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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/12/20 in Risposte
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Grazie! Sembrerebbe avere il dritto migliore del R/, non solo per i rilievi ma per una brillantezza del metallo più accentuata. Confermi? Vi allego anche io la mia5 punti
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Altro Grano del 1636, Con simbolo del coniatore "O" Questo esemplare è stato coniato su un tondello "maltagliato" con i bordi assottigliati. Al dritto si è impresso solo il Busto corazzato di Filippo IV che riporta al collo un bel tosone.4 punti
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La storia di questo quattrino fu piuttosto breve. Infatti dopo questi due dogi non venne più coniato. Qui viene illustrato uno dei probabili ''colpevoli'' di questa breve esistenza. Un falso d'epoca. La moneta presenta tutte le legende al contrario e sul rovescio il leone è rivolto vs. destra. Per approfondire l'argomento consiglio la lettura dell'articolo del nostro @fabry61. Arka Diligite iustitiam3 punti
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Tra i volumi della mia biblioteca numismatica sono particolarmente legato a quelli che trattano la storia monetaria medievale, in particolare da tempo ricerco e raccolgo dei volumi particolari, le edizioni Variorum Reprints, che riuniscono in un solo libro la produzione saggistica più rilevante di noti studiosi, spesso questa produzione di saggi e articoli è dispersa in una moltitudine di pubblicazioni miscellanee e periodiche di difficile reperimento e consultazione e averla a disposizione in una serie di bei volumetti maneggevoli e compatti è decisamente piacevole, probabilmente è il modo migliore, oltre all'allestimento di una biblioteca digitale, per raccogliere questo tipo di testi che nella loro forma originale si mangerebbero uno spazio enorme, senza contare i costi economici necessari, in particolare per gli estratti che quando si trovano hanno un prezzo unitario notevole. Di sotto pubblico una foto di alcuni dei volumetti in oggetto inerenti alla storia monetaria medievale che sono riuscito a reperire, si tratta della summa di tanta saporitissima e polposa sapienza monetaria prodotta da alcuni dei più bei nomi della numismatica e della storia economica: R. S. Lopez, Alessia Rovelli, Cécile Morrisson, Philip Grierson...3 punti
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Buonasera, la moneta che vedete in foto è un 2 cavalli ma non riesco a capire con precisione di che tipologia. Potreste gentilmente aiutarmi nella catalogazione? Pesa più di un grammo e ha un diametro di circa 18mm.2 punti
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Salve a tutti, in una recente asta italiana mi sono aggiudicato questo denario dell'imperatore Traiano. Non colleziono specificamente monete romane, ma sto portando avanti una raccolta delle più significative monete "commerciali" o "internazionali" della storia, e quindi per forza di cose il mio cammino numismatico dovrà abbracciare anche, seppur necessariamente in modo superficiale, il periodo romano. Quella che vi posto è la prima moneta romana che acquisto, ed ho scelto proprio questo imperatore, tra le tante scelte possibili, anche per il valore simbolico che riveste, all'interno del suo regno, il raggiungimento del limite di espansione del dominio di Roma. Volevo quindi condividere questa moneta con tutti voi, e nel contempo farvi una domanda relativa alla classificazione della stessa. Non possedendo il RIC ho utilizzato il Cohen (che ho scaricato in PDF) per classificare questo denario. La stessa casa d'aste ha utilizzato questo testo, e ha presentato la moneta come "C 405". Se non ho interpretato male il catalogo, però, a me pare che nel rovescio della 405 dovrebbe esserci un corno dell'abbondanza, mentre io ci vedo uno scettro, e dovrebbe esserci anche un dace, di cui però non c'è traccia. Sempre seguendo il Cohen il mio denario mi pare più simile al 417, fermo restando che anche lì dovrebbe esserci un dace che però non si vede ?. Devo dedurre che nel catalogo questo denario non è presente? Oppure ho sbagliato qualcosa nella lettura? Purtroppo come ho detto non ho il RIC, quindi non ho un'alternativa (e che alternativa!) da consultare, e per questo ho deciso di chiedere aiuto qui nel forum. Ringrazio fin d'ora chi vorrà contribuire, in qualsiasi modo, alla discussione, e mi scuso se sono stato troppo prolisso. Grazie a tutti.2 punti
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@Malikalkamil Ciao, devo dire che e' proprio un bel denario. Sulla classificazione RIC hanno gia' detto tutto Agricola e Ross 14. Per tua utilità ti allego l'estratto corrispondente del RIC e del Cohen (e' la C 366 come puoi vedere dallo stesso richiamo del RIC) e la scheda della moneta (che manca su Wildwinds). http://numismatics.org/ocre/id/ric.2.tr.151 Buona serata. Stilicho2 punti
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Denario autentico che mi piace parecchio. Ric 151. Confermo Cerere con i classici attributi spighe e torcia2 punti
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Concordo. Numismaticamente l'impero romano d'Oriente, o "bizantino" è in totale continuità con le emissioni che per convenzione chiamiamo Romane. Vi fu molta più discontinuità nelle riforme monetarie di Diocleziano e di Costantino che in quelle che si ebbero in Oriente dopo il 476 d.c. Il solido di Costantino è coniato fino al 1080. L'hyperpyron che venne introdotto dalla riforma monetaria di Alessio Comneno non è che il vecchio solido, sebbene coniato a 20 carati (invece dei 24 del solido). Il Follis di Anastasio è banalmente un multiplo del nummo coniato certamente già a partire da Teodosio e probabilmente anche prima. Lo stesso nummo di Teodosio è coniato fino al tempo di Maurizio Tiberio (600 D.C). Persino sull'argento non vi particolare discontinuità, e pezzi comunemente noti come silique e miliarensi, vennero coniate sia prime che dopo la fine dell'impero d'occidente, fino al VII secolo. Poi vennero gradatamente introdotte altre monete, gli esagrammi e i miliaresi. La monetazione Romana, quindi non finisce, ma si trasforma gradualmente fino a diventare, coi secoli, qualcosa di totalmente diverso rispetto a quello che era all'inizio (un pò come un anziano è diverso dal bimbo che era decenni prima). Le variazioni sono talmente graduali che è impossibile definire un momento in cui la monetazioni perde totalmente le caratteristiche originali. Tutto avviene gradualmente. Diciamo che varie riforme monetarie permettono di suddividere la monetazione Romana in vari sottoperiodi, all'interno dei quali la monetazione rimane intimamente legata a quella del periodo precedente nonché fonte di ispirazione per le Monetazione del sottoperidoo che seguirà. Probabilmente potrebbe essere più corretto chiedersi quando quando la monetazione Romana perde o guadagna una determinata caratteristica o quali sono le riforme più importanti della monetazione romana.2 punti
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Io credo che molti di voi continuino a confondere le definizioni di "stato di zecca" e "fior di conio". Una moneta appena uscita dalla zecca è sicuramente in "mint state"; sicuramente presenta lustro (magari attenuato quando il conio è usurato). Dalla zecca escono anche monete con tanti segni di contatto. Sono certamente ancora in "mint state" ma non sono in FDC (effettivamente l'fdc è estremamente raro a trovarsi, il "mint state" no). Una moneta con lustro su tutta la superficie (anche se attenuato) è classificabile a partire da spl-fdc a seconda dell'entità dei segni di contatto. Una moneta con tanto lustro ma non sul 100% della moneta (usura solo sui rilievi più alti) si può classificare spl+. Scendendo nella scala un spl ha rilievi alti poco usurati dalla circolazione ma ancora tracce di lustro residuo. Quindi la risposta al quesito iniziale è NO (a meno che non sia stata finita con particolare lavorazione in zecca; ad esempio lavorazione proof o sabbiatura). Se una moneta non presenta lustro o almeno traccia della brillantezza originaria non è nemmeno un SPL. Prima imparerete questi concetti meno soldi butterete in alte conservazioni farlocche. Di ciò che vedete chiuso FDC quanto non presenta il minimo segno di contatto? Lo presenta? Non è FDC. Molte case d'asta descrivono ad esempio "FDC minimi segni di contatto"; ebbene non è FDC. Nelle alte conservazioni il lustro è tutto. Molto più importante dei segni di contatto e della stessa valutazione tecnica della conservazione. La brillantezza del tondello è proporzionale all'appeal e la moneta risulta apprezzata (e pagata) quando è contesa. Buona domenica.2 punti
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Cari amici, Come anticipato avevo una monetina di un certo interesse da mostrarvi, scusate per il ritardo, ma eccola qui. Si tratta di un 10 cents di Charles Brooke datato 1906 e coniato in soli 50.000 esemplari. Moneta coniata in argento '800 del peso di 2,71 grammi e del diametro di 18 millimetri. D : Al diritto abbiamo la testa volta a sinistra del secondo Rajah, con intorno la denominazione C. BROOKE RAJAH ed in basso l'indicazione dell'autorità emittente; R : Il rovescio presenta, al centro, il valore circondato da una corda legata in basso da un nodo, in alto la data, ai lati la ripetizione in lettere del valore, infine, in esergo, il segno di zecca; L'esemplare presenta tracce di appiccagnolo, tuttavia, come già precisato, le monete in argento circolanti a Sarawak, già coniate in tirature limitate, furono tutte ritirate e rifuse dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale, perciò i pochi esemplari superstiti sono, quasi esclusivamente, quelli utilizzati come monili. Spero vi piaccia.2 punti
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@Rocco68, questo purtoppo non lo so (almeno per ora), e mi dispiace; ma ho segnalto la particolarità su alcuni coni così..... cfr. ritaglio n. 62 !! Così come non ho trovato spiegazioni, argomento più importante, del fatto che su alcune monete (rare), sia Grani, Tornesi che 3 Cavalli, c'è una lettera M (superflua) dopo la data.2 punti
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Indubbiamente tutta un'altra storia (la parte sinistra), personalmente preferisco vederle a monitor così nitide.2 punti
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No, io non li vedo strafalcioni, a me piace pensarli come piccole opere d'arte. Le 34 come tutte le altre del resto mi piacciono proprio per questo. Saluti Raffaele.2 punti
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Buongiorno a tutti amici e buona domenica, @Mattiacocomplimenti bellissima mi piace davvero un sacco. Partecipo anche io alla discussione condividendo la mia. Un caro saluto a tutti. Raffaele.2 punti
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Per me probabilmente si anche se avrebbe avuto più senso mettere in legatura la N" con la R" cosa che abbiamo anche già visto altre volte, in questo caso però non vedo la linietta obliqua che dovrebbe legarle ma solo un segno poco visibile ed incerto.2 punti
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2 punti
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1943 Stati Uniti d'America, 1 Centesimo D, (zinco)2 punti
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Buongiorno e buona domenica a tutti. Nuova arrivata ( di lecita provenienza) in Collezione Litra68 È una tipologia che rincorro da anni, e finalmente ne ho trovata una in condizioni discrete, farà compagnia al mio galletto SVESANO che ho in collezione. ? Mi farebbe piacere leggere vostri pareri e se la catalogazione è giusta. Æ 5.92 g; Sambon 884; Rutter HN 450 Ho fatto un confronto sul Rutter in mio possesso. Saluti Alberto1 punto
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No mi sembra di aver scritto che hai offeso qualcuno.....sono solo intervenuto, perchè da come leggo, cioè che sei un principiante, uno che da poco si sta approcciando a questa monetazione, in due battute e a distanza di qualche ora, sentenziare e battezzare una monteta inedita, mi fa un pò rabbrividire. Poi leggo commenti del genere: non l'ho mai visto prima così...ecc.ecc.. ecco la mia osservazione al conteggio dei giorni della tua esperienza con le monete dei vicerè...nulla contro figuriamoci. Il mio è anche uno stimolo a non fare solo domande e aspettare che qualcuno ti risponde, spesso per crescere, le notizie te le devi cercare da solo. Ad esempio hai fatto una domanda, se la fanno un pò tutti i principianti, all'inizio: Poi ho una domanda... Vedo un simbolo che sembra una G non ne ho mai vista una... Cosa vuol dire? Questa sezione è zeppa di risposte a questa tua domanda. Ti invito, se vuoi a fare delle ricerche, qui, sul forum stesso e vedrai che trovi non solo risposte, ma anche una retta starda da seguire per iniziare a comprendere al meglio queste monete. A differenza delle borboniche, dove ognuno può sbizzarrirsi nel commentare punti, torri, castelli, leoni, gigli, virgole, lettere storte, più in basso, più in alto ecc.ecc. le monete dei vicerè vanno trattate e commentate/argomentate con dovuto riguardo e attenzione. Tutto qui...in sintesi.1 punto
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Per il mezzanino CRISTO RISORTO Per il quarto PACE A TE MARCO (inteso come San Marco) Ciao Mario1 punto
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Un'ampia discussione su queste emissioni in https://www.cointalk.com/threads/real-shekel-or-not.332761/1 punto
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Hai il palato raffinato Talpa i volumi della Variorum reprints soni delle chicche per gli appassionati medioevisti ma anche degli utilissimi strumenti per chi fa ticerca seriamente ad esempio i due volumi degli scritti di Grierson: dark age numismatics e Later medieval numismatics raccolgono insieme degli scritti importantissimi della sconfinata produzione di Grierson che altrimenti resterebbero da reperire in decine di pubblicazioni diverse1 punto
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Il quattrino venne coniato anche dal successore di Foscari, Pasquale Malipiero (1457-1462). Il suo quattrino fu conosciuto anche con il nome duino. Ecco un esemplare. Rif.: Zub-Luciani 34.2 Arka Diligite iustitiam1 punto
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Dopo aver visto molti doppi bagattini, vorrei ora illustrare alcuni quattrini. Il primo quattrino venne coniato da Francesco Foscari (1423-1457) per la terraferma. Il territorio sittoposto all'autorità della Serenissima si era notevolmente ampliato e c'era la necessità di nuova moneta per i terrtori conquistati. Alcune città, come abbiamo visto, ebbero una propria moneta, altre ebbero il nuovo quattrino. Al post n. 130 ne abbimo visto un esemplare e qui ne posto un altro. Rif.: Zub-Luciani 34.1 Arka Diligite iustitiam1 punto
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Altro Grano per Filippo IV, il 1637 In questo pezzo il Busto non è con corazza e ha il Tosone. Simbolo "volatile"1 punto
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Buongiorno, è una Litra coniata dalla zecca di Siracusa(Sicilia), nel periodo di Dioniso I(ca. 405-395 a.C.). Rif. bibl. Buceti, 577; Calciati, 441 punto
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Cari Lamonetiani, oggi pongo alla Vs. attenzione questa moneta della Confederazione Elvetica per avere un Vs. parere sulla conservazione. Grazie in anticipo a chi interverrà.1 punto
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Pietro approfitto della tua disponibilità per chiederti che significato avevano i tre pallini che si riscontrano sotto questo tipo di stemma semiovale.1 punto
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Gran bel tosone.....con stemma semiovale, peccato per la data al dritto..... Rocco, i tondelli così...erano la norma in quel periodo.1 punto
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Grazie molte piergi00. Ti sono debitore per il prezioso consiglio che mi ha permesso il ritrovamento dell'edizione originale (tipografia Cantore-Mascarelli -1901) dell'opera di Roggiero. Il sign. Primo Bertocco, gentilissimo ed appassionato, dopo avermi inviato chiare foto esplicative di alcune pagine del volumetto, mi ha trasmesso al prezzo che hai indicato (anzi, con un piccolo ulteriore sconto) l'edizione che cercavo. L'opera del Roggiero e' inserita in un volumetto che contiere altri sette studi di autori ed argomenti locali diversi. Ancora grazie molte per l'indicazione.1 punto
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Buongiorno Alberto @Litra68, scusa per il commento tardivo, ma ultimamente sono molto indaffarato. Ho controllato su ebay, in effetti non ci sono esemplari in vendita come il tuo, cioè con la data corretta da 5 a 6, quindi per me è effettivamente una moneta molto rara. Così a occhio, non ricordando altri passaggi recenti, concordo con il manuale Magliocca che stima la rarità con R3. Quindi hai fatto benissimo a prenderla, nonostante i colpi al bordo perchè con le monete di una certa rarità non si può andare troppo per il sottile. Complimenti per la collezione che cresce di giorno in giorno. Saluti, Sergio.1 punto
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Buongiorno a tutti, Per esperienza posso dire che è rarissimo trovare una piastra del 1834 senza difetti di coniazione. Questa che condivido è quella della mia Collezione che ne riporta di meno.1 punto
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Si entra nei gusti personali, pertanto non mi esprimo. Personalmente trovo bellissime, anche s non sono della mia infanzia, le 50 lire Buoi e le 5000 e 10000 Lire Marinare. Per cio che è strettamente legato alla mia infanzia, ho un ricordo particolarmente forte per quelle ungheresi, che di certo belle non sono, ma che riaccendono in me, bellissimi ricordi.1 punto
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Quoto, la differenza fra gettone e tessera è certamente una questione di tempo, gettoni di conto, di gioco, ecc. Non sono certamente medioevali. Le tessere vengono prima, ma a quanto ne so in Francia utilizzano il termine mèreau proprio per dei tondelli in piombo di cui mi risulta strano l'utilizzo, proprio per la facilità di riproduzione... difficile che venissero in secondo tempo scambiati con vera moneta, troppo facili da produrre tanto che avrebbero portato facilmente a delle truffe....1 punto
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@miza ti ha dato una buona spiegazione, ma se da una parte è imprescindibile avere in mano la moneta per dare una valutazione "vera" (dalle foto ho notato che lo scarto può arrivare ad oltre un punto di conservazione) per poterla "rigirare", è anche vero che con una buona attrezzatura si può simulare questo movimento. Ad esempio, nella foto qui sotto (grazie anche alle vostre riflessioni), ho cambiato la posizione del faro dello stativo portando l'inclinazione dello stesso dai 10-15° consigliati ai 45°. In assenza di flash e con stanza poco illuminata dall'esterno, che per l'argento in buona conservazione sono sempre più propenso ad adottare, la fonte di luce unica e maggiormente inclinata sembra migliorare notevolmente la lettura. Che ne pensate?1 punto
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Ho cercato anche su acsearch. Ho notato che ci sono due tipologie principali. Distinguibili dal vaso di fiori in basso del R/. Vogliamo chiamarle A : e B : ? Tanto per facilitare le ricerche. L'asta 33 è del novembre 18. I tre invenduti allora ( start 1800, 1500, 1400) conservazioni (da foto dunque problematiche) SPL e qSPL considerando che si tratta di monete medievali.( @Giov60 il 33, 802 è andato venduto a 1500). Forse 5 monete in successione erano troppe ? Due vendute su 5. Ne ho viste vendere di conservazione simile a prezzi maggiori. E dopo 18 mesi riecco le tre a base 1000 (una miseria a mio parere). Ritirate, perché'? Acsearch ne elenca 100. L'aggiudicazione più bassa , 950, un anno fa per un tipo A con lo stesso difetto nella perlinatura delle "nostre" e qualche mancanza nel contorno (prova di metallo) Poi a salire anche le monete con difetti evidenti tanto da far sembrare le basi di B. molto interessanti. Il tipo B è in larghissima maggioranza. Di A pochine, circa 15, (con o senza il difetto nella perlinatura.) Adesso smetto in attesa delle vs considerazioni.1 punto
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Rimanendo in tema “monete westphaliane”, segnalo che alla prossima asta Auction World (tra una settimana) verrà battuto il rarissimo tallero del 1810 con lo stemma della casata reale al dritto. Come forse ricorderete, si tratta di una moneta coniata in soli 5 esemplari! L’esemplare in questione è lo stesso che passò in asta lo scorso anno (e che vi ho mostrato nella discussione). Cambia solo che è stato slabbato (NGC MS62). Lo consiglio vivamente a chiunque avesse 30/35.000 euro da parte da non saper proprio come spendere ? https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=4008&lot=34371 punto
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1843 Centesimo 1843 Regno Lombardo Veneto - Milano1 punto
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@Rocco68, ti chiedo questo perchè guarda la catalogazione dei Tornesi con la doppia data nel mio Volume..... non c'è !!!1 punto
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Confermo che L'iconografia e quella di S. Girolamo che con la mano dx tiene una pietra e si percuote il petto.- L'altro santo potrebbe essere anche S. Giovanni Battista ma non vedo due attributi fondamentali, la croce astile con il vessillo e l'agnellino che solitamente sono rappresentati nell'iconografia del santo, l'unica cosa a suo favore e' la veste di pelle di cammello? Altra ipotesi potrebbe essere una raffigurazione di S. Onofrio anacoreta? A mio parere la medaglia e databile alla prima metà del XVII sec.- Ciao Borgho1 punto
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