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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/20 in Risposte
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Spero di far cosa gradita offrendo in lettura un breve articolo sugli zecchieri della Padova carrarese, comparso qualche anno fa sulla rivista Archivio Veneto. Buona lettura! https://www.academia.edu/40828184/Zecchieri_e_incisori_alla_corte_dei_Carraresi6 punti
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Buongiorno a tutti e buon 1 Maggio. Su suggerimento di @dareios it ho provveduto a mettere in ammollo il mio Cavalluccio AEQVIITAS, nel frattempo porgo alla vostra attenzione un altro dei miei Cavallucci Aragonesi. MIR 85/8 È il mio primo Cavallo con Monogramma Tramontano. Come vi pare? Saluti Alberto5 punti
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Ciao a tutti! Ho una nuova moneta che suggerisco di guardare. Clemente XI, 1 Piastra, materiale: Ag, diametro: 45-46 mm, 32,12 gr . Critiche e commenti sono i benvenuti.4 punti
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Questo periodo della quarantena ci fa rispolverare e riscoprire vecchi testi che magari non si consultavano da parecchio tempo. Oggi, dopo tanto tempo, mi è capitato tra le mani il testo " Le preziose patine dei sesterzi di Roma imperiale " e mi sono soffermato con enorme piacere a riguardare le foto di queste monete con delle patine bellissime e delle lievi puliture che hanno interamente rispettato i canoni stilistici delle monete. Oggi purtroppo è tutt'altra cosa e le monete vengono totalmente " Violentate " e credo che ormai di questi capolavori ne vedremo ben pochi perchè il mercato,soprattutto americano, ormai richiede questo pur di avere la moneta in qualità splendida. Il bravo vecchio pulitore - restauratore operava solo con gli attrezzi del mestiere confidando solo sulla sua abilità manuale arrivando solo fin dove si poteva arrrivare e più di tanto non spingeva, oggi invece si usano le tecnologie moderne che lisciano i fondi e reincidono il modellato fino a renderlo nuovo però queste operazioni ed il risultato non potranno mai dare le emozioni e le sensazioni che possono trasmettere queste monete postate.3 punti
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Che squallore che vedo negli ultimi tempi qui sul forum... Speriamo si torni presto a parlare di monete piuttosto che virus, controlli, complotti ed altro. E mi riferisco a tutti (da ambo le parti). A volte anch’io, purtroppo, cado in queste futili discussioni. Poi, ripensandoci a mente fredda, me ne pento. Buona serata3 punti
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Speriamo non sia la solita discussione che finisce in polemica, ne abbiamo avute fin troppe in questo periordo.3 punti
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E questo è il bezzo di Alvise Mocenigo III (1722-1732). Per distinguere Alvise II (postato poco sopra da @fabry61) da Alvise III bisogna guardare alla fine della legenda del dritto. Nell'esemplare di Alvise II c'è un globetto, in quello di Alvise III (illustrato qui) una stella. L'esemplare qui illustrato proviene dalla collezione Marquis von Hoenkubin. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Dopo la chicca di @ottone , restando a Treviso e facendo un salto temporale, ecco un denaro piccolo della Repubblica (1312-1318). Sia sul dritto che sul rovescio è rappresentata una croce patente accantonata nei quarti superiori da due stelle. Il peso è di circa 0,30 grammi per 12 millimetri di diametro (rif.: CNI VI, 4; MIR Triveneto 269). Arka Diligite iustitiam3 punti
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GRAZIE a tutti Voi per il raggiungimento delle 5033 risposte in discussione!3 punti
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Buonasera a tutti, Sono Daniele Panebianco, studente di Methods and Topics for Arts Management presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sono anche membro di questo forum da settembre. Ho trovato persone molto preparate e cordiali, perciò ho pensato che qualcuno potesse trovare interessante la ricerca magistrale sul collezionismo su cui sto lavorando e aiutarmi compilando un questionario di circa 10 minuti. Il questionario è rivolto ai collezionisti: in questo caso ovviamente di numismatica. Se vi sentite collezionisti, non importa se possedete bellissimi decadrammi di Siracusa o poche monete di valore esiguo. L'importante è che vi sentiate collezionisti! Negli ultimi anni mi sono interessato al fenomeno del collezionismo, cercando di conoscere a fondo questo aspetto antropologicamente, socialmente ed economicamente sempre più rilevante, ma sorprendentemente poco studiato. Ho colto l’occasione della tesi magistrale per condurre una ricerca sperimentale sul tema. Grazie all’aiuto e ai consigli del Prof. Alberto Monti, questo studio ha l’obiettivo di superare i limiti della letteratura scientifica sul collezionismo applicando una metodologia mai usata in questo filone di studi. Partecipando allo studio non solo mi aiuterete a completare il mio percorso di studio ma soprattutto a legarlo a una mia passione ed allo stesso tempo contribuirete alla ricerca accademica sulla motivazione a collezionare. Per quest’ultima ragione vi verrà inoltre fornita la possibilità di ricevere un report sui risultati dello studio. Qualora foste interessati a ricevere i risultati dello studio sarò lieto di condividerli con voi scrivendo all’indirizzo email che troverete alla fine della compilazione del questionario. Vi ringrazio per il tempo dedicato alla lettura di questo messaggio e mi auguro che vorrete partecipare a questo studio. Qui di seguito trovate il link per partecipare allo studio: https://qfreeaccountssjc1.az1.qualtrics.com/jfe/form/SV_cYl6pIr9EYnuPiZ Un appunto per darvi delle indicazioni più precise su come compilare la seconda parte del questionario, quello sulle Ragioni e Motivazioni. Essenzialmente chiedo di elencare 5 ragioni per cui si colleziona. Poi, nella matrice successiva, di pensare, per ogni ragione, perché quella specifica ragione è importante per voi. Quindi, Ragione 1 --> Motivazione A, che non dev'essere un sinonimo della Ragione 1, ma vi chiedo lo sforzo di riflettere sul perché quella ragione sia qualcosa di importante per voi. Per esempio: se la ragione è "Dissetarsi" la Motivazione A dev'essere un ragionamento sul perché dissetarsi è importante per voi. Per qualcuno è importante perché altrimenti si muore, per altri è importante per mantenere una buona salute corporea, per altri perché la sensazione di dissetarsi è molto piacevole. In seguito, la "Motivazione B" è un ragionamento sul perché la Motivazione A è importante. Non un nuovo pensiero sulla Ragione 1. Continuando l'esempio: Motivazione A= per sopravvivere; Motivazione B sarà un ragionamento sul perché per voi sopravvivere è importante: per procreare? o per poter fare una particolare cosa che volete nella vita? o per istinto. Ovviamente questo è un esempio abbastanza stupido per cercare di non influenzare le vostre risposte. Per qualsiasi domanda sulla compilazione o la necessità di chiarimenti sulla natura della ricerca, non esitate a chiedere sui sul forum o al seguente EDITATO Potete contattare direttamente anche il Professor Alberto Monti ai seguenti indirizzi email EDITATO oppure EDITATO e sarete subito ricontattati. Grazie ancora e buona compilazione.2 punti
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Ciao Enrico, è un piacere anche per me risentirti!!! Hai ragione mi ero allontanato dal forum perché avevo bisogno di un po' di tranquillità personale. Se questo maledetto virus allentera' la morsa mi ero ripromesso di poterti incontrare a Verona, speriamo di poterlo fare, sempre se ne hai voglia anche tu. Caro Enrico sei sempre attento e competente come al solito!!!! Ho voluto inserirlo apposta, nascondendo la mia volontà che in effetti volevo fare un giochino, con la speranza che qualche utente poco esperto potesse notare gli interventi di restauro e le stuccature facendomele notare per poter poi discutere nel post su come riconoscere questi interventi,non avevo però valutato l'intervento di qualche esperto ed il giochino si è scoperto subito... Pazienza!!! Però, visto che ormai si è svelata l'intenzione del post, si può continuare lo stesso per chi ha voglia di approfondire... Un caro saluto Babelone2 punti
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Ciao @nikita_ il ciondolo è molto interessante per molti motivi. La datazione è difficile, potrebbe variare tra il '40 ed il '60, ma non sono un esperto. Sicuramente non è derivato da uno stampo da moneta originale e poi coniato per fusione, perchè i particolari sono notevolmente diversi. Infine, fino a pochi anni fa, non sapevo di questa devozione nei confronti di San Marino. Poi ho visto alcune monete con il foro a ore 12, appiccagnolo e appiccagnolo rimosso. Come hai scritto Tu, probabilmente è una devozione locale e consolidata. Posto il mio 20 L. 1933 ( immagini di scarsa qualità perchè scansionate molti anni fa ). Ciao Beppe2 punti
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Queste tre fatture di seguito riportate (una del 1917, una del 1921, l'ultima del 1923) riportano cifre in corone austriache che mostrano come la corona si stesse svalutando progressivamente: dai pezzi da 1 e 2 corone in argento ai pezzi da 100 e 200 corone in metallo povero.2 punti
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In effetti sembra ci sia una stanghetta orizzontale. Ho pochi 10 tornesi e nessuno con data nella quale sia presente il "3" quindi non so se il numero venisse inciso con la parte superiore semicircolare oppure orizzontale. Sentiamo cosa ne dice Rocco. Di solito quando voglio evidenziare il rilievo di una moneta scatto una foto con luce artificiale radente: prendi una lampada portatile tipo "Mag-lite" e la posizioni lateralmente sullo stesso piano della moneta, poi fai una serie di scatti. Ho scoperto delle date che non si vedevano anche su monete molto consumate. Ciao Buon Weekend Beppe2 punti
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Il lavoro è portato avanti a titolo esclusivamente volontario da singoli utenti. Le schede in lavorazione sono state imbastite ma restano da completare. In assenza di nuovi volontari bisognerà attendere che quelli attualmente attivi trovino il tempo per proseguire. Sia ben inteso che la porta è aperta a tutti... con tanta buona volontà e un minimo di competenza Ciao Mario2 punti
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E poi, sempre per restare su Francesco Giuseppe, mi piace seguire sulle mappe d'epoca i limiti delle due entità regio-imperiali in cui si usava rispettivamente il conio ungherese e quello austriaco:2 punti
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@Agricola se non alleghiamo almeno le immagini direttamente, quando quel sito sarà chiuso, modificato,... Non si capirà nulla del tuo post. Ecco perché riporto tendenzialmente sempre articolo e foto. Comunque pensavo di fare una gentilezza. Se non ti fidi rivolgiti allo staff per avere conferma di ciò che ti ho detto.2 punti
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Buona sera! Grazie per le congratulazioni!Ecco le foto promesse di entrambe le monete insieme. Spero di continuare a deliziarvi con belle monete. Mi scuso per le foto sfocate.2 punti
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in questi giorni sto ripassando i vari contenuti e rimango fermo in una forma di autodisciplina che mi sono posto, e che mi ha allontanato dal forum. D'altronde anche alcuni miei cari amici collezionisti hanno avuto la mia stessa sensazione che li ha portati a leggere piuttosto che intervenire. Ricordo d'altronde che anni fa ad una conferenza in milano, il relatore finita la conferenza bollo come falsi alcune monete in mano a dei collezionisti senza visionarle con attenzione senza giusta luce....salvo poi che alcune di queste monete "false" sono finite vendute in referenziate aste. Bisogna fare molta attenzione quando si giudica sopratutto da foto che come qui dimostrato la luce può creare e disfare particolari anche quando queste foto sono fatte su particolari in alta qualità. Mente l'immagine dal vivo mediante il movimento si anima il particolare in foto rimane fermo con i suoi vizi, e quindi diventa impossibile dare un giudizio, oppure si dovrebbe per lo meno esprimere opinioni caute, mi piace non mi piace...il massimo è quando leggo "non svelo le cose che so perchè altrimenti il falsario corregge" tipica formula di chi si vanta di nulla proprio perchè chi sa quando giudica lo fa dal vivo. Allora avevo scritto anche ad un curatore che andrebbe disciplinato il campo di chi esita giudizi "indiscutibili" anche perchè prima o poi qualcuno si sarebbe risentito...e dopo alcuni mesi ci fu veramente chi si risenti (un titolare di casa d'asta ) insomma discutere è certamente lecito, ed anzi io ho imparato molti da amici che scrivono qui sopra, ma bollare con certezze manufatti che non sono patacche da bancarella mi sembra fuori luogo.2 punti
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Anche su questo nominale più piccolo ( cavallo ) troviamo il famigerato " trifoglio "..2 punti
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Pontificato di Leone XIII - Medaglia coniata senza data, devozionale di San Giuseppe e probabilmente realizzata a ricordo dell'enclica Quamquam Pluries del 15-08-1889 a suggello della proclamazione (fatta da Pio IX nel 1870) a patrono della Chiesa Cattolica.2 punti
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Ciao @petronius arbiter Complimenti e grazie per aver condiviso il tuo lavoro... Di seguito l'intera serie: 2009- 2019 Saluti2 punti
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Zecca di Treviso Carlo Magno ( 781 -790 ) Denaro ag. - gr. 0,96 D/ KAROLVS - scritto in monogramma R/ + TARVISO - circolo di punti catalog. " Veneto, Europa e Bacino Mediterraneo - Circolo numismatico " Monticello Conte Otto "- cat. n. 1 ( Questo esemplare ) MEC - 1 , CNI VI- n. 9 Prov. ex " Numismatica Eugenio Fornoni " Verona2 punti
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Buongiorno @Rocco68...bel esemplare per questa variante...come ti scrivevo io in BB pieno una SICILAR (A che è una V capovolta) non l'ho ancora vista....la reputo rara almeno come il 2 grani 7 punte che per me è r2 (ho visto più 7 punte che SICILAR). Purtroppo questi tondelli non hanno tanti estimatori quando sono in bassa conservazione anche se rari. Io personalmente invece li apprezzo parecchio, come ti scrivevo anche qui con il rame di FERDINANDO III, tra lettere mancanti, doppi punti, dimensione dei caratteri e tipi di profilo c'è da divertirsi. Posto così per colazione un 7 punte visto che il SICILAR mi manca ancora Buona giornata a tutti...2 punti
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Ciao amici , non avendo trovato nulla in commercio , da un po’ di tempo pensavo come poter conservare in modo organizzato e comodo i “ ROTOLINI “ di monete da 2 euro che fino ad ora ho collezionato . voglio farvi partecipi della mia idea, perchè molti di noi collezionano oltre alle singole monete, anche i rotolini interi. Premetto che ci vuole tanta pazienza, dedizione e organizzazione per realizzazione , ma il risultato finale credo parli da solo ....2 punti
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https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-36756.htm https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-28296.htm Forse c'è un esemplare anche in Münzen und Medaillen sale 13 (1954), collezione Cornaggia... ma non ho quel catalogo.2 punti
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Visto che la mezzanotte è passata sdrammatizziamo un pò dai...?2 punti
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Elizabeth Peratrovich Chi era costei? La descrizione completa del dollaro 2020 recita Elizabeth Peratrovich and Alaska’s Anti-Discrimination Law. Si deve a lei se fu approvata la prima legge antidiscriminatoria nei confronti dei Nativi in Alaska, una legge che proibiva la discrimnazione nei confronti degli accessi agli alloggi pubblici. Nel febbraio del 1945, Elizabeth Peratrovich (1911-1958), in rappresentanza del suo popolo Tlingit e di tutti i nativi dell'Alaska, in qualità di Grand President dell'Alaska Native Sisterhood, si alzò per rivolgersi al Senato territoriale. Il Senato era riunito per discutere della questione della parità dei diritti e di un disegno di legge che proibiva la discriminazione razziale in Alaska. Rivolta all'assemblea disse: "Non mi sarei aspettata che io, che sono appena uscita dalla barbarie, avrei dovuto ricordare ai gentlemen con 5.000 anni di civiltà dietro di loro, il nostro Bill of Rights." Parlò del trattamento crudele che consegnava i nativi dell'Alaska a un'esistenza di seconda classe. Descrisse cosa significava negare il diritto di comprare una casa in un quartiere decente perché ai nativi non era permesso vivere lì. Descrisse come si sentivano i bambini, quando veniva loro negato l'ingresso nelle sale cinematografiche, o vedevano sulle porte dei negozi scritte che dicevano "Non sono ammessi cani o nativi". Dopo il suo discorso, seguirono, dalla galleria del pubblico, 92 minuti di applausi Il Senato approvò l'Alaska Civil Rights Act con una maggioranza di 11 a 5. Nel 1988, lo stato dell'Alaska ha istituito il 16 febbraio come Elizabeth Peratrovich Day, per commemorare l'anniversario della firma della legge antidiscriminazione. La moneta, disegnata e incisa al rovescio da Phebe Hemphill, ritrae Elizabeth Peratrovich con in primo piano il simbolo del Clan dei Tlingit Raven, di cui era membro. Le iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA, ELIZABETH PERATROVICH e ANTI-DISCRIMINATION LAW OF 1945, insieme al valore, completano il tutto. Non ho, per ora, trovato informazioni sulla tiratura. E anche questa è fatta in attesa delle prossime emissioni. Ringrazio, come sempre, tutti quelli che hanno avuto la pazienza di seguirmi fin qui, dimostrando di apprezzare la mia modesta fatica... alla prossima petronius2 punti
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In questo difficile periodo, Lucia Travaini presenta un'altra mostra impossibile dal titolo: Excalibur nella Sicilia Normanna che sarà mandata in onda su Radio Tre il 30 aprile intorno alle 22.30. Invito tutti a seguire l'evento che sicuramente non lesinerà sui contenuti.1 punto
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Accaddeva ieri, 1709 anni fa... Editto di Galerio, Serdica 30 aprile 311. L'Editto di Serdica (o Editto di Galerio) fu emesso il 30 aprile 311 dal Primus Augustus Galerio a nome del collegio tetrarchico che reggeva l'Impero romano. Con esso il cristianesimo otteneva implicitamente lo status di religio licita, ovvero culto riconosciuto ed ammesso dall'Impero. Fu il primo editto di tolleranza dei cristiani, avendo preceduto l'Editto di Milano di due anni.Il 23 febbraio 303, in occasione della festa dei Terminalia, l'imperatore romano Diocleziano emanò, su proposta di Galerio, un editto persecutorio. L'editto prescriveva: a) l'abbattimento delle chiese e il rogo delle Sacre Scritture; b) la confisca dei beni ecclesiastici; c) il divieto per i cristiani di intentare azioni legali collettive; d) la perdita di carica e privilegi per i cristiani di alto rango che si rifiutassero di abiurare; e) l'arresto di alcuni funzionari statali. A quel tempo, Galerio rivestiva la carica di Cesare dell'Impero romano, la seconda autorità più importante dopoquella dell'Imperatore.Nel 305 Diocleziano abdicò; Galerio, suo successore, continuò l'attività di persecuzione in Oriente fino al 311, quando concesse ai cristiani il perdono, la libertà di culto e, implicitamente, lo status di religio licita. Promulgato anche a nome degli altri membri ufficiali del collegio tetrarchico, l'editto segnò la fine delle persecuzioni contro i cristiani. Tratto da " http://www.primociarlantini.it/wp-content/COST-192-Costantino-Milano-313/COST Op 192 MILANO 313.pdf ". Ciao Illyricum1 punto
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Non è che non "gradano", pato19... ma in quanti vuoi che conoscano bene questioni così specifiche da discuterne seriamente? Rischia di diventare l'ennesimo pretesto per risse sullo sfondo di temi europei, che sono già poco conosciuti di per sè.1 punto
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La foto è sfocata ma credo si tratti di un tetradramma (tetradramma è di genere maschile) Price 70 della zecca di Anfipoli.1 punto
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Secondo me l'abbondanza di monetazione enea non ufficiale (emissioni del Liri, imitative, ma anche vecchie monete con impresse contromarche con nuovi segni di valore) tradisce un'effettiva esigenza del mercato. Può darsi che i sue fattori abbiano interagito: lo Stato non coniava più ritenendo sufficiente il vecchio numerario, invece il mercato aveva bisogno di un maggior volume di monete e quindi importava quelle straniere, o produceva quelle non ufficiali1 punto
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Bellissime quelle 4 piastre del 1816 con le varianti! sono uno spettacolo,complimenti!1 punto
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https://ibb.co/fN8SZdH https://ibb.co/D8jzT8m https://ibb.co/1Lbp4k0 https://ibb.co/f4CCgqh Ecco i file giusti! Scusate!1 punto
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I falsi sono falsi e basta, non c’è il falso “ufficiale” ( cosiddetto di zecca) e quello “non ufficiale” (da bancarella), altrimenti ingeneriamo confusione. Ci sono i falsi fatti bene (come quello di questa discussione) e le patacche da bancarella, ma entrambi sono falsi punto e basta. Che poi i falsi migliori, uscissero da qualche maestro zecchiere disonesto, è un altro discorso, in questo caso però parlerei più correttamente di falso “primigenio” o capostipite, ma non falso di zecca. Saluti1 punto
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Naturalmente non può mancare un pezzo da 90, aggiudicato 5 anni fa per poco più di 30 milioni di dollari ed attualmente valutato oltre i 200 milioni di dollari. 'One Dollar Bill (Silver Certificate)' di Andy Warhol Giusto altre due tra le tante opere "minori" di Warhol che raffigurano dollari US1 punto
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https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2477&lot=2005 Hai perfettamente ragione @gpittini quelle sono proprio delle ciocche di capelli. È simile ad altre monete celtiche nelle quali l'intero volto scompare per lasciare spazio solo ad una sua porzione, come ad esempio per le tetradracme del Noricum (Tipologia Gjurgjevac) che allego.1 punto
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Attorno al XVIII sec. A.C. gruppi di Indoeuropei, definibili con Omero come Achei, occupano la Grecia allora abitata dai mitici Pelasgi . I nuovi conquistatori creano una civiltà di regni "palaziali" incentrati su cittadelle con imponenti mura ciclopiche che dominano i territori circostanti e dalle quali si spingono nel Mediterraneo con conquiste come Creta e Troia e rapporti anche diplomatici con Ittiti ed Egizi . Nel Peloponneso i centri importanti sono Argo, Micene, Tirinto e Pilo : tra questi, Micene avrebbe avuto un potere egemonico se Omero ci dice che il suo re Agamennone è capo della coalizione achea contro Troia e, per farne cessare "l'ira" , offre ad Achille 7 delle città in suo possesso . Nel XII sec. A.C. tutti questi centri decadono improvvisamente e violentemente per cause tuttora di identificazione controversa e non univoca . Micene sopravvive in età storica come piccolo centro senza tracce dell'antica, presunta potenza : il suo ultimo contributo alla nuova storia dei Greci ci è tramandato da Erodoto ( VII , 202 e IX , 28 ) che ricorda di 80 opliti di Micene alle Termopili (480 A.C.) e di 400 opliti di Micene con Tirinto alla battaglia di Platea (479 A.C.) . Dieci anni dopo Micene cadrà in potere di Argo, l'unica tra le antichissime città achee dell'area che manterrà una sua importanza, battendo anche moneta .1 punto
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Ottima moneta Caro Rocco, la mia "buona" è arrivata dopo qualche tempo da quella falsa...ero rimasto veramente male nello scoprire di avere una patacca! Essendo il millesimo molto comune, riuscii a comperarne una da Grimoldi chiusa con perizia e valutazione della conservazione ( SPL+ ). E' una delle poche che non ho "spacchettato" per...paura di un'altra fregatura. Oltretutto presenta una legenda particolare ( A e V "chiuse" - probabile conio sporco ) ed uno Stemma del Portogallo che è un vero pasticcio!1 punto
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Oggi mi è arrivato il secondo regalino (che mi sono concesso): si tratta di una dracma dal peso di 2,7g e 11 mm di diametro, che proviene dalla stessa zona (class. Zemplin, Pink 370-371) Il cavallo sul rovescio è sempre qualcosa di bizzarro! PS: le foto sono sempre un problema!1 punto
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1933 Città del Vaticano - Pio XI - 20 Centesimi anno giubilare 1933/34 Giubileo straordinario indetto da Papa Pio XI per il 1900º anniversario della Redenzione.1 punto
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Un aggiornamento su quanto è emerso dalla discussione avvenuta su Academia.edu. Il dibattito non può che soffermarsi sugli unici lingotti completi che ci sono giunti e, cioè, quelli provenienti da Zancirli (nn. 1, 2 e 3). In generale, è emerso anche su Academia un forte scetticismo sull'assimilare questi lingotti alla moneta. Vale la pena aprire una piccola parentesi per sottolineare che la tradizione italiana, in tal senso, è molto forte e Nicola Parise ne è uno dei principali sostenitori. Si dovrebbe affinare ulteriormente la definizione di moneta per comprenderne meglio la differenza con i lingotti marchiati: in altri termini, si potrebbe dire che non sarebbe sufficiente un segno su un oggetto metallico per farne una moneta, ma sarebbe altresì necessario che a tale oggetto fosse riconosciuto un potere liberatorio. Lo stesso Parise, mi pare, si spinga oltre, sottolineando come le monete sarebbero soltanto contate e non pesate e, magari, anche saggiate a ogni transazione. Non ricordo bene su che basi sostenga una posizione così forte, ma ne avrà sicuramente motivo. Dovrò rileggere il suo pensiero a riguardo. Potrebbe essere valida la teoria, peraltro sostenuta da Parise stesso, che i marchi esistenti su certi lingotti non siano altro che marchi di proprietà. Joe Cribb ha posto la questione in modo diverso. Lo studioso inglese infatti ritiene che le primissime monete altro non siano che lingotti impressi con marchi di proprietà, e che tale marchio fosse apposto dal soggetto che incassava il metallo prezioso come tributo per stabilirne la provenienza. Vi riporto il suo intervento integrale e le relative risposte: *** JOE CRIBB: Thanks Matteo. I am inclined to think that early coins are also marked with ownership marks, the use of coins in payments and therefore as 'money' follows from that. Such a starting point makes more sense than than the marking of bullion being driven by a need to make payments. So all these ingots were marked for ownership reasons, but could then have been used to make payments. See my article Money as Metaphor 1 - Money is Justice, the origins of money and coinage pp. 433–5. In risposta ROBERT TYE: Hello Joe. Interesting to look again at your 2005 piece. I would not completely disagree, especially given your suggestions concerning China. However I think I need to push for some kind of half way house. Perhaps that is what you are now saying above? The Chinese spades you mentioned in 2005 were certainly suitable for smallish payments, and making Lydian electrum pieces down to c. 0.15g would be a weird way merely to store owned tribute. I am closer to Herodotus (as is Ure, Kurke and Howgego I judge) on the commerce/retailing matter. This tracks to my understandings from my early childhood, and matters earlier still. As a girl during the war, my mother rebelled against serving beer (her father was by then tenant of a working man's club). She went out and got a job driving the delivery van for the posh grocer in the village (fortunately in war time there was no need to pass a driving test, and the roads were quiet). So afterwards we retained a link with the shop, and as a child I was sent often enough on errands there. But I never took cash with me. I took a little book in which a running tally was recorded. My mother visited the shop to settle up for everything, just once a week as I recall. That is what posh shops did. Like mini-credit card companies. Now if such a system was still common in England in the 1950’s it is easy to see how it might work in 600 BC too. And small electrum would suffice for such a version of retailing. I rather follow Kurke and also make coins property, but of proto-democratic tyrants, marked with their seal. Lent out to the population for their trade purposes, ultimately to be repaid at interest in their taxes. An idea best seen hidden in the story of Polycrates’ discarded (seal?) ring, and the fisherman who returned it to him. (Kurke 1999 p 109 ff). In risposta MATTEO SICILIANO: Dear Joe, thanks for your answer. I really appreciate it. I've read your paper and I think your theory is really interesting. If I've correctly understood, it could be possible that the use of coins in payments was a consequence of the primary use of marking bullion to "manage" fiscal income. I think that technically speaking coin as we know it was not a real invention because marking bullion existed long (?) time before it. So its spread as means of payment in market transactions or in fiscal payments in a specific place (Asia Minor and not Mesopotamia or Egypt) and in a specific time (VII century B.C.) was driven by something else: a political choice? I have some big questions on the beginning of coinage: 1) why so late? 2) Why in Asia Minor? 3) Why did coinage spread so widely in a relatively short time after its introduction? 4) Why 1/96 and 1/192 of stater? 5) Why electrum? For example I'm inclined to believe that 1/96 and 1/192 of stater could be linked to small changes, but I have not clear ideas on other questions. In conclusione JOE CRIBB: Interesting questions, all answers are speculation... The small units can equally be tax, as I know I pay a lot more tax than Amazon... *** Spero possa essere di interesse per qualcuno1 punto
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Lo scorso anno ho acquisito totalmente per caso un cavallo aquilano coniato durante la congiura dei baroni. Il cavallo è arrivato assieme ad un lotto di monete che rappresentavano il mio interesse principale. Inizialmente avevo intenzione di scambiarla o comunque cederla in cambio di monete delle zecche che colleziono. Poi guardandola e riguardandola me ne sono cominciato ad innamorare. A peggiorare la situazione nel settembre dell'anno scorso sono stato a L'Aquila per lavoro, approfittandone per prendermi 2-3 giorni di vacanze con la ragazza, che mi hanno fatto innamorare di L'Aquila e del Gran Sasso, di campo imperatore, Rocca Calascio e dei paesi abruzzesi. In poche parole il cavallo Aquilano è entrato a far parte della mia collezione di "scappatelle" alla collezione principale. Lo condivido con voi:1 punto
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Altra possibilità è che avessero necessità di coniare scudi per l'investitura del nuovo doge e o non avessero argento in zecca o non gli convenisse coniare nuovi scudi dato verso la fine del l 700 non era più conveniente per la zecca coniarli.1 punto
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Di Carlo Alberto ho un paio di monete di cui vado fiero. Non sono particolarmente rare (anzi, il 5 lire è piuttosto comune...), ma la conservazione è particolare:1 punto
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