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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/04/20 in Risposte

  1. Buonasera a tutti, partecipo con il mio Tornese 6 Cavalli 1789 Posto foto del taglio dei miei pezzi del 89-90-91 a partire da Sx. Posto 4 foto del Tornese fatte con luce diversa spero siano di vostro gradimento. Saluti Alberto
    3 punti
  2. Un nominale a cui tengo particolarmente, cedutomi da un caro amico. Sul fatto che sia rara penso possiamo essere d'accordo tutti. Moneta che forse non fece in tempo a vedere la fine della peste, io non so esattamente da quando furono coniate le santa giustine a nome dell' Erizzo ma mi piace pensare che furono tra le monete del rilancio economico di Venezia dopo la terribile crisi dovuta all' epidemia.
    3 punti
  3. Questo denaro che possiamo definire “civico” cioè emesso da un autorità differente rispetto alla chiesa tergestina, che in grandi difficoltà economiche cede al comune tra le altre cose il diritto di zecca, presenta, oltre che alla raffigurazione del Santo, martire e patrono Giusto, quello che a prima vista potrebbe sembrare un edificio a tre torri. Le rappresentazioni della Trieste medievale giunte fino a noi, che possono essere d’ausilio in questa ricerca sono negli affreschi e nei dipinti della cattedrale di San Giusto, alla scultura linea del Santo Patrono conservata presso il Museo della Fondazione Scaramangà e nel disegno su pergamena noto come “veduta di Trieste nel 1508” in collezione privata. Il documento si presenta come una veduta della città, presa dal lato mare. L’attenzione del disegnatore si è concentrata sulle strutture difensive e sullo sviluppo della cinta muraria. In tempi recenti questa pergamena è stata sottoposta ad analisi per datarla, ne risulta che sia stata creata verso la metà del XVII secolo, tuttavia il disegno è stato ottenuto con l’ausilio di fonti più antiche, una “ricopiatura” di documenti non più rintracciabili. Nella pergamena, a differenza delle altri fonti a noi disponibili, viene dato risalto all’area portuale. Il porto, detto mandracchio (dal greco “mandra” cioè recinto), che appare protetto dai due moli entrambi fortificati con prosecuzione delle mura sino alle due torri («boccole») poste all’imboccatura, durante la notte l’imboccatura del Mandracchio viene chiusa da una pesante catena stesa tra queste. Secondo le cronache locali esse vengono abbattute o fortemente danneggiate dal terremoto del 1511. Il mandracchio, il porto, …..interesse economico, ma anche iconografico della città. Di conseguenza... È puramente una idea [emoji6]
    3 punti
  4. Città di Trieste Comune (1251-1254) Denaro Argento D/ (globetto) SANTVS (globetto) IVSTVS (globetto), San Giusto stante tra due torri regge un libro con la mano sinistra e una palma con la mano destra R/ + CIVITAS TERGESTVM, edificio composto da tre torri di cui quella centrale coperta da una cupola e dotato di porta, le altre due merlate Rif.: CNI VI, 2; Bernardi C Questo denaro di Trieste è l'unico a non portare il nome di un Vescovo a causa della lotta fra quest'ultimo e il Comune. Il suo peso è di circa 1,10 grammi e diametro di circa 20 millimetri. Il San Giusto è rappresentato nello stesso modo che sui denari di Volrico, mentre è notevole l'incisione dell'edificio posto sul rovescio. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  5. Patriarcato di Aquileia Pietro Gera (1299-1301) Denaro Argento D/ (rosetta) PETRVS (anello) PATh'A, il patriarca seduto sul faldistorio regge un libro borchiato con la mano sinistra e il pastorale con la destra R/ + (rosetta) AQVILE (rosetta) GENSIS (rosetta), aquila ad ali spiegate con la testa rivolta a sinistra, sul petto stemma dei Gera Rif.: Passera-Zub 135; CNI VI, 1; Bernardi 33 Pietro Gera da Ferentino fu patriarca per un breve periodo. Il suo denaro lo rappresenta seduto sul faldistorio in una ricca veste e con un libro con cinque borchie. Sul rovescio è rappresentata un'aquila che sul petto porta le armi dei Gera. Il peso di questi denari è di circa 1,10 grammi e il diametro di 21 millimetri. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  6. Ciao a tutti, volevo condividere con voi l'ultimo arrivo. Si tratta di una moneta del 1797 da due baiocchi e mezzo che per chi non è avvezzo a questa monetazione viene chiamato abitualmente "sanpietrino". Purtroppo il lato con San Pietro è molto malconcio a causa (credo) di un difetto iniziale della lamina di rame utilizzata ma al rovescio la scritta "Ascoli" (la mia città) è abbastanza evidente ed è quello che mi interessava maggiormente per fare coppia e affiancarla all'altra moneta di Ascoli che possiedo: una moneta da cinque baiocchi sempre dello stesso anno meglio conosciuta come "madonnina". Sanpietrino Peso: 7,52 grammi Diametro: 28 mm Madonnina Peso: 16,62 grammi Diametro: 31 mm Non colleziono monete di questo periodo ma ci tenevo ad avere almeno queste tipologie e vista la rarità di questo tipo di monete non è facile trovarle ad un prezzo "decente": mi ci è voluto tempo e molta pazienza per trovare l'occasione giusta. A voi la parola Saluti Simone
    2 punti
  7. Buonasera sezione! Grano Cavalli 12
    2 punti
  8. Buonasera, posto anche foto del taglio dei mie 3 pezzi di Tornese Cavalli 6. A partire dalla Sx 89-90-91 Saluti Alberto
    2 punti
  9. Il decreto che introduceva il fascio come contrassegno di stato è del 19 maggio 1926, pubblicato in GU, e quindi entrato in vigore, il 24 dello stesso mese. A stretto rigore, non sarebbero quindi i biglietti col fascio a essere "illegali", ma semmai quelli che continuarono a essere stampati col contrassegno decreto. Il catalogo Gigante (ed. 2015) riporta come stampati col fascio i biglietti dalla serie A596 alla V609, comprendenti quindi anche la tua M599, e li considera R4. Segnala però che l'inizio con la serie 596 non è certo, potrebbero esistere biglietti "fascio" anche di serie precedenti (da A590 a V595), ufficialmente con contrassegno "decreto". petronius
    2 punti
  10. Lo scopriremo solo condividendo ? I tagli dei Tornesi da 6 Cavalli : Lisci, a treccia con rigatura obliqua e sferette?
    2 punti
  11. Nel libro "Trenta monete d'argento. Le monete nel Nuovo Testamento" di Cesare Colombo è riportata una teoria degli anni '50 dello studioso Arie Kindler, condivisa anche da Meshorer e altri illustri esperti di monetazione biblica, secondo la quale i due spiccioli gettati dalla vedova non sarebbero neanche prutot, ma lepta, cioè nominali ancora più piccoli, equivalenti a mezza prutah. A suffragio di questa tesi ci sono i numerosissimi pezzi rinvenuti del peso di circa un grammo, che non costituirebbero, secondo questa interpretazione, delle prutot sottopeso, ma delle frazioni ulteriori delle medesime. Ovviamente "lepton" è il vocabolo con cui viene reso in greco, nel Vangelo, questo nominale. Ti dico questo per segnalare come non si sappia neppure a che tipo di moneta corrispondano i due spiccioli della vedova (prutah, o mezza prutah), figurarsi avere la certezza che l'obolo della vedova sia proprio la prutah di Alessandro Ianneo con ancora e ruota! Per quanto riguarda la risposta alla tua domanda, forse il tentativo (velleitario) di attribuzione è avvenuto sulla base di considerazioni di ordine statistico (magari era la più numerosa tra le tipologie in circolazione, anche se aveva oltre un secolo di vita al tempo di Gesù)? Mi pare di ricordare qualcosa del genere, ma è soltanto un ricordo sbiadito, quindi di questo non ti fidare!
    2 punti
  12. Qualche parola sulla frequente raffigurazione di edifici sacri sulle monete battute nell'Oriente greco. Spesso le città orientali si univano a formare leghe (koinà; sing. koinon) che, in epoca romana, avevano come elemento di aggregazione il culto imperiale. Le città principali di ciascuna di queste leghe, che possedevano uno o più templi per il culto imperiale, venivano spesso definite nei documenti ufficiali neokoroi, letteralmente "guardiane del tempio". Essere neokoroi era considerato un onore prestigioso, per il quale le città greche lottavano tra di loro; il procedimento comportava tre gradi di giudizio positivo, presso il koinon, l'imperatore e il senato romano. Le città che ottenevano questo onore raffiguravano spesso il tempio (o i templi) sui rovesci delle loro coniazioni. Per chi volesse approfondire, il principale studio sull'argomento è "Neokoroi" di Barbara Burrell, dove largo spazio è dato proprio alle testimonianze numismatiche.
    2 punti
  13. Carrellata di monete fantastiche! Questa discussione resterà nella storia
    2 punti
  14. Medaglia N° 5 anno di emissione 1977 Lato A - Y ASIMESMO LUEGO SE RESUCITABA Lato B - Y UNO DE ELLOS FUE PUESTO POR SOL Y EL OTRO POR LUNA
    2 punti
  15. Tornese da 6 Cavalli 1789 Magliocca 331 Comune. Riportati tutti con taglio liscio. Ho appena controllato i miei, uno è con taglio liscio, l'altro no Secondo voi com'è?
    2 punti
  16. Confermo listino di vendita Baranowsky del 2012. Se non erro la moneta è attualmente in vendita quindi mi limito a riportare solo quanto richiesto.
    2 punti
  17. Repubblica di Venezia Ranieri Zeno (1253-1268) Quartarolo Mistura D/ + (globetto) RA (globetto) ZENO DVX (globetto), lettere V N C E disposte a croce accantonate da cinque globetti R/ + (globetto) S (globetto) MARCVS (globetto), croce potenziata accantonata da quattro gigli Rif.: Zub-Luciani 17.5 Il quartarolo è la moneta dal valore più basso fra quelle coniate dalla zecca di Venezia. La coniazione iniziò con Enrico Dandolo (1192-1205) e si concluse con Giovanni Soranzo (1312-1328). Il peso è di circa 0,90 grammi e il diametro di 16 millimetri. Vennero coniati anche doppi quartaroli, oggi estremamente rari. Da notare la notevole cura degli incisori nel forgiare le lettere, molte come le A e le V con una cornice. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  18. È ovviamente realizzato per fusione, peraltro poco accurata ....
    2 punti
  19. Buona sera a tutti, Con piacere vi comunico che sono disponibili le RIN dal 1971 al 1979 in formato digitale (pdf) sul sito della SNI a questo link http://www.socnumit.org/page_22.html Abbiamo voluto anticipare quanto possibile per dare un nostro piccolo contributo nel riempire le giornate di noi numismatici in questo periodo difficile. Un caro saluto a tutti e in bocca al lupo. Matteo
    1 punto
  20. Segnalo l'uscita del nuovo volume di Maurice Cammarano edito da Gadoury, il Signore e Maestro dei luigini regala ai numismatici un'edizione aggiornata che nasce dal suo prezioso catalogo personale. Assolutamente da non perdere !!!
    1 punto
  21. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso:1.97 grammi circa Diametro:16 Metallo Presunto:bronzo Buona serata a tutti volevo chiedere se questa monetina romana è la stessa che ho trovato io in catalogo grazie per la disponibilità
    1 punto
  22. La G di questo esemplare somiglia a quella del mio, chiusa, mentre nel tuo primo esemplare è aperta.
    1 punto
  23. Buonasera, Fratello Rocco, @Rocco68 complimenti un bel Grano il tuo, colgo l'occasione per mettere sotto la luce dei riflettori anche il mio. Noterete un bel puntone dopo SICILIAR e un bel pasticcio di esuberi credo, al rovescio. Cosa ne pensate? Saluti Alberto
    1 punto
  24. Non so nemmeno io se esistono ancora, credo che sia difficile però. Ti allego una immagine della mia collezione di santini con qualche notizia in più.
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  25. Ciao, ti ringrazio per avermi citato ma purtroppo va oltre le mie possibilità, a pelle avrei detto herat o la dinastia shaybanid, ma poi ad una prima verifica ho notato che c'erano, seppur piccole, delle differenze sostanziali, per questo non mi sono proposto prima in questa discussione. Nemmeno il sito zeno.ru aiuta, anche se questa particolare tipologia che hai proposto potrebbe "nascondersi" nei meandri del loro archivio dati. https://www.zeno.ru/search.php?searchid=166666
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  26. Con questi dati purtroppo non si può risalire al giusto periodo dell'annullo e della successiva riparazione. Questo tipo di banconote (le autentiche naturalmente) sono stata accettate per il cambio dalla Banca d'Italia sino al 31 dicembre del 1951 e successivamente prescritte. Se è rimasta in giro vuol dire che è solamente stata oggetto di "epurazione" di qualche archivio e successivamente conservata come curiosità e/o documento storico da chi ne è entrato in possesso. Non tentare in alcun modo di staccare il nastro, possibilmente ha già perso il suo potere adesivo, ma in ogni caso il danno sarebbe ben più grave di come si visualizza adesso. ciao
    1 punto
  27. La moneta è quella, quando fai le ricerche, guarda la zecca che è in esergo
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  28. Bellissime monete @uzifox ne sono affascinato, anche se non ne capisco niente. Una madonnina di Ascoli del 1797 ha fatto un bel realizzo oggi: https://www.deamoneta.com/auctions/view/700/570
    1 punto
  29. Marcianopoli. Diadumeniano Cesare?? https://www.acsearch.info/search.html?id=730455 [email protected]
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  30. Premetto che colleziono repubblicane, quindi non conosco le monete che hai postato. Comprarle vale sicuramente la pena: sono testimonianze di un passato remoto! Poi, quanto valgano è altro discorso
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  31. se questa moneta è stata conservata bene sin dal principio.. sicuramente l'ossidazione del rame sarà stata più lenta e delicata, per me è una patina credibile... cioè senza lavaggio. Ciò non esclude che ad esempio 50 anni fa abbia subito un lavaggio.. però parliamo sempre di un lavaggio delicato e non invasivo che toglie poco sporco, i cui ottimi risultati sono facilmente intuibili da chi fa questo lavoro di professione... il professionista del lavaggio sa cosa si può lavare e cosa non si può lavare.. se non c'è sporco e delicata patina il lavoro è fattibile... ma se la patina è spessa anche il professionista evita di lavare perché rischia di compromettere la bellezza estetica della moneta.. lasciando residui di sporco tra le lettere.. ad esempio questo mio è in ottima conservazione ma con patina ben radicata... se il professionista lava questa.. c'è il rischio che combina solo guai.. perciò non metterebbe mani.. c'è troppa patina da togliere con il rischio che i risultati siano pessimi
    1 punto
  32. Non è certo una tua colpa ... il piccolo è simile come figure e legenda, è diverso il busto del patriarca, c’è una differenza di interpunzione poiché in uno vi è una crocetta e in uno un punto (e qui nel MIR adesso c’e un po’ di confusione a riguardo), anche il diametro può essere simile. Certamente c’è una notevole ed evidente differenza di lega, i piccoli di Bertrando sono praticamente di rame.
    1 punto
  33. @gixxerNon parlo mai di valori perchè c'è un conflitto di interessi. Però un soldo di Erizzo di questa qualità non si vede spesso. Arka Diligite iustitiam
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  34. Mario Pin, Le piastre da 120 grana di Ferdinando II di Borbone. Studio sulle varianti e sugli errori di punzonatura.
    1 punto
  35. E' un mezzo denaro come questi ...
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  36. Non sono tutti piccoli ....uno è un mezzo denaro.
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  37. Buongiorno a tutti, volevo segnalare che dopo un lungo lavoro, è nato un sito (totalmente gratuito) dedicato interamente alle tecniche e agli errori di coniazione. www.erroridiconiazione.com I contenuti del sito sono presi in gran parte da un libro che avevo scritto nel 2015 e che, invece di ripubblicare come seconda edizione, ho deciso di renderlo fruibile a tutti gratuitamente per avere anche la possibilità di interagire con i collezionisti di errori e aggiornarlo man mano. La prima parte del sito è dedicata ad un’esposizione dettagliata della storia delle tecniche e delle tecnologie di coniazione, con una descrizione dettagliata del moderno processo di coniazione delle monete destinate alla circolazione. Solo dopo aver appreso i concetti base di tale processo ho ritenuto opportuno analizzare nella seconda parte i singoli errori, illustrandone le varie cause ed effetti. Questa seconda parte non vuole essere un classico catalogo con elencazione dei vari errori di coniazione, ma mira ad illustrare la dinamica e le cause di formazione dei singoli errori al fine di poter essere in grado di distinguere gli errori “artefatti” dagli errori “genuini” e comprendere la rarità di frequenza dell’errore. C’è poi una sezione in cui vengono analizzati gli errori di coniazione più celebri della monetazione italiana illustrando l’origine del relativo errore (es. 100 lire 1972/, 200 lire mezza luna, 2 centesimi 1915 quattro mani, etc.). Il sito deve essere ancora migliorato su certi aspetti, ma l’ossatura principale è ultimata e fruibile. Se avete commenti o osservazioni sono a vostra disposizione qui o all'indirizzo email che trovate sul sito. Grazie! Andrea
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  38. Sulla “patina sarda” Il colore azzurro della patina su una moneta di rame è dovuto alla reazione in cui tre molecole di ossido rameico formato per ossidazione della cuprite (Cu2O+ ½ O2 = 2 CuO) reagiscono con due molecole di anidride carbonica e una molecola di acqua per dare l’azzurrite: 3 CuO + 2 CO2 + H2O -> Cu3(CO3)2(OH)2 Però vi sono due altre reazioni concorrenti, una con gli stessi reagenti in diversi rapporti molari che porta a un prodotto di stechiometria diversa, la malachite Cu2CO3(OH)2 di colore verde scuro, e una con l’anidride solforica al posto dalla CO2 che produce il solfato basico brochantite Cu4SO4(OH)6 di colore da verde scuro a verde smeraldo. Il colore della patina può quindi variare da sfumature di verde a sfumature di blu dipendentemente dal rapporto in cui questi tre prodotti sono combinati tra loro. Vi sono inoltre altri fattori che possono influenzare il colore della patina come la temperatura, l’umidità dell’aria, la presenza di agenti inquinanti nell’aria, ecc. che variano da una località geografica all’altra. E infine non si deve trascurare l’effetto di eventuali impurezze presenti nel metallo o nella lega monetale, costituite da altri metalli come il ferro, il cobalto, il nichel e il molibdeno. Concordo quindi con l’osservazione di gpittini al post # 5, senza escludere l’eventualità che alcune emissioni in una specifica zona climatica possano aver sviluppato una patina con una caratteristica impronta cromatica. Aggiungo per concludere alcuni collegamenti nel forum con discussioni pertinenti all’azzurrite. https://www.lamoneta.it/topic/132213-della-patina-di-azzurrite/ https://www.lamoneta.it/topic/148180-patina-o-bufala/ https://www.lamoneta.it/topic/41965-patina-azzurra/
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  39. 2 tornesi 1853 sembrerebbe stella a 6 punte anche se di forma un po strana forse dovuta ad una deformazione sul simbolo...
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  40. Taglio 1 Centesimo Paese San Marino anno 2006 tiratura 2.730.000 condizioni BB - SPL città Varese note 1 pezzo
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  41. Ammucchiamo Cristiano..... Ammucchiamo ?
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  42. Repubblica di Venezia Ottone I-II (962-983) Denaro scodellato Argento Peso: 1,20 g Diametro 20 mm D/ + OTO IMPERATOR, croce patente accantonata da quattro globetti in cerchio di perline R/ Legenda illeggibile, tempio con due colonne e croce all'interno e sopra Rif.: Zub-Luciani 9 Anche gli imperatori di Sassonia compaiono sulle monete veneziane. Mentre le monete dei primi Ottoni non sono distinguibili, Ottone III differisce dai primi due per la legenda OTVS e un peso decisamente inferiore. Un'altra caratteristica di Ottone III verrà trattata nella descrizione della moneta successiva. Da notare le cuspidi alle estremità della croce e il bordo scodellato molto largo. La legenda del rovescio è una serie di I e V e una O finale. Arka Diligite iustitiam
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  43. Buono stile di realizzazione, ma tecnicamente non è nemmeno un ibrido in senso stretto perché la legenda PAX AVGG non esiste per Tetrico. L'ibrido padre e figlio c'è con la legenda PAX AVG: Mentre qui siamo di fronte a una bella imitativa realizzata da ottime maestranze. Ne è prova la forma del tondello, la grossolanità dei tratti delle lettere e delle figure e infine la legenda stessa del rovescio. Un bel pezzo!
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  44. Carissimi tutti, era da un po' di tempo che volevo aprire questa discussione per parlarvi di un altro hoard inglese di monete medievali. Il presto è quello per presentarvi il nuovo penny entrato in collezione :) Il Knaresborough Priory hoard è stato rinvenuto nel 1805 ed è quindi uno dei più antichi esempi di ritrovamenti. Knaresborough è oggi una cittadina del North Yorkshire con una popolazione di circa 14000 persone; già citata nel Domesday Book del 1086 , a partire del secolo successivo conobbe un importante sviluppo economico grazie alla presenza di un mercato cittadino che attraeva i commercianti della regione. Nei pressi della cittadina venne costruito inoltre un importante castello di cui ancora oggi sono visibili le rovine dopo che venne distrutto nel 1648 a seguito della decisione del parlamento di rendere inagibili i castelli reali. Al ripostiglio è stato dedicato uno studio di R.H.M. Dolley e H.E. Pagan nel 1963 che è stato pubblicato nel BNJ dello stesso anno dal titolo "An early nineteenth-century discovery of Edward pennies at Knaresborough Priory". Nell'articolo viene proposta come data ultima di deposizione del ripostiglio quella del 1328, sebbene non si possa essere del tutto certi in quanto delle circa 1600 monete che componevano il ripostiglio in origine ne sono state studiate "solamente" 1037. Ad eccezione di un solo esemplare, queste monete vennero analizzate dal British Museum nel 1963 per poi essere disperse sul mercato antiquario londinese. Purtroppo non si hanno informazioni sul contenitore originale del ripostiglio. La composizione del hoard può essere riassunta come segue: Inghilterra 1012 pz. (999 inglesi e 13 della zecca di Berwick ) Scozia 1 pz Monete Continentali 14 pz Imitazioni 9 pz in particolare per le emissioni inglesi si riporta la tabella con la classificazione per zecche e classi La moneta proveniente da questo ripostiglio è la seguente: Si tratta di un penny di Edoardo I, appartenente alla classe 4c e coniato nella zecca vescovile di Durham fra il 1282 ed il 1289 ca. Questo esemplare proviene dalla collezione di J.J. North ( che lo acquistò da Spink nel 1964 ) ed è pubblicato al numero 242 tavola 10 del volume 39 del SCBI che raccoglie la collezione dello stesso collezionista e studioso inglese.
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  45. Quintus Cornuficius era un illustre politico, poeta e oratore che vantava l’amicizia di Catullo e Cicerone. Fedele a Cesare, nel 44 fu nominato governatore dell'Africa Vetus; dopo l'omicidio del dittatore si schierò con il Senato e rifiutò di farsi sostituire dal candidato di Antonio. Proscritto dai Triumviri, dalla sua base in Africa aiutò Sesto Pompeo e diede rifugio a molti fuggitivi. Nel 42 tuttavia fu attaccato da Titus Sextius, governatore della vicina Africa Nova; il fatto che su un denario vanti il titolo di imperator suggerisce che la sua difesa abbia avuto un inizialmente successo ma, alla fine dell'anno, fu sconfitto e ucciso vicino a Utica. I tipi di questa serie sono altamente personali: al D/ simboli della provincia (Ceres-Tanit, Africa e Giove Ammon), accoppiati al R/ da Giunone Sospita che incorona il governatore (riferimento alla sua origine Lanuvina) che mostra i simboli dell’augurato (testa velata, lituus e legenda AVGVR) concessogli da Cesare nel 47. I pochi conii usati sono stati incisi in uno stile insolitamente raffinato: per la serie con testa di Africa sono solo 2 al D/ (O1 che è usato solo nei due aurei noti e O2 destinato ai denari in argento) e 6 al R/ (R1 in un aureo, R2 nell'altro aureo e in alcuni denari, R3-R6 solo nei denari; solo R5 presenta FICI al posto di VFICI; R6, usato in un suberato, è di stile piuttosto scadente e fa pensare a un falso d'epoca, diverso comunque dall'aureo suberato). Per quanto specificamente attiene all’aureo Cr. 509/3 ne sono noti in tutto tre esemplari, due in Musei (Lione, Muséè de la Civilisation 7,95 g; Zagabria, National Museum 8,11 g) e uno, suberato, battuto dall'asta Gemini X/2013 (lotto 357, 3,86 g). I primi due hanno in comune il conio del diritto ma non quelli del rovescio (quello di Zagabria risulta essere stato impiegato anche per alcuni denari). L'esemplare suberato sembra provenire da altri conii usati per alcuni denari. Probabilmente, più che un sempice falso d'epoca, potrebbe provenire da un disperato tentativo di Cornuficius di fornire ancora sue monete, ma ormai suberate, quando la sua situazione come governatore romano della provincia di Africa Vetus, ma allineato a favore del partito senatoriale e quindi contro Marco Antonio, era ormai disperata sotto le crescenti pressoni delle truppe nemiche, finendo poi ucciso in una battaglia
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  46. Ciao a tutti, Secondo me la somiglianza è veramente tanta tra le due versioni, in particolare il filo (d'erba?) che parte dal gambo è praticamente uguale come andamento e stile. Non parlerei di plagio o di autore in senso letterale però sicuramente un conto è rielaborare da zero (o meglio partendo dalla versione antica della spiga) e un conto è avere il modello di Pistrucci praticamente pronto. Comunque l'ho trovato molto interessante e completo come articolo, segno che, a differenza di quanto molti ormai possano pensare, argomenti di approfondimento sulla monetazione di Vittorio Emanuele III anche su monete apparentemente "banali" si possono ancora trovare se solo si ha la voglia e la curiosità di affrontarli. Saluti Simone
    1 punto
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