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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/25/20 in Risposte
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Un caro saluto a tutti. Per il raggiungimento delle 200 pagine di questa discussione voglio ringraziarvi con questo piccolo quadretto di Ferdinando II.12 punti
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Nelle monete comuni di Ludovico vi è solamente il titolo di Duca di Tech. +LODOVICUS o DVX o D o TECh Al R/ abbiamo PAThA AQVILE Era stato imposto come patriarca da Re Sigismondo il 18.02.1412. In quell'anno veneziani e ungheresi si combatterono in terra friulana. nell'aprile del 1413 si accordarono per una tregua quinquennale. Sigismondo, per risolvere lo scisma avignonese, fece Convocare un concilio a Costanza. Vi erano allora tre Papi, Gregorio XII, veneziano, eletto nel 1406, Benedetto XIII, antipapa , che erano entrambi stati deposti formalmente da un conclave riunito a Pisa nel 1409 che aveva poi eletto papa Alessandro V e alla morte di questi nel 1410 Giovanni XXIII. Nel concilio universale di Costanza Giovanni XXIII e Benedetto XIII furono deposti, e Gregorio XII abdicò. L'11.11.2017 il conclave elesse papa Martino V. Il 28.02.1418 papa Martino V conferma, su istanza del Parlamento friulano, il patriarcato a Ludovico. Ora Ludovico non è più solo patriarca eletto ma consacrato. il 21.04.2018 scade la tregua fra Sigismondo e Venezia, e questa riprende l'offensiva che si concluderà con la conquista dello Stato friulano nel settembre del 1420. E' probabilmente in questi due anni scarsi che Ludovico ha coniato questa moneta, in cui vi sono le stesse figure, e al R/ anche la stessa leggenda, ma al D/ si fregia del titolo di diritto, +LODOVICVS*PATRIARCA*7 punti
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Presento un catalogo arrivato di recente nella modestissima biblioteca personale riguardante le vendite importanti di monete veneziane. Ho cercato e atteso molto prima di riuscire a trovarlo. Non chiedo commenti sulla conservazione del catalogo... Ma per me è un q. fdc... Circolato pochissimo.6 punti
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Purtroppo c'è sempre qualcuno che lo dimentica Poco fa, lo staff ha oscurato un post in cui si diceva che questa discussione è off topic fin dall'inizio. L'autore del post ha poi segnalato la discussione al CdC, sostenendo che "in un forum di monete bisogna essere neutrali e non inneggiare a particolari partiti/eventi storici". Se inneggiare, nel giorno della ricorrenza, alla liberazione di un paese, del NOSTRO paese, da una dittatura, significa non essere neutrali, allora sì, il forum non è neutrale, ma è, e sarà sempre, dalla parte della libertà e della Costituzione. E se qualcuno non è d'accordo, è libero di andare a portare le sue idee da un'altra parte... libero, grazie a tutti quelli che si sono sacrificati perché arrivasse il 25 aprile. Ringrazio @Sirlad per aver proposto la discussione, e @aka6969 per i bellissimi esemplari che ci ha mostrato.5 punti
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Non è mia abitudine partecipare a discussioni a sfondo politico perchè è chiaro che sono sempre viziate da pregiudizi non superabili. Il 25 aprile è, da quando è stato istituito, la festa della liberazione dal nazifascismo. In questa festa, fino al 1989 (forse fino al 1996) si sono sempre riconosciuti tutti i partiti dell'arco costituzionale (ricordate questo termine? solo l'M.S.I. non ne faceva parte). La Costituzione, i rappresentanti dei partiti che la votarono, le radici stesse della repubblica, sono figli della resistenza e degli ideali che dall'antifascismo presero la loro linfa. Tutti i partiti dell'arco costituzionale avevano partecipato alla resistenza e vi si riconoscevano. Punto. Il 25 aprile fu istituito per avere un momento di identificazione nazionale che esaltasse la funzione catartica della resistenza e dell'antifascismo... perchè era l'unica immagine spendibile di un'Italia che fino al 1943 aveva fatto parte dell'asse, aveva partecipato ad aggressioni territoriali e si era macchiata di brutalità incredibili (mai sentito parlare dell'isola di Rab, del lager di Gonars, dei rastrellamenti e delle fucilazioni in Slovenia e in Grecia?)... altrochè "italiani brava gente". In un'Italia da ricostruire, all'interno di un'alleanza antisovietica, non ci poteva essere posto per l'analisi della storia recente e così finirono in cavalleria le brutalità italiane in Jugoslavia e quelle tedesche in Italia (ricordate l'armadio dimenticato con tutta la documentazione delle stragi nazifasciste?), e così anche la questione dei profughi dalmati e delle foibe non doveva e non poteva entrare a scuotere le coscienze... Dopo tangentopoli la maggior parte dei partiti tradizionali si estinsero; l'M.S.I. divenne un partito "meno fascista" e in breve tempo il leader della maggioranza poteva affermare che Mussolini "ha fatto bene.... non ha mai ammazzato nessuno... mandava gli avversari politici in vacanza al confino... etc.etc." e il suo alleato di governo "Mussolini fu il più grande statista del 900"... ATTENZIONE!! Non voglio polemizzare su queste frasi che sono nella storia, ma voglio solo evidenziare come, da quel momento in poi, il 25 aprile venne lasciato e abbandonato nelle mani delle coscienze di sinistra, che se ne investirono della cura e della custodia; perchè , per anni quelle celebrazioni furono in pericolo. Nelle celebrazioni del 25 aprile ci sono le bandiere di chi ancora ci si riconosce... E' triste che vengano fischiati gli emblemi della brigata ebraica, è ancora più triste che a 70 anni di distanza ancora si polemizzi sul colore delle bandiere e non si abbia l'intelligenza di parlare degli ideali, dello spirito di sacrificio, dell'amor di patria e dello spirito di servizio che ancora oggi sarebbero indispensabili per uscire dal pantano in cui ci siamo infilati. Buon 25 aprile a tutti Mario P.S. Sono cresciuto in una famiglia che ha patito le brutalità fasciste ma che ha anche avuto caduti in Russia e fra i "repubblichini"... insomma una famiglia che si è dovuta confrontare con il problema dell'analisi storica e della riconciliazione quando ancora nessuno ne parlava...4 punti
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Lo scorso anno ho acquisito totalmente per caso un cavallo aquilano coniato durante la congiura dei baroni. Il cavallo è arrivato assieme ad un lotto di monete che rappresentavano il mio interesse principale. Inizialmente avevo intenzione di scambiarla o comunque cederla in cambio di monete delle zecche che colleziono. Poi guardandola e riguardandola me ne sono cominciato ad innamorare. A peggiorare la situazione nel settembre dell'anno scorso sono stato a L'Aquila per lavoro, approfittandone per prendermi 2-3 giorni di vacanze con la ragazza, che mi hanno fatto innamorare di L'Aquila e del Gran Sasso, di campo imperatore, Rocca Calascio e dei paesi abruzzesi. In poche parole il cavallo Aquilano è entrato a far parte della mia collezione di "scappatelle" alla collezione principale. Lo condivido con voi:4 punti
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Ho acquistato questa moneta dalla CNG 13-14 anni fa. Acquisto in USA, spedizione dal Regno Unito. E' arrivata dopo mi pare più di un mese. Ricordo bene la trepidazione. Un esemplare unico. Una importante testimonianza storica. La foto di questa moneta è rimasta nel repertorio fotografico della CNG . Qualche anno dopo l'immagine è stata utilizzata da un nostro comune amico per illustrare un suo articoletto, casualmente, senza riconoscere l'importante variante (ma dopo qualche anno se ne è accorto , e ora questa moneta la abbiamo nel Catalogo delle monete medievali del Triveneto e nel MIR). La stessa immagine è finita su Wikipedia, alle voci Soldo e Ludovico di Tech, e ancora come logo di una Finanziaria. La circolazione di una moneta nei secoli.4 punti
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La Liberazione dai nazisti fu un insieme di sacrifici ed eroismi tra cui quello del bambino di 11 anni Gennarino Capuozzo, medaglia d'oro al valor militare. Qui immortalato nella drammatica scena tratta da Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy.3 punti
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Però durante le celebrazioni del 25 aprile, non mi sembra di vedere bandiere a stelle e strisce....solo rosse. O mi sbaglio ?3 punti
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Salute a tutti, amici di lamoneta! Quest'oggi vorrei condividere con voi il mio ultimo acquisto. Dopo aver aggiunto alla mia piccola collezione il 2 lire di Murat, mi sembrava giusto acquistare anche la "cuginetta" del Regno d'Italia. Il caso ha voluto che entrambe fossero dello stesso anno. Come avrete già notato, si tratta di una moneta della zecca di Bologna. Da bolognese non posso che esserne soddisfatto, soprattutto se si considera che si tratta del primo esemplare in collezione ad essere stato coniato nella mia città natale. Bando alle ciance, mi piacerebbe molto sentire una vostra opinione riguardo. Come vi sembra?3 punti
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Partecipo anche io col mio Cicogna. Non certo di alta conservazione, ma è l'esemplare fotografato sul Montenegro. VIVA SAN MARCO! PS Quest'anno credo sia la prima volta nella storia che la tradizionale festa dei bocoli non si può festeggiare (per chi ancora non la conoscesse, https://it.wikipedia.org/wiki/Festa_di_san_Marco)3 punti
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Ci sono anche le tristi, annuali contestazioni se nella ricorrenza sfila assieme ad altre formazioni la Brigata Ebraica, che pure combatté assieme agli Alleati con alcune migliaia di soldati. Si può essere anche contrari alla politica israeliana di oggi, ma allora lo Stato di Israele non esisteva e questi giovani ebrei furono impegnati in Italia - assieme a truppe di tanti Stati diversi - combattendo soprattutto in Romagna, il che non toglie nulla alla Resistenza che pagò prezzi altissimi per la Liberazione e che rappresentò milioni di italiani, assolutamente contrari alla R.S.I ed alla occupazione tedesca e che oggi festeggiano appunto la Liberazione da quell'orrore.3 punti
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Code Talkers Con il termine Code Talker (in italiano "parlante in codice") si indica una persona che parla usando un linguaggio codificato. Esso è frequentemente usato per indicare i 400 Nativi americani che prestarono servizio come Marines degli Stati Uniti, il cui lavoro principale era di trasmettere messaggi tattici segreti. I code talkers trasmettevano questi messaggi attraverso reti telefoniche o radio, usando codici linguistici sviluppati sulle loro lingue native. I più famosi tra loro sono stati sicuramente i Navajos, reclutati specialmente durante la seconda guerra mondiale per le operazioni nel Pacifico contro i giapponesi. I code talkers, ebbero però come pionieri gli indiani Choctaw che prestarono servizio nella prima guerra mondiale e che venivano chiamati Choctaw code talkers. Anche code talkers appartenenti ad altre tribù di nativi furono impiegati durante la seconda guerra mondiale, tra essi i Cherokee, i Choctaw, i Lakota, i Mesquakie e i Comanche. Ma i più famosi restano i Navajos, la cui lingua possiede una grammatica molto complessa, al punto che non si riesce ad avere una mutua intelligibilità con nessun'altra lingua. Viene parlata solo nelle terre Navajo del sud-ovest degli Stati Uniti e la sua sintassi e la qualità dei toni, per tacere dei dialetti, fanno di essa una lingua non comprensibile ad alcuno senza un'esposizione prolungata ed un insegnamento della lingua stessa. Una stima indicava che allo scoppio della seconda guerra mondiale poco più di 30 non-Navajos, nessuno di essi giapponese potevano comprendere la lingua Navajo. I code talkers Navajo furono elogiati per la loro abilità, velocità e precisione maturati durante tutta la guerra. Nella battaglia di Iwo Jima, il maggiore Howard Connor, ufficiale alle trasmissioni della 5ª Divisione Marine, aveva sei code talkers Navajo al suo comando per tutto il tempo, durante i primi due giorni di battaglia. Questi sei inviarono e ricevettero 800 messaggi, tutti senza errori. Connor, in seguito, affermò: "Se non fosse stato per i Navajos, i Marines non avrebbero mai conquistato Iwo Jima" E sarebbe stato un peccato, perché non avremmo mai avuto questa straordinaria foto la più famosa di tutta la guerra. Foto, come è noto, tutto tranne che spontanea Dopo la conquista del Monte Suribachi, i Marines furono fatti mettere in posa, e furono fatti diversi scatti, prima di ottenere quello giusto, entrato nel mito. Ma una foto, anche se meno famosa, la meritano anche loro, i Code Talkers , I code talkers non ricevettero riconoscimenti fino alla declassificazione delle informazioni militari, nel 1968. Nel 1982, ai code talkers fu dato un Certificato di Riconoscimento da parte del Presidente Reagan che rinominò, inoltre, il 14 agosto 1982 come "Navajo Code Talkers Day." Il 21 dicembre 2000, il Congresso approvò, e il Presidente Clinton firmò, la Public Law 106-554 che premiò con la Congressional Gold Medal 29 code talkers Navajo della seconda guerra mondiale. Nel luglio 2001, il Presidente George W. Bush personalmente consegnò la medaglia a quattro di essi sopravvissuti fino a quell'estate (un quinto sopravvissuto non fu in grado di partecipare), in una cerimonia tenuta sotto la cupola del Campidoglio. La medaglia d'oro fu consegnata anche ai familiari dei 24 code talkers non più in vita. E infine, nel 2016, è arrivato anche il riconoscimento numismatico Il dollaro a loro dedicato, ufficialmente "Code Talkers from both World War I and World War II (1917-1945)", presenta due elmetti, uno della prima, uno della seconda guerra mondiale, completati dalle sigle di entrambe (WWI - WWII). Gli elmetti sormontano due penne indiane, incrociate a formare la V di VICTORY. Le iscrizioni CODE TALKERS, UNITED STATES OF AMERIC e il valore, completano la moneta, che è stata disegnata da Thomas D. Rogers Sr. e incisa da Renata Gordon. Tiratura di 2.800.000 esemplari per Philadelphia, 2.100.000 per Denver, e 923.414 per San Francisco. petronius3 punti
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Questo invece é il falso a suo tempo segnalato in questo forum. A me sembrano uguali. Che ne pensate ? Andrebbe segnalato alla Bertolami.3 punti
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L’idea mi e’ venuta da un recentissimo post dell’amico Illyricum sulla contromarca VAR che mi era davvero piaciuto, sia per la moneta proposta, sia per come era stato impostato. Ho deciso quindi di proporre anche io una sorta di gioco identificativo/interpretativo rivolto ai “neofiti”, ai “dilettanti” (nel senso che “si dilettano" di monete, come dice il buon Hirpini con una espressione che ormai ho fatto mia). Certo, pensandoci, sono anche io di questa categoria….ma almeno per questa volta sono dalla altra parte della barricata ?Perciò (e qui mi rivolgo agli amici più esperti, ai “veterani” del forum) non siate troppo severi se farò qualche errore. In fondo, sbagliando si impara, no? E io ho ancora tanto da imparare... L’invito, anche qui, e’ quello di provare a leggere, a interpretare questa moneta da quello che si vede, da quello che si intravvede e da quello che non si vede. Se potete, evitate di andare su internet: il gioco sarà più bello. Scrivete senza remore, tanto io sono esattamente come voi. Anzi, magari (o meglio, sicuramente) mi insegnerete anche qualcosa ☺️. Naturalmente, ogni intervento di chiunque sarà ben gradito. Siate curiosi, siate folli! Ecco la moneta: si tratta di un denario Ciao da Stilicho2 punti
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Buon Sabato a tutti...sta mattina trafficando con i miei tondelli ritrovo piacevolmente questa e la condivido! Mezzo Sebeto del 1735 (Magliocca 146) moneta non comune...ha riposato sul velluto per tre anni e comincia a riprendersi per bene, qui sotto la discussione in cui la postai nel 2017... Come vi sembra?2 punti
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Ciao a tutti, oggi è il 25 Aprile una data molto importante per la nostra nazione, è l’anniversario della Liberazione dall’occupazione nazi-fascista, avvenuta il 25 Aprile 1945, un evento che coinvolse un intero popolo, contro un comune oppressore e che è alla base dei nostri valori costituzionali, non dimentichiamolo mai. Sarebbe bello celebrare questo evento fondamentale della nostra storia recente, anche con l’ausiio di monete, medaglie o banconote che ricordino quel periodo. Invito tutti quelli che hanno qualcosa da mostrare del periodo, a postarlo in questa discussione. Grazie a tutti2 punti
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Buonasera a tutti, posto uno dei miei acquisti compulsivi di tarda serata, per intenderci quando si inizia a vedere doppio. Non è in conservazione eccelsa, ma mi fa piacere averla presa, mi mancava come millesimo, magari più in là vedrò di sostituirla, anche se conoscendomi sarà difficile privarmene.. ? Piastra Ferdinando II 1848 Magliocca 556 Saluti Alberto2 punti
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Buona Liberazione a tutti Speriamo finisca tutto presto Un augurio di incremento di collezione a tutti2 punti
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A scorrere queste pagine ci sono vere e proprie opere di numismatica e di tipografia; io con la mia minuscola biblioteca di tre libri (si tre di numero...) mi sento davvero in minoranza! Però dalla mia devo dire che ho appena iniziato! Possiedo un catalogo Gigante 2015, e da un paio di giorni il Manuale di Numismatica di Remo Cappelli e Storia di una Passione di Lucia Travaini. Ho iniziato oggi lo studio del manuale di Remo Cappelli ed è davvero interessante!2 punti
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I miei più sentiti complimenti Rocco per il raggiungimento di un traguardo così importante! Sei riuscito a creare una discussione ricchissima di esemplari interessanti e, soprattutto, sei stato in grado di attirare numerosi collezionisti nel fantastico mondo delle monete napoletane. Complimenti di cuore e altre 2000 di queste pagine! ?2 punti
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Ma guarda che caso! Lo stesso denario di una discussione del 19 gennaio (giorno e mese del mio compleanno) dell’anno scorso riguardante i rebus su monete dell’antichità latina. https://www.lamoneta.it/topic/175558-rebus-su-monete-dell’antichità-latina/?tab=comments#comment-1968267 Solo ora me ne sono ricordato in quanto il Capricorno è anche il mio segno zodiacale. Il coccodrillo del Nilo e la semplice legenda del rovescio di questa moneta trasmettono il succinto messaggio dell’annessione dell’Egitto all’Impero romano da parte di Ottaviano, che dopo la battaglia di Azio invase l’Egitto e con la sua conquista assicurò subito la sua supremazia con la morte di Marco Antonio e Cleopatra. Dall’anno della battaglia di Azio (31 a. C.) è possibile risalire a quello di coniazione del denario, indicativamente qualche anno dopo.2 punti
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Un'altra moneta che ha il ritratto di S. Marco è il doppio bagattino. Il primo fu coniato da Tomaso Mocenigo (1414-1423) e avremmo dovuto mostrarlo molto prima. Ma la prima immagine che ho è il doppio bagattino di Nicolò da Ponte (1578-1585). Sul dritto è presente una croce patente in doppio cerchio, uno lineare e l'altro di perline, circondato dalla legenda. Sul rovescio è rappresentato il busto di S. Marco nimbato (rif.: Zub-Luciani 31.23). Questa tipologia, dal peso di 0,57 g e 13 mm di diametro, ha attraversato quasi tre secoli e smise di essere coniata solo con Alvise Contarini (1676-1684). Arka Diligite iustitiam2 punti
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Bel testone, in ottima conservazione @gallo83 ! Osservandone da anni le immagini, ho notato che per il 1796 esistono diversi conii, sia per il diritto dove le varianti sono minime e riguardano in pratica gli elementi dello stemma, che per il rovescio dove possono essere più "interessanti" (almeno per i collezionisti "maniaci", come me ?), il tuo esemplare ha la legenda senza punteggiatura, ne esistono almeno altri due, con la punteggiatura entrambi, uno con caratteri piccoli ed uno con caratteri grandi : Un pò come per lo scudo 1780, è probabile che anche questa coniazione sia andata oltre il 1796, sia per la numerosità di conii, sia per il loro stato di usura che spesso si evince dai pessimi tondelli coniati... Ciao, RCAMIL.2 punti
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Tranquillo, la tua moneta non ha nulla a che vedere con un quasi SPL?......ovvio che non e' a livelli di quella pcgs (della quale gia' dalle foto si percepisce anche freschezza e lucentezza del metallo), ma dai rilievi ripeto che e' un'ottima moneta, come conservazione sicuramente sopra lo SPL.....poi ovviamente dipende , come ti dicevo, dallo stato del metallo, e quindi potrebbe variare da "migliore di SPL" a "SPL/FDC2 punti
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Concordo. C'è un luogo in particolare che non viene praticamente mai annoverato in cerimonie ufficiali e in TV, pare quasi ignorato appositamente preferendo nominare quello in Normandia se proprio necessario, e che invece dovrebbe essere meta obbligatoria di una gita di istruzione almeno una volta nella carriera scolastica di uno studente (al pari delle Fosse Ardeatine). https://www.passaggilenti.com/cimitero-americano-di-nettuno-persone-sepolte/ https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g194670-d11927506-Reviews-Cimitero_di_Guerra_di_Anzio-Anzio_Province_of_Rome_Lazio.html Saluti Simone2 punti
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Ma non furono i gesti eroici a liberare l'Italia. L'Italia fu liberata dagli alleati che, purtroppo, mancano completamente in questa giornata. Eppure di cimiteri degli alleati l'Italia ne è piena. Dispiace questa dimenticanza. Arka Diligite iustitiam2 punti
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Ringrazio Alessandro @chievolan per aver condiviso l'immagine e la storia della sua moneta. È l'esempio perfetto di quanta soddisfazione può dare la collezione delle zecche minori del Triveneto. Fantastico!!! Arka Diligite iustitiam2 punti
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la monetazione del Patriarcato di Aquileia probabilmente finisce con questa moneta ...2 punti
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Medaglia devozionale lauretana, cuoriforme sormontata da croce, bronzo/ ottone della seconda metà del XVII sec.- D/ La Madonna di Loreto, su nubi con ai lati due angeli inginocchiati oranti, il tutto contornato da perline.- R/ S. Antonio da Padova con giglio e Gesù Bambino, anepigrafe, in contorno di perline. Nella parte di croce mancante sopra la Madonna di solito c'è il crocifisso di Numana (Sirolo), mentre dalla parte del Santo generalmente si trova il SS.Sacramento (calice con l'Eucarestia), in condizioni integre è rara. Ciao Borgho Ti saluto caro Sandokan, mi fa molto piacere che sei di nuovo il curatore di questa sezione. Ciao Borgho2 punti
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Bella piastra, ottima conservazione e gradevole patina "da monetiere". Il discorso della scatola non l'ho capito nemmeno io... Piccola nota: non é una moneta Vaticana, ma dello Stato Pontificio. Il Vaticano nasce nel 1929 con i Patti Lateranensi Michele2 punti
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Non è un periodo facile il III secolo a.C. perché ai due schieramenti che si sono affrontati in Sicilia nel V e IV sec., Cartagine e Siracusa, se ne aggiunge un terzo: Roma. Questo, infatti, è il secolo della I (264-241) e della II (218-202) Guerra Punica, con la graduale conquista romana della Sicilia, con conseguente modifica dei vari sistemi monetari. Sostanzialmente ognuna delle tre potenze principali aveva un proprio sistema monetario, ma non sempre e non subito dopo la conquista ognuna di queste lo imponeva nella propria zona di influenza, con la conseguenza che, non di rado, nella stessa zona si accalcavano diversi sistemi monetari. Da tenere presente, comunque, che, a differenza di quelle di bronzo, le monete d'argento erano a valore reale (ovvero avevano un valore pari a quello dell'argento che contenevano) quindi erano accettate normalmente dappertutto. Ne deriva che per affrontare il problema della monetazione siciliana di III sec. a.C. bisogna analizzare nel dettaglio la storia della città che interessa e studiarne poi le emissioni, se la città ha coniato in quel periodo, e, comunque, la composizione dei tesoretti interrati in quel periodo, ammesso, ovviamente, che ce ne siano di noti. Ci sono studi specifici, ma non è un argomento semplice e si incontrano non di rado pareri difformi. Per farsi un'idea della complessità di quel periodo consiglio di leggere l'articolo di G. Santelli, Le contromarche siciliane della II Guerra Punica scaricabile all'indirizzo https://www.academia.edu/26694651/LE_CONTROMARCHE_SICILIANE_DELLA_SECONDA_GUERRA_PUNICA Limitandomi alle cose semplici posso comunque dire che: - Lo statere (moneta da due dramme) non faceva parte dei vari sistemi monetali siciliani; in Sicilia veniva coniato il didramma, ugualmente moneta da due dramme, ma con peso diverso. In compenso vi sono stati lunghi periodo in cui vi circolavano molto abbondantemente gli stateri di Corinto. In diverse città, come ad esempio Siracusa, poi, la moneta di base (quella su cui si basavano tutte le altre della stessa città) era il tetradramma (da quattro dramme). - L'obolo (1/6 di dracma) in Sicilia è stato coniato solo fino a poco prima del 400 a.C., poi è stato sostituito dalla litra, una moneta che esisteva solo in Sicilia, del valore di 1/5 di dracma. i sottomultipli erano: emilitra (1/2 litra ovvero 6 once), trias (1/3 di litra ovvero 4 once), tetras (1/4 di litra ovvero 3 once), hexas (1/6 di litra ovvero 2 once), oncia (1/12 di litra), ma nel III secolo, con l'intervento di Roma, le cose sono gradualmente cambiate.2 punti
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Ho voluto aprire questa discussione perchè sono curioso di vedere (e sapere con certezza) immagini di tutte le monete d'oro "Robai" coniate da Al Mustansir in Sicilia, anche da qualcuno che ne ha qualcuna in collezione. Saluti Artax1 punto
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Grazie Rocco, troppo gentile... Gent.mo @Varmine, il problema di fondo è che le tue foto non sono a fuoco, quindi è impossibile stabilire se la tua moneta sia solo sporca oppure ossidata. Ti pregherei quindi di postare delle foto più nitide. A naso, dalle foto mi sembra una moneta sporca e ossidata. Quindi: immergere la moneta per qualche giorno in una ciotola con acqua demineralizzata ( la trovi al Supermercato ) con del Sapone di Marsiglia ( o sapone Neutro), girandola qualche volta. Poi falla asciugare al sole o con il phon ( per l'argento è fondamentale che la moneta sia sempre perfettamente asciutta). Se la moneta diventa leggibile o piacevole può bastare così. Se invece il problema è quello dell'ossidazione "profonda" allora si può passare a qualche metodica leggermente più "invasiva", che ti spiegherò volentieri. Mi raccomando non usare dei metodi "fai da te" che potrebbero rovinare definitivamente la moneta. Ciao Beppe1 punto
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Prendendo in considerazione le tue foto e tralasciando quelle della casa d'aste (potevano fotografarla meglio questa moneta!) direi che il metallo potrebbe essere compatibile entro il range del "non circolato". Provando ad entrare più nello specifico, una forbice tra il bello spl/Spl+ per il dritto (lato sempre sofferente anche per i rilievi delicatissimi della capoccetta di Napy), ed uno Spl/qFdC per il rovescio. Continuando il discorso di Roberto @r.tino, per questo nominale hai preso un ottimo esemplare anche con un buon rapporto qualità/prezzo. Difficilmente migliorabile senza svenarsi... e senza attendere un bel po di tempo1 punto
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chiedi tu o chiedo io?.... il colpetto, diciamo così, qnt influisce sul valore...e, poi ke valore ha?...sulla pulizia o meno dicono sul web un cumulo di sciocchezze, ma io perlomeno lo zero lo vorrei vedere nitido più in alto. cmq a me il tarì è una moneta ke piace, per conio, dimensioni e materiale...da noi c'è un centro orafo denominato il Tarì….non si scrolla da dosso la memoria storica...ed è quella per cui penso siamo affezionati alle monete da collezione...grazie per la tua preziosa discussione1 punto
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Ciao Stilicho. Ti dico la mia impressione da semplice osservatore. Sul diritto, all’interno di un cerchio di perline, la testa nuda a destra di un giovane con la scritta CAESAR DIVI(?) davanti e COS VI dietro. Sotto il collo un animaletto non identificato, forse marino dalla pinna caudale che si intravede. Sul rovescio, sempre all’interno di un cerchio di perline che qui esce dal tondello nella parte superiore, un coccodrillo a destra con le mascelle chiuse, compreso tra la legenda AEGVPTO (sopra) e CAPTA (sotto), che si può tradurre “Con l’Egitto catturato”.1 punto
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non conoscevo l'articolo….molto interessante. Su Ramboldo Morosini sono arrivato alla medesima conclusione da un altro lato e per esclusione... La variante di Contarini B con punto a DX segnalata da Andrea nel libro è tipo questa? io purtroppo dall'ebook non riesco vedere le foto...sgranano troppo in ingrandimento.1 punto
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Ciao @azaad Si, il primo e il terzo ritratto si somigliano molto, come dici tu la legenda al dritto può essere diversa per spaziature e quindi lunghezza e inoltre noti bene che i puntini dopo la data si trovano in posizioni diverse non so se questo da solo servisse a distinguere i coni ma è un dato di fatto. Li si può trovare: 1°T subito dopo la data 2°T a metà tra data e legenda 3°T a chiudere la legenda 4°T subito dopo la data ma in basso (vedi il primo tondello della foto che segue) il tutto può essere combinato con le date, ad esempio del 3°T ne ho uno sia con data 1814 che uno con data 1815 (vedi terzo tondello della foto che segue) del 2°T uno con legenda ETHIER senza spaziatura e uno con la spaziatura (vedi tondello centrale della foto che segue) Ecco gli altri 3 che ho in collezione1 punto
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Gran bella moneta, con una patina invidiabile, uniforme e riposata. Per me almeno dalle foto meglio uno spl pieno. Complimenti davvero Marco1 punto
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Oggi mi è arrivato con corriere postale l' ultimo libro sugli imperatori che ho acquistato su ebay. Il titolo è "Imperator, volti del potere". Ad una prima sfogliata rapida mi ha fatto una buona impressione. Mi sono addirittura chiesto se si avvicinasse al libro che prima o poi scriverò io (i ritratti degli imperatori attraverso le monete e altre testimonianze storiche e archeologiche con molte accurate e documentate illustrazioni delle monete provenienti dalla mia collezione e da altre fonti come per esempio antichintesti, ecc...). Tuttavia, appena ho cominciato a leggerlo ho riscontrato diversi plateali errori: - pagina. 39, la moneta a destra non è autentica; - pagina 61, la moneta a destra appartiene alle emissioni di Elio e non di Lucio Vero; - pagina 81, la moneta a sinistra appartiene alle emissioni di Massimino II e non di Massimino il Trace. Ci sarebbero altre cose da evidenziare ma... lasciamo stare. Ora, io mi chiedo e vi chiedo: come mai i libri che trattano di numismatica sono pieni di errori? Credo che a noi appassionati certe cose non sfuggirebbero. Se mai avrò il tempo di scrivere il libro che tanto desidero, non ci potranno essere questi errori così evidenti. Voi cosa ne pensate? Scusate, era da tempo che non frequentavo "lamoneta" e non sono riuscito ad inserire delle foto, spero di avere avviato una conversazione interessante A presto! Danilo1 punto
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Pensa che sono così rari che l’anno scorso un venditore mi aveva venduto un 2 mila Galileo fds e a casa mi ero reso conto che era numeri verdi e sono tornato indietro per cambiarlo con uno fds normale ?1 punto
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Visto che non vi è stata alcuna osservazione particolare sul conio di questa Medaglia “In memoria di Domenico Cotugno” faccio un passo indietro nel tempo, ritornando agli anni 1766/1767, Ferdinando IV di Borbone - 120 Grana del “Tipo Giovanile” Incisore dei coni: Ferdinando Adovasio. Si hanno pochissime notizie a riguardo di questo personaggio anche perché, com’è noto, esigua è stata la sua operatività all’interno della Zecca Partenopea; il catalogo Gigante, a pagina 502, ne riporta solo il nominativo mentre sia il Cagiati che il Prota ne ignorano il nome; Luigi dell’Erba si limita a dire che tali lettere sono le iniziali dell’Incisore; nel Vol XX del Corpus, sono descritte, senza certezza, come appartenenti a Ferdinando Aveta. E’ solo il Bovi, successivamente a fare chiarezza su queste sigle, documenti alla mano, e dato che poco se né discusso, in questa Sezione, ho il piacere di portarVi a conoscenza, per chi ne fosse interessato, a digiuno di notizie in merito ed anticipatamente rispetto all’uscita del Volume sulle sigle del periodo Borbonico, di quanto si ha notizia su queste sigle F.A. In una lettera del 2 agosto del 1766 Cesare Coppola, Maestro di Zecca a Napoli, comunica al Marchese Tanucci che Ferdinando Adovasio, incisore presso la Regia Zecca, per stampiglie e timbri, aveva chiesto l’autorizzazione a fare i punzoni necessari per le nuove monete di Dodici Carlini; il Re, a tal proposito, aveva ordinato che l’Adovasio eseguisse detto lavoro in casa del Maestro di Zecca, per poter essere sicuro che l’incisione fosse fatta personalmente dal richiedente, e che l’architetto Don (D) Ferdinando Fuga avesse giudicato il valore artistico dei punzoni; l’Adovasio eseguì in casa Coppola i detti punzoni per la moneta: il dritto portava il busto del Re giovanile e sotto le sigle F.A., il rovescio il Real Stemma; il Fuga giudicò che il busto inciso sul punzone non fosse molto somigliante al giovane sovrano, per varie ragioni, fra le quali l’aver avuto l’incisore un modello di cera che non riproduceva in maniera ottimale il volto del Sovrano, ma nonostante questo, il ritratto era migliore, per fattura a quelli fatti da altri incisori, mentre il rovescio venne giudicato eseguito correttamente. Il Maestro di Zecca, Cesare Coppola, conclude la lettera dicendo che data l’urgente necessità di coniare monete da Dodici Carlini, i punzoni eseguiti dall’Adovasio potranno essere utilizzati per le Piastre descritte. Le foto delle monete provengono dall'Asta Ranieri del 26 ottobre 2012 lotto 376 e 3771 punto
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