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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/23/20 in Risposte

  1. Tremate all’idea di ricevere posta da lei, vero?? È un po' come quando vi arriva l’avviso di una raccomandata: non sono mai buone notizie per voi. Lontani i tempi in cui per posta si ricevevano lettere d’amore…. Ma vi rassicuro, Maria De Filippi non c’entra… E neppure c’entrano Tom Hanks e Meg Ryan…. Non è il genere di film che amo…e poi Meg Ryan non è mai stata il mio tipo….forse a proposito di tipo, per rimanere im tema di posta, preferisco Jessica Lange ne “ Il postino suona sempre due volte”: Certo non posso paragonarmi a Jack Nicholson…..ma me ne faccio una ragione…? Invece, per vostra fortuna, si tratta di una moneta che parla dell’imperatore Nerva e di un evento particolare a lui legato e poco noto (o per lo meno a me) e che è conosciuto proprio grazie ad essa: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Torniamo alla moneta. Ho fatto un giro sui vari siti di catalogazione e letto alcuni articoli specifici, ma si parla sempre di “muli al pascolo”, se non addirittura di mule (in inglese il plurale è identico). Ora io non ci capisco nulla di equini e dalla osservazione della moneta ne capisco ancora meno: forse hanno le orecchie un po' lunghe per essere cavalli…quanto all’essere muli o mule…. A proposito di inglese, ho trovato interessante il fatto che “mule” è anche il corriere, proprio come nel recente film di Clint Eastwood dove per l’appunto l’attore/regista e’ un corriere della droga... A questo punto mi viene un altro dubbio: venivano usati anche i muli (o similari) nel cursus publicus? Ma non erano meglio i cavalli che sarebbero stati più veloci? In fondo serviva più la velocità che la forza… A meno che in certi casi non servisse anche il trasporto, insieme ai messi, anche di alcune particolari merci pesanti. Trovo anche strana la scelta di rappresentare sulla moneta i muli e non i cavalli. Mi farebbe piacere saperne qualcosa di più magari da qualcuno di voi più esperto di storia e civiltà romana. Parlando nello specifico di questo bellissimo sesterzio, vediamo i muli con i loro finimenti che brucano l’erba. Dietro di loro c’è un carretto a ruote alte (il birotium- carro a due ruote- in italiano biroccio o barroccio) con le stanghe verticali e le imbragature appoggiate. La scena rappresentata è placida, con gli animali al pascolo e il veicolo fuori servizio. La decisione di rappresentare una scena piuttosto idilliaca, con gli animali staccati dal loro giogo che brucano invece di rappresentarli legati al carro in movimento, è un riflesso perfetto della legenda del rovescio, che a sua volta si riferisce alla abolizione del carico che gravava sui liberi cittadini. Ritengo che questa moneta sia un piccolo capolavoro sia per quello che rappresenta (il messaggio) sia per quello che è (un vero fotogramma di vita campestre). A me piace molto, la trovo suggestiva. L’immagine del rovescio, molto simile ad un piccolo quadro, è distensiva e rilassante. Mi ricorda infatti alcuni scene di campagna, tipo quelle dipinte da Van Gogh: Vincent Van Gogh. Mezzogiorno. Riposo dal lavoro. 1890Museè d’Orsay , Parigi Particolare del dipinto: si vede il carro con le stanghe altre e gli animali a riposo che brucano (qui buoi, animali da lavoro).. Ma mi fa venire in mente anche quelle immagini dei film western o delle serie televisive che andavano di moda negli anni’80, tipo “Alla conquista del west”… E perché no? Tex Willer…il mio fumetto preferito in gioventù (ma qualche volta lo leggo ancora)…qui mentre sorseggia il buon caffè bollente del vecchio pard, il satanasso kit Carson, mentre alle spalle aleggia minacciosa l’ombra dell’irriducibile nemico Mefisto... Spero di non avervi annoiato. Buon sabato. Stilicho
    13 punti
  2. Un altro grossone del peso di 2,97 grammi. Arka Diligite iustitiam
    6 punti
  3. A chi ama la "Quadriga veloce", questo esemplare piacerà di sicuro...
    5 punti
  4. Ammetto la mia ignoranza in materia. Comunque mi pare si stia parlando di un progetto ancora in fase di preparazione da parte di PCGS (che di soldi ne ha) e non certo un sistema collaudato, comunemente in uso da presunti consulenti/periti di case d’aste internazionali. Magari tra 10 anni (o più) le perizie potranno essere aiutate con l’utilizzo di intelligenze artificiali e software elaborati come quello qui descritto. Non credo, tuttavia, che la figura del perito verrà a scomparire completamente, così come la tecnologia in ambito medico è difficile che sostituisca completamente la figura del medico. Può essere, invece, che serva per facilitare, integrare e aiutare le competenze, le conoscenze di base che, comunque, dovranno sempre esserci. Appurato che il tipo di Facebook è un “furbacchione” che voleva comprare la sua moneta per due soldi (tra l’altro un listino per le monete false mi mancava proprio...), mi sembra che sia anche poco pratico (fortunatamente) di truffe. Insomma, poco convincente su tutta la linea...
    3 punti
  5. Fra le più belle schede a tematica europea ci sono quelle di Cipro sull'euro: In cui il retro si poteva comporre come in un puzzle: Ancora meglio con quelle dell'Ungheria:
    3 punti
  6. buona sera ecco un carlino di Carlo ii d'Asburgo del 1685 I tipo
    2 punti
  7. Ciao a tutti! Proseguendo nella mia ricerca sulle medaglie dell'inflazione tedesca del 1923 ho trovato alcune immagini semiserie che posto qui di seguito: Gutemberg (quello della bibbia): "La stampa non l'avevo inventata per questo!" Due mendicanti: "Prima gli chiedevi soldi e ti davano del pane, adesso vuoi del pane e ti danno dei soldi!" Tappezzeria economica: Le riserve bancarie Il peso del denaro!!! e la fine dello stesso: Macinato... macerato... bruciato... la crisi del '23 ha spedito direttamente la Germania verso la famigerata dittatura che tutti noi conosciamo, che ha portato l'Europa sull'orlo del baratro - anzi, forse oltre... Adesso - confidando sulle basi democratiche dell'Europa di oggi che io sostengo - mi permetto di fare una battuta: State in salute! Servus, Njk
    2 punti
  8. Che ciarlatano...anche il suo italiano è usurato e danneggiato al 65%...
    2 punti
  9. Dando sfogo alla creatività, il mio progetto numismatico del 2020 è il catalogo delle mie monete. Il video è lunghetto ma credo non banale. Si tratta di un catalogo con molte libertà e personale ho inserito mie foto e mie scritti inediti, buona visione
    2 punti
  10. buona sera. condivido 2 cavalli di Filippo II -corona
    2 punti
  11. Torniamo a Merano con due simboli differenti sui grossi tirolini dell'epoca di Enrico (1295-1335). Il primo simbolo è un bottone, il secondo una foglia. Nel secondo esemplare vorrei anche far notare un particolare, ovvero le due piume ai lati del collo dell'aquila. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  12. Interessante post @Stilicho ottimamente esposto . Con una piccola digressione, per l'impiego 'equestre' del mulo, si può ricordare Anassilao tiranno di Reggio e Messana che nel 480 A.C. nella 73^ Olimpiade, è vincitore della corsa delle bighe con pariglia di muli : le monete di Messana raffigurano quella biga con i muli incoronati da Nike .
    2 punti
  13. Buongiorno, @mariarosariacomplimenti ancora per la varietà delle tue monete, che trovo sempre interessanti. Mi permetto di postarne una delle mie, sinceramente non sono sicuro che sia lo stesso nominale, anche perché differiscono in qualche particolare, ovviamente la conservazione media delle mie monete è quella che vedi. A questa tengo in modo particolare, mi è stata regalata da un caro Amico che ama le Borboniche ma secondo me anche il Vicereame ? Saluti Alberto
    2 punti
  14. Ecco, questo è lo stadio finale (o meglio il massimo della rottura che ho trovato io). Si vedono le due rotture sulla foglia e una piccola frattura. Sulla lira del 1949 ogni tanto si trova, nella vecchia monetazione è più rara la rottura sulle 10 lire 1948.
    2 punti
  15. Buongiorno..proseguo con un'altra commemorativa..nel 1998 era il bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi, grandissimo poeta e non solo purtroppo morto a soli 39 anni..
    2 punti
  16. Buonasera, Fondi Europeo Sviluppo Regionale. Saluti Alberto
    2 punti
  17. Buonasera, mi permetto di postare il mio modestissimo grano, anche se non si capisce la data.. ? Saluti Alberto
    2 punti
  18. quest'ultimo e' in discrete condizioni
    2 punti
  19. Questo è del tipo raro con la sigla P del mastro di prova Filippo Pacifico sotto le sigle del mastro di zecca Michele Cavo...
    2 punti
  20. Un'unica scrivania , tagliata a metà dal confine, ripristinato in seguito al Covid-19. Da una parte è seduto il sindaco italiano, di Gorizia, Rodolfo Ziberna, con tanto di fascia tricolore e, dall'altra, il primo cittadino di Nova Gorica, Klemen Miklavic con il collare della sua città. Entrambi con la mascherina, si parlano e si scambiano progetti e documenti. La nuova rete confinaria non li ha fermati. Insieme, hanno deciso di lanciare un messaggio ai governi e all'opinione pubblica: "Mentre a Bruxelles i vertici dei paesi europei litigano su ogni cosa, ergono confini e, sulla gestione del virus ognuno va per conto suo, i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, continuano a lavorare insieme per costruire l'Europa vera, quella dei cittadini, delle famiglie, con i loro mille problemi" . "In questi mesi mesi molta gente si è trovata a dover affrontare difficoltà enormi, chiusa in casa con bambini grandi e piccoli mentre gli operatori economici, hanno dovuto sospendere le loro attività, si sono ritrovati senza incassi e senza stipendio- spiega il sindaco Ziberna- e sia io sia il collega Miklavic abbiamo condiviso pensieri, informazioni e azioni, cercando anche di far dialogare i governi, per concertare le scelte sulla chiusura del confine. Purtroppo non c'è ascolto ma noi andiamo avanti, anche per continuare, sempre più convinti, sulla strada della candidatura di Gorizia e Nova Gorica a capitale europea della cultura, consapevoli che l'Europa dei popoli quella che vuole veramente costruire un futuro insieme passa attraverso i territori. Ecco, con questa azione dimostrativa vorremmo che i vertici di Bruxelles recuperasse lo spirito europeo iniziale che guardava a ciò che unisce i popoli e non a ciò che divide. E ci fosse un impegno forte ad affrontare i gravissimi problemi che il Covid-19 ha lasciato ovunque
    2 punti
  21. Ecco l'esemplare in mio possesso. Grazie @Stilicho per la bella discussione
    1 punto
  22. @Illyricum65 Grazie per la segnalazione di questo articolo che penso sia il giusto completamento alla discussione, non solo perché parla dell'argomento in oggetto, ma anche perché estende il discorso a tutta la monetazione di Nerva (un imperatore che in verità vedo passare poco sul forum, chissà perché) con un occhio bene aperto sul contesto storico. Faccio notare che e' una tesi di laurea il cui curatore e' Adriano Savio, autore del bel libriccino (perché tascabile?) "Monete romane" che tengo sempre sul mio comodino e che contiene l'ABC della monetazione romana antica, strumento utilissimo per i neofiti. Ciao da Stilicho
    1 punto
  23. Il particolare delle due piume e' davvero interessante, non l'avevo mai visto. Complimenti Artur.
    1 punto
  24. Dovrebbe essere una moneta di Arpi, come questa : https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2836&lot=15
    1 punto
  25. Buon pomeriggio. Leggo solo ora del seguito che ha avuto questa discussione che per me era conclusa un paio di settimane fa e della metamorfosi del mio pseudonimo in Pollonia da parte del nostro amico 26, alle cui sviste siamo ormai abituati, che mi richiama in causa. Anche nel suo intervento per dire che la forma filologicamente più corretta a lui risulta essere tetradrammo non si è reso conto d’aver scoperto l’acqua calda in quanto l’argomento era già stato dibattuto sul forum con questa conclusione, tant’è che alcuni utenti come okt e Valteri hanno adottato il lemma con la desinenza o nei loro interventi. Il fatto poi che la forma tetradramma (al maschile) sarebbe una corruzione per dirla con i puristi non ne vieta l’uso da parte di chi, con buona pace degli eruditi linguisti, si affida a un dizionario per verificare la conformità del termine alla norma linguistica, cioè all’insieme di regole riguardanti tutti i livelli della lingua accettato da una comunità di parlanti e scriventi. Proprio in questa sezione del forum, chi vuole accostarsi alla Numismatica viene indirizzato al link http://incuso.altervista.org/docs/Numismatica____.pdf dove può consultare il testo di Solone Ambrosoli che all’indice delle figure elenca le monete denominate Didramma, Tetradramma, Decadramma, ecc. L’autore è il fondatore nel 1881 della Gazzetta Numismatica e successivamente il direttore e fondatore della Rivista Italiana di Numismatica (RIN) che tuttora reca sul frontespizio la dicitura “Fondata da Solone Ambrosoli nel 1888”. Il prof. Serafino Ricci ha completamente rifatto la seconda edizione del manuale “Monete Greche” dell’Ambrosoli mantenendo gli stessi nomi dati alle monete dal suo predecessore. Serafino Ricci, nei primi anni del 1900, è stato docente di Archeologia e di Numismatica e Medaglistica presso l’Università di Pavia e quindi è un mio collega più anziano, anche se abbiamo operato in settori disciplinari diversi. Infine faccio presente che dal sito della Società Numismatica Italiana http://www.socnumit.org/links_6.html c’è la possibilità di collegarsi a “La Moneta Vocabolario Generale” nel menù a tendina che si apre cliccando a sinistra su “La Biblioteca”, e da qui al link che permette di scaricare in pdf l’opera dell’ingegnere Edoardo Martinoli pubblicata a Roma nel 1915 ma ancora attuale per le definizioni utilizzate nelle pubblicazioni scientifiche di carattere numismatico. Chiudo con il richiamo di questa frase del nostro 26 da addetto ai lavori serio come si definisce lui stesso: Vorrei precisare che, spesso, la realtà scientifica è spesso e volentieri sorpassata dall'uso dei comuni mortali. Come dire che noi, comuni mortali, sorpassiamo con l’uso la realtà scientifica. Da parte mia mi permetto di osservare che ripetere l’avverbio spesso nella frase di una riga non è prosa di un addetto ai lavori serio. Ma 26 non mancherà di rispondere che chiaramente si tratta di una svista! Buon weekend
    1 punto
  26. Ciao @Cantucky23bella domanda. Il mio modesto parere è che può essere accettabile ad esempio in una moneta degli Stati Pontifici ( o monete comunque devozionali), in quanto prassi comune (e se ciò non è deturpante per la moneta). Negli altri casi penso che i segni di montatura e/o appiccagnolo deprezzino fortemente la moneta. Ciao Beppe
    1 punto
  27. Per colpa di questa discussione ho riletto le teorie di Pedroni (allego foto dei libri per chi fosse interessato). Fra l’altro la sua teoria, davvero molto suggestiva, rielabora le prime emissioni argentee di Roma con originali spiegazioni anche dal punto di vista iconografico, attribuisce ai censori in carica la potestà sull’emissione e sminuisce il ruolo dei monetari a responsabilità tecniche.
    1 punto
  28. Grazie, la produzione vicereale è difficile trovare in alta conservazione, e quando si trova si fa pagare, spero di poter aggiungere qualche grano in buona/discreta conservazione...
    1 punto
  29. le monete antiche difficilmente crolleranno, fanno parte della nostra storia , e come visitiamo i musei, alla ricerca di oggetti del passato cosi' e' la moneta per lo studioso di numismatica. Chi colleziona monete antiche, non e' solo un raccoglitore seriale ( come potrebbe essere , chi fa la raccolta dei 2 euro commemorativi )..che oltretutto un settore che mi sembra in calo, rispetto ai primi anni dell'euro, ma e' un collezionista attento, documentando sulla tipologia di monete della propria raccolta e quindi avra' sempre una documentazione libraria e a volte anche una piccola bibblioteca dedicata alla propria collezione. Il vero numismatico, guardera' sempre la moneta con gli occhi dello studioso, a volte incurante anche della conservazione di questa, ma con la voglia e la costanza di ricomporre un certo periodo storico. Questa e' la piu' grande soddisfazione e appagamento, che la ricerca del pezzo mancante puo' dare a chi colleziona monete.
    1 punto
  30. Ciao Cristiano, FEDINAN grammi 5,83 - 24mm FERDINAN grammi 5,70 - 24 mm Ferdinan grammi 5,80 - 26 mm
    1 punto
  31. @vitellio Innanzi tutto grazie davvero per il riscontro positivo. In effetti, il mulo risponde ai requisiti che hai elencato. Io avevo qualche dubbio in particolare circa il fatto che i cavalli sono più veloci. Devo dire che l'immagine che hai postato sembra proprio quella del sesterzio! Circa la moneta, in effetti quando ne cercavo una da postare per la discussione, ho fatto un pò fatica perché non trovavo monete abbastanza ben conservate. Quanto al tuo commento sui fondi spianati e il collo (ho avuto modo di apprezzare la tua competenza in un altro post in sezione), lo apprezzo particolarmente perché lo trovo istruttivo per me. Un cordiale saluto anche a te! Stilicho
    1 punto
  32. Zora la bella zigana Sei partita per l'Africa italiana un giorno dalla bella Lombardia, la tua non era certo codardia a lasciar della casa la buriana. Cercavi forse la libertà africana? Eri stufa del paese-sacrestia? O della gente piena d'abulia? Meglio se rimanevi la zigana a leggere il futuro sulle mani noiose di turisti a Mandello, piuttosto che seguire quel soldato innamorato solo di aeroplani ma capace di usare il manganello. I tuoi begli occhi verdi ha rovinato.
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  33. Ciao Alberto, lo troverai. La riduzione di diametro nei tondelli si ebbe proprio in quell'anno.... 5 Tornesi 1797 - 1798 e ora questo Grano Cavalli 1797 Un altro tassello nella ricostruzione del lavoro che si faceva nella zecca Napoletana.
    1 punto
  34. @savoiardo Sì, alla luce dei ragionamenti che abbiamo fatto insieme, propenderei per la RIC VIII Arelate 275 di Costanzo II. Un altra possibilità, in teoria, sarebbe la RIC VIII 300 che e' molto simile alla 275 solo che ha una stella nel campo sinistro del rovescio, poco sopra il globo, che qui mi pare di non notare. Ciao da Stilicho
    1 punto
  35. In questo tetradramma imitativo di Taso la testa di Dioniso al diritto e la figura di Eracle con clava e pelle di leone al rovescio sembrano create sotto l’influenza di farmaci allucinogeni. Starting price: 200 EUR - Estimate: 250 EUR - Result: 1.200 EUR Lot 133. THASOS-IMITATION. Die Imitationen. AR-Tetradrachme, 1. Jahrhundert v. Chr.; 16,83 g. Dionysoskopf l. (!)//Herakles mit Keule und Löwenfell n. l. stehend. Legende (von innen gelesen): ΑΘΙΛΛΙΩΝ / ΧΟAVΙΩΟARΙ / -|-|-, also Athillion (Sohn des) Chotiovus (evtl. lokaler Stammesfürst). Dembski -; Göbl, Ostkelten -; Kostial -; Lukanc -; Slg. Flesche -. Wohl unpubliziert und von größter numismatischer Bedeutung. Vorzüglich Exemplar der Auktion InAsta 67, San Marino 2017, Nr. 7. Thasos-Imitationen mit Linksportrait sind grundsätzlich eine Rarität (Anteil bei Lukanc: 0,75%!); die wenigen bekannten Exemplare weisen alle eine zu Punktreihen degenerierte Legende auf, mit drei Ausnahmen: Lukanc 1891 und 1893 und unser Stück; gegen eine extreme Verballhornung der Reverslegende (ΗΡΑΚΛΕΟAR ΣΟAVΗΡΟΣ) bei unserem Exemplar spricht, daß der keltische Stempelschneider das griechische Alphabet sehr gut beherrscht und die Thasos-Legende nicht etwa verballhornt, sondern komplett durch ein Muster (-|-|-) ersetzt und damit bewußt das Ethnikon auslöscht. Schöne Beispiele für eine "echte Verballhornung" sind die beiden o. a. Lukanc-Exemplare.
    1 punto
  36. Che occhio! Non avevo notato questo particolare. apollonia
    1 punto
  37. l'unico punto in cui noto una coincidenza strana sono le zone contrassegnate dai rettangoli, al dritto un evidente segno nel campo che segue la circonferenza del bordo... e al rovescio corrisponde esattamente nello stesso punto una leggera debolezza sulla legenda "NVA" con qualche segnetto che segue il bordo. Sulle zone cerchiate in rosso non noto anomalie sospette.
    1 punto
  38. Oggi al telefono mi hanno detto che hanno in spedizione più di due mila raccomandate. Mi hanno dato il numero della mia spedizione già fatturata dicendomi però che verrà messa in spedizione non prima della fine della prossima settimana...
    1 punto
  39. Tesi veramente molto affascinante. Questo demolirebbe decenni e secoli di manuali e cataloghi. Però è una spiegazione molto affascinante. Mi sono sempre chiesto (senza informarmi) cosa cambiasse tra una moneta EX. A. PV e una normale e perchè imporre quella scritta. Ad esempio come detto sopra, per l'emissione http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G227/1 c'è sia la versione EX. A. PV che quella normale e non mi spiegavo perchè.
    1 punto
  40. Per la mia esperienza sugli appiccagnoli credo che il D/ non presenti l'usura classica di queste monete, cosi lavorate, mentre il R/ sembra averene un pò d'usura da "strofinamento". I segni messi in evidenza potrebbero essere anche dei semplici colpi che in monete di questo peso e metallo sono facili da trovare. Sarebbe da vedere il contorno, cosi direi per un 90% no,solo usura e colpetti vari, niente appicagnolo rimosso.
    1 punto
  41. Posto l'ultima dedicata a Volta..su un lato l'aula Volta..sull'altro la statua nel cortile Volta..università di Pavia
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  42. Buona sera, Grazie per le interessati ricerche. Trovo questa moneta dedicata alla lampadina molto piacevole da guardare e artisticamente ben fatta. Mi dispiace che questi dollari non sono pensati per la circolazine... Saluti
    1 punto
  43. Ciao Cristiano. Ho misurato il diametro dei miei Grani cavalli 1797 e 1798, sono tutti di 24mm tranne il FERDINAN con lettere piccole che è stato coniato su un vecchio tondello da 26 mm
    1 punto
  44. Mi piace. Proprio bella l'idea di farsi uno zecchino personalizzato. Ti segnalo allora un mistero genovese: moneta da 96 lire della serie Madonna con il verso del 4 Lire della serie San Giovanni e visto che esiste un'altra moneta in argento con i rispettivi retri qualcuno ipotizzò il semplice scambio di punzoni mentre il "solito" Pesce (che possedeva l'esemplare in argento), molto più romantico, scrisse che il pezzo fu coniato da un Genovese che doveva restituire da tempo un debito di 4 lire ad un maniscalco veneziano per ostentazione e risarcimento.
    1 punto
  45. Ciao la leggibilità è limitata ma i tratti visibili sono inconfondibili. Si tratta di un sesino di Modena per Frnacesco I attribuibile al 1° periodo di gestione della zecca affidata a Joseffo Teseo. Il periodo temporale è compreso fra il 1630 e il 1638 ma, per quanto riguarda i sesini, a mio parere, ulteriormente restringibile fra il 1633 e il 1638. Questa tipologia è caratterizzata da un aspetto giovanile del ritratto e dalla rappresentazione a mezzo busto, riccamente vestito con colletto ornato di pizzo, che compare anche nelle muraiole e nei giorgini della stessa serie. Di seguito un esemplare più leggibile; da notare la legenda molto semplificata F.I.M.R.D.VIII e, sotto il taglio della spalla, le sigle IT dello zecchiere Josefo Teseo. un esemplare con piccole, infinitesimali, ma reali porzioni di argentatura superficiale... Un altro esemplare della stessa serie ma busto leggermente differente... con lo stesso stile di ritratto un giorgino passato per una vendita Crippa (raro da non confondere con il giorgino con San Geminiano sulle nubi ma busto con colletto semplice tipo camicia) e per finire la muraiola (ex vendita Aurora numismatica)... come vedi le possibili varianti per queste monetine sono tante, particolari ed invitanti. Se ti piacciono... devi solo iniziare la caccia... ciao Mario
    1 punto
  46. Non sono d'accordo. In fondo si celebra la nascita e come meglio si poteva che richiamando la chiesa natale con una stella? È il rametto di ulivo che è un po sacrificato, e posizionato secondo me, in malo modo....
    1 punto
  47. della serie mancava lei.. la sorella minore, per l'occasione ho sperimentato nuove soluzioni di illuminazione.. in particolare mi piacevano i risultati del dritto.. un mix di condizioni per cercare di combinare al meglio 3 fattori... 1 - rendere al meglio la tridimensionalità dei rilievi( visto che sono molto bassi); 2 - cercare di dare una illuminazione il più possibile uniforme.. per evitare antiestetiche zone d'ombra; 3- avere una illuminazione con l'intensità giusta per esaltare freschezza e brillantezza del metallo senza bruciature.. vi assicuro che combinare queste 3 cose insieme su questa moneta è una impresa veramente difficile per me. Dopo aver fatto la foto mi sono accorto che una parte bordo a destra non era sollevato abbastanza dal gommino, che appunto copre un po il bordo... allora ho cercato di ripetere la foto uguale,dopo averla sollevata un po... morale della favola non sono più riuscito a fare la stessa foto... come questa.. è proprio vero che questa moneta ha il fascino della maledizione ??
    1 punto
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