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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/28/20 in Risposte
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Lo studio e la passione per la produzione numismatica del Regno delle Due Sicilie porta lo studioso e l'appassionato cultore della materia ad incontrare a volte curiosità assolute mai recensite nè in via ufficiale nè ufficiosa. Non so se quanto vi vado a presentare appartenga a quest'ultima categoria ma in ogni caso sono sicuro che incuriosirà molti di voi. Qualche tempo fa riordinando una vecchia collezione di famiglia ho preso in mano un 10 Tornesi 1836 ad una prima osservazione del tutto normale (con il 6 derivato da un 5 primigenio). Ho subito avuto una sensazione di "diversità" ma anche al verso non notai nulla di diverso rispetto ad un normale 10 Tornesi. Anche lo spessore era simile all'originale. Mi sembrava solo più leggero del normale. Il peso infatti era di 19.8 g contro i classici 31.2 g: mancavano ben 12 grammi di rame!!! A questo punto l'osservazione si fece più oggettiva e notai una sorta di segno divisorio nello spessore tra il recto e il verso. Con molta delicatezza utilizzando uno strumento di precisione forzai il verso e, con mia grande sorpresa, le due metà iniziarono ad aprirsi. Si trattava di una vera e propria "scatola contenitore" 10 Tornesi nella quale nascondere fino a 2.5/3 mm di contenuto pari a 10/12 g. Vi lascio alle immagini, che spero essere esaustive, ed ai commenti...5 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, leggevo un quaderno di Studi del Circolo Numismatico Mario Rasile dove vi è un articolo dal titolo 'La battaglia del garigliano del 1503 Spagnuoli e Francesi sul suolo italiano' a firma di Duilio Ruggiero. Mi ha colpito per quanto narrato e soprattutto per accadimenti che hanno interessato molto da vicino le zone in cui vivo. Ne riporto integralmente una pagina che trovo molto esplicativa dei fatti del momento, e che può essere punto di partenza per eventuali ed ulteriori approfondimenti, riporto anche un ritratto del Consalvo che ebbe parte attiva nei fatto narrati. Mi piacerebbe che ognuno, chi può, chi lo desidera, postasse le proprie monete del viceregno, ovviamente non pretendo di poter andare in ordine cronologico, io stesso ho dei pezzi che non hanno un ordine cronologico ma che ben si inquadrano nel periodo in esame. Perdonatemi in anticipo per gli inevitabili errori in cui io possa incorrere, e per la presunzione di poter proporre un interessante discussione, però ci provo. Inizio con una delle mie monete che è in viaggio, posto foto del venditore, la conservazione è in linea con la mia collezione. ? Tornese con cornucopia Filippo II 1589 Appena potrò farò nuove foto. Saluti Alberto4 punti
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Ciao a Tutti, il Magliocca al n. 809a riporta la Variante D/ legenda più corta classificandola NC invece di C. Il conio di Napoli mi manca, ho quello di Roma che si differenzia per alcuni particolari: contorno con rigatura sinistrorsa, rosone a 8 petali, naso lievemente diverso, mancanza delle iniziali L.A. dell'incisore. Ma il particolare più rilevante ( che non mi sembra descritto nelle pubblicazioni ) sono le due lettere TO più alte della scritta TORNESI al R/. L' ha descritto l'amico @Rocco68in un'altra discussione ( non mi ricordo quale). Ciao Beppe4 punti
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Rimanendo sempre sulle monete di piccolo valore, vorrei riprendere ora il doppio bagattino. Moneta che ha attraversato i secoli, essendo nata agli inizi del XV con Tomaso Mocenigo e fu coniata fino a Alvise Contarini nella seconda metà del XVII secolo. Per una descrizione completa rimando al post n. 265 a pag. 11 dove venne illustrato il doppio bagattino di Nicolò da Ponte. Poi, se ben ricordo ne abbiamo visti di Pasquale Cicogna e di Francesco Erizzo. Qui illustrato è un esemplare di Leonardo Donà (1606-1612). Una curiosità che riguarda questa monetina è la straordinaria somiglianza iconografica ad un'altra piccola moneta che abbiamo visto fino a qualche post in precedenza: il bianco scodellato. Entrambe la monete presentano al dritto una croce circondata dal nome del doge. Qui i cunei che accantonavano la croce nel bianco sono stati sostituiti dalle stelle, ma è solo un piccolo particolare. Entrambe sul rovescio hanno il busto di San Marco di fronte, anche se quello del doppio bagattino è decisamente più moderno. Ovviamente il doppio bagattino non è scodellato, però la somiglianza è notevole. C'è quindi da chiedersi come mai una moneta tanto simile al mezzo denaro, perchè tale era il valore del bianco, pochi decenni dopo rappresenta un doppio denaro, quadruplicando il proprio valore... Arka Diligite iustitiam3 punti
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A questo punto non mi sembra inverosimile che Scipione si sia "fatto fare" una moneta Carthago, ricordando che una uguale iniziativa era stata assunta a Canusium, e che i suoi discendenti abbiano in qualche modo ricordato queste sue iniziative sul denario di 100 anni dopo. Dobbiamo però chiederci se fosse ammissibile, alla fine del III secolo, che un Romano in vita comparisse su una moneta. Infatti, sappiamo che in epoca successiva e sino a Cesare sarà tassativamente vietato. I bronzi di Carthago Nova sono monete di una città nemica sotto occupazione militare, non possono essere considerati una prova delle leggi e tradizioni romane. È ben vero che anche Canusium non è Roma, ma in questo caso si tratta di una città alleata, il discorso potrebbe essere diverso. Tutto sta nell'interpretazione dello statere di Flaminino. Secondo alcuni autori potrebbe essere una moneta dei Greci, che in quegli anni erano del tutto indipendenti da Roma (li dichiarò tali proprio Flaminino) e quindi potevano scegliere i tipi che volevano, sulle loro monete. Secondo altri (es. Amisano) è una moneta romana, e quindi costituisce una prova del fatto che in quest'epoca non era ancora vietato, ai Romani, essere effiggiati ancora in vita sulle monete. Se così fosse, potrebbe essere accaduto pochi anni prima anche a Canusium, con il bronzetto attribuito Scipione. Certo è che ora lo voglio ... se lo trovo in asta a prezzo accessibile me lo accaparro subito3 punti
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Per quanto mi riguarda, invece, non riesco francamente a capire per quale motivo si debba così spesso pensar male. Addirittura giungendo ad ipotizzare che il nuovo utente @Arturo Zappa già sapesse, prima di aprire questa discussione, che la moneta non era autentica, e (quindi) che l'apertura stessa della discussione sia stata solo una burla. A mio avviso è maggiormente probabile che abbia ragione @TIBERIVS: l'esito della perizia deve essere stato negativo e probabilmente al nuovo Utente è (comprensibilmente, aggiungerei) passata la voglia di parlarne. Ma, sempre con riferimento a questa ipotesi, non capisco francamente cosa lo stesso Tiberivs ci trovi tanto da ridere (stando almeno all'uso smodato di emoticon, o emoji, come dir si voglia). Purtroppo, alcuni (sia ben chiaro, non tutti, e nemmeno ritengo la maggior parte) dei cosiddetti "esperti lamonetiani", spesso si mostrano eccessivamente diffidenti verso i nuovi arrivati, i quali (è nel "gioco delle cose") si registrano al sito solo perché hanno da tempo in un cassetto quella moneta che non hanno mai provveduto a far periziare, ma della quale (magari contrariamente a qualsiasi indizio evidente ad un esperto, ma non a loro) non hanno nemmeno mai dubitato perché apparteneva al nonno, allo zio, ecc. Raggiunto poi l'obiettivo (quello di ottenere un parere estemporaneo), spesso non si fanno più vivi. Dovrebbero, certo, per mera riconoscenza, perlomeno coltivare la discussione finché la stessa non sia effettivamente esaurita (e su questo punto, e soltanto su questo punto, concordo con @pizzamargherita), ma chiedo: chi impone loro di farlo? Se ai predetti "esperti" questo non sta bene, il rimedio è molto semplice: smettano di dare il loro parere, o intervenire in genere, in discussioni aperte da utenti appena iscritti la cui permanenza sul sito subodorano sarà "meteorica". Ma se invece preferiscono ugualmente illuminarci (e, non si travisi lo spirito di questo mio intervento, io auspico che questa sia la loro scelta "di default") poi non diano seguito alle (purtroppo consuete) stucchevoli considerazioni finalizzate a dare giudizi negativi sul prossimo, talvolta (nemmeno troppo di rado, devo dire) con l'intento pure di irriderlo, e così via. Un simile atteggiamento, a mio parere, è contrario allo spirito di questo forum. Saluti a tutti.3 punti
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Legata alle precedenti cultura centroeuropea dei campi di urne e protovillanoviana, la cultura villanoviana, tra i sec. X e VIII A.C. , si evidenzia nella penisola italiana, per lo più nelle stesse zone che vedranno la nascita degli insediamenti urbani degli Etruschi . La cultura villanoviana non crea insediamenti urbani veri e propri, ma si articola su piccoli villaggi di capanne costruite con materiali deperibili, delle quali, salvo resti dei basamenti di fondazione, null'altro ci è pervenuto . Sono invece pervenute numerose urne cinerarie modellate in forma di quelle capanne e che ci consentono di 'vederne' con buona approssimazione il probabile aspetto : probabile perchè questi 'modellini' hanno spesso decori ed abbellimenti che non è dato sapere se siano mutuati da vere capanne abitative, ovvero aggiunte artistiche agli oggetti-urna in quanto tali .2 punti
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Buongiorno amici, Era molto tempo che cercavo un grosso pontificio raffigurante San Pietro, e guarda caso proprio in prossimità della sua festa, mi sono regalato questo!! Niente di speciale, ma era una monetina che mi aveva sempre affascinato, e trovarla in buono stato e a buon prezzo come questa me ne ha fatto innamorare... Ora non mi resta che andare alla ricerca di San Paolo!!!2 punti
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Bel pezzo di storia, complimenti. Per il dritto venne "segato" un 10 Tornesi testa grossa, che può essere una delle quattro date conosciute. E per il rovescio un 1836 con cifra 5 corretta.2 punti
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Buonasera, un oggetto particolare, da capire quando sia stato realizzato. Sono stati usati due 10 tornesi di due tipi differenti, infatti il rovescio dell'oggetto dovrebbe avere come suo dritto una testa "giovanile" e il diritto un rovescio direi ad occhio degli anni '40.2 punti
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@Hirpini Introduzione alle monete di mio padre, con la richiesta della corretta identificazione delle monete presentate. COME INIZIÒ IL MIO INTERESSE PER LA NUMISMATICA SAVONA. Febbraio 1967. Il soldato siciliano, rientrando in caserma dopo una licenza ordinaria mi porse il classico contenitore in plastica nero utilizzato per contenere le pellicole fotografiche Kodak. "Questo è per lei, sergente". Al suo interno ci sono alcune monete antiche. La sua famiglia ha un negozio di Filatelia e Numismatica e ha pensato di farmi un regalo. AGROPOLI (Salerno). Agosto 1978. Sono in visita alla città alta di Agropoli e chiedo a un gruppo di ragazzi di mostrarmi i luoghi più interessanti del città. Al termine della visita compenso i ragazzi con una mancia di 1.000 lire. Il capo-gruppo ringrazia dicendo: "Aspetta che ti do il resto". Mi porge una piccola e vecchia moneta: " Questa è buona assai". FINALE LIGURE. Marzo 2005 Visita al Museo di Finalborgo. Nella sala dedicata alle collezioni numismatiche la sezione che maggiormente mi colpisce sono le monete provenienti da scavi effettuati nel Finalese. Gli esemplari illustrano i contatti, scambi e commmerci tramite le rotte marine mediterranee e l'entroterra, ripercorrendo i diversi momenti storici, dall'età medioevale al periodo napoleonico. Non tutte le monete sono bellissime ma, come tutte le cose interessanti, sanno parlare a chi le sa ascoltare. DIAMO DIGNITÀ A QUESTE MONETE. PERCHÈ SONO CONSUMATE NON SIGNIFICA CHE NON SIANO COLLEZIONABILI E RICCHE DI INTERESSE STORICO.2 punti
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Questo articolo è stato postato in un'altra sezione recentissimamente. Non riguarda specificatamente le "medaglie" del nostro amico @Aristarco, ma il succo è lo stesso: sono soldi buttati via per una cosa forse bella (è soggettivo), ma sicuramente inutilmente dispendiosa: https://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2018/05/10/pordenone-il-bluff-delle-monete-da-collezione-sono-medaglie-non-un-investimento-16.html2 punti
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Ciao. Le monete a parer mio dovrebbero essere tutte fdc, salvo vedere anche l'altro lato, ma in linea di massima dovrebbe essere quello. Su queste monete gioca molto il metodo di conservazione che fa acquisire al rame colorazioni differenti e patine differenti. Poi c'è anche la differenza della qualità della foto e la variazione di luce e contrasti. Io preferirei la 5, perché ha una patina uniforme e un colore più vicino al rame antico, anche se vedo due puntini un po' anomali! Forse la migliore potrebbe essere la numero 2. Ma le opinioni possono cambiare in base ai gusti del collezionista. A chi piacciono le patine particolari, ti dirà la 4, a chi piacciono le monete pulite potrebbe dirti la 6 o la 1. Anche la 3, con un inizio di patina non è niente male. Dipende da te, devi prendere quella che ti attira di più, che ti dà più emozioni. Ripeto, io preferirei la 5 o la 2, vedendo l'altro lato potrei decidere meglio. Vediamo un po' cosa ti rispondono gli altri esperti. Un saluto e spero di esserti stato utile.2 punti
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Tu invece hai perso un'occasione (questa, sì, d'oro) per tacere. Vedi che anche Tu qualche errore di valutazione dei metalli lo puoi commettere...2 punti
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Buongiorno a tutti e buona domenica, @Raff82, come promesso ho fatto nuove foto, i risultati non sono dei migliori, ormai si sa che non sono un buon fotografo, il simbolo non è molto leggibile è comunque la Rosetta a 9 petali. Ricordo che sul collo del Re ci sono le iniziali dell'incisore L A Luigi Arnaud. Saluti Alberto2 punti
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SVIZZERA - ANNIVERSARIO DELLA CONFEDERAZIONE - 1291 - 1941 - 5 FRANCHI2 punti
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Non vi voglio rovinare la sorpresa: https://www.ebay.it/itm/133449544360 Secondo me, checché ne dica il venditore, si tratta di una sovrastampa, altro che stampa su commissione ?♂️ D’altra parte ne stanno girando parecchie su ebay (ti ricordi Nikita?) ma finora non ne avevo mai viste su banconote ancora in corso di validità... Vedo che le offerte sono già arrivate a 35 euro. No comment... ?1 punto
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Voglio condividere l'arrivo in collezione di questa "enorme" moneta sabauda, 11/13 mm di diametro per un peso di ben 0,36 Gr. Si tratta di un obolo di viennese del II tipo di Amedeo IX, purtroppo le sue piccole dimensioni non permettono di riconoscere il segno di zecca, dovrebbe essere dopo il nome del Duca, ma il tondello è stretto in quel punto. Sulle ordinanze di coniazione viene chiamato mezzo viennese, è indicato invece come obolo nei rendiconti di battitura, venne coniato a Bourg (10 marchi) ed a Torino (200 marchi) a 516 pezzi al marco ed ad un titolo di denari 0,22 . Questo secondo tipo si differenzia dal primo per avere le impronte inverse, il diritto con la croce ed il rovescio col nodo. Monetina difficile da rintracciare, anche se le foto non rendono la conservazione è molto bella, cosa difficilissima su questa tipologia.1 punto
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Penso che venissero utilizzate come monete porta messaggi proprio quelle più diffuse tra il popolo; in caso di perquisizione le autorità non avrebbero fatto caso a una moneta di tal valore trovata sulla persona, lasicandola andare e così il messaggio sarebbe giunto a destinazione. Che abbia dato troppo spazio alla mia immaginazione?1 punto
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Questo è il classico falso di questa data che è riportato anche sul nostro catalogo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE2/4 (baffo schiacciato e segnetti nei punti classici)1 punto
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Il 10 Tornesi 1835/6 ha il Busto giovanile di Ferdinando II.1 punto
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Ciao Undinar : l'impegno grafico della Telecom, a mio avviso, fu notevolissimo e molte Schede risultano di forte impatto. Terminato l'uso delle Schede, è terminato l'interesse nei loro confronti che pure era stato manifestato da tanti collezionisti. Peccato però : e con il procedere del tempo resteranno una testimonianza importante sia della tecnica delle comunicazioni di allora, ma anche della nostra società di quegli anni in tanti campi : dallo Sport alle Forze Armate, dalle Campagne per scopi sociali alla presentazione di tanti luoghi splendidi e di manifestazioni interessanti : uno spaccato dell'epoca.1 punto
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Afrodite Anadiomene è anche il titolo di un celebre dipinto perduto del pittore greco Apelle realizzato per Alessandro Magno. Secondo Plinio il Vecchio l’affresco, probabilmente staccato a massello, fu fatto trasportare a Roma da Cesare che lo pose nel tempio di Venere Genitrix. Si sa che all’epoca di Nerone l’opera era danneggiata e fu ridipinta, o, addirittura, rimpiazzata da una copia. Raffigurava Afrodite che si leva nascente dalle acque e si strizza i capelli bagnati sollevando le braccia. Secondo Plinio, il pittore si era ispirato a Campaspe, la favorita di Alessandro, mentre secondo Ateneo di Naucrati si era ispirato alla visione di Frine che usciva nuda dal mare durante i Misteri eleusini. Il mito dell'Anadiomene ispirò molti artisti dal Rinascimento in poi, che cercarono di rievocare la mitica opera perduta. Tra i primi vi furono Botticelli e Tiziano. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Venere_Anadiomene1 punto
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Salve! È un classico soldo veneziano Furono coniati identici in aspetto per un buon 150 anni (dai primi di XVII secolo alla fine del XVIII) e che io sappia l'unica variazione dovrebbe essere il nome del doge al rovescio purtroppo per tua sfortuna è la parte più rovinata e sarà impossibile risalire al nominativo del doge sotto cui è stata coniata https://en.numista.com/catalogue/index.php?mode=simplifie&p=1&l=italie_etats&r=Venice+soldo+12+Bagattini&e=italie_etats&d=&ru=&i=&ca=3&no=&se=&v=&m=&a=&t=&dg=&w=&u=&f=&g=&tb=y&tc=y&tn=y&tp=y&tt=y&cat=y&ct=coin1 punto
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Le monete,la Numismatica, è un qualcosa che si apprende piano piano,non è una scienza esatta quello che per me è FDC per un'altro è qFDC.Se prendi due monete che escono dalla zecca e le fai vedere a due persone potresti avere due giudizi differenti anche se molto simili,questo accadrà finchè non sarai Tu a decidere che grado di conservazione hanno e se per te vanno bene. Tu devi riuscire a capire il grado di conservazione delle monete che vorrai acquistare e finche non sarai in grado di farlo, ti consiglio di studiare su monete di poco valore, in FDC, tipo rotolini o folder. Anche quelle periziate potrebbero andar bene ma li dovresti scegliere il Perito che ti da più fiducia e si ritorna sull'esperienza.1 punto
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Buon pomeriggio a tutti, Complimenti Sergio @motoreavapore, bellissimo. State postando tutti bei pezzi. Complimenti. Un saluto Raffaele1 punto
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Buonasera e buona domenica a tutti, dopo un bel tuffo al mare volevo condividere con Voi il mio 10 Tornesi di Francesco II conio Napoletano, un po consumatello nei punti più alti ma giusto giusto sufficiente per i miei gusti collezionistici.1 punto
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Non so a quale discussione ci si stia riferendo. Da quello che leggo, fatico a comprendere (ma non lo escludo, per carità) se in quel caso vi fosse l'intento di abbindolare, o forse solo quello (intendiamoci, comunque non lodevole) di fare una "sparata", magari come reazione ad una valutazione che aveva stroncato le aspettative del richiedente. Il che, parlando genericamente e non con riferimento alla discussione cui accenna @pizzamargherita, che non conosco o perlomeno non ricordo, non sempre avviene con il tatto richiesto dal caso. Non sarebbe, allora, la prima volta che vedo una reazione del genere. Il punto però è che c'è una linea (magari sottile, ma comunque netta) tra l'essere accorti e l'essere invece sospettosi (per partito preso). Secondo me la prima condotta è quella che andrebbe di regola tenuta e, solo in presenza di prove "schiaccianti", si sarebbe autorizzati a passare alla diffidenza. Non mi pare che nel caso oggetto della presente discussione vi siano quelle prove "schiaccianti" di cui sopra.1 punto
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Giordania con il suo valore di 0.001 dinari (10 fils), tutte le altre, come suggerito da Buckhard, partono dal valore nominale di 0.002 fino ai 100 mils palestinesi (0.100)1 punto
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La moneta @Stilicho con un passaggio in asta ed i commenti al n. 660 di Historia Numorum Italy di Rutter . Una buona serata1 punto
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Buonasera, se può essere di aiuto, per farsi un idea con un altro esemplare. Questo è il mio napoletano. 10 Tornesi 1859 Francesco II. Saluti Alberto1 punto
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Devo concordare con mariov60... Pur avendo rilievi più che dignitosi, l'anselmino in oggetto è deturpato da numerosi colpi e mancanze di metallo che lo rendono decisamente poco attraente. E, confermo ancora di più, è una moneta tutt'altro che rara.1 punto
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Scusami @odjob ma una precisazione è d'obbligo. E' sicuramente una moneta con un valore storico e monetario interessante , essendo una moneta che ha conosciuto un'ampia circolazione divenendo il riferimento per numerose imitazioni locali; ma, per non dare false speranze all'utente, non è nè bella, nè rara. Si tratta di una moneta facilmente reperibile anche in conservazione migliore. Un saluto Mario1 punto
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Il mio pensiero. Torno a parlare dei fuggiaschi (o forse sarebbe meglio chiamarli superstiti) della battaglia di Canne. Ci si domandava perché Annibale non li avesse annientati subito. Forse e' avvenuto un pò come a Dunkerque, dove i tedeschi lasciarono reimbarcare per l'Inghilterra un grosso numero di soldati britannici, pur senza le loro armi da campo. Un errore strategico di Hitler che la Germania pagherà poi a caro prezzo con il prosieguo della guerra. Questi uomini li abbiamo spesso chiamati fuggiaschi perché così li considerò Roma. Gli incolpevoli vinti di Canne furono coperti di ignominia, confinati in Sicilia lontano dal teatro delle operazioni. Negati loro ricompense, congedi, permessi. Si parla di circa 4000 Romani reduci da Canne, se non erro quasi l'equivalente di una legione dell'epoca. In effetti, questi uomini costituiranno poi buona parte di quelle che verranno chiamate legiones cannenses, che saranno poi tra le artefici della vittoria di Scipione a Zama, riscattandosi ampiamente dell'onta subita. Ciao da Stilicho1 punto
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Buongiorno, direi che si tratta senza dubbio di una riproduzione; la moneta autentica deve pesare 25 grammi (1 grammo di meno è una enormità). Inoltre dubito che sia argento, ma piuttosto alpacca, lega simile all'argento . Tra l'altro il conio sembra approssimativo rispetto all'originale, che puoi vedere qua: https://en.numista.com/catalogue/pieces4323.html1 punto
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... Continuando con le zecche piemontesi , tocca ora a quella di Carmagnola Soldino Michele Antonio di Saluzzo (1504-1528)1 punto
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