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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/14/20 in Risposte

  1. Qualche tondello di Francesco I è giunto a noi ancora in buone condizioni.
    5 punti
  2. E dopo avervi fatto vedere la 1818 testa piccola Ecco a voi la sorellina testa grande (che io preferisco come stile)
    5 punti
  3. Buongiorno a tutti amici, Voglio presentarvi l'ultimo arrivo in collezione appena consegnato...mi piace particolarmente perché sono riuscito a riportarla nella sua terra natia. Spero piaccia anche a voi. Un saluto a tutti. Raffaele.
    5 punti
  4. Ciao Il giorgino con legenda SANCTVS GEMINIA al verso, in luogo del più comune NOSTER PROTECTOR (e abbreviazioni varie) è a mio parere da considerare una tipologia intermedia e sicuramente frutto di una attività speculativa e truffaldina dello zecchiere. Nel tuo esemplare le sigle IT non si vedono bene ma in altri esemplari risulta evidente una certa difformità per forma e dimensione fra la I e la T. La legenda del dritto inoltre riporta le abbreviazioni FRA I MVT REG Z D VIII dove la Z è propria dello zecchiere Elia Teseo (sigle ET). Il verso è inoltre sovrapponibile per legenda e stile del santo ai versi dei giorgini prodotti da Elia Teseo per il Alfonso IV, successore di Francesco I. In definitiva, a mio parere, il buon Elia Teseo, in una fase di passaggio fra la gestione a nome di Francesco I e quella a nome di Alfonso IV, deve aver pensato bene di modificare un conio di dritto di Francesco I, togliendo dalla sigla dello zecchiere la E e aggiungendo la I (che rimanda a Josefo Teseo), omettendo poi di usare l'argento previsto dai vigenti capitolati... tanto la colpa sarebbe caduta sull'ignaro Josefo. La giusta attribuzione e la colpa sono, a mio parere, ben evidenziati da quanto illustrato all'inizio: legenda e stile del verso; legenda del dritto (con Z in luogo di ET)... e da un singolo esemplare palesemente in rame prodotto per Francesco I con le sigle ET, passato qualche tempo fa in una vendita pubblica. Il tutto farà parte di un aggiornamento allo studio sulla monetazione bassa a nome di Francesco I che sto preparando e che comprenderà anche il rarissimo giorgino con testa rivolta a sinistra che il nostro @Cioso recentemente si è aggiudicato... un saluto Mario
    4 punti
  5. Cari Lamonetiani, oggi Vi presento un appunto (grazie a Mario Limido che me l'ha concesso e che troverete insieme a tanto altro sul Gazzettino #7), ossia il risultato di cosa può succedere quando il conio-martello non è ben stabile al suo posto nel punzone: Ed ecco la "Briciola Numismatica" che Vi preannunciavo (i valori estrapolati provengono dal Montenegro 2015 e dal Gigante 2016):
    3 punti
  6. taglio         2 euro cc paese     Monaco anno 2013 tiratura 1.226.631 condizioni bb++ città Milano
    3 punti
  7. Caro @El Chupacabra, complimenti per le tue bellissime chicche numismatiche, sempre molto godibili e interessanti . Questa in particolare mi ha incuriosito per due motivi . Il primo è legato al fatto che possiedo un cent prora rame rosso Del ‘15 con la suddetta curiosa, a mio avviso elegante e “pregevole” anomalia (già postato tempo fa sul thread “rame rosso” e che di seguito ripropongo, scusandomi per la modesta qualità della foto e Dell’ interferenza della bustina ) . In secondo luogo , voglio segnalare All’ attenzione tua e degli amici lamonetiani L’ipotesi alternativa, pubblicata su un thread tempo fa, riguardo la genesi di questa ed altre anomalie di duplicazione (e non ribattitura) delle immagini di conio specie sul R. Questa deriverebbe, secondo L’ autore, che ripropone L’ ipotesi a partire da analogie su straniere, in particolare cent USA, da un difetto di produzione del conio a partire dalla punzonatura dello stesso, che porterebbe a sua volta a produzione in serie (ridotta) di tale anomalia, escludendo in parte o in tutto, l’ ipotesi di rotazione/ slittamento/ribattitura in fase di coniazione. Non mi dilungo oltre, sospendo il giudizio e attendo il tuo @El Chupacabra e vostro, amici lamonetiani . Ecco il link dell autore . Mi attendo osservazioni evidence-based ? https://www.erroridiconiazione.com/c-9-1-sdoppiamento-del-conio/
    3 punti
  8. Esattamente. Infatti Marco che te ne fai di queste robette? Fra un po' mi inizierai con gli eurocent...
    3 punti
  9. grazie a entrambi. Si avevo visto la moneta sul Lulliri , ma ho l'idea che la moneta rappresentata 478a non sia punica, ma sia quella che è catalogata nel CNAI come Onkia di Erice (AE 1,08-1,66), sette esemplari catalogati, anche il peso è in linea. Mentre la 478 potrebbe essere in effetti un divisore punico ne ho riscontrate diverse in rete sotto al grammo, ma sempre con cavallo a destra (per la precisione sul CNAI è catalogata anche un ONKIA più rara di Erice con cavallo a destra, però con al dritto l'ipotesi di Afrodite). mah...
    2 punti
  10. Buonasera, spero di aver compreso bene la domanda. Come le è stato già detto, nel caso specifico la moneta non è provvista di perizia ma di una semplice attestazione di autenticità proveniente da venditore professionale che, al momento della vendita, ha dichiarato all'acquirente - sotto la propria responsabilità - la genuinità dell'esemplare. Se la moneta in questione, in un secondo momento, si rivelasse falsa, ricorrerebbe a mio parere l'ipotesi del c.d. "aliud pro alio", ossia della vendita di un bene completamente diverso da quello pattuito. Non può sfuggire, infatti, che una moneta autentica sia una cosa totalmente diversa da una riproduzione o da un falso: in altri termini, non saremmo al cospetto di una semplice ipotesi di vizi del bene compravenduto (sul tema c'è giurisprudenza che ha avuto modo di affrontare casi di vendita di opere d'arte non autentiche ma spacciate per tali, caso che ritengo sovrapponibile a quello delle monete false). Così stando le cose, l'acquirente potrà invocare nei confronti del venditore (che ha attestato l'autenticità del pezzo) la risoluzione del contratto (di vendita) per inadempimento e domandare il risarcimento del danno, azioni che si prescrivono in dieci anni dall'acquisto e non già nel termine più breve e con le decadenze previste per l'ipotesi della garanzia per vizi (di cui all'art. 1495 c.c.). Naturalmente per fare ciò l'acquirente avrà bisogno di acquisire - questa volta si - una perizia vera e propria che contenga tutti gli elementi necessari a confutare l'autenticità dichiarata a suo tempo dal venditore. Dubito, tuttavia, che per acquisti di modica entità l'acquirente possa trovare conveniente trascinare il venditore in un giudizio. Saluti.
    2 punti
  11. è un asse unciale. il peso è basso per l'usura. Di che serie sarà? io faccio un atto di fede: con molta fantasia intravedo la lupa che allatta.
    2 punti
  12. salve a tutti, nel recente libro di Lulliri "La Monetazione Cartaginese in Sardegna" viene riportato un esemplare che dalla foto sembra molto simile al suo @Flavio_bo , pur avendo un diametro di 11 mm e 1,1 g ... ecco la pagina dove lo cita (l'esemplare in basso): spero possa aiutare! saluti!
    2 punti
  13. 1944 Regno d'Italia Luogotenenza - Banca d'Italia 50 lire (Introna-Urbini)
    2 punti
  14. Ah un grosso modulista come Doge82 non può tenere in collezione piccoli moduli in rame... Cedila a Fabry61 ! Te lo dice uno che però qualcuno ne ha... ☺️
    2 punti
  15. Moneta di grande fascino e piena di significati! Per quanto riguarda quella collezione so che era di un collezionista conosciuto a Torino, forse @piergi00 può dirti qualcosa in più, anche se i nomi non mi sembra giusto farli.. C'erano veramente dei bei pezzi!
    1 punto
  16. Ciao @giacutuli, come sai non sono un esperto e quindi aspetterei pareri più autorevoli... Però le righe rettilinee che partono dal bordo e coinvolgono la Legenda le considererei " di conio". Come abbiamo già avuto modo di discutere, queste righe non sono ancora state ben spiegate. La teoria più di moda ultimamente è quella della limatura del tondello eccedente prima del conio. In Passato avevo letto che erano dovute ad un meccanismo che chiamavano "estrattore". Fatto sta che queste righe sono frequenti e non solo nella Monetazione Borbonica ( anche nelle monete Sabaude pre- 1816 ). Ciao Beppe
    1 punto
  17. Madonna del Buon Consiglio che si venera a Genazzano, Roma.
    1 punto
  18. sono monete tanto belle quanto complesse. Anch'io in questi giorni sto cercando di perfezionare la classificazione di una litra di Selinunte che peraltro ho postato su altra discussione.
    1 punto
  19. Medaglia devozionale bronzo/ottone, della prima metà del XVII sec. con appendici a piolini a ore 3,6,9, probabile produzione romana.- D/ La Madonna di Oropa dentro doppio contorno lineare al cui interno ornato a perline, scritta intercalata da quattro teste di cherubini. R/ Il Cristo crocifisso con i simboli in alto del sole a sx e la luna a dx, in campo la preghiera (abbreviata) di protezione contro le epidemie e le calamità naturali, bella e rara medaglia, complimenti. Ciao Borgho
    1 punto
  20. Ne ho presi quattro a caso ma in conservazione abbastanza buona. Cosa notiamo come elemento comune? La presenza del parazonium. Il parazonio (in latino parazonium, dal greco παραζώνιον, der. di παραζώνη, "cintura") è un' arma bianca manesca del tipo spada corta (daga con punta non acuminata portata dai latini come distinzione sociale, generalmente portata a sinistra). È frequente vederla su statue o monete dell'epoca che riproducono tribuni, ufficiali romani, dei (per esempio Marte) o eroi. Il nome deriva dalla cintura, distintivo dei tribuni romani, usata per attaccarvi l'arma. Per estensione il termine poi indicò l'arma stessa, cadendo in disuso verso la fine del Medioevo. Il parazonium era lo stiletto in dotazione agli alti ufficiali (legati e anche lo stesso imperatore) delle legioni romane. Era spesso un vero oggetto di lusso e poteva essere riccamente decorato. La forma più comune di parazonium aveva la lama lunga tra i 15 ed i 19 cm ed il manico riccamente decorato, generalmente con una testa d'aquila come pomello. Il parazonium era poco utilizzato in battaglia e gli alti ufficiali, qualora fossero stati minacciati direttamente dal nemico, preferivano utilizzare il gladio. (da Wikipedia) In generale mi pare utile questo articolo: ... Se presso i Romani si usavano, ovviamente, in via esclusiva armi bianche, queste erano in ogni caso particolarmente caratterizzanti un’epoca ed un popolo che ne faceva uso. Le lame corte che si usavano in combattimento erano suddivise in tre tipi: il Parazonium, triangolare, per l’esattezza a forma di triangolo isoscele, riprendeva le armi in bronzo di popolazioni più antiche. Poi abbiamo la Sica, arma stretta ed appuntita, di uso non bellico ma civile, atta alla difesa personale. Dalla Sica deriva il termine ancora in uso “sicario”, in riferimento a persona che combatte singolarmente, a vario titolo. Le armi i cui nomi giungono fino al linguaggio dei giorni nostri, sono generalmente caratterizzanti un’epoca, una mentalità, o hanno una storia tanto particolare da rimanere impressa nell’immaginario collettivo non solo dei loro tempi. La Sica, come lo stiletto, è un tipo di coltello che nel tempo ha assunto connotazioni negative, fino a caratterizzare l’equipaggiamento ritenuto idoneo alla mentalità da mercenario. Con una Sica venne ucciso Giulio Cesare nel 44 a.C., secondo quanto la storia tradizionale ci ha tramandato. Un coltello molto diffuso ma senza un particolare ruolo, come andiamo ad analizzare, era il Pugio. Da esso deriva ogni forma di pugnale. Era l’arma prediletta dei legionari, eppure non veniva usato militarmente. Ognuno ne aveva uno, dunque l’esercito ne era fornitissimo, ma più che altro ad un livello che potremmo definire personale: l’equipaggiamento dei legionari dell’esercito non ha mai contemplato il Pugio come arma ufficiale da possedere. Secondo alcuni studiosi, dopo il I secolo a.C. alcuni reparti dell’esercito avevano il Pugio tra le armi ufficiali, ma non c’è stato mai riscontro di prove archeologiche certe a supporto di questa tesi. Il Pugio si diffuse specialmente a partire da quando entrò in uso la spada gallica, spada lunga e prevalentemente da taglio, che finì con il soppiantare la precedente spada ellenica, che era invece di tipo corto. Dopo le Guerre Puniche, il Pugio perse smalto e non fu più così ampiamente posseduto da tutti, come ancora fu nel periodo appena precedente. L’impugnatura è estremamente ergonomica, con tanto di avvallamenti per le dita, che ricordano i moderni utensili. Il Pugio era molto diffuso tra i civili soprattutto nelle forgie più corte, anche se la lunghezza poteva variare. Infatti portare la spada era vietato ai civili durante tutta l’età imperiare, che per questo motivo si armavano di armi prevalentemente tanto corte da non poter essere classificate come spade." https://www.armiespy.com/armi-roma-antica-parazonium-sica-pugio-gladio/ “ … Parazonium, triangolare, per l’esattezza a forma di triangolo isoscele, riprendeva le armi in bronzo di popolazioni più antiche.” Quindi dove assomigliare a questa arma:
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  21. Ormai il destino di questa moneta è indissolubilmente legato a quello della catena. Sicuramente è più interessante così che "smontata".
    1 punto
  22. Ciao non ho visto due cose peso e diametro, comunque la tua è catalogata sul Dated Coins of Antiquity Shekels of Tyre - Supplemental Photographs (Release 1) By Edward E. Cohen al n° 62 ( stesso monogramma) Silvio PS non ho le foto in quanto il file è in pdf e non ho tempo per convertirlo
    1 punto
  23. Buongiorno e buona domenica a tutti. Nuova arrivata ( di lecita provenienza) in Collezione Litra68 È una tipologia che rincorro da anni, e finalmente ne ho trovata una in condizioni discrete, farà compagnia al mio galletto SVESANO che ho in collezione. ? Mi farebbe piacere leggere vostri pareri e se la catalogazione è giusta. Æ 5.92 g; Sambon 884; Rutter HN 450 Ho fatto un confronto sul Rutter in mio possesso. Saluti Alberto
    1 punto
  24. Ho parlato una mezz'oretta fa con una operatrice al telefono, conferma che ci sono problemi che stanno risolvendo e di riprovare domani.
    1 punto
  25. Buonasera a tutti i cari amici del forum, torno ad aprire una discussione dopo quasi due anni dall’ultima volta. Mi ero un pochino allontanato dalla mia cara collezione ma ora, complici alcuni eventi che mi sono accaduti ho deciso di riprenderla e non lasciarla più ehehe Ma veniamo a noi, qualche giorno fa avevo annunciato in un altro topic che avrei aperto una discussione per discutere pareri e considerazioni sull’ultima moneta aggiunta in collezione. 120 grana 1825, Francesco I Primo anno che aggiungo di questo regnante, piastra presa per un dritto fuori dal comune secondo me. Trovo difatti raro vedere così bene l’espressione del sovrano, o ad esempio l’orecchio e la capigliatura così ben definiti anche in esemplari un pelo più alti. La moneta dal vivo presenta una freschezza nei campi che non mi aspettavo, e che con le prime foto (le trovate nella discussione “le più belle delle nostre collezioni”) sono certo di non aver inquadrato, mentre stavolta credo di riuscire a farli vedere anche a voi. (la foto del rovescio fatta sul velluto è ahimè uscita sfocata, ne posto una fatta ieri sulla sua bustina) Veniamo ora ad una questione più annosa, il venditore non si è espresso sul grading, ed io l’ho comprata come un buon BB. Una volta arrivata come detto ne sono stato decisamente sorpreso. Ma ora lascio la parola a voi su questo ? Riempiamo un poco la discussione di piastre di Francesco I, voglio vedere anche le vostre
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  26. Giusta osservazione @miza. Ammesso che almeno una parte di queste “duplicazioni “ sia stata provocata direttamente dal conio malfatto, allora e’ lecito fare alcune ipotesi: conio non prontamente scartato per motivazioni tecniche (risparmio?), mera sciatteria (forse perché comunque la moneta era già di scarsissimo conto in termini di potere d acquisto), o d altra parte conio volutamente mantenuto così per speculazione di alcuni dipendenti della Zecca . Non sarebbe stato, sicuramente almeno in seguito, un caso isolato ..
    1 punto
  27. Altri tipi di diritto raffigurano la testa di altre divinità come Demetra ed Ermes, o anche di Lisimaco stesso. Ricordo come curiosità che si può trovare un rapporto tra questo sovrano e il regno minerale analogo a quello della città da lui fondata con il regno vegetale attraverso la "Lysimachia nummularia" citata da okt. Infatti in mineralogia il Diaspro Lisimaco è il diaspro nero con venature gialle (il giallo del fiore), una pietra semi preziosa appartenente al gruppo dei quarzi che si presenta in vari colori, spesso in diverse combinazioni, in strisce o macchie. "Lisimaco della sorte dè marmi, è pietra la quale ha vene, ovvero gocce d'oro" Dolce Lodovico (Dalle Gemme) Venezia 1549. Esempio di Diaspro Lisimaco questo vaso dei Musei Vaticani di colore nero tendente al verde con macchie dorate e radi punti blu. Credo che il Diaspro Lisimaco debba il suo nome al reperimento della pietra a Lisimachia, magari nella fantasia popolare che le venature gialle provenissero dalla pianta.
    1 punto
  28. Egregio @enriMO, è molto interessante l'ipotesi presentata e quasi quasi potrebbe calzare con le mie due monete postate visto che lo spostamento riguarda solo alcune parti dell'immagine al R/ e la rotazione di 15° gradi . Tuttavia, pur non mettendo in dubbio la fondatezza di quanto detto, per quanto concerne i 2 Centesimi vi sono cose che mi spiego meglio pensando ad una instabilità del conio, anzichè ad una sua deformazione pregressa. Sembra che alla rotazione fissa di 15° (Montenegro afferma che esistono anche 2 Centesimi senza rotazione del R/) si sia sovrapposta un'oscillazione attorno all'asse maggiore della figura dell'Italia che abbia consentito il moltiplicarsi dell'impronta (ricordo che le mani sono anche più di 4...) e lo svanire piano piano della parte superiore della legenda "CENT.2" (vedi anche la figura qui sotto con altri 2 Centesimi presi dalla baia). Queste cose farebbero pensare più ad un progressivo deterioramento della stabilità del conio nel punzone che ad una deformazione pregressa del conio. Lo stesso deterioramento sembra anche più evidente confrontando i nostri Centesimini, dove alla semplice ridondanza di mani del mio (che non presenta rotazione del R/), si è aggiunta anche la "ribattitura" di lettere, punti e cifre nella legenda del tuo.
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  29. Bellissima moneta complimenti
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  30. Nella perizia, che di solito si compone di più pagine, il perito dichiara tutto quello che ha eseguito per arrivare alla conclusione. Quindi le tecniche seguite per identificare l'oggetto, gli strumenti usati, i testi consultati e quant'altro possa aver fatto. In mancanza di questo non siamo di fronte a una perizia, ma a una semplice dichiarazione. Poi è logico che un perito deve essere tale e quindi avere i titoli per esserlo. Arka Diligite iustitiam
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  31. L'immagine della Madonna col Bambino, potrebbe essere Maria consolatrice.
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  32. 1944 Corea (territorio dell'Impero giapponese) - 10 Yen
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  33. Aggiorno questa discussione perché sono riuscito a rintracciare questa devozionale, penso seicentesca, della Madonna di Oropa. @giancarlone @borghobaffo sapete darmi qualche indicazione in più? Spero sia gradita...
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  34. La causa è da attribuire alla pressione esercitata durante la coniazione.
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  35. Buona sera. Dopo varie peripezie sono riuscita ad arrivare a questo risultato che per la verità non mi sembra poi così buono ma è il mio massimo.Ecco le nuove immagini.
    1 punto
  36. DE GREGE EPICURI Purtroppo al D non si vede nulla, e al R non si vedono i segni di valore (asticella per l'asse, S per semisse, 4 globetti per il triente, ecc.) Dato che le riduzioni di peso sono state numerose, non credo che la scelta sia esclusivamente tra asse e semisse. Provo a spostare in "Romane Repubblicane".
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  37. DE GREGE EPICURI E' una moneta greca, III-II secolo a.C. verosimilmente. Potrebbe essere un bronzetto di Massalia, ma la scritta in basso si legge molto male.
    1 punto
  38. Buonasera a tutti, è vero, mi sto lasciando tentare dal Viceregno, e dalla sua monetazione così varia, ma a dirla tutta avevo già dei pezzi sparsi in collezione da tantissimi anni, solo grazie al forum ho rivalutato i pezzi che avevo e se potrò ne prenderò ancora, purtroppo non riesco a seguire un filo logico, prendo le monete così come vengono, poi devo dire che l'incontro con i 9 cavalli è stato Amore a prima vista, ho letto alcune vecchie discussioni ed in alcune ho postato i miei piccoli, ricordo con piacere le discussioni di @Rocco68, di @eliodoro, i 9 cavalli di Filippo IV che ha in collezione @gennydbmoney, sono affascinato da questo nominale di cui ho 3 esemplari più un quarto (anno 1630)che è in viaggio.. ? Non trovate che sono graziosi fotografati insieme? Ovviamente sono più belli di come li immortalo io in foto. Saluti Alberto
    1 punto
  39. Ciao @El Chupacabra sempre interessante la tua rubrica "Briciola Numismatica". Sapere cosa provoca un errore di conio completa la descrizione della moneta... Volevo chiedere a te o a chiunque conosca la risposta cosa rende instabile il conio martello? Una vite che si allenta, un ingranaggio uscito dalla sua sede, la rottura di un elemento dovuta alla forte pressione o cos'altro? Esistono foto del macchinario riprodotto nel disegno del post numero 1? Nel frattempo farò una ricerca su vecchie discussioni qui sul forum.... Grazie Saluti
    1 punto
  40. Buonasera, dato che la discussione è un pochino ferma colgo l’occasione per mostrarvi un’altra mia piastra 1818 testa piccola Non mi faceva impazzire ma adesso è degna di stare nel novero delle mie preferite
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  41. Sono perfettamente d'accordo, bella moneta tra qSPL e SPL. Si tratta però secondo me a primo impatto di una moneta più gradevole di quello che un qSPL potrebbe raccontare.. dopo aver letto il giudizio di Sirlad ci ho messo un pochino a trovare i punti per cui scendeva leggermente di conservazione (le ali principalmente, in alto la sinistra dell'aquila e al centro tre segnetti sulla destra, qualche graffietto al dritto, un artiglio e qualche segnetto sopra il valore).
    1 punto
  42. Il mio gettone è proprio diverso 1944 Como - S.T.E.C.A.V. Buono da 20 cent. per un servizio filo-tranvario 5 - 1944 - XXII Al dritto vi è raffigurato il terminal
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  43. Complimenti Rocco veramente una bellissima piastra.
    1 punto
  44. Buongiorno Aldo, confermo l'uscita del terzo tomo.dei Papi per Riccione. Toffanin ha già predisposto la gabbia del quarto volume e....pare si riesca a finire con quel tomo la monetazione papale
    1 punto
  45. La cosa che maggiormente mi colpisce dei fusi post-semilibrali, e che non mi spiego, è la somiglianza dei ritratti con quelli delle monete celtiche ... tipo questa (fatte le dovute proporzioni, ovviamente)
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  46. Taglio: 2 euro cc Nazione: Grecia Anno: 2017 Tiratura: 750.000 Condizioni: MB Città: Bergamo
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  47. Quello che ti si voleva dire è che per leggere la risposta non è necessario connettersi al forum. Noi diamo la cosa per scontata perchè siamo ormai pezzi di arredamento di questo forum, ma chi si iscrive solo per avere una risposta su un determinato tondello, poi non ha la necessità di loggarsi per leggere le risposte. E non loggandosi non rimane alcuna traccia del fatto che si è letta la risposta ne tantomeno che si è tornati sul forum. Detto questo, credo che, molto più prosaicamente, questa utente si è semplicemente dimenticata della discussione. E onestamente parlando, non gliene faccio certo una colpa. La vita delle persone non deve certo necessariamente ruotare intorno a un forum di numismatica, e sono abbastanza sicuro che per buona parte degli utenti mordi e fuggi (o meteore che dir si voglia) quelli strani siamo noi, e non loro.
    1 punto
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