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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/24/20 in Risposte
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Salute a tutti, amici di lamoneta! Quest'oggi vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto. Dopo aver aggiunto alla mia piccola collezione il 2 lire di Murat, mi sembrava giusto acquistare anche la "cuginetta" del Regno d'Italia. Il caso ha voluto che entrambe fossero dello stesso anno. Come avrete già notato, si tratta di una moneta della zecca di Bologna. Da bolognese non posso che esserne soddisfatto, soprattutto se si considera che si tratta del primo esemplare in collezione ad essere stato coniato nella mia città natale. Bando alle ciance, mi piacerebbe molto sentire una vostra opinione riguardo. Come vi sembra?8 punti
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Buonasera Piano piano cerco sempre di aggiungere una monetina alla mia collezioncina estense. Oggi vi mostro questa liretta di Francesco III....i tagli in argento di questo duca sono davvero ostici da trovar belli, i rilievi già sono bassissimi e se ne vanno solo a guardarli. Questa l'ho reputata un buon compromesso di qualità e anche di patina....la veste del duca con tutti i particolari,i capelli ancora belli ricci...insomma non ho resistito. Il rovescio con L'Aquila soffre un po di più. Cosa ne pensate? Io la reputo un buon bb se non qualcosa di più per il dritto. Grazie a tutti e un saluto Marco6 punti
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Buonasera Torno a postare dopo un po di tempo di astinenza da acquisti con questa new entry. Era una tipologia che seguivo e desideravo da un po perché la ritengo molto bella...mi piace tutto, dal modulo allo stemma pontificio e anche alla raffigurazione dei due santi al rovescio. Cosa ne pensate? La conservazione non è eccezionale ma è un buon compromesso a mio avviso intorno allo spl e soprattutto con la sua bella patina omogenea...senza la quale non lo avrei preso. Grazie a tutti per gli eventuali commenti e un saluto. Marco6 punti
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salve,io non possiedo robai, ma posso parlare di alcuni dirhem in argento,che sono comunque delle monete ricche di storia sicula. La zecca araba in Sicilia fu istituita intorno all'anno 835 a Palermo,poco dopo la conquista degli Aglabidi del 831 e qui continuo' a coniare anche sotto i Fatimidi ,almeno..Per un certo periodo funzionarono anche le zecche di fino al 1064.Poi nel 1070 Palermo fu vinta e presa dai fratelli Altavilla, Ruggero e Roberto.Le prime 2 foto ritraggono un pezzo da 1 dirhem del califfo Ziydat Allah I (817-38),un mezzo dirhem(quello piu' scuro,ma sempre argento) di Ziydat Allah II (863-64) ,e una frazione di dirhem coniata a Siracusa d Ibn Abbad detto Benavert,che fu signore di Siracusa dal 1072 al 1086 e rappresento' l'ultimo baluardo della dominazione araba in Sicilia.Tutte e 3 queste monete sono rare. le successive 2 foto postate ritraggono sei frazioni di dirhem ancora da classificare . https://ibb.co/cFJQTgv https://ibb.co/grnFbHF https://ibb.co/r673GBf https://ibb.co/9HPVpff3 punti
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Ciao Marco, @gallo83, bello il tuo testone di Pio VI. Siamo già ampiamente nella fase di declino della qualità dei soggetti e iconografie che hanno caratterizzato le emissioni papali dei due secoli precedenti, e quasi al tramonto del testone che verrà coniato ancora per pochi anni fino a Gregorio XVI. Per Roma sono state coniate tre tipologie che variano per la forma dello stemma al dritto. Testoni comuni, un po' più difficili da trovare in bella conservazione. Questi sono i tre della mia collezione, in ordine cronologico: Munt. 29, Munt 31a e Munt 39. Michele3 punti
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buon giorno,ecco due discreti "sebeto" 1735 e 1749 .https://ibb.co/Cbkw09x https://ibb.co/hLzZwGj3 punti
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A tutti i consigli che hai ricevuto ne aggiungo uno, se paghi 100 , tutto compreso, in un'asta ricordati che per recuperare quei 100 la moneta se rivenduta in asta dovrà raggiungere almeno i 110 - 115 , in pratica 140 per il nuovo compratore... Ecco perché il collezionista quando compra lo fa con una carta sconosciuta alla moglie e/o usando fondi neri accumulati negli anni..3 punti
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Contribuisco con il mio esemplare, forse di minor conservazione ma con un argento probabilmente più "importante". Non ricordo quale fosse il titolo decretato dalla zecca, ma ho visto 4 Carzie con argento evidentemente più o meno presente nella lega.3 punti
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altro tipo, Alb. 721 altro ancora. Non ne ho trovati di diversi.2 punti
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Si, eccolo Lorenzo. Il Cavallo ( con il foro) ha gli assi allineati..... È normale?2 punti
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Ciao Fagiolino, mi dispiace leggere (dopo appena 5 post) il tuo sfogo amaro per la scarsa partecipazione alle discussione di @Artax. Tocca a noi Utenti della sezione e del Forum tutto, far nascere nei lettori l'interesse per un determinato periodo collezionistico. Non ti nego che ho provato piacere nel leggere il tuo racconto. Io personalmente ho iniziato da poco a Collezionare e studiare i Cavalli Aragonesi, non erano mai stati di mio interesse.... Ma Grazie a Lorenzo @dareios it che ha aperto una discussione apposita....e a tutti gli utenti che hanno condiviso i loro pezzi, giorno dopo giorno, anche se da semplice lettore ho deciso di acquistare il mio primo Cavallino, ed è stato amore a prima vista. Quindi non essere amareggiato per la scarsa partecipazione, ti assicuro che i lettori ci sono.... Devi solo aver pazienza e continuare a farci appassionare a questo periodo storico molto bello del Sud. Un caro saluto, Rocco.2 punti
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Verissimo, Artur. E' una rappresentazione davvero insolita sulle monete, più comune nelle opere pittoriche, soprattutto quelle "ufficiali". Nell'ordine alcuni esempi: Paolo Veneziano (XIV secolo), Bellini (XV), Tintoretto (XVI) e uno di cui non ricordo l'autore ma sicuramente seicentesco, nella sala della Bussola in Palazzo Ducale.2 punti
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Della "moneta" penso malissimo, in quanto in zecca sono stati superlativi nel trovare il modo migliore per mortificare una "moneta". Di moneta ha ( avrà ) solo il decreto di corso legale, ma in realtà é un tondello dagli effetti speciali...! Per quanto concerne le quotazioni, sono dipese da una nota trasmissione a quiz..., che ha spinto le persone a collegarsi al sito e farne razzia! Prima di quell'evento, nessuno se la filava... Penso che dopo l'estate, alla luce di questa nuova vendita..., le quotazioni tenderanno a decrescere drasticamente2 punti
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Ciao fabrizio è sempre un piacere leggere le tue disamini. ? Ti ringrazio per i complimenti...cerco sempre di prendere un pezzo da aggiungere che mi dia emozioni e che susciti in me qualcosa di più del semplice possesso e con questa zecca non è facile. Quindi senza fretta mi prendo i miei tempi e aggiungo quando c'è quel qualcosa in più....la compulsivita' l'ho accantonata con Modena e non potrebbe essere altrimenti. Ti inserisco un'immagine del dritto scattata dal telefono che forse rende meglio. Un saluto Marco2 punti
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Hai ragione giovanni, tutti diversi e belli..! Anche i tuoi sono grandi pezzi, non ho il 1736 ancora in collezione, ho il 1748 però...! Anche questo taglio liscio...2 punti
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Per apprendere le basi della monetazione romana "Monete Romane" di Adriano Savio (questo non è un catalogo bensì un storia sintetica della moneta dalla repubblica alla fine dell'impero) Come catalogo, partirei dall RIC che per il II ed il IV secolo sono i volumi 4 al 9 (più precisamente dal 193 al 395. Cercando, trovi tutti i volumi in pdf su internet). Sul web ci sono vari siti con catalogazione e fotografie (il sito del Britishmuseum, dell'American Numismatic Society, wildwinds...) più i cataloghi d'asta (acsearch, coinarchive...). Per i falsi ci vuole molta esperienza ed alcune volte anche i migliori sono in disaccordo tra loro. Inizialmente compra solo da commercianti seri (ce ne sono di ottimi anche in Italia) e case d'asta (trovi le aste in corso su siti tipo deamoneta, sixbid, numibids...). Considera che quando compri una moneta antica devi considerare anche le implicazioni legali della legge italiana (qui sul forum trovi un'infinità di discussioni sul tema). Evita ebay. Catawiki lo conosco ma non ho mai comprato. Ti consiglio infine di focalizzarti su un periodo preciso (ad esempio io mi dedico principalmente alla monetazione coniata durante i principati di Antonino Pio e Marco Aurelio con un occhio di riguardo per Faustina II). Lo studio approfondito deve essere sempre abbinato a ciò che collezioni. Il fine della raccolta di monete antiche è accrescere la propria cultura. Se la si vive come un investimento le delusioni potrebbero essere cocenti.2 punti
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Bronzo di Marco Aurelio (Tarso, Cilicia) che raffigura sul rovescio un monumento piramidale di Sandan su ampia base coperta da un baldacchino sorretto da due figure alate che indossano elmi frigi; teste di animali tra le colonne della base.2 punti
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Magari, spero, questi esemplari furono mal risposti e quindi "spariti" in chissà quale scatolone nel ripostiglio del museo (lo so, sono ottimista). In ogni caso fu lo stesso Grierson a ricordarci che i musei hanno spesso problemi a gestire il loro materiale in funzione dello spazio espositivo disponibile. Inoltre la valorizzazione di detto materiale è spesso pilotata dal gusto personale del curatore di quel momento: se appassionato di ceramiche tenderà, a parità di spazio espositivo, a prediligere queste a scapito delle monete o dei bronzi che dunque finirebbero inesorabilmente nello scantinato. Mi chiedo: se i musei possiedono, come molti riferiscono, molto più materiale di quello che espongono, perché non lasciar gestire il surplus alle università per fini di ricerca e/o didattica? Sarebbe una nobile alternativa a farle ammuffire in scatoloni nello scantinato. Senza polemica alcuna Saluti2 punti
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Ciao a tutti! Ho deciso di rallegrarmi e mettere la mia prima moneta Vaticana in una scatola. Suggerisco di vedere: Innocenzo XI, 1 Piastra, materiale: Ag, diametro: 44 mm, 32,07 gr . Critiche e commenti sono i benvenuti.1 punto
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https://ibb.co/qndkbwn https://ibb.co/vXLYGS3 buona srra ,posto la mia pistra del 1850 in condizioni quasi fdc.1 punto
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Le emissioni arabe di Sicilia non sono particolarmente comuni, tuttavia sono ben poco richieste. Io ho in collezione un robai e diverse kharrubbe. Ho tuttavia messo in pausa la collezione di questa monetazione. Il motivo del mio scarso impegno è dovuto alla difficoltà nello studio di questa monetazione. Per abitudine sono abituato ad entrare nel merito di quello che colleziono. In questo caso vorrei essere in grado di leggere, almeno ad un livello basilare, ciò che è scritto nella moneta. Vorrei essere in grado di trovare autonomamente la data, l'autorità emittente o la zecca. Non riuscirvi è motivo di frustrazione. Per acquistare sarei costretto a basarmi ciecamente e totalmente sulle indicazioni dei venditori, cosa che non apprezzo. Il mio corso di cufico si è arenato rapidamente, spero di riprenderlo entro qualche anno. Tra l'altro una conoscenza basilare del cufico è richiesta per riconoscere autonomamente alcune emissioni normanne da Ruggero II a Guglielmo III. Domani inserirò la foto della mio solo robai, sperando di far cosa gradita.1 punto
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Significa che, solitamente, la casa d’aste si organizza autonomamente con le spedizioni o usando un corriere di fiducia o appoggiandosi alle poste (con spedizione assicurata il più delle volte). Il costo della spedizione ricade sull’acquirente (viene messo in fattura), così come i rischi in caso di smarrimento, danneggiamento, ecc. Sono tutte faccende di cui la casa d’aste si “lava le mani”, almeno stando alle condizioni di vendita... Ovviamente, se non ritieni opportuno il metodo di spedizione puoi sempre contattarli (ad asta ultimata) e chiedere se è possibile optare per un metodo alternativo (il cui costo ricadrà sempre su di te compratore).1 punto
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Nei cavalli aragonesi gli assi li puoi trovare anche tutti diversi. Questo perché a differenza del conio di incudine che era fisso, il conio di martello era mobile visto che la battitura era fatta a mano.1 punto
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DE GREGE EPICURI Ad Alessandria c'è una dracma di Antonino Pio, che al rovescio ha grande aquila ad ali aperte, e una testina (di Zeus) sopra all'aquila. Non sono sicuro che sia questa. Vedo ora che esiste anche per Adriano. Ecco le due monete.1 punto
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Davvero una serie prestigiosa Arka e impegnativa da mettere insieme il 124 soldi con le altre 2 frazioni. Molto spesso si presentano con il metallo problematico, poroso però quando si trovano sono da prendere.1 punto
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Code Talkers Con il termine Code Talker (in italiano "parlante in codice") si indica una persona che parla usando un linguaggio codificato. Esso è frequentemente usato per indicare i 400 Nativi americani che prestarono servizio come Marines degli Stati Uniti, il cui lavoro principale era di trasmettere messaggi tattici segreti. I code talkers trasmettevano questi messaggi attraverso reti telefoniche o radio, usando codici linguistici sviluppati sulle loro lingue native. I più famosi tra loro sono stati sicuramente i Navajos, reclutati specialmente durante la seconda guerra mondiale per le operazioni nel Pacifico contro i giapponesi. I code talkers, ebbero però come pionieri gli indiani Choctaw che prestarono servizio nella prima guerra mondiale e che venivano chiamati Choctaw code talkers. Anche code talkers appartenenti ad altre tribù di nativi furono impiegati durante la seconda guerra mondiale, tra essi i Cherokee, i Choctaw, i Lakota, i Mesquakie e i Comanche. Ma i più famosi restano i Navajos, la cui lingua possiede una grammatica molto complessa, al punto che non si riesce ad avere una mutua intelligibilità con nessun'altra lingua. Viene parlata solo nelle terre Navajo del sud-ovest degli Stati Uniti e la sua sintassi e la qualità dei toni, per tacere dei dialetti, fanno di essa una lingua non comprensibile ad alcuno senza un'esposizione prolungata ed un insegnamento della lingua stessa. Una stima indicava che allo scoppio della seconda guerra mondiale poco più di 30 non-Navajos, nessuno di essi giapponese potevano comprendere la lingua Navajo. I code talkers Navajo furono elogiati per la loro abilità, velocità e precisione maturati durante tutta la guerra. Nella battaglia di Iwo Jima, il maggiore Howard Connor, ufficiale alle trasmissioni della 5ª Divisione Marine, aveva sei code talkers Navajo al suo comando per tutto il tempo, durante i primi due giorni di battaglia. Questi sei inviarono e ricevettero 800 messaggi, tutti senza errori. Connor, in seguito, affermò: "Se non fosse stato per i Navajos, i Marines non avrebbero mai conquistato Iwo Jima" E sarebbe stato un peccato, perché non avremmo mai avuto questa straordinaria foto la più famosa di tutta la guerra. Foto, come è noto, tutto tranne che spontanea Dopo la conquista del Monte Suribachi, i Marines furono fatti mettere in posa, e furono fatti diversi scatti, prima di ottenere quello giusto, entrato nel mito. Ma una foto, anche se meno famosa, la meritano anche loro, i Code Talkers , I code talkers non ricevettero riconoscimenti fino alla declassificazione delle informazioni militari, nel 1968. Nel 1982, ai code talkers fu dato un Certificato di Riconoscimento da parte del Presidente Reagan che rinominò, inoltre, il 14 agosto 1982 come "Navajo Code Talkers Day." Il 21 dicembre 2000, il Congresso approvò, e il Presidente Clinton firmò, la Public Law 106-554 che premiò con la Congressional Gold Medal 29 code talkers Navajo della seconda guerra mondiale. Nel luglio 2001, il Presidente George W. Bush personalmente consegnò la medaglia a quattro di essi sopravvissuti fino a quell'estate (un quinto sopravvissuto non fu in grado di partecipare), in una cerimonia tenuta sotto la cupola del Campidoglio. La medaglia d'oro fu consegnata anche ai familiari dei 24 code talkers non più in vita. E infine, nel 2016, è arrivato anche il riconoscimento numismatico Il dollaro a loro dedicato, ufficialmente "Code Talkers from both World War I and World War II (1917-1945)", presenta due elmetti, uno della prima, uno della seconda guerra mondiale, completati dalle sigle di entrambe (WWI - WWII). Gli elmetti sormontano due penne indiane, incrociate a formare la V di VICTORY. Le iscrizioni CODE TALKERS, UNITED STATES OF AMERIC e il valore, completano la moneta, che è stata disegnata da Thomas D. Rogers Sr. e incisa da Renata Gordon. Tiratura di 2.800.000 esemplari per Philadelphia, 2.100.000 per Denver, e 923.414 per San Francisco. petronius1 punto
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Buongiorno Luca. Al sito si rivolgono generalmente coloro che desiderano procedere ad una identificazione di una medaglia o moneta, la più precisa possibile. Ti ho chiesto se eri un esperto perché avevi scritto che "dovrebbe trattarsi di una medaglietta devozionale, stando all'iconografia delle due facce" , e non è affatto "molto strano se in cima ci fosse una croce". Certo, nessuno penserebbe ad una medaglia militare, o aziendale, o sportiva : la figura della Madonna affiancata da due Angeli non lascia il minimo dubbio ad alcuno, neppure a chi ne ha chiesto il riconoscimento. Io avrei detto qualcosa di più, ad esempio sulla Madonna e non avrei mai accennato alla ipotesi di un appiccagnolo mancante, sia per la forma del troncone rimasto sopra al cuore, sia perché in tanti anni di medaglie del genere ne ho viste più volte qui nel sito. Non ho risposto perché non ho una conoscenza approfondita in materia (le medaglie religiose, che sono migliaia) e quindi, non potendo fornire un parere esauriente o quanto meno interessante, evito di pronunciarmi, come del resto faccio con molte altre medaglie che non conosco. Poi, uno ovviamente si comporta come crede : ma varrebbe la pena per un nuovo utente studiare un po' cosa avviene qui nel sito ; non è una chat qualunque, molto più aperta anche ad un dialogo generico, ma nel sito chi risponde a precise richiete è in genere non dico un esperto, ma comunque un appassionato e conoscitore di un determinato genere, per cui può esprimere pareri precisi o comunque interessanti per coloro che hanno formulato una richiesta. L'ultimo, ma proprio l'ultimo dei miei propositi nello scriverti è quello sempre indisponente di mettermi a fare il Professore, il Maestro : conosco benissimo i miei limiti in una materia sterminata come questa come puoi vedere dai tanti titoli delle molte sezioni in cui si articola il sito. Poi, a poco a poco e se la passione perdura, chiunque matura una certa esperienza nel settore che più gli piace : guarda ciò che passa nel sito, acquista qualche testo specifico e finisce con divenire un conoscitore più o meno discreto, in grado anche di fornire spiegazioni precise a coloro che al sito si rivolgono. Termino con il citare Borghobaffo, un conoscitore davvero eccezionale delle medaglie religiose, come traspare da ogni suo intervento, sempre esaustivo. Un cordiale saluto.1 punto
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Zecca di Verona Emissioni anonime ( ante 1014 - 1027 ) D/ INPERATOR - nel cerchio croce R / + VE/RO/N/A - ( come da foto ) legenda retrograda - in cerchio croce A.G cat. C.N.V vr16 Prov. asta " Italo Vecchi " Londra1 punto
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Nulla, dopo più di 40 giorni dalla richiesta! Cosa strana, invece, che ho già ricevuto La Filatelia ( il cui modulo l'ho inviato nello stesso giorno di quello numismatico ) e nessuna mail con il codice d'invio!1 punto
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Comunque @Puma_135o bellissima moneta! Il dritto è veramente top, mi è venuta voglia di comprare un denario di Adriano anche a me!1 punto
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Inoltre se mi posso permettere fai attenzione ai furbetti che per far alzare le puntate utilizzano altri account oppure fanno fare offerte da amici,questo può accedere su Internet se poi parliamo di case d'asta il discorso è diverso e credo più affidabile1 punto
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Zecca di Treviso Enrico II di Gorizia ( 1319 - 1323 ) Grosso - Aquilino A.G prov. " Arka numis. srl "1 punto
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risposta semplice... le riforme di Anastasio sono 2 nella prima, quella in cui il pentanummo non esiste, le monete hanno un peso "basso"...nella seconda, i pesi raddoppiano e così si introduce il pentanummo poi le riforme sono da spiegare...ma questa è la risposta "semplice" un mezzo follis prima riforma, pesa esattamente come un decanummo della seconda ciao1 punto
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The Delaware Treaty Il dollaro del 2013 è tutto al femminile, disegnato al rovescio da Susan Gamble (al dritto, naturalmente, c'è il ritratto di Sacagawea della Goodacre) e inciso da Phebe Hemphill, e celebra il Trattato con i Delaware, il primo formale con una nazione indiana da parte del Congresso Continentale degli Stati Uniti, nel 1778. La moneta raffigura un tacchino, un lupo ululante, e una tartaruga, tutti animali-simbolo dei clan dei Delawares, con un anello di 13 stelle, rappresentanti le 13 colonie. Il disegno è completato dal valore, $ 1, e dalle iscrizioni TREATY WITH THE DELAWARES 1778 e UNITED STATES OF AMERICA. La tiratura è di 1.820.000 esemplari per le zecche di Philadelphia e Denver e di 1.192.690 per quella di San Francisco. Il 17 settembre 1778, il nuovo Congresso Continentale degli Stati Uniti inviò una commissione alla confluenza dei fiumi Monongahela e Allegheny per negoziare il primo trattato di pace con una tribù indiana, che sarebbe diventato noto come il Trattato di Fort Pitt. I negoziati a Fort Pitt si svolsero durante i primi anni della guerra d'indipendenza, dopo che molte nazioni indiane si erano alleate con gli inglesi. Gli americani cercavano la sicurezza, l'assistenza e il commercio con i Delaware. I Delaware, volevano proteggere le loro nuove terre nel Territorio dell'Ohio e rafforzare la loro posizione nella regione. Gli obiettivi delle due nazioni spiccano chiaramente nel trattato. Il primo articolo invita entrambe le parti a perdonare eventuali lamentele tra di loro. Il secondo si riferisce alla loro "pace e amicizia perpetue" da lì in avanti, e afferma che le due nazioni si aiuteranno a vicenda se una delle due dovesse essere "impegnata in una guerra giusta e necessaria con qualsiasi altra nazione o nazioni". Il terzo e più lungo articolo del trattato si riferisce alla guerra degli Stati Uniti contro l'Inghilterra. Specifica che i Delaware consentiranno alle truppe americane un passaggio sicuro attraverso le loro terre per attaccare le postazioni e i forti occidentali della Gran Bretagna, forniranno agli americani cibo e provviste, compresi i cavalli, per un ragionevole compenso, e assisteranno le forze americane "con un numero dei loro guerrieri migliori e più esperti che possono offrire, coerentemente con la propria sicurezza". Il quarto articolo chiede la risoluzione di future controversie tra le due nazioni e i loro cittadini attraverso negoziati e tribunali che rispettino le "leggi, i costumi e gli usi" di entrambi i popoli, nonché la "legge naturale". Richiede anche l'arresto e l'estradizione di "fuggitivi, servi o schiavi criminali". Il quinto articolo riconosce che l'alleanza rende impossibile per il popolo del Delaware continuare a commerciare con gli inglesi e i loro alleati e chiede l'istituzione "per quanto gli Stati Uniti possano avere in loro potere" di un commercio equo e ben regolamentato tra gli Stati Uniti e la nazione del Delaware. Nell'ultimo articolo del trattato, gli Stati Uniti riconoscono la sovranità del Delaware. La nuova nazione promette di "garantire alla suddetta nazione dei Delawares e ai loro eredi tutti i loro diritti territoriali nel modo più completo e più ampio, e di mantienere forte la catena di amicizia ora entrata in atto." L'articolo suggerisce inoltre, "se fosse favorevole all'interesse reciproco di entrambe le parti", che i Delaware "possono invitare qualsiasi altra tribù che sia amica dell'interesse degli Stati Uniti" a unirsi a una confederazione guidata dal Delaware che sarebbe diventata, con l'approvazione del Congresso, un nuovo stato con rappresentanza al Congresso degli Stati Uniti. Parole, le ultime, scritte nel vento. non è mai esistito uno stato indiano riconosciuto dal governo degli Stati Uniti. Il Trattato di Fort Pitt, fece la fine di tutti quelli successivi tra americani e indiani. Alla fine della guerra d'indipendenza, sotto la crescente pressione dei bianchi, sostenuta da nuovi trattati e leggi, i Delaware furono costretti a spostarsi sempre più a ovest, nell'Indiana, poi nel Missouri, nel Kansas e infine nell'odierno Oklahoma, dove risiede oggi la maggior parte dei discendeti della tribù, e dove ha sede l'organizzazione della Delaware Nation, che ne cura gli interessi e ne preserva la storia e le tradizioni. petronius1 punto
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Per me, la 2€ cc del 2015 di Monaco (moneta che, fra l'altro, trovo bellissima): maggio 2019, decido di andare a Verona in occasione di Veronafil, essendo intenzionato a prenderla a tutti i costi, dopo essermela fatta sfuggire in due shop online a distanza di pochi giorni (ci ho pensato troppo). Arrivo in fiera, e becco il primo espositore (negoziante di San Marino di cui nemmeno ricordo il nome) che la ha disponible, a 1150€: gli dico ok, la prendo, e tiro fuori il bancomat; lui si stranisce subito "no no no no assolutamente niente bancomat, non è possibile", nemmeno gli avessi dato chissà cosa, trattato come un appestato, fra me e me, lo mando a quel paese e passo al prossimo. Il prossimo è un nome importante del principato, Gadoury Numismatique, me la propone a 1100€, dico ok, ma anche lui, alla vista del bancomat mi guarda schifato e mi fa "guarda che molti qui non lo accettano il bancomat", e io fra me e me penso "ma non dovrebbe essere obbligatorio?"; vabbè, inizio a pensare di aver fatto un viaggio a vuoto (abito a Roma, non proprio dietro l'angolo), e comincio a smadonnare (almeno mi farò un giro per Verona, dove non sono mai stato, mi consolo). Continuo il giro fra gli espositori e trovo un rivenditore franzoso che, finalmente, accetta il bancomat, da cui prendo anche la moneta di cui parla l'utente @agos1977 (però in versione proof): trattiamo un po' sul prezzo e spunto 1400€ per entrambe (1050€ per la 2015 e 350€ per la 2012). Il negoziante non è molto pratico col bancomat, ed aspetto un po' perché riesca a trovare il rotolino di carta per lo scontrino): purtroppo lo infila male, e la carta si inceppa, ma il pagamento viene registrato (arriva un SMS al mio cellulare, lì per lì nemmeno ci faccio caso, non era mai successo prima: forse vista l'entità della cifra....), quindi spegne tutto e rifa la procedura, stavolta esce lo scontrino ma, ovviamente, viene segnalato un secondo pagamento. A questo punto gli dico, guarda che mi sa che mi hai fatto pagare due volte, lui molto gentilmente chiama la sua banca, e verifica che effettivamente era stato effettuato un doppio accredito sul suo conto di 1400€: a questo punto ci scambiamo i dati e mi conferma che appena rientrato in Francia mi farà il rimborso via bonifico (cosa che avverrà circa 7 giorni dopo, niente da dire sulla sua correttezza). Il risultato di tutta questa perdita di tempo, è stata la sua proposta di darmi la 2€ cc 2007 a 1800€ (la moneta era davvero in ottime condizioni), ed io ho seriamente titubato lì per lì (sapevo benissimo che trovarla a meno di 2000€ era impossibile), ma non ce l'ho proprio fatta, visto che la moneta non mi piace nemmeno un po' (resterò con il buco in collezione). Alla fine sono uscito dalla fiera davvero soddisfatto (contento di non aver preso la moneta prima, in negozi online che l'avevano a quasi 1500€, e facendo una bella pernacchia a Gadoury ed all'altro espositore di SM), e mi sono quindi potuto godere Verona per una mezza giornata, pranzando con una vassoiata di prosciutto e panini vari in un locale dietro la spettacolare basilica di S.Zeno.1 punto
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Ciao a tutti, Secondo aggiornamento su un possibile tema per i 2€ commemorativi del 2020: https://www.numismatica-visual.es/2020/03/la-mujer-protagonista-de-moneda-2-euros-cc-andorra-2020/ Buona serata, Gianlux1 punto
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Non la farei così tragica, tutti possono sbagliare, ma ci sono tanti periti cui ci si può affidare con fiducia. Se però non ti fidi nemmeno di loro, allora non ti resta che diventare perito di te stesso. Studia, leggi tutti i libri che trovi, visita tutti i musei che espongono monete, vai a tutti i convegni e, se te lo fanno fare, prendi in mano più monete possibile. Poi, quando ti sentirai pronto, e ci vorranno anni, potrai comprare e giudicare tu stesso quello che stai comprando. Altrimenti non ti resta che affidarti ai periti, o non collezionare. petronius1 punto
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Per chi fosse interessato - li ho cercati a lungo! - ho finalmente visto pubblicati su academia.edu gli atti del convegno! Ecco il link: https://www.academia.edu/12489738/Un_confronto_drammatico_con_il_XXI_secolo_limpero_romano_del_III_secolo_nella_crisi_monetaria._Atti_del_Convegno?email_work_card=title1 punto
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Si perfetto. Il taglio è quello. Grazie. Qui impari molto. Leggi. Pietro Magliocca1 punto
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Uhmmm !! ad essere...sono coevi il taglio. L'unica cosa che mi "stona" è che uno dei tre è tra la parola PROVIDENTIA.....in pratica la interrompe. Credo che stessero molto attenti anche a questo in zecca.1 punto
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@giovanni0770, scusami, ma osservando la tua classificazione, hai tenuto conto, quindi anche dei coni NEA e NEAP ... giusto ?1 punto
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@deadhead il tuo ragionamento di postare commenti su acsearch potrebbe essere valido nel caso di certezze assolute di non autenticità, ma nel caso di dubbio credo si andrebbe ad innescare un meccanismo di disputa che potrebbe sfociare anche in atti legali. Personalmente, molti anni fa ho acquistato in un asta un falso, dichiarato tale, di un medaglione romano di una eccezionale bellezza che per lo stile ed i particolari mi portavano a considerarlo autentico, dopo averlo analizzato bene ancora oggi sono nel dubbio se è autentico o meno, però, uno di noi sul forum americano,in maniera forse un po' affrettata, lo ha segnalato come falso, ho dovuto inserire un mio commento specificando che era in attesa di studio per stabilirne l'autenticità o meno, e ti assicuro che il medaglione è coniato, ha patina,cuprite ecc. che fanno pensare per una buona percentuale alla sua autenticità', pensa un po' se risultasse originale il danno che questo commento ha causato. Personalmente me lo tengo così, perché mi piace molto poi decideranno i posteri, ma proprio per questa mia esperienza personale, credo che con i commenti bisogna andarci cauti e soprattutto questi, devono essere fatti da persone esperte, possibilmente confrontandosi prima civilmente e senza litigare, tutti abbiamo i nostri limiti e si può sbagliare, se leggi i miei due post di questa discussione non ho mai espresso un giudizio sull' autenticità o meno della moneta perché anche io avevo forti dubbi su questa, oggi, grazie a @Tinia Numismatica e @gionnysicily sono stati confermati e per questo non ho ritenuto più opportuno intervenire, questo vuol dire lavoro di squadra che può coinvolgere alcuni esperti del forum che possono mettere in campo la loro esperienza senza arroganza o presunzione senza dire "IO" sono più bravo degli altri perché in fondo, tutti ci mettiamo del nostro1 punto
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