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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/10/20 in Risposte

  1. Buon pomeriggio a tutti, Oggi voglio condividere con voi amici questa mia piccola... Spero vi piaccia. Saluti a tutti. Raffaele.
    5 punti
  2. Questa è d'ogni alto ben nido fecondo Vinetia: et tal che chi lei vede, stima Veder raccolto in breve spatio il mondo E' questa la didascalia di una stampa acquarellata di autore anonimo, riportata in uno dei celebri volumi di Giacomo Franco, editi a Venezia, rispettivamente nel 1610 e nel 1614. Venezia, a quel tempo, era ancora una delle capitali europee più frequentate, una metropoli dove frotte di forestieri vi giungevano per commerciare e fare affari, leciti e non; tanti pellegrini vi arrivavano ancora per imbarcarsi e raggiungere la Terra Santa, anche se in misura ridotta rispetto al secolo precedente e parecchi stranieri la sceglievano per turismo. Nel 1565, proprio per “aiutare” i forestieri, era stata data alle stampe una vera e propria guida turistica, intitolata: “Catalogo de tutte le principal et più honorate cortigiane di Venetia”; chissà se a distanza di qualche decennio erano uscite nuove edizioni più aggiornate. Proprio così; Venezia non incentivava solamente il turismo religioso o colto, non reclamizzava solamente le sue chiese che contenevano importanti reliquie di santi e beati, le sue bellezze architettoniche ed i suoi preziosi prodotti, ma anche la sua mondanità suddivisa tra feste religiose e laiche che occupavano una buona parte dell'anno ed il meretricio costituiva un importante corollario. Poi c'erano sempre i “Tolomazi”, veri assistenti turistici che aiutavano gli stranieri a scegliere dove dormire, pranzare, fari acquisti. La Serenissima ha sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti della propaganda, ne sono prova la diffusione di libri, quadri e stampe, nei quali ha comunicato alle masse, dentro e fuori dai propri confini, una profusione di argomenti che suscitassero curiosità e consenso. Un'azione incessante di marketing ante litteram, posta in opera per creare consenso intorno alla propria immagine, per indirizzare messaggi persuasivi e seducenti che riguardassero i propri ordinamenti politici e sociali, le proprie conquiste territoriali, la bontà ed esclusività dei propri prodotti. Anche le numerose feste religiose e le cerimonie laiche che si svolgevano nell'arco dell'anno ed alle quali i Doge era obbligato a partecipare insieme ai maggiorenti della Repubblica, servivano per esaltare l'immagine che Venezia voleva infondere. Libri, quadri, stampe, finanche le medaglie, ma non le monete, sebbene queste ultime, fin dall'antichità, abbiano svolto una non secondaria funzione di veicolo propagandistico. Inutile cercare tra le monete di ordinaria emissione qualche soggetto che possa servire a questo scopo; lo sappiamo bene che in queste monete troveremo sempre raffigurate le medesime immagini: il leone marciano, il Doge, il Cristo, la Madonna, san Marco o santa Giustina, la Giustizia o la rappresentazione muliebre di Venezia; gira e rigira, pur modificando abbinamenti e rappresentazioni, le immagini sono sempre queste. Bisogna spostare quindi la nostra attenzione sulle oselle ed è in queste particolari e periodiche emissioni, che troviamo qualche eccezione. Non dobbiamo però pensare che queste siano state concepite effettivamente per comunicare alle persone la bellezza di Venezia in modo esclusivo; la rappresentazione di un luogo o di un soggetto veneziano è sempre secondario, è una rappresentazione scenica che accompagna un messaggio di altra natura, politica e/o economica, ovvero una importante ricorrenza. Vediamole queste eccezioni. Sebastiano Venier Doge LXXXVI, 1577-1578. Osella anno I, 1577. D:/ San Marco seduto in trono a s., benedice con la d. e porge con la s. il vessillo al Doge genuflesso che regge nella d. un ramo di palma, mentre un angelo alle sue spalle gli impone il corno dogale. R:/ MAGNA DEI MISERICORDIA SVP N OS (Grande è la Misericordia del Signore sopra noi) Veduta di Venezia con imbarcazioni e galere alla fonda nel bacino; in alto, il Redentore con le braccia aperte. In questa osella, si vuole ricordare la partecipazione del Doge alla battaglia navale di Lepanto, viene raffigurato con in mano un ramo di palma, portatore di pace, mentre l’ angelo gli impone il corno dogale a premio della vittoria conquistata. Al Rovescio è evidente l’allusione alla peste che afflisse la città per due anni, la cui fine fu pubblicamente sancita il 21 luglio 1577. La legenda ha affinità con il passo dell'inno Te Deum Laudamus: «fiat misericordia Tua, Domine, super nos», che si riferisce alla fine del flagello. La veduta prospettica a “volo d'uccello” di una porzione di Venezia non è particolarmente curata nei dettagli; l'incisore ha inserito giusto gli elementi che la caratterizzano, come le due colonne, il palazzo ducale con i suoi archi, la chiesa di San Marco con le sue cupole, il campanile, la torre dell'orologio con l'arco che immette nelle Mercerie e confusi tra le imbarcazioni in rada, si scorgono i fabbricati costituenti la Punta del Sale e la dogana per le merci che provenivano dal mare. A sinistra del campanile si può anche osservare una grande cupola che mi è sconosciuta e che non sono stato in grado di identificare. Segue ... saluti luciano
    4 punti
  3. Ciao Beppe @giuseppe ballauri, ti accontento subito, questa è la mia, molto simile a quella di @Raff82, comprata molti anni fa da un caro Amico. P.S. mi fa sempre piacere leggerti, mi sei molto simpatico. Saluti, Sergio. Scusatemi tutti ma i like sono finiti.
    4 punti
  4. Buonasera a tutti, nuovo arrivato in Collezione Litra68. Cavalluccio Aquilano Mi è piaciuto per tre motivi. Ritratto di Ferdinando Scritta RENGNI Ribattuto per le leggende al diritto e al rovescio oppure scivolamento di conio? Cosa ne pensate? Saluti Alberto
    4 punti
  5. Ciao, Classica usura da circolazione. Prezzo "in linea" con la media (per me alta). Su Ebay c'è un pezzo in vendita dato (ottimisticamente) per qBB a 199€. Io avrei aspettato, occasioni prima o poi capitano. Ti allego un link per un pezzo passato l'anno scorso. E' vero che è costato poco più del doppio della tua, ma qualitativamente parlando non c'è paragone! https://numismaticavaresi.bidinside.com/it/lot/18346/vittorio-emanuele-ii-1861-1878-lira-1861-/ Nell'attesa, volendo ci si può divertire nel trovare un pezzo in alta conservazione tra le date comuni, magari con bellissima patina... https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1418&lot=306 Ovviamente, tutto IMHO Fabrizio
    3 punti
  6. Ti posto una cartina esplicativa, ti prego di porre particolare attenzione all'uso dei termini in essa presenti. Partiamo dal nord :"probabile influenza dell'Europa centrale", probabile... E il resto vuol dire tutto e niente. Idem per "possibile residuo genetico di antiche popolazioni Liguri". "influenza ( che non vuol dire discendenza diretta) minore greca nella regione di Ferrara", in questo caso si tratta di un adattamento recepito dagli autoctoni tramite incrocio con fenici e greci, della talassemia quale difesa dalla malaria endemica nella zona. "possibile residuo genetico di popolazioni dell'etruria antica", notare il "possibile" e soprattutto il "popolazioni" che sta ad indicare un miscuglio genetico già in età antica, anche ammettendo la sopravvivenza di alcuni ceppi arcaici essi sarebbero stati inevitabilmente ibridati pesantemente da i migrazioni alloctone e livellato da pestilenze e morie ricorrenti. "zona osco umbro sabellica" chiaramente si riferisce ad un' area culturale linguistica e non ad un substrato genetico. "Influenza prevalentemente greca nell'Italia meridionale", anche qui il termine "influenza" indica una facies puramente culturale infatti mi sembra chiaro che parlare di sopravvivenza genetica in aree poste al centro del mediterraneo e sottoposte a continue "miscelazioni" genetiche da parte di varie popolazioni ( greci, arabi, francesi, lombardi, normanni, spagnoli, albanesi ecc.) sia abbastanza fuori luogo. Detto questo ti pregherei di notare l'assoluta mancanza di peculiarità genetiche della zona centrale del nord Italia e soprattutto della zona Abruzzo laziale, sede deputata della romanità e che nulla ha conservato, geneticamente parlando, della sua presunta integrità originale. Quindi parlare di trasmissione diretta di un patronimico dall'epoca romana fino ai tempi nostri mi pare un po' fuori luogo, se non altro in termini di probabilità.
    2 punti
  7. Finalmente arrivato : Pingone Filiberto Augusta Taurinorum 1777 Torino , Volume dove viene narrata la storia di Torino lungo i secoli. Testo in latino arricchito da stampe di monete classiche e anche sabaude.
    2 punti
  8. Mamma mia @Raff82! Questa è la moneta del Regno di Napoli che mi piace di più e purtroppo quando ti innamori... l'oggetto delle tue brame si fa desiderare! In parole povere la desidero e purtroppo mi manca! Belli i ritratti del Re e della moglie, straordinario e fuori dagli schemi il Rovescio. La tua è una bella moneta che dà lustro ad una collezione che, a quanto vedo, è già notevole. Mi piacerebbe vedere postate un pò di Piastre "Soli Reduci" che forse è stata condivisa da pochi ( almeno da quando frequento il Forum ). Poi ci sono anche le "Varianti". Posto una foto di questa moneta che mi è stata venduta da un omino che aveva un colore verdastro e 2 antenne sulla testa... penso sia un falso ? Ogni tanto 2 risate ( soprattutto di questi tempi ) non fanno male! ? Ciao e ancora Complimenti! Beppe
    2 punti
  9. Marcantonio Giustinian Doge CVII, 1684-1688. Osella anno I, 1684. D:/ San Marco seduto in trono a s., porge con la mano d. il vessillo sormontato da un a croce al Doge genuflesso. R:/ DEO DVCTA DVCE (Condotta con la guida di Dio) Veduta della Piazzetta di S. Marco a Venezia; in alto, un angelo, in volo verso s., regge il corno dogale e indica dei raggi di sole nel cielo. In primo piano tre galeoni alla fonda nel bacino. Questa osella celebra l'elezione del Doge ed è un angelo, messaggero di Dio, che porta al Giustinian il corno dogale. E' una ben altra rappresentazione della piazzetta, una precisa prospettiva di tutti i fabbricati che la delimitano, ben evidenti anche le colonne dei Santi Tòdaro e Marco ed i tre pili portabandiera posti di fronte alla Basilica, che rappresentano i regni di Cipro, Candia e della Morea; insieme alle galere ormeggiate offrono una degna scenografia al volo dell'angelo. La medesima rappresentazione in un'osella d'oro da 4 zecchini, del peso di gr 13,89. Segue ...
    2 punti
  10. Da Filippo II a Filippo III, Mezzo Carlino o Zanetta. Al rovescio il tosone è racchiuso dentro un cerchio perlinato. Mi aiutate a classificarlo? Grazie a chi vorrà rispondermi.
    2 punti
  11. Morto nel 1591 Germano Ravaschieri, ottiene la carica di Maestro di Zecca (per 6500 ducati) Marco Antonio de Leo, che imprime sulle monete il suo monogramma MAL Di seguito un Tornese con doppia data del 1593 in cui si nota dietro la testa di Filippo II la "firma" del de Leo.
    2 punti
  12. Filippo II, Tornese con Cornucopia 1581 Busto radiato e volto a destra intorno: . PHILIPP. D. G. REX. ARA. VTRI sotto il Busto il monogramma GR del Maestro di Zecca Germano Ravaschieri. Al rovescio Cornucopia con al lati 15-81 Intorno: PVBLICE. COMMODITATI
    2 punti
  13. Che bello, nel panorama linguistico desolante del nostro Paese, sentire qualcuno che ancora usa alcunché ed inferire: è consolante! Complimenti, Licinio Lucullo!
    2 punti
  14. 1843 Centesimo 1843 Regno Lombardo Veneto - Milano
    1 punto
  15. Ciao, è 1 dinar dell'Algeria per il ventesimo dell'indipendenza.
    1 punto
  16. DE GREGE EPICURI Hai ragione quasi in tutto. Posso dire che alcune delle monete di Probo (ad es. le due che riporto sotto, considerate di solito dei quinari) non sono riportate nè dal Cohen nè dal RIC. Anche le monete di Allectus con la nave (con ritratto radiato) sono considerate dei quinari.
    1 punto
  17. Ciao☺️,probabilmente io avrei aggiunto un + ...ma è pur vero che avrei pensato di nuovo che foto piu chiare sarebbero state piu d aiuto...aiuto secondo il mio piccolo e modesto parere,sempre relativo,perchè mi insegnate che la moneta esprime cio che è dal vivo,in mano e magari con una bella lente...cmq avrei aggiunto un + credo ?...cmq bellissima moneta!
    1 punto
  18. Ciao Raffaele, qua troverai notizie importanti riguardanti il tuo nuovo acquisto, buona lettura!! @Raff82 http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/mettiamo-ordine-nei-conii-della-piastra-zodiacosoli-reduci/
    1 punto
  19. siamo lontani anni luce dallo SPL?
    1 punto
  20. a proposito di Alessandro il Molosso ... un piccolo bronzo Southern Apulia, Tarentum. Alexander Neoptolemos. AE 17mm. 334-332 BC. Obv. Eagle standing left on olive branch, wings closed; at left, tripod. Rev. Thunderbolt; at left AΛEΞ; at right, TOYN; all in olive wreath. Vlasto 1875. SNG ANS-. HN Italy-. AE. g. 3.73 RRR. Good VF/About EF. Very rare.
    1 punto
  21. A parte che mi sembra sia morto a 32 anni.. A parte che fu marchese del Monferrato dall' età di otto anni e quindi per 24 anni... A parte che monete ne ha fatte coniare parecchie... Mi sembra che ci sia un poco di confusione...
    1 punto
  22. Purtroppo stanni uscendo fuori dei falsininsidiosi e l’oro e’ molto piu’ facile da falsificare ( e vendere magnificandone l’alta conservazione) dell’argento. raccomanderei prudenza massima visto che il collezionista non lo tutela nessuno. Lo Stato prodiga forze nel ricercare ruzziche in vendita su ebay ma purtroppo persegue pochissimi gli ‘artisti’ contemporanei delle officine clandestine ..
    1 punto
  23. Io inizialmente avevo pensato alla chiesa di San Geminiano, poi demolita quando Napoleone fece fare la cosiddetta ala che porta il suo nome (dove c'è l'entrata del Correr, per intenderci), però non ci siamo con l'architettura. E se fosse solo un vezzo dell'incisore, a significare una chiesa ipotetica? Anche perchè non mi risultano, al 1577, molte chiese con cupole in città. Tutte quelle che ricordo, le più famose, sono successive. Come ultima ipotesi, magari potrebbe essere un riferimento a San Pietro a Roma, una specie di omaggio al papa che ebbe un ruolo molto importante avendo istituito la Lega Santa proprio per questa battaglia?
    1 punto
  24. 1 punto
  25. 1 punto
  26. Rimane comunque uno strano ibrido... Potrebbe essere una coniazione della mezza parpaiola che poi non ha trovato seguito. Io ho fatto diverse ricerche ma non ho trovato nulla probabilmente è una moneta inedita
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  27. E’ un denaro di Enrico II di Pavia
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  28. Ciao grazie per la tua esposizione , ho provato più volte a fare delle foto perpendicolari ma con scarsi risultati . appena ho un attimo di tempo cercherò di fare delle foto migliori magari con luce naturale . sulla provenienza non lo so la abbiamo da anni in famiglia . una nota positiva comunque è che la moneta e’ in oro.. almeno qualcosa vale ?
    1 punto
  29. Autori Vari Le più belle monete di Firenze, 2016
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  30. Ciao @sdy82 Moneta molto consumata, concordo con il grado di "B". Comunque piacevole da guardare. Sebbene abbia a lungo svolto il suo compito è pur sempre una moneta molto rara e quindi sempre benvenuta in collezione in qualsiasi conservazione essa sia... Inoltre non ha colpi evidenti, macchie varie e ossidazioni. Secondo me, circolazione, se fosse stata incastonata sarebbe meno consumata (perché protetta) a ore 12 e a ore 6 dove solitamente si posizionano le graffette. Molto belli i fert, nodi e rosette. Per il suo valore, non saprei è una monetazione che per il momento non seguo. Il catalogo Gigante 2020 la quota 200 in conservazione MB Complimenti
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  31. La medaglia dell'amicizia delle valli occitane. Sono tutte occitane le valli segnate? Sai che l’amicizia va concreata come l’amore? C’è chi non ha retto il passo in questa dura fatica. E negli errori degli amici non c’era colpa tua?
    1 punto
  32. Nel libro Il linguaggio delle monete Mario Traina lo traduce così: SIA DEDICATO A TE, CRISTO, QUESTO DUCATO CHE TU SOSTIENI. Il grassetto non è mio, è di Traina. Arka Diligite iustitiam
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  33. Ciao! La chiesa di S. Maria della Salute, edificata sulla precedente Chiesa della Trinità, si trova subito dopo la Punta del sale e della Dogana da Mar, quindi al di là del Canal Grande rispetto alla piazzetta; il cupolone che si vede nella moneta, dovrebbe essere dietro le procuratie .... nella parte che ho evidenziata qui sotto.
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  34. bella patina, slittamento di conio
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  35. Credo di si, se @incuso mi fornirà il suo prezioso aiuto.
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  36. E' un bel denario, con un ritratto molto nitido. Mi piace. Ciao da Stilicho
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  37. Penso sia più corretto indicare spessore, anziché altezza di una moneta.
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  38. Buongiorno @pizzamargherita, per quanto mi concerne, l'identificazione da te effettuata sembra coerente. Complimenti per esserci riuscita! Certo che la moneta è proprio consumata(un'eccessiva pulizia?).
    1 punto
  39. Che è corretto, si chiama “ rinvenimento del metallo” le due monete sono buone, una e cristallizzata, l’altra e figlia di un conio quasi distrutto
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  40. Buongiorno ragazzi, Filippo II Tornese con Cornucopia, doppia data. Un caro saluto, Rocco.
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  41. 1943 Occupazione inglese della Tripolitania - 100 lire
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  42. Che bella questa moneta! I tetrarchi qui raffigurati mi ricordano il gruppo di porfido rosso sullo spigolo SO della basilica di S.Marco.
    1 punto
  43. Taglio: 2 euro cc Nazione: Slovenia Anno: 2016 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: qFDC Località: Taggia (IM)
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  44. REGNO DI SARDEGNA - CARLO ALBERTO - 5 LIRE 1842 GE
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  45. Al di là della conservazione (comunque accettabile!), stiamo parlando di un R3 (Dell'Ara-Altamura) e di due R (Giu.Dell'Ara-Righetti e Giu.Dell'Ara-Porena). Non le hai pagate troppo e hai fatto bene a prenderle perché più che degne di stare in collezione. Complimenti!
    1 punto
  46. Querelle de Brest Sentivo un'eco dell'amore in te che leggevi Jean Genet... Vedevo l'alba rosea dell'amore in te che cercavi i film di Fassbinder... Each man kills the thing he loves cantava Jeanne Moreau in Querelle de Brest. Specchio di verità, caro George, Tu hai ucciso l'amore con parole dolci con occhi carezzevoli baciavi sospiri di promesse, ma non sei morto per aver ucciso l'amore, sei morto al Saint-Louis dello stesso male di tanti Jo Querelle.
    1 punto
  47. REGNO DI SARDEGNA - CARLO ALBERTO - LIRE 20 1842 - GE
    1 punto
  48. Ma meno male che non ha pagato nulla! Altrimenti spendeva più per il test in laboratorio rispetto al valore effettivo della patacca. Sarebbe stato alquanto ironico, no? Assodato ormai che si tratta di un falso, secondo me fai bene a tenertelo. È pur sempre un ricordo. Considera che anch’io ho iniziato da una patacca, che tuttora conservo... Se uno vuole interessarsi alla numismatica può potenzialmente partire da qualunque punto (anche da un falso da bancarella)
    1 punto
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