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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/05/20 in Risposte

  1. Siccome di Alvise III Mocenigo non è stato ancora pubblicato niente, pubblico lo scudo, per la gioia di @gigetto13. Ex raccolta Zoppola, classificata molto rara.
    6 punti
  2. Ciao! Discussione molto piacevole; complimenti ad Artur che l'ha fatta nascere e complimenti anche a coloro che hanno contribuito ad implementarla con pezzi magnifici e spesso non facilmente vedibili. Certamente i "venetici" hanno fatto la "parte del leone" (appunto), ma abbiamo visti anche altri utenti, non appassionati di monetazione veneziana, che sono intervenuti (che ringrazio) e non era certo scontato. E' un segno che il fascino della Serenissima influenza anche chi, generalmente, rivolge i suoi interessi verso altre monetazioni. Stiamo vedendo monete di ogni tipo e diversissime tra loro, da quelle piccole e nere (quelle che io definisco dal fascino di un letto sfatto) ai grandi moduli d'argento (quelli che @gigetto13definisce patacconi ingombranti); è vero, la presenza di tanti Ducatelli e frazioni, rispetto agli Scudi e frazioni, ha sorpreso (piacevolmente) anche me. Ovviamente ognuno ha i suoi legittimi gusti e preferire uno Scudo, rispetto ad un Ducatello, risponde a logiche personali e come tali molto poco sondabili. A me piace di più l'aspetto iconografico del Ducatello; dal punto di vista artistico lo preferisco a quello dello Scudo e, a quanto vedo, questo fascino contagia molti. Ancora grazie a tutti coloro che stanno partecipando; da curatore sono ben lieto di essere "fermo al palo", ma con una discussione così coinvolgente, ho poco da sollecitare altri argomenti ..... saluti luciano
    5 punti
  3. 1934 Stati Uniti d'America - 10 Dollari Series 1934 A for Military Use in North Africa & Sicily Occupazione americana della Sicilia: Yellow Seal Dollars I dollari con sigillo giallo furono prodotti nel 1942 espressamente per l'invasione del Nord Africa ma con date antecedenti (1934 e 1935). Dopo lo sbarco in Sicilia (10 luglio 1943) i dollari con sigillo giallo incominciarono a circolare dapprima nel sud e centro Italia, successivamente su tutto il territorio nazionale. Il governo Badoglio ne decretò il corso legale dal 24 settembre 1943 fino a quando il Governo Militare Alleato non li mise fuori corso (31 luglio 1945), il valore fu fissato in 100 lire italiane per 1 dollaro. Chi avesse ancora detenuto tale valuta dopo il 1° settembre del 1945 poteva essere denunciato al Tribunale Alleato, quindi spero che, presentando questo biglietto di mia proprietà a distanza di 75 anni dalle norme di cui sopra, di non andare incontro ad infrazioni di nessun genere La diversità di colore del sigillo del Tesoro rispetto i dollari “Silver Certificate” con sigillo blu normalmente in uso dagli americani, fu utilizzata per proteggere l’economia del paese nel caso in cui ingenti quantità di denaro fossero finite nelle mani del nemico, in questo modo sarebbe stato sufficiente metterli fuori corso e non avrebbero più avuto nessun valore. La inserisco in questa data perché sul biglietto spunta 1934 e non 1942, gli altri due valori della stessa serie li posterò in base alla data della loro produzione.
    4 punti
  4. Io con voi non parlo. Vi riempite gli occhi e le tasche... ehm i vassoi di quella paccottiglia ingombrante ?
    4 punti
  5. Segnalo l'uscita del n. 361 di Panorama Numismatico Da questo numero sul sito web dell'editore l'indice contiene anche un breve abstract degli articoli Per le curiosità numismatiche: Tra le medaglie curiose e oggi quasi dimenticate si può citare la medaglia d’onore per le madri di famiglie numerose, istituita con la legge n. 917 e promulgata il 22 maggio 1939 da Vittorio Emanuele III, concessa alle madri di famiglie costituite da almeno sette figli. Ne parla Gianni Graziosi in Medaglie d’onore per madri prolifiche. Per la monetazione antica: Intorno al 220 d.C. Roma toccò il punto più basso della sua lunga storia, a causa di… un teen ager folle e perverso sul trono: Elagabalo: del giovanissimo imperatore, che cercò di imporre il culto del dio sole, tratta Corrado Marino in questo articolo che unisce biografia e numismatica. In questo numero diamo inzio a una serie di articoli, a firma di Roberto Diegi, sugli aurei e i solidi dell’Impero romano d’Occidente che, da Augusto, giungerà fino a Romolo Augustolo. In questa prima parte si parlerà degli Aurei della Dinastia Giulio-Claudia: da Augusto a Nerone. Per la monetazione italiana medievale e moderna: Andrea Keber e Italo Vecchi esaminano Una bolla plumbea del doge Pietro Tradonico (836-864): utilizzate dai veneziani per autenticare i documenti, le più antiche bolle conosciute andrebbero fatte risalire al IX secolo. Nel corso del Duecento la zecca di Ancona emise grandi quantità di grossi agontani e denari ma cosa accadde nel secolo successivo? Ne parla Lorenzo Bellesia in La monetazione di Ancona nel Trecento. Per la monetazione estera: Il titolo di Difensore della Fede, riportato sulle monete inglesi, risale al 1521 e fu conferito a Enrico VIII da papa Leone X, come racconta Giuseppe Carucci in Fidei Defensor. Per la medaglistica: Della rarissima medaglia di Filippo II assegnata alla zecca di Milano esiste un secondo esemplare nel Gabinetto numismatico del Kunsthistorischen Museum di Vienna, come illustra Alberto Castellotti in Sono due le celebri medaglie milanesi col Calvario di Filippo II di Spagna, Giuseppe Carucci racconta la storica impresa compiuta da Gromov, Jumashev e Danilin e ricordata in due medaglie commemorative, in Un volo record. Per la cartamoneta: Le autorità italiane non predisposero alcuna emissione per l’occupazione della Tunisia. Qual è, dunque, l’origine del biglietto con la scritta “Banca d’Italia” rintracciato da Renzo Bruni? L’autore esamina le varie possibilità in Un biglietto “sovrastampato” per l’occupazione italiana della Tunisia (novembre 1942-maggio 1943)? Per la rubrica I falsi monetari, Eros Marchetti illustra il 5 lire o scudo 1821 Vittorio Emanuele I Regno di Sardegna. Per la rubrica Notizie dal Mondo Numismatico, si parla dell’iniziativa dell’Associazione Italiana Cartamoneta per l’individuazione del “Migliore articolo 2018” e “Migliore articolo 2019” pubblicato sulla rivista semestrale «AIC Magazine». Si pubblica, inoltre, il regolamento del Concorso a premio per tesi di laurea in numismatica “Pro Mario Traina”, giunto alla terza edizione (2019-2020), aggiornato secondo le ultime disposizioni rese indispensabili dai recenti decreti legislativi.
    3 punti
  6. Nuovo esemplare per la collezione di marenghi sabaudi : 20 Lire Carlo Felice 1829 (P) Torino
    3 punti
  7. proseguendo con Merano.. Zecca di Merano Mainardo II ( dal 1335 - III gruppo ) Piccolo Tirolino mist. gr. 0,17 cat. Per. n. 5 Rizz. M 229a
    3 punti
  8. Nell'anno 1622 venne aperta un'apposita Officina Monetaria, quelle del R° Arsenale per battere le monete da Due Grani....prima con il motto POPVLORVM QVIES, Rarissime, e poi la PVBLICA COMMODITAS....e se notate il dritto del POPVLORVM QVIES, ha la stessa testa di Filippo IV utilizzata per la Pubblica. [.....] ai mastri di banca Matteo Catuogno e Germano Pacifico, si dava la possibilità di fabbricare moneta di rame a getto e a cola; i suddetti erano persone pratiche nella coniazione mediante questo sistema e venne risoluto che ad Essi si mettessero a disposizione i locali della fonderia del R°Arsenale; la coniazione doveva interessare monete di rame da due Grana.
    3 punti
  9. .. non so' se sono già stati postati. Michele Steno ( 1400 - 1413 ) Mezzanino o Soldo gr. 0,53
    3 punti
  10. In attesa delle foto risolutive, possiamo dire che le 5 Lire 1956 iniziarono ad essere falsificate quando divennero d'interesse collezionistico ed incominciarono a perdere interesse per la circolazione. Esistono tre tipi di falsi: - 1° tipo: prodotto agli inizi degli anni '70 era facilmente riconoscibile perché di fattura assai rozza e difficilmente potevano ingannare il collezionista, men che meno l'esperto; - 2° tipo: nel 1978 come c'informa Emilio Tevere “…nel 1978 ci fu la seconda grande ondata: i pezzi falsi da 5 lire del 1956 erano stavolta accompagnati da numerosi ed altrettanto falsi esemplari da 2 lire del 1958; la "zecca" probabilmente era a Milano: infatti è dal mercatino di via Armorari di Milano, tramite un ingenuo operatore che godeva della stima di tutti, che vennero distribuiti in tutta Italia i falsi (dico ingenuo perché, visto il grandissimo quantitativo di monete, fino ad allora molto rare che gli era stato offerto, non si era posto l'interrogativo sulla loro autenticità). Quasi perfetti, i falsi hanno tratto in inganno tutti, anche i commercianti più esperti, i quali incominciarono ad avere dubbi soltanto quando si resero conto che sul mercato ce n'era una grande inspiegabile quantità. L'ingenuo operatore ebbe un grandissimo danno poiché dovette riprendersi le monete false e restituire le somme percepite. Tutto ciò si svolse nell'arco di circa tre mesi. “ - 3° tipo: Probabilmente in circolazione già dagli anni '80 del secolo scorso, di qualità raffinata e, quindi, piuttosto insidiosa anche per gli occhi allenati. Qui sotto due esemplari per un primo confronto fra vera e falsa:
    3 punti
  11. Ah, un conto è il gusto e un conto il commercio. Da rivendere, per farci soldi, meglio 1 FDC che 2 SPL, nella gran parte dei casi. Per la mia collezione, meglio 2 SPL che 1 FDC, senza il minimo dubbio, e ugualmente senza il minimo dubbio meglio 4 BB che 2 SPL. Sugli 8 MB meglio di 4 BB dipende: ammetto che non amo quando la moneta è troppo circolata al punto da non essere leggibile, ma se parliamo di monete pienamente leggibili ma magari con problemi quali colpi, saggi, appiccagnolature (presenti o rimosse), o fori allora preferisco gli 8 MB ai 4 BB. Insomma ho sempre preferito, preferisco e preferirò sempre mille volte 8 monete forate e appiccagnolate a 1 FDC perfetto perfettissimo eccezionale eccezionalissimo MVP (mai visto prima) e slabbato MS100 NGCMSSUAEMDDV (Non Guardarmi Che Mi Si Sposta Un Atomo E Mi Dimezzo Di Valore). So' gusti, a me piace l'oggetto vissuto proveniente dal passato con il suo carico di storie, mi piace rigirarmelo tra le mani (senza guanti) come hanno fatto i miei antenati e del lustro me ne importa una ceppa.
    3 punti
  12. 2 punti
  13. Ma se poi osservate bene le monete che ultimamente escono alle aste, e si aggiudicano anche, quando dichiarate perfettamente nella loro conservazione, senza quei +, - oppure quasi, e tutto il contorno alla conservazione, raggiungo e rispecchiano effettivamente le quotazioni riportate nel Manuale.....eh....ehhhh... !!!
    2 punti
  14. Un caso eccezionale, lo reputo, in questo mio intervento di pulitura a secco,qualche anno fa. Un risultato così e stato possibile , grazie ad alcuni fattori; mancanza di "malattia del bronzo", mancanza di corrosioni e un metallo ottimo. Poi metti tanta esperienza e sicurezza durante l'intervento. Un intervento così, non invasivo è ben accettato dai collezionisti COLLEZIONISTI. Sicuramente, chi ha pulito ( scolpito ), il sesterzio di Traiano postato sopra, chissà cosa avrebbe combinato su questo medaglione di Gordiano III.
    2 punti
  15. @Rex Neap Ero un po’ interessato a questo Grano di Filippo V ma ha preso il volo nell’asta live di VARESI e l’ho perso senza dispiacere. Complimenti all’aggiudicatario.?
    2 punti
  16. @El Chupacabra i tuoi interventi sono sempre mirati. Complimenti. E che professionalità nel mostrare il confronto tra la vera e la falsa. Complimenti. PizzaMargherita
    2 punti
  17. Interessanti le pagine di R. Giuffrida (La lunga crisi monetaria del Regno di Sicilia tra Settecento e Ottocento, pp. 44-46) dove l'autore narra con date, personaggi e leggi la nascita e l'epilogo della singolare monetazione di rame a nome di Ferdinando II. Personalmente molte informazioni a me erano sconociute.
    2 punti
  18. Azz "approssimativi"? Sono a dir poco ridicoli! Un sito che si blocca perché non regge qualche migliaia di richieste... nemmeno le patatine fritte può vedere! Eppure potevano migliorarsi sulla base della precedente figuraccia... Non occorre tra l'altro nemmeno potenziare i server, ma ritengo che sia più che sufficiente creare la coda così come fa Monaco, in modo tale da consentire a tutti di acquistare il proprio pezzo in santa pace!
    2 punti
  19. ..tornando a Padova ( non mi sembra sia stata postata ) Zecca di Padova Francesco I da Carrara ( 1355 - 1388 ) Carrarese da quattro soldi ag. - gr. 1,68 D/ .F. D. KRARIA. PA...DV E. E .CETERA. - carro fra le lettere F F in cornice R/ S DANIEL . L . MAR...TIR. - il santo stante cat. C.N.I n. 11 - Per. n. 9 ..sperando che la catalogazione sia corretta, aspettando Arka...che ringrazio.
    2 punti
  20. queste monete ,battute per la terraferma, ( in questo caso per Verona e Vicenza ) ho preferito collocarle in questa discussione, anzichè nelle zecche del Triveneto, essendo state giustamente coniate dalla zecca di Venezia.
    2 punti
  21. Dai raga porca miseria io dalle 11 che sto collegato e nn riesco a prenderlo. mi compare solo l ordine annullato, che non ho mai pagato e voi cercate di prendere la seconda. fate prendere le prime nostre almeno vi prego non mi fa proprio andare aventi una volta selezionato il metodo di spedizione
    2 punti
  22. mi sono ritrovato nel carrello la 2 € Grace Kelly...
    2 punti
  23. Riprendendo gli scudi... Eccone uno di Antonio Priuli (1618-1623). Massaro Zan Antonio Venier, peso 31,44 grammi, rif.: Zub-Luciani 110.7. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  24. Parla l'esterofilo. Sei un Cattarino.....?
    2 punti
  25. Questa è della terra di mezzo, tra lira e Euro.. ?
    2 punti
  26. Buonasera a tutti, oggi ho ripreso in mano le mie sabaude, mi sentivo un po' in colpa per averle sfrattate dai vassoi dove hanno alloggiato per un quarto di secolo.. Ne ho osservato a lungo una in particolare, la protagonista, ispiratrice e narratrice del racconto. '' Adda Veni Baffone '' Estate del 1976 casa dei nonni paterni, in un afosa campagna Calabra, interminabili giornate che io da piccolo trascorrevo in giro con la Nonna al mattino, per botteghe a far la spesa, le soste nella masseria della comare per un saluto e una limonata fresca sulla strada del ritorno, intorno il canto delle cicale che ancora mi sembra di sentire ritornando ai ricordi dell'infanzia, poi si arrivava a casa e si metteva a posto la spesa e iniziava il rito della cucina. Pomeriggio trascorso rigorosamente ascoltando i racconti della mia bisnonna, una graziosa nonnina che a malapena sfiorava il metro e 50 per 45 kg. tanto esile e tanto forte, vedova di guerra, che aveva tirato su mio nonno tutta da sola nella Calabria durante ben due conflitti mondiali. L'appuntamento però che mi dava tanta trepidazione era quando il nonno mi portava con sé al dopo lavoro ferroviario, qualche tavolino e qualche sedia sgangherata, i ferrovieri tra cui mio nonno si facevano la partitella a carte dopo il lavoro, premetto che il nonno viveva in uno di quei caselli ferroviari di una volta, lontano dal centro abitato ma per fortuna vicinissimo ad una piccolissima stazione ferroviaria di un tempo, mi piaceva molto andare con lui, ci guadagnavo sempre un dolcetto, o un gelato o una semplice gazzosa, che gustavo mentre loro giocavano a carte, si parlava di politica, di sport, di lavoro, qualcuno si infervorava, uno in particolare, un simpatico signore che veniva da Napoli, esordiva sempre con la stessa frase, che anch'essa mi è rimasta stampata in testa, diceva '' Adda Veni Baffone '' queste parole mi incutevano un certo timore, le sentivo come una sorta di avvertimento, ero curioso di saperne il significato ma avevo paura di chiederlo. Spesso al ritorno a casa, il nonno mi permetteva di entrare nel suo studio, dove la facevano da padrone degli orologi a cucu' e una scrivania che era per me come la grotta del tesoro dei 40 ladroni, nei cassetti il nonno custodiva i suoi orologi, li aggiustava come hobby ma anche per i conoscenti ed amici, penne stilografiche, matite, gomme per cancellare giganti, a me ragazzino sembrava veramente un tesoro, ma ecco che all'improvviso il mio sguardo fu rapito da un qualcosa di meraviglioso e al tempo stesso come la rivelazione di un mistero, la mia esclamazione fu '' Ecco qua a Baffone'' e mentre lo gridavo mi brillavano gli occhi, il nonno si giro' di scatto verso di me, e dopo una grossa risata mi disse.. Non è Baffone è Re Umberto I. Era una moneta d'argento da 2 Lire di Umberto I. Allora presi coraggio e chiesi al Nonno maggiori spiegazioni a proposito dell'esclamazione 'Adda' veni Baffone '' e se aveva a che fare con la moneta, allora mi spiegò con parole semplici, quello che poi ho meglio capito e approfondito negli anni, che si usava dire per Auspicare la venuta di un qualcuno che avrebbe messo a posto le cose, una sorta di monito. Ecco vi presento il mio Baffone. Spero vi sia piaciuto questo racconto. Saluti Alberto
    2 punti
  27. Gionata, siamo stati "diffidati" da Luigi .... @gigetto13 ..... anzi, secondo me gli abbiamo mandato di traverso anche i Ducatelli.... ?? Paolo
    2 punti
  28. Del mezzanino per Verona e Vicenza di Michele Steno se n'era accennato nel post #106, ma mancava l'immagine. Ora, grazie ad @ottone , abbiamo riempito la lacuna. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  29. Buongiorno, aggiungo alcune pagine fotografate del libretto del Castromediano in cui esorta il de Donno ad iniziare una collezione con le monete trovate. Il conteggio totale delle monete sarebbe 373 (180 vendute da Oronzo Gasparro di Lecce, 80 da Giuseppe Nervegna di Brindisi , 113 o112 rimaste al de Donno). Si potrebbe cercare nei registri dell'epoca ( se esistono) del Gasparro e del Nervegna .
    2 punti
  30. lei prenderebbe due SPL in cambio del suo FDC ?
    2 punti
  31. Buongiorno...come promesso condivido l'ultimo acquisto, questo bel 9 cavalli de 1790, che al momento è in viaggio verso casa mia...farò foto migliori al suo arrivo. Busto grande, lati della torre dritti, moneta comune ma che ha parer mio si presenta davvero in forma smagliante...la condivido con piacere @Rocco68 @gennydbmoney @pietromoney @giovanni0770 @Sirlad @Galenus @doppiopunto e chiunque altro per un parere...Buona giornata.
    1 punto
  32. Quando Marin Sanudo visitò Bergamo, nel 1483, annotò "et si spende carantani, val 5 quatrini; et il soldo val soldo uno et mezo venitiano". La città apparteneva alla Serenissima da quasi sessant'anni e prima era stata un dominio dei Visconti, eppure vi si spendevano i kreuzer (carantani) degli Asburgo, che non erano mai stati padroni di Bergamo. Questo è un esempio del fatto che in un dato territorio la moneta che circola non sempre è quella dell'autorità politica dominante. Altra cosa sono le aree monetarie, che sono legate a rapporti secolari di uso di una moneta piuttosto che di un'altra. L'arrivo del potere di Venezia o delle monete di Merano/Hall non cancellò le usanze bergamasche. Così il "soldo" (=12 denari) di Bergamo corrispondeva ad un soldo e mezzo veneziano (=18 denari), valeva cioè il 50% in più. Venezia e Bergamo appartengono a due aree monetarie differenti e la popolazione continua a "pensare" e a dar valore alle cose come hanno fatto le generazioni precedenti. Lo stesso accadeva a Verona. Il bel mezzanino di Michele Steno postato sopra da @ottone si chiamava "mezzanino" (in ricordo del mezzanino di Francesco Dandolo che valeva 16 denari) in laguna, ma a Verona diventava "soldo" (=12 denari), perchè la moneta di conto veronese valeva un terzo in più della veneziana. In questo caso la moneta reale d'argento era la stessa, ma il suo valore di conto cambiava quando ci si spostava non da uno stato all'altro (come oggi), ma da un'area monetaria all'altra. Il metro di misura del "valore" delle cose è stabilito (come ben scrivi tu) "dalla reputazione e dal livello di accettazione che la moneta riceve dagli operatori di mercato, incurante spesso dei confini geografici stabiliti dalla politica".
    1 punto
  33. A parte i particolari indicati nelle immagini per distinguere la moneta vera dalla falsa, un aiuto ci giunge anche dal colore: in genere la moneta falsa (soprattutto se in alta conservazione) si presenta più scura (al contrario di quello che appare nelle mie immagini dove la maggior presenza d'alluminio fa brillare maggiormente la moneta sotto luce artificiale diretta), questo perché il materiale utilizzato non è Italma (962‰ Al, 35‰ Mg, 3‰ Mn), ma Alluminio puro o quasi (il colore è simile a quello delle lattine di bibita). Altro indizio è dato dalla "bombatura", sovente il falso - posto su di un piano - oscilla se premuto al bordo: questo perché la coniatrice utilizzata non ha la precisione di quella di zecca.
    1 punto
  34. Grazie mille! Effettivamente è lui, pare essere un tournois
    1 punto
  35. 1 punto
  36. il tutto dipende cosa s' intende per FDC, è una moneta molto tosta a trovarsi, perfetta, intendiamoci. I cartellini si fanno scrivere, poi la realtà è molto diversa, il sottoscritto deve ancora trovarla
    1 punto
  37. posto questa moneta di Aquileia, catalogata come Pellegrino II, ma non ne sarei cosi' sicuro. Qualcuno puo' darmi una mano?...chievolan ?
    1 punto
  38. Sono arrivato al pagamento. Non ci sono opzioni di pagamento. Ergo devo refreshare.... hahahah ma chi gestisce sto sito è lo stesso genio dell'INPS che ha detto che gli accessi per i 600 euro erano troppi?
    1 punto
  39. Certo mi sono iscritto apposta!
    1 punto
  40. L'ultimo colpo è stato quello giusto .... ?
    1 punto
  41. Sì, è meglio tenere lo starter, che viene considerato un oggetto numismatico a sè stante.
    1 punto
  42. Ma poi, dopo qualche mese ho avuto la fortuna di incontrare lei... È proprio lei...
    1 punto
  43. Pezzo molto importante. Complimenti Dino!
    1 punto
  44. Bello e interessante questo Berengario II. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  45. Francesco Foscari ( 1423 - 1457 ) Quattrino gr. 0,72
    1 punto
  46. Se raccolte prima del 1970 dovrebbero essere autentiche, ma la visione delle stesse è dirimente: la memoria a volte inganna... Inizia a vedere se ci sono particolari comuni con le immagini da me postate.
    1 punto
  47. Da appassionato di foto, almeno allo stesso livello del trekking in alta quota e forse anche del collezionismo di monete posso dirvi che per fare una foto... la macchina fotografica non è mai la cosa più importante Tralasciando la composizione (nel caso di una moneta... non è che si può inventare) nella fotografia di nummi la cosa più importante è senza dubbio l'illuminazione, che deve essere uniforme ma allo stesso tempo puntiforme per poter risaltare le tonalità e i rilievi della moneta. In secondo ordine l'obiettivo che deve avere una buona luminosità e capacità macro (poter cioè riprodurre 1:1 il soggetto. Ho iniziato a scattare con una canon 450D e un canon 100mm macro... la lente che uso oggi è la stessa, il corpo macchina è cambiato in una 5D IV ma solo perchè la macchina fotografica la uso principalmente in foto di paesaggio... notturno, dove oggettivamente il sensore fa la differenza (*). Il mio set up per l'illuminazione invece è autocostruito, ho preso spunto da un aggeggio in vendita (a carissimo prezzo) e devo dire che funge per lo scopo. Ho costruito e uso una cosa simile a questa http://www.quickpx.com/ Per chi vuole approfondire l'argomento "fotografia numismatica" consiglio un sito fatto bene, http://coinimaging.com/photography.html e il libro dell'autore (in lingua inglese) Numismatic-Photography-2nd-Mark-Goodman * Non vi posto foto di mie monete (che potete trovare nelle diverse discussioni che ho avviato) ma una foto di una indimenticabile serata di un bivacco in quota nel settembre scorso, scattata a 2800m sopra alla Forcella de Miel (Pale di San Martino, tra Veneto e Trentino), davanti alla luna che sorge dietro l'Agner e illumina la Valle d'Angheraz (1500m di dislivello con uno zaino da 15kg per arrivarci, solo per questo sarebbe stato indimenticabile :P) @ilnumismatico vi saprà illuminare su tutti i segreti della fotografia numismatica
    1 punto
  48. 1 punto
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