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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/13/20 in Risposte
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Buongiorno a tutti. Condivido la mia prima pubblica del 88...in arrivo da lontano .Il conio è debole, non una moneta frizzante, ma liscia, le Pubbliche nascono un pò così, ma quando l'ho vista mi è piaciuta subito. A parer mio ha circolato poco. Che dite? @Rocco68 @gennydbmoney @borbonik @doppiopunto @Sirlad @Litra68 @pietromoney e chiunque altro, mi son appena svegliato e non mi vengono in mente altri nik ... grazie e dite la vostra...7 punti
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Alla fine è arrivata anche lei @gennydbmoney @odjob @gcs @pietromoney @paoloilmarinaio....foto mie e dal vivo i riflessi rossi del rame si notano anche meglio7 punti
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Ovviamente, la cosa che più colpisce e’ la parola FRANCIA. In effetti, quando ho visto questa moneta sono rimasto subito molto colpito dall’esergo. Francia? Ma come Francia? Non siamo troppo in anticipo sui tempi??? Da come ho letto, il termine "Francia" venne impiegato per la prima volta in forma ufficiale a partire dal 1190, quando Filippo Augusto iniziò ad essere denominato, nei documenti, con la formula di rex Franciae invece di rex Francorum. In questa moneta, però, siamo in anticipo di quasi 900 anni. Siamo infatti intorno all’anno 310, poco prima della battaglia di Ponte Milvio del 312. In generale gli studiosi moderni concordano nel ritenere che l’identità dei Franchi sia emersa nella prima metà del III secolo (menzione nella Historia Augusta) dall’unione di vari gruppi minori come i Salii (forse il nucleo originale dei Franchi), i Sigambri, i Camavi, i Bructerii, i Catti, i Cattuarii, gli Ampsivarii e i Batavi (tutti popoli di origine germanica). I Franchi all’epoca erano stanziati nell’area del basso Reno, nelle zone immediatamente ad est di esso, all’incirca dalla città di Colonia fino all’area costiera del mare del Nord. Era quindi una federazione di popoli che erano stanziati abitualmente oltre il limes, ovvero al di fuori della Gallia romana. Per quanto riguarda i contatti con Roma, fino a quel momento i Franchi appaiono nelle fonti annalistiche talvolta come alleati e talvolta come nemici. Tuttavia, nel 306 i Franchi riuscirono a spingersi in territorio romano fino alla Schelda (nelle odierne Fiandre), minacciando anche la sicurezza della Manica, Con la morte di Costanzo Cloro il 25 luglio del 306 , il sistema tetrarchico andò in crisi: Costantino, figlio di Costanzo Cloro, fu proclamato “augusto” dall'esercito di Britannia. La sua elezione era avvenuta secondo un principio dinastico, che era in contrasto con il principio "meritocratico" della Tetrarchia voluta da Diocleziano. Galerio, tuttavia, non vedeva chiaramente di buon occhio l’ascesa di Costantino (di cui comprendeva e temeva le mire) ed era fermamente intenzionato a fare rispettare la successione tetrarchica. Pertanto, offrì a Costantino il titolo di “cesare”, lasciando che fosse invece Severo ad assumere il titolo di “augusto” (Severo era stato infatti “cesare” di Costanzo Cloro a Occidente). Costantino si era sin da subito insediato a Treviri (Augusta Treverorum), da dove le frontiere della Gallia, sarebbero state meglio controllate. Qui rimase per i sei anni successivi, trasferendovi la propria corte imperiale e trasformandola nella propria capitale come risulta anche dall'imponente costruzione dell'Aula palatina, fatta erigere dal padre e completata da lui nel 310 Durante questi anni, non solo rafforzò le difese di questi territori contro le continue incursioni dei barbari, ma potenziò le armate alle sue dipendenze, aumentandone gli effettivi con la creazione di nuove legioni. Poco dopo questi fatti, probabilmente approfittando del caos che regnava a Occidente (dove emergeva la figura di Massenzio, proclamato augusto a Roma dai militari e dai cittadini), i Franchi e gli Alamanni avevano operato incursioni in territorio romano lungo il tratto di frontiera affidato a Costantino. Questi progettò una campagna militare in territorio germanico per affrontare non solo i Franchi, ma anche gli Alamanni, stanziati subito a sud di essi, in particolare nel cuneo formato dal tratto iniziale del Reno e del Danubio (i vecchi Agri Decumates). Nel corso delle operazioni militari egli ottenne importanti successi riuscendo a battere pesantemente sia i Franchi che gli Alamanni e per due anni successivi gli fu assegnato il titolo di Germanicus Maximus (307 e 308). Le campagne militari si conclusero con successo nel 310. Numerosi furono quelli tra i barbari uccisi, fatti prigionieri o schiavi. Si dice che Costantino (Eutropio, Breviarium ab urbe condita X, 2) riuscisse a catturare il re di entrambi i popoli che vennero dati in pasto alle belve durante i giochi gladiatorii, insieme agli altri prigionieri. Con questa moneta Costantino volle celebrare la vittoria sui Franchi che, come abbiamo visto, avevano allora già un loro regno come testimoniato da Eutropio che parla di “captisque eorum regibus”, in riferimento non solo ai Franchi, ma anche agli Alemanni. In effetti, questa moneta fa il paio con quest’altra: E’ del tutto simile, solo che in esergo vi e’ scritto ALAMANNIA Le personificazioni della Francia (in verità quasi identica a quella della Alamannia) mostra una figura femminile in atteggiamento dimesso, oserei dire triste, con quella immagine del capo sorretto dalla mano destra e del gomito appoggiato sul ginocchio destro flesso. Interessante il copricapo, che mi ricorda quasi un berretto frigio, analogo a quello indossato dalla Marianne che personifica ancora oggi la Repubblica francese e rappresenta la permanenza dei valori fondanti lo stato ossia Liberté, Égalité, Fraternité che si richiamano alla Rivoluzione Francese (tralaltro, il cappello frigio era il simbolo dei giacobini). La prima raffigurazione di quella che successivamente verrà identificata con la Marianne è nel celebre quadro La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix (1830). Ovviamente, questa del cappello frigio e' una mia semplice personale osservazione. La zecca e’ quella di Treviri. E non stupisce. In effetti Treviri, durante la prima Tetrarchia, era stata sede di Costantino, sia come Cesare, sia come Augusto. La titolatura e’ CONSTANTINVS P F AVG: le guerre contro Franchi e Alamanni si concludono nel 310 e Costantino era già augusto dalla metà dello stesso 310, titolo che si era ripreso dopo aver eliminato Massimiano. Intorno alla metà del IV secolo la federazione dei Franchi fu di nuovo protagonista di diverse incursioni in territorio gallico, condotte a partire dalla loro area d'insediamento presso il Reno nonché ad azioni di pirateria lungo la costa. Nel 342 furono respinti da Costanzo II. Ancora quest'ultimo, insieme a Giuliano (allora ancora Cesare) nel 358 li respinse a fatica. i Franchi arrivarono ad occupare la Toxandria, la regione tra la Mosa e la Schelda. Giuliano, infine, li sconfisse lasciandoli però in possesso del territorio che già occupavano in qualità di foederati dell'Impero romano. I Franchi sono ora all'interno del limes. Scusate gli errori tecnici (sono un po' stanco). Spero di non avervi annoiato. Buona notte da Stilicho5 punti
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Ecco una moneta che no abbiamo ancora mostrato, il mezzo zecchino. E' un esemplare di Domenico Contarini (1659-1674). Il dritto è del tutto simile allo zecchino, il rovescio invece ha la legenda diversa EGO SVM LVX MVN. Il peso è di 1,75 g, il diametro di 18mm, rif.: Zub-Luciani 118.23. Arka Diligite iustitiam4 punti
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Ringrazio @vitellio @babelone @Tinia Numismatica @gionnysicily che ci insegnano sempre cose nuove e ci regalano un po' della loro preziosa esperienza numismatica.4 punti
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Sì, la differenza tra le due foto è evidente e la prima può ingannare maggiormente…. comunque ci sta benissimo in questa discussione in cui si è parlato di stuccature e problemi vari, anzi grazie per aver proposto il topic in sé, sempre interessante ed istruttivo Cordialmente, Enrico4 punti
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Buongiorno, inserisco anch'io il mio tondello "giallo" ?4 punti
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Ringrazio l'amico Enrico @vitellioper la bella disamina sul sesterzio di Plotina da me postato,in effetti, la foto con il filtraggio ben fatto ed una superficiale analisi da me fatta mi avevano tratto in inganno.Non conoscevo la vita martoriata di questo sesterzio e per curiosità ho voluto ripercorrere i vari passaggi di vendita che partiti da un prezzo alto sono man mano crollati fino a qualche passaggio di invenduto, evidentemente, visto che la moneta ha girato per parecchi anni, molti addetti ai lavori e qualche collezionista di alto livello erano già a conoscenza dei problemi e naturalmente la moneta non riusciva a trovare collocazione. Nell'ultima asta ha realizzato il prezzo base ma, considerato quanto esposto in merito il dubbio di accasamento sorge!!!!!4 punti
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Posto il Tallero 1896 per l'Eritrea che mi ricorda mio padre quando ebbe l'dea di farsi crescere i "baffoni". Qualcuno disse che assomigliava a Re Umberto, gli amici invece cominciarono a chiamarlo "Stalin" ? Avevo in collezione un altro Tallero un pò bruttino e quando lo vidi me ne innamorai. Solo che non me lo potevo permettere, quindi proposi uno scambio con un certo numero di marenghi ed il venditore accettò. La moneta mi piace molto, anche se con l'attuale impennata dell'oro, non penso di aver fatto un affare. Ciao a Tutti, Beppe3 punti
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1935 Francia - 5 Franchi in nickel Con le stesse dimensioni (Ø 31 mm.), ma logicamente con diverso peso, questa moneta fu prodotta anche in alluminio/bronzo ed in alluminio. Le monete in nickel (12 gr. emissione 1933-1939) furono demonetizzate e ritirate nel 1939 poco dopo lo scoppio della guerra. Le monete in alluminio/bronzo (12 gr. emissione 1938-1947) rimasero in circolazione sino al 1949. Le monete in solo alluminio (3,5/3,75 gr. emissione 1945-1952), che con l'introduzione del "nuovo franco" nel 1960 diventarono solo 5 centimes, furono demonetizzate nel 1966. Le mie tre monete: quella in nickel in questo post, le altre le rivedremo nei prossimi anni.3 punti
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Ciao @PLOTINA, per noi, condividere e confrontarci ( in questo modo PACATO) , in queste sezioni del Forum, ci fa onore, a prescindere se a volte commettiamo ( anche) degli errori. A volte un ottimo sesterzio, che ha dei problemi sulle conservazioni e doveroso suggerire come intervenire e cosa è meglio fare. Ma e sempre la cosa migliore, affidarlo a persone con esperienza pluriennale. Qualche anno fa, un nostro utente del forum, mi ha chiesto di salvare un sesterzio di Settimio Severo , per dei focolai di peste. Si poteva fermare la malattia, ma bisognava dare un aspetto omogeneo e che avrebbe cambiato l'aspetto di com'era. Ho avuto l'OK e anche se si è dovuto ricorrere ad una colorazione.......... A volte se si ripatina o se si effettua una colorazione artificiale , c'è a chi non piace, ma se la condizione e di salvare la moneta....che ben venga. Allego le foto di come si presentava prima e come e venuto fuori a lavoro completato.3 punti
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Ciao! Riprendo il "Levante" con questo Quarto di Tallero a nome del Doge Paolo Renier, gr 7,01 In questo esemplare il viso della donna muliebre rappresentante la Repubblica ha ancora una espressione decente; queste monete soffrono di poco rilievo, soprattutto al verso e ciò comporta che il viso diventa evanescente anche con una ridotta circolazione. Spesso li vediamo con i dettagli del naso, della palpebra e della sopracciglia spariti e resta solo la fessura dell'occhio. Visibili anche le iniziali al diritto dell'incisore A S = Antonio Schabel3 punti
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Ancora Merano, stavolta con un grosso assegnato ai tempi (dopo il 1335) della ingiustamente vituperata Margherita del Tirolo. Questa emissione si caratterizza per il bello stile gotico del conio.3 punti
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Cesare Antonio Vergara Le Monete del regno di Napoli da Roggiero primo sino all'augustissimo regnante Carlo V I imperatore e III re cattolico, raccolte e spiegate Napoli 17153 punti
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Salve a tutti, da qualche tempo cerco di affiancare in modo sistematico alle mie collezioni numismatiche carte varie consistenti in fatture, ricevute di pagamento, listini, tariffe, buste di storia postale, lettere e altro ancora che testimonino il potere d'acquisto o anche la circolazione delle monete / valute che colleziono. Vado dalle notificazioni tardosettecentesche dei prezzi calmierati alle più comuni fatture del XX secolo. Occupandomi poi di monete europee di diversi periodi storici e di diverse aree geografiche, mi piace anche accompagnare certe mie collezioni con carte geografiche d'epoca di modesto valore economico. C'è qualcun'altro che si dedica a raccolte simili, che è rimasto folgorato sulla via del collezionismo cartaceo?2 punti
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Di sistemi ce ne possono essere diversi e questo è uno di quelli, ma non dimentichiamoci che ci sono ancora clienti "anziani" che non hanno carta di credito e che non hanno dimestichezza con internet. In tutti questi anni ho capito che il sistema migliore è lo scambio di informazioni tra le case d'asta così da avere una sorta di black list. Voi non immaginate quante volte uno si iscrive, gli vengono chieste le referenze e si scopre che sono inventate di sana pianta!!! Oppure non ne ha e quando gli si chiede copia del documento sparisce!!!! Purtroppo si sa che in Italia per queste cose vige una impunità assoluta e molti si divertono (beati loro.....) a partecipare alle aste e fare offerte a caso senza poi onorarle. Spesso sono importi modesti che però creano non pochi problemi "burocratici-organizzativi " all'asta.2 punti
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1935 Jersey - Giorgio V° - 1/12 Shilling (1 penny)2 punti
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spero possa essere di aiuto, questo articolo del Direttore dell'AIC, Stefano Poddi con il confronto delle valutazioni dei vari cataloghi di banconote italiane. https://drive.google.com/open?id=1t4rrlPhPssxYn2gIq-IdrUIf0pIebvdg2 punti
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Posso assicurarle che, essendo io il commerciante” buggerato” che la faccenda non è andata affatto così: la moneta aveva fior di pedigree e di expertise , semplicemente, l’offerente è aduso, come poi abbiamo scoperto informandoci presso altri colleghi, a fare offerte e poi non onorarle, tant’è che risulta da allora presente nei database dei clienti non solvibili di o poi stecchir aziende. La scusa del dubbio sulla autenticità sollevata da non meglio identificati esperti esterni, è già stata usata dallo stesso in altre occasioni, ed è, appunto, solo una patetica scusa per non pagare quanto concordato nel momento in cui ci si iscrive e si fa l’offerta. . purtroppo, visto il personaggio e i suoi precedenti, oltre alle oggettive difficoltà del recupero crediti coatti , in Italia, alla fine abbiamo lasciato perdere l’azione legale anche noi.... so che probabilmente starà leggendo anche lui questa discussione e probabilmente con la soddisfazione di averla fatta franca ancora una volta. Ma la voce si sparge e troverà , spero, sempre meno credito nel circuito numismatico.2 punti
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Io posto quel che resta del mio quarto (del Manin)... monetina pieghevole2 punti
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I problemi mentali di alcune persone emergono in circostanze varie. Si partecipa a una qualsiasi asta, la prima cosa leggi le condizioni , le valuti e poi fai due conti. Semplice. Invece no. Per qualche ragione ci si mette dinanzi a un computer, si offre e poi non si paga. La moneta è falsa, per carità la restituisco, ma lo stabilisce un perito altrimenti è giungla. C'è poi il caso ai confini della realtà di un personaggio che dopo essersi aggiudicato una moneta scrive su questo sito che non si è aggiudicato quella moneta per "poco" salvo poi essere "richiamato" dai venditori. Da lì un percorso affascinante nella psiche umana......2 punti
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Buongiorno, è proprio il caso di dire per fortuna abbiamo il nostro Forum, e abbiamo Internet, e soprattutto mi auguro che siate tutti in salute voi e le vostre famiglie, il resto verrà da sé un po' alla volta. ? Saluti Alberto2 punti
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Sono rimasto soddisfatto soprattutto quando le scolaresche di bambini si sono soffermate a guardare e a chiedere. Chissà che non sia riuscito ad avvicinare anche solo un bambino al mondo del collezionismo...2 punti
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E poi nella quarta e quinta cornice c'erano l'Europa divisa dalla cortina di ferro e l'Europa di oggi con gli euro e un po' di restanti monete nazionali:2 punti
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Una scheda belga per ART, appassionato di Elettronica ed una spagnola a soggetto animale2 punti
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Nel 2018 ho partecipato come espositore alla "Mostra provinciale del collezionismo" della provincia di Sondrio (dove abito). Ho esposto mappe e monete in originale corredate da un po' di bibliografia in merito. Roba di poco conto, però e stato bello proporre le cose insieme. Mando un po' di foto perché il taglio che avevo dato mi sembra in linea con i tuoi interessi.2 punti
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Certo che ha senso. Succede, è sempre successo, succederà in futuro. Chiaramente, quando la "paletta compiacente" dovesse esagerare, il lotto resterebbe in mano al conferente. Questi avrebbe un danno economico dovendo pagare le varie commissioni alla casa d'aste. Su ebay il problema non esiste: basta annullare la vendita. Ultimamente il problema è stato superato anche nelle case d'asta "serie". Ho letto a più riprese che spesso chi vince il lotto semplicemente non lo paga. Pensavo in passato che le case d'asta si rivalessero in qualche modo; che almeno ricorressero ad un recupero crediti. Leggendo il forum, al contrario, ho appreso che ciò non avviene. Leggi questo topic. Addirittura recentemente ho letto gli insulti (poi cancellati dal cdc) sferrati da un "offerente vincitore non pagante" verso il commerciante buggerato. Verrebbe da pensare "cornuto e mazziato". In quella discussione provai a portare la discussione su questo aspetto con poco successo. Tutelare i clienti paganti denunciando coloro che fanno i furbi risulta troppo costoso. Mettiti l'anima in pace: le aste sono una "giungla" come tutto il mercato d'altronde. La soluzione per chi vuole partecipare ad un asta è sempre la stessa: decidere il proprio massimo e non derogare dallo stesso. Buona giornata.2 punti
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Buonasera a tutti, posto la mia unica moneta d'oro del Regno. 20 Lire 1862 Vittorio Emanuele II Sono molto soddisfatto della moneta e devo dire che anche come è venuta la foto non mi disturba, l'oro non è semplice da fotografare, soprattutto con il cellulare. Saluti Alberto2 punti
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Queste le ho trovate su una bancarella, non ho una vera e propria logica per questa fattispecie di collezionismo, sono attratto e mi piace fare ricerche su questo tipo di documenti, quindi quando trovo qualche cosa...2 punti
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Recente acquisto questo soldino di Carlo Emanuele I, niente di che, bello il rovescio, ma ci tenevo a metterlo in collezione perché chiude un "buco" nelle classificazioni dei vari cataloghi, con data 1582 e B sotto lo scudo porta alla zecca di Bourg, appaltata fino al 1583 a Emanuele Diano. Sui vari cataloghi è segnalato il soldo del II tipo di questa zecca del 1582, ma non vengono indicate le sigle, probabilmente non visibili sugli esemplari visionati, classificato sul mir al 661d, Simonetti 69/4, CNI 54 e Traina al 91d. In questo esemplare le sigle sono visibili, poco ma certe, ED e portano ovviamente al Diano attivo in quella zecca. Leviamo così un punto interrogativo sulle classificazioni di queste monete...1 punto
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Grazie,nel frattempo continuo a leggere sul forum per documentarmi e magari tra qualche mese comincio la collezione1 punto
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Sicuramente. Ricorderebbe molto certe dinamiche non particolarmente trasparenti tipiche di certe aste sulla Baia... La soluzione migliore sarebbe intraprendere azioni legali ma, come dice @Tinia Numismatica, in Italia non è semplice.1 punto
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No, perché bastonato? La tua moneta mi piace! Anzi, sei già riuscito a orientarti su quell'asse! E poi succede che i venditori sbaglino nella classificazione. Quello che posso consigliarti, nel mio piccolo di semplice appassionato, è di guardarla bene tu la moneta, di provare a identificarla e a classificarla tu stesso. È un esercizio utilissimo per imparare. Poi studiala: dietro ogni moneta c'è una storia. Infine ci siamo noi, il forum. Chiedi pure. Cercheremo di aiutarti? Ciao da Stilicho1 punto
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1935 Germania - 5 Reichsmark (A = Berlino) - I° tipo 1935/36 senza svastica (Il segno di zecca si trova al dritto dietro il colletto di Hindenburg)1 punto
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La data riportata sul bollettino UE vale fino ad un certo punto. La data di emissione ufficiale (e di distribuzione) definita a livello degli uffici è quella da considerare, e quest'anno non si sa ancora nulla.1 punto
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Buongiorno @El Chupacabra Ho controllato 9 monete da 1 lira 1949 ma con la particolarità sopra evidenziata nessuna. Saluti1 punto
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Ancora un bellissimo esemplare @Asclepia per questa tipologia monetale, difficile trovarle così, indubbiamente ha circolato poco. Complimenti?.1 punto
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Allora, intanto grazie a tutti per il contributo, il mistero è fitto ma è un piacere parlarne con voi! @TIBERIVS, il nome "Bolla" è riportato sulla stessa Bolla: Inoltre è di provenienza pontificia senza dubbio: l'autorità di emissione di queste "Bolle della Santa Crociata" era il Consejo de Cruzada, il "Consiglio della Crociata", o meglio il "Commissariato Generale della Crociata", come fu ridenominato dalla metà del secolo XVIII. E' possibile leggere più informazioni su wikipedia, vi posto i link (solo in spagnolo? https://es.wikipedia.org/wiki/Consejo_y_Comisaría_de_Cruzada https://es.wikipedia.org/wiki/Bula_de_la_Santa_Cruzada Ho trovato un testo vecchiotto scaricabile da internet in pdf che si intitola "Historia de la bula de la Santa Cruzada" di José Fernandez Llamazares (1859) da cui è possibile studiare tutta la storia di queste cosiddette "bolle", che furono concesse dai vari Papi nel corso dei secoli ai Re spagnoli in omaggio al loro impegno nelle crociate contro i musulmani ?. Siccome non è questo il nostro interesse qui, mi sono permesso di estrapolare il capitolo relativo alle emissione delle "bolle" fuori dalla Spagna perché si parla esplicitamente della Nuova Spagna, ossia i territori dell'attuale Messico e centro-America. In giallo ho evidenziato l'inizio del discorso sulla Nuova Spagna e il passaggio dove dice che la "bolla" fu emessa per la prima volta da Gregorio XIII nel 1573 (in verde, invece, un dettaglio interessante dal punto di vista numismatico, anche se off-topic): Spero si riesca a leggere, magari aprendo l'immagine a parte. Ad ogni modo metto anche il dettaglio: @PriamoB, grazie della segnalazione. Conosco il testo del Banco de México, l'ho letto e devo dire che, almeno relativamente alle prime emissioni dell'Impero e della Repubblica messicana, è pieno di inesattezze. La più eclatante mi è parsa quando dice che (sempre allo stesso paragrafo che citi tu, poco prima): "Le azioni intraprese inclusero la fine dei prestiti forzosi e il ritiro delle banconote imperiali. Comunque, il paese soffriva disagio e così fu deciso di stampare di nuovo carta moneta..." Infatti, detta così, sembra che le due azioni, il ritiro delle cedole imperiali e l'emissione delle nuove cedole, siano indipendenti e successive. Ma non è così: il ritiro delle vecchie cedole avvenne proprio attraverso il cambio con le nuove, che furono stampate esattamente allo scopo di cambiare le prime e poi essere ritirate e distrutte. Infatti al fronte delle nuove cedole repubblicane c'è scritto: "Il Tesoro della Nazione pagherà X Pesos, sostituendosi questo nuovo biglietto precisamente e unicamente per il cambio di quelli che si presenteranno dell'emissione precedente la cui fabbricazione e emissione ha cessato per decreto del sovrano Congresso l'11 Aprile ultimo." Ecco perché mi appassiona tanto la numismatica: perché c'è ancora tanta, ma tanta materia lasciata all'approssimazione e quindi c'è molto margine di scoperta, anche per un dilettante come me!1 punto
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Ciao Pietro, questa è la più pesante che ho... peso :19,41 grammi Diametro :28,89 millimetri Spessore :4,30 millimetri1 punto
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1935 HAWAII - 1 Dollaro Banconota della serie 1935A sovrastampata ed utilizzata dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor. Nel giugno del 1942 per la prima volta in USA furono emessi biglietti sovrastampati (esistono anche i valori da 5, 10 e 20 dollari). Si tratta di "Silver Certificate" approntati con sigilli del tesoro color marrone e sovrastampati HAWAII (due piccole scritte al dritto ed una a grandi lettere al retro). Questa emissione fu necessaria come precauzione verso una possibile invasione delle isole, per quest'ultima eventualità si doveva evitare che la normale valuta americana presente in quel territorio finisse nelle mani delle forze nemiche, in questo modo il governo degli Stati Uniti avrebbe potuto dichiarare senza valore queste banconote facilmente identificabili. Nelle isole le banconote non sovrastampate furono ritirate e gran parte distrutte, a partire dall'agosto del 1942 nessun'altra valuta cartacea poteva essere utilizzata, rimasero in uso fino a ottobre del 1944 e ritirate entro l'aprile del 1946.1 punto
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Ti assicuro Pietro che sono in tanti che li apprezzano, magari non amano condividere..... Ma ci sono. La mia adorata famigliola dei mezzi Tornesi.1 punto
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La prima volta in vita mia che entrai in un negozio di numismatica, fu per acquistare un album per schede telefoniche... ben presto passai agli album per monete, però devo anche ammettere che forse, se non fossero esistite le schede telefoniche, non avrei compiuto quel passo. Perciò... grazie, schede mie (le ho ancora tutte, per inciso). Ricordo poi la grande passione di noi bambini: leggere la "tiratura", e la caccia a quella più bassa possibile, con relative leggende di favolose schede trovate dal cugino dell'amico a tiratura iper-limitata. Ha ragione @Saturno, alla fine: oggi è impensabile dipendere da un telefono pubblico per la propria reperibilità fuori casa. Eppure, nemmeno tanti anni fa era la regola, e se non volevi essere disturbato bastava uscire di casa e non dire a nessuno dove stavi andando ?1 punto
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Le linguelle (piccole strisce di carta adesiva) erano lo strumento per attaccare i francobolli sugli album cartacei, poi arrivarono le taschine e le linguelle passarono di moda perché deterioravano la gomma dei francobolli. I francobolli linguellati, una volta staccati dall'album perdevano gran parte del loro valore perché non avevano più la gomma integra, così come stampati dagli uffici postali Nelle foto che hai allegato nel primo messaggio ho visto solo francobolli sovietici emessi circa tra il 1960 e 1980 ( molto comuni anche nuovi -ovvero con gomma integra, si vendono nei lotti a 100/200 5€), non ho visto quelli che hai trovato su ebay Ps. Su ebay ognuno mette i prezzi che vuole, bisogna vedere se qualcuno é disposto a pagare oltre 350 euro..... É vero che le emissioni di fine ottocento sono più ricercate, ma il loro valore credo si aggiri su meno di un terzo di quanto annunciato su ebay. Spero di aver risposto alle tue domande, resto a disposizione per ulteriori pareri, un saluto1 punto
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Sono capitato anche io per caso ed ho cliccato su questa discussione. Ho 18 anni e sono appassionato di monetazione romana del terzo secolo, precisamente del periodo dell'anarchia militare. Non sono assolutamente uno smanettone, o uno che sta h24 a leggere rinchiuso in sé stesso, quindi credo di potermi esprimere bene a riguardo, conoscendo bene (ed in parte essendone parte, perdonate il gioco di parole) la società giovanile di oggi; io credo che di fatto sia uguale a quella di quelli una volta giovani e oggi considerati "vecchi", credo che la società giovanile sia sempre uguale con mezzi diversi. L'unica vera differenza è che abbiamo delle libertà in più, ma è proprio per questo che, al tempo stesso, non c'è più troppa ribellione, non c'è più il '68. A 18 anni, a 25 anni, a 30 anni a cosa pensavate? Non pensavate forse alle ragazze (per non essere indelicato), alle feste, agli amici, alle prime esperienze, anche quelle "negative" (sicuramente ci sarà qualche fumatore che scrive qui per esempio). Pensavate forse alle monete? Alla cultura? Qualcuno sì, ci pensava ed io personalmente ci penso, ma assolutamente (e come è normale che sia) non è un pensiero predominante rispetto alle altre situazioni che, da giovane, mi trovo ad affrontare. Per quanto riguarda il minor interesse generale, penso che, per quanto noi ci possiamo dare un peso storico, bisogna iniziare a guardare il collezionismo numismatico, quando trattiamo questi argomenti, non con il cuore, ma con la testa, e vedere che è un mercato come un altro, basato su offerta, disponibilità e tempo di lavoro (che in questo caso aumenta con l'aumentare della rarità della moneta) , come un qualsiasi prodotto commerciale, e che, quindi, risente della crisi economica attuale. Inoltre i circoli di una volta ovvio che siano vuoti. I sistemi cambiano, può essere un bene o un male, ma è così, bisogna farsene una ragione, basta vedere l'esistenza di questo forum senza il quale mai avrei pensato di iniziare una collezione di monete antiche. Bisogna anche, come già è stato detto, distinzione fra possedere ed avere disponibile. Proprio ora sto scaricando un pdf (non avendo altro da fare a causa della quarantena comune) in cui viene trattata l'evoluzione delle figure dalle prime monete fino a quelle romane.1 punto
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A proposito di simboli e per restare in tema di vicende belliche... È il 28 ottobre (... corsi e ricorsi storici...) 1944 e i Tedeschi, dopo due giorni di preparativi, si sono ritirati da Predappio. Gli uomini di Giuseppe Ferlini, vice-commissario di Battaglione della 8a Brigata Garibaldi “Romagna”, che aveva atteso la liberazione negli scantinati dell'Ufficio Postale predappiese, si lasciano andare a qualche eccesso insurrezionale. Qualcuno pensa bene di salire su una scala e scalpellare il fascio littorio che adorna il frontone della bella Chiesa di Sant'Antonio da Padova a Predappio bassa. Peccato per lui che sulla torre del campanile si trovi asserragliato il parroco che, armato di moschetto 91, lo fa desistere dall'intento a suon di fucilate. Così, ancora oggi, andando la domenica a Messa e alzando lo sguardo, si può ammirare il fascio superstite.1 punto
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