di esaminare bene le monete. Da quel poco che vedo (ammesso che non sia colpa dell'immagine), le firme della seconda e della terza sembrano "irregolari" e quindi propendo per la falsità. Avendole in mano tu puoi giudicare meglio, confrontale con le immagini che ti posto di un falso (III tipo) e di una sicuramente autentica. Di entrambe ti ho segnato le caratteristiche principali che possono essere presenti.
    2 punti
  24. Buongiorno, ringrazio @demonetise @Rex Neap per il contributo alla discussione, un doveroso ringraziamento va anche a @eliodoroe @grunf, che per primi avevano risposto ai miei quesiti esposti nella discussione in piazzetta. Saluti Alberto
    2 punti
  25. 1927 PALESTINA A gentile richiesta di Villa66, ecco il 100 mills, argento 720. Adesso ci siamo.
    2 punti
  26. Anche se era già stato segnalato nella sezione "Bibliografia numismatica", ripropongo qui l'utile lettura del libretto (che è una raccolta di saggi) di Pietro Magliocca, Nuove considerazioni sulle monete di Ferdinando IV di Borbone nel periodo 1796-1798 Questa la recensione di Roberto Ganganelli: https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/libreria-nuove-considerazioni-sulle-monete-ferdinando-iv-borbone-nel-periodo-1796-1798/
    2 punti
  27. Complimenti sononin pochi ad averla, anche tra le case d’asta importanti a chi interessa ho le rare annate del 1892, 1913 e 1919 che posso cedere
    2 punti
  28. A me, personalmente, sembra una mano...
    2 punti
  29. Ma quella che preferisco in assoluto, anche perché è stata coniata appositamente per essere spesa e non solo per i collezionisti come per la moneta delle Bermuda postata in precedenza, è questa moneta dell'Impero Russo. Almeno in uno dei miei box portamonete (misura max da 45 mm.) c'entra! 1778 - 5 Kopeks di Caterina IIa la Grande - 52 grammi di peso e 41 mm. di diametro
    2 punti
  30. Io ho dei dubbi: ma il rame era così "prezioso" da essere sottratto dalla moneta? Io penso di no, ma non perché so quanto valesse a quei tempi il rame al grammo, ma per la cura con cui venivano coniate a martello le monete di rame e come ne era verificato il peso. Le monete in rame (parlo per quelle del vicereame coniate a martello) non erano fabbricate con la stessa cura posta per quelle d'argento e d'oro: la forma delle monete lo testimonia. Inoltre, per superare il controllo della qualità veniva pesato un gran numero di monete che doveva avere un peso compreso in un intervallo ben preciso; e non una ad una come per quelle d'argento e d'oro. Penso che gli operai, nel tagliare il metallo in eccesso dal tondello, non ci andarono tanto per il sottile...
    2 punti
  31. Quasi mezzo metro di diametro , scherzo ovviamente, lo so che volevi dire mm. ... La mia è di 41 mm per 31 gr. di argento, abbastanza nota e comune... Stati Uniti d'America - 2019 Oncia Argento Silver Eagle o Liberty
    2 punti
  32. Buonasera Pietro @Rex Neap io pure avevo notato che sottrarre una lettera dalla legenda di una moneta è un particolare che sicuramente non passa inosservato. Ben diverso è omettere o aggiungere un punto. Penso che tutti (o quasi) concordiamo che queste varianti sono segni voluti.
    1 punto
  33. Grazie per l' "appassionante" La discussione, integrata e ampliata, è poi diventata un articolo pubblicato su Panorama Numismatico di luglio-agosto 2016 (per la serie "mi faccio un po' di pubblicità" ) https://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/MEZZO-DOLLARO-D’ONORE.pdf petronius
    1 punto
  34. Ciao Paolo Grazie per questa informazione che non conoscevo (o dimenticata, chissà?!). Molto interessante; pensa se avessero voluto mantenere questa particolarità storica con l'unità d'Italia. Oggi avremmo un'enclave veneziana nella Provincia di Verona; decisamente singolare, anche se di difficile gestione. saluti luciano
    1 punto
  35. Altrettanto interessante è la mitologia raffigurata sulle civette. Atena era dea della saggezza e della guerra, combinando in sé due qualità che oggi troviamo incompatibili, ma per gli antichi non lo erano, una differenza significativa tra il loro mondo e il nostro. Era la dea protettrice di Atene, una delle più grandi città di tutti i tempi. Secondo l'antica mitologia greca, Atena era figlia di Zeus e della sua prima moglie, Metis, il cui nome significava "saggezza". Meti aveva avvertito Zeus che il loro primo figlio sarebbe stato più potente di lui, il che aveva agitato Zeus a tal punto che quando Meti rimase incinta inghiottì Meti e la loro creatura non ancora nata. Questo gli provocò un mal di testa che curò facendosi spaccare la testa con un'ascia. Dalla ferita uscì Atena, completamente cresciuta. Uno dei precursori di Atena è stata la Dea dell'Occhio dei popoli del Neolitico. Gli occhi spalancati della Dea dell'Occhio erano onniveggenti e onniscienti. Oltre ad essere la dea della saggezza e della guerra, nell'antica Grecia Atena era anche conosciuta come dea dell'occhio ed era descritta come "l'occhio lampeggiante". Il grande occhio frontale a forma di mandorla sulle prime civette può quindi avere un significato religioso. Alcuni non sono d'accordo, indicando l'arte attica e l'arte egizia e la ceramica dello stesso periodo con lo stesso occhio frontale sulle figure umane. La civetta è l'attributo o la mascotte di Atena. Secondo la mitologia, Atena a volte ha assunto anche la forma stessa della civetta. La specie di volatile raffigurato sulle civette ateniesi è l'Athena Noctua, chiamata anche civetta o Minerva Owl. Da 6 a 8 pollici in piedi e con un peso da 2,5 a 4,5 once, vanno dal Mediterraneo alla Scandinavia. La civetta allora come oggi era un simbolo di saggezza. In luoghi e tempi diversi, tuttavia, le civettehanno simboleggiato altre cose tra cui il terrore e la morte. Nessuna moneta rappresenta Atene meglio della Civetta e nessuna città era più centrale in Grecia di Atene. La Grecia, a sua volta, è stata il luogo in cui sono state costruite le fondamenta del nostro modo di vivere, del nostro modo di pensare e di interagire fra di noi. La nostra filosofia, la politica, l'educazione, la matematica, le scienze, la medicina, l'arte, il teatro, l'architettura e lo sport hanno avuto origine nell'antica Grecia da antecedenti relativamente agli inizi. I Greci hanno sviluppato magistralmente la sostanza stessa della nostra civiltà da ciò che hanno ereditato dalla Mesopotamia, dall'Egitto e da Minoa. segue
    1 punto
  36. Grazie tiberius sempre gentile e disponibile a rispondermi come sempre
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  37. Non ti preoccupare è un divertimento catalogare monete. Non è una trillina ma un sesino di Filippo IV D/ IIII REX HISPANIARVM Lettere PHI coronate R/ MEDIOLANI D Mistura Crippa 26 MIR Milano 375 Andata per il caffè appena possibile
    1 punto
  38. I’ll play! Here, next to a 1961 500L, is a 1974 20-balbones from Panama, a .925 silver coin 61mm in diameter and weighing 129.59 grams. A Christmas present, so I won't complain, but I find the 500L piece the more interesting of the two--by far, ... By far... v.
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  39. Bella monetina e rara complimenti. Blaise
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  40. e coni i "cavalli", dello stesso autore: " i coronati di Ferrante I d'Aragona", 1984
    1 punto
  41. Questa moneta delle Bermuda mi da un bel problema nel sistemarla nei miei box portamonete! tanto che è posizionata fuori! 55 grammi d'argento .925 (6.225 pezzi coniati) e 50 mm di diametro
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  42. E' una bellissima moneta, molto comune. In bassa conservazione la trovi anche a prezzi contenuti, se il tuo fine è acquistarla. Solo per dare un'idea di prezzi effettivi (e non certo per dare consigli per gli acquisti), ti segnalo che a questo link ne puoi vedere alcune attualmente offerte in asta: https://www.sixbid.com/en/lots/page/1/perPage/100?term=415%2F1&currency=EUR Secondo alcuni studiosi il monetiere, L. Aemilius Paullus, sarebbe il console del 50, secondo altri suo figlio; per conseguenza sono state proposte varie datazioni, che vanno dal 71 al 54 a.C.; Crawford, in particolare, propone il 62 a.C.. Al dritto è rappresentata Concordia, dea dell'armonia e della comunità. In questo caso la testa velata si riferirebbe alla morte di Crasso che metteva in pericolo gli equilibri politici dell'epoca. La scelta di rappresentare questa personificazione sembra alludere ad un tema caro alla politica ciceroniana di questi anni, la concordia ordinum (Cic., in Cat., IV,15; De off., II, 78-84); sappiamo infatti che il console Emilio Paullo era un sostenitore di Cicerone (Sall., Cat. 31,4; Cicero, Ad fam. XV, 13,2). Il retro commemora l'antenato L. Emilio Paolo, trionfatore di Pidna nel 168, sul re macedone Perseo, che si arrese al console senza scorta, accompagnato dai soli figli maschi. Proprio nella raffigurazione del rovescio sembra si possano identificare il sovrano ed i suoi figli con il magistrato romano davanti al trofeo. L'iscrizione TER può riferirsi sia ai tre trionfi celebrati dal generale (per le vittorie in Liguria nel 181, in Macedonia nel 167 e a Pidna, quest’ultimo citato da Velleio, 1, 9, 3), sia alla triplice acclamazione da imperator da parte delle sue truppe (la prima in Spagna, nel 189)
    1 punto
  43. San Marino È uno stato estero da sempre , quindi le sue leggi non valgono su suolo italiano e viceversa( a parte per i vari accordi di interscambio) ricordatevelo se dovrete mettere monete in asta in quel paese: è come metterle in asta in Germania o qualunque altro paese EU , quindi ci vuole l’autorizzazione dello stato italiano all’esportazione definitiva( rilasciato dagli uffici SUE) al pari di qualsiasi altro paese estero , da richiedere PRIMA di conferirle.....rischiate l’accusa di esportazione illecita di beni culturali e non è un reato da poco ......,se andate a San Marino con le monete in tasca e la finanza italiana vi ferma sotto il confine poi glielo spiegate voi cosa stavate facendo.... idem per il Vaticano che la moneta fosse sequestrabile può essere, ma sequestrabile non significa la stessa cosa che confiscabile. il sequestro è un “ dispositivo giuridico” temporaneo svolto nell’interesse di tutti gli attori del contenzioso.... una volta chiarita la natura e la legittimità della transazione il sequestro cessa. Qyello che non cessa è la confisca in caso le indagini stabiliscano che la moneta non abbia una provenienza lecita( perché, come scritto sopra, qualche furbone l’ha scavata o peggio rubata e poi conferita a San Marino senza dire nulla alla casa d’aste che la presenta , ma dichiarandole il falso , ovvero che è di sua legittima proprietaria) o perché, chi l’ha conferita, non ha chiesto il permesso di esportazione in forma preventiva e quindi la moneta è uscita dal territorio italiano in maniera illegale per approdare all’asta. Si , perché la responsabilità dell’ottenimento del permesso è a carico di chi esporta, non della casa d’aste che accetta il materiale conferito. Quest’ultima si limita a porre in vendita il bene dopo aver fatto firmare una dichiarazione di assunzione di responsabilità legale al conferente relativa a provenienza, possesso e documentazione necessaria.
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  44. MILANO Scuola Maschile via S. DAMIANO - REFEZIONE
    1 punto
  45. Per me e credo per molti e’ un motivo di orgoglio mostrare anche qui questa immagine che riassume quanto fatto come Gruppo in materia editoriale in autogestione, credo sia un unicum oggi nel settore, si vedono i 6 Gazzettini in attesa del 7 e i due importanti Speciali quello sul Catalogo delle monete della zecca di Milano esposte in Ambrosiana, un unicum per Milano e gli Atti pubblicati a colori del Convegno sulla zecca di Milano organizzato e realizzato dal Gruppo, mi auguro che come e’ piaciuto nell’intervento per il decennale fatto a Pistoia e in altri ambiti, anche non solo numismatici, possa piacere anche qui ...
    1 punto
  46. Taglio 2 € Nazione Germania zecca Germania A Anno 2020 Palazzo di Sanssouci a Potsdam, Brandeburgo Tiratura non pervenuta Condizioni Spl Città San Donato Milanese ( MI ) Taglio 2 € Nazione Portogallo Anno 2009 2ª edizione dei Giochi della Lusofonia a Lisbona Tiratura 1.250.000 Stato qSpl Città Soliera ( MO )
    1 punto
  47. Buongiorno, ho postato una discussione su Apollo epidemie etc… ma Vi prego di leggerla nella giusta ottica. Il fine ultimo, ovvero il mio obiettivo, oltre a quello di distrarvi e se possibile di darVi qualche informazione che non conoscevate, è quello di far capire che queste "bestie" ci sono sempre state, hanno causato sconquassi e perdite di vite umane ma abbiamo una fortuna: non crediamo siano colpa dell'ira di Apollo e non confidiamo nel bastone di Asclepio… abbiamo la Scienza. Sappiamo chi è responsabile ed abbiamo i mezzi per contenere i danni. Ce la facevano i romani antichi… non ce la faremo noi seguendo le indicazioni sanitarie che ci vengono fornite? E con la Scienza di cui disponiamo? Vinceremo anche questa battaglia con un nemico invisibile… e che serva da monito per il Futuro… riflettiamo tutti e soprattutto lassù tra chi prende decisioni per tutti. # TUTTO ANDRA' BENE Illyricum
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