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  1. claudioc47

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/15/20 in Risposte

  1. Queste hanno un "vestito" molto particolare
    5 punti
  2. Ah, le schede telefoniche! È stata la mia prima passione da ragazzino negli anni '90, quasi coetanea con quella per le monete. All'epoca anch'io le raccoglievo nelle cabine telefoniche. Ricordo che dopo la scuola prendevo la bici e mi facevo il giro di tutte le cabine del mio paese. All'inizio ne raccoglievo un sacco, erano quasi tutte quelle nere col portafoglio e raramente ne trovavo qualcuna diversa, poi la passione si diffuse e o altri mi precedevano oppure gli stessi utilizzatori le mettevano da parte o per loro stessi o per altri, diciamo che nel corso di un anno le cose cambiarono di molto e scoppiò il boom del collezionismo di telecarte. Nel mio paese incominciarono in estate a svilupparsi i mercatini e i banchi erano sempre stracolmi di schede e ragazzi e non! Molte volte era anche difficile vedere qualcosa. Ricordo solo che le schede che avevano erano fantastiche e anche molto costose. Incominciai, soldi permettendo, ad acquistare qualcosa anche perché una cartoleria vicino casa incominciò a venderle per collezionismo e a scambiarle con i compagni a scuola. Nella stessa cartoleria, un giorno, vidi un 5 lire 1871 che vederlo oggi farebbe ribrezzo ma ai miei occhi sembrò subito un tessooro! Costava 37.000 lire e se non ricordo male poteva essere il '96 o '97. L'acquistai e da lì a poco abbandonai le schede per passare alla Numismatica. Più o meno arrivai a 300 schede differenti fra Italiane ed estere. Erano molto diffuse anche quelle Polacche, c'è n'erano alcune col papa Giovanni Paolo davvero belle. Un bel giorno mi venne la bruttissima idea di portare il mio album di schede in un negozio di numismatica per fare un cambio......si prese più o meno la metà delle schede, le migliori e più quotate, lasciandomi tutte le più comuni, e mi diede in cambio la 5 e la 10 lire Impero (banconote) e non certo in FDS. Fu un grande errore di cui poi mi sono amaramente pentito. Ho continuato il mio percorso numismatico ma ogni tanto pensavo sempre alle schede, anche se non valevano più nulla erano pur sempre un ricordo da conservare. Qualche anno fa ho visto sul noto sito una bella collezione con tanto di album ad un prezzo irrisorio e l'ho presa. Ero ritornato ad avere quelle belle schede che avevano allietato la mia infanzia. In seguito ne ho acquistate altre, arrivando alla modica cifra di 1500 Italiane e un migliaio di straniere tra cui qualcuna anche abbastanza rara. Finalmente quelle schede irraggiungibili, che vedevo sui banchetti a cifre da capogiro all'epoca, ora potevo ammirarle nel mio raccoglitore e me le porterò dietro oltre che come ricordo personale ma anche come testimonianza storica dei tempi che furono e dell'evolversi della tecnologia. Non vi nascondo che ancora adesso mi entusiasmano, con tutte le loro citazioni, colori, date di avvenimenti come le moltissime carte stampate in occasione dei vari convegni, solo per citarne qualcuno: Veronafil, Riccione, Piacenza. Ho carte del Vaticano, nessuno le ha citate ma anche San Marino aveva le sue schede, furono fatte schede per usi speciali, come quelle per il Parlamento e il Senato, per i militari italiani all'estero, prove di stampa, schede da 1.000, 2.000, 5.000, 10.000 e 15.000 lire e molte volte con lo stesso soggetto può cambiare l'importo e la data di scadenza, oltre che, come è stato già detto, ci sono schede usate, schede nuove col talloncino, ancora magnetizzate o non. Poi con lo scoppio dei telefonini si diffusero le ricariche: Tim, Vodafone, Wind, e chi più ne ha più ne metta. Ci sono poi le viacard e le schede internazionali, come già mostrato. Insomma c'è un grande mondo di curiosità dietro questo collezionismo e non mi stupirebbe se un giorno ritornasse di nuovo in voga. Adesso le schede si trovano a prezzi bassi ed è un ottimo momento per incominciare una bella collezione che darebbe buone soddisfazioni, però attenzione: di schede comuni c'è nè sono a camionate, ma se si incomincia a puntare sulle rarette vi accorgerete che anche adesso i prezzi salgono e bisogna fare molta attenzione alla qualità. In questa discussione ho visto molte schede con l'OCR (numero di serie) scolorito, questo succede perché col passare del tempo negli album di plastica hanno preso calore e l'ocr si è sciolto, queste schede diventano quindi di seconda scelta. Tempo permettendo cercherò di mettere qualche foto. Ai tempi del boom delle telecarte, usciva in edicola anche un giornalino, se lo ritrovo ve lo faccio vedere. Usciva poi anche ogni anno il catalogo con quotazioni e tiratura in cui c'erano una miriade di informazioni storiche. Io ho quello del 2011 che mi sembra sia stato l'ultimo. Vi segnalo anche questo sito facebook: https://m.facebook.com/collezionistadi.schedetelefoniche/?locale2=it_IT, dove se scorrete potrete trovare molte curiosità. Buona collezione di schede!
    4 punti
  3. A volte dagli esami al microscopio di una moneta, si scoprono effetti molto particolari. Per analizzare il metallo di una moneta è necessario utilizzare il microscopio "metallografico" che permette di illuminare il campione in una maniera particolare, ovvero viene illuminato solo il punto che si sta esaminando. Per meglio comprenderlo alleghiamo le foto sia dello strumento come appare ai nostri occhi, sia di uno schema che esemplifica perfettamente il funzionamento dello stesso. La moneta in esame è un oncia USA che inizialmente non presentava alcuna patina, che invece nel tempo si è formata anche in maniera molto evidente, con una tendenza al rosso vinaccia. Al microscopio appare con una struttura simile alle ali delle farfalle. Tante piumette sovrappose una sull'altra. Alleghiamo foto delle osservazioni 200X e 400X, eseguite anche con luce polarizzata, e foto elaborate graficamente che evidenziano il rilievo della patina, nonché le immagini del metallo prima della formazione della patina.
    4 punti
  4. Buongiorno a tutti, aggiungo la foto della famigliola del 1798 Difficile aggiungere altre varianti..... Quelle che mancano sono tutte rarissime ?
    4 punti
  5. Ho preso dei cavalli ultimamente, man mano che arrivano ve li posto: Cavallo con legenda, Ferrandvs D.G.Rex ed, al rovescio anelletto sotto la zampa e T in esergo, MIR 85/17, R2 Saluti Eliodoro
    4 punti
  6. Nella discussione dedicata ai dollari emessi per celebrare eventi e personaggi della storia dei Nativi Americani https://www.lamoneta.it/topic/187284-i-dollari-dei-nativi/ era emersa la proposta di dedicarne una analoga agli ultimi nati della Zecca statunitense, i dollari che vanno sotto il nome di American Innovation $1 Coin Program, che ci accompagneranno fino al lontano 2032 Probabilmente sarà qualche mio erede a terminare la discussione ma io intanto provo a iniziarla. La serie si propone di onorare le innovazioni e gli innovatori americani, ricordandone uno per ognuno dei 50 Stati, il Distretto di Columbia, e i 5 Territori degli Stati Uniti, per un totale di 56 monete. Ogni anno, a partire dal 2019 e fino al 2032, verranno emesse quattro monete da 1 dollaro, nell'ordine in cui gli Stati hanno ratificato la Costituzione degli Stati Uniti, dal Delaware alle Hawaii, a seguire il Distretto e i Territori. Il sistema è lo stesso già adottato per gli State Quarters. La serie è stata anticipata da una moneta speciale emessa nel 2018, portando così a 57 il totale delle emissioni. Questa è la mappa delle varie uscite, i nomi degli Stati metteteli voi, così vediamo quanto siete bravi in geografia Sperando come sempre che la discussione incontri il vostro favore e la vostra pazienza (ce ne vorrà tanta fino al 2032 ) inizieremo dal prossimo post l'analisi delle singole monete. petronius
    3 punti
  7. Come aveva preannunciato il curatore Antonio Morello i numeri 110 e 111 di Monete Antiche sono stati pubblicati insieme e quindi dovrebbero arrivare insieme agli abbonati. Anno XIX n. 110 Marzo/Aprile Sextantari asses. Una nuova interpretazione. (Roberto Lippi) [3-6]. Il denario di P. Cornelius Lentulus Marcellinus (RRC 439/1, 51 o 50 a.C.). (Alberto Campana) [7-34]. Il ritratto di M. Sempronius Rutilus proconsole d'Asia, in una moneta della Pisidia(?). (Antonio Morello) [35-43]. Un cavallo napoletano inedito di Ferdinando I d'Aragona, con una sola rosetta in esergo. (Realino Santone) [44]. ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Dal De Vipera al Cagiati: la letteratura numismatica relativa alla zecca di Benevento. (Luca Lombardi) [1-8]. Anno XIX n. 111 Maggio/Giugno Rovesci incusi di Magna Grecia: aggiornamenti e riflessioni. (Luca Arnaudo) [3-14]. Il linguaggio delle immagini: Atena (Minerva) - Tiresia e Manto - Palladio - Pegaso - Bellerofonte - Chimera. (Giovanni Santelli e Alberto Campana) [15-23]. L'emissione congiunta dei Tresviri Monetales dell'82 a.C., L. Marcius Censorinus, C. Mamilius Limetanus e P. Crepusius (RRC 360). (Federico De Luca) [24-34]. A sua immagine e somiglianza: la produzione monetaria degli usurpatori durante il regno dell'imperatore Aureliano (270-275 d.C.). (Aureliano Mostini) [35-40]. La collezione di monete romane della zecca di Mediolanum appartenuta a Oscar Ulrich Bansa. (Franco Saetti) [41-43] ANASTATICA, inserto di letteratura numismatica. Anna Sapienza, Alle origini della Trinacria. Tetraskeles, triskeles e diskeles. Simboli astratti o immagini parlanti? I documenti monetali. (Anna Sapienza) [1-8].
    3 punti
  8. Buongiorno. Oggi vorrei parlare di un anno particolare per il regno delle due sicilie:Il 1859. Il 22 maggio,muore Ferdinando a soli 49 anni e lo stesso giorno viene proclamato re il figlio Francesco ii, giovanissimo,ad appena 23 anni.Quest' anno prelude,di fatto, la fine di un antico e glorioso regno,creato da Ruggero II d' Altavilla nel 1130. Il 13 febbraio del 1861, purtroppo, Francesco II,parti' in esilio verso Roma,accolto da papa Pio IX, che di li a poco (20 settembre 1870) avrebbe anche lui rinunciato al millenario potere temporale.Posto qui due monete da 10 tornesi, entrambe del 1859,una di Ferdinando II,l'altra di Francesco II.
    3 punti
  9. Buonasera, io condivido il mio umile littore, in attesa di qualche altro argento gratificante
    3 punti
  10. Buonasera, ero titubante se postarla o meno per ovvi motivi... ? Ma non posso farne a meno, questa discussione è il posto giusto dove mostrarla, non sarà bellissima, ma come si direbbe nella Sezione Napoletana a me me piace assaiii. 2 Lire Quadriga 1914 Vittorio Emanuele III. Saluti Alberto
    3 punti
  11. School Board for London Comunemente denominato London School Board (LSB), fu l’ente creato a Londra nel Novembre 1870 perché si occupasse per la divulgazione e organizzazione dell’insegnamento e sviluppo della cultura. Organizzato su base elettiva, i membri eletti rimanevano in carica per tre anni. L’ente fu chiuso nel 1904 quando la responsabilità dell’istruzione passò al London County Council. I corsi erano suddividi in 10 classi e alla fine di ogni anno venivano premiati gli alunni che erano esenti da assenze. Il premio consisteva in una medaglia con al D/ l’effige della Regina ed al R/ il riferimento all’anno e con inciso il nome dell’alunno. La medaglia è agganciata ad un nastrino metallico, che presenta l’anno scolastico di riferimento al centro di una corona di alloro, e sul retro la spilletta per poterla attaccare alla giacca. Le medaglie erano di metallo diverso e con colore diverso del nastrino metallico in base alla classe di frequenza: ANNO MEDAGLIA NASTRINO 1 Bianco Bianco 2 Bianco Bronzato 3 Bianco Dorato 4 Bronzo Bronzato 5 Bronzo Dorato 6 Dorato Bianco 7 Dorato Bronzato 8 Dorato Dorato 9 Dorato Dorato con nastrino in seta 10 Dorato Dorato con nastrino in seta e “TEN YEARS” sulla barretta Nel 1897, anno del giubileo di diamante della Regina, la Ditta Spink & Son presentò un progetto di medaglia con il ritratto della Sovrana del Giubileo 1887, modificato. Il progetto fu approvato. Nel 1899 fu aggiunta una undicesima medaglia, in argento, ma che non fu mai assegnata. E’ nota un’unica medaglia in argento, datata 1897, e si ritiene che sia stata coniata dalla Spink in occasione dell’assegnazione dell’appalto. Questa che presento è in metallo bianco, con barretta in metallo dorato e quindi afferente una terza classe, con inciso il nome dell’alunno (A. HANCOOK).
    3 punti
  12. Dopo aver analizzato la patina di un’oncia USA, esame dal quale si è evidenziato in particolare lo spessore della stessa e la sua curiosa struttura, il passo successivo è stato quello di prendere in esame un altro tipo di moneta e l’occasione si è presentata con l’acquisizione di un esemplare di 2Kr Svezia 1879, coniato per celebrare il Giubileo d’argento del Re Oscar II. La moneta presenta una bella patina, maturata per diversi anni in un monetiere fiorentino, con numerose presenze di iridescenza, ed è proprio in uno di questi punti che si è concentrata la nostra attenzione. L’esame al microscopio metallografico è stato eseguito in un punto con la maggiore iridescenza (vedi foto) a 50-100-200 e 400X e successivamente abbiamo confrontato le immagini con quelle dell’oncia USA. Come è evidente dalle immagini che alleghiamo, si nota subito la diversa struttura delle due patine, delle quali si percepisce anche il diverso spessore, particolare che viene messo in maggiore evidenza dalle foto elaborate graficamente.
    2 punti
  13. buona sera volevo condividere questa moneta da 5 tornesi del 1854
    2 punti
  14. Buonasera. Colleziono prevalentemente altro ma qualche monetina del regno incontra i miei gusti. Qualche anno fa ebbi modo di aggiungere questa in raccolta. Non è ancora stata postata in questa miscellanea, preferite tutti la "cinquantenario". Secondo me questa impronta non è da meno; in più ho l'impressione che questa tipologia sia più brillante rispetto alla precedente in analoga conservazione. È solo una mia impressione? Buona serata.
    2 punti
  15. Ci sono molte di queste monete. Era un grosso conio.
    2 punti
  16. concordo assolutamente, ma non mi sembra così affidabile Federico Schweitzer! ?
    2 punti
  17. La moneta è autentica, non tanto ben messa ( vedi colpo al bordo ) la PERLINATURA ( non pralinatura se no sarebbe una torta ) rientra nella normalità della tipologia, millesimo comune, valore dell'oro. saluti TIBERIVS
    2 punti
  18. Certo che vedendo in internet cose simili…. qualche neofita, nel valutare le proprie banconote utilizzando il web, potrebbe rimanerne scioccato!
    2 punti
  19. Che siano massonici o no, io vedo solo dei brutti segni che deturpano la moneta sul rovescio. I particolari che hai descritto fanno parte delle scelte dell'incisore, dove quello più bravo dimostrava la propria capacità proprio nei particolari. Del Lando guarda il peso. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  20. Può sembrare strano interessandomi di comunicazioni, ma nutro un'allergia profonda per la telefonia portatile e per lo smartphone in particolare (che infatti neanche ho). Un altro metodo utilizzato da un po' prima era l'annullamento tramite un punzone magnetico che lasciava una sulla banda una traccia magnetica indelebile, chiamata "bollatura", rendendo le schede non riutilizzabili. Se ne vede un esempio alla fine di questo video, in cui la magnetizzazione di alcune schede viene visualizzata con il "lentino magnetico".
    2 punti
  21. Ciao! Proprio così .... poi c'era il cinema Rubino in via Torino, nei pressi dell'Ist. Tec. per Geometri e Ragionieri Carlo Cattaneo. Era una pacchia; c'era da scegliere tra il cinema e la sala giochi che stava quasi di fronte, nell'interrato del cinema Eliseo
    2 punti
  22. Buonasera @giacutuli, per me è buona, non è assolutamente falsa.
    2 punti
  23. Ovviamente, la cosa che più colpisce e’ la parola FRANCIA. In effetti, quando ho visto questa moneta sono rimasto subito molto colpito dall’esergo. Francia? Ma come Francia? Non siamo troppo in anticipo sui tempi??? Da come ho letto, il termine "Francia" venne impiegato per la prima volta in forma ufficiale a partire dal 1190, quando Filippo Augusto iniziò ad essere denominato, nei documenti, con la formula di rex Franciae invece di rex Francorum. In questa moneta, però, siamo in anticipo di quasi 900 anni. Siamo infatti intorno all’anno 310, poco prima della battaglia di Ponte Milvio del 312. In generale gli studiosi moderni concordano nel ritenere che l’identità dei Franchi sia emersa nella prima metà del III secolo (menzione nella Historia Augusta) dall’unione di vari gruppi minori come i Salii (forse il nucleo originale dei Franchi), i Sigambri, i Camavi, i Bructerii, i Catti, i Cattuarii, gli Ampsivarii e i Batavi (tutti popoli di origine germanica). I Franchi all’epoca erano stanziati nell’area del basso Reno, nelle zone immediatamente ad est di esso, all’incirca dalla città di Colonia fino all’area costiera del mare del Nord. Era quindi una federazione di popoli che erano stanziati abitualmente oltre il limes, ovvero al di fuori della Gallia romana. Per quanto riguarda i contatti con Roma, fino a quel momento i Franchi appaiono nelle fonti annalistiche talvolta come alleati e talvolta come nemici. Tuttavia, nel 306 i Franchi riuscirono a spingersi in territorio romano fino alla Schelda (nelle odierne Fiandre), minacciando anche la sicurezza della Manica, Con la morte di Costanzo Cloro il 25 luglio del 306 , il sistema tetrarchico andò in crisi: Costantino, figlio di Costanzo Cloro, fu proclamato “augusto” dall'esercito di Britannia. La sua elezione era avvenuta secondo un principio dinastico, che era in contrasto con il principio "meritocratico" della Tetrarchia voluta da Diocleziano. Galerio, tuttavia, non vedeva chiaramente di buon occhio l’ascesa di Costantino (di cui comprendeva e temeva le mire) ed era fermamente intenzionato a fare rispettare la successione tetrarchica. Pertanto, offrì a Costantino il titolo di “cesare”, lasciando che fosse invece Severo ad assumere il titolo di “augusto” (Severo era stato infatti “cesare” di Costanzo Cloro a Occidente). Costantino si era sin da subito insediato a Treviri (Augusta Treverorum), da dove le frontiere della Gallia, sarebbero state meglio controllate. Qui rimase per i sei anni successivi, trasferendovi la propria corte imperiale e trasformandola nella propria capitale come risulta anche dall'imponente costruzione dell'Aula palatina, fatta erigere dal padre e completata da lui nel 310 Durante questi anni, non solo rafforzò le difese di questi territori contro le continue incursioni dei barbari, ma potenziò le armate alle sue dipendenze, aumentandone gli effettivi con la creazione di nuove legioni. Poco dopo questi fatti, probabilmente approfittando del caos che regnava a Occidente (dove emergeva la figura di Massenzio, proclamato augusto a Roma dai militari e dai cittadini), i Franchi e gli Alamanni avevano operato incursioni in territorio romano lungo il tratto di frontiera affidato a Costantino. Questi progettò una campagna militare in territorio germanico per affrontare non solo i Franchi, ma anche gli Alamanni, stanziati subito a sud di essi, in particolare nel cuneo formato dal tratto iniziale del Reno e del Danubio (i vecchi Agri Decumates). Nel corso delle operazioni militari egli ottenne importanti successi riuscendo a battere pesantemente sia i Franchi che gli Alamanni e per due anni successivi gli fu assegnato il titolo di Germanicus Maximus (307 e 308). Le campagne militari si conclusero con successo nel 310. Numerosi furono quelli tra i barbari uccisi, fatti prigionieri o schiavi. Si dice che Costantino (Eutropio, Breviarium ab urbe condita X, 2) riuscisse a catturare il re di entrambi i popoli che vennero dati in pasto alle belve durante i giochi gladiatorii, insieme agli altri prigionieri. Con questa moneta Costantino volle celebrare la vittoria sui Franchi che, come abbiamo visto, avevano allora già un loro regno come testimoniato da Eutropio che parla di “captisque eorum regibus”, in riferimento non solo ai Franchi, ma anche agli Alemanni. In effetti, questa moneta fa il paio con quest’altra: E’ del tutto simile, solo che in esergo vi e’ scritto ALAMANNIA Le personificazioni della Francia (in verità quasi identica a quella della Alamannia) mostra una figura femminile in atteggiamento dimesso, oserei dire triste, con quella immagine del capo sorretto dalla mano destra e del gomito appoggiato sul ginocchio destro flesso. Interessante il copricapo, che mi ricorda quasi un berretto frigio, analogo a quello indossato dalla Marianne che personifica ancora oggi la Repubblica francese e rappresenta la permanenza dei valori fondanti lo stato ossia Liberté, Égalité, Fraternité che si richiamano alla Rivoluzione Francese (tralaltro, il cappello frigio era il simbolo dei giacobini). La prima raffigurazione di quella che successivamente verrà identificata con la Marianne è nel celebre quadro La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix (1830). Ovviamente, questa del cappello frigio e' una mia semplice personale osservazione. La zecca e’ quella di Treviri. E non stupisce. In effetti Treviri, durante la prima Tetrarchia, era stata sede di Costantino, sia come Cesare, sia come Augusto. La titolatura e’ CONSTANTINVS P F AVG: le guerre contro Franchi e Alamanni si concludono nel 310 e Costantino era già augusto dalla metà dello stesso 310, titolo che si era ripreso dopo aver eliminato Massimiano. Intorno alla metà del IV secolo la federazione dei Franchi fu di nuovo protagonista di diverse incursioni in territorio gallico, condotte a partire dalla loro area d'insediamento presso il Reno nonché ad azioni di pirateria lungo la costa. Nel 342 furono respinti da Costanzo II. Ancora quest'ultimo, insieme a Giuliano (allora ancora Cesare) nel 358 li respinse a fatica. i Franchi arrivarono ad occupare la Toxandria, la regione tra la Mosa e la Schelda. Giuliano, infine, li sconfisse lasciandoli però in possesso del territorio che già occupavano in qualità di foederati dell'Impero romano. I Franchi sono ora all'interno del limes. Scusate gli errori tecnici (sono un po' stanco). Spero di non avervi annoiato. Buona notte da Stilicho
    2 punti
  24. I found something in my notebook that I had completely forgotten, and an extra 1906 penny… ------------------------------------------------ x: Victoria’s death in 1901 made her son King Edward VII, about whom David Wallechinsky and Irving Wallace wrote, in their book The People’s Almanac #3: “Edward VII...would allow no one who came into his presence to carry loose change, because the slightest jingling of coins unnerved him.” Sort of odd to think, then, that of all the places this worn 1906 penny went during its working life, one place it was practically guaranteed never to have gone was into the presence of the man who was pictured on its obverse. (93) v.
    1 punto
  25. Furono i Tedeschi durante la Grande Guerra (1914-1918) ad utilizzare per primi i gas asfissianti nella battaglia di Ypres. Le truppe alleate prese alla sprovvista dovettero quindi ideare in fretta e furia un sistema difensivo contro tale arma, sistema che divenne disponibile, però, solo qualche mese dopo (il 26 giugno 1915 ). Il primo modello di maschera antigas in dotazione consisteva in una semplice maschera di garza al cui interno era posto del cotone imbevuto di sali alcalini, che neutralizzavano i gas a base di cloro e bromo a protezione del sistema respiratorio. In un secondo momento, tale tipo di maschera fu modificato aggiungendovi anche degli occhiali protettivi (quella che vedete nella foto), per essere poi modificata in una maschera che copriva tutta la faccia, detta "polivalente a protezione unica" e che, secondo la propaganda dell'epoca, avrebbe dovuto proteggere "in modo incondizionato e completo da tutti i gas, anche se impiegati contemporaneamente". Qui Vi sottopongo due fotografie scattate il 24 luglio del 1916. Un gruppo d'Ufficiali italiani del 25° Reggimento Fanteria dispiegato a Ciginì-Tolmino (Brigata Bergamo) sembra quasi divertirsi mentre prova le maschere antigas. Alcuni di loro poi verranno trasferiti all'8° Reggimento (Brigata Cuneo) il 1° agosto dello stesso anno ed il 6 del mese avranno la ventura di partecipare al VI Battaglia dell'Isonzo dove la Cuneo verrà decimata nei pressi del villaggio di Grafenberg.
    1 punto
  26. @Rocco68 con questi tuoi interventi e relativi post delle tue splendide monete, ci dimostri sempre più, come dietro una semplice moneta apparentemente Comune (cosi classificata nei cataloghi) si nasconde una marea di particolari che ne rendono di fatto una rarità. Questo è il bello delle monete napoletane ?
    1 punto
  27. I due pezzi messi vicino a confronto.
    1 punto
  28. Le monete di Ferdinando II continuarono ad essere coniate ancora dopo la sua morte, e per tutto l'anno 1859.
    1 punto
  29. Questo è l'esemplare inserito nel Manuale....
    1 punto
  30. @mariarosaria, brava, grande passo in avanti; adesso prima di inserirle le dovresti solo ritagliare....? A proposito della monetazione dle padre e del figlio, lo sapevi che le monete di Francesco II vennero coniate solo nel 1860 ? e non prima di quella data ?
    1 punto
  31. Complimenti @Livestrong! Esemplare notevole ? Concordo con @ilnumismatico. In queste condizioni è tutt’altro che umile ?
    1 punto
  32. Questa non è una moneta da acquistare. Non si tratta del prezzo. Questa moneta è in pessime condizioni. Spiegherò la mia logica. Ferrara. Sesino Alfonso II d'Este un ritratto a destra è quasi impossibile da trovare in uno stato normale. Conclusione. Tale moneta- sesino può essere acquistata in qualsiasi condizione. Confrontiamo la situazione con la tua moneta-Scaglia. Ci sono migliaia di tali monete. Essere pazientare. Trova una decente.
    1 punto
  33. Buonasera, IMP C MAXIMIANVS P F AVG / VIRTVTI AVGG Devi leggere il rovescio come abbreviazione di VIRTVTI AVGVSTORVM ovvero la Virtù degli Augusti laddove come "Virtù" devi intendere Coraggio, Forza, Ardore combattivo degli Augusti... L'iconografia rappresenta Ercole che strangola il Leone di Nemea https://it.wikipedia.org/wiki/Leone_di_Nemea Ciao Illyricum
    1 punto
  34. Certo,queste sono in tema natalizio che mandano un messaggio ecologico sempre attuale
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  35. A proposito di San Marino.. posto l'unica in mio possesso
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  36. GOBBI 140 ANNIVERSARIO 1842-1982 OROLOGIAIO e GIOIELLIERE
    1 punto
  37. Complimenti, è una medaglia affascinante.?
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  38. Però non cita la z (quella che sembra una a) penso sia proprio la stessa iniziale
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  39. sei stato molto chiaro, aprirò maggiormente gli occhi sperando che questa pandemia finisca presto e che possano esserci nuovamente i mercatini
    1 punto
  40. Credo che partire da un presupposto simile, cioè che sia autentica sia soltanto controproducente, anche quando si ha la certezza che una moneta è autentica secondo me bisogna indagarla a fondo mettendola in discussione come un falso. In circolazione oggi ci sono una quantità di copie moderne che a stento possiamo immaginare e di moltissime non ce ne accorgiamo.
    1 punto
  41. @orocash complimenti bella medaglia, io te la metterei nei cataloghi ma uscirebbe con il mio nome, contatta @fabio22 che dovrebbe riuscire a mettere il tuo.
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  42. Ciao Alberto, Moneta storicamente interessante con bella patina. Vedo che sei passato al "nemico" ed hai tirato fuori dal cassetto le monete Sabaude! ? Bravo! Fai attenzione però... I Borboni sono ancora incaz... adesso! Ciao Beppe
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  43. Buongiorno Roberto,.... Il 1832 SICIL raro e in ottima conservazione ☺️ Condivido anche il mio esemplare.
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  44. Africa occidentale francese e Togo. Il Togo ancora esiste, ma l'AOF non più.
    1 punto
  45. MILANO Questi gettoni sono solo pubblicitari, cinema Manzoni sala prestigiosa, datato 1954, pubblicizza il film TRE SOLDI NELLA FONTANA in CINEMASCOPE
    1 punto
  46. Lo scorso anno ho acquisito totalmente per caso un cavallo aquilano coniato durante la congiura dei baroni. Il cavallo è arrivato assieme ad un lotto di monete che rappresentavano il mio interesse principale. Inizialmente avevo intenzione di scambiarla o comunque cederla in cambio di monete delle zecche che colleziono. Poi guardandola e riguardandola me ne sono cominciato ad innamorare. A peggiorare la situazione nel settembre dell'anno scorso sono stato a L'Aquila per lavoro, approfittandone per prendermi 2-3 giorni di vacanze con la ragazza, che mi hanno fatto innamorare di L'Aquila e del Gran Sasso, di campo imperatore, Rocca Calascio e dei paesi abruzzesi. In poche parole il cavallo Aquilano è entrato a far parte della mia collezione di "scappatelle" alla collezione principale. Lo condivido con voi:
    1 punto
  47. Se potessi tornare indietro a 13 anni fa mi prenderei a schiaffi da solo.
    1 punto
  48. Siamo sicuri che i cosiddetti pezzi "quadrilateri", ovvero una ben precisa tipologia di Aes Signatum emessadai romani con diverse simbologie (dall'aquila con leggenda Romanom, genitivo arcaico per 'romanorum', ai polli degli aruspici, alla scrofa e vaso, etc.) fossero emessi addirittura un secolo dopo gli aes signatum tradizionalmente riconosciuti come precedenti : lingotto con delfino; ramo secco; etc. (il lingotto clava/toro, sull'Haeberlin e' dato come falso). Avrei creduto la sfasatura temporale fosse piu' contenuta tra le due serie e inoltre che i quadrilateri risalissero almeno al V secolo (vedi Rudi Thomsen). numa numa
    1 punto
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