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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/30/20 in Risposte
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Buongiorno...oggi condivido questa piccolina, la prima che entra in collezione di questo regnante (che regnò poco, appena un lustro, dal 25 al 30 anno in cui morì) Variante questa con il punto sotto il busto, mi pare che sul Magliocca sia giudicata rara. Era già periziata ma è di nuovo libera, nudismo per questo pezzettino di rame?. Graditi i vostri pareri e qualche informazione in più, io mi ero sempre fermato a FERDINANDO IV ma devo dire che mi appassiona l'idea di raccogliere il rame di "Francesco Gennaro Giuseppe Saverio Giovanni Battista" di Borbone....azz ne faceva di onomastici... attendo i vostri commenti!6 punti
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Buonasera a tutti, è da tempo che penso ad una discussione nella quale ognuno possa portare la testimonianza di un fatto, dei resti di un manufatto antico, di come si presentava, di come si presenta in questo momento, della sua collocazione geografica, della sua storia, dei racconti dei nostri vecchi, della loro visione, del loro sapere. Del motivo della loro costruzione e scelta della posizione, di quali monete fossero in uso durante i suoi fasti. Sicuramente molte cose sono già state scritte, e molto più precise di quelle che potremmo riportare noi, ma il Forum credo non debba essere solo un posto dove dare indicazioni in merito alla bibliografia, o rimandi ad altro, ma un posto dove raccontarsi le cose, dove ognuno a sorpresa potrebbe aggiungere un qualcosa di nuovo, e perché no, inedito. Premetto che sono molto interessato a tutto quello che è riconducibile al castello medioevale e alle torri di avvistamento Saracene di molto anteriori. Nelle mie battute di archeologia urbana, vado alla ricerca di segni della loro presenza, siano esse ben visibili o inglobate nel tessuto urbano, fin qui tutto ok, quello che mi dispiace è quando sono solo un ammasso di blocchi e materiale frammentario. Qualche domenica fa, appena dopo il lock down, mi sono recato ai confini tra Campania e Lazio, alla foce del Garigliano, poco distante dal ponte Borbonico e sulla sponda opposta al Teatro Romano di Minturno, devo dire che ci sono sempre passato negli anni ma mai fermato nel punto dove sorgeva la Torre di Pandolfo Capodiferro, la Torre faceva parte di una serie di torri di Avvistamento Saracene che dalle coste via via si estendevano fino ai centri abitati limitrofi, ne troviamo tantissime dalle coste del Lazio alla punta della nostra penisola e oltre, ho avuto il piacere di vederne più di una a partire da Taranto a Sperlonga (LT) passando per la costa Tirrenica della Calabria e della Campania (perdonatemi eventuali errori geografici). ? Riporto una breve nota sulla Figura di Pandolfo Capodiferro, presa in prestito dal Web. Pandolfo I, chiamato Testa di Ferro, Testaferrata o Capodiferro (... – marzo 981), fu principe di Benevento e Capua dal 943 al 981 e principe di Salerno dal 978. Ebbe un ruolo fondamentale nella guerra scoppiata contro bizantini e musulmani per il controllo del Mezzogiorno nei secoli successivi alla caduta dell'autorità longobarda e carolingia sulla Penisola. Fino alla morte, avvenuta nel marzo del 981, Pandolfo stabilì il proprio dominio su quasi tutto il mezzogiorno d'Italia, ricostituendo per la prima ed ultima volta dopo il capitolare dell'851 l'unità dell'antica Langobardia Minor. Questo il contesto Storico, ora vediamo come si presentava la Torre. Posto una stampa dove si vede bene come si presentava poco prima della fine del secondo conflitto mondiale, e subito dopo un restauro. Posto poi foto fatte da me dove purtroppo vedrete le sole macerie ed il degrado in cui versa oggi. Intanto vediamo la scelta del posto e l'utilità di questa Torre, il posto è strategico, alla foce del Fiume Garigliano, se non sbaglio anticamente Liri, dove il mare si mescola al Fiume, dove era facile accesso all'entroterra per i male intenzionati Saraceni e quanti altri avessero avuto cattive intenzioni, quindi un ottimo punto di osservazione dal quale lanciare l'allarme a tutta l'area circostante tramite un tam tam di segnalazioni, fumo il giorno e fuoco la sera che di torre in torre arrivava lontano, nei centri abitati, dove si aveva il tempo di organizzare la difesa e mettere al sicuro, vecchi, donne e bambini. Osservandola e leggendone la storia, riflettevo di quante altre vicende era stata testimone, una torre costruita intorno all'anno mille che era in piedi durante tanti scontri, mi viene in mente anche la famosa battaglia del garigliano del 1503, dove si affrontarono Francesi e Spagnoli, quando praticamente inizia il periodo del vicereame nel nostro meridione, e poi quando sul finire del secondo conflitto mondiale i tedeschi in ritirata lungo la linea Gustav decidono di farla saltare in aria. Leggevo che nel 1925 era sede di un museo, mi rammarica la sua condizione attuale, sarebbe bello restaurarla (so che sono stati stanziati dei fondi per la rivalutazione ) e riadibirla a Museo e renderla fruibile a tutti. La Torre era una presenza costante nei ricordi e nei racconti della mia nonna materna, il suo papà faceva il guardiano nei campi di quella zona, ricca di colture e di cacciagione, siamo agli inizi del 1900, e il mio bisnonno raccontava alla mia nonna di un Re che veniva a caccia in queste zone, dove abbondavano fagiani, quaglie ed una miriade di altri uccelli, quel re immagino fosse Vittorio Emanuele III. Come dicevo nei precedenti passaggi, sarebbe interessante vedere quali erano le monete del tempo, di quando era in funzione, io purtroppo non ne ho, ma ne ho presa una in prestito dal web, passata in un asta on line tempo fa. ? Trattasi di una Frazione di Follaro. Mi scuso per essermi dilungato (avrei potuto approfondire di più) mi perdonerete gli errori grammaticali e la punteggiatura, ma spero che la discussione sia di vostro gradimento, e vi invito a partecipare. Saluti Alberto6 punti
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Caro @Mattiaco innanzitutto complimenti per la Discussione che esula un pò dalla tematica, pur interessante, "Le più belle etc etc ". E' una mia interpretazione però: Monete che ci rendono orgogliosi, penso possono anche essere degli "scarrafoni", ma comunque tondelli che hanno una loro storia o comunque che hanno significato qualcosa per noi che amiamo la numismatica. Vi farò inorridire per quanto è brutta la moneta, quindi prima di postarla, scrivo un pò la storia e la motivazione... Ho la fortuna di appartenere ad una famiglia di appassionati di monete, pertanto sono vissuto guardando e maneggiando gli amati tondelli. Da mio nonno al sottoscritto abbiamo sempre cercato di scovare qualche persona che avesse delle monete, magari in qualche cassetto o nei posti più impensabili ( ho scritto qualche ricordo nella Discussione "La moneta racconta" ). L'unico problema è che gli interessi dei miei avi era esclusivo per il Regno d'Italia e del Regno di Sardegna. Le altre erano poco considerate, qualche volta scambiate, la maggior parte confinate in cassette di legno e riposte in cantina. Quando decisi di fare un pò di ordine in una di queste trovai questa Piastra di Ferdinando, consumatissima ma dorata. Alla scarsa luce di una lampadina, avevo sperato fosse una vera moneta d'oro, invece era solo una Piastra forse spacciata come 30 Ducati, molto probabilmente soltanto usata come ciondolo di una collana. La motivazione dell'affetto è che assieme ho trovato altre Piastre belline e di lì è cominciata la mia collezione di Monete del Regno di Napoli/ Due Sicilie. Adesso un bel respiro, che posto le immagini!! ? Ciao a Tutti, Beppe4 punti
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Bella cingranella @Mattiaco sempre un pò debole il centro del rovescio in questi pezzi, trovare l'Abbondanza ben impressa è raro....io per Carlo qualche pezzo in collezione ce l'ho....trovo stupendi i sebeti e i mezzi sebeti come tutta la monetazione in rame....però posto la mia piastra FIRMATA SECURITAS con sigle a sinistra...niente di che come conservazione, monete sempre molto consunte, trovarle sopra il BB significa svenarsi io mi accontento della mia per il momento!4 punti
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Buonasera amici, Volevo farvi vedere questo mio 3 grana del 1810......cosa ne pensate? Ci arriva al BB? Di quale variante si tratta? Grazie.3 punti
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Buonasera, Dopo la brevissima pausa per il Vicereame, purtroppo senza gli interventi che mi aspettavo..... ritorno con molto piacere alle mie adorate monetine : gli spiccioli del popolo per Ferdinando II. Uno dei nominali più difficili da trovare...... il Tornese Uno e Mezzo. Tutti rari gli anni, tranne il 1854 considerato Comune. Quello che vi voglio far vedere questa sera è il 1849 con simbolo stella a 5 punte. Magliocca 760 R2 Non me ne voglia nessuno per lo sfogo iniziale ma mi sentivo di scriverlo. Un caro saluto a tutti. Rocco.3 punti
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Il mio unico pezzo (pezzettino) di Carlo di Borbone. un mezzo carlino 1758, non chissà che ma ancora piacevole a mio modo di vedere.3 punti
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molto interessante, perché come si legge, la Peer review non è mai un giudizio fine a sé ma include sempre spunti per arrivare alla pubblicazione (ovvio....se ci sono i presupposti di base come in questo caso parrebbero esserci) chiaramente la "discussione" su un forum, può spesso diventare "baruffa" ed è difficile esprimere la profondità della propria ricerca quando la tua "fatica" sarà pubblicata, sarà un punto di partenza per ogni discussione ... e chi contesta deve farlo sui temi e sulle note ... non sulle sensazioni.... in questo modo ti metti in una posizione di vantaggio e obblighi chi contesta a fare il medesimo sforzo che hai fatto tu questa diatriba eventuale, alza il livello ed in ultima analisi è il motore che permette alla ricerca di avanzare a prescindere da chi abbia un'effimera "ragione del momento" avanti!!!!!3 punti
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È comunque una moneta che gli ha dato qualcosa (per la curiosità a cercare di identificarla, per la sensazione di possesso di una moneta antica ) al semplice costo di mezzo caffè.3 punti
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Buongiorno a tutti. Da poco tempo, ho acquisto questo sesterzio di Domiziano (mm33, g22,12) e ho qualche domande a farvi: Primo, che pensate dello suo stato di conservazione? Secondo, Non trovo la legenda del dritto, con ... .... .OMITIANAVGGERMCOSXICEN....... Per la data COS XI ho trovato solo DOMITAVG... Terzio; la data d'emissione con COS XI dovrebbe essere 86 dopo Cristo, esatto? E quarto; Sarebbe possibile di togliere le traccie d'ossidazione o è meglio di lasciarli cosi? Mille grazie per le vostre risposte. Alainrib.2 punti
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Buonasera, questo è esattamente lo spirito con cui anch'io colleziono monete: non per il loro valore economico, ma per quello storico, che mantengono anche se imperfette. Giusto ieri tenevo in mano una moneta del 4° secolo a.C. di Alessandro III il Grande e Bucefalo, pagata pochi Euro, e pensavo a quanta "storia" avrebbe da raccontarci, se fossimo in grado di "leggerla".2 punti
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Dopo tanti anni sono solamente otto i pezzi che sono riuscito a raggruppare : 1832 / 1836 /1838 /1844 / 1848 /1849 /1854 / 18542 punti
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1946 Italia Banca d'Italia EInaudi-Urbini 22 07 1946 1000 lire Barbetti FALSO D'EPOCA NON RITIRATO E NON ANNULLATO Altro esemplare con la stessa data ma con la grafica meno curata.2 punti
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Buonasera a tutti, Filippo IV Tornese 1636, Busto rivolto a destra e sigle O C dietro la testa. Solo il simbolo del coniatore non si distingue bene.2 punti
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Buongiorno, è una moneta - se autentica come mi sembrerebbe - molto interessante. Il rovescio è molto comune, ma la legenda del diritto la renderebbe quasi un unicum. Il RIC 2.1 riporta infatti al numero 353 un unico esemplare con IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI CENSORIA POT P P appartenente alla collezione di Copenhagen. Purtroppo non è riportata una foto nelle tavole e conseguentemente non è possibile verificare l'identità del conio. Tuttavia nel volume Sylloge Nummorum Romanorum Firenze IV.2, edito di recente, è riportato al N. 216 un esemplare apparentemente dello stesso conio, combinato con un rovescio differente. La legenda viene riportata come "IMP CAES DOMITIAN AVG GERM COS XI CENSOR P M POT...", ma potrebbe trattarsi di un'errata lettura, data l'usura della moneta. Le monete con CENS POT (o CENSORIA POT come in questa moneta) appartengono alla seconda emissione dell'anno 85. Dal mio punto di vista la conservazione è più che accettabile per una moneta di tale rarità e se fosse mia non la toccherei.2 punti
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Insomma la strada è in salita è la percorrerò finchè ce la farò. Poi ad un certo punto se proprio non ci riesco a pubblicare qualcosa di serio mi dirò "pazienza..."2 punti
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Ciao Beppe e grazie per l'apprezzamento!!...si dogana con tasse sia sul prezzo della moneta che sulla spedizione come saprai, acquisto solo quando ne vale davvero la pena, se la conservazione merita e se a conti fatti il prezzo è buono porto a casa, in sto caso il prezzo era squisit!!! ((il conto a spanne è sempre (prezzo oggetto+ spedizione) + 1/5 del totale o poco più, anche se adesso ebay ti calcola tutto automaticamente)) Io non ho mai avuto brutte esperienze alla fine, certe monete anche in meno di una settimana sono arrivate...ecco l'ultimo acquisto USA, sotto Covid,mi ha fatto tribolare parecchio, non riuscivo più a tracciare la spedizione e dopo quasi un mese mezzo per fortuna è riapparsa nei radar e la moneta comunque è arrivata, quindi non la ritengo na brutta esperienza!!! @Litra68 complimenti per il tuo 8 tornesi e anche per il tuo amore per il rame, che condivido pienamente...lo dico da "copper addicted"2 punti
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Scudo inferiore come conservazione ma decisamente piu' raro : 5 Lire 1853 Genova Vittorio Emanuele II2 punti
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https://coinweek.com/ancient-coins/ans-archives-roman-republican-die-project-online/ La ANS (American Numismatic Society) ha reso pubblico inserendolo nei propri cataloghi lo studio sui conii delle monete romane repubblicane condotto per decenni da Richard Schaefer, che ha riguardato circa 300.000 conii. Questo è il link al loro catalogo che accoglierà progressivamente la grande quantità di immagini e documenti http://numismatics.org/crro/. da notare per ogni moneta la mappa con i luoghi di rinvenimento.. Poi ci si chiede perché su questa branca del sapere comandano gli anglosassoni….1 punto
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... o presunto tale. Per quanto concerne le monete della Repubblica, quale a vostro giudizio è riuscita maluccio? A me non piace la moneta da 200 lire. Sapevatelo ? E potevano evitare di coniare le 50-100 lire mignon...1 punto
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Un saluto a tutto il gruppo, ho ritrovato questa moneta-medaglia un po conciata, tra altre monete in un lotto. Qualcuno ne conosce la storia di questo oggetto e potrebbe gentilmente divulgarla? Vi ringrazio Stefano.1 punto
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Ciao Bolognino.Qui nel sito vediamo spesso arrivare monete molto antiche, magari trovate sottoterra, ridotte ad un grumo di metallo illeggibile : una testimonianza anch'esse del passato, capisco che qualcuno le conservi perché hanno comunque - non per tutti - un fascino sottile. Questa è già in condizioni migliori, ed è stata subito identificata da Mariov60, e pagata la somma non iperbolica di 50 centesimi, quasi nulla. Trovare una monetina del '600 per strada o in un cassetto è praticamente impossibile, ma se capita che ti venga praticamente regalata, anche se malmessa, perché no ? Il Collezionismo è bello anche per questo : ti lascia libero di raccogliere tutto, e nelle condizioni che credi. Poi, il Mercato è un altro discorso, monete in queste condizioni vengono ignorate, ma capisco l'interesse che in alcuni possono destare..... Buona serata.1 punto
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I nominali in bronzo di Murat (2 e 3 grana) sono sempre ostici da trovare in buona conservazione. Se parliamo di alte conservazioni, poi, entriamo nel campo delle grandi rarità. Personalmente, non credo che il tuo esemplare possa arrivare al BB. Francamente farei fatica anche a dargli un MB (direi che merita un qMB): la basetta è completamente andata, così come la parte centrale della capigliatura (ovvero le parti più in rilievo della moneta). In alcune parti la legenda risulta difficilmente leggibile. Infine, non trovo particolarmente attraente quel segno a livello della base del collo di Gioacchino. Resta, comunque, un pezzo ancora tutto sommato godibile.1 punto
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Guarda questa discussione. Potrebbe esserti utile. Ciao da Stilicho @Aristarco1 punto
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Buonasera! Diciamo che questa variante/errore non sono così comuni. Sulla maggior parte degli scudi di questo doge c'è scritto come giustamente diceva ciconia. Gli sbagli di lettere negli scudi sono relativamente comuni. Comunque è una interessante variante. Se cerchi nella sezione troverai vari interventi relativi a questa tipologia di moneta. Se hai altri dubbi chiedi pure. Il prezzo si può andare, anche se servirebbero delle foto migliori per giudicare bene. Saluti.1 punto
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Il dritto con CICONEA corrisponde al n. 78 del Corpus. Il rovescio è diverso. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Ci sarebbero altri 6 valori più grandi denomitati B-pengo sempre del 1946, non li colleziono e non ne conosco i costi. La B moltiplica per un milione di volte il pengo, la più piccola dei sei valori è da 10.000 B-pengo, e già di per se equivale a dieci milioni di miliardi di pengo (10 volte il tuo esemplare), sino a raggiungere il miliardo di B-pengo (foto), e cioè mille miliardi di miliardi di pengo (1.000.000.000.000.000.000.000) E' come la tua ma con un colore diverso. (banconota presa dal web)1 punto
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Complimenti Asclepia, quante belle monetuzze che ci stai facendo vedere ultimamente. E questa ovviamente non è da meno, anzi ?? curiosità mia, come è stata chiusa? Considerando la tipologia penso che dare meno di SPL pieno sarebbe un reato1 punto
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Secondo me era un quartaro genovese del primo tipo perchè il cerchio del lato croce patente genovese, poi castello corso, è più largo del cerchio interno del lato porta urbica, poi croce corsa coi punti nei quarti. Dovrebbe essere stato circa come i disegni che allego, tieni conto che il conio genovese è piuttosto deformato dai colpi successivi sia della moneta bonifacina che del sopracconio della piccola B. E' più intuizione che certezza, comunque è quello che penso io, per quello che vale. Saluti carissimi e... visto che queste monete mi rievocano bei ricordi e... persistenti... beh, allego anche la mia "persistenza della memoria" ...corsa. Evviva e buon ferragosto a tutti.1 punto
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Sono perfettamente d'accordo con @Poemenius e @azaad e infatti da tempo sto lavorando in tal senso. Assolutamente consapevole che questo non è il luogo di discutere di certi argomenti spinosi ed infatti stavo evitando di farlo fino a che non sono stato espressamente tirato in ballo. Sto anche cercando dappertutto conferme ai miei assunti: ho cercato sui papiri tolemaici (venendo anche deriso per questo) e qualche indizio, secondo me, l'ho trovato; ho cercato nelle fonti e ho trovato alcune espressioni per indicare i numeri che sembrano confermare alcune mie osservazioni. La cosa più rilevante che ho trovato, sempre dal mio punto di vista, è l'epigramma di Alceo del secondo post di questa discussione ma è ancora troppo poco. La verità è che non riesco a trovare prove schiaccianti a sostegno di quello che dico. L'altra possibilità, ovviamente, è che sia tutta una mia fantasia: non lo escludo affatto. Se mi scaldo tanto qui è perchè mi dà fastidio l'atteggiamento preconcetto di chi boccia a priori l'idea di base, buttandoti in faccia un "no, mi dispiace, non mi convince" senza nessun'altra motivazione. Ma è chiaro che questa è una posizione legittima ed ognuno è libero di pensarla come vuole e non è tenuto a dare il contentino a nessuno. Venendo al discorso delle riviste scientifiche intese in senso stretto non ho alcuna difficoltà ad ammettere che ho avuto una bocciatura dalla RIN e una dal Numismatic Chronicle. Ho avuto un mezzo sì da Koinon il cui revisore ha espresso il seguente giudizio: This was a very interesting essay that exhibits an impressive level of innovative thought and hard work. However, there are two main problems: first, although the author writes very well in English, there are far too many grammatical and stylistic problems to recommend publication. That is the main problem, and the author will need to have a native English speaker thoroughly revise the draft. Second, the author needs to do a better job of discussing the marco level administrative benefit of counting/referencing very large numbers--unless a reader is acquainted with his other works, it is basically positioned as a presupposition that many will not accept. It would certainly be useful for a ruler to look at a symbol on a coin and, like a modern day serial number, recognize where it falls into the larger order of things. So, for example, I could see that in year 150 BC we minted over 15,000,000 drachms, and I can tell that just by glancing at a “numerical notation.” In this sense, the paper lacks sufficient theoretical justification, and pages 5-6 were insufficient. That being said, the evidence from Egypt and Rome is really interesting, and the author does an excellent job exhaustively presenting the data and with a good selection of complementary material. While I am not entirely convinced by the theory, it warrants publication when ready, hence I recommend a Revise and Resubmit.1 punto
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Devo chiedere venia, aveva ragione l'utente Arka. Purtroppo mi ero affidato alla mia memoria e mi ha tradito. Le emissioni di fine 307 sono quelle con la corona d'alloro nel frontone del tempio raffigurato sul rovescio. Quelle con la lupa che allatta i gemelli sono invece le ultime della zecca prima che venisse chiusa nel 310. E fa fede la cronologia ricostruita dal ritrovamento di Centur. Diamo ad Arka quel che è di Arka? P.s.: anche nel volume del Drost è così, ovviamente.1 punto
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Grazie Fabry, ce l'ho! Ma avevo risposto durante la pausa caffè in ufficio senza lo Stahl e il Keber sottomano: mea culpa!1 punto
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Buongiorno Dizzeta e grazie par la vostra risposta.Anche io, non posso capire se il quartaro genovese era del primo o del terzio tipo.1 punto
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https://www.acsearch.info/search.html?id=3624011 prova a vedere se è questa.1 punto
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Concordo, La teoria al momento è, per l'appunto, ... una teoria. Ci sono alcuni fatti che probabilmente la supportano (non sono in grado di entrare nel merito), ma sicuramente manca ancora di prove consistenti che la confermino (Anche la relatività generale finchè non si sono trovate verifiche sperimentali è rimasta esclusivamente una teoria). Di ipotesi affascinanti ma non veritiere se ne fanno a migliaia ogni giorno, così come di ipotesi poi realmente verificate da ulteriori verifiche. Il cammino è lungo e fastidioso. In ambito numismatico e storiografico poi non è nemmeno detto che tali prove siano mai trovate (la numismatica è una disciplina un pò sfigata a riguardo). Esporre la propria tesi nell'ambito di una rivista peer review però costringe chi scrive a fare un salto di qualità, citare articoli (tutti, non solo quelli che convengono a chi scrive), descrivere lo stato di conoscenza attuale su quell'argomento, descrivere attivamente tutti i casi favorevoli alla propria teoria che quelli contrari, spiegare le incongruenze e (magari) supportare le proprie ipotesi con dati oggettivi (identità di conio, ecc.). Questa gran fatica fa fare un enorme salto di qualità alle conoscenze e competenze di chi scrive l'articolo. Il confronto col referee inoltre permette di migliorare i punti deboli di una teoria e di colmare le lacune esistenti (a me capita sempre di dare qualcosa per scontato ma che poi così scontato non è). Il primo articolo peer review è sempre un'esperienza abbastanza stressante, ma ti consiglio vivamente di scriverlo. Sarà un'enorme occasione di crescita. P.s. Anche questo forum è occasione di crescita e di condivisione, permette di acquisire le basi di tante monetazioni e tante informazioni, che però poi vanno integrate in privato (ringrazio ad esempio @Poemenius che inserisce spesso e volentieri riferimenti ad articoli che poi leggo con piacere). Il forum non è però il posto più adatto per un dibattito scientifico totalmente esaustivo. Il forum è una piazza, e come una piazza è utile per conoscere un argomento e discuterne con gli amici. L'amico che ti fa una pernacchia per quello che dici c'è sempre ed è inutile amareggiarsi per questo. Il dibattito pienamente scientifico va fatto in altre sedi e con altri mezzi.1 punto
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Però a me mette i brividi anche questo concetto. A mio avviso, la libertà passa anche dal lasciar essere razzisti "gli altri", sino a quando questi non lede terzi in termini concreti.1 punto
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in passato mi sono confrontato con @King John circa la sua idea... posto che io non ne capisco nulla perchè mi occupo di tutt'altro, e posto che la logica del XXI secolo non serve per dirimere le questioni passate, chiedo, come gli chiesi allora... perché non provi a portare questa tua teoria su una rivista scientifica? la RIN, gli AIIN, la Revue Numismatique, la Numismatic Chronicle etc? lo dico perchè la stessa peer review è spesso una bella occasione per integrare e centrare meglio il concetto per quanto mi riguarda la peer review è sempre stata un'ottima occasione di crescita uno scritto strutturato in modo scientifico e presentato/presentabile su una rivista scientifica, sicuramente darebbe maggire corpo alla tua idea e la renderebbe "meno fragile" alle critiche ... che ci sono comunque e ben venga, altrimenti non si andrebbe da nessuna parte ...e stai qua...ma dove vai un saluto Alain1 punto
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è esattamente come dici tu, il gusto di identificare qualcosa e possedere un pezzo del passato!!1 punto
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Grazie @Massenzio , mi basavo su quello che aveva dichiarato @Conservator nel post 12. 309-310 è la datazione giusta. È sicuramente una emissione molto comune a differenza di quella con il busto drappeggiato. Arka Diligite iustitiam1 punto
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Più che altro, sappiamo farci riconoscere sempre. Nel bello e nel brutto. Sulle 2 percentuali, lascio al vostro singolo pensiero.1 punto
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Domanda non scusabile se rivolta da un appassionato di Numismatica in un forum di numismatici ?1 punto
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DE GREGE EPICURI @AristarcoAllora dovresti buttarti a studiare l'inglese, altrimenti come fai a farti "erudire" dagli anglosassoni? Scherzi a parte, per approfondire un po' sia le romane repubblicane che le imperiali, oggi l'inglese risulta indispensabile.1 punto
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Quattrino di Ferrara. Senza l'immagine del dritto è difficile essere più precisi; mi pare di scorgere un 6 come ultima cifra del millesimo per cui potrebbe essere per Clemente X (1670 - 1676), vedi collegamento... https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FECLXI/2 ciao Mario1 punto
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1945 Filippine - Amministrazione USA - 5 Cent (San Francisco)1 punto
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PERCHE' NON SAPEVATE CHE GLI ETRUSCHI SCESERO FIN NELLA DAUNIA?? TANT'E' CHE L'ARTE DAUNA E' LARGAMENTE INFLUENZATA DA QUELLA ETRUSCA...IO NON MI MERAVIGLIEREI TANTO DI QUESTA SCOPERTA1 punto
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