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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/06/20 in Risposte
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Buon pomeriggio a tutti, non è una 1848 ma una bella 1851 che voglio condividere con tutti voi... arrivata stamattina finalmente...! Saluti a tutta la sezione...9 punti
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Un caso eccezionale, lo reputo, in questo mio intervento di pulitura a secco,qualche anno fa. Un risultato così e stato possibile , grazie ad alcuni fattori; mancanza di "malattia del bronzo", mancanza di corrosioni e un metallo ottimo. Poi metti tanta esperienza e sicurezza durante l'intervento. Un intervento così, non invasivo è ben accettato dai collezionisti COLLEZIONISTI. Sicuramente, chi ha pulito ( scolpito ), il sesterzio di Traiano postato sopra, chissà cosa avrebbe combinato su questo medaglione di Gordiano III.6 punti
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Banconote usate come combustibile banconote usate come giocattoli La mia preferita però è questa banconota stampata su di un solo lato e riciclata come cartolina postale: la vidi in vendita su ebay qualche tempo fa La banconota valeva 50 milioni di marchi, il francobollo 10 miliardi..... ?5 punti
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tornando sulla Zecca di Verona, volevo affrontare il periodo dei denari detti Enriciani, che vanno da Enrico IV, sino all'epoca di Federico I. Mentre per il periodo precedente, dalle prime emissioni ad Enrico III, le monete sono piu' " individuabili", le nuove coniazioni che vanno dal 1056 c.a ( Enrico IV ), a prima delle coniazioni comunali ( dopo il 1183 ), sono di natura " ostica " e difficili da identificare. Quindi in questo post, volevo proporre lo studio , che- OTTORINO MURARI -ha fatto a suo tempo, avendo avuto la possibilità di esaminare il ripostiglio scoperto a Vadena presso Bolzano fin dal 1885. Il ripostiglio era composto inizialmente da circa quattromila denari di Verona del tipo attribuito ad Enrico IV e V e da due monete anonime della Baviera. In pratica lo studio fatto dal Murari, si concentra principalmente, oltre che per la legenda, anche per la composizione delle croci nel campo. gruppi. Denari del gruppo - A : ( 1056 - 1125 ) - denari piu' antichi , di conio rozzo , grossolano , ma con legende chiare e con lettere regolari. Le varieta' di iscrizioni sono numerose , con il nome del sovrano spesso completato con il titolo di Re e con il nome di ENRICVS con H iniziale o senza la S finale di ENRICVS negli esemplari piu' antichi e' di solito normale, cioe' verticale, nei piu' recenti è coricata. Denari del gruppo B: ( 1125 - 1152 ) evoluzione della tecnica di coniazione con l'uso piu' generalizzato di punzoni, lettere e croci si ingrandiscono, le lettere sono meno regolari e si scompongono nei singoli segni costitutivi. Si puo' precisare meglio che le lettere e croci via via si ingrandiscono per poi iniziare un rimpicciolimento verso la fine del periodo ; le lettere pur scomposte in segni che rappresentano parti di lettere sono facilmente ricomponibili. La scodellatura si attenua. Le croci nel campo sono formate da quattro triangoli staccati al centro L'ingrandimento di lettere e croci porta all'allargamento del conio non accompagnato dall'allargamento del tondello con la conseguente esclusione della parte esterna delle iscrizioni : da cio' l'errata impressione di monete tosate. Denari del gruppo c : ( 1125 - 1152 ) - ( 1152 - 1183 ) rimpicciolimento progressivo delle lettere e delle croci collegato con una graduale diminuzione del diametro del conio e con una trasformazione di lettere o di loro parti in segni convenzionali a volte spostati nel giro della leggenda. Le iscrizioni diventano pressoche' illeggibili. Leggera accentuazione della scodellatura. Denari del gruppo d : ( 1152 - 1183 ) Ulteriore evoluzione nella trasformazione e disposizione delle lettere ma con maggiore affinamento dello stile. Ulteriore leggera riduzione del diametro. Ulteriore accentuazione della scodellatura.3 punti
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c'è anche da dire che è presto per fare un'analisi serena del mercato della numismatica a medio termine in tempo di intra- e post-pandemia: sembra proprio evidente che il digiuno di aste di un certo livello ha portato in questi ultimi giorni a rendere più nervoso il ditino di molti sul tasto "BID" quando, pari periodo 2019, lo stesso dito rilanciava con maggior parsimonia e, aggiungo io, coscienza. Per cui se le altissime conservazioni sono e saranno ancor più per un bel periodo il target di agiati o coraggiosi/incoscienti/svegli/SLAB-lovers che non sono finiti né finiranno sul lastrico per colpa della crisi, le BB di oggi appaiono agli impazienti più bellissime di prima , ma domani saranno solo...ancora una volta le "solite" BB3 punti
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Ecco, abbiamo scritto le stesse cose contemporaneamente. Buon segno. Chissà se l'altro curatore/accumulatore seriale conviene.3 punti
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Torniamo agli scudi. Questo è di Silvestro Valier (1694-1700). Massaro Francesco Trevisan, peso 31,24 g, rif.: Zub-Luciani 110.22. Questo esemplare è pubblicato sul Paolucci a pag. 113. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Buongiorno a tutti ecco le nuove foto la moneta è arrivata a tempo di record già ieri...non sono proprio il top, perchè c'è una luce di m... sta mattina, almeno qui in provincia di Vicenza è nuvoloso. Ecco le foto e poi chiedo a chi a sto nominale...come sono i vostri tagli? Lisci? Grazie3 punti
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Bene bene @ottone , hai una moneta interessante. E' una variante della moneta di Gotifredo con GOTI sul libro. Differisce dal tipo normale (Bernardi 7) per le vesti del patriarca (che a prima vista farebbero pensare al denaro di Pellegrino con PILI), per le alte corna della mitra, e per l'assenza dei punti davanti e dietro la prima I di AQVILEGIA.3 punti
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Quando Marin Sanudo visitò Bergamo, nel 1483, annotò "et si spende carantani, val 5 quatrini; et il soldo val soldo uno et mezo venitiano". La città apparteneva alla Serenissima da quasi sessant'anni e prima era stata un dominio dei Visconti, eppure vi si spendevano i kreuzer (carantani) degli Asburgo, che non erano mai stati padroni di Bergamo. Questo è un esempio del fatto che in un dato territorio la moneta che circola non sempre è quella dell'autorità politica dominante. Altra cosa sono le aree monetarie, che sono legate a rapporti secolari di uso di una moneta piuttosto che di un'altra. L'arrivo del potere di Venezia o delle monete di Merano/Hall non cancellò le usanze bergamasche. Così il "soldo" (=12 denari) di Bergamo corrispondeva ad un soldo e mezzo veneziano (=18 denari), valeva cioè il 50% in più. Venezia e Bergamo appartengono a due aree monetarie differenti e la popolazione continua a "pensare" e a dar valore alle cose come hanno fatto le generazioni precedenti. Lo stesso accadeva a Verona. Il bel mezzanino di Michele Steno postato sopra da @ottone si chiamava "mezzanino" (in ricordo del mezzanino di Francesco Dandolo che valeva 16 denari) in laguna, ma a Verona diventava "soldo" (=12 denari), perchè la moneta di conto veronese valeva un terzo in più della veneziana. In questo caso la moneta reale d'argento era la stessa, ma il suo valore di conto cambiava quando ci si spostava non da uno stato all'altro (come oggi), ma da un'area monetaria all'altra. Il metro di misura del "valore" delle cose è stabilito (come ben scrivi tu) "dalla reputazione e dal livello di accettazione che la moneta riceve dagli operatori di mercato, incurante spesso dei confini geografici stabiliti dalla politica".3 punti
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Buonasera, aggiungo la mia prima Pubblica Commoditas di Filippo IV 1622 Diametro 33 mm Peso 13,30 grammi3 punti
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Cari amici collezionisti e frequentatori assidui od occasionali di questa sezione, un caro saluto da parte di @Stilicho @Illyricum65@grigioviola . Revisione 2020 della cartella LINK UTILI A tal proposito, vorremmo anche esortarvi non soltanto a utilizzare queste importanti risorse, ma a anche a contribuire in maniera fattiva segnalando in questa discussione di "presentazione" (virgolettata perché ormai ci conoscete tutti da tempo!) ulteriori link utili per la sezione: siti di catalogazione, approfondimenti specifici ecc. Provvederemo poi noi a inserirli e a implementare questo contenitore che, sia chiaro, non è frutto "di questo triumvirato", ma di tutti noi utenti che negli anni ci siamo confrontati in questo forum contribuendo vicendevolmente a incrementare la nostra conoscenza numismatica. Un caro saluto Grigioviola Illyricum Stilicho2 punti
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Nuovo arrivo in collezione Bilancia di tipo Genovese . Sono presenti anche pesi savoia !2 punti
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Però non è giusto! Ho iniziato a collezionare qualche anno fa VEIII quando i prezzi erano elevati, sto iniziando ora ad interessarmi alle borboniche e i prezzi si alzano? Forse dovrei fare il luminare del mercato numismatico!2 punti
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a mio parere quel sesterzio, in realtà ha grossi problemi, in particolare numerose stuccature, sbagliate di colore e dalla apparenza diversa dalla tessitura tipica della patina, "plasticose", in particolare le lettere del rovescio, ma anche molti dei rilievi della figura…. Il diritto non è stato risparmiato, sui rilievi, capelli, e lettere…. fateci mente locale alle differenze di colore…. Quella lettera A si è semplicemente staccata la riparazione, essendo fatta su una base fragile, com edoveva essere la moneta originariamente, motivo per cui sono state fatte le ampie integrazioni. a paragone metto una foto in uno stato precedente, in cui si vedono ancora più nettamente i cambi di colore e superficie ( a tacere della forme de molte lettere non corretta, V, S etc.... Un cordiale saluto, Enrico P.S. anche nel fondo…... P.P.S. osservate come staccano le superfici di quel verdino innaturale la resto del fondo...e le forme… le forme…. P.P.P.S I salti di patina, fragilissima, sono evidenti sui bordi, in particolare al rovescio a ore 3 e ore 5/72 punti
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Concordo con @enriMOe mi congratulo con Alberto Varesi per l'ottimo risultato conseguito dall'Asta 76 ( ho partecipato, ma considerato il trend ascensionale...ho desistito ). Ad una analisi attuale, quindi ognuno di noi è portato a pensare che il mercato Numismatico, non solo terrà, aumenterà la domanda e diminuirà l'offerta ( come espresso da @r.tino) Addirittura i prezzi delle tanto vituperate monete BB saliranno. Postando la discussione avevo ipotizzato un allargamento della forbice tra monete FDC e rare e quelle circolate. Nell'Asta Varesi ( ma anche in altre citate da Voi ) sono salite tutte, anche quelle che di solito erano invendute o spuntavano il Prezzo Base. E' (o sarà) un dato consolidato? A mio modesto parere assolutamente no. Innanzitutto una crisi grave e globale come questa, purtroppo farà sentire i suoi effetti con il tempo ed in maniera prolungata, creando delle problematiche economiche, sanitarie e sociali estremamente serie. Ma per attenermi al solo campo numismatico e cercare di spiegare l'anomalia delle ultime Aste on-line, bisogna anche dire che sono state favorite dalla chiusura dei tanti Professionisti che hanno un negozio, ma magari non vendono online ( ne esistono ancora ), dalla cancellazione dei vari convegni, luoghi dove molti di noi trovano dei Professionisti fidati che, dopo molti anni di frequentazioni, sono ormai diventati degli amici. Pertanto, siccome il collezionista ha bisogno di nutrire la propria passione con qualche moneta nuova in mano, è capitato quello che ha descritto @enriMO. Penso che dovremo aspettare almeno il 2021 per comprendere come sarà il mercato numismatico futuro. Ciao Beppe2 punti
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A mio parere, questo sesterzio presenta pesanti stuccature. Molte lettere, come la V venuta meno, era stata realizzata con lo stucco.2 punti
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Michele Pannuti, Vincenzo Riccio, Le monete di Napoli - Dalla caduta dell'impero Romano alla chiusura della zecca.2 punti
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Confermato cio che gia' ad inizio discussione avevo scritto riguardo al mio pensiero....prezzi di monete in conservazione medio-basse nettamente superiore a cio' che avevano realizzato fino a prima del blocco, e non solo l'asta Varesi che inizialmente figurava come asta battuta, ma per chi ha seguito anche asta Artemide e Bertolami , l'andamento e' stato lo stesso. Se guardiamo poi gli esemplari di lotti in alta conservazione....anche li si e' alzata ancor di piu' l'asticella ed i prezzi hanno avuto, a mio avviso, un innalzamento2 punti
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Secondo me stanno bene qua in questa sezione, nello storico della sezione è capitato più volte di parlarne quindi, essendo effettivamente battute da Venezia per le città del dominio, sono a tutti gli effetti monete veneziane. Così come quelle per il Levante (e lì vi aspetto al varco ). Direi che come discrimine per quali monete inserire potremmo utilizzare quanto c'è sul Papadopoli/CNI/Montenegro, il che poi però non vieta di parlarne anche di là sul triveneto. Detto questo, per evitare che la discussione deragli (ma quante cose comunque ho imparato indirettamente, grazie!), visto che lo scopo è anche quello di offrire una panoramica generale anche per chi legge per il solo piacere di conoscere le monete di Venezia, ritorniamo a dove eravamo rimasti. Siete d'accordo? Siete??? Siamo d'accordo. Ah, siete d'accordo.... Siamo d'accordo!2 punti
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Ciao Paolo @Bassi22 Non ti preoccupare .... nessuna difficoltà; è cultura, è accademia. In ogni caso, ribadisco che questa discussione riguarda le monete di Venezia e le monete emesse a Venezia per città sottoposte al suo dominio (rispondo così anche ad Andrea) sono, a mio modo di vedere, a tutti gli effetti veneziane; Brescia e Bergamo, al pari di tante altre città dominate da Venezia, avevano monete veneziane, anche se spendibili solo in quelle città. saluti luciano2 punti
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Nella stesura del M.I.R. ero tentato di inserire alcune monete della zecca di Lubiana, di Stain (con San Marco), di... perchè coniate sullo stesso piede di quelle di aquileia e probabilmente con il benestare patriarcale. Le monete non guardano i confini odierni... ?2 punti
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Purtroppo nella tua moneta non si vede alcuna lettera nel libro. Nota la forte somiglianza con questo mio esemplare, in cui si vede la lettera G , guardando bene con una lente (Anche questa moneta è stato classificata in due aste diverse come appartenente a Pellegrino).2 punti
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Cercherò di farti notare la differenza minima fra i due La mia 1848 8 su 7 presenta il busto "più piccolo"2 punti
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Tirando le somme. Credo sia difficile stabilire la rarità assoluta di questa moneta rifacendosi solo agli esemplari apparsi sul mercato.... se non altro perché le monete di Licinio I sono meno richieste e quindi meno offerte. Ciò nonostante, sulla base delle informazioni raccolte, potremmo stabilire una rarità relativa tra gli esemplari a none di Costantino I e Licinio I di 5 a 1. Scusate, sono pensieri a “voce alta”.. magari non interessano neppure2 punti
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Il discorso di posticipare e rimandare alcune aste, non e' solo dovuto al fatto dell' incertezza, anzi, parlando con proprietario di una nota casa d'aste, ha riscontrato un maggior numero di offerte e rilanci occorso in una sua recente live per materiale medio-basso. Il discorso di rimandare determinate aste, quelle che dovevano essere battute per intenderci e che avrebbero proposto materiale di alto livello e qualita', e' dovuto al fatto che sono stati gli stessi conferenti che han imposto di farlo....aste di materiale in alta conservazione hanno bisogno, per ovvi motivi, di una platea che possa vedere direttamente le monete per apprezzarne a pieno la qualita' e quindi poterle valorizzarle . E' risaputo che le vendite di importanti case d' aste, per monete di alto valore e conservazione , raggiungono realizzi considerevoli in gran parte per i rilanci in sala, dove i partecipanti hanno il vantaggio di vederle personalmente. Per quel che riguarda l'acquisto online,Io sinceramente ho visto alcuni realizzi di aste live, nell'ultimo periodo, che son stati superiori a quelli di materiale paritetico realizzati nelle stesse aste live nel periodo antecedente a questa situazione di emergenza.....2 punti
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Riguardo alla straordinaria serie Siciliana del 1835/36, quest'ultima fu approntata per sopperire alle infinite monete, tagliate e corrose circolanti in Sicilia. La coniazione fu disposta da Luogotenente Generale dei Reali Domini al di la del Faro., Leopoldo di Borbone conte di Siracusa ( chi si rivede il Principe di Saleno....) Approvate tranquillamente da Ferdinando II. Le monete opera dell'incisore Bartolomeo Costanzo, riportano al dritto la comune legenda con il nome e i titoli del Sovrano secondo la vecchia formula "REX SICILIARUM", anziché la nuova " REX VTRIVSQUE SICILIAE". Ferdinando II, che prima non aveva notato la differenza, sempre attento nei confronti del fratello Leopoldo ( sospettato di ambire al trono di Sicilia), notò in questo particolare una brutta manovra giocatatogli dal fratello e così, predispose l'immediato ritiro delle monete coniate, e la correzione della leggenda in base alle norme vigenti. Per quanto la zecca di Napoli avesse predisposto di predisporre i nuovi modelli e trasmetterli a Palermo, dai quali l'incisore Bartolomeo Costanzo avrebbe dovuto trarre i nuovi conii, la coniazione rimase per sempre bloccata!!!!2 punti
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Esemplare appena ricevuto : Vittorio Amedeo III Soldi 7,6 1793 - Mir Savoia 993h1 punto
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Di solito quando si parla di crani allungati si pensa solitamente o agli alieni o alle civiltà mesoamericane e pochi penserebbero che anche nell'Europa centrale questo tipo di rituale potesse essere praticato: "RITROVATE IN UNGHERIA DOZZINE DI CRANI DALLA FORMA ALLUNGATA RISALENTI ALL'IMPERO ROMANO È stato scoperto, in Ungheria, un cimitero contenente numerosi resti di individui con un caratteristico cranio dalla forma allungata, risalenti al V secolo dopo Cristo. I resti sono stati trovati all'interno di un cimitero, in Ungheria, che prende il nome di Mozs-icsei-dulo e risalente al V secolo dopo Cristo. All'interno di questo antico sepolcreto sono stati trovati i resti di novantasei persone e, alcuni dei teschi trovati, presentavano una particolare deformazione: avevano una forma allungata molto accentuata. A studiare questi resti peculiari ci hanno pensato due gruppi di archeologi: il primo proveniente dalla Curt-Engelhorn Center, Germania, ed il secondo, l’Eotvos Lorand University proveniente dall'Ungheria. La ricerca ha riguardato l’esame dei 96 resti ed è stata pubblicata su Plos One. Dallo studio dei resti si è scoperto che, in quella particolare zona, vivevano dei gruppi culturali molto diversi e che 51 teschi erano allungati in maniera caratteristica. Probabilmente, per deformare in questo modo le ossa della scatola cranica venivano utilizzate delle bende e delle stoffe che venivano legate strettamente intorno al capo. All'interno del cimitero, inoltre, sono stati rinvenuti tre gruppi culturali diversi, spalmati in due o tre generazioni differenti. Tutto questo si spiega e si intreccia, ci dicono gli archeologi, con gli eventi storici che vedono come protagonista il lento declino dell’Impero Romano d’Occidente. All'epoca, l’Impero romano stava conoscendo la sua fine. Tumulti, conflitti con i barbari, assassini e ribellioni lo resero estremamente instabile e, in quel periodo, una delle province che andarono perdute fu proprio la Pannonia dove si trovava il cimitero con i teschi allungati. Ed è così che, durante le invasioni degli Unni, molti gruppi culturali diversi si sono riversati in Pannonia nell'arco di due-tre generazioni. Infatti, all'interno del cimitero sono emerse tombe di chiara foggia romana, un secondo gruppo, che proveniva da una zona diversa e che seppelliva i morti con particolari merci e oggetti e che praticava l’allungamento del cranio, ed un terzo gruppo, temporalmente più avanti rispetto agli altri due, che praticava l’allungamento del cranio e le cui tombe erano un ibrido tra le prime due e che probabilmente ha sostituito e fuso le due culture precedenti. Non si sa, tuttavia, da dove provenga questa pratica che, sicuramente, non faceva parte della tradizione dell’Impero Romano. Probabilmente, però, l’allungamento delle ossa del cranio rappresentava un qualche status sociale specifico". https://tech.everyeye.it/amp/notizie/ritrovate-ungheria-dozzine-crani-forma-allungata-risalenti-impero-romano-443648.html1 punto
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Io personalmente non ti posso aiutare, però la tua richiesta è degna di essere esaudita. Questo mio post servirà per portare in cima la discussione sperando che qualcuno ti possa aiutare. Vedrai presto, visto le tante persone veramente competenti.1 punto
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grazie @vitellio... e' proprio vero che non si finisce mai di imparare...con la foto che hai inserito mi hai fatto capire parecchio...nella prima non riuscivo a vedere le stuccature...1 punto
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Ciao Lorenzo, lì mi sembra che manchi la parte superiore della C Tipica pure di questo dritto. Ho trovato in archivio un 3 Cavalli 1791 identico conio di quello di Mariarosaria.1 punto
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Ciao Victor. Come tu sai, prima di procedere alla pulitura e stato necessario, lo studio al microscopio,per capire come intervenire. Appurato che non esistevano focolai di cancro (le più pericolose ), la prima fase è quella di iniziare con delle applicazioni ( bagna-asciuga) per il fissaggio della patina esistente, con il nucleo del metallo, a base di acido acetico ed altro , ( da me composto). E già fin qui, 2 / 3 ore. All'indomani, a moneta asciutta, sotto il microscopio a 40x e di tanto in tanto a 80x , a eliminare i sedimenti calcarei con bisturi ( dedicati), facendo attenzione di fermarsi al limite patina. E qui con tanta pazienza 5/6 ore sul dritto ( perché più impegnativo) e un altro giorno, altre 4/5 ore per il rovescio. Le varie tipologie di spazzole e pennelli cerati, per completare e consolidare. Diciamo tre giorni. E da qualche anno, che mi sono ritirato, per le problematiche famigliari che hanno interessato mia moglie ( come sai). Pazienza caro Victor. resto dispiaciuto, che nessuno in famiglia mi ha voluto seguire in questa "nobile" arte.1 punto
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Ecco il classico esempio dove è indirizzata la frase sopracitata. Una " Pulitura" da manuale del medaglione dove viene esaltato in pieno lo stile dell'incisione lasciando intatte le varie cromie della patina che ne fanno apprezzare ancora di più i vari giochi di differenza di colore dei depositi. Credo che @gionnysicily in questo intervento , che chiamerei di pulitura e non di restauro, non sia stato risparmiato dalle difficoltà e che soprattutto abbia dovuto tirare molto coraggio nella parte dei capelli dove immagino abbia trovato vari strati di patina. Per curiosità quanto hai impiegato per pulirlo?1 punto
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Attenzione però che un conto è il diametro, che può scostarsi di qualche decimo per le normali variabilità di produzione legate a maggiore o minore pressione di conio; sulle monete in metalli nobili invece il peso è un parametro certo. Nelle altre discussioni in cui parlavamo dei pesi ballerini, questo era legato a metalli vili, dove c'era sicuramente meno attenzione al peso legale. Per l'argento non si sarebbero mai sognato di produrre monete con scostamenti sensibili, quindi su questo tipo di monete differenze di peso che non siano quelle legate all'usura devono essere considerate come un fattore determinante per la falsità della moneta. Sarebbe interessante capire di quale variabilità di peso parliamo nelle tre monete raffigurate.1 punto
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RICORDO IMPERFETTAMENTE Berlino Est, mille anni fa. Ricordo le file per entrare nei negozi di alimentari, non i volti. Cioè, li rivedo, quei volti, ma sono...come posso dire? Appannati, come monete avvolte dalla patina. Volti poveri, certo. Occhi che guardano noi occidentali, noi che possiamo entrare nei locali di lusso destinati a chi viene dalla vita beata. Beata come un sogno che non si spegne all'alba. Quegli occhi...mi ricordo quegli occhi, guardavano i miei marchi dell'ovest come un vecchio guarda le curve di una pulzella. E li volevano, quei marchi... e ti davano mucchi dei loro poveri marchi dell'est. Passavano, rare volte, le auto nere dei funzionari di partito. Noi guardavamo curiosi, loro no. Forse non guardare aiuta a dimenticare, ad illudersi per un attimo che tutto quello non è vero, è solo un incubo figlio di un caporale austriaco che sognava di essere l'imperatore del mondo. Budapest, mille anni fa. I tuoi occhi, Magdolna. Più azzurri del cielo, più tristi di un amore perduto. Si può essere giovani e poveri? No, la gioventù è la ricchezza delle illusioni. E a te bastava, Magdolna. Ricordo imperfettamente. Le tue parole, sbriciolate sui muri delle lacrime. Parole. Limate di sguardi e di voglia di amare. Opache di un tempo che non ha voglia di rinverdire. Dove sei gita, Magdolna? Indossi anche tu una mascherina azzurra o hai imparato a parlare con gli angeli? Ieri sono stato dalla mia dentista. Guardavo i suoi occhi mentre trafficava con un mio dente. E gli occhi della sua assistente. Occhi chiusi da visiere che proteggono dai virus. Perfettamente.1 punto
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Io seguo il criterio cronologico, cioè l'ordine di emissione. Per la conservazione unicamente le capsule.1 punto
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Non è una banconota propriamente detto, ma piuttosto si considera come "buono" , ma dovevano comunque essere accettate come forma di pagamento da tutte le casse statali, è un Darlehenskassenscheine , certificato di prestito Questi buoni erano legalmente coperti da ipoteca su beni industriali e agricoli, ma come tutti gli altri mezzi di pagamento, non potevano essere scambiati con marchi d'oro. In realtà, erano una forma di creazione di denaro aggiuntiva utilizzata durante e dopo la prima guerra mondiale. Funzionarono parallelamente alle banconote , oltre alle altre banconote (tollerate) di emergenza e altri segni sostitutivi di denaro degli stati, dei comuni e delle grandi società , fino alla loro completa cancellazione dell'inflazione nel 1923 in Germania . Questo è il mio esemplare preso al mercatino per 1 euro.1 punto
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Buongiorno a tutti, stamattina riascoltavo la Travaini in mostre impossibili, parlava di Excalibur e dei rapporti tra i sovrani inglese e Siciliano del tempo (circa 1200) citava il famoso Tarì d'oro, mi sono improvvisamente ricordato di avere un quaderno di studi che non sfogliavo da tempo, ricordo di averlo trovato molto interessante e lo rileggerò con piacere. Eccolo. Saluti Alberto1 punto
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Questa manca anche a me....con il 0 completerei la serie...ho il 3 il 4 il 6 tutti oltre il BB ma questo nisba...non si trova facilmente1 punto
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Lo penso anche io, @margheludo, si potrebbe pensare che le emissioni con la C siano durate parecchio, forse parallelamente alle emissioni senza. Sarebbe interessante conoscerne il titolo e la diffusione, forse questo potrebbe permettere di saperne qualcosa di più.1 punto
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Le domande che tu poni sono senz'altro logiche mentre, a mio avviso, lo sono un po meno le tue ipotesi; nel senso che queste non considerano il "grande" mondo degli interessi economici nel loro insieme e nella complicata architettura che li sostiene. Mi spiego meglio; negli ultimi 50 anni non è passato un giorno senza che nel mondo almeno 7/8 stati non si siano fronteggiati in guerra e non è passato anno senza che qualche crisi economica, diplomatica o sanitaria (ancorchè modesta) abbia coinvolto una parte del pianeta, con non trascurabili effetti economici, ma ce ne siamo mai accorti? Si, a parole, nel senso che questi problemi toccavano gli altri, non noi, e noi abbiamo continuato a comportarci come se nulla fosse. Ora siamo noi i "toccati" da questi eventi (oltre che a gran parte del mondo "ricco", per carità), ma non tutto il pianeta vive questa emergenza come la stiamo vivendo noi, quindi diverso è l'approccio prospettico che queste persone (pensa a buona parte della Cina, dell'India, paesi come Australia e Nuova Zelanda, i paesi Nordici, gran parte del Sud-America, ecc...) attuano anche nei loro consumi che tu, giustamente, chiami voluttuari. Altro aspetto è la reazioni che noi, coinvolti da questi eventi, abbiamo; ed anche qui ti assicuro che è molto diversa da persona a persona. Tu ipotizzi una diminuzione del potere d'acquisto e relativa inflazione; probabile. Ma sai quanta liquidità c'è sui conti degli italiani? (ma perchè solo gli Italiani? Pensa in grande, pensa al Pianeta), e con questa liquidità immagini quanti di queste persone temono una patrimoniale e stanno ora spendendo anche più del consueto per diminuire la loro liquidità in cambio di un "bene" desiderato? Ecco, come qualcun'altro prima di me, anch'io ho osservato una corsa all'acquisto in queste settimane, più che un rallentamento; quanto sarà duraturo non lo so, ma per ora quello che noto è questo. C'è un'altro aspetto non secondario da considerare, sempre a mio parere, e attiene al ruolo degli "slab", che anche nel forum sono spesso dibattuti. Al di la di una generale avversità alla soluzione (che grida vendetta per un appassionato che desidera godersi in mano la moneta), è innegabile che questa soluzione sta accelerando il mondo degli investitori nella numismatica (attento, ho detto investitori, non collezionisti o appassionati) perchè "vende" un prodotto "certificato" (anche se vediamo spesso delle "ciofeche") che elimina nel percepire di questi investitori la necessità di essere esperti e/o conoscitori della materia, prendendo per buono l'oggetto e, appunto, investendo in monete ritenendo che con lo "slab" siano poi facilmente rivendibili. Paolo1 punto
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Il discorso sulle Pubbliche.......è molto complesso da esporre, dipende da cosa si chiede; sono disposto a collaborare, quindi se qualcuno ha qualche dubbio sull'argomento ..... Prego.1 punto
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