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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/15/20 in Risposte

  1. Posto il mio Ducatello di Giustinian. E' meno comune degli altri
    5 punti
  2. Stasera per "Una Napoletana al giorno" vi faccio vedere il mio più bel 10 Tornesi di Ferdinando II. Solamente con le varianti di conio dritto e rovescio e gli abbinamenti degli stessi se ne riempirebbe un vassoio di 10 Tornesi 1840.
    3 punti
  3. Buonasera a tutti, fuggito letteralmente da una tavolata Calabrese....... Quelle che si sa quando si comincia... Ma non si sa mai quando si finisce? Condivido questa mia Piastra del 1858 con caratteri grossi al rovescio.
    3 punti
  4. Ri-fotografata, da dilettante allo sbaraglio...Foto mie dopo il lieve trattamento. Mi piacerebbe sentire le vostre opinioni e non mi arrabbierò sicuramente se qualcuno mi dirà che sono un "Assassino di monete". A mia discolpa va detto che l'ho trattata con amore e sono stato delicato ?
    3 punti
  5. Il dogma dell'Assunzione della B. V. Maria al cielo fu proclamato da Papa Pacelli il primo novembre del 1950 con la Costituzione Apostolica "Munificentissimus Deus" che, affermado l'ascesa alla gloria celeste in corpo e anima della Madonna, consolida una tradizione antica. La spettacolare medaglia coniata, realizzata nel 1950, appositamente per l'occasione dallo stabilimento Emilio Pagani di Milano, su modelli di Aurelio Mistruzzi e Publio Morbiducci, rappresenta al verso il particolare centrale dell'opera "Assunta", la grande tavola dipinta da Tiziano Vecellio tra il 1516 e il 1518, conservata nella Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari in Venezia. Nel catalogo sono censite altre 12 medaglie con il medesimo tema, divise tra l'anno XII e le senza data di Papa Pio XII. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AF17S/40
    3 punti
  6. Segnalo il libro di Massimiliano Vinci intitolato DE FALSA MONETA Ricerche in tema di falso nummario: tra diritto romano e numismatica
    2 punti
  7. DE GREGE EPICURI @L. Licinio LuculloCredo che le varie chiavi di lettura che hai suggerito siano già molto arricchenti: tutte sono motivate e compatibili con la cultura e lo spirito dell'epoca. Pensare di poter inquadrare proprio tutto in un sistema logico forse è un po' troppo; oltre tutto, parliamo di immagini monetali diffuse su un periodo di tempo abbastanza prolungato.
    2 punti
  8. DE GREGE EPICURI Sì, in effetti potrebbe essere una imitativa, anche se le imitative di Magnenzio e Decenzio non sono affatto comuni (credo di averne vista una sola, diversi anni fa). Al D mi par di leggere NOP CVES (o CVFS), quindi con almeno due errori, mentre la prima parte del nome è illeggibile. Al rov., SALIS invece che SALVIS, e in esergo forse: LSLG. Inoltre, le lettere hanno caratteri atipici, e dimensioni un po' troppo variabili. Le due lettere A ed Ω attorno al cristogramma sono irregolari: la prima sembra piuttosto una N, e la seconda è "coricata". Il ritratto invece è nei limiti. Ergo: non può essere una moneta ufficiale.
    2 punti
  9. Ferdinando II Tarì 1851 Buon Ferragosto a tutto il forum e sopratutto alla nostra vivace sezione.
    2 punti
  10. Ciao Alain Se ti fidi di me è un 1570 T Si vede bene lo 0 e la gamba del 7 Amico mio spero di rivederti presto!
    2 punti
  11. Innanzitutto complimenti a Tutti per le eccellenti Piastre postate, veramente una meraviglia! La patina, dovuta all'ossidazione dell'argento ( o meglio della lega d'argento ) è un processo naturale. Sicuramente dipende dal "modo" in cui è stata trattata ( pulita, lucidata, maneggiata ) e soprattutto dall'ambiente esterno e/o dove è stata conservata. La patina, come nelle monete postate dall'amico @Rocco68,sono meravigliose e costituiscono un surplus per la moneta. E' probabile che con il tempo ( molto tempo ) tenderanno a scurirsi, ma se conservate sui vassoi di vero velluto, in ambiente non umido e girate di tanto in tanto ( per rendere la patina omogenea) saranno sempre le ottime monete che abbiamo avuto il piacere di ammirare nei post precedenti. Ciao a Tutti e Buon "Feriae Augusti" Beppe
    2 punti
  12. Buonasera a tutti, grazie @Rocco68 e @Raff82per la vostra partecipazione, oggi posto un Grano 12 Cavalli 1792 Ferdinando IV (non trovate che sia piuttosto particolare? Differisce dagli altri in mio possesso per due particolari.. ? Riguardo a Ferdinando IV Riporto una nota di cui cito la fonte alla fine. Un proverbio dice: Felici quei popoli di cui la storia è noiosa. Noi dobbiamo confessarlo, quella del regno di Carlo III, manca di movimento, d'impreveduto, di pittoresco e di poesia, e per conseguenza alletta poco, ma il popolo è felice. Sotto Ferdinando le cose cangiano d'aspetto ‑ I lettori non si lagneranno della uniformità, nè i popoli della quiete, e della felicità. www.repubblicanapoletana.it Saluti Alberto
    2 punti
  13. Chi può "periziare" una moneta? La possono "periziare" solo i “Periti” (cioè coloro che hanno ottenuto l'iscrizione alla C.C.I.A.A e/o all'Albo dei Periti ed Esperti del Tribunale)? Oppure bisogna essere iscritti ad un'Associazione di professionisti numismatici? Devo dire subito che su questo punto il mio interlocutore ed io abbiamo concordato, ancorchè egli avesse notevoli riserve a prestarsi (pur dietro giusto compenso) a “periziare” (a questo punto potremo anche scrivere: a "espertizzare"...anche se trovo il verbo abbastanza sgradevole...) le monete altrui che, invariabilmente, vedeva poi confluire sul mercato, specialmente quello online. Fattogli notare che l'Associazione di cui Egli era membro aveva pubblicato persino un “listino” sul proprio sito internet con le tariffe per le certificazioni, mi ha risposto che dissentiva da tale pratica per i motivi che già mi aveva esposto. Ma torniamo al nostro tema. Ancora, probabilmente, sarò costretto a dare una brutta notizia a qualcuno. L'expertise (o quello che impropriamente noi siamo soliti chiamare pomposamente “perizia numismatica”), può essere effettuata da chiunque sia competente ed autorevole. Suppongo che questa affermazione, apparentemente “destabilizzante” per noi abituati ai titoli, ai timbri, ai rivetti personalizzati ecc.,, non sorprenda invece gli assidui e più attenti frequentatori del Forum, che hanno appreso nel corso del tempo una lectio magistralis fondamentale, e cioè che molto spesso, i veri esperti di monete, quelli il cui parere richiediamo quando abbiamo dei seri dubbi, quelli di cui leggiamo con estrema attenzione gli interventi, sono spesso anche Utenti “poveri” di titoli, timbri e rivetti, ma, d'altro canto, estremamente “ricchi” di esperienza, di studio, di "praticaccia" e di conoscenze numismatiche specifiche. Non sto a fare i loro nomi perchè li conosciamo tutti e, se siamo intellettualmente onesti, ne riconosciamo l'indiscussa capacità critica e la superiore conoscenza della materia. Ora, il fatto che costoro possano anche non essere iscritti alla C.C.I.A.A., all'Albo dei Tribunali, non siano laureati, non siano iscritti ad alcuna Associazione o Circolo e non sappiano giocare a bridge, non ne scalfisce minimamente l'autorevolezza ed anzi, per certi versi, costoro possono persino “impensierire” con i loro puntuali (e talvolta impietosi e ficcanti) giudizi tecnici, proprio chi, invece, antepone innanzi a tutto titoli accademici, bollini e iscrizioni burocratiche, che talvolta possono persino non adeguatamente corrispondere ad un altrettanto solida conoscenza della materia (ciò anche a causa di una certa “rilassatezza” - stavo per scrivere “sciatteria” ma poi ho scritto rilassatezza, per non apparire offensivo verso qualcuno - con la quale, in qualche sede, si conseguono le iscrizioni agli Albi). Ebbene, tutta questa “tirata” per dire che non solo le expertises (da noi “ruspantemente” chiamate “perizie numismatiche”) le può effettuare chiunque sia competente nella monetazione che certifica, ma che l'autorevolezza di una “perizia” è direttamente proporzionale alla caratura numismatica del certificatore, che non è indicata, necessariamente, dalle “stellette” o dai “bollini” applicati su tessere o su moduli delle Camere di Commercio, ma che risiede nel patrimonio di esperienze, di studi e di conoscenze che un soggetto che può non aver mai posseduto una “pinza rivettatrice”, nondimeno vanta. Quanto sopra con buona pace di chi ritiene che per “periziare” una moneta si debba essere iscritti agli Albi o alle Associazioni professionali e che le “perizie” eseguite da soggetti non iscritti non avrebbero, a loro dire, alcun valore. Se mai e quando verrà istituito un Albo professionale del settore, allora la questione potrà essere diversamente considerata....ma fino a quel momento...questo è ciò che passa il Convento. (fine della terza e ultima parte) Saluti. :hi: Michele
    2 punti
  14. Partiamo subito dal primo punto e, forse provocando la delusione di alcuni, diciamo subito che quelle attestazioni riportate sui cartellini, sulle slabs e persino sui “cartoncini fotografici”, non sono affatto perizie. Lo so...è un brutto colpo....ma è così. Ciò non significa che non esistano le “perizie numismatiche”, ma perchè si abbia “perizia numismatica” occorre ben più che la compilazione di un cartellino rivettato ad una bustina di pvc. La perizia è infatti una “relazione tecnica”, di norma scritta (ma potrebbe anche essere esposta oralmente al privato che l'ha commissionata o ad un giudice) che può avere ad oggetto una valutazione economica, una questione di natura tecnica, medico-legale, scientifica, ecc. Si conoscono tre tipi di perizia, che, per così dire, graduano progressivamente il livello di responsabilità che assume il perito che la rende: a. la perizia non asseverata (cioè “semplice”); b. la perizia asseverata; c. la perizia asseverata con giuramento. - Con la perizia “semplice”, il perito si limita a rispondere (di norma, come ho già detto, per iscritto) al quesito che gli viene posto, senza peraltro assumere formalmente responsabilità particolari in ordine ai fatti che egli dichiara di aver esaminato ed alle conclusioni cui è pervenuto; - Con la perizia asseverata, il perito, al termine del suo elaborato, redigerà un'autocertificazione nella quale confermerà i contenuti, assumendone, in caso contrario, responsabilità civile e penale. In questo caso, il perito assocerà alla sua relazione una dichiarazione (che sottoscriverà) e che sarà più o meno formulata nel seguente modo (riporto una formula reperita in un articolo pubblicato sul web): “Nella certezza di aver applicato al meglio le mie capacità professionali nella redazione della presente perizia, confermo, sotto la mia personale responsabilità, l'autenticità, la veridicità e la certezza dei contenuti della mia relazione”. - Nella perizia asseverata con giuramento, il perito, oltre a certificare il contenuto del proprio elaborato, presterà giuramento dinanzi ad un Cancelliere o ad un Notaio, pronunciando una formula “sacramentale” che non tollera deroghe: (“giuro di aver bene e fedelmente adempiuto alle funzioni affidatemi al solo scopo di far conoscere la verita”), conferendo alla perizia un ulteriore, seppur solo formale, elemento di autorevolezza. Come si può vedere, quella che in numismatica noi chiamiamo abitualmente (e semplicisticamente) “perizia”, non rientra in nessuno dei tre casi (di perizia) sopra indicati. Ma allora, quella che noi chiamiamo “perizia”...in realtà....cos'è? Ebbene, le attestazioni rilasciate dal venditore della moneta (ma anche, perchè no, da un terzo non venditore), nelle consuete forme e con gli usuali supporti a noi ben noti, altro non sono che “dichiarazioni di scienza” o, forse più precisamente, “manifestazioni di conoscenza” rispetto alla moneta di cui si dichiara innanzitutto l'originalità e poi, quasi sempre, anche la conservazione. Purtroppo non disponiamo di un termine “secco”, in italiano, (ciò forse spiega perché impieghiamo il termine "perizia"...) che rappresenti esattamente il concetto di “manifestazione di conoscenza” applicata alla valutazione dell'autenticità e della conservazione di una moneta, e allora, se permettete, questo termine lo prendiamo in prestito dal francese. Il sostantivo che più si avvicina al nostro concetto è un termine che riecheggia frequentemente nelle gallerie d'arte, ma che è quasi sconosciuto negli ambienti numismatici italiani; questo termine è....”expertise” La Treccani lo traduce come: “autenticazione di un'opera d'arte fatta da un esperto”. Mutatis mutandis, la dichiarazione riportata sul cartellino, sulla slab (mediante bollino) o sul cartoncino fotografico, è essenzialmente un' expertise, cioè, in primis, l'autenticazione della moneta e, in secundis (quando c'è) l'apprezzamento soggettivo di chi compie l'attestazione, dello stato idi conservazione n cui egli ritiene trovarsi la moneta. Le altre indicazioni usualmente riportate sui cartellini rientrano nella descrizione “oggettiva” della moneta (provenienza, peso, diametro, autorità emittente, zecca ecc) e completano il parere espresso. Venendo a trattare la seconda questione, è' evidente a questo punto (almeno...mi auguro che lo sia...) che le attestazioni di autenticità e conservazione a cui il mercato ci ha abituato, rese nelle predette solite forme, non mutano di un millimetro la “portata” delle stesse e la loro validità (o non validità), se il “certificatore” premette la locuzione “a mio parere”, piuttosto che “la ritengo ecc.” anziché limitarsi ad attestare, semplicemente e “rusticamente” che: “la moneta è autentica”. Invero, secondo il mio esuberante interlocutore parmense (o parmigiano...non so ancora come si dica) ben più grave sarebbe l'assunzione di responsabilità del certificatore che scrivesse sul cartellino “a mio parere”, mentre meno rilevante sarebbe la sua responsabilità se si limitasse a scrivere sul cartellino solamente che la moneta “è autentica”. Garantisco di essermi sforzato per comprendere quale potesse essere la saliente differenza passante fra le due modalità lessicali di attestazione, ma non sono venuto a capo di nulla, complice anche il fatto che quando ho chiesto al mio interlocutore di darmi almeno un “assist” per arrivare a comprenderne in base a quale ragionamento (preferibilmente giuridico) Egli sostenesse esservi differenza, la Sua risposta è stata che le cose stavano come diceva Lui....e per me, che sono un “illuminista”, queste risposte fideistiche non sono (ancora) sufficienti a persuadermi. :pardon: E veniamo ora al terzo ed ultimo punto. (fine seconda parte)
    2 punti
  15. Buonasera e buon Ferragosto a tutti Segnalo che, nel corso degli scavi dell'anfiteatro di Volterra, negli scorsi giorni sono venute alla luce alcune monete di epoca imperiale: una dedicata a Faustina (Minore?), una di Vespasiano e due illeggibili. Qui di seguito, per quanti volessero dare un'occhiata, il link alla pagina Facebook dedicata agli scavi, con le relative foto (inserite il 10 e 12 Agosto): www.facebook.com/anfiteatro.volterra Buone ferie!
    1 punto
  16. Naturalmente io preferisco la moneta che l'ha sostituita e relegata fra i "rottami"...
    1 punto
  17. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE3/29 Qui ci sono alcune immagini di esemplari originali e di falsi, comunque basta guardare la scritta FERT per capire subito che si tratta di un falso
    1 punto
  18. Il mio pensiero. Anche io la metterei nella mia collezione: mi piace. Ma ciò che conta, come già detto in casi analoghi, e' che piaccia a te. Buona serata da Stilicho
    1 punto
  19. La prima medaglia come a detto Fabio 22, e databile alla fine del XVIII sec. nel R/ ( in esergo più che una data ci vedo la scritta Roma), lo stile e un po anacronistico per essere del 1854!! La seconda medaglia a mio parere e databile nella seconda metà del XVII, La santa e Santa Messalina da Foligno, martire che fu seguace e discepola di S. Feliciano Vescovo e martire patrono di Foligno. Ciao Borgho
    1 punto
  20. Il mio pensiero. Sulla autenticità e sul valore non mi esprimo non avendo le dovute competenze (sono un semplice appassionato); per il resto, le foto sono piuttosto sfocate. Visto il peso, ho il dubbio che si tratti, piu' che di un asse, di un dupondio. Potrebbe essere il RIC I (second edition) 92: http://numismatics.org/ocre/id/ric.1(2).cl.92 In realtà, la ANTONIA AVGVSTA del dritto e' Antonia Minore, figlia di Marco Antonio e di Ottavia (sorella di Augusto) e madre proprio di Claudio, l'autorità emittente di questa moneta. Ciao da Stilicho
    1 punto
  21. ? In tal caso anch'io direi qSpl e Spl, molto belle complimenti!
    1 punto
  22. Sarebbe bello sapere se i barili ci sono ancora e soprattutto se sono ancora pieni. Ma adesso i parlamentari sono impegnati a scovare i 5 sfigati che hanno chiesto i 600 euro, mentre tutto il resto va a putt..... Scusate lo sfogo.
    1 punto
  23. Quelli che vedi sono i margini reali come li ha ricopiati lo scanner. Poi, ovviamente, le foto sono state ritagliate (esattamente al filo della banconota, ma senza intaccare i margini...) per disporle in un'unica immagine. Ti mostro la banconota del 1872 come appare nell'album e come vedi i margini sono come nelle immagini di inizio discussione...
    1 punto
  24. @EmilianoPaolozzi Il mio pensiero. Sulla autenticità o meno non mi esprimo non avendo le dovute competenze. Mi limito pertanto a fare alcune considerazioni generali sulla moneta. Quanto al dritto, ho il dubbio che si tratti non di Magnenzio, bensì di Decenzio. Io leggo NOP CVES (sic!), ovvero cesare e non augusto. Mi sembra infatti che Magnenzio sia stato solo augusto. Fu proprio lui che elevò poi Decenzio (forse suo fratello) al rango di cesare. Quanto al rovescio leggo SALIS (sic!) DD NN AVG ET CAES. In campo sinistro del chi/rho una N (o una A come alfa mal riuscita?) e in campo destro una OMEGA. In esergo ...SLG, Lione. Viste le legende molto incerte, al di la di tutto, ho un dubbio: potrebbe essere una imitativa? Mi piacerebbe sentire il parere di @gpittini. Spero di non aver detto inesattezze. Ogni correzione è bene accetta. Un saluto. Stilicho
    1 punto
  25. Nonostante tutto auguro a tutti voi e alle vostre famiglie di trascorrere un sereno Ferragosto!
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  26. Sicuramente dentro alle capsule la formazione della patina rallentera' moltissimo. E si potrebbe risolvere così anche il problema dell'eventuale ambiente umido. Saluti.
    1 punto
  27. Sì, ma ormai non mi fanno più ridere, sono "old" ?
    1 punto
  28. Buon Feriae Augusti
    1 punto
  29. Per me autentica. Ci vorrebbe la foto del bordo per verificare se proviene da montatura (possibile)
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  30. Ma anche no. Non sono necessarie varie perizie. Il nocciolo del discorso credo sia questo: il migliore esperto per l’acquisto devi essere tu stesso, perché prima di acquistare studi e approfondisci lo specifico settore di interesse. Se non hai questo bagaglio non acquistare. Semplice. Fino a quando non ti crei tale bagaglio culturale. Se poi ritieni necessario un parere su di una moneta, andrai ad individuare un esperto (esperto in quel particolare settore, universalmente riconosciuto come conoscitore, con fama e grande esperienza, quindi non necessariamente un iscritto ad albi ma anche un “non iscritto” con grande reputazione) di tua fiducia ed appunto ti fiderai di quello che dice, senza fare il c.d. “ giro delle sette chiese”. Ecco cosa mi disse tanti anni fa un collezionista filatelico, espertissimo in pochi settori di super-nicchia: nei miei settori mi sento il più preparato in Italia e le firme di famosi “periti”, sulle cose che io conosco meglio, per me non hanno valore; ecco perché la mia collezione me la firmo tutta, perché penso sarà una garanzia per chi verrà dopo di me. Quoto in tutto bizerba62 e spero di essere riuscito a sintetizzare una risposta utile.
    1 punto
  31. Si ma non la Gnecchi proncipale, di gran lunga piu’ importante ( anzi si puo’ dire praticamente la piu’ importante collezione italiana dopo la collezione Reale) che era stata esitata in tre vendite dalla ditta Hamburger tra il 1902-3. parliamo di Ercole gnecchi ( mentre il fratello Francesco si defico’ alle monete romane e mise insieme la piu’ importante collezione di monete romane privata al mondo) che scelse di vendere la sua collezione all’estero , all’epoca vi erano molti meno vincoli, ma egualmente ebbe storie per questo. Nel 1914 vendette la parte restante attraverso Ratto nel catalogo citato sopra.
    1 punto
  32. La più piccola credo sia più antica di almeno un secolo (direi tra la fine XVII secolo e l'inizio del successivo) e rappresenta Santa Alina vergine e martire del VII secolo e San Feliciano Martire di Foligno.
    1 punto
  33. Mi sa che il tuo album dei rottami è il mio album dei sogni!
    1 punto
  34. Ciao @Brios Bisognerebbe chiedersi piuttosto perchè i compilatori del CNI (e quasi tutti quelli che li hanno seguiti) abbiano assegnato queste monete a Casale (ma questo è un destino che ha coinvolto molte monete mantovane assegnate erroneamente a Casale). Per l'assegnazione c'è un primo motivo fondamentale: l'area di circolazione. Questi quattrini circolavano nei territori mantovani e nelle aree geografiche confinanti; ne è prova la facilità con cui ancora oggi compaiono in ritrovamenti occasionali delle zone citate e la loro reperibilità nei mercatini di Emilia e Lombardia. Al contrario è difficile che compaiano nelle liste di ritrovamenti "piemontesi": Il secondo motivo, ancora più importante perchè legato a fonti documentarie incontestabili, è la sequenza di studi e la mole di documenti prodotti da L.Giannazza, da cui si può ben comprendere che l'analogo ponderale del quattrino a Casale era denominato quarto e, dalla grida del 1590, "avranno la effige nostra e dall'altra parte la Santa Caterina e si spenderanno per un quarto". ma ne esistono esemplari datati già dal 1588.... (Vincenzo Gonzaga governerà dal settembre del 1587 al 1612) Riguardo all'esemplare datato 1591, possibile, sarebbe buona cosa poterne vedere almeno un'immagine. Un saluto Mario
    1 punto
  35. Io posso dir che sono veramente belle e ben conservate,inoltre come.conservazione preferisco pur di poco la seconda per via delle meno vistose piegature...non sono molto ferrato con la cartamoneta a pareri,ma mi butto,siamo tra amici? : la 1 qSpl,la 2 Spl . Saluti
    1 punto
  36. Confesso: era solo un gioco in un gioco. Anni fa c’era quello dei fagioli in una damigiana. Bisognava indovinarne il numero. Ho quindi inventato tutto di sana pianta: le equazioni “concatenate”, l’amico ingegnere nucleare, la teoria degli errori, il range correttivo. Avevo aggiunto che il residuo 2,5 % consisteva in 15 monete da 100 modulo largo false con un 85% di stagno e un 15% di antimonio. Poi mi sono ricordato del dodicesimo comandamento: Dio mio fammi capire quando esagero ! E ho modificato l’ultimo messaggio. Ho fatto il liceo classico: di matematica e affini non so un bel niente.
    1 punto
  37. Repubblica Romana gens TITIA. Dovrebbe rappresentare Bacco al diritto e Pegaso al rovescio con la scritta Q.TITIVS
    1 punto
  38. Ciao @Baylon, bellissima piastra. Bellissima l'introduzione, ti faccio i miei complimenti. Ti mostro la mia. Un saluto Raffaele.
    1 punto
  39. Complimenti @Baylon entusiasmo contagioso il tuo, e complimenti anche per labella piastra 1856 ovviamente
    1 punto
  40. L'ultima piastra del 1857 che ho messo in collezione è questa con i caratteri grossi al rovescio. Piaciuta nonostante il vistoso difetto nel tondello al dritto.
    1 punto
  41. Complimenti per la bella carrellata di argenti Afesso vi mostro io una “giovincella” comprata la settimana scorsa. Avevo già la ‘57 in collezione ma ho visto l’offerta e ho deciso di migliorarla. Moneta molto comune come sapete, ma al contempo molto molto piacevole.
    1 punto
  42. Grazie. Era in un listino, il prezzo rispetto agli esemplari che vedo in vendita attualmente, tutti in conservazione inferiore, ed anche ai passaggi in asta per conservazioni simili, è stato molto onesto. Ma mi sembra che la domanda per questo genere di monete sia calata ultimamente, e questo può spingere alcuni commercianti a ridurre il guadagno pur di vendere.
    1 punto
  43. Paolo, io penso e sono convinto che tutte le monete d'argento giunte a noi siano state pulite durante gli anni, alcune in modo sbagliato, altre con metodi meno invasivi. È il modo e l'ambiente in cui vengono conservate a farle ripatinare diversamente. Ho questa Piastra del 1833 che appena acquistata aveva i fondi brillanti sicuramente da pulitura, ora si sta ripatinando leggermente nel rovescio.
    1 punto
  44. @andreademari, Piastra 1800 rarissima oramai da mettere in Collezione. Complimenti, sono molto contento per te Amico mio ?
    1 punto
  45. http://www.circolocastellani.org/numismatica-romana/ultimi-studi-sulla-zecca-di-fano Per chi fosse interessato: ho pubblicato la nuova edizione revisionata e a colori de "La Zecca di Fano"
    1 punto
  46. Questo è il punto critico ..... l'impunibilità del perito che sbaglia. Mi piacerebbe vedere perizie fatte e sottoscritte "in scienza e coscienza" dove con quella formula si sottintende la credibilità professionale di chi stende la perizia, che sa bene che se sbaglia paga (giustamente).
    1 punto
  47. Ciao Sanni.......ma questo non è un errore, per me è una delle tante particolarità di questa splendida ed "eterogenea" Monetazione :P Nemmeno il Traina la riporta....e poi a me mi sembra più un "punto" che una pallina. Riguardo alla conservazione, sempre secondo un mio parere, credo che siamo sul qFdc anche se il dritto forse un pò meno; la moneta ha circolato veramente pochissimo, però il suo stato originario l'ha perso. Ciao e complimenti
    1 punto
  48. Ciao .......... intanto complimenti......... forse le palline ?
    1 punto
  49. Ottima per davvero, bravo Giuseppe bel colpo....non credo che ci abbiano fatto caso, altrimenti altri l'avrebbero già comperata, buon per te; non sia inedita? non saprei, bisognerebbe indagare a fondo, ho dato anch'io uno sgurdo a quelle riportate nel Corpus e la descrizione come la tua non è presente, presenta anche la legenda completa "ROM IMP" ;) Questa direi che potrebbe essere una tra quelle monete che Francesco potrà inserire nel suo prossimo e conclusivo lavoro sulle Monete Inedite o poco note da Carlo V a Filippo II :good: ...se non sbaglio (e credo proprio di no) per completare la rassegna dopo quelle da Carlo I d'Angiò a Federico d'Aragona e quelle da Filippo III a Ferdinando II di Borbone manca proprio questo periodo.....caro curatore datti da fare !! :clapping:
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  50. Mi sbaglio o potrebbe essere anche una 287 "Taglio Inciso al Rovescio" Ciao
    1 punto
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