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  1. Arka

    Arka

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/20 in Risposte

  1. Buongiorno a tutti i membri della sezione... Ecco la mia “Bombetta” appena arrivata dopo una lungaaaa attesa...! Prima piastra coniata sotto il re nasone datata 1766, riferimento bibliografico “Magliocca pag. 128 n. 238”... Indice di rarità RR, in ottima conservazione per la tipologia che nasce da conio bassissimo.. per me una tra le migliori passate in asta negli ultimi anni... saluti a tutti..!
    10 punti
  2. Ciao @Francesco1984 veramente una bella piastra....ti confido che l'avevo puntata anche io ma ho optato per altro. Ti faccio sinceri complimenti. Alla stessa asta ho preso questa....
    8 punti
  3. Vorrei che ci calmassimo un po’ tutti. È inutile scaldarsi e attaccarsi o fare delle insinuazioni inopportune... @Karimkalid, in assenza di ulteriori elementi, non c’è modo di stabilire la genuinità della scoperta e, soprattutto, l’autenticità delle monete. Le foto che finora ci ha mostrato sono mosse, poco nitide e scarsamente indicative. La invito, dunque, a raccogliere quante più foto, documenti e informazioni possibili e a sottoporcele alla nostra attenzione. Fino ad allora, il giudizio finale rimarrà in sospeso. Personalmente, non conoscendola, mi auguro di non vederla sparire definitivamente dal forum (come già accaduto in passato con altri utenti in situazioni simili). Ciò alimenterebbe la diffidenza da parte di alcuni e darebbe ragione a chi, fin da subito, si è dimostrato dubbioso. A presto!
    4 punti
  4. Quando l'ho vista non ho potuto fare a meno di acquistarla. E' messa male, sembra martellata, poi è anche macchiata ed è stata tagliata, infine non rientra neppure nell'ambito delle monete che colleziono. Ogni tanto mi capita di frugare nelle ciotole e di frequente trovo qualcosa di significativo, almeno per me. Non esistono monete troppo brutte per essere collezionate, almeno per chi colleziona senza badare esclusivamente al valore economico. Sono oggetti che hanno circolato e vissuto, contenitori di storia. Saluti Federico
    3 punti
  5. Quale la differenza tra le serie di grafici?!.... l’intervallo temporale.... a 24 ore e a 1 settimana sembra in flessione , ma da 1 mese a 5 anni è costantemente in salita .....quindi, di cosa stiamo parlando?!
    3 punti
  6. Buongiorno a tutti, sottopongo al vostro giudizio uno dei mie Cavalli Aragonesi, mi ha molto colpito la scritta EQVIITAS, vorrei anche vostro parere per un eventuale pulitura al diritto, anche se sono sempre più convinto che a volte siano più leggibili così come sono, le incrostazioni mi sembrano abbastanza dure, non ne conosco la composizione, aspetto vostri graditi pareri e consigli. Saluti Alberto
    3 punti
  7. Questo thread nasce da un suggerimento di @miza in una vecchia discussione, che ieri ho riportato in auge per, purtroppo, comunicare la triste notizia della morte di Glenna Goodacre, la scultrice americana che ha creato il ritratto di Sacagawea sui dollari che hanno portato il suo nome dal 2000 al 2008, e che dal 2009 sono conosciuti come Native Americans. Delle prime emissioni di quei dollari si era parlato in quella discussione e @miza che l'ha scoperta solo ora, mi ha chiesto perché non continuare e arrivare fino ai giorni nostri. Visto il molto tempo a disposizione in questi giorni ho pensato di cogliere al volo il suggerimento, ritenendo però opportuno aprire una nuova discussione, poiché nell'altra i dollari dei Nativi rappresentavano solo il punto temporale finale di un tema più articolato e complesso, che aveva preso le mosse da eventi di oltre due secoli prima. Per le monete dal 2009 al 2012 vi rimando senz'altro alla discussione linkata sopra, mentre dal prossimo post inizieremo ad analizzare le emissioni dal 2013 a oggi... sperando, come sempre, di poter contare sul vostro interesse e la vostra benevolenza. petronius
    2 punti
  8. Delle tante disuguaglianze che questa emergenza ha messo in luce, l’accesso all’educazione è una di quelle più evidenti. La vediamo in Italia, come nel mondo e a subirne le conseguenze, sono sempre le comunità più vulnerabili. Questa emergenza ha reso ancora più evidente la diversità di accesso all’educazione e le conseguenze di una sospensione prolungata della scuola, differenze tra i vari paesi e in Italia. Dobbiamo fare in modo che questa crisi diventi l’opportunità di ripensare un sistema inclusivo. La scuola non è solo il luogo dove si studia, ma è lo spazio in cui le bambine e i bambini, anche chi ha più difficoltà e vive situazioni di marginalità, trova il confronto con un mondo adulto diverso da quello familiare, magari assente o addirittura dannoso, pratica attività sportiva, ha accesso a un pasto equilibrato. La scuola deve essere al centro della ripartenza, in tutto il mondo, perché nessuno resti indietro, perché questa emergenza non vada e radicare ancora più profondamente le disuguaglianze già esistenti. Molti paesi in tutto il mondo erano già in una situazione di precarietà per l’accesso all’istruzione per bambini e, soprattutto, bambine e questa interruzione della scuola rischia di riportare indietro di decenni i passi in avanti fatti. Anche in Italia emergono fragilità e profonde diversità tra chi ha accesso a strumenti e competenze e riuscirà a ripartire e chi in questo momento è tagliato fuori dalla scuola e resterà indietro. I dati Istat ci raccontano che anche in quarantena non siamo tuti uguali. Un ragazzo su 8, tra i 6 e i 17 anni, non ha un computer o un tablet a casa. In termini assoluti parliamo di circa 850 mila studenti in grave difficoltà con la didattica a distanza. Per questo riaprire la scuola dopo il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria per Covid-19 deve essere una priorità. Un’urgenza da affrontare al più presto affinché non avvenga accentuato, ancora una volta, il divario tra i giovani. Proprio quei giovani, e giovanissimi, che finora sembrano essere i grandi esclusi dalle politiche di ripartenza. n questa fase di ripartenza infatti è necessario porre particolare attenzione alle fasce che vivono in situazioni familiari a rischio di povertà educativa ed economica, già escluse in precedenza, che oggi stanno soffrendo maggiormente della chiusura delle scuole. La scuola non è solo didattica: non si può non tenerne conto. È il luogo dove bambini acquisiscono anche competenze sociali, di comunità. In molte aree vulnerabili, inoltre, è l’unico luogo in cui entrano in contatto con altri modelli, fanno attività motoria etc Nelle aree in cui la povertà educativa è più evidente i genitori non sono in grado di fornire ai bambini supporto nei compiti ma neppure un supporto emotivo, psicologico. Senza la scuola quindi i bambini e le bambine sono privati di relazioni e contatti sociali, perché vivono in situazioni di disagio, degrado e spesso sono a rischio violenza assistita o subita. I servizi educativi per i bambini e le bambine della fascia 0-6 saranno essenziali nella ripresa, anche per consentire ai genitori (le mamme) di tornare al lavoro. È l’occasione per attuare cambiamenti strutturali atti a potenziare questi servizi per garantire uguaglianza di sviluppo e opportunità sin da piccoli (ormai assodato che chi frequenta servizi educativi 0-6 ne gioverà nei anni scolastici futuri). Il coronavirus ha avuto forti ripercussioni anche sulla vita scolastica di quasi 300 milioni di studenti in tutto il mondo, che sono costretti a rimanere a casa a causa della chiusura delle scuole (dati Unesco). Uno stop forzato alla routine che ha impattato (e impatterà) maggiormente sulla vita delle donne, su cui spesso ricade la responsabilità della cura dei figli, come controllare i compiti o aiutarli nell’esecuzione. I servizi educativi consentono conciliazione famiglia lavoro e quindi la permanenza delle donne nel mercato del lavoro retribuito. Molti nidi sono a rischio chiusura e se chiuderanno, questo avrà effetti dirompenti per le famiglie e soprattutto per le donne che rinunceranno al lavoro retribuito per accudire i figli (anche per chi ha i nonni e quindi potrebbe farsi aiutare nella cura dei figli sarà difficile, dal momento che le fasce anziane sono quelle più a rischio coronavirus). Le diseguaglianze di genere si accentueranno e il nostro Paese rischia di fare enormi passi indietro. Fin dall’inizio di questa crisi ci è risultato chiaro che fosse indispensabile non dimenticarci dei più fragili, quelli che normalmente vengono lasciati indietro dalla società.
    2 punti
  9. Buongiorno a tutti, in una recente asta mi sono aggiudicato questa Medaglia, coniata per ricordare un discusso evento storico, la soppressione dell'ordine dei Gesuiti avvenuta nel 1775. La medaglia è in Ag con una bella patina, dovrebbe essere Rara, pesa 21,9 gr e misura 45 mm di diametro. La casa d'aste l'ha classificata SPL, a mio avviso sono stati un po' di manica larga... Che ne pensate? Buona Quarantena a tutti gli appassionati di questa sezione. Silver
    2 punti
  10. Sera a tutti! Posto una 59, non in alta conservazione, ma con variante A capovolta al posto della V in VTR. Sempre un piacere leggervi. Saluti
    2 punti
  11. E' certamente una medaglia interessante. Commemora un evento importante del pontificato di Papa Clemente XIV e precisamente la soppressione dell'Ordine dei Gesuiti con il breve "Dominus atque redemptor" del 1773. Per questo avvenimento furono coniate la medaglia annuale (anno VI) e alcune medaglie straordinarie in Germania, fra le quali quella oggetto di discussione, attribuita al medaglista Oexlein ed incisa con scritta del rovescio sia in tedesco, sia in latino. La medaglia è in bella conservazione e si direbbe SPL senza ingrandimenti e probabilmente q.SPL se esaminata con la lente. Non è particolarmente rara. Fu probabilmente coniata quasi esclusivamente in argento (con alcuni esemplari in metallo bianco e pochissimi in bronzo). Per questi motivi non ha la rarità delle medaglie in argento dell'epoca. Comunque, avevo visto l'asta e hai pagato un prezzo di assoluta occasione.
    2 punti
  12. Arrivata,in mano è leggermente meglio, oltre all'usura ci sono debolezze di conio.Purtroppo è sempre un tondello di 3° classe e lo si nota anche dal contorno. Peso g.12,15 Diametro mm 35/34 (irregolare).
    2 punti
  13. Magari sono state sepolte lì da un collezionista del VII secolo che era stato fregato... .....ci avviciniamo come assurdità a quella discussione del tizio che aveva 4-5 decadrammi di Agrigento....
    2 punti
  14. Un ben ritrovati a tutti, con l "advento virusae" non ho avuto tempo di seguire molto le discussioni su questo argomento perchè occupandomi di produzione di igienizzanti e disinfettanti e altre "miscelozze" varie sono stato e sono tutt'ora molto impegnato con il mio lavoro. Mi sembra di leggere e capire che....anche se non si parla di numismatica e di monete..si finisce sempre per "scazzarsi" sul forum. (bene...anzi male!). Non ho letto tutti gli interventi ma ho visionato solo gli ultimi due, eviterò al massimo commenti politici....in questo caso sono inopportuni e inutili, ma avendo studiato sanità pubblica e patologia tropicale mi limiterò ad alcune considerazioni sul tema in generale, considerazioni che sono il frutto degli argomenti trattati nell'informazione, dell'atteggiamento avuto dai relatori e dagli "opinion leaders" in questo campo, del modo di gestire, interpretando gli avvenimenti medico-clinici durante il diffondersi del contagio ed infine del modo in cui il sistema stato ha reagito. Poche nazioni hanno in questo momento un sistema dirigenziale politico-sanitario, logistico emergenziale ed amministrativo inefficiente ed ignorante come quello dell'Italia. Peggio di come è stato fatto in Italia non è riuscito farlo nessuno, forse i spagnoli. Come se non bastasse in televisione passano messaggi che siamo da invidiare e che molte nazioni ci hanno preso ad esempio, scusate quali ??? Quali nazioni ? Ma sapete quali sono le procedure da applicare in caso di epidemia ? Ed in caso di pandemia ? Solo i cinesi lo hanno capito....SUBITO..ma "diciamo erano distratti ed hanno perso tempo". I vari grafici che mostrano in TV o si vedono su un PC sapete interpretarli ?? Ci hanno riempito di bugie e falsa informazione distogliendo l'attenzione medicale e iniziando una gestione politico emergenziale costosa ed inutile, pensando che fosse una....influenza..quasi quasi sfruttabile politicamente ed economicamente. Procedure che non hanno evitato più morti...(altrimenti nelle RSA secondo i protocolli BISOGNAVA INTERVENIRE ANCOR PRIMA CHE NELLE SCUOLE !!!!), che ha prodotto una gaussiana di diffusione valutata in maniera completamente errata, curva completamente spanciata a dx. Non commento altro, dalla gestione dei pazienti alla mancanza cronica...e letale dei minimi sistemi di protezione individuale sino alla mancanza di medici, infermieri e posti letto. L'Italia non si è dimostrata ne prima ne all'altezza della situazione e tutto quello che sta accadendo sono cose che erano già PREVEDIBILI da...manuale....di chi conosce questo tipo di problemi. Un caro saluto a tutti.
    2 punti
  15. Il massimo può sempre essere superato da un nuovo massimo e così via. Poi ci sono i profeti di sventura che costretti al riposo forzato scrivono tanto per scrivere. A un 1% vincolato preferisco tenere i contanti. Così se c'è qualche occasione cerco di approfittarne.
    2 punti
  16. Cari veneziani, riprendo un tema di cui si è già parlato... Chi vi ricorda questo Cristo Pantocratore da Romano III Argiro (1028-1035)?
    2 punti
  17. Oggi questa discussione compie un mese. 246 risposte e più di 4.500 visualizzazioni sono un bel traguardo. Non avrei mai pensato che avremmo raggiunto questi numeri. E quindi vorrei ringraziare tutti coloro che hanno attivamente partecipato e tutti coloro che hanno letto i nostri post. Ovviamente non finisce qui e spero che tutti continuino a scrivere e a leggere con la stessa passione. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  18. Purtroppo arriveranno momenti durissimi per quasi tutti e se non ci saranno interventi incisivi da parte dello stato in molti chiuderanno bottega. Ormai mi sono stufato di vedere gli altri stati che fanno finanziamenti a fondo perduto mentre da noi se va bene ti fanno un prestito, sempre che tu riesca ad ottenerlo. Poi la genialata di spostare le tasse così che si accumuleranno alle altre. Quando ci sarà la ripartenza dell'economia a livello globale noi saremo come sempre l'ultima ruota del carro e come unico risultato otterremo che verremo ulteriormente "acquistati" dai capitali stranieri. Mi piacerebbe che fra 1 o 2 anni ci ritrovassimo qui a tirare le somme e vedere come sarà andata a fine. Sarei contentissimo di essermi sbagliato e lo dico sinceramente, ma mi sa che ci avrò preso purtroppo.
    2 punti
  19. Buongiorno a tutti, come promesso tempo fa in un post precedente, inserisco un allegato contenente la lista tipologica di Scudi che ho realizzato dopo lunghe ricerche. La lista, come dicevo, è tipologica, ed include tutte le monete che rientrano nei parametri dell'Unione Monetaria Latina, comprese quelle monete emesse prima o dopo la sua esistenza. Nel complesso, l'elenco comprende 99 monete ed è stato stilato secondo alcuni precisi parametri. In particolare, ho considerato: Le monete dalla fine del '700 agli anni '30 del '900; Le varianti significative (differenze nei ritratti, nelle legende, ecc) Le monete di tutto il mondo, quindi oltre alle europee sono presenti anche le sudamericane e le africane (es. Congo Belga) Le monete emesse prima, durante e dopo l'UML, purchè ne rispettino gli standard Viceversa, non ho considerato: Le monete emesse in epoca recente, in quando non più ricoprenti il ruolo originario Le monete emesse solo per collezionisti e/o non effettivamente circolanti Lo scudo di Vittorio Emanuele III del 1901, in quanto l'ho considerato alla stregua del punto precedente Le piccole varianti, difficilmente distinguibili, in quanto la collezione risulta già così molto corposa e le ho ritenute relativamente poco rilevanti nell'ottica di una collezione tipologica così vasta (opinione personale, per chi volesse approfondirle le ho comunque indicate nella colonna del codice Krause) Le monete che alcuni siti sembrano far rientrare nella tipologia Scudi ma per alcuni paramentri in realtà non lo sono (ad esempio le 5 Corone dell'Austria-Ungheria che pesano 24 grammi anzichè 25 oppure alcune monete con argento 835 o 917 anzichè 900) Spero possa essere utile e se ci sono imprecisioni, lacune o errori non esitate a segnalarmeli rada Elenco collezione scudi.xlsx
    2 punti
  20. Purtroppo non sono bravo con il computer. Quindi posso solo cercare di spiegarmi a parole. Allora il problema è la crocetta che si trova al'inizio della legenda del dritto (quello della croce) della moneta che al rovescio ha Sant'Ermacora imberbe (Bernardi 43). Nella moneta postata da Alessandro ( @chievolan ) nel post 272 la legenda del dritto parte a ore 3. Ed è lì che c'è lo spazio tra il braccio della croce e la B. Spero di essere stato chiaro... Il bello di questa collezione sono proprio questi piccoli particolari. Se ci si addentra si scopre un mondo... Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  21. Qui è illustrato il mocenigo di Andrea Gritti (1523-1538) del massaro Zuan Grimani. L'esemplare pesa 6,37 grammi e misura 34 millimetri (Rif.: Zub-Luciani 89.6; CNI VII, 34). L'iconografia è quella consueta, ma in questo esemplare è ben visibile il leone alato sullo stendardo. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  22. Buongiorno a tutti, per me le leggende di questi piccoli gioiellini medioevali sono ancora poco comprensibili, ma come giustamente diceva Beppe , ad un occhio più allenato sarebbe stato più facile identificarla, grazie Beppe@giuseppe ballauriper aver reso più leggibile la mia monetina e per l'apprezzamento, grazie ad @avgvstvs per averla identificata, credo che abbia colto nel segno. È sorprendente quanto a volte una minuscola moneta, anche meno bella, riesca a suscitare interesse e ammirazione, è proprio questa, secondo me, la manifestazione più alta della nostra passione, amarle cosi come sono. Saluti Alberto
    2 punti
  23. Buongiorno, sono stati portati alla luce i resti dell'antico acquedotto romano della città di VIminacium, situata vicino a Kostolac, nella Serbia orientale. La città, che aveva una popolazione di circa 30.000 abitanti, nonostante fosse prossima al Danubio era dotata di rifornimento idrico. Gli archeologi hanno scavato circa 1000 metri di acquedotto, i metodi geofisici hanno mostrato altri 1.800 metri mentre il rilevamento remoto ha rilevato altri 1.350 metri. La sua lunghezza totale era di circa 10 chilometri. L'acquedotto era realizzato in pietra e malta di calce resistente all'acqua. Il fondo era fatto di mattoni con timbri delle legioni romane che l'hanno costruito. Nella parte superiore, l'acquedotto era coperto da enormi mattoni. Iscrizioni con nomi di artigiani che avevano collaborato alla costruzione sono stati trovati in diversi punti lungo l'acquedotto. La costruzione risale al I secolo d.C. e come detto era stato costruito dai soldati di due legioni: LEGIO IIII FLAVIA FELIX e LEGIO VII CLAUDIA PIA FIDELIS. Fu distrutto nella prima metà del V secolo d.C. durante l'invasione degli Unni. Poiché l'intera area archeologica di Viminacium si trova ai piedi di una grande centrale elettrica a carbone, una parte dell'acquedotto è stata rimossa e portata in un luogo sicuro. Le parti dell'acquedotto sono state tagliate in modo molto preciso in segmenti più piccoli e trasferite in casse di acciaio appositamente costruite nella zona protetta del parco archeologico di Viminacium. Vi segnalo un dettaglio: e le campate dell’acquedotto dove sono? Sono sepolte nei sedimenti? No. L’acquedotto di Viminacium non nasceva da una sorgente montana ma prelevava l’acqua a monte della citta. Pertanto in assenza di un dislivello utile non si è reso necessario utilizzare il classico sistema a campate cui siamo abituati a pensare per l’Antica Roma. Ciao Illyricum
    2 punti
  24. 2 punti
  25. Vado assolutamente controcorrente. Per me adesso val la pena di entrare nell'azionario se si ipotizza investimento di lungo periodo. Tradizionalmente si apprezza di piú dell'oro. Questo salvo immaginare disastri tipo guerra o crollo della civiltà occidentale (ma non sarei così pessimista).
    2 punti
  26. Ciao Gianfranco, mi chiami e rispondo ci sono, mi fa piacere intanto leggere dell’importanza di questo strumento e che lo ritieni ottimo, in fondo lo proposi io in quel di Bergamo tra le tante proposte che feci il 21 ottobre 2017 al primo Convegno Nazionale dei circoli Numismatici. Le trovate pubblicate in modo dettagliato negli Atti che trovate su internet o anche sul mio sito personale di academia.edu. Trovai subito l’immediata disponibilità e il consenso a fare un’area circoli da parte di @Reficul e la organizzai nello spazio di qualche giorno facendo partire devo dire tanti, tanti circoli reali ognuno col suo box sempre con l’idea di un fare concreto per gli altri e con obiettivi nella nostra numismatica. In realtà devo dire che non ha avuto successo ed e’ rimasta praticamente quasi totalmente inutilizzata in questi anni e quindi vedere ora una rivalutazione dell’utilità di questo strumento mi fa in fondo piacere. Il programma conferenze mi sembra molto buono, per quanto mi riguarda vi leggerò anche se onestamente ho deciso di intervenire poco, ho già dato tanto a Lamoneta e credo che ogni cosa abbia un suo tempo e i suoi cicli di vita, un caro saluto
    2 punti
  27. Nei giorni scorsi mi sono imbattuto casualmente in questi due documenti, si tratta di due fatture, entrambe datate 30 Novembre 1940 e intestate a mio nonno, con l'approssimarsi e l'inizio del secondo conflitto mondiale il prezzo del materiale ferroso era tornato a salire e perdurando le difficoltà economiche si era rimesso a fare il recuperante di metalli, mestiere che aveva già fatto in gioventù per svariati anni all'indomani della prima guerra mondiale. Si trattava di scarpinare su e giù per le montagne che dal 1915 al 1918 hanno visto scontrarsi i soldati italiani ed austriaci recuperando e portando a valle quanto più materiale ferroso si riusciva a trovare, stando via da casa per settimane e cercando possibilmente di non saltare per aria picconando o scaricando qualche bomba inesplosa. Come spesso diciamo per le monete anche queste ricevute hanno un valore che credo nullo dal punto di vista economico ma enorme da quello affettivo.
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  28. Taglio: 2€ cc Nazione: Lussemburgo Anno: 2008 Descrizione: Chateau de Berg Tiratura: 1.042.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2€ Nazione: Lussemburgo Anno: 2013 Tiratura: 3.120.000 Condizioni: BB Città: Milano Taglio: 2€ Nazione: Lussemburgo Anno: 2015 Tiratura: 4.000.000 Condizioni: BB Città: Milano
    1 punto
  29. Come giustamente rilevato da @VALTERI e dalla scheda descrittiva del lotto si tratta proprio del didrammo di Taranto proveniente dal cospicuo ripostiglio scoperto nel 1971 a S. Giorgio Ionico e noto dalla pubblicazione di C.M. KRAAY-C.E. KING, A Mid-Fifth Century Hoard from South Italy, SNR, 66, 1987, pp. 7-33. L'esemplare, proveniente dall'asta Leu, 2, 1972, 16 è schedato da Fischer-Bossert al n. 132c (gruppo 9). Un rispostiglio di eccezionale rilievo per l'entità della composizione (1000+ ess.), la conservazione dei pezzi, nonché per le cronologie di molte serie monetali magnogreche, fondate proprio sulla documentazione offerta da questo rinvenimento. King lo pubblicò dopo la prematura morte di Kraay, che ne che stava ultimando lo studio. Era riuscito a schedare ben 716 esemplari ma, come si legge in King, si ritiene che esistesse un ulteriore lotto di 300 monete purtroppo non rintracciabile.
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  30. Native Hospitality Il tema completo del dollaro 2014 sarebbe "Native Hospitality ensured the success of the Lewis and Clark expedition" ovvero, l'ospitalità dei Nativi ha assicurato il successo della spedizione di Lewis e Clark. Come è noto, quella guidata da Meriwether Lewis e William Clark fu la prima spedizione organizzata a raggiungere, nel 1806 dopo due anni di viaggio, la costa americana del Pacifico via terra. Fortemente voluta dal presidente Jefferson dopo l'acquisto dai francesi della Louisiana, un territorio immenso, e allora quasi completamente inesplorato (in verde nella cartina). Non è del tutto vero che durante il viaggio i Nativi furono sempre ospitali, come ricordato sulla moneta, Anche se l'unico vero episodio di violenza si verificò durante il viaggio di ritorno, un tentativo di furto delle armi da parte di un gruppo di indiani Piedi Neri che comportò l'uccisione di due di essi da parte degli uomini della spedizione, non tutte le tribù incontrate durante il tragitto si mostrarono entusiaste di conoscere questi strani uomini arrivati da chissà dove: forse presagivano quel che sarebbe avvenuto poi Ma ci fu almeno una persona tra i Nativi che diede, e ricevette, sincera amicizia da Lewis e Clark. Si tratta, naturalmente, di Sacagawea, la ragazza della tribù degli Shoshoni che accompagnò per un lungo tratto la spedizione, dal Nord Dakota all'Oregon, facendo da guida e da interprete. Di lei in verità non si sa molto, oltre a quanto riportato nei diari di Meriwether Lewis, e forse proprio per questo si è guadagnata un posto importante nell'immaginario americano. Importanza consacrata, a partire dai primi anni del XX secolo, da numerose statue e targhe a lei dedicate dalle prime organizzazioni femministe, e infine, all'inizio del nuovo millennio, dalla moneta che la ritrae. Moneta che, per l'emissione del 2014, mostra al rovescio un Nativo che offre una pipa della pace (il famoso calumet), mentre sua moglie dona provviste di pesce, mais, radici e zucche. Sullo sfondo, un disegno stilizzato della bussola di Clark che evidenzia NW, nordovest. Il valore e la legenda UNITED STATES OF AMERICA nel giro, completano il tutto. Disegnata al rovescio da Chris Costello e incisa da Joseph Menna, la moneta è stata coniata in 3.080.000 esemplari per Philadelphia, 5.600.000 per Denver, e 665.100 per la zecca di San Francisco. petronius
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  31. REGNO DELLE DUE SICILIE - FERDINANDO II° - 120 GRANA 1832
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  32. 1932 San Marino - 20 Lire Moneta utilizzata in precedenza come medaglione, si nota ancora al dritto ad ore 12 tracce dell'appiccagnolo divelto.
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  33. Foto del rovescio con luce naturale:
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  34. Contea di Gorizia Enrico II - Minore età di Giovanni Enrico (1304-1338) Denaro Argento D/ + hANRIC' COMES GORIC', stemma trinciato con leone rampante e due sbarre R/ MONETA : DE : LVONZE :, rosa a sei petali Rif.: Passera 17; CNI VI, 9; Rizzolli Li 30 Qui è rappresentato il denaro di Enrico II di Goriza (1304-1323) e al periodo della minore età di Giovanni Enrico (1323-1338). In alcuni testi questa emissione con due sbarre è assegnata al solo periodo di Giovanni Enrico, assegnando a Enrico II l'emissione con tre sbarre. Sul dritto la legenda circonda uno scudo con lo stemma di famiglia e sul rovescio la ricorrente rosa a sei petali. Arka Diligite iustitiam
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  35. Regno di Württemberg Guglielmo II del Württemberg fu l'ultimo Re dal 1891 fino al 1918. Attualmente il territorio fa parte della land Baden-Württemberg in seno alla Repubblica Federale di Germania
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  36. Ciao Alberto e complimenti per questo nuovo arrivo con variante rara. Ti scrivo a volo e ti rispondo solo sulla questione pulizia. Se hai la possibilità metti la moneta a mollo in olio di paraffina detta anche vaselina per molto tempo. A seconda delle incrostazioni più o meno dure anche per settimane. Dopo di che con uno stuzzicadenti molto duro si agisce sulla crosta che dovrebbe saltare. Per quello che resta spazzolare con uno spazzolino da denti di media durezza. La cosa migliore sarebbe avere un microscopio usando dei bisturi adatti. Questa operazione però andrebbe fatta da persone esperte con molta esperienza.
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  37. Bene. Riassumiamo le tesi del Pedroni ("Interrogativi sulla magistratura monetaria in età post-annibalica", 2000) ... Il riferimento all' "argentum publicum" compare solo sui denarî RRC 322/1b (EX. A. PV), 324/1 (PV), 325/1 (ARG. PVB), 328/1 (P), 344/1c e 344/2c (A. PV), 351/1 (P.A., che però il Mattingly scioglie in "pecunia assignata" o "attibuta"), 352/1b (EX. A. P) e 353/2 (EX. A. P.); infine, un monogramma di dubbia interpretazione (sciolto anche in Apollo o Roma) è presente sui denarî 298/1 e 353/1. Sui bronzi della serie RRC 338 compare invece LPDAP, sigla usualmente sciolta in "Lege Papiria de assis pondere", ma anche in "Lege Papiria de argento publico" da Pink. Queste sigle sono state spiegati in molti modi, nessuno dei quali completamente convincente. Pedroni avanza una tesi innovativa e suggestiva: il riferimento all'argento pubblico sarebbe una delle prove del fatto che, in tutte le altre emisisoni, l'argento non veniva prelevato dal tesoro dell'erario, bensì era fornito da privati che avevano preso il relativo servizio in appalto e, per questo, potevano apporre (essi, e non i monetarî) il proprio nome sui conî. Questa pratica sarebbe nata dopo la Seconda Guerra Punica dall'abitudine, maturata già in epoca molto risalente, di apporre sulla monetazione itinerante simboli (e tipi) che testimoniassero la provenienza del metallo da un determinato bottino bellico, poi anche (a partire dalla guerra annibalica) sigle (CROT, L/T, KOP, etc.) che indicassero la piazza militare dove era avvenuta la coniazione (forse per indicare che si era attinto alle risorse locali) e, infine, il nome del condottiero che aveva distribuito il bottino. A sostegno della sua tesi Pedroni osserva anche che l'unico nome di monetario conosciuto con sicurezza, in quanto la sua magistratura ci è stata tramandata da una fonte letteraria (Cicerone), Marco Fonteio, ebbene ... non compare sulle monete! Abbiamo migliaia di tipi monetali repubblicani noti e nessuno di essi è firmato dall'unico triumviro monetario che conosciamo. La tesi di Pedroni è suggestiva perché getta un'ombra sull'interpretazione delle legende delle monete e, quindi, sulla loro datazione. Per semplificare, prendendo per buona l'identificazione di un certo "Gaius" firmatario di una serie denariale con il console "Gaius" dell'anno X, se egli ha firmato la moneta non in quanto triumviro monetale, ma in quanto appaltatore dell'emissione, significa che la moneta non è dell'anno X-16, ma piuttosto dell'anno X+3, dopo che Gaius, avendo razziato una provincia nel biennio successivo al suo consolato, diponeva di argento a sufficienza per metterlo a disposizione della zecca.
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  38. È probabile che la moneta di @Litra68 sia qualcosa del genere: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F2I/39
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  39. Mhhh... Un'ora fa il prezzo del petrolio ha fatto la storia entrando in terreno negativo crollando sotto lo zero. La discesa del greggio statunitense (WTI) ha portato la quotazione toccare quota -37 dollari al barile. per un crollo di oltre il 300% nella sola sessione di trading odierna. Ciò significa che chi vende è chiamato a pagare chi acquista il contratto purché si prenda i barili di petrolio comprati, un riflesso del forte aumento dell’offerta e della mancanza di spazio per lo stoccaggio dei barili in eccesso. Il crollo senza precedenti del contratto di prossima scadenza è motivato dal fatto che i trader sono corsi a svendere le proprie posizioni long, che richiederebbero loro di ricevere effettivamente in consegna i barili di petrolio comprati, data la scarsità dello spazio di stoccaggio. Ad influire anche una convergenza con il prezzo spot del petrolio fisico. Io starei ben lontano dal mercato dei future sul crude oil. La volatilità è a livelli mai visti e i movimento della quotazione sono quantomai imprevedibili. Il prezzo del petrolio rimane sotto pressione, fattore che nel medio periodo potrebbe portare alla fallimento di numerose compagnie petrolifere statunitensi, coloro che producono il petrolio WTI. Per non parlare poi delle banche esposte con le compagnie e gli investitori con in portafoglio quote di società del settore. Per farla breve... comprate oro.
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  40. Pezzo da novanta, complimenti e tanta invidia, il ritratto e' molto ben impresso.
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  41. Taglio: 10cent Nazione: BELGIO Anno: 2019 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: spl Città: Massa Lubrense (Na) note: news
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  42. Detto questo, si considera che la moneta datata al 67 (oppure al 61) ne copia un'altra, firmata (guarda caso!) da un Lucio Piso Frugi: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G184/1 Se ne deduce che il Lucio, autore di questa emissione, sia appunto il padre di Gaio, e che da questa parentela derivi la volontà del secondo di copiare lo stile della moneta firmata dal primo. Quest'altra moneta viene quindi datata a una generazione prima, ovvero in particolare al 90. Si tratta infatti di una delle emissioni più abbondanti della Repubblica, se non della più abbondante in assoluto, e se ne desume che sia stata battuta in occasione dello sforzo bellico del bellum sociale, per finanziare le truppe dei consoli G. Mario e L. Cornelio Silla che dovevano rispondere alla sommossa degli Italici. Nel periodo 90 - 87, a causa della Guerra Sociale, furono allestiti in tutto per i denarî romani (non solo questo, ma anche altri) almeno 3.951 conî di diritto e 4.507 di rovescio; fino ad oggi ci sono pervenuti oltre 100.000 esemplari. Di questo denario in particolare, tenuto anche conto delle numerosissime marcature di conio, sono stati identificati 864 conî di diritto e 1.080 di rovescio. Crawford ha proposto un volume massimo di emissione di circa 30.000 pezzi per ogni conio del diritto (posto all'incudine e quindi il più resistente all'usura e rottura; il cosiddetto conio di martello invece si usurava prima; ovviamente il rapporto fra i conî del diritto e quelli del rovescio tende ad allargarsi quanto più è vasta una emissione, in quanto aumenta la probabilità di rottura dei conii di rovescio), Mattingly ritene più realistico il numero di 15.000 e Buttrey di 10.000 pezzi. A seconda di quale cifra sia quella giusta, si deduce che furono battuti da 40, 60 o addirittura 120 milioni di esemplari di questo denario! Ne abbiamo parlato qui e nelle discussioni citate qui:
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  43. buonasera, vi prego di scusare la mia indignazione per questo tipo di affermazioni affrettate e sommarie,ma da un amante non che collezionista di sesterzi non posso far altro che rispondere.Troppe volte ho visto su questo forum "specialisti" che senza un se e senza un ma su due piedi affibbiano come "falso" qualsiasi moneta in bronzo (stiamo parlando di sesterzi in questo caso) che pare sia stata o è effettivamente fusa...È ora mai accertato e ci sono un buon numero di ritrovamenti di ripostigli che contengono sesterzi fusi cosi come ci sono studi e relazioni a riguardo che tali monete fuse (non sto parlando dei falsi accertati) in età imperiale circolavano regolarmente come monetazione sussidiaria e ausiliaria accettate e inserite nel flusso circolante nelle aree dove non arrivavano o comunque per integrare le monete "regolari" provenienti dalle zecche dell'Impero,quindi dare del "falso" a priori a qualsiasi sesterzio fuso mi sembra quantomeno fuorviante per quelli che masticano poco la materia ma sono comunque appassionati e collezionisti,non che poco professionale e troppo arrogante mostrando un assoluta sicurezza del esito in un campo dove alla certezza assoluta della verità è ben lontana... Su questo stesso sito si è parlato svariate volte sul argomento,e se non ricordo male c'è una bellissima discussione nata intorno al "Ripostiglio di Biassono" con interventi e link molto interessanti e costruttivi sulla presenza dei sesterzi fusi... In ultimo vi prego di perdonare le mie eventuali errori di grammatica e ortografia ma non essendo la mia lingua madre spero potete perdonarlo... saluti,
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  44. Gruppo di “Civette” d’argento dal British Museum https://research.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?partid=1&assetid=1601843001&objectid=1288335
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  45. Buona Pasqua ! Discussione interessante che tratta un tema spesso poco considerato, ma che per i collezionisti di monete il cui contorno può essere di diversa foggia (madonnine in primis), riveste una certa importanza ! Del primo contorno che citi, rigato obliquo, ebbi modo di trattare lo scorso anno con diversi esperti (collezionisti, periti, commercianti), in presenza di un testone ferrarese simile al tuo con il contorno rigato... La pressochè totalità degli "intervistati" lo ritenne una manomissione postuma, vuoi per la irregolarità delle rigature (distanza, angolo, profondità), vuoi perchè la zecca ferrarese all'epoca non era attrezzata per una lavorazione simile, che, molto probabilmente, non sarebbe iniziata in una zecca periferica piuttosto che in quella centrale (come avverrà nel 1735). Anche io ebbi la stessa impressione, con l'idea che il contorno "lavorato" servisse a nascondere una montatura della moneta; in alcuni tratti sembrava che il contorno fosse "piallato" prima di realizzare la rigatura.... Curioso che anche il tuo esemplare presenti un contorno pressochè identico, ma altrettanto curioso che si tratti di una moneta reduce da montatura... Ciao, RCAMIL.
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  46. Eh, sì! E' bravissimo nelle identificazioni.
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  47. .... anche sull'argento....ma in diversa posizione.....
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