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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/06/20 in Risposte
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Buon pomeriggio a tutti, non è una 1848 ma una bella 1851 che voglio condividere con tutti voi... arrivata stamattina finalmente...! Saluti a tutta la sezione...9 punti
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Un caso eccezionale, lo reputo, in questo mio intervento di pulitura a secco,qualche anno fa. Un risultato così e stato possibile , grazie ad alcuni fattori; mancanza di "malattia del bronzo", mancanza di corrosioni e un metallo ottimo. Poi metti tanta esperienza e sicurezza durante l'intervento. Un intervento così, non invasivo è ben accettato dai collezionisti COLLEZIONISTI. Sicuramente, chi ha pulito ( scolpito ), il sesterzio di Traiano postato sopra, chissà cosa avrebbe combinato su questo medaglione di Gordiano III.6 punti
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Banconote usate come combustibile banconote usate come giocattoli La mia preferita però è questa banconota stampata su di un solo lato e riciclata come cartolina postale: la vidi in vendita su ebay qualche tempo fa La banconota valeva 50 milioni di marchi, il francobollo 10 miliardi..... ?5 punti
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tornando sulla Zecca di Verona, volevo affrontare il periodo dei denari detti Enriciani, che vanno da Enrico IV, sino all'epoca di Federico I. Mentre per il periodo precedente, dalle prime emissioni ad Enrico III, le monete sono piu' " individuabili", le nuove coniazioni che vanno dal 1056 c.a ( Enrico IV ), a prima delle coniazioni comunali ( dopo il 1183 ), sono di natura " ostica " e difficili da identificare. Quindi in questo post, volevo proporre lo studio , che- OTTORINO MURARI -ha fatto a suo tempo, avendo avuto la possibilità di esaminare il ripostiglio scoperto a Vadena presso Bolzano fin dal 1885. Il ripostiglio era composto inizialmente da circa quattromila denari di Verona del tipo attribuito ad Enrico IV e V e da due monete anonime della Baviera. In pratica lo studio fatto dal Murari, si concentra principalmente, oltre che per la legenda, anche per la composizione delle croci nel campo. gruppi. Denari del gruppo - A : ( 1056 - 1125 ) - denari piu' antichi , di conio rozzo , grossolano , ma con legende chiare e con lettere regolari. Le varieta' di iscrizioni sono numerose , con il nome del sovrano spesso completato con il titolo di Re e con il nome di ENRICVS con H iniziale o senza la S finale di ENRICVS negli esemplari piu' antichi e' di solito normale, cioe' verticale, nei piu' recenti è coricata. Denari del gruppo B: ( 1125 - 1152 ) evoluzione della tecnica di coniazione con l'uso piu' generalizzato di punzoni, lettere e croci si ingrandiscono, le lettere sono meno regolari e si scompongono nei singoli segni costitutivi. Si puo' precisare meglio che le lettere e croci via via si ingrandiscono per poi iniziare un rimpicciolimento verso la fine del periodo ; le lettere pur scomposte in segni che rappresentano parti di lettere sono facilmente ricomponibili. La scodellatura si attenua. Le croci nel campo sono formate da quattro triangoli staccati al centro L'ingrandimento di lettere e croci porta all'allargamento del conio non accompagnato dall'allargamento del tondello con la conseguente esclusione della parte esterna delle iscrizioni : da cio' l'errata impressione di monete tosate. Denari del gruppo c : ( 1125 - 1152 ) - ( 1152 - 1183 ) rimpicciolimento progressivo delle lettere e delle croci collegato con una graduale diminuzione del diametro del conio e con una trasformazione di lettere o di loro parti in segni convenzionali a volte spostati nel giro della leggenda. Le iscrizioni diventano pressoche' illeggibili. Leggera accentuazione della scodellatura. Denari del gruppo d : ( 1152 - 1183 ) Ulteriore evoluzione nella trasformazione e disposizione delle lettere ma con maggiore affinamento dello stile. Ulteriore leggera riduzione del diametro. Ulteriore accentuazione della scodellatura.3 punti
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c'è anche da dire che è presto per fare un'analisi serena del mercato della numismatica a medio termine in tempo di intra- e post-pandemia: sembra proprio evidente che il digiuno di aste di un certo livello ha portato in questi ultimi giorni a rendere più nervoso il ditino di molti sul tasto "BID" quando, pari periodo 2019, lo stesso dito rilanciava con maggior parsimonia e, aggiungo io, coscienza. Per cui se le altissime conservazioni sono e saranno ancor più per un bel periodo il target di agiati o coraggiosi/incoscienti/svegli/SLAB-lovers che non sono finiti né finiranno sul lastrico per colpa della crisi, le BB di oggi appaiono agli impazienti più bellissime di prima , ma domani saranno solo...ancora una volta le "solite" BB3 punti
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Ecco, abbiamo scritto le stesse cose contemporaneamente. Buon segno. Chissà se l'altro curatore/accumulatore seriale conviene.3 punti
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Torniamo agli scudi. Questo è di Silvestro Valier (1694-1700). Massaro Francesco Trevisan, peso 31,24 g, rif.: Zub-Luciani 110.22. Questo esemplare è pubblicato sul Paolucci a pag. 113. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Buongiorno a tutti ecco le nuove foto la moneta è arrivata a tempo di record già ieri...non sono proprio il top, perchè c'è una luce di m... sta mattina, almeno qui in provincia di Vicenza è nuvoloso. Ecco le foto e poi chiedo a chi a sto nominale...come sono i vostri tagli? Lisci? Grazie3 punti
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Bene bene @ottone , hai una moneta interessante. E' una variante della moneta di Gotifredo con GOTI sul libro. Differisce dal tipo normale (Bernardi 7) per le vesti del patriarca (che a prima vista farebbero pensare al denaro di Pellegrino con PILI), per le alte corna della mitra, e per l'assenza dei punti davanti e dietro la prima I di AQVILEGIA.3 punti
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Quando Marin Sanudo visitò Bergamo, nel 1483, annotò "et si spende carantani, val 5 quatrini; et il soldo val soldo uno et mezo venitiano". La città apparteneva alla Serenissima da quasi sessant'anni e prima era stata un dominio dei Visconti, eppure vi si spendevano i kreuzer (carantani) degli Asburgo, che non erano mai stati padroni di Bergamo. Questo è un esempio del fatto che in un dato territorio la moneta che circola non sempre è quella dell'autorità politica dominante. Altra cosa sono le aree monetarie, che sono legate a rapporti secolari di uso di una moneta piuttosto che di un'altra. L'arrivo del potere di Venezia o delle monete di Merano/Hall non cancellò le usanze bergamasche. Così il "soldo" (=12 denari) di Bergamo corrispondeva ad un soldo e mezzo veneziano (=18 denari), valeva cioè il 50% in più. Venezia e Bergamo appartengono a due aree monetarie differenti e la popolazione continua a "pensare" e a dar valore alle cose come hanno fatto le generazioni precedenti. Lo stesso accadeva a Verona. Il bel mezzanino di Michele Steno postato sopra da @ottone si chiamava "mezzanino" (in ricordo del mezzanino di Francesco Dandolo che valeva 16 denari) in laguna, ma a Verona diventava "soldo" (=12 denari), perchè la moneta di conto veronese valeva un terzo in più della veneziana. In questo caso la moneta reale d'argento era la stessa, ma il suo valore di conto cambiava quando ci si spostava non da uno stato all'altro (come oggi), ma da un'area monetaria all'altra. Il metro di misura del "valore" delle cose è stabilito (come ben scrivi tu) "dalla reputazione e dal livello di accettazione che la moneta riceve dagli operatori di mercato, incurante spesso dei confini geografici stabiliti dalla politica".3 punti
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Buonasera, aggiungo la mia prima Pubblica Commoditas di Filippo IV 1622 Diametro 33 mm Peso 13,30 grammi3 punti
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Cari amici collezionisti e frequentatori assidui od occasionali di questa sezione, un caro saluto da parte di @Stilicho @Illyricum65@grigioviola . Revisione 2020 della cartella LINK UTILI A tal proposito, vorremmo anche esortarvi non soltanto a utilizzare queste importanti risorse, ma a anche a contribuire in maniera fattiva segnalando in questa discussione di "presentazione" (virgolettata perché ormai ci conoscete tutti da tempo!) ulteriori link utili per la sezione: siti di catalogazione, approfondimenti specifici ecc. Provvederemo poi noi a inserirli e a implementare questo contenitore che, sia chiaro, non è frutto "di questo triumvirato", ma di tutti noi utenti che negli anni ci siamo confrontati in questo forum contribuendo vicendevolmente a incrementare la nostra conoscenza numismatica. Un caro saluto Grigioviola Illyricum Stilicho2 punti
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Nuovo arrivo in collezione Bilancia di tipo Genovese . Sono presenti anche pesi savoia !2 punti
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Però non è giusto! Ho iniziato a collezionare qualche anno fa VEIII quando i prezzi erano elevati, sto iniziando ora ad interessarmi alle borboniche e i prezzi si alzano? Forse dovrei fare il luminare del mercato numismatico!2 punti
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a mio parere quel sesterzio, in realtà ha grossi problemi, in particolare numerose stuccature, sbagliate di colore e dalla apparenza diversa dalla tessitura tipica della patina, "plasticose", in particolare le lettere del rovescio, ma anche molti dei rilievi della figura…. Il diritto non è stato risparmiato, sui rilievi, capelli, e lettere…. fateci mente locale alle differenze di colore…. Quella lettera A si è semplicemente staccata la riparazione, essendo fatta su una base fragile, com edoveva essere la moneta originariamente, motivo per cui sono state fatte le ampie integrazioni. a paragone metto una foto in uno stato precedente, in cui si vedono ancora più nettamente i cambi di colore e superficie ( a tacere della forme de molte lettere non corretta, V, S etc.... Un cordiale saluto, Enrico P.S. anche nel fondo…... P.P.S. osservate come staccano le superfici di quel verdino innaturale la resto del fondo...e le forme… le forme…. P.P.P.S I salti di patina, fragilissima, sono evidenti sui bordi, in particolare al rovescio a ore 3 e ore 5/72 punti
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Concordo con @enriMOe mi congratulo con Alberto Varesi per l'ottimo risultato conseguito dall'Asta 76 ( ho partecipato, ma considerato il trend ascensionale...ho desistito ). Ad una analisi attuale, quindi ognuno di noi è portato a pensare che il mercato Numismatico, non solo terrà, aumenterà la domanda e diminuirà l'offerta ( come espresso da @r.tino) Addirittura i prezzi delle tanto vituperate monete BB saliranno. Postando la discussione avevo ipotizzato un allargamento della forbice tra monete FDC e rare e quelle circolate. Nell'Asta Varesi ( ma anche in altre citate da Voi ) sono salite tutte, anche quelle che di solito erano invendute o spuntavano il Prezzo Base. E' (o sarà) un dato consolidato? A mio modesto parere assolutamente no. Innanzitutto una crisi grave e globale come questa, purtroppo farà sentire i suoi effetti con il tempo ed in maniera prolungata, creando delle problematiche economiche, sanitarie e sociali estremamente serie. Ma per attenermi al solo campo numismatico e cercare di spiegare l'anomalia delle ultime Aste on-line, bisogna anche dire che sono state favorite dalla chiusura dei tanti Professionisti che hanno un negozio, ma magari non vendono online ( ne esistono ancora ), dalla cancellazione dei vari convegni, luoghi dove molti di noi trovano dei Professionisti fidati che, dopo molti anni di frequentazioni, sono ormai diventati degli amici. Pertanto, siccome il collezionista ha bisogno di nutrire la propria passione con qualche moneta nuova in mano, è capitato quello che ha descritto @enriMO. Penso che dovremo aspettare almeno il 2021 per comprendere come sarà il mercato numismatico futuro. Ciao Beppe2 punti
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A mio parere, questo sesterzio presenta pesanti stuccature. Molte lettere, come la V venuta meno, era stata realizzata con lo stucco.2 punti
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Michele Pannuti, Vincenzo Riccio, Le monete di Napoli - Dalla caduta dell'impero Romano alla chiusura della zecca.2 punti
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Confermato cio che gia' ad inizio discussione avevo scritto riguardo al mio pensiero....prezzi di monete in conservazione medio-basse nettamente superiore a cio' che avevano realizzato fino a prima del blocco, e non solo l'asta Varesi che inizialmente figurava come asta battuta, ma per chi ha seguito anche asta Artemide e Bertolami , l'andamento e' stato lo stesso. Se guardiamo poi gli esemplari di lotti in alta conservazione....anche li si e' alzata ancor di piu' l'asticella ed i prezzi hanno avuto, a mio avviso, un innalzamento2 punti
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Secondo me stanno bene qua in questa sezione, nello storico della sezione è capitato più volte di parlarne quindi, essendo effettivamente battute da Venezia per le città del dominio, sono a tutti gli effetti monete veneziane. Così come quelle per il Levante (e lì vi aspetto al varco ). Direi che come discrimine per quali monete inserire potremmo utilizzare quanto c'è sul Papadopoli/CNI/Montenegro, il che poi però non vieta di parlarne anche di là sul triveneto. Detto questo, per evitare che la discussione deragli (ma quante cose comunque ho imparato indirettamente, grazie!), visto che lo scopo è anche quello di offrire una panoramica generale anche per chi legge per il solo piacere di conoscere le monete di Venezia, ritorniamo a dove eravamo rimasti. Siete d'accordo? Siete??? Siamo d'accordo. Ah, siete d'accordo.... Siamo d'accordo!2 punti
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Ciao Paolo @Bassi22 Non ti preoccupare .... nessuna difficoltà; è cultura, è accademia. In ogni caso, ribadisco che questa discussione riguarda le monete di Venezia e le monete emesse a Venezia per città sottoposte al suo dominio (rispondo così anche ad Andrea) sono, a mio modo di vedere, a tutti gli effetti veneziane; Brescia e Bergamo, al pari di tante altre città dominate da Venezia, avevano monete veneziane, anche se spendibili solo in quelle città. saluti luciano2 punti
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Nella stesura del M.I.R. ero tentato di inserire alcune monete della zecca di Lubiana, di Stain (con San Marco), di... perchè coniate sullo stesso piede di quelle di aquileia e probabilmente con il benestare patriarcale. Le monete non guardano i confini odierni... ?2 punti
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Purtroppo nella tua moneta non si vede alcuna lettera nel libro. Nota la forte somiglianza con questo mio esemplare, in cui si vede la lettera G , guardando bene con una lente (Anche questa moneta è stato classificata in due aste diverse come appartenente a Pellegrino).2 punti
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Cercherò di farti notare la differenza minima fra i due La mia 1848 8 su 7 presenta il busto "più piccolo"2 punti
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Tirando le somme. Credo sia difficile stabilire la rarità assoluta di questa moneta rifacendosi solo agli esemplari apparsi sul mercato.... se non altro perché le monete di Licinio I sono meno richieste e quindi meno offerte. Ciò nonostante, sulla base delle informazioni raccolte, potremmo stabilire una rarità relativa tra gli esemplari a none di Costantino I e Licinio I di 5 a 1. Scusate, sono pensieri a “voce alta”.. magari non interessano neppure2 punti
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Il discorso di posticipare e rimandare alcune aste, non e' solo dovuto al fatto dell' incertezza, anzi, parlando con proprietario di una nota casa d'aste, ha riscontrato un maggior numero di offerte e rilanci occorso in una sua recente live per materiale medio-basso. Il discorso di rimandare determinate aste, quelle che dovevano essere battute per intenderci e che avrebbero proposto materiale di alto livello e qualita', e' dovuto al fatto che sono stati gli stessi conferenti che han imposto di farlo....aste di materiale in alta conservazione hanno bisogno, per ovvi motivi, di una platea che possa vedere direttamente le monete per apprezzarne a pieno la qualita' e quindi poterle valorizzarle . E' risaputo che le vendite di importanti case d' aste, per monete di alto valore e conservazione , raggiungono realizzi considerevoli in gran parte per i rilanci in sala, dove i partecipanti hanno il vantaggio di vederle personalmente. Per quel che riguarda l'acquisto online,Io sinceramente ho visto alcuni realizzi di aste live, nell'ultimo periodo, che son stati superiori a quelli di materiale paritetico realizzati nelle stesse aste live nel periodo antecedente a questa situazione di emergenza.....2 punti
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Riguardo alla straordinaria serie Siciliana del 1835/36, quest'ultima fu approntata per sopperire alle infinite monete, tagliate e corrose circolanti in Sicilia. La coniazione fu disposta da Luogotenente Generale dei Reali Domini al di la del Faro., Leopoldo di Borbone conte di Siracusa ( chi si rivede il Principe di Saleno....) Approvate tranquillamente da Ferdinando II. Le monete opera dell'incisore Bartolomeo Costanzo, riportano al dritto la comune legenda con il nome e i titoli del Sovrano secondo la vecchia formula "REX SICILIARUM", anziché la nuova " REX VTRIVSQUE SICILIAE". Ferdinando II, che prima non aveva notato la differenza, sempre attento nei confronti del fratello Leopoldo ( sospettato di ambire al trono di Sicilia), notò in questo particolare una brutta manovra giocatatogli dal fratello e così, predispose l'immediato ritiro delle monete coniate, e la correzione della leggenda in base alle norme vigenti. Per quanto la zecca di Napoli avesse predisposto di predisporre i nuovi modelli e trasmetterli a Palermo, dai quali l'incisore Bartolomeo Costanzo avrebbe dovuto trarre i nuovi conii, la coniazione rimase per sempre bloccata!!!!2 punti
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La 1848 di una discussione di cui ne parlavo é diversa, e oltre alla nota nel Manuale sarà anche inserita nel volume prove e progetti di Attardi/Gaudenzi. C'era una discussione tempo fa...1 punto
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Ottima idea! e magari anche un bicchiere di Chianti, o di Merlot. "Meno Internet, più cabernet!" ?1 punto
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Buonasera a tutti, mi perdonerete per la messa a fuoco delle foto, non sono il mio forte, ma mi intrufolo volentieri nella discussione, sono i tagli dei miei 7 pezzi del 90..? Saluti Alberto1 punto
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Grazie Rocco! Ora che focalizzo sulla parte posteriore riesco a notare il diverso particolare.1 punto
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La mia mail di conferma ordine (VVFF nelle due finiture e argento Raffaello) è delle ore 19,43, mentre l' accettazione dell' addebito da parte della BNP è delle 19,36. Ho un secondo ordine confermato e con l' importo addebitato alle ore 20,10 esatte, relativo all' acquisto in extremis della Montessori Proof, che in un primo momento era stata caricata nel carrello del primo ordine salvo comparire, al momento della selezione del metodo di pagamento, con la dicitura "prodotto esaurito". Panico totale, conferma e chiusura dell' ordine in tutta fretta con i soli primi tre prodotti e frenetico reinserimento di un nuovo ordine (con buona pace dei 10 € di spese di spedizione) per la Montessori. Come detto l' addebito è stato eseguito, l' ordine risulta in stato "confermato" (come l' altro) ma di questo non mi è arrivata la mail di conferma. Speriamo bene... Spero di essere stato utile, soprattutto a Papillon e a tutti quelli che hanno giustamente espresso le loro rimostranze: io non lavoro, e quindi ieri ho praticamente passato la giornata dalle 10,45 fino alla conclusione delle dette operazioni tra computer e smartphone, ma chi ha impegni ben diversi e più importanti e vorrebbe trovare un momento di evasione da dedicare alla sua passione (alla quale destina, per inciso, un impegno finanziario talvolta non proprio esiguo) con tranquillità e rilassamento meriterebbe maggiore considerazione. Un saluto a tutto il forum.1 punto
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Maestria d'altri tempi...complimenti assolutamente meritati...un lavoro eccezionale!!1 punto
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Non è qui, nella sezione Serenissima, che dovremmo discutere di Lienz. Comunque Lienz fa parte della Contea di Gorizia che naque dalla scissione della Contea del Tirolo fra i due fratelli Alberto II (poi I di Gorizia) e Mainardo II. Ma già in precedenza, alla fine del XII secolo, Lienz battè moneta identica a quella di Aquileia (vedi Passera 2014). Arka Diligite iustitiam1 punto
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Alcune schede legate alla mia città. Quella in alto è una delle pochissime integre che ho conservato, ma valeva "solo" 2000 lire ?1 punto
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Europa Bella è la principessa fenicia, Europa dagli occhi di viola. Di lei Zeus si invaghisce e bianco toro diventa. Europa per nulla intimorita gli sale sul dorso e il dio la rapisce, il mare attraversa e a Cnosso la porta. Il mito di Europa, le corna del toro e la falce della luna ricordino agli scettici la migrazione dalle terre del Sole che sorge alle rive del Sole che tramonta.1 punto
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Facciamo un po' di chiarezza, perché ora dobbiamo scrivere tutti alla zecca, altrimenti lo prenderemo sempre in saccoccia. Avrei bisogno di queste informazioni: 1) in serata aggiornavo la pagina di manutenzione mentre invece il sito era già ripartito da un url diverso! A voi risulta? ( quando me ne sono accorto, ormai era tutto esaurito! ). 2) con precisione, a che ora è ripartito il sito? Alle 19 o alle 20 ? 3) è vero che quando è ripartito in serata era già tutto esaurito? Per tutto Intendo vvf, Montessori e tigre! Attendo riscontri1 punto
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Allora !!!......anche stavolta ti è sfuggito ?..... chissà quanto altro tempo dovrai aspettare.... per trovarne un'altro così.....in questa conservazione. Però sei stato coerente....non sei andato oltre al prezzo che avevo trascritto nel Manuale.....ah...ahahahah !! P.S. ma hai visto pure il lotto n. 150 ? ...credo che @Alberto Varesi, con le conservazioni stia anche un pochino sotto !! per me il lotto 150 è Fdc...e comunque anche in questo caso, ha raggiunto quello riportato. Belle monete !!!1 punto
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Aggiungo la mia medaglia commemorativa del Pellegrinaggio Nazionale del 1950, già schedata sul forum. D/ Vista del castello di Gorizia R/ Vista del Sacrario Metallo argentato: 7,3 g – 26 mm La medaglia è stata anche coniata in bronzo con la data dell'anno successivo.1 punto
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Cina (Repubblica) - 5 Yuan del 1935 Al dritto una giunca a tre alberi, un modello di imbarcazione ininterrottamente utilizzata dal IX° AL XIX° secolo.1 punto
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Ma poi, dopo qualche mese ho avuto la fortuna di incontrare lei... È proprio lei...1 punto
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In attesa delle foto risolutive, possiamo dire che le 5 Lire 1956 iniziarono ad essere falsificate quando divennero d'interesse collezionistico ed incominciarono a perdere interesse per la circolazione. Esistono tre tipi di falsi: - 1° tipo: prodotto agli inizi degli anni '70 era facilmente riconoscibile perché di fattura assai rozza e difficilmente potevano ingannare il collezionista, men che meno l'esperto; - 2° tipo: nel 1978 come c'informa Emilio Tevere “…nel 1978 ci fu la seconda grande ondata: i pezzi falsi da 5 lire del 1956 erano stavolta accompagnati da numerosi ed altrettanto falsi esemplari da 2 lire del 1958; la "zecca" probabilmente era a Milano: infatti è dal mercatino di via Armorari di Milano, tramite un ingenuo operatore che godeva della stima di tutti, che vennero distribuiti in tutta Italia i falsi (dico ingenuo perché, visto il grandissimo quantitativo di monete, fino ad allora molto rare che gli era stato offerto, non si era posto l'interrogativo sulla loro autenticità). Quasi perfetti, i falsi hanno tratto in inganno tutti, anche i commercianti più esperti, i quali incominciarono ad avere dubbi soltanto quando si resero conto che sul mercato ce n'era una grande inspiegabile quantità. L'ingenuo operatore ebbe un grandissimo danno poiché dovette riprendersi le monete false e restituire le somme percepite. Tutto ciò si svolse nell'arco di circa tre mesi. “ - 3° tipo: Probabilmente in circolazione già dagli anni '80 del secolo scorso, di qualità raffinata e, quindi, piuttosto insidiosa anche per gli occhi allenati. Qui sotto due esemplari per un primo confronto fra vera e falsa:1 punto
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Io compro i fogli dedicati della masterphil è le metto li,non uso neanche le bustine protettive come faccio per le altre collezioni,comunque i fogli sono senza plastificante,certo con il tempo un po si patinano,ma sempre fior di conio rimangono,comunque con un panno delicato si possono ripulire.1 punto
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Ciao Litra, ne sono giunti tantissimi fino a noi. Tanto da formarne una collezione parallela alle sorelle genuine ?1 punto
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Molti dei miei amici numismatici non apprezzano l'acmonital, a me invece piace molto, vi posto la mia coppiola del 1955, spero vi piaccia. Saluti Marfir1 punto
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