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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/21/20 in Risposte
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Dal 1994 al 2009 si poteva telefonare da telefoni pubblici nelle TAAF (Terre Australi e Antartiche Francesi). Come si faceva? Si prendeva una nave e si arrivava a Port-aux-Français, nell'arcipelago subantartico di Kerguelen: Lì si potevano osservare tipici paesaggi e fauna antartici: E dopo aver telefonato a casa in Europa si poteva spedire una cartolina con gli appositi francobolli delle TAAF:7 punti
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Ciao @Asclepia, il più raro fra i Grani Cavalli 1797 FERDINAN con caratteri grandi e busto che verrà ripreso nei Tarì del 1798.4 punti
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Buongiorno a tutti, oggi inizio la giornata sul Forum con una interessante Scheda Telefonica '' il giro delle capitali dell'euro '' con il valore espresso in Lire e in €. La Capitale in oggetto è Lisbona, mi ha molto colpito la foto nell'insieme e poi il nome del Fotografo l'italiano Maurizio Galimberti, di cui riporto poche note che ho trovato sul Web. ? Cresce a Meda, iniziando a lavorare nell'impresa di famiglia come geometra. Già da ragazzo si appassiona alla fotografia partecipando a concorsi fotografici utilizzando le classiche pellicole bianco e nero. Esordisce utilizzando una fotocamera Widelux per una ricerca on the road. In seguito, circa dal 1983, inizia ad usare quasi esclusivamente la Polaroid, che apprezza per la immediatezza del risultato e per la possibilità di "manipolazione"; proprio con la Polaroid si esprime a suo modo con il mosaico fotografico, forma artistica per cui è maggiormente conosciuto. Utilizza la Polaroid scomponendo e ricomponendo l'immagine in mosaici per ricreare la stessa, reinterpretandola. Anche nei ritratti molti dei quali hanno come protagonisti personaggi famosi (Johnny Depp, Lady Gaga, Robert De Niro, ecc.), riproduce con la scomposizione una tridimensionalità dell'immagine. Nel 1999 è stato nominato al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. Saluti Alberto4 punti
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Caro @Vetranione premetto che in molti casi la nostra materia presenta non poche complessità, e quindi quello che ti vado a dire è e rimane un parere, essendo ad oggi i "buchi neri" ancora molti. caratteri salienti della moneta, come in parte da te segnalato sono: 1 - laccio del diadema non chiaro e non fortemente staccato 2 - assenza della sporgenza a sinistra della fibula 3 - andamento delle linee sul busto 4 - stile della spalla e delle linee sul braccio 5 - evanescenza del collo e tratto netto sopracciglio naso 6 - presenza di PP e non PF e NC per AV in legatura con D iniziale piccola e tonda 7 - stilizzazione a tratti della veste della vittoria che pare una campana divisa in 3 parti 8 - punte delle ali in alto, ali che sono anche molto lunghe 9 - croce allungata sul globo 10 - "cerchione" di tipo ravennate ...e molte altre, ma non voglio tediare nessuno ora, ci sono caratteristiche che fanno pensare a Roma, ma non è certamente il caso, perchè in generale "non ci siamo" altre rimandano a Ticinum (parlo di piccole specifiche prese singolarmente), altre ancora a Ravenna nel complesso, per la mia esperienza, la moneta non è ostrogota, ma ha uno stile di rimando italico tenderei a classificarla come Longobarda, trovando rimandi alle figure del dritto e/o del rovescio in alcuni testi.... (confesso di non aver guardato tutto per motivi di tempo, e me ne scuso) rimando a: Arslan "primi decenni" fig 40 soprattutto ma non solo Arslan "prim generazione" fig 10 soprattutto per rovescio MEC I n 294 e soprattutto 298 ora, questa è un'analisi abbastanza grossolana, ma la moneta non nasconde una provenienza probabilmente museale, quindi, se servisse un approfondimento un po' più professionale e una bibliografia veramente approfondita, non esitare a contattarmi... un caro saluto Alain Gennari4 punti
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1936 E' una cosa risaputa ma è bene ricordarlo: per il Regno Unito il 1936 è l'anno dei tre Re. Giorgio V sino al 20 gennaio 1936 Edoardo VIII dal 20 gennaio 1936 al 11 dicembre 1936 Giorgio VI dal 11 dicembre 1936 Sono state coniate con questa data monete a nome di Giorgio V e di Edoardo VIII, nessuna coniazione per Giorgio VI.4 punti
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Buonasera, complimenti @mariarosaria, approfitto per postare il mio modestissimo Sestino, il mio è con i globetti, giusto @Rex Neap? Saluti Alberto3 punti
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Ad esempio da una località al centro del deserto del Sahara? Si poteva farlo con le schede del Ciad: Oppure dall'isola caraibica di Saint-Martin / Sint Maarten, che all'epoca aveva la metà nord parte del dipartimento francese d'oltremare di Guadalupa e quella sud parte delle Antille Olandesi (quindi nel nord si usavano le carte francesi e nel sud quelle per le Antille): O magari dalla Corea del nord, nella zona economica speciale dove potevano venire a lavorare i sudcoreani (ma al telefono mi sa che dovevi stare molto attento a quello che dicevi se volevi tornare a casa ) : Si usava il telefono stellitare pubblico con l'apposita scheda3 punti
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Con oggi sono passati due mesi dalla partenza di questa discussione. Il bilancio è di 473 post, oltre 8.000 visite e numerosissime monete postate. Ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno postato le loro monete e tutti coloro che ci hanno letto spero con piacere. Per festeggiare ho pensato di postare una moneta di una zecca che non abbiamo ancora mostrato, ovvero Dobbiaco. La zecca dei Conti di Gorizia vi venne trasferita nel 1460 a seguito della perdita dei territori della Carinzia e della città di Lienz dove aveva sede in precedenza. Contea di Gorizia Giovanni (1454-1462) Zecca: Dobbiaco D/ IOhANNES, scudo con lo stemma di Gorizia R/ + COMES GORIC. croce accantonata dalle lettere D O B L Peso: 0,48 g Diametro: 14 mm Rif.: Passera 37; CNI VI, 6 Arka Diligite iustitiam3 punti
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Ovviamente non lo so ma possiamo capire qualcosa dagli esemplari noti: scudo e mezzo (solo 4 esemplari in 4 date diverse), 2 scudi (il più battuto in 37 date con 74 varianti), 3 scudi (14 date con 18 varianti), 4 scudi (20 date con 24 varianti) 5 scudi (unico esemplare: 1623), 6 scudi (9 date diverse con 2 sole varianti) e 10 scudi di questo era noto un solo esemplare appartenente alla Collezione Reale di Vittorio Emanuele III, oggi scomparso, pesava 382,3 grammi! Il Pesce sostiene che: Sulla coniazione dei grandi multipli d'argento vale, nei riguardi dei pezzi da 5 scudi e oltre, l'opinione degli studiosi di scienze numismatiche che ritengono la saltuaria comparsa dei pezzi dotati di grande potere d'acquisto dovuta piuttosto a motivi di ostentazione che a necessità di disporre di notevole quantità di valuta circolante. Ciò è anche avvalorato dall'ottimo stato di conservazione in cui si trovano queste monete. ... E' valida l'impressione ...che i multipli fossero battuti anche per scopi di tesaurizzazione. Visto il carattere arcigno e pragmatico di molti genovesi dell'epoca, ecco, io opto per tesaurizzare più che ostentare...3 punti
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Buongiorno Capita raramente di aggiungere varianti alla mia raccolta, nel mentre condividevo i mezzi Tornesi in questa bella discussione dell'Amico @pietromoney ne ho trovato un pezzo in vendita sulla baia... Dopo un "tira e molla" sul prezzo... Sono riuscito ad acquistarlo. È un Mezzo Tornese del 1838 con simbolo punto sotto il busto e mancanza di punteggiatura dopo VTR Questa variante venne riportata per la prima volta nel pregevole e ineguagliato studio sulle varianti delle monete Borboniche di VICO D'INCERTI, al numero 414/f Rara. Vi mostro le immagini della moneta fatte dal venditore. Secondo voi ci arriva allo Splendido?3 punti
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Qui bisogna essere chiari e sintetici, per non alimentare false ipotesi che sono sempre dure a morire. Questa è una "medaglietta" coniata ad uso e consumo di nostalgici....NON è stata coniata, come detto almeno 75 anni fa, 1945 all´epoca in Italia c´erano altri problemi. Quest´oggetto se va bene vede la luce negli anni 50/60. Per i numismatici ma anche per i semplici collezionisti non rappresenta nulla, se non appartengono alla categoria su menzionata. Relativamente al valore economico, non prenderei neppure in considerazione il problema. Saluti TIBERIVS3 punti
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Buona sera. Un po' di storia per presentare questo sestino, coniato nella minorita' di Carlo v dalla madre Giovanna di Castiglia ed Aragona,detta impropriamente "la pazza".Giovanna era la figlia terzogenita di Ferdinando II il Cattolico e di Isabella la Cattolica,rispettivamente re e regina di Aragona,Navarra,Leon, Castiglia, Napoli ,Sicilia,Sardegna,Corsica,etc.Ella eredito' il vasto impero paterno e materno dopo la morte dell'unico fratello Giovanni e della sorella Isabella. Nel frattempo si era sposata con Filippo d'asburgo secondogenito dell'imperatore Massimiliano,da cui ebbe appunto il figlio Carlo,futuro imperatore del S.R.I.Giovanna fu fatta passare per pazza dal padre Ferdinando II per motivi politici e quindi confinata nel castello di Tordesillas,e li rimase,praticamente fino alla morte avvenuta nel 1555,ridotta ormai in uno stato bestiale per tutte le angherie subite in decenni e decenni.2 punti
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Proviene da uno scavo archeologico stratigrafico ufficiale di qualche anno fa e fa parte di una collezione quindi pubblica di un Museo che sto analizzando per motivi di studio.2 punti
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Mamma mia ma quante ne hai? ? questa assolutamente non la prenderei. Tagli troppo invasivi. Se posso permettermi un consiglio, fai la somma di quello che volevi spendere per le 3 banconote e comprane solo una ma in migliore conservazione!2 punti
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rimanendo in tema di tessere Carraresi, dopo la tessera murale, o tessera grande postata in precedenza, volevo mostrarvi anche la tessera, considerata piccola. Non piu' inserita nelle costruzioni, ma secondo il Verci serviva come tessera di riconoscimento e di lasciapassare per i Carraresi ed usate per convalidare ordini e lettere. gr. 6,46 diam- mm. 24.0 Asta " Artemide" XXVII lotto - 455 gia' postata in altra discussione.2 punti
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Ciao @scalptor, ci andrei piano.......... Dimentichi che prima si deve accertare la genuinità della moneta. E se è un falso ? ..... che documento potrebbe essere !! Se ci perdi un po di tempo ad osservare , magari potresti rivedere le tue affermazioni. con l'immagine che allego, il profilo del Dio fluviale Gelas , non ci azzecca niente con il profilo di Atena elmata, degli stateri "Pegasi".2 punti
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5 rupie di Hyderabad (Osmania Sicca) ND (1941-1945): Il Principato indiano di Hyderabad nacque all'inizio del 1700, quando la regione del Deccan era governata dalla dinastia Mughal e fu conquistato dall'India e annesso nel settembre 1948. Tuttavia, le sue istituzioni furono mantenute fino al 1956 quando, in conseguenza della riorganizzazione degli Stati indiani su base linguistica, furono sciolte e il Principato diviso in Andhra Pradesh, Stato di Bombay (successivamente a sua volta diviso in Gujarat e Maharashtra) e Karnataka. Le emissioni di banconote di Hyderabad datano dal 1918 al 1953 e contano ben 15 serie o emissioni. Questa in particolare appartiene alla 7ma emissione.2 punti
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La fantasia è bella quando è tale, in questo campo di banconote taroccate qqualche timbro può anche strappare un sorriso, ma mettere l'aquila e la svastica su una banconota in AM Lire, mi chiedo chi possa abboccare, che senso abbia.... Più interessante quella della occupazione canadese di Ortona, che comporta da chi l'ha timbrata almeno una discreta conoscenza di un fatto militare sanguinosissimo, ma poco noto al di là del luogo in cui si è svolto. Non è chiaro perché il comandante tedesco della piazza volle difenderla come se fosse una questione essenziale per l'occupazione tedesca in Italia. Ortona venne definita da qualcuno la Stalingrado d'Italia perché vi si combatté casa per casa : le strade del centro storico erano molto strette e i primi panzer alleati distrutti in pratica le bloccarono. I Canadesi pagaro un prezzo molto elevate in vite umane, e i soldati ricorsero ad una tecnica già sperimentata anche a Stalingrado, e cioè invece di esporsi nelle strade, bersaglio facile per i tiratori tedeschi, risalirono le strade della città stanto al riparo dentro le abitazioni stesse e sfondandone le pareti, in modo da passare da una casa all'altra. Magari potrebbe anche darsi che qualche soldato si sia fatto timbrare una banconota per ricordo : una volta vidi alla Dogana di San Marino uno Statunitense che chiedeva con insistenza un timbro di entrata sul proprio passaporto, da conservare come ricordo ! Questo in teoria, magari è un'altra "iniziativa privata" truffaldina : ma almeno è simpatica e - in qualche modo - più credibile di tante altre !2 punti
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E' vero. Metto quindi l'altro lato. P.S. ...le monete sono appoggiate su un portafoglio di cuoio...2 punti
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Secondo me una più banale scelta strategica della zecca volta a mantenere la "familiarità" della popolazione verso la nuova monetazione del dominio Veneto. Nell'immagine moneta del periodo ungherese2 punti
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Altre due Schede che attengono ad argomenti sociali e di interesse generale : la prima è una sensibilizzazione per la la Lotta contro la Fibrosi Cistica, la seconda indica il comportamento a cui attenersi in caso di terremoto, un evento che purtroppo nel nostro Paese si ripete, a volte con conseguenze tragiche e devastanti.2 punti
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Ciao! Bellissima moneta, complimenti. Questa tipologia di moneta genovese mi affascina sempre, sia per l'iconografia, sia per le dimensioni. Spesso si scrive che questi grossi moduli erano di "ostentazione" o coniati per pagamenti di importanti transazioni; probabilmente in alcuni casi è così, ma fino a che punto? Non conosco le dinamiche della zecca genovese, ma a Venezia i multipli hanno riguardato soprattutto gli zecchini (veramente pochi gli esemplari di scudi e ducati in argento di doppio peso) e potevano essere richiesti alla zecca, liberamente, dai privati; bastava pagare il metallo e le spese di coniazione ed il gioco era fatto. Potevano riportare l'iconografia dello zecchino o di altre monete @favaldar il modulo veneziano più grande che si è censito, è un multiplo da 105 zecchini a nome del Doge Lodovico Manin; un "sottobicchiere" di mm 79 per un peso di gr 367,41. Sono noti anche esemplari di multipli da 100 zecchini, coniati anche sotto altri dogati, ed a scendere, in varie pezzature ed iconografie, fino al multiplo di 2 zecchini. Credo che la discriminante, tra il coniare un multiplo destinato ad una mera ostentazione, piuttosto che per effettuare pagamenti di importanti transazioni, sia la praticità (i veneziani non erano da meno dei genovesi riguardo alla pragmaticità). Personalmente non credo che coniare multipli di zecchini o altre monete per effettuare grandi pagamenti fosse più economico rispetto alla produzione di una barre/lingotti del medesimo metallo e peso, che venivano garantiti semplicemente con l'apposizione di un sigillo, oppure all'uso delle normali monete in circolazione. Io sono più propenso a pensare che - almeno per quanto riguarda Venezia - i multipli che sono arrivati a noi siano di "ostentazione", cioè monete create ad hoc, su commissione, per regalie. Multipli che venivano regalati da persone cospicue ai figli per il loro matrimonio, per un battesimo, per una data ricorrenza, per festeggiare il raggiungimento di una importante carica governativa ..... Giacché si trattava di multipli riferiti allo zecchino o ad altri conii, erano monete a tutti gli effetti e quindi spendibili e non è da escludersi che taluni siano serviti proprio a questo, soprattutto quelli di valore minore, visto che se ne sono trovati alcuni con tracce di usura; quelli di valore maggiore, invece, sono stati spesso bucati e appiccagnolati ... ma questa è un'altra storia. saluti luciano2 punti
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Ti consiglio di dare una lettura a questa discussione: Non credo proprio che una cosa del genere sia stata prodotta durante gli anni del conflitto e della Repubblica di Salò... Come no?! Già se vai su ebay ne trovi altre 10 in vendita: https://www.ebay.it/b/Moneta-20-lire-mussolini/17981/bn_7005243395 Poi non oso immaginare ai negozi di souvenir di Predappio o alle mostre di militaria sulla Seconda Guerra Mondiale quante altre ne abbiano...2 punti
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Ancora servizi aggiuntivi alla clientela, addirittura si parla della possibilità di accendere la caldaia a distanza, parliamo sempre di un ventennio fa, oggi con lo smartphone è tutto semplice e scontato, c'è addirittura chi controlla il sistema di allarme di casa, e può vedere attraverso le telecamere direttamente sul cellulare, quindi quello che pubblicizza la scheda telefonica è all'avanguardia per quei tempi. Saluti Alberto2 punti
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Tannu Tuva (1921 - 1944 ) territorio dell'ex-protettorato cinese di Tuva. 3 Lan del 1924, per le prime emissioni furono soprastampate delle vecchie banconote dell'Impero russo.2 punti
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Buonasera a tutti i lamonetiani...sta sera condivido questa: 12 cavalli 1797 legenda al dritto con caratteri più piccoli (Magliocca 319a)...moneta con il suo "patinone" originale che presenta un gran bel rovescio a gusto mio! Rara due volte. E' in arrivo anche la sorella FEDINAN!! D : FERDINAND .IVSICILIAR.REX / P. sotto il busto R : UN GRANO CAVALLI R.12 C. Contorno con treccia in rilievo Graditi i pareri e anche la visione dei vostri tondelli. Buona serata.1 punto
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Chi di noi per una volta nella vita non ha pensato, immaginato o desiderato essere un'altra persona ? Magari le motivazioni possono essere le più svariate: fuggire dalla routine quotidiana o dai problemi, nuove avventure, o anche cercare di coronare un sogno. Qualunque sia comunque la cosa che accomuna tutti è la necessità di una buona dose di fantasia e menzogna. Infatti chi vuole ricominciare da capo con una nuova identità deve anche inventarsi un passato. Ora questo genere di scelta o spinta emotiva non è solo appannaggio dei giorni nostri, ma anzi è sempre stato presente nell'uomo fin dagli albori. In questa discussione cercheremo insieme di analizzare alcuni casi del passato. Su questa tematica vorrei suggerire un libro di Bram Stoker (1847-1912) pubblicato "nel 1910 sulla scena editoriale inglese e americana, Famous impostors (Doppie identità. I più famosi impostori della storiasi) proponeva di trattare vicende di varia e variegata impostura identitaria – così scriveva l’autore nella prefazione riproposta da Robin Edizioni – “come se fossero trame di romanzi, tranne che tutti i fatti narrati sono realmente accaduti; [inoltre, l’autore] non ha tentato diaggredire il tema da un punto di vista etico”. Tra tutte le vicende narrate, spicca quella del “ragazzo di Bisley” alias Queen Elizabeth, sulla quale si gettò a capofitto una divertita recensione apparsa il 26 febbraio 1911 sul “conservative and radical” [entrambi in senso USA, of course!] New York Times – oggi in evidente difficoltà editoriale e commerciale e, forse in conseguenza di ciò, aggressivamente “conservative and radical”: vi si leggeva tra l’altro che “it would be a distinct pleasure to consider seriously this tradition of Mr Stoker’s, and a delight to be able to believe the story it unfolds. We unfeignedly regret that we cannot persuade ourselves the alleged tradition amounts to anything better than so much tommyrot” [nonsense]”. Varie le posizioni italiche sull’originale traduzione proposta da Robin Edizioni. Eccone qualche esempio. Renzo Crivelli, sulle pagine domenicali de Il Sole 24 Ore (15 ottobre 2009, p. 37) ha filologicamente rilevato che “Doppie identità è uno studio scritto come se fosse un romanzo (l’epopea della malvagità intelligente, della creatività ‘sotto mentite spoglie’) che getta luce su pratiche occulte che hanno consegnato alle prigioni e ai carnefici centinaia di illusi e di mistificatori”. Sulle pagine culturali del Corriere della Sera (2 novembre 2009, p. 24), Antonio Debenedetti ha invece puntualizzato che Bram Stoker “era romanticamente attratto dai travestimenti criminali e dall’arte del raggiro”: si potrebbe chiedere perché “romanticamente” e quali sono le conseguenze di questo profilo “romantico” per un autore della cosiddetta ultima fase vittoriana – ma si dirà che sono pignolerie accademiche o manualistiche che non colgono la forza dell’intuizione critica… Giuseppe Montesano di Repubblica (inserto domenicale, 11 ottobre 2009) ha invece scelto la via evocativa, arricchendo il giardino degli impostori (ce n’era davvero bisogno e in questo modo, così culturalmente approssimativo?) con gli omologhi proposti da Bibbia, Odissea, Don Chisciotte e – udite! – Adolf Hitler: soggiungendo poi, in quest’ultimo tragico caso, che “la finzione è la sua magia, la menzogna la sua arte, e lui realizza in morti e sangue tutte le sue fantasie. Dopo, tutti gli impostori sono solo dei replicanti. E la letteratura scopre perché quei milioni di persone sono cadute in preda all’ipnosi: è perché mancano di immaginazione, e non sanno distinguere la fiction romanzesca, che libera, dalla finzione reale, che imprigiona. Ci vogliono altre storie, per svelare la falsità della realtà”. https://enricoreggiani.wordpress.com/2010/04/26/bram-stoker-doppie-identita-i-piu-famosi-impostori-della-storia-robin-edizioni-2009/amp/ Per tutti noi Stoker è "l'autore di "Dracula", il romanzo che ne ha eternato la fama come scrittore del terrore sebbene nasconda una miniera di altri interessantissimi contenuti letterari. Con la pubblicazione di "Doppie identità" viene alla luce l'intrigante tema - correlato a quelli della metamorfosi, del macabro e delle zone oscure della coscienza - del doppio e dell'arte dell'inganno a scapito di una vittima inconsapevole. In questo libro il lettore può trovare tuttavia molto di più: si analizza l'arte dell'impostura nella Storia e le diverse forme in cui è stata praticata. Ne scaturisce una gustosa rassegna di uomini e donne, spesso famosi e "insospettabili", che nel corso dei secoli si sono nascosti sotto mentite spoglie per volontà o per caso, quasi sempre al fine di ottenere un personale, meschino tornaconto".1 punto
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Buonpomeriggio a tutti , la moneta non è un granché come conservazione , ma mi ha colpito la ribattitura che ha creato una data di conio diventata 166331 punto
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Purtroppo abboccano in tanti, giusto perchè non si tratta di grandi cifre, con un semplice timbro biglietti amlire strausati di piccolo taglio del valore di 50 cent/1 euro vengono trasformati in biglietti di una diecina di euro, in ogni caso è conveniente. Le parole magiche nelle varie descrizioni sono sempre le stesse "occupazione nazista". Dei fatti di Ortona avevo una volta inserito un video (sotto), un autentico evento utilizzato per un'altra furbata collezionistica.1 punto
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Posto un'immagine della gonna a campana sicuramente longobarda. Sempre per un confronto. Ex Finarte 843 (1992), n. 1 Arka Diligite iustitiam1 punto
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Sì, la gonna è diversa. Ma la gonna dell'esemplare di @Vetranione non è la classica gonna a campana, è più una gonna svolazzante. Altri elementi combaciano. Il problema è che non sono monete comuni quindi non disponiamo di molte immagini di coni differenti. Tuttavia come stile, a mio avviso, siamo sulle emissioni ufficiali. Poi c'è da considerare che una moneta barbarica assume un fascino particolare. Ho molti amici che vedono tracce barbarizzanti in qualsiasi moneta di quest'epoca... Arka Diligite iustitiam1 punto
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E' il solito volgare pataccone di Mussolini, il mercato ne è inondato, altro che rarità. Sebbene si sussurri che la produzione di questi gadget sia iniziata già nel l'immediato dopoguerra, questo è un pataccone in alpacca probabilmente degli anni '70, lo si vede subito perchè i primi esemplari erano prodotti con un pò più di cura.1 punto
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Si, immaginavo. Meglio evitare il contatto con sostanze plastiche, specie se sono molto vecchie. Queste bustine sono in materiale inerte, utile per proteggere le monete isolandole dalla plastica https://www.ebay.it/i/264705726921?chn=ps&norover=1&mkevt=1&mkrid=724-128315-5854-1&mkcid=2&itemid=264705726921&targetid=883758966886&device=c&mktype=pla&googleloc=1008736&poi=&campaignid=9556812461&mkgroupid=99670900738&rlsatarget=pla-883758966886&abcId=1145978&merchantid=6772416&gclid=Cj0KCQjwzZj2BRDVARIsABs3l9KTmItDBm-ZUWnbd4uukKO-yC_nTh9uwAYkmJkyRzkQ5_F2yiTWOMAaAlDaEALw_wcB Ottimo! Il confronto è il primo passo per imparare Segnalo che ci sono molteplici varianti di conio, mentre nel nostro catalogo è rilevante la foto della collezione ANPB, esistata parzialmente nell'asta Varesi 69 https://www.numisbids.com/n.php?p=sale&sid=16281 punto
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Concordo con @ilnumismatico sulla valutazione della conservazione. I graffi di conio e il fatto che una parte sia meno impressa rispetto alle altre è abbastanza normale per questa tipologia di monete. Lo scorso anno venne battuto da Nomisma un gran bell’esemplare. Credo possa essere interessante confrontarlo con il suo.1 punto
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Caro Michele, però quella di Gadoury è della zecca di Bologna, molto rara (4700 esemplari coniati, ad onta di quanto indicano i cataloghi)! Tuttavia gli esemplari belli, comuni o meno comuni, vanno forte ... poi, non si può mai dire ...1 punto
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Ciao, testone comune in conservazione comune (solo lievemente sottopeso, ma su base "costituzionale" e non per tosatura o altro). Ecco, in questo caso, a differenza dello scudo di Pio IX dell'altra discussione, il prezzo di stima di 150 euro proposto da Kunker potrebbe già essere un verosimile prezzo di realizzo. Michele1 punto
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5 Shillings ND (1968) del Biafra. Il Biafra esistette dal 30 maggio 1967 al 15 gennaio 1970 e nacque da una secessione tribale dalla Nigeria. Se interessati, qui c'è un bell'articolo sulle emissioni di questo paese: http://www.pjsymes.com.au/articles/biafra.htm1 punto
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Buonasera allo stato attuale non possiamo definire delle date future, dall'ultimo DPCM del 17 maggio del Governo, all’art.1 c.1 punto i), decreta che non sono consentite attività fieristiche. Il settore degli eventi, più di qualunque altro, almeno per tutto l'anno 2020, risulterà quello che ripartirà più tardi, quasi impossibile organizzare rispettando le attuali distanze sociali e le altre misure di contenimento. Se ci saranno informazioni ufficiali positive o negative dagli organi preposti, rapidamente sarà effettuata una corposa comunicazione sui vari canali social, blog e testate giornalistiche. Nel frattempo v'invio un caro saluto affettuoso, insieme ai vostri cari, con l'augurio di rivederci presto con l'entusiamo e il calore di sempre.1 punto
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Premesso che NON sono monete, ma sono piuttosto assimilabili a medaglie, ( io propenderei più ai gettoni) stilisticamente non sono il massimo, penso non gli si possa ascrivere nessun valore numismatico, ma semplicemente quello del metallo fino contenuto. saluti TIBERIVS1 punto
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