Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/26/20 in Risposte
-
Sono sempre stato attento a scaricare i PDF dei principali cataloghi d'asta al loro apparire, ben conoscendo che dopo qualche tempo sarebbero scomparsi, sostituiti da altri volumetti più recenti. Tanto più per la NAC, indubitabilmente la più importante Casa Numismatica mondiale riguardo alla monetazione classica e tra le principali per quella di Area Italiana. Peccato per gli "introvabili" primi cataloghi, e pure per quelli più recenti per i quali NAC non ha mai postato i PDF corrispondenti. Sul sito erano comunque presenti le aggiudicazioni, che scaricavo regolarmente integrando i cataloghi cartacei o virtuali in mio possesso. Da qualche giorno (in corrispondenza con la recente pubblicazione del catalogo elettronico della "Spring Auction" tenuta ieri) il sito internet NAC è stato completamente rinnovato, e ad una mia prima parziale esplorazione, sembrava apparentemente impoverito ... Oggi sono ritornato ed ho scoperto che in realtà è semplicemente ancora in costruzione e nel frattempo è risultato ottimamente organizzato e ricco. Anche se un po' nascosti sono in via di caricamento TUTTI i cataloghi NAC. Ad oggi sono visibili i numeri 1-9 e 83-120 e di questi è scaricabile il PDF dei numeri 1-9 e 106-116. Sono riapparse anche le aggiudicazioni ed il sito nel complesso è molto godibile! Ringrazio molto Arturo Russo (@art74) e la NAC per questo magnifico regalo e, visto che l'appetito vien mangiando, confido che presto possano essere disponibili e scaricabili tutti i cataloghi di questa splendida Ditta Numismatica! http://www.arsclassicacoins.com/catalogues/5 punti
-
Ma che spettacolo... https://www.comunenegrar.it/c023052/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20281 https://www.larena.it/territori/valpolicella/negrar/nuovi-mosaici-sotto-al-vigneto-1.7535549 Dovrebbe esser questa: SCHEDA SINTETICA DEL SITO Cronologia dei rinvenimenti 1887 rinvenimento casuale - reinterro 1922 scavi (parziali) Soprintendenza alle Antichità delle Venezie – reinterro 1975 scavo (parziale) Soprintendenza alle Antichità del Veneto – reinterro Notizie storico-critiche In seguito a vari affioramenti di laterizi, intonaco dipinto e mosaici, nel 1887 fu scoperto, a m 1,25 di profondità, un tratto di mosaico pavimentale e, con la prosecuzione dello scavo, ne emersero almeno altri tre che furono acquistati dal Comune di Verona. In seguito al rinvenimento di un altro lacerto musivo, nel corso di lavori agricoli, nel 1922 fu condotto uno scavo da parte della Soprintendenza alle Antichità, che mise in luce nuovi ambienti pavimentati a mosaico. Nel 1975 lo sbancamento per l'edificazione di un’abitazione privata, in un’area adiacente, permise di individuare un’ulteriore ambiente con pavimentazione musiva. Interpretazione Villa rustica, a carattere residenziale e produttivo di media età imperiale (III sec. d.C.), di cui fu esplorata solo una parte del settore residenziale (pars urbana), con la messa in luce di una grande sala rettangolare, affiancata da altri ambienti laterali e un lungo portico settentrionale. Tutti gli ambienti presentano una pavimentazione decorata a mosaico. Nella sala centrale vi erano cinque quadri figurati inseriti in riquadri geometrici: un emblema con una scena mitologica al centro, putti in veste d'auriga nei quattro riquadri laterali. I pavimenti degli altri ambienti presentavano invece pregevoli decorazioni geometriche. Sono stati rinvenuti anche numerosi lacerti di intonaco dipinto, varie monete tra cui un sesterzio di Lucio Vero (161-169 d.C.), un piccolo braccialetto, un anello e un ago da cucito in bronzo, un campanello e i piedi di una piccola figura in terracotta con tracce di doratura. http://www.sbap-vr.beniculturali.it/news/negrar-vr-villa-romana-riscoperta-e-nuove-scoperte https://www.academia.edu/4588975/Sofia_Piacentin_La_villa_romana_di_Negrar_storia_delle_ricerche_in_Annuario_Storico_della_Valpolicella_XXVII_2010_-_2011_pp._53_76 Ciao Illyricum5 punti
-
Buongiorno..notizia di qualche ora fa..scoperta parte di pavimentazione a mosaico e fondamenta di un'abitazione romana a negrar di valpolicella ..erano anni che ci provavano con carotaggi per trovarla..alcune foto.. PS non riesco a postare il link dalla rete4 punti
-
Buongiorno Cris, Non se la prenda, le reazioni possono sembrarle sgradevoli, ma si metta nei panni di chi studia e si appassiona alla numismatica. E' sembrato talmente fuori dal mondo offrire 50 euro per monete che non valgono quasi nulla, che qualcuno ha pensato a una provocazione, a uno scherzo. Magari la prossima volta provi semplicemente a chiedere il valore di queste monete e vedrà che otterrà una valutazione serena. Poi se le piace collezionare, può cominciare anche da monete come queste, che non hanno valore numismatico ma hanno una loro storia, piccola o grande che sia. Mi ricordo che una volta mi hanno offerto un rublo bucato del 1898. L'ho pagato pochissimo e so che non ha alcun valore, ma ho pensato: forse era stato usato per un braccialetto, forse appeso alla culla di un neonato, forse...così l'ho comprato. Anche gli scarterelli hanno una loro dignità. Un abbraccio Luigi4 punti
-
Ma è ovvio. Torni tra una settimana e, se sei fortunato, te la paga 310 o 320 (quando te ne dovrebbe offrire, stando all’attuale quotazione dell’oro, quantomeno 350). Mi sembra un commerciante francamente poco onesto, che sfrutta l’ingenuità delle persone per ottenere un maggiore interesse economico (o almeno questa è l’impressione che mi ha dato). Ti consiglio, pertanto, di rivolgerti ad altri professionisti. Magari prova a sentirne 4 o 5 e vedi chi ti fa l’offerta migliore... Mi permetto, per concludere, di mostrare un servizio della trasmissione Tagadà, in cui si parla dei compro oro e della scarsa onestà di certi operatori del settore. Quando si parla di soldi bisogna sempre tenere gli occhi ben aperti, onde evitare “spiacevoli esperienze”...4 punti
-
10 Tornesi 1825 lettere grandi al dritto e simbolo stella a 5 punte. Riferimenti : D'Incerti 107 Pagani 119 Magliocca 473 Comune Taglio liscio, Peso grammi 30,124 punti
-
Dopo anni di ricerca l'ho trovata, sono troppo felice! Insieme al 1831 Torino il 1824 Genova è la più rara della serie, manca in tantissime collezioni (mancava ad esempio nella Rocca e nella Vitalini), secondo me più un R4 che un R3 Conservazione circolata ma piacevole, debolezza tipica sui capelli, senza colpi nè graffi nei campi, chiusa BB "esemplare sano e di grande rarità"3 punti
-
3 punti
-
Una bella curiosità, 10 centesimi "asse alla tedesca":3 punti
-
Condivido anche il mio Tornese Uno del 1827 con simbolo punto. Riferimenti : D'Incerti 112/b Pagani 127/d Magliocca 478/a Raro Peso grammi 3,12 Taglio liscio EX UTRIUSQUE SICILIAE Lotto 6863 punti
-
Esistono diverse varianti di questa tipologia di quattrino sia del D/ che del R/. Sicuramente non sono conosciuti ancora tutti gli accoppiamenti tra D/ e R/. Eistono infatti D/ con in legenda : GVIDVS VB VRBINI DVX come segnalato in diverse varianti dal CNI, ma esiste anche una variante con al R/ + FIDES ESPES CARITAS, al CNI 34. Secondo me, quindi, si tratta di un accoppiamento inedito tra D/ e R/, anche se entrambe le legende sono già conosciute pur con le diverse varianti di punteggiature in legenda (stellina, rosetta, o altro). Andrea Cavicchi, nel suo Le Monete del Ducato di Urbino, di questa variante con ESPES non ne fa cenno.3 punti
-
3 punti
-
Buonasera, minuscola moneta di Rame 1 Cent. 1904 Vittorio Emanuele III. Saluti Alberto Ps. Foto ingrandita3 punti
-
Buongiorno, lei afferma "non che abbia dubbi sull'autenticità", in realtà mi sembra di capire che di dubbi ne abbia molti... Francamente questa discussione a me pare un po' surreale, per prima cosa lei acquista una moneta di cui conosce poco o nulla, per fare un investimento e già questa è una cosa che mi fa (mi scusi) sorridere, perché bisognerebbe documentarsi molto bene prima di comprare una moneta e non dopo... Poi lei afferma che ha voluto "rischiare" comprando una moneta che non la convinceva fino in fondo. Dice che ha speso parecchi soldi, la posta sul forum per chiedere pareri e quando qualcuno le fa notare che potrebbe trattarsi di una volgare patacca da bancarella, lei si inalbera sostenendo che la sua moneta è assolutamente autentica. Mi scusi ma se lei è così sicuro dell''autenticità della sua moneta, perché l'ha postata sul forum? Quando si posta una moneta si devono accettare tutti i pareri, anche quelli che non ci piacciono... Poi comunque bisognerebbe comprare soltanto monete che si conoscono bene, soprattutto quando si devono spendere parecchi soldi per l'acquisto...3 punti
-
Metlich dice Milano o Ticinum, n. 51 ... comunque è lei @Adelchi663 punti
-
Ops! Avevo dimenticato la mezza Piastra ? D'Incerti 104 Pagani 115 Magliocca 470 R2 Peso grammi 13,68 Taglio dritto3 punti
-
Buona sera a tutti, volevo rassicurarvi, ho ancora qualche scheda Telefonica da condividere qui con voi.. ? E ancora tanto da dire...2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
Dopo le meraviglie di monete che avete gentilmente condiviso, prendo il coraggio e posto le mie molto più modeste... Comincio con la Piastra 1825. Questa moneta pur essendo in discreta conservazione, presenta una sgradevole anomalia: sembra satinata ed ha un colore che riporta all'alluminio ( l'avevo presa su Ebay un paio di anni fa ed a un buon prezzo ma il venditore aveva inserito delle foto un pò sfocate..). Non penso si tratti di un falso perchè peso, diametro rientrano nei limiti ( peso: 27,19 g ), la lega è di argento ( ho fatto la prova della "riga nera su foglio bianco). Probabilmente è stata coniata su un tondello dove la lega di argento ( 833,33 x mille ) e Rame non si era amalgamata bene. Mi piacerebbe sentire la vostra opinione. La legenda del taglio è al D/ Ciao Tutti gli Amici del Forum, Beppe2 punti
-
2 punti
-
Francesco I 20 grana 1826 moneta non in alta conservazione ma molto raro da trovare in circolazione.2 punti
-
Buonasera a tutti, condivido stasera la Piastra da 120 Grana del 1826, abbastanza raretta e con patina originale.2 punti
-
Continuo con gli argenti per Francesco I presenti in Collezione con questo Carlino 1826. Riferimenti: D'Incerti 106 Pagani 117 Magliocca 472 Proviene da un listino "Primavera 1997" lotto 703 del Numismatico di Avellino: Roland Becker Peso grammi 2,29 Taglio rigato. Giudicato dallo stesso BB+2 punti
-
Piastra 1826 Reimpressa su 12 Carlini della Repubblica Napolitana.2 punti
-
Buonasera, 10 Cent. APE 1924 Vittorio Emanuele III. Una delle mie preferite. Saluti Alberto2 punti
-
Salve a tutti. Ecco la prima savoiarda del anno! Decentrata, con debolezza di coniatura, e non se legge bene le sigle del zecchiere. Ma l'ultima lettera sembra essere la parte bassa d'una B. Dunque forse la sigla TB. Che pensate? Grazie.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
In queste occasioni mi sale la rabbia e sarei tentato di sostenere la reintroduzione delle punizioni corporali. Sia chiaro sarei tentato, però mettendomi nei panni dei derubati e quel "sarei" tenderebbe a diventare "sono" e poi alla fine se dovesse capitare a me penso proprio di diventare il portavoce di una proposta di legge in materia1 punto
-
1937 Unione Sovietica - 5 Chervontsev (1 chervontsev = 10 rubli) Nel 1937 fu emessa una nuova serie di banconote in tagli da 1, 3, 5 e 10 chervontsev, furono i primi biglietti a mostrare il ritratto di Lenin (1870-1924). Il chervontsev circolò fino alla riforma monetaria del 1947, le vecchie banconote vennero sostituite dalle nuove espresse in rubli in un rapporto di 10 a 1, i vecchi chervonets, che in precedenza corrispondevano a 10 rubli, furono equiparati a un nuovo rublo.1 punto
-
cru. C.G. Sta per Crusafont: Cataleg General de la moneda Catalana cru. V. S. sta per : Crusafont y Sabater acunaciones de la corona catalano-aragonesa1 punto
-
10 Tornesi con simbolo stella a 6 punte, da notare gli alti rilievi del Busto di Ferdinando I. Negli esemplari in ottima conservazione se ne apprezza la cura nell'incisione, come se fosse una Medaglia. Complimenti @Litra681 punto
-
mi riesce un po difficile capire il lustro delle monete.. i rilievi sembrano discreti... credo che il 50 lire stia messo meglio.. si intravede qualche bagliore. Il 5 lire ha dei colpi o difetti di conio al bordo e qualche segno al dritto. direi un bb++ per il 5 lire, qspl il 50 lire1 punto
-
10 Tornesi Simbolo fiore a 5 petali ma con lettere di dimensione più piccole in legenda al dritto. Riferimenti D'Incerti 119/a Pagani 107/a Magliocca 473/a Rara. Peso grammi 31,82 Taglio liscio.1 punto
-
1 punto
-
1937 Spagna - Bilbao - 10 Pesetas Guerra civile spagnola (1936-1939) Consiglio di Asturie e Leon - 25 Centimos1 punto
-
Ciao a tutti! Propongo di vedere la moneta della Germania. Sede Vacante, vescovato di Eichstedt Doppeltaler 1790 materiale: Ag peso 56.12 gr, diametro 52 mm. Raffigura il Castello di Willibaldburg, costruito intorno al 1353.Fino al XVIII secolo, rimase la residenza principale dei principi vescovi di Eichstatt.1 punto
-
Complimenti @Asclepia davvero un bel 3 grana. Moneta molto ostica da trovare in alta conservazione e quando la si trova le cifre sono a 3 zeri. Il tuo esemplare è davvero molto bello, e degno di stare in collezione, nonostante le solite mancanze di metallo molto frequenti nella monetazione di Murat1 punto
-
Moneta senza dubbio collezionabile,peccato per il "vaiolo", ma senza questo problemino e senza la mancanza di metallo sul bordo al R/,l'avresti pagata" l'ira di Dio".Questa moneta fa parte della tipologia che avrebbe dovuto avere l'anno sotto la giuntura dei rami di alloro.L'anno è stato abraso?o non è stato proprio inserito? dalla foto non riesco a vedere bene. Salutoni odjob1 punto
-
Il 1941, a differenza del 1940, é un'annata rara, 250.000 pezzi coniati. Il tuo esemplare lo valuterei bb/bb+, nel nostro catalogo lamoneta puoi vedere tu stesso i passaggi in asta. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-ALB/1-1 Un fdc supera tranquillamente i 450/500 euro, nel tuo caso siamo sui 70/80 euro, forse anche qualcosa in più. Un saluto1 punto
-
Tremate all’idea di ricevere posta da lei, vero?? È un po' come quando vi arriva l’avviso di una raccomandata: non sono mai buone notizie per voi. Lontani i tempi in cui per posta si ricevevano lettere d’amore…. Ma vi rassicuro, Maria De Filippi non c’entra… E neppure c’entrano Tom Hanks e Meg Ryan…. Non è il genere di film che amo…e poi Meg Ryan non è mai stata il mio tipo….forse a proposito di tipo, per rimanere im tema di posta, preferisco Jessica Lange ne “ Il postino suona sempre due volte”: Certo non posso paragonarmi a Jack Nicholson…..ma me ne faccio una ragione…? Invece, per vostra fortuna, si tratta di una moneta che parla dell’imperatore Nerva e di un evento particolare a lui legato e poco noto (o per lo meno a me) e che è conosciuto proprio grazie ad essa: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Torniamo alla moneta. Ho fatto un giro sui vari siti di catalogazione e letto alcuni articoli specifici, ma si parla sempre di “muli al pascolo”, se non addirittura di mule (in inglese il plurale è identico). Ora io non ci capisco nulla di equini e dalla osservazione della moneta ne capisco ancora meno: forse hanno le orecchie un po' lunghe per essere cavalli…quanto all’essere muli o mule…. A proposito di inglese, ho trovato interessante il fatto che “mule” è anche il corriere, proprio come nel recente film di Clint Eastwood dove per l’appunto l’attore/regista e’ un corriere della droga... A questo punto mi viene un altro dubbio: venivano usati anche i muli (o similari) nel cursus publicus? Ma non erano meglio i cavalli che sarebbero stati più veloci? In fondo serviva più la velocità che la forza… A meno che in certi casi non servisse anche il trasporto, insieme ai messi, anche di alcune particolari merci pesanti. Trovo anche strana la scelta di rappresentare sulla moneta i muli e non i cavalli. Mi farebbe piacere saperne qualcosa di più magari da qualcuno di voi più esperto di storia e civiltà romana. Parlando nello specifico di questo bellissimo sesterzio, vediamo i muli con i loro finimenti che brucano l’erba. Dietro di loro c’è un carretto a ruote alte (il birotium- carro a due ruote- in italiano biroccio o barroccio) con le stanghe verticali e le imbragature appoggiate. La scena rappresentata è placida, con gli animali al pascolo e il veicolo fuori servizio. La decisione di rappresentare una scena piuttosto idilliaca, con gli animali staccati dal loro giogo che brucano invece di rappresentarli legati al carro in movimento, è un riflesso perfetto della legenda del rovescio, che a sua volta si riferisce alla abolizione del carico che gravava sui liberi cittadini. Ritengo che questa moneta sia un piccolo capolavoro sia per quello che rappresenta (il messaggio) sia per quello che è (un vero fotogramma di vita campestre). A me piace molto, la trovo suggestiva. L’immagine del rovescio, molto simile ad un piccolo quadro, è distensiva e rilassante. Mi ricorda infatti alcuni scene di campagna, tipo quelle dipinte da Van Gogh: Vincent Van Gogh. Mezzogiorno. Riposo dal lavoro. 1890Museè d’Orsay , Parigi Particolare del dipinto: si vede il carro con le stanghe altre e gli animali a riposo che brucano (qui buoi, animali da lavoro).. Ma mi fa venire in mente anche quelle immagini dei film western o delle serie televisive che andavano di moda negli anni’80, tipo “Alla conquista del west”… E perché no? Tex Willer…il mio fumetto preferito in gioventù (ma qualche volta lo leggo ancora)…qui mentre sorseggia il buon caffè bollente del vecchio pard, il satanasso kit Carson, mentre alle spalle aleggia minacciosa l’ombra dell’irriducibile nemico Mefisto... Spero di non avervi annoiato. Buon sabato. Stilicho1 punto
-
Secondo me, dopo un breve momento di solo denaro elettronico, non solo torneremo alle monete, ma alle monete d'oro e argento. Arka Diligite iustitiam1 punto
-
Ciao! Bellissima moneta, complimenti. Questa tipologia di moneta genovese mi affascina sempre, sia per l'iconografia, sia per le dimensioni. Spesso si scrive che questi grossi moduli erano di "ostentazione" o coniati per pagamenti di importanti transazioni; probabilmente in alcuni casi è così, ma fino a che punto? Non conosco le dinamiche della zecca genovese, ma a Venezia i multipli hanno riguardato soprattutto gli zecchini (veramente pochi gli esemplari di scudi e ducati in argento di doppio peso) e potevano essere richiesti alla zecca, liberamente, dai privati; bastava pagare il metallo e le spese di coniazione ed il gioco era fatto. Potevano riportare l'iconografia dello zecchino o di altre monete @favaldar il modulo veneziano più grande che si è censito, è un multiplo da 105 zecchini a nome del Doge Lodovico Manin; un "sottobicchiere" di mm 79 per un peso di gr 367,41. Sono noti anche esemplari di multipli da 100 zecchini, coniati anche sotto altri dogati, ed a scendere, in varie pezzature ed iconografie, fino al multiplo di 2 zecchini. Credo che la discriminante, tra il coniare un multiplo destinato ad una mera ostentazione, piuttosto che per effettuare pagamenti di importanti transazioni, sia la praticità (i veneziani non erano da meno dei genovesi riguardo alla pragmaticità). Personalmente non credo che coniare multipli di zecchini o altre monete per effettuare grandi pagamenti fosse più economico rispetto alla produzione di una barre/lingotti del medesimo metallo e peso, che venivano garantiti semplicemente con l'apposizione di un sigillo, oppure all'uso delle normali monete in circolazione. Io sono più propenso a pensare che - almeno per quanto riguarda Venezia - i multipli che sono arrivati a noi siano di "ostentazione", cioè monete create ad hoc, su commissione, per regalie. Multipli che venivano regalati da persone cospicue ai figli per il loro matrimonio, per un battesimo, per una data ricorrenza, per festeggiare il raggiungimento di una importante carica governativa ..... Giacché si trattava di multipli riferiti allo zecchino o ad altri conii, erano monete a tutti gli effetti e quindi spendibili e non è da escludersi che taluni siano serviti proprio a questo, soprattutto quelli di valore minore, visto che se ne sono trovati alcuni con tracce di usura; quelli di valore maggiore, invece, sono stati spesso bucati e appiccagnolati ... ma questa è un'altra storia. saluti luciano1 punto
-
Buona giornata Bravo! Complimenti per la passione che hai saputo tradurre in una bella iniziativa. saluti luciano1 punto
-
1 punto
-
Se ci tenesse al corrente dell´evoluzione della faccenda le saremmo grati, le chiederei se è d´accordo se posso postare le sue foto direttamente sul forum, in quanto fra un po' di tempo non saranno più visibili a discapito di chi in futuro leggerà. Saluti TIBERIVS1 punto
-
Buongiorno a te, A me però è capitato il contrario. Ero solo sulla moneta e cartamoneta tempo fa e poi negli anni, applicandomi con più metodo alla numismatica, mi sono appassionato anche a forme collaterali di collezionismo. Lasciando da parte la raccolta di mappe e tavole geografiche, che sta diventando per me una cosa assolutamente indipendente, le altre carte che colleziono rimangono, nei miei obiettivi, legate alla numismatica. Quando infatti dico che cerco di affiancarle alla collezione di monete e banconote, intendo dire che creo collegamenti tra le varie parti. Mi piace cioè riportare nello spazio di descrizione di una data moneta rimandi a quel certo documento che a sua volta nomina quella stessa valuta rappresentata dalla moneta che ho in collezione. Questo è comunque solo un esempio. Qualcuno può portare altri esempi? Grazie1 punto
-
Mai visto qualcosa di più insulso di questo elenco. Senza offesa, ovviamente. Le monete d'argento e oro senza storia? Ma tu collezioni le noccioline? Prima critichi e poi dici che non hai niente contro chi colleziona? Controsenso (?) La volete una mia opinione? Le collezione delle circolate è inutile.1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
