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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/18/20 in Risposte
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Questo è il denaro per Verona e Vicenza sempre di Agostino Barbarigo. Rif.: Zub-Luciani 30.1 Fu coniato per Verona e Vicenza anche il denaro del peso di circa 0,40 grammi e 13 millimetri di diametro. Sul dritto è rappresentato il doge in ginocchio con il vessillo e sul rovescio il busto di S.Marco. Il massaro ha le iniziali V - O. Anche questa moneta fu coniata da Leonardo Loredan per poi sparire definitamente. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Mi convinco sempre di più che siano stati falsificati quasi tutti i nominali di ogni regnante e anche per ogni anno, prodotte con svariate leghe metalliche con qualsiasi tecnica o espediente possibile: Coniate, per fusione da calchi, suberate e addirittura originali a cui furono "segate" le facce e applicate su vile tondello! Chi colleziona per anno gli originali avrà da ricercare uno.... o due pezzi al massimo, chi colleziona i falsi d'epoca non ha certezze.... Per ogni anno dovrà aspettarsi per quel pezzo tecniche diverse, metalli diversi e falsario diverso. Poi ci sono i falsi ottenuti per coniazione che sono delle vere opere d'arte, ogni falsario ci metteva "la firma" come dico io.... Paragonato allo stile unico che ha ogni artista. C'era chi faceva sbagli di ortografia (Piastra 1798 con IER ), chi non riusciva a punzonare correttamente la N di PROVIDENTIA e PRINCIPIS nel taglio, chi non riusciva a riprodurre bene le torrette nello stemma del Portogallo, o il leone, insomma per me dei veri capolavori. Le prove di argentatura per i pezzi in lega di ottone? Erano dei veri provetti chimici.... Chi ci riusciva.... Aveva più possibilità di non essere scoperto. Considero molto rari quei pochi pezzi giunti a noi con l'argentatura integra o che ricopre la maggior parte del tondello. Il peso.... Altra croce dei falsari.... Sopratutto per i pezzi in argento, non si avvicinavano mai al peso corretto, per questo molte Piastre furono "copiate" da esemplari con i rilievi usurati, per giustificare il peso calante. Moltissimi falsi riportano nel campo o sul bordo dei segni di lima o dei graffi di coltello per controllarne il metallo sottostante, altri ancora dei segni di morsi nel campo.... ho una Piastra 1834 con ancora nei solchi i pezzetti di dente! Altri furono presi addirittura a martellate! Non era una bella cosa essere stati truffati di una Piastra! In quel caso la moneta riportava tutto lo sfogo di chi era stato fregato. Molte furono anche le monete in rame di grosso modulo, sopratutto i 10 Tornesi : Tanti del 1798 ottenuti per fusione, del 1819 per coniazione, del 1825 e tantissimi per Ferdinando II, questi esemplari circolarono molto anche se falsi... Perché le monete in rame venivano comunque dal popolo accettate al valore nominale. Poi ci sono i falsi d'epoca (quelli ottenuti per fusione) che riportano i segni al bordo di una fusione venuta male, con vistosi esuberi di metallo. In conclusione, Chi colleziona i falsi d'epoca Napoletani non si annoiera' mai e non finirà mai. ? Scusate se mi sono dilungato... Un caro saluto a tutti ROCCO.4 punti
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Buongiorno, posto il seguente esemplare bronzeo a scopo didattico e... ludico per i neofiti, invitando soprattutto questi ad intervenire senza troppe remore o timori reverenziali. Provateci, buttatevi, non mancherò di darvi, al caso, suggerimenti. Non si vince niente , non sentitevi sotto esame, il fine è quello di dare un'occasione per distrarsi un po', al caso imparare qualcosa di nuovo e di dare visibilità ad un esemplare di buon significato storico... DATI: Diametro: 24 mm Peso: 7.83 g Materiale: rame Buona indagine!!! Illyricum3 punti
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Grazie dell'intervento @azaad---come scrivi non è facile valutare il rame del periodo...io un po' di pezzi li ho in collezione, ma ancora oggi tentenno e chiedo l'aiuto del forum per valutare...quello che citi tu è un 5 gran magnifico, venduto da Cavaliere e giudicato qfdc...anche se onestamente vista la moneta il fdc ci starebbe tutto....io ho questa in collezione presa l'anno scorso che si avvicina alla moneta da te citata, ma anche li' come giudicarla? io nel cartellino ho scritto spl/fdc...eccola3 punti
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Ciao Jaconico. Ecco un esempio di come si può costruire una collezione, interessante e piacevole, al di là dei "ma quanto vale?" , "quanto costa ?" e senza dover acquistare - come per troppo tempo è accaduto - francobolli e monete vendute sotto vuoto - protetti come se fossero reliquie sacre - , robaccia sulla quale oggi non vale nemmeno la pena di chiedersi "quanto vale ?" perché nessuno la vuole e la compra. Ti sei dato un obiettivo, hai definito i criteri della ricerca che ritieni più giusti, ora avrai il grande piacere di mettere assieme uno dopo l'altro tante banconote che ad una ad una andranno a riempire la tua raccolta. Il "piacere della ricerca" : un elemento basilare, stimolante, indispensabile per ogni collezionista. Durante questa ricerca magari ti potrà capitare di sostituire una banconota con un'altra dello stesso Stato ma in migliori condizioni, oppure se ti sembrerà più bella, più significativa. Mi piacerebbe sapere come procederà nel tempo : e sono certo che ti darà delle soddisfazioni, a prescindere dal suo ipotetico controvalore commerciale, visto che la raccolta l'hai iniziata per te. Un saluto cordiale. @jaconico3 punti
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Giusto un mese fa iniziava questa discussione. Da allora 180 risposte e 2500 visite sono il risultato del lavoro fatto con tutti voi. Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato e che spero continueranno a farlo. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Ho da tempo intrapreso anche una collezione particolare. 1 banconota per ogni stato del mondo. Sono classificate per continenti per essere più facili da consultare. Devo e dovrò dunque avere a che fare anche con tanti stati che di fatto non esistono più. Per ora ne ho 4. • 500 escudos Mozambico 1976 “repubblica popolare del Mozambico” 1975-1990. •1 Rupia 1991 “Regno del Nepal” 1768-2008. •10 Dinara 1968 “Jugoslavia” 1929-2003. •10 Reichsmark 1929 “Repubblica Di Weimar” 1919-1933. Sono curioso di vedere anche le vostre banconote di stati non più esistenti ?2 punti
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Buongiorno a tutti. Volevo condividere con voi il mio primo acquisto, per il mio compleanno. È stato fatto poche ore prima del lockdown per il Coronavirus e quindi la spedizione è avvenuta giustamente ed ovviamente con un mese di ritardo (grazie, Tinia Numismatica!). È una moneta comune, ma mi ha dato subito delle belle sensazioni, e l'ho acquistata. È dotata di certificato. Dati: Denario di Adriano (RIC 83) Materiale: Argento Diritto: IMP CAESAR TRAIAN HADRIANVS AVG, busto laureato e drappeggiato. Rovescio: P M TR P COS III - Felicitas con caduceo e cornucopia Coniazione: dal 119 al 125 dC Peso: 3,45 gr. Diametro: 18 mm Sto preparando un book di schede con tutte le monete che erano state ereditate ed ora posso finalmente aggiungere questa. VI allego un paio di foto.2 punti
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Segnalo questa novità bibliografica della Basilicata University Press Alessandro Di Muro, La terra, il mercante e il sovrano Uno spaccato dell'Italia longobarda dell'VIII secolo. In particolare segnalo il Cap. II dal titolo Mercanti, moneta e società2 punti
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Ciao a tutti. Desidero condividere con tutti voi una delle monete preferite della mia collezione: il raro giulio di Giulio II coniato a Bologna con conii attribuite a Francesco Raibolini chiamato Francia. Secondo Vasari (di cui non ci si può fidare in ogni dettaglio): Ma quello che gli dilettò sopra modo, fu il fare i conii per le medaglie, i quali da nessuno meglio che dal Francia furono fatti ne' tempi suoi, come apparisce ancora in alcune medaglie fatte da lui naturalissime della testa di Papa Iulio II che stettono a paragone di quelle di Caradosso. Oltra che fece le medaglie del Signor Giovanni Bentivogli che par vivo e d'infiniti principi, i quali nel passaggio di Bologna si fermavano, et egli faceva le medaglie ritratte in cera, e poi finite le madri de' conii, le mandava loro; di che, oltra la immortalità della fama, trasse ancora presenti grandissimi. Tenne continuamente mentre che e' visse la Zecca di Bologna; e fece le stampe di tutti i conii per quella, nel tempo che i Bentivogli reggevano; e poi che se n'andorono, ancora mentre che visse Papa Iulio, come ne rendono chiarezza le monete che il papa gittò nella entrata sua, dove era da una banda la sua testa naturale, e da l'altra queste lettere: Bononia per Iulium a tyranno liberata. E fu talmente tenuto eccellente in questo mestiero, che durò a far le stampe delle monete fino a 'l tempo di Papa Leone; e tanto sono in pregio le 'npronte de' conii suoi, che chi ne ha le stima assai, né per danari se ne possono avere.2 punti
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salve a tutti. sto lavorando all'aggiornamento del catalogo della "zecca di Fano" e mi piacerebbe raccogliere foto di monete di questa zecca per verificarne la rarità effettiva e la loro apparizione nel mercato numismatico. inizierei dal bajocco di Sisto V Ne ho visti tre in tutta la mia vita e tutti apparivano essere in rame piuttosto che in mistura come da bibliografia e come dovrebbero essere. Anche lo spessore appariva maggiore di quello delle baiocchelle del periodo. Se qualcuno di voi ha delle foto e dei passaggi in asta mi piacerebbe riceverli. Grazie a tutti e ciao william2 punti
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è vero, forse ho esagerato nel voler evidenziare le motivazioni.. ad ogni modo le correzioni da fare restano tante, tenendo anche conto del livello raggiunto dagli ultimi volumi della serie. Mi viene in mente per esempio la revisione e classificazione dei grossi da 6 denari o quella dei denari ; il grosso IQDP ( MIR 14 ) la Petachina ( MIR 17 ) e Medaglia ( MIR 20 ) che sono da spostare alla fase dei Dogi a Vita così come probabilmente altri nominali; l'ordinazione dei Quartari necessita anch'essa di essere rivista.. il grosso e genovino di Simon Boccanegra con numerale Primus sono molto probabilmente da spostare alla prima fase del suo secondo dogato ; ed inoltre ci sono numerose tipologie inedite, specialmente di denari minuti, da aggiungere . Certamente verrebbe fuori un bellissimo volume , se serve una mano basta chiedere ...2 punti
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Zecca di Aquileia Ottobono dè Razzi ( 1302 - 1315 ) Denaro - ag. - gr. 0,98 cat. Bern. 34 Prov. Numism. " Eugubium"- Gubbio ( PG )2 punti
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Questa la versione più "romantica"... che fa alzare spesso la valutazione. In realtà da qualche tempo si è fatta strada una altra versione che si basa sul fatto che: la contromarca è troppo diffusa e copre un areale molto vasto esistono esemplari in cui la contromarca VAR è stata applicata sopra la contromarca TIB o TIBAVG Inoltre esiste una lettura di VAR come "Vncia Aurei Reponere" legata ad un valore facciale piu' alto attribuito agli assi così contromarcati. Sarebbero quindi una moneta di necessità creata con punzonatura per uso tra le truppe in periodo di scarsità di circolante di valore piu' elevato, da scambiare in seguito e quando possibile con il valore facciale attribuitogli. Quale sia la versione corretta (e SE lo sono queste), a mio avviso un esemplare interssante. Ciao Illyricum2 punti
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E il probabile falso con cerchietti grandi a confronto. Remember @Arka A proposito foto fatta da Arthur.2 punti
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Fagiolino ragiona se 15 anni fa avessi comprato oro con dollari che erano molto forti adesso lo avresti rivenduto in euro ( che intanto aveva recuperato sul dollaro). questo giochino sarebbe stato ancora meglio con i franchi svizzeri: nel 2006 l’oro quotava 20.000 $ per kg e 1$ = 1.25 CHF Oggi - 2020 - l’oro quota 52.000 CHF / kg ovvero 54.000 $|kg e 1$ = 0.97 CHF In pratica se avessi acquistato con $ nel 2006 e rivenduto oggi in franchi avrei ottenuto un vsntaggio aggiuntivo di cambio visto che il franco di e’ rivalutato molto verso il dollaro2 punti
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L'ultimo denaro di Raimondo ha le chiavi e le torri. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Francesco Foscari ( 1423 - 1457 ) Denaro Piccolo per Verona e Vicenza Met. Mist. gr. 0,252 punti
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Patriarcato di Aquileia Raimondo della Torre (1273-1299) Denaro (1273-1277) Argento D/ (globetto) RAIMO - NDV' PA (globetto), il Patriarca seduto sul faldistorio con libro e croce patriarcale R/ (globetto) AQVILE - GENSIS (globetto), torre merlata Rif.: Passera-Zub 95; CNI VI, 19; Bernardi 27 Dopo un interregno durato quattro annia Gregorio succede Raimondo della Torre, membro della potente famiglia milanese. Il suo primo denaro al dritto rappresenta il Patriarca in modo tradizionale e sul rovescio lo stemma di famiglia, una torre merlata. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Di sotto alcune delicate patine "rainbow" o "arc-enciel". Sono effimere ... e nello specifico non destinate ai collezionisti. C'è chi ne ha fatto una filosofia e chi un mercato. Per i dollari Morgan esiste un sito molto istruttivo https://www.monstertonedmorgans.com/: l'unica cosa che condivido nel nome del sito è il termine mostruoso, ambivalente anche in italiano, e che non avverto nell'accezione fantozziana di "clamoroso" ma solo di "terrificante". La spiegazione di come si formerebbe la patina (2^ foto) è molto approssimativa ma serve a dare un alone scientifico al tutto (... questi americani ...). Ora per me la patina è un plusvalore legato alla "garanzia" che la moneta è rimasta a lungo a riposo, rispettata . Queste patine mi sembrano così tenui che non possono avere che qualche anno di vita al più, e non denotano nulla se non, per qualcuno, il piacere di una bolla di sapone.2 punti
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Didracma coniata sotto il regno di Kanishka I 127.152 d.C. Puoi trovarla in questa pagina: http://www.coinindia.com/galleries-kanishka.html2 punti
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Nuova entrata in Collezione : Piastra 1788 Lettera P. sotto il busto.2 punti
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Buongiorno Amici, condivido questo piccolo assieme di tarí, spero di fare cosa gradita. Tanti auguri2 punti
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Buonasera a tutti, Vi presento con molto piacere un altro nominale mancante nella mia piccola collezione di falsi d'epoca Napoletani: Ferdinando I Piastra 1818 testa piccola, realizzato per fusione con leghe di ottone. Le foto sono del venditore.2 punti
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Buonasera, segnalo il seguente motore di ricerca per testi antichi: https://www.forgottenbooks.com/it Spero possa essere di aiuto. Saluti1 punto
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E' presente la scheda nel ns. catalogo on-line della presente medaglia (contempla 3 aggiudicazioni) questo è il link https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME63W4/86 le medaglie per premi generici di Vittorio Emanuele III, come potrai vedere in catalogo, sono molteplici e variano per modulo, per rapprsentazione, o solo per piccoli particolari (quella che Ti è stata segnalata da palpi62 in oro, esitata da Bolaffi, potrebbe sembrare identica, ma in effetti differisce per modulo e per alcuni particolari, pur essendo realizzata dallo stesso autore)1 punto
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Ma Stilicho perchè mi fai delle domandi imbarazzanti? Io non c'ero... . Scherzo, il significato delle contromarche è dibattuto. Spesso rappresentano, nel Primo Impero, ritariffature o convalide del valore di un esemplare (talvolta non ufficiale). E quindi semplicemente la verifica del controllo da parte dello stato (mediante esercito?) del circolante vedi in Britannia. Per che motivo Varo dovrebbe aver apposto un suo timbro? Se pensiamo al limes germanico nel periodo circolava un po' di tutto specie per i tagli minori: monete tagliate, vecchie repubblicane dimezzate, imitative, monete locali riutilizzate. E' anche per questo motivo che fu istituita la zecca di Lugdunum: per provvedere al pagamento delle truppe in maniera più veloce (le prime emissioni furono in oro e argento... quest'ultimo moneta della paga dei militari). Sulla base di quanto detto azzarderei due ipotesi: attestare che la moneta è ufficiale con la mia contromarca di governatore della Provincia (in quanto massimo rappresentante dell'Imperatore e di Roma) oppure in un momento di scarsità di flusso circolante nella mia zona di controllo ritariffo il valore dell'asse con la mia contromarca a dupondio (ad esempio). Mi paioni entrambe due tesi sostenibili... o no? Ciao Illyricum1 punto
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Il tipo “altare delle Gallie” è una emissione della zecca di Lugdunum del 10 a.C. per cui fu contromarcata da Varo subito o quasi dopo l’emissione. L’esemplare proposto più che corroso sembra consunto, circolato, per cui fu utilizzato per un buon lasso di tempo. Ecco un secondo esemplare messo un po' meglio e leggibile. Esistono versioni sia per Augusto Augustus. 27 BC-AD 14. Æ As (25.5mm, 9.08 g, 12h). Lugdunum (Lyon) mint. Struck circa 10-7 BC. Laureate head right; behind head, AVG in rectangular countermark / Front elevation of the Altar of Lugdunum, decorated with the corona civica between laurels, flanked by stylized male figures; to left and right, Victories on columns, facing one another. RIC I 230; Lyon 73; for countermark: Pangerl 8 (applied in Gallia Narbonensis).. Dark green patina with traces of red, numerous scratches on both sides. VF. www.cng.com che per Tiberio Tiberius. As Caesar, AD 4-14. Æ As (26mm, 12.72 g, 12h). Lugdunum (Lyon) mint. Struck under Augustus, AD 13-14. Laureate head of Tiberius right / Front elevation of the Altar of Lugdunum, decorated with the corona civica between laurels, flanked by nude male figures; to left and right, Victories on columns, facing one another. RIC I 245 (Augustus); Lyon 114. Glossy green patina, some light cleaning/smoothing marks. VF. An attractive example. Fate caso alle date di emissione che non sono coeve.1 punto
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Ciao Illy, bell'asse lugduniano con contromarca storica?1 punto
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Ciao @ImmensaF Æ-As, 242/244, Rom; 9,31 g. Drapierte Büste r. mit Lorbeerkranz//Felicitas steht l. mit Caduceus und Füllhorn. Coh. 74; RIC 328 b. Saluti Eliodoro1 punto
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Il terzo denaro di Raimondo ha i bastoni decussati. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Questo è il secondo denaro di Raimondo della Torre. La seconda emissione di Raimondo ha sul dritto la Vergine seduta con il Bambino e al rovescio un'aquila ad ali spiegate e la testa rivolta a s. La Vergine ricorda quella rappresentata sui grossi di Pisa. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Certo che ti puoi permettere, anzi ti ringrazio. Era una correzione di cui avevo preso nota, se hai altro...ben venga1 punto
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Questo, infine, è il retro della mia moneta. I piedi sono entrambi ben visibili, soprattutto quello di destra, ma vicino ad esso non vedo traccia del fulmine né del tralcio di vite1 punto
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Viceversa, la crocchia suddivisa in riccioli è presente sulle varianti 2d e 2e, ma in questi casi uno dei due "codini" (quello di destra") è sempre raffigurato come boccolo dritto a lungo, una sorta di serpentina con le spire molto serrate. Inoltre, in queste varianti l'angolo del collo (in basso a sinistra) non è visibile, essendo coperto dall'altro "codino", e vicino ad esso arrivano le zampe del capricorno (di cui sul mio esemplare non c'è traccia))1 punto
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Ora, per quanto deduco dalle fotografie caricate sul nostro catalogo, i "codini" a doppia serpentina si rinvengono sulle varianti 2b e 2c. In questi casi, però, la crocchia è sempre raffigurata come un'unica palla o spirale di capelli1 punto
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Ciao Roberto, Si tratta di un denaro minuto coniato durante la signoria di Carlo VII. Bella moneta , per la tipologia è in ottima conservazione. La sigla di zecchiere è E. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV24/31 punto
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Concordo in pieno. Da grande appassionato del periodo napoleonico, ovviamente ho un debole per le monete di Murat. Personalmente, credo che il 12 carlini del 1809 sia una vera e propria opera d’arte! Subito dietro ci metterei la 5 lire (sempre di Murat) e la piastra da 120 grana di Giuseppe Napoleone. Una volta che avrò tutte e tre queste monete (possibilmente in alta conservazione), sarò un uomo felice ?1 punto
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Ciao @Asclepia ! bellissimo tondello, sicuramente oltre la media e affascinante, in sigle direi mBB, tu che dici? Grazie di aver condiviso con noi1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 424.205 Città: Biella Condizioni: SPL Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 1.675.600 Città: Biella Condizioni: SPL+1 punto
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Aveva intuito che la stoffa c'era... Le perizie fotografiche per monete importanti credo siano la soluzione migliore e più auspicabile. (Provvedendo comunque ad un idoneo sistema di sicurezza quando maneggiata/trasportata: e per quanto riguarda questo aspetto, soprattutto il trasporto credo che le famose "scatolette" MA apri e chiudi siano il top, che poi a dirla tutta anche le capsule di qualità assolvono tranquillamente al loro compito ) Saluti Simone1 punto
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Buonasera a tutti, Intervengo su questo argomento perché un amico mi ha segnalato questa interessante discussione. Ho visto alcune di queste particolari dracme, prima dell'uscita in asta già menzionata, anche in alcuni convegni tra gennaio e febbraio (Modena e Bergamo). Dopodiché mi sono state offerte una ventina di questi pezzi, da un tizio che le aveva comprate a sua volta da un altro tizio che le vendeva a blocchi (!) da 20... Ho avuto la possibilità di esaminarli per alcuni giorni con le tecniche che la numismatica tradizionale ci da, ma ho anche avuto fatto eseguire delle analisi di fluorescenza a raggi X (ahimè pagandole a caro prezzo). Una analisi dei legami di conio evidenzia la presenza di 4 coni di Diritto e 4 coni di Rovescio, per un totale di 6 coppie di coni, esemplificate nell'immagine qui sotto. Si tratta di numeri veramente alti, considerato il campione piccolino... E confermo che ci sono intrecci strani, troppo strani, del tipo incrocio di coni tra monete a legenda Massa e monete a legenda Rikoi... Qualcosa di impossibile o perlomeno mai attestato in tesoretti, ritrovamenti o collezioni museali. Una cosa veramente anomala è poi l'orientazione degli assi. In tutte le 20 dracme che ho studiato l'orientamento è sempre a 12h o 1h, cosa che non è assolutamente attestata per nessuna tipologia di dracma padana, in quanto i coni erano usati liberi e pertanto davano origine agli orientamenti più disparati (non stiamo parlando di officine con un livello organizzativo paragonabile con quelle di alcune città stato greche, Marsiglia tanto per dirne una). Ci sarebbe poi da fare un lungo discorso sulle tipologie dei tondelli delle dracme Pirakos autentiche, che sono larghi, piatti e sottili (vedi Manerbio), cioè l'opposto di queste qui. Stesso discorso per le Rikoi. Un altro lungo discorso andrebbe fatto per lo stile... Le analisi XRF (eseguite su 2 monete) infine hanno segnalato una lega abbastanza pulita, costituita all'85% di Argento e per il resto di metalli non preziosi (rame e altro). Quello che colpisce è la presenza di tracce di Titanio, Manganese e Cadmio, veramente anomala, ma soprattutto l'assenza completa e totale di tracce di Oro e Piombo, che sono sempre presenti in tutte le leghe antiche. Insomma, sembra tanto una lega moderna e industriale Ag85:Cu15. Negli anni passati, quando ho lavorato in Università, ho studiato centinaia di esemplari di dracme (Manerbio incluso) con fluorescenza e altre tecniche composizionali, e posso dirvi che le 2 monete che ho analizzato recentemente non sono compatibili con le centinaia di dati in mio possesso (e pubblicati). Prima del disastro di Covid19 avevo iniziato a scrivere un articoletto, forse è il momento di riprenderlo in mano...1 punto
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Taglio: 2€ cc Nazione: Belgio Anno: 2019 B Descrizione: 25º Anniversario dell'Istituto Monetario Europeo Tiratura: 155.000 sono in coincard Condizioni: BB Città: Milano note: NEWS!!!1 punto
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.... a quell'asta di Aureo...c'era anche questo; non l'avevo mai visto con quel marchio sotto, ma nel Corpus c'è....un solo esemplare. Mi saltò subito all'occhio...il marchio.....perchè ricordavo di averlo già visto....eh....ehehehe !! Peccato che non le posso comprare queste monete.1 punto
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Buonasera volevo farvi vedere gli ultimi arrivi, un'anteprima la avevo già data con foto del venditore. Dal vivo sono molto più belle!!!1 punto
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Ritieni che anche la NAC 68 sia di una certa importanza ? http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewsale&sid=725&cid=33558&s=b1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
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