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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/20 in Risposte
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Ciao, con rispetto sulle tue osservazioni, in questa tipologia, spesso il perlinato si interrompe (per vari motivi). Come osserverai su un famoso Nomos di Taras, con al dritto sotto la pancia del cavallo, la firma di KAL, in questa moneta è associata con un rovescio firmato da ARI , un altro incisore. Sull'evanescenza delle briglie, su questo conio che posto, addirittura non sono visibili. Ma con ciò pensi che si possa dubitare anche su questa monete ? Poi sono evidenti sul dritto corrosioni con ossidazioni, cosi sul rovescio. Questa è la mia modesta opinione.4 punti
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Ciao, Figurati genny nessun problema, il primo esemplare è riportato dal Corpus e apperteva a Vittorio Emanuele III (primo conosciuto e riportato), il secondo visto è quello di @Rocco68che grazie al suo condividere ci ha dato la possibilità di ammirarlo(quindi per me è il secondo conosciuto), d'altronde tu stesso in uno dei tuoi post hai ribadito di non averlo mai visto pubblicamente e che devi recarti a Roma per vederlo... Poi se mi sbaglio correggimi pure, anzi se ci sono altri pezzi del genere che ben venga vorrà dire che mi sono sbagliato nei conti e nelle fonti. Un caro saluto Raffaele.3 punti
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Insieme al periodo altomedievale del ducato prima bizantino e poi autonomo di Napoli, il periodo del viceregno sia spagnolo che austriaco è quello che stimola maggiormente il mio interesse storico e monetoso riguardo all'ambito della storia di Napoli e del meridione d'Italia, a tal proposito suggerirei la lettura di un'opera importante della letteratura napoletana del seicento, "Lo Cunto de li Cunti" di Giovanbattista Basile, un'opera non molto nota al grande pubblico, ma assai suggestiva sia per la lingua usata, un napoletano profondamente elaborato e denso di espressioni pittoresche e barocche, sia per la commistione di ambientazioni fantastiche e realistiche con molti riferimenti alla cultura e alla vita del tempo, interessanti anche i richiami alle monete usate sia dal popolo che dai ricchi... l'edizione che preferisco,non difficile da reperire, è quella Garzanti con testo napoletano e traduzione in italiano curata da Michele Rak.3 punti
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120 grana 1791 sudato per trovarla ma quanta soddisfazione. Credo sia un esemplare che non si vede tutti i giorni. Attendo commenti.3 punti
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Si, riprende un rovescio di Traiano. In particolare il dettaglio delle due cornucopie incrociate. Ma non mi sorprende, Costantino I fu molto affascinato dalla figura di Traiano e ne riprese anche un altro rovescio monetario: SPQR OPTIMO PRINCIPI coi tre stendardi legionari.3 punti
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Ciao Stilicho, grazie per aver segnalato l’articolo e per le parole di apprezzamento. La vera sfida nella realizzazione di questo lavoro fu andare a ritroso nel tempo e risalire ,riferimento bibliografico dopo riferimento, alle origini dell’esemplare conservato a Lisbona (ed erroneamente collocato a Madrid). Le monete sono davvero “strane”; un solo esemplare noto (ma un po’ dimenticato) per 200 anni e poi ne saltano fuori altri due in tre mesi3 punti
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A proposito di moneta rara di Costantino... È stata aggiudicata l'altro ieri per quasi 1470 euro! Si tratta di una ROMAE AETER, classificazione London RIC VI 99. Questi follis vennero coniati verso il 307 d.C e commemorano il patto tra Costantino e Massimiano, che principalmente consisteva nel sostenere la causa di Massenzio. Sappiamo molto bene come andrà a finire.2 punti
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@Poemenius ecco l'intero articolo sul ripostiglio a firma di King che ho citato nel mio post, si trova liberamente in rete: The_Appleford_Hoard_1954_King_1977_3.pdf @Stilicho ancora non so come appaiono dal vivo... son curioso pure io! L'asta si è chiusa da poco e ho inviato ieri il pagamento, credo che arriveranno tra una decina di giorni.2 punti
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gli ostrogoti ripresero costantemente sulle proprie monete rimandi stilistici ai primi flavii questo era funzionale per inserirsi in linea ai secondi flavii e così al ruolo svolto da Costantino nei confronti del cristianesimo c'è un bell'articolo di Asolati su questo in Praestantia Nummorum ti allego una sola immagine per capire di cosa io stia parlando... ma il tema è ampio e intrigante2 punti
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La variante di cui hai letto è la 199/1b, sempre con la legenda SAR ma con la AR in monogramma, non la trovi perchè è molto rara. nel nostro catalogo trovi la foto di un esemplare (grazie a @legionario) https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G14/12 punti
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L'idea di ridurre tutto al concetto di "utile" denota una povertà mentale tale da suscitare una sincera e profonda pena. La cultura in generale è sostanzialmente inutile, dal momento che ciò che è essenziale alla vita è unicamente mangiare, defecare e riprodursi; ma è proprio in quanto si dedica ad attività inessenziali che l'uomo si distingue dagli animali, dal momento che si occupa non soltanto di nutrire il corpo ma anche lo spirito. Pertanto, caro @simone, il tuo interlocutore non è altro che una bestia, nel significato più letterale del termine.2 punti
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Sono usciti ulteriori 3 volumi del BDN, 2 riguardanti la Collezione Reale, uno invece il ripostiglio monetale di Palestrina (A. Campana). Per quanto riguarda la CR, il n. 52 affronta la zecca di Massa di Lunigiana (Esposito), il n. 53 la IX parte relativa alla zecca di Bologna (1700-1724, Chimienti-Vigna). https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/bollettino/online Buono scaricamento e buona lettura (sono disponibili anche i cartacei!).1 punto
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Non è una contraffazione, troppo simile all'originale, probabilmente una moneta coniata alla fine oppure all'inizio del periodo di Guglielmo che si differenzia dal tipo conosciuto..1 punto
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Ciao Michele, un bel testone! Si tratta di una tipologia rara e affascinante, nonostante la monotonia dei simboli. Anch'io ne ho un esemplare, devo dire magnifico. Esitato da Kuenker 8 anni or sono, presenta una patina che definirei pittorica. Allego solo il particolare della colomba!1 punto
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Maligno! Semplicemente era in più bassa conservazione e m'è servito per degli scambi...1 punto
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Va considerato, che il grande KAL ha creato diversi coni di dritto e pochi di rovescio, al ché venivano accoppiati da altri due incisori che operavano a Taras e dintorni. Si riconoscono ARI.....incisore di ottima qualità e FRI, un po meno. Oggi ammiriamo l'alto contenuto artistico e la raffinatezza di KAL su alcune monete di Taras , Metaponto ed Herakleian. METAPONTO HERAKLEA LUCANA1 punto
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DE GREGE EPICURI Ciao, il profilo a me suggerisce piuttosto Marcaurelio, soprattutto per il trattamento dei capelli. Sulla figura al rovescio, non ho qui i cataloghi e mi riesce difficile. Non escluderei la Spes.1 punto
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Premetto che non lo so. Ipotizzo si tratti di uno di quei gettoni per i trasporti, di natura ferroviaria, che (di altri tipi) si sono già visti in questa Sezione del sito. "SCF" potrebbe stare per Stazione Centrale Ferroviaria? Chissà? Attendiamo altri pareri. Saluti1 punto
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Il tre pence è anche l'unica che sta in piedi senza tanti problemi di equilibrio L'intruso potrebbe essere il 25 c. olandese, l'unica che non riporta nessun regnante o capo di stato.1 punto
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Esatto!? Solitamente le monete ai mercatini sono vendute a peso o comprate a 5 cent l'una quando sono come questo materiale (esclusi i franchi d'argento che hanno ancora una loro dignità...)1 punto
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Il collezionismo numismatico è anche fatto di valori affettivi Ricordiamolo sempre!1 punto
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Novità sull'amato Gazzettino? Anche una versione solo digitale, per il momento? Desidero presto leggere questa nostra rivista!1 punto
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L’esemplare affiancato dal grande gionnysicily per comparazione ha il rovescio firmato da ARI, quindi diverso dalla tua moneta. Non è stato postato per altro se non per dimostrare le peculiarità della coniazione. Un confronto sui passaggi in asta andrebbe fatto per esemplari, se non della stessa coppia di conii, almeno dello stesso tipo.1 punto
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Attenzione. In questo caso la moneta, essendo comune e in bassa conservazione, non vale economicamente nulla. Ci sono casi in cui, però, questo discorso non si può applicare. Ad esempio, quando ci si trova dinanzi ad esemplari particolarmente rari. In tal caso, la bassa conservazione può incidere sul valore economico ma non al punto da "annullarlo" completamente. Non si tratta di una moneta di Federico III ma di Vittorio Emanuele II Re d'Italia.1 punto
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Inseriamo pure questa banconota da 50 rubli del 1919 utilizzata durante la guerra civile nella Russia del sud.1 punto
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Bravo! Questo è lo spirito giusto con cui considerare quel materiale. Non con disprezzo una volta appurato che non vale praticamente nulla ma come quello che è... un ricordo di una persona cara ma anche un oggetto con un suo valore storico anche se quello economico è inesistente. Tornando alle sue monete io terrei tutto così. Si tratta di monete davvero comunissime e in bassa conservazione e inoltre la pulizia sulle monete è sempre da evitare perchè cancella la patina che è uno dei molti parametri su cui si può apprezzare un tondello. Insomma pulizia sulle monete non va mai bene praticamente a parte certi rari casi ma riguardando soprattutto la monetazione classica antica e sono veri e propri restauri... Il 10 centesimi ape probabilmente ha già subito una pulizia aggressiva per questo risulta un po' sgradevole all'aspetto col tempo si riformerà una patina più omogenea Ma tenga conto che è una moneta davvero comunissima se ne trovano a valanghe ai mercatini a 10/20 centesimi di euro al pezzo circa... Per valorizzare al meglio se proprio ci tiene le posso consigliare magari di procurarsi un album per monete giusto per non lasciarle sfuse..(se lei si sta avvicinando un po' alla numismatica questa può essere un'ottima base di partenza per una collezione leggera e poco impegnativa ma comunque di soddisfazione!)1 punto
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?@nikita_ ne stavo giusto giusto per postare uno io!? Almeno adesso ne avete l'anteprima?1 punto
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Lo studio e la passione per la produzione numismatica del Regno delle Due Sicilie porta lo studioso e l'appassionato cultore della materia ad incontrare a volte curiosità assolute mai recensite nè in via ufficiale nè ufficiosa. Non so se quanto vi vado a presentare appartenga a quest'ultima categoria ma in ogni caso sono sicuro che incuriosirà molti di voi. Qualche tempo fa riordinando una vecchia collezione di famiglia ho preso in mano un 10 Tornesi 1836 ad una prima osservazione del tutto normale (con il 6 derivato da un 5 primigenio). Ho subito avuto una sensazione di "diversità" ma anche al verso non notai nulla di diverso rispetto ad un normale 10 Tornesi. Anche lo spessore era simile all'originale. Mi sembrava solo più leggero del normale. Il peso infatti era di 19.8 g contro i classici 31.2 g: mancavano ben 12 grammi di rame!!! A questo punto l'osservazione si fece più oggettiva e notai una sorta di segno divisorio nello spessore tra il recto e il verso. Con molta delicatezza utilizzando uno strumento di precisione forzai il verso e, con mia grande sorpresa, le due metà iniziarono ad aprirsi. Si trattava di una vera e propria "scatola contenitore" 10 Tornesi nella quale nascondere fino a 2.5/3 mm di contenuto pari a 10/12 g. Vi lascio alle immagini, che spero essere esaustive, ed ai commenti...1 punto
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Taglio: 2 euro TYE Nazione: Spagna Anno: 2012 Tiratura: 3.961.254 Condizioni: BB Città: Bibione (VE)1 punto
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credo, che di monete con questo sistema, non ne abbiano coniate tantissime e sicuramente siamo alle prime emissioni della fine del XII secolo. Strano poi ,le due tipi di incisioni, mentre avrebbero fatto prima nella scelta di una sola. Anche questa sicuramente avra' avuto un significato nella seguenza dei conii ( controllo ? ). Questo mi fa pensare ad altre emissione con questo sistema, magari con incisioni diverse, ogni volta che ne veniva sostituito il conio.1 punto
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Gallenius e Numa per me avete entrambi ragione nel senso che ci sono persone (che anche io definisco bestie) completamente immuni alla cultura e alla bellezza (e a molto altro) ed altre che partono dallo stesso livello ma hanno bisogno di sbocciare. Il punto è che si tratta di due tipi di persone totalmente diverse in quanto il primo caso sarà per sempre senza speranza.1 punto
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Io temo che ci siano casi senza speranza. Faccio il professore, e posso constatare che per quanti sforzi vengano profusi vi sono esemplari di homo sapiens (?) sapiens (??) su cui ogni afflato di cultura e bellezza ha la medesima incisività del burro sul basalto.1 punto
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Io non ci avrei nemmeno perso tempo... ai detrattori non interessa nessun motivo valido resteranno del loro parere. Può capitare anche a noi che qualcuno sia interessato a qualcosa che a noi non dice proprio niente e rimanere sulle nostre nonostante le mille motivazioni e curiosità legate a quel mondo (anche se ciò avviene in modo amichevole e pacifico) ad esempio nel mio caso potrebbe essere qualcuno che colleziona scarpette sportive degli anni '70-'80 della quale non mi frega assolutamente nulla e non ci spenderei nemmeno 5 euro per un paio. Se non c'è una passione di fondo mancherà l'interesse per determinate cose e agli occhi degli altri questo nostro interessamento risulterà giustificatamente incomprensibile (anche per molti collezionisti di monete, prima di diventare tali, lo era ma poi si è tramutato in amore)1 punto
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Secondo me ha ragione lui! Ammettiamolo, essere appassionati di numismatica è una patologia ?1 punto
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Monete assolutamente GENUINE. La prima porta la firma “KAL” sul dritto è rovescio di un grande Maestro incisore. Anche se in tanti, sono convinti che siano iniziali di un qualche Magistrato. Lo stile accurato di Kal, fa si che tutti i Nomos di alcune città limitrofe, fanno la differenza nella raffinatezza del modellato. I puntini , a cui ti riferisci, sono da attribuire a vari difetti del conio. Ancora ha croste di cloruro a ore 13 sul dritto . Tranquillo. complimenti per l’acquisto. Gionnysicily1 punto
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Buonasera, ciò che a mio avviso disturba maggiormente nelle affermazioni dell’amico di “Instagram” non è tanto l’opinione in merito all’inutilità della numismatica ma l’invito a lasciare perdere la materia. Il concetto di inutilità (e, quindi, di utilità) è fortemente relativo essendo strettamente dipendente dalle “priorità” e dalle necessità che ciascuno individuo si pone o sviluppa nel suo percorso di vita. Probabilmente l’Instagrammaro di turno non ha tra le sue priorità quella di approfondire i molteplici aspetti storici, culturali, sociali e chi più ne ha più ne metta che ogni moneta sottende. E va bene così. Siamo in un paese libero e tutti hanno il diritto di esprimere la propria opinione. Ma chi può arrogarsi il diritto di suggerire ad altri quali interessi perseguire o, peggio, abbandonare? Vale davvero la pena arrivare allo scontro con un tale soggetto? Vale davvero la pena fornire argomentazioni a difesa della propria passione? E soprattutto, il nostro interlocutore avrà la sensibilità di comprenderle ed eventualmente la capacità di offrire, a sua volta, argomenti (apprezzabili, per quanto non condivisibili) per sostenere il suo dissenso? E allora lascia pure che il detrattore continui a postare foto social del suo busto, questo sì, meritevole di essere tramandato ai posteri. Saluti.1 punto
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Ciao, le giustificazioni culturali da voi citate sono sicuramente condivisibili, ma temo che poco importino ai detrattori della numismatica. Volendo fornire una risposta più concreta e comprensibile ai più, credo che le monete siano un hobby che pur non essendo un investimento in senso stretto (che genera profitto), hanno una svalutazione assai limitata rispetto a tante altre cose in cui si spendono cifre folli per poi avere una svalutazione vicina al 100% in pochi anni (es. prodotti tecnologici). Un’altra risposta è che i gusti sono soggettivi e non si possono definire inutili gli interessi altrui. Saluti, Giacomo1 punto
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Accertato che la variante esiste e non è causa di difetto di coniazione. P. S. Per il resto è tutto nella norma : Millesimo 1622 e iniziali del Cavo MC Resta da controllare diametro e peso.1 punto
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E’ una bella soddisfazione vedere arrivare ieri un nuovo articolo di un membro del forum che ci prova, il Gazzettino e’ un mix tra esperti, alle prime armi, un giovane e anche la prima donna sul Gazzettino, chi avesse qualcosa da raccontarci o proporci ben volentieri ! [email protected]1 punto
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