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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/08/20 in Risposte
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Una seconda serie commemora invece la battaglia di Cos, anche in questo caso mediante una raffinata simbologia: oltre all'aplustre e alla rosa, già visti, troviamo il granchio (simbolo dell'isola di Rosi) e il diadema slacciato (simbolo di una regalità infranta, quella - appunto - dei Rodiensi) https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I4/54 punti
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Siccome ultimamente ho sentito varie volte questa domanda, vorrei dare una mia opinione: non esiste una regola aurea per stabilire il giusto prezzo di una moneta in quanto tale valore (potenzialmente) può cambiare in qualunque momento per un’infinità di motivazioni. Ad esempio, ci sono alcune categorie di monete che vanno più o meno di moda in un determinato periodo. Guardate, ad esempio, la svalutazione generale subita dalle lire della Repubblica. Viceversa, ultimamente, sono estremamente ricercate le alte conservazioni e anche monete ritenute comuni o poco rare spuntano aggiudicazioni impensabili fino a pochi anni fa. Anch’io ho il catalogo Gigante e posso assicurare che, in alcuni casi, le valutazioni dei FDC sono sottostimate rispetto al reale andamento del mercato. Quindi non è sempre vero che nei cataloghi i prezzi sono “gonfiati”... Quindi come fare? Come si capisce se si sta comprando ad un buon prezzo? Ci vuole, semplicemente, esperienza. Bisogna, innanzitutto, puntare ad una certa monetazione e studiarla, osservare l’andamento dei prezzi su eBay o, ancora meglio, le aggiudicazioni nelle aste e, infine, frequentare periodicamente i convegni e i mercatini. Questa è la base. Dovete avere pazienza nel fare acquisti e, soprattutto, sapere quello che si sta comprando. L’affare della vita o la botta di culo verranno forse un giorno ma bisogna essere preparati. Se, invece, volete comprare “alla cieca”, dovete assumervene i rischi...4 punti
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La discussione penso sia giunta al suo termine naturale, io sparo l'ultima cartuccia.... Poi ho finito.4 punti
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Bravi @lorluke e @Gallienus avete risposto magistralmente ad una domanda che in realtà non ha una vera risposta. Il "colpaccio" è praticamente impossibile farlo ( Totò diceva: "Accà nisciuno è fesso!" ed i venditori non sono fessi nè un ente benefico ). L'importante è appunto studiare il proprio settore e seguire le vendite e le Aste che sono il termometro della situazione. Aggiungerei anche che è fondamentale un pò di "faccia tosta" e contattare direttamente il Venditore, proponendo uno sconto (ad esempio del 30%). In qualche caso la proposta viene accettata e quindi si compra una moneta a prezzo equo. Chiedere non costa nulla, al massimo ti dicono di "No" ? Ciao Beppe3 punti
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Quando in Italia quasi 40 anni fa usciva il 200 lire "giornata mondiale dell’alimentazione", in India, per lo stesso evento, fu coniato in alluminio questo spicciolo per la comune circolazione. 10 paise 19813 punti
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Concordo su tutto. Anche un ottimo catalogo come il Gigante inoltre, che per l'area italiana è a mio parere il migliore in assoluto, non è ugualmente curato in tutte le sue parti, anche perché delle varie sezioni si occupano persone differenti. La monetazione napoletana è per esempio molto curata e affidabile, mentre la monetazione pontificia presenta numerosi errori e imprecisioni. Anche le valutazioni seguono queste dinamiche: alcune sono costantemente aggiornate, mentre altre riproposte pedissequamente anno dopo anno (e non solo per l'immobilità del mercato). Ne deriva che MEDIAMENTE le valutazioni reali di mercato corrispondono circa al 50-60% del valore di catalogo, ma in alcuni casi sono di molto inferiori (penso alla Repubblica, dove alcune monete sono tranquillamente reperibili al 10% del prezzo di mercato), mentre in altri casi vengono pagate cifre pari al prezzo pieno di catalogo, o anche superiori (come per le altissime conservazioni del regno). In alcuni (rari) casi, infine, vi sono monete grandemente sottostimate (penso ad alcune monete siciliane), o alle quali si attribuiscono valutazioni anche se non presenti sul mercato (come le valutazioni per le conservazioni MB e BB per i pezzi vaticani degli anni 1943-1946: un 2 lire di quegli anni in BB viene valutato 30 euro, ma su che basi dato che non ne esistono?).3 punti
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Dipende tutto dalla definizione che vuoi dare al termine Patina …. è comunque una trasformazione della superficie originale della moneta sia per asportazione che rideposito del metallo ( fenomeni caratteristici che si vedono bene sulla superficie di questa moneta, come anche quei canyon frastagliati scuri, che una corrosione chimica non produce) … Certamente è differente dalla cristallizzazione tipica delle patine in spessore, ma pur sempre modificazione naturale nel tempo… Con il passare del tempo tende a formare una sua colorazione tipica ulteriore, che passando dal giallo oro man mano scurisce e prende toni verdosi misti al giallastro marroncino, tipici. Cordialmente, Enrico3 punti
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Partecipo anch'io a questa discussione con quella che ritengo la meno bella in assoluto nella mia raccolta da cui, nonostante sia veramente distrutta, non riesco a separarmi. Si tratta di un 5 centesimi per le Colonie Francesi di Luigi Filippo del 1841, i pezzi del 1841 sono stati coniati per la colonia di Guadalupe e anche per la provenienza così lontana questo pezzo nonostante tutti i difetti (il colpo al bordo più deturpante che abbia mai visto?, la pulizia sconsiderata fatta da parte di un precedente proprietario, e addirittura una crepa al rovescio oltre all'abbondante usura da circolazione ma vabbè è il male minore quella) ha per me grande fascino.3 punti
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Bruto e Cassio furono subito identificato come l'anima della rivolta contro Cerare e il cesarismo, i protagonisti del tirannicidio. Ma erano due persone molto, molto diverse. Quinto Servilio Cepione Bruto, figlio di Servilia (donna bellissima oltre che spregiudicata, amante di lunga data di Gaio Giulio Cesare), nato "Marco Giunio Bruto" e poi adottato, era un idealista, forse addirittura fuori dal tempo. Animato da sentimenti nobilissimi praticava l'oratoria, studiava la filosofia e amava la musica. Devoto agli dei, era particolarmente affezionato ad Apollo Delfico. Apprezzato dalle truppe, amato dagli amici, ammirato dalla nobiltà, persino i nemici trovavano impossibile odiarlo. Soprattutto, perseguiva la libertà, a ogni costo; ebbe a dire, un giorno, che "È meglio, in verità, non comandare nessuno che servire qualcuno: perché senza comandare è concesso vivere onestamente, in servitù non c'è possibilità di vivere". Personalmente non ne stimo l'immagine che ci è stata tramandata: mi sembra più un pazzo pericoloso, che un nobile eroe tragico; ma è un'idea soggettiva. Indubbiamente, però, doveva suscitare ammirazione per la sua pretesa di integrità morale, ancorché probabilmente folle. Arrivò alle Idi di marzo intimamente lacerato: fra la riconoscenza per Cesare che l'aveva graziato, e l'odio per Cesare che aveva sfruttato sessualmente sua madre; fra il timore di entrare in azione, e la vergogna per i dileggi che apparivano sulle mura della città ("Tu non sei un vero Bruto", "Oh se Bruto fosse vivo!", "Bruto tu dormi"); fra la ripugnanza per l'omicidio e l'anelito per una "libertà" aristocratica ormai spentasi. "Kai su, tekne?" gli disse in faccia il grande Cesare ("anche tu, figlio?", in Attico), prima di arrendersi ai suoi colpi2 punti
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Posto la mia, molto meno bella delle altre. Noto 2 caratteristiche: il conio è decentrato. La seconda è che sembra esista un puntino dopo la "L" del maestro di zecca, ma penso sia dovuto al "conio sporco". Un ultima considerazione: noto molte varianti nella Corona ( in pratica è differente in quasi tutte le monete postate ). Mi piacerebbe sapere la vostra opinione. Grazie Saluti a Tutti, Beppe2 punti
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Questi aurei introducono, nei tipi, una propaganda cui i cesaricidi resteranno fedeli sino alla disfatta: il busto di Libertas e il tripode di Apollo Delfico La Libertas era, ovviamente, la dea della libertà, in nome della quale era stato ucciso Cesare e per la quale si apprestavano ora a combattere contro Antonio e Ottaviano. Una libertà molto diversa da come la intendiamo oggi, una libertà aristocratica: la possibilità, per i nobili (e solo per loro), di suddividersi di anno in anno il potere supremo sull'Urbe. il tripode sormontato da calderone, allusione ad Apollo, dio della profezia, cui i tirannicidi avevano chiesto protezione nella loro disperata lotta. Cassio, peraltro, era un membro dei quindecemviri, collegio sacerdotale incaricato della custodia dei libri sibillini; di Bruto sappiamo che l’ultima parola con cui esortò le truppe prima dello scontro di Filippi fu appunto “Apollo”2 punti
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Ecco un altro grosso tirolino della zecca di Merano. La descrizione è praticamente identica alle precedenti, tranne che per il giglio che divide la legenda del rovescio. Di gigli si parla nell'articolo di Mosca postato poco sopra da @Fratelupo e questo è un altro esemplare coniato già dagli Asburgo (vedi Rizzolli vol. 2). Arka Diligite iustitiam2 punti
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Ti hanno rapinato. Monete come questa si trovano sulle bancarelle, nei mercatini di antiquariato e cianfrusaglie varie. Mi meraviglio che ci fanno pure l'asta su rottami del genere. D'altronde, prima di avventurarsi, consiglio sempre di farsi un giretto, proprio nei mercatini o meglio ai convegni numismatici, e vedere,vederee toccare tante monete, senza comprare. Scambiare pareri con altri collezionisti. Solo per esperienza. Questo è il modo migliore per non farsi fregare dal primo venuto. un saluto Ps: è meglio darci del tu, il lei allontana (e mi fa sembrare più vecchio di quello che sono).2 punti
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Scusa tutti, ma a volte quello che per noi è ovvio per altri non lo è.. questo porta a volte a rispondere in una maniera "secca" ... non vuol però dire che le persone che frequentano il forum non siano gentili, ma devi considerare che qui sono in tanti che dedicano tempo avendo in cambio molte volte neppure un "grazie", questo porta sul lungo periodo a "perdere la pazienza" ... In questo difficile periodo, poi, la pazienza a volte viene utilizzata in altre situazioni...2 punti
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Premesso che servirebbero foto migliori per poter vedere meglio lo stato della moneta, il tuo testone , come ben detto da Michele , e' da considerarsi raro Per quanto riguarda una valutazione di massima, per una conservazione che si attesta sul BB, il suo valore oscilla intorno ai 300-330 euro......fermo restando che non abbia difetti non visibili da queste foto (tracce di montatura per intenderci) Discorso diverso , per cio' che riguarda il valore, nel caso questa moneta fosse stata sullo splendido (non e' il tuo caso dalle foto)......in conservazione SPL infatti questa moneta avrebbe avuto un valore di 2 volte e mezzo la cifra sopra citata per un BB2 punti
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La data si riferisce al fatto che l'hanno classificata asse anonimo sestantale, RRC 56/2, cioè questo: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-B7/2 Io non concordo con questa classificazione. È teoricamente possibile, ma pesa troppo poco e il disegno non mi sembra coerente. Domani dal computer cerco di vederla bene. Sicuramente posso confermarti che è un asse della Repubblica2 punti
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Infatti.... nel Manuale le Piastre a differenza del passato, sono state invertite, prima la capelli lisci e poi la ricciuta..... mi accorsi della sequenza, oltre ad esserci anche la documentizione del perchè una prima e l'altra dopo...... C'è pure scritto.....2 punti
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questa la mia Il Fornari aveva casa a Maggiate Superiore (frazione di Gattico)2 punti
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Un'altra scoperta unica dall'antica città di Viminacium - l'urna di sepoltura di uno gnostico. Qualche anno fa, gli archeologi serbi guidati dal professor Miomir Korać, direttore del Viminacium Project, scoprì una tomba di mattoni alla necropoli romana, che conteneva urna di sepoltura fatta di piombo. L'urna conteneva resti umani bruciati e monete romane dal III secolo d.C. Fino a poco tempo fa non erano sicuri di chi appartenesse questa urna, ma ora hanno un'ipotesi interessante. Ciò che rende questa urna così unica sono i simboli - rombo suddiviso in mezza freccia sulla superficie superiore del coperchio e stelle a 8 punti e palme sui lati dell'urna. Questi simboli assomigliano a quelli utilizzati dai seguaci dello gnosticismo, sistema di idee mitiche e filosofiche che fiorirono all'inizio della nostra epoca in Medio Oriente, in Palestina, Siria, Egitto... I ritrovamenti di oggetti appartenenti alla Gnostica al di fuori dell'area del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente sono rari e questa bara di piombo è unica non solo in Serbia, ma in Europa. Ma questo non è l'unico (possibile) oggetto gnostico di Viminacium, dato che finora pochi anelli con simboli gnostici sono stati trovati in altre tombe. Questa urna e ipotesi che porta simboli gnostici saranno presto pubblicati in un libro dedicato a Viminacium. Vediamo quale sarà la reazione di altri esperti, archeologi e storici. Viminacium era antica città romana, situata vicino a Kostolac nella Serbia orientale. Era la capitale della Media Superiore ed era il campo base della Legione Claudia. Era una città romana fortificata in cui vivevano circa 30.000 persone. Le sue necropoli risalgono ad un periodo compreso fra IV secolo a.C e il IV secolo d.C., e costituiscono ancora oggi il più grande cimitero romano al mondo. Infatti, gli archeologi serbi hanno ritrovato più di 14.000 sepolture e tombe contenenti oltre 30.000 oggetti di corredo funerario. Questo sito archeologico che si estende su un’area di 450 ettari fino ad oggi è stato indagato solo per il 2%, ma gli archeologi stimano addirittura che sotto il terreno ci sia materiale per i prossimi 300 anni di scavi. Tratto dal sito FB: Archeoserbia SCOPERTA SENSAZIONALE IN SERBIA : TROVATI I RESTI DI UNA IMBARCAZIONE ROMANA Sensazionale, unica ed incredibile...così Miomir Korac, co-fondatore del progetto #Viminacium ha definito questa scoperta. Si tratta dei resti di una imbarcazione romana facente parte di una flotta di diverse tipologie. L'ultima ad essere stata ritrovata si trova ad una profondità di 8 metri sepolta da sabbia e argilla di quello che un tempo era un alveo fluviale. Solo un mese fa ne era stata ritrovata un'altra sempre in legno oltre ad una ancora di ferro. Quello che resta dell' imbarcazione si è preservato grazie a specifiche condizioni anaerobiche e alta umidità. È stato confermato che si tratta di una nave fluviale a fondo piatto estremamente ben conservata, con un ormeggio per l'albero ausiliario della vela. La parte conservata della nave ha una lunghezza di 9,5 metri e gli archeologi ritengono che fosse lunga fino a 15 metri, con un massimo massimo di 2,70 metri. Il tipo di nave stesso ha elementi che non sono cambiati in modo significativo nel corso dei millenni, quindi i risultati non possono essere datati in questo modo, afferma Korac, aggiungendo che finora non sono stati trovati artefatti per indicare l'appartenenza, l'origine o la datazione della nave. Per questo occorrerà l'ausilio di un Team interdisciplinare :.. - ''Se le analisi mostreranno che si tratta di una nave romana, bizantina o medievale, o di una nave di un periodo preistorico molto precedente, è già chiaro che questa scoperta occuperà un posto speciale nella già notevole offerta del Parco Archeologico Viminacium, come unica scoperta nella nostra regione'' - ha sottolineato Korac. Viminacium fu una delle più importanti città romane e campi militari dal primo al quarto secolo. All'interno e intorno alla città, che si estendeva per 450 ettari, furono scoperti un anfiteatro, edifici monumentali, piazze, strade, bagni, un ippodromo ... Le imbarcazioni sono state ritrovate durante i lavori di estrazione del carbone, poiché tutta l’area dell’antica Viminacium è situata sopra enormi giacimenti di carbone. Molti dei più importanti ritrovamenti archeologici in Serbia sono avvenuti durante questi lavori, ma l’aspetto negativo di questa vicenda è che la maggior parte dell’area archeologica di Viminacium andrà perduta proprio a causa dell’intensa attività di estrazione. I resti dell'imbarcazione tra gli strati di limi (sopra) e ghiaie e fanghi fluviali (sotto). Visione d'insieme dello scavo e degli strati. Tratto dal sito FB Georadar Italia e https://mediterraneoantico.it/articoli/news/unantica-flotta-romana-ritrovata-in-serbia/ Ciao Illyricum2 punti
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Con questo post vorrei fare riflettere tutti, e non scandalizzate: Prima o poi il coronavirus scompartirà, la paranoia antisemita no Le teorie complottiste anti-ebraiche sul coronavirus non sono che l’ultima mutazione di una piaga che ha alle spalle una lunga tradizione Di Manfred Gerstenfeld Manfred Gerstenfeld, autore di questo articolo La pandemia da coronavirus ha portato a una rapida proliferazione di una serie di teorie complottiste di stampo antisemita. Il fenomeno purtroppo non sorprende, giacché la tendenza a incolpare gli ebrei per ogni disgrazia generale è vecchia di secoli. Una delle prime teorie complottiste anti-ebraiche venne registrata dallo storico ebreo dell’epoca romana Giuseppe Flavio, il quale riferisce che, secondo l’odiatore di ebrei Apione, grammatico e sofista alessandrino, gli ebrei avevano rapito un greco, lo avevano tenuto prigioniero nel Tempio di Gerusalemme, lo avevano sacrificato e lo avevano mangiato. Siamo di fronte a un’anteprima della calunnia del sangue, una delle principali varietà della menzogna complottista antisemita. Saltiamo a oggi. L’ex presidente dell’Agenzia Ebraica Nathan Sharansky ha recentemente dichiarato: “Stanno incolpando gli ebrei, accusandoci di voler distruggere l’economia per fare soldi”. Sharansky ha sottolineato che quest’ultima virulenta propaganda antisemita, che incolpa gli ebrei per l’epidemia da coronavirus, ha presso le mosse in Iran, in Turchia e altri paesi ostili a Israele e agli ebrei. In Iran, i mass-media controllati dallo stato accusano dell’epidemia “i sionisti” e avvertono le persone di non usare nessun vaccino contro il coronavirus che venisse sviluppato da scienziati israeliani (anche se poi il grande grande ayatollah iraniano Nasser Makarem Shirazi ha detto che l’uso di un eventuale vaccino israeliano sarebbe consentito se non ci fossero alternative). L’Anti-Defamation League riporta la convinzione dei suprematisti bianchi che gli ebrei abbiano creato il virus per incrementare il loro controllo su una popolazione decimata e trarne profitto finanziario: un messaggio che si sta diffondendo rapidamente su piattaforme tradizionali come Twitter, YouTube, Instagram e Reddit. Alcuni teorici della cospirazione insinuano che il virus sarebbe stato prodotto da Stati Uniti e Israele per colpire rivali politici come Cina e Iran. Un ospite della televisione di stato turca ha dichiarato: “Ebrei e sionisti hanno organizzato e progettato la vicenda del coronavirus come un’arma biologica, esattamente come l’influenza aviaria, allo scopo di ridisegnare il mondo, impadronirsi di paesi e isterilire la popolazione mondiale”. Giugno 2016: davanti al Parlamento europeo, Abu Mazen accusa rabbini ebrei d’aver esortato il governo israeliano ad avvelenare i pozzi dei palestinesi Anche i palestinesi sono impegnati a promuovere teorie complottiste anti-israeliane, mentre ricevono l’aiuto d’Israele nella lotta alla pandemia (si veda: Il premier di Abu Mazen accusa i soldati israeliani d’essere “untori” dell’epidemia da coronavirus, ndr). Il quotidiano dell’Autorità Palestinese al-Hayat al-Jadida ha pubblicato il 16 marzo una vignetta con il coronavirus sotto forma di carro armato israeliano che minaccia un povero palestinese con in braccio un bambino. Il quotidiano al-Quds di Gerusalemme est ha scritto che il coronavirus è un’arma biologica che Stati Uniti e Israele hanno schierato contro la Cina e l’Iran non essendo riusciti a danneggiarli con mezzi convenzionali. Sulla stessa falsariga, la Guida Suprema iraniana ayatollah Ali Khamenei ha dichiarato che la sanità americana viene utilizzata per diffondere il virus e che il virus è stato appositamente progettato per colpire l’Iran utilizzando dati genetici iraniani ottenuti in qualche modo dagli Stati Uniti. Ha anche sostenuto che gli Stati Uniti vogliono mandare medici in Iran non per aiutare a combattere la crisi epidemica, ma per verificare gli effetti dell’arma che essi stessi hanno prodotto. Il predicatore laico svizzero Ivo Sasek, fondatore del gruppo svizzero “Organic Christian Generation”, aveva già affermato in passato che i cospiratori ebrei si stanno apprestando a ridurre la popolazione mondiale a 500 milioni attraverso stragi di massa nell’ordine di miliardi di vite. Durante la crisi attuale, il gruppo ha diffuso un volantino che sostiene che il coronavirus è un’arma biologica lanciata sul mondo dall’ebreo ungherese-americano sopravvissuto alla Shoà George Soros. L’estremista di destra austriaco Martin Sellner, un personaggio con migliaia di seguaci, membro del gruppo neo-fascista “Identitäre”, diffonde l’idea analoga secondo cui la Fondazione di Soros “Open Society” sarebbe responsabile della crisi da coronavirus. Questa idea non è limitata a figure marginali di antisemiti europei: la candidata repubblicana al Congresso Usa Joanne Wright ha dichiarato che il virus è collegato a Soros e a Bill Gates. Lo scorso 24 marzo il pittore italiano Giovanni Gasparro ha postato sulla sua pagina Facebook una sua opera dedicata a Simonino da Trento, attribuendogli l’onore della santità sebbene il culto sia stato formalmente abrogato nel 1965. Della morte del bambino nel 1475 furono falsamente accusati alcuni ebrei locali, in seguito torturati e trucidati. Il quadro del Gasparro rappresenta gli ebrei, dipinti secondo il classico stereotipo antisemita con tanto di candelabro, che consumano il presunto omicidio rituale Le teorie complottiste antisemite hanno una lunga storia. La convinzione che gli ebrei siano collegati alla diffusione delle malattie è un’altra delle più consolidate menzogne complottiste, dopo la calunnia del sangue. Risale al Medioevo, quando gli ebrei furono accusati per le pestilenze come Morte Nera del XIV secolo: in quella occasione gli ebrei vennero accusati d’aver avvelenato i pozzi. Il tema dell’avvelenamento e delle malattie è stato rilanciato dal presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen nel 2016, durante una sessione plenaria del Parlamento europeo davanti alla quale ha sostenuto che dei rabbini avevano esortato il governo israeliano ad avvelenare l’acqua potabile palestinese. Alla fine dell’intervento, Abu Mazen ha ricevuto una standing ovation da parte di molti parlamentari europei. Il presidente del parlamento europeo dell’epoca, il socialista tedesco Martin Schulz, definì il discorso di Abu Mazen “inspiring”. Due giorni dopo, Abu Mazen dovette ammettere che non c’era nessun rabbino che avesse detto una cosa del genere. Palestinian Media Watch ha pubblicato un lungo elenco di versioni palestinesi contemporanee dell’antica calunnia. Ad esempio, l’accusa secondo cui Israele avrebbe diffuso l’Aids all’interno della comunità palestinese mediante donne promiscue. Altre mutazioni dello stesso tema comprendono l’accusa secondo cui dei medici sarebbero stati pagati per diffondere malattie tra i palestinesi: il che richiama alla memoria l’Unione Sovietica di Stalin dove medici ebrei furono arrestati e incriminati con l’accusa d’aver progettato di avvelenare Stalin e la dirigenza sovietica. L’idea che ebrei e Israele vogliano dominare il mondo è un terzo importante filone delle teorie complottiste antisemite. Il testo fondamentale alla base di questa teoria è I Protocolli dei Savi di Sion, il celebre falso russo di epoca zarista tradotto e ristampato in gran numero per decenni. I Protocolli dei Savi di Sion vengono regolarmente ripubblicati e diffusi sia nel mondo musulmano che in Occidente. Poche settimane fa, la ong di inefficienza britannica Oxfam ha dovuto rimuoverne due edizioni dal suo negozio on-line dopo una protesta da parte di Mark Regev, ambasciatore d’Israele nel Regno Unito. La calunnia del sangue (cioè di omicidio rituale) nel mondo cristiano risale all’anno 1144 nella città di Norwich, nel Regno Unito. Nel corso dei secoli è stata ripetuta in tutta Europa. Nel XV secolo nella città italiana di Trento se ne ebbe un famigerato esempio (il culto della presunta vittima, San Simonino da Trento, è stato abolito dalla Chiesa nel 1965, ndr). Scrive Raphael Israeli nel suo libro Blood Libel and Its Derivatives: The Scourge of Antisemitism (La calunnia del sangue e i suoi derivati: il flagello dell’antisemitismo): “I cristiani hanno introdotto la calunnia del sangue nel mondo islamico. Nel 1840, il console francese a Damasco e alcuni monaci affermarono falsamente che un prete cristiano di quella città, padre Thomas, era stato assassinato da ebrei che ne avevano usato il sangue. La calunnia fu promossa anche dai nazisti. La loro pubblicazione antisemita Der Stürmer pubblicò un numero speciale nel 1934. In prima pagina campeggiava l’illustrazione di un ragazzino tedesco disteso su un tavolo circondato da ebrei con lunghe barbe e treccioline che ne succhiavano il sangue”. Aggiunge Israeli, riguardo all’uso arabo della calunnia del sangue: “Mustafa Tlas, che è stato ministro della difesa siriano dal 1972 al 2004, ha avallato la calunnia dedicandovi la sua tesi di dottorato nella quale trattava la calunnia del sangue come se fosse un fatto storico, e non una menzogna antisemita”. Israeli fornisce molti altri esempi di uso arabo della calunnia. Una versione postmoderna della calunnia del sangue sostiene che Israele uccide i palestinesi per riciclarne gli organi. Il 17 agosto 2009 la sezione culturale del maggiore quotidiano svedese, il socialdemocratico Aftonbladet, pubblicò un articolo a firma Donald Boström intitolato ” Våra söner plundras på sina organ” (“I nostri figli vengono depredati dei loro organi”) in cui l’autore riferiva “voci” secondo cui le Forze di Difesa israeliane ucciderebbero i palestinesi e ne trarrebbero gli organi per trapianti in combutta con l’establishment medico israeliano. Lo storico Richard Landes afferma che attualmente “assistiamo a un risveglio delle teorie complottiste, e le società musulmane sono le più rilevanti nella produrle, diffonderle e crederle vere. La teoria complottista più nota è probabilmente quella secondo gli attacchi terroristici dell’11 settembre sarebbero stati perpetrati dagli stessi americani, o dal Mossad israeliano, e non dai jihadisti di al-Qaeda. Questa convinzione è ampiamente diffusa nelle élite in tutto il mondo musulmano”. Continua Landes: “Le teorie complottiste che provengono dal mondo musulmano sono accompagnate da un altro fenomeno sorprendente. In passato i complottisti incolpavano un nemico malvagio: gli ebrei, i lebbrosi, le streghe, i comunisti. Ora troviamo complottisti occidentali che accusano l’Occidente, per esempio per l’11 settembre, abbracciando le teorie paranoiche dei loro nemici. La sirena complottista postmoderna suona così: siamo noi i colpevoli, i nostri nemici sono innocenti”. https://www.israele.net/prima-o-poi-il-coronavirus-scompartira-la-paranoia-antisemita-no Comunque la si pensi questo è uno spunto.1 punto
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Ciao, per me la moneta è autentica. Dalle ultime foto si vede bene al D/ anche il dettaglio della stanghetta corta della L di Romagnoli e inoltre la M della data in basso sul fascio al R/ é intera e non "tagliata" dal bordo come accade negli esemplari falsi. L'aspetto generale potrebbe essere la conseguenza di una pulizia maldestra, ma per me si tratta di un esemplare autentico. Michele1 punto
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Nel frattempo, Cassio si dedicava, con la sua brutale sistematicità, a depredare la ricchissima Rodi; dapprima sconfisse la potente flotta rodiense in una battaglia navale presso l'isola di Cos, poi invase il territorio di Rodi stessa. In estate i due cesaricidi riunirono i loro eserciti a Sardi, capitale della Lidia, per discutere i piani di guerra. Fu l’ultima volta che si acquartierarono assieme: anche a Filippi erano in accampamenti separati.1 punto
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Nei primi giorni del 42 Cassio sbarcò a Smyrna. Impose subito una tassazione straordinaria e, con il metallo prezioso raccolto, batté le sue prime monete. Sì trovava lì come "governatore" della provincia d'Asia, quindi con potere proconsolare. La moneta infatti lo titola PR.COS. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I4/61 punto
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Repubblica di Venezia Michele Steno (1400-1414) Denaro per Verona e Vicenza Mistura Peso: 0,30 g Diametro: 11 mm D/ MI - ST - E D - VX, croce patente intersecante la legenda accantonata da quattro anelli R/ + (globetto) S (globetto) M (globetto) VENETI (globetto), testa frontale di S. Marco Rif.: Zub-Luciani 22.1 All'inizio del XV secolo Venezia comincia ad aquisire territori sulla terraferma. Le prime monete per i nuovi territori sono il mezzanino, del tipo di Andrea Dandolo, e il denaro per Verona e Vicenza coniati da Michele Steno. Qui è illustrato il denaro che al dritto ha una croce patante e sul rovescio la testa di S. Marco. Questa tipologia verrà coniata anche da Tomaso Mocenigo e da Francesco Foscari. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ciao, si, sono molto comuni, a suo tempo il nominale era notevole per una moneta, equivalevano a circa 3.000 lire italiane (le monete francesi non sono più convertibili dal febbraio 2005), ormai si trovano a pochi cent. ps: hai invertito i dati1 punto
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A proposito di 4 Cavalli. Posto anche il mio. Magliocca 341. Saluti Alberto1 punto
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In effetti nemmeno io avrei pagato una cifra del genere. La moneta, purtroppo, è estremamente rovinata... Guarderei, comunque, il lato positivo: stai facendo esperienza dall'errore. Capita a tutti di pagare troppo una moneta e di prendere dei granchi, specie all'inizio del proprio percorso collezionistico. Perciò non devi demoralizzarti troppo o arrabbiarti con te stesso. Fossi in te seguirei il consiglio di @Saturno: inizia a girare i mercatini ed i convegni e vedi quali sono i prezzi medi in rapporto alla conservazione. Fidati che è tutta scuola!1 punto
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Ciao Luca ed anche se in ritardo, ti estendo un caloroso benvenuto nel nostro forum! Complimenti davvero per la tua passione, e soprattutto per aver scelto già in così precoce età di avvicinarti alle zecche italiane! E' davvero bello vedere un giovane che si interessa di passioni sane e costruttive... ce ne vorrebbero di ragazzi come te...! piacevolissima monetina! Mi sento di consigliarti di approfondire sempre con i dovuti riferimenti bibliografici i tuoi acquisti. In questo modo non solo accrescerai la tua conoscenza, ma ti sentirai spinto al confronto, attraverso reperimento di cataloghi di aste famose, esemplari proposti nei vari siti, a tutto vantaggio del tuo occhio e del tuo gusto estetico. Felice di averti con noi in questo affascinante mondo, ti mando un caro saluto, e per qualsiasi dubbio o domanda, siamo qui. Ricordati di scrivere PRIMA di eventuali acquisti, in questo modo utenti molto preparati e con esperienza, possono darti suggerimenti e consigli assai preziosi Fabrizio1 punto
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Caro Dino, per la e gotica se guardi il soldo di Antonio e Bartolomeo della Scala ha la stessa forma delle lettere A ed E!1 punto
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Continuando con la zecca di Verona, che è la mia preferita, volevo mostrarvi le differenze che ci sono tra i denari del periodo degli Scaligeri. Rispetto al denaro " tipo comunale" del post 135 del XII/XIII sec. , dove le lettere o parti di esse vanno interpretate come "- FRIR"- ( Federico I ? ) Questi denaretti invece riportano la legenda - CI - VI - CI - VE , civitas Verona- civitas Vicenza, essendo appunto Vicenza sotto dominio scaligero, da Cangrande I, fino alla fine della signoria con Antonio d. Scala. Come si può notare dallo stile tra il primo denaro e il secondo la lettera (E) e la lettera(C) cambiano da arcaico a gotico, spostandone cosi' le conazioni a periodi diversi. IL primo denaro con le lettere arcaiche ricalca lo stile del grosso con la" scaletta ", avvicinandone cosi' le due coniazioni. IL secondo, come stile si adegua al nuovo stile del periodo di Antonio/Bartolomeo d.Scala, al periodo finale della Signoria. Denaro I tipo, con VE in nesso ( post 1327-ante 1375 ) Denaro II tipo, con E gotica ( 1375 - 1387 ) Classificazione tratta da " L'area monetaria veronese" -Verona e il tirolo- edizione anno 20151 punto
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Il tuo testone é in genere ritenuto raro e rientra tra le tipologie di Innocenzo XI (al secolo Benedetto Odescalchi, papa dal 1676 al 1689) antecedenti la riforma che prevedeva la riduzione del peso dei testoni e dei tagli minori. In particolare il peso della tua moneta dovrebbe essere compreso tra i 9.50 e 9.60 grammi. I testoni successivi peseranno invece intorno ai 9.10 grammi. Come conservazione, dalla tue foto sicuramente migliorabili, direi BB. Michele1 punto
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Sempre di Trento propongo questa moneta DENARO - piccolo- coniato con l'inizio della podesteria imperiale, dopo la metà del 1236 cat. C.N.T t7/22 chiaramente non cè confronto con i grossi del periodo.. adatta ad un commercio locale e sempre piu' svalutata anche come argento. Questa era la cosidetta moneta del popolo..oltretutto anche difficile a trovare in alta qualità. Moneta imitata anche dalla zecca di Merano dal 1253/55 al 1259 c.a cat. C.N.T M11 punto
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Sono d'accordo con Te. E' sufficiente vedere che fine hanno fatto certe Divisionali della Repubblica, S.Marino e Vaticano. Sono diventate quasi spazzatura. Eppure al tempo ('70-'80) venivano vendute a moltissime persone, molti addirittura erano "abbonati" al servizio delle varie Zecche che te le mandava direttamente a casa. Il Vaticano oltretutto fa leva sulla devozione e sul fatto che il ricordino del turista è un'abitudine. Meglio collezionare le palle di vetro con la finta neve dentro... Ciao Beppe1 punto
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Quanto valgono è una provocazione. Si tratta di moneta virtuale rinvenuta scavando in un orto virtuale e pertanto non ricadono nella legge dei beni culturali ( ho sottoposto il quesito virtuale alla sovrintendenza virtuale. E' intervenuto il MinSalute nella persona del min Speranza(ovviamente speranza virtuale) minacciando sanzioni ( non virtuali) perché : 1) le monete non rispettano le distanze prescritte. 2) i personaggi raffigurati non portano la mascherina. Ho replicato chiedendo dove sono finiti i milioni di mascherine promessi, ( la farmacia sottocasa non ne ha e un amico mi dice che ne ha trovata 1 in altra farmacia al modico costo di 14 euro). Risposta: non sono affari suoi, si attenga a leggi e regolamenti. L'agenzia delle entrate mi ricorda che i guadagni anche virtuali sono sottoposti a tassazione ...ecc.ecc.. Il costo delle mascherine può essere portato in detrazione purché fatturato elettronicamente e pagato con bancomatto o simili. Preciso ché : si tratta di BITNUMMI. Come i BitCoins si basano sul nulla. Il valore varia in continuazione e foraggiando adeguatamente gli pseudo economisti, che imperversano con consigli agli investitori su ogni testata economica e non e elargiscono previsioni basate sul nulla su cosa salirà o scenderà, si può creare un fiorente mercato di questi BitNummi. Basta scrivano che si prevede un 2000% per fine mese. I BitCoins e simili,(ce ne sono una dozzina) fanno guadagnare montagne di $ ai soliti quattro o cinque ben noti e perdere altrettanti milioni ai 4 o 5 milioni di sprovveduti. Come scrive un noto economista : La Borsa si incarica spesso di separare gli stupidi dal loro denaro. Contatterò qualcuno alle Isole Cayman per sentire se posso aggiungere i BitNummi al gruppo delle monete virtuali. E ricordatevi , se uscite, di munirvi di mascherina (reale e non virtuale) perché le multe sono reali. Ad majora !1 punto
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Ti rispondo io, ci acquisto da un po', sia la versione shop che la versione aste, mi son sempre trovato bene e ci ho trovato anche ottime occasioni. Ovviamente valgono le regole generali di ogni acquisto online: verificare il singolo venditore, anche qui ci sono le recensioni. Col senno di poi 800€ è inaffrontabile, ed infatti è ancora lì! Alla fine l'avevo presa a 28€1 punto
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Buonasera a tutti ...un pezzo commemorativo conosciuto, raro sopratutto in alte conservazioni.Forse in una conservazione leggermente superiore avresti colto i profili dei due sovrani e del rovescio il profilo del bambino, come anche le sigle e la legenda in esergo, illeggibili nel pezzo postato. Posto il mio per confronto.1 punto
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Buona serata, GPittini. Interessante questa medaglia, nel complesso di modesta fattura ma che giustamente ha incluso su uno dei lati il bel distintivo portativo concesso ai nostri soldati che presero parte alla tragica campagna di Russia. Più volte, guardandolo mi sono chiesto perché l'Italia avesse adottato a ricordo della guerra sul fronte russo due esemplari della Shashka cosacca, un'arma caratteristica con l'impugnatura a becco e priva di elsa, ben diversa dalle sciabole della nostra Cavalleria. In fondo era un simbolo del "nemico" contro cui combattemmo e che ci batté : quando iniziò la nostra disastrosa ritirata probabilmente quelle sciabole hanno infierito su nostri soldati : mi pare che sarebbe stato più logico se quella immagine - efficacissima - fosse stata concepita ed usata per una medaglia russa. Può darsi che io sia ipersensibile, ma ogni volta che ho occasione di guardarlo mi torna in mente lo stesso pensiero.....saluti.1 punto
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Eppure mi sembra di ricordare una disposizione del Maggior Consiglio nel Capitolar delle Brocche che disponeva: '' Sia tolta la cittadinanza di Venezia a chi inscatola o non libera dalle scatole le nostre monete.'' Arka Diligite iustitiam1 punto
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Sempre NAC il n 12, con una importante raccolta di Napoletane che percorre tutto il Regno da Carlo l d’Angió a Francesco ll di Borbone. Sono presenti anche altre zecche Meridionali.1 punto
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