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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/21/20 in Risposte

  1. Buonasera. Presente anche questo Tari molto particolare.
    4 punti
  2. Per par condicio e per chi studia e si appassiona a questa monetazione, appare opportuno, considerata anche la presenza di pezzi da 90 (novanta) dei viceré di Spagna, aprire un’altra discussione, sull’asta NOMISMA 62, tenutasi una settimana fa a Sana Marino e alla quale ho partecipato personalmente; che dire (discuto solo della Napoli e di questo periodo che è del mio interesse), monete di elevata rarità e che possono battere solo pochi fortunati (economicamente parlando). Sono stati proposti 4/5 lotti che per rivederli di nuovo, credo, bisogna aspettare tantissimi anni. A farla da padrona è stato lo scudo d’oro di Carlo V (con busto) e con il numerale IIIII, che è apparso solo per la seconda volta (non questo esemplare) in un’asta; per avere notizie del primo, bisogna andare indietro con gli anni, fino al 1928, collezione Whiteway ed era in alta conservazione; ne diede notizia il dott. Pannuti in un Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano.
    3 punti
  3. Esatto.... anche questo della più grande rarità.....le sigle MC (di Michele Cavo), sono andate a finire in alto, sopra la testa. Anche qui bisogna andare molto indietro con i tempi per vederne un altro; comunque sia su questa coniazione (foto comprese) ho trascritto tutto quello che era di mia conoscenza nel volumetto sulla monetazione del periodo 1616 - 1623, pag. 30 e 31. Questo era un pezzo a me sconosciuto !! Anche qui, complimenti all'acquirente, e anche questa è rimasta in Italia.
    3 punti
  4. Sebbene già utilizzato durante il Regno d'Italia, a me viene proprio da dire: il battesimo dell'acmonital... Repubblica Italiana - 50 Lire 1954 Theodoor van Thulden ( 1649 ) La Fucina di Vulcano L'Aia ( Olanda ) Paleis Huis Ten Bosch
    3 punti
  5. 2020 - Maryland Il dollaro del Maryland, settimo Stato entrato a far parte degli Stati Uniti, il 28 aprile 1788, è dedicato allo Hubble Space Telescope (HST), il telescopio spaziale Hubble, nel trentennale del suo lancio in orbita, il 24 aprile del 1990. Nonostante non sia stato il primo telescopio spaziale, lo Hubble è uno dei più grandi e versatili, ed è ben conosciuto come strumento di ricerca di estrema importanza oltre che vessillo delle scienze astronomiche nell'immaginazione collettiva. Così chiamato in onore dell'astronomo Edwin Powell Hubble (1889 - 1953). Con uno specchio di 2,4 metri di diametro, i 5 strumenti principali dello Hubble osservano nel vicino ultravioletto, nel visibile e nel vicino infrarosso. L'orbita esterna del telescopio, al di fuori dalla distorsione dell'atmosfera terrestre, gli permette di ottenere immagini a risoluzione estremamente elevata, con un disturbo contestuale sostanzialmente inferiore rispetto a quello che affligge i telescopi a Terra. Hubble ha registrato alcune delle più dettagliate immagini nella luce visibile, permettendo una visuale profonda nello spazio e nel tempo. Tra le foto più celebri, i cosiddetti Pilastri della Creazione della Nebulosa Aquila, distante circa 7000 anni luce dalla Terra. Hubble è ancora operativo, e molto altro ci sarebbe da dire sulle sue scoperte, ma, come al solito, non è questo lo scopo della discussione, quindi mi fermo qui, vista la fama dello strumento chi volesse approfondirne la conoscenza non ha che da cercare in qualunque motore di ricerca La moneta, disegnata e incisa da Joseph Menna, raffigura il telescopio in orbita attorno alla terra, circondato da un campo di stelle. Oltre alle solite iniziali dell'autore, vi compaiono le iscrizioni UNITED STATES OF AMERICA - THE HUBBLE SPACE TELESCOPE e MARYLAND. petronius
    3 punti
  6. In questo ulteriore post, vi evidenzio le differenze fondamentale con conii similari già censiti e dai quali il falsario ha ricavato il pezzo CNG che reputo una presso-fusione. Anche solo dall'analisi dell'etnico si evince chiaramente la natura di falso/forgery del pezzo: CNG e_460 lot. 74 FAKE/FORGERY 1° PARIS piece GENUINE 2° PARIS piece GEUINE
    3 punti
  7. E’ più forte di me, che posso farci, a me piace tantissimo discutere e informare su queste monete….è una mia passione; con la speranza che il legittimo proprietario attuale ci legga, ma anche per Noi tutti, lascio alcune notizie utili sull’esemplare. Proviene da un vecchio listino di vendita di un noto negozio di numismatica, approdato poi in una nota collezione privata e proposto, dopo anni, alla Nomisma 62 E’ stato reso noto (questo esemplare), nel volume su Carlo V di D’Andrea, Borboni, Santone “The Italian coniage of Charles V”, pag. 167, n.40 – Ediz. D’Andrea 2018 L’altro esemplare è trascritto nel BCNN – genn./dic. 1972, anno LVII, fig. 5 (allego foto anche se l’unica disponibile e chiedo scusa per la qualità). Devo considerare che questo tipo (con il busto e con IBR), venne battuto prima di tutti gli altri scudi con la sola testa; seguendo un ordine cronologico per le emissioni dei Tarì, quelli con il busto vengono prima di tutti quelli con la testa. Infatti abbiamo Tarì con il busto e con la lettera A, successivamente con IBR (sempre con il busto) e poi a seguire tutti i Tarì con la testa.
    3 punti
  8. Credo che @El Chupacabra volesse solo darmi delle informazioni sul possibile modo di pulizia delle monete, non credo che sia un maniaco "spazzolinaro", sia per quello che scrive che per le foto delle monete che ha postato. ringrazio @Daniele Cecchini e comunque non creiamo discussioni tra noi. Saluti
    2 punti
  9. Ciao a Tutti, ho letto la presente discussione. Intervengo per condividere con il Forum alcune info e riflessioni. Faccio una premessa che non vuole essere legge, sia chiaro, ma una buona regola da seguire che mi sento di suggerire. A parte la simpatia numismatica che mi lega(va) alla defunta prof. Westermark ,con la quale mi scrivevo lettere cartacee a mezzo posta per condividere info o spunti, in quanto non sapeva usare il pc......e mi rispondeva con lettere abbellite da vari tipi floreali con i nomi in latino (donna d'altri tempi!!!!!), parliamo di una gigante della numismatica, il cui ultimo capolavoro è proprio il Corpus su Akragas. E' un lavoro quindi maturo, durato una vita e come si può notare dalla bibliografia, dai musei censiti, e dai listini e aste scandagliati, il risultato che si ammira è un esatta successione di conii. Ora è alquanto difficile pensare nel 2020 di trovare conii del tutto nuovi, in una serie così estesa e conosciuta come Akragas. Attenzione, parlo di conii nuovi e non di abbinamenti che invece ci può stare. Vi farò presto un esempio in un altro post..... Questa premessa per dire cosa? che quando vediamo una case d'aste (nella specie CNG) che cita "conio non presente in Westermark - Corpus Akragas", le orecchie le dobbiamo alzare per bene.... Ed infatti, mi riferisco al pezzo CNG, già proveniente da una precedente E-auctions CNG (N.460 lot. 74) andato allora invenduto, è un falso: https://auctions.cngcoins.com/lots/view/4-8YJSD/sicily-akragas-circa-495-485-bc-ar-didrachm-19mm-831-g-11h Lo feci presente a CNG che non ritirò il pezzo ritenendolo buono, frutto solamente di una eccessiva e negligente pulizia, ed eccolo riapparso nel la loro MBS di qualche settimana fa...... Saluti Odisseo
    2 punti
  10. @Gianni.R se quanto hai riportato ieri corrisponde a verità allora questo operaio dell'officina ha passato un brutto quarto d'ora! Ciao Illyricum
    2 punti
  11. Trattandosi dello stesso conio di rovescio, possiamo supporre la indicativa raffigurazione originale.
    2 punti
  12. Il regolamento d’asta non è altro che parte di un contratto che l’offerente accetta nel momento in cui decide di partecipare. Il che vuol dire - secondo il mio parere ed esemplificando al massimo - che tutto ciò che quel contratto non “vieta” è consentito (ovviamente a condizione che non sia la legge stessa a prescrivere il divieto o a imporre alle parti una determinata condotta). Ma mi pongo una domanda: quale è l’interesse che la legge dovrebbe tutelare in questo caso? (e mi permetto di girare la domanda anche a @numa numa che fa riferimento a una legislazione carente). Ritengo che chi partecipi ad un’asta perché interessato all’acquisto di un determinato pezzo lo faccia avendo a mente almeno questi due elementi: (i) il valore di mercato più probabile dell’oggetto (nel nostro caso, della moneta); (ii) la cifra che è disposto a spendere per averlo. Tanto basta, secondo me, a ritenere “autotutelato” l’acquirente perché consapevole di ciò che sta facendo. Con ciò non voglio dire che condivido il meccanismo delle offerte di protezione perché a questo punto vado ad acquistare in negozio (fisico o on-line che sia), ma non ci vedo neanche un meccanismo idoneo a gabbare i potenziali acquirenti. Saluti.
    2 punti
  13. Io da "Mondiale" a livelli fanatici non li spenderei mai 100 Euro per una moneta da 10 nemmeno da Bulgaro Mi sono capitati capolavori di bellezza a pocchissimi euro... tiè guarda che roba
    2 punti
  14. non riesco a scandalizzarmi per il fatto che l’associazione scaligera abbia deciso di non fare veronafil a novembre: si tratta di un evento commerciale, anche per loro, che costa parecchio impegno e tanti soldi e viene realizzato con lo scopo di guadagnare e far guadagnare. se si ritiene che questa condizione venga meno è giusto che chi lo organizza decida di attendere tempi migliori. nessuno ha evidenziato le responsabilità, civili e penali, che ci sono quando si organizza un evento con pubblico; hai pari a rispettare quanto imposto in tema di sicurezza (covid e non), ma stai tranquillo che se capita qualcosa una denuncia te la becchi. No, non me la sento proprio di gettare la croce addosso ai componenti della Scaligera
    2 punti
  15. Buona Domenica, In vendita oggi nell’asta elettronica Gorgone di Varesi, al lotto 67, una didramma di Akragas i cui conii di dritto e rovescio risultavano apparentemente sconosciuti in precedenza alla bibliografia di riferimento. Ho provato a cercare qualche elemento di somiglianza utilizzando il prezioso corpus della recentemente scomparsa professoressa Westermark. Per quanto concerne il dritto ho potuto appurare che solo un conio di incudine (O78) riporta la divisione dell’Etnico come l’esemplare in questione, AKR-ACAΣ, ma in quel caso l’aquila é rivolta a sinistra e siamo nel gruppo III del periodo I, mentre stilisticamente sia al dritto che al rovescio mi sembra di poter individuare qualche somiglianza in più negli esemplari del gruppo IV ed ancora maggiori in quelli del periodo II, gruppo III (dove però l’aquila è sistematicamente rivolta a sinistra e ci troviamo di fronte quasi unicamente ad emissioni di tetradrammi). Da notare che la datazione dei didrammi del periodo II seguirebbe quella del periodo I di almeno venti anni. Al rovescio il granchio presenta anch’esso diverse somiglianze con gli esemplari del gruppo III del periodo II, in particolare la sagoma del carapace, la morfologia delle chele ed il posizionamento degli occhi. Inoltre è presente un elemento circolare accanto all’occhio destro che potrebbe richiamare quello che si ritrova anche sul rovescio 94 (però in pozione centrale e si tratta di un Φ) di un tetradramma del gruppo III periodo II. Il peso del pezzo Varesi, 8,2 grammi, risulta in linea con i didrammi sia del periodo I che del periodo II. Mi chiedo la natura di quelle aree scure visibili al rovescio, da foto alcune sembrano in rilievo, altre il contrario. Per il momento non vado oltre queste semplici osservazioni e resto in attesa di eventuali opinioni degli altri utenti, segnalando che era stato acquistato da Fornoni nel maggio del 2000.
    1 punto
  16. Caro @marco.derrico78 Consiglio di leggere il punto 2 del primo post al link che allego: Precisando che il ritrovamento fortuito è tale e segue le stesse leggi che si usi o meno un metal detector. In più il luogo del rinvenimento potrebbe essere il sito di altri e più importanti manufatti (come tu stesso ipotizzi, magari li vicino ci sono i resti del mercantile) di interesse storico ed archeologico, luogo da segnalare quindi con la prescritta urgenza alle autorità competenti. Si tratta pur sempre del Nostro patrimonio culturale.
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  17. 1 punto
  18. Ciao @El Chupacabra, concordo con quello che hai scritto. Mi riferisco non tanto alla moneta in questione, in quanto bisognerebbe averla in mano per capire bene se e come è stata pulita, ma al discorso generale della "pulizia delle monete" argomento che mi è particolarmente caro e che nel corso degli anni ho avuto la fortuna di approfondire e sperimentare. Pur rispettando la maggioranza dei collezionisti, che ritengono che "la moneta non va mai pulita" io non la penso così: il mio pensiero è che "quasi sempre la moneta non va pulita". In qualche caso sì, con delicatezza, con metodi il più possibile "non invasivi" con l'esperienza che si acquisisce con decenni di prove e di consigli di chi ne sa di più di te. Anche gli affreschi della "Cappella Sistina" sono stati ripuliti e restaurati, non senza critiche e polemiche. Ma chi ha eseguito i lavori era dotato di grande tecnica di nozioni acquisite con il lavoro sul campo. E' questo il punto: bisogna avere esperienza e tecnica. Per adesso mi fermo qui, in attesa di risposte, Buona serata, Beppe
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  19. Identifichiamolo meglio.. Soldo del I tipo di Carlo Emanuele I del 1581 della zecca di Nizza (N) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/27 Fortunato, perché non si vede nulla delle legende del diritto e del rovescio, a parte quello che serve, il millesimo finale della data ed il segno di zecca!
    1 punto
  20. Altra monetina estremamente rara presente in asta. “NAPOLI Filippo IV (1621-1665) 3 Cavalli 1638 lettera M dopo la data – MIR 275/6 CU (g 2,29) RRRRR” “Grading/Stato: MB”
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  21. Altra moneta rarissima presentata è questo Scudo d'oro di Filippo IV di Spagna, battutto nel secondo periodo della monetazione, tra il 22 agosto 1625 e il 5 marzo del 1626, quando la zecca era retta dal mastro Pietro Palomera (sigla P sulle monete). Non si conoscono esemplari datati 1626, e questo è il solo terzo conosciuto (ex coll. Catemario). Tenuto conto, quindi, che ebbe solo la coniazione nel 25, e per soli circa 4 mesi, appare ovvio che venne battuto in pochissimi esemplari; al momento mi risultano (compreso questo) solo 3 (tre) noti. Un secondo è della ex Pannuti, passato all'asta 16 del 1999, e un altro all'asta Varesi 42 del 17 novembre 2003 (Civitas Neapolis). La particolarità di questa coniazione è anche nell'ultima cifra della data, incisa con S al posto del 5. La moneta è rimasta in Italia, al Sud, e complimenti all'acquirente.
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  22. Ritengo che in ottica didattica possa esser utile segnalare il seguente link: http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm#ribattuti
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  23. Roma Numismatics Ltd > Auction XX, Lot 115 Auction date: 29 October 2020 Crete, Aptera AR Stater. Signed by Pythodoros. Circa 4th century BC. Α[ΠΤAΡΑΙΩΝ] around head of Artemis Aptera to right, with hair elaborately curled upwards around a stephane ornamented with palmettes; she wears an elaborate crescent and solar-disk pendant earring with three drops and a pearl necklace; to right in smaller letters the artist's signature: ΠΥΘΟΔΟΡΟΥ / Warrior hero Apteros, called Ptolioikos, standing facing, his bearded head left, wearing crested helmet and cuirass, holding in his left hand a spear and shield decorated with a sunburst, his right is raised towards a sacred fir tree in left field; ΠΤΟΛΙΟΙΚΟΣ around. Le Rider, Monnaies crétoises, p. 36, 269-70, pl. 9, 11-12; Svoronos, Crète, p. 15, pl. 1, 10 (same dies); BMC 1, pl. 2, 3 (same dies); BMFA Suppl. 108 (same dies); LIMC VII/1, p. 588, VII/2, sv. Ptolioikos 2 (same rev. die); for the engraver's signature see L. Forrer, Notes sur les signatures de graveurs sur les monnaies grecques, Bruxelles 1906, pp. 277-284. 11.78g, 24mm, 12h. Good Extremely Fine; beautiful old cabinet tone. Extremely Rare; of exceptionally fine style and quality, and among the finest of the very few known examples of this great rarity of Cretan coinage. From the Long Valley River Collection; Ex Roma Numismatics Ltd., Auction IX, 22 March 2015, lot 261 (hammer: £55,000); Ex Eckenheimer Collection, formed in Germany between c. 1940-1980. The stunningly beautiful obverse female portrait is that of Artemis Aptera (or Aptara as inscribed on the coins, a local form of the Cretan Artemis Diktynna), the patron goddess of the city. Before her image in small characters proudly appears the name of the artist Pythodoros, a master die-engraver who also worked at Polyrhenion on the equally beautifully styled female head which has been defined as that of Britomartis, 'sweet maiden' in the Cretan dialect. Also identified as Artemis Diktynna, Britomartis in Cretan myth was caught in a fisherman's net (diktyon) while trying to escape the advances of Poseidon, and was the subject of several Cretan coin types inspired by a statue then attributed to Daedalos, who was reputed to be the father of Cretan art (cf. Le Rider pp. 114-6, 3-6 pl. 28, 19-38; Svoronos 15-16, pl. 26, 4-5; Traité pl. 261, 25; BMC 1-2). Both images are very much influenced by the Sicilian school of die engraving as epitomised by the celebrated artists such as Kimon, Phrygillos, Eukleidas, Euainetos and Eumenes. The reverse type is of no less mythological and historic interest; the warrior in question is Apteros, called Ptolioikos, a title literally meaning 'dweller in the city'. He is shown saluting a tree, a scene which can be interpreted as a rendering of what must surely be a now lost myth concerning the oikistes or founder of the city. The fine remains of the ancient polis of Aptera or Aptara (IACP 947), the modern Palaiokastro, are situated near the Minoan site of Megala Chorapia on the south side of Suda Bay, the safest anchorage in Crete throughout Greek, Venetian and Ottoman times, and which is today an important NATO naval base. Eusebius informs us that the city was founded by an eponymous hero, Apteros in the year 1503 BC (Chronicon 44c). The first historical mention of Aptera dates from the 7th century BC when a contingent of archers is reported to have fought along with Spartans in the war against Messene (Pausanius, Description of Greece IV 20, 8). Various attemps in antiquity were made to explain the city's name: notably, that it was the site of the song contest of the Muses and Sirens. In this story the latter lost their wings in a fight that ensued after their defeat (Stephen of Byzantium sv. Aptera; 'aptera' = 'wingless'). The city's name most likely derives from one of the epithets of Artemis, Aπτερα (cf. Inscriptionis Cretae 2), similar to that of the statue in the temple of Athena Nike on the Acropolis at Athens, which later took on the name of Nike Apteros, meaning 'wingless' Nike. From the fourth century BC Aptera produced coins on the Aiginetan weight standard, but by later Hellenistic times it gradually declined in favour of its powerful neighbour Kydonia and was finally absorbed by Rome in 67 BC. Estimate: 40000 GBP
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  24. Potrebbe essere anche un denaro di Lucca in pessime condizioni.
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  25. Io uso entrambe le mani indifferentemente, ma non vorrei che tu avessi capito che le impiego per passare le monete con lo spazzolino giorno e notte. Conoscere i metodi di pulizia aiuta a capire che la moneta che ti mostra il venditore è stata trattata in qualche modo e a non scambiare per pregi quelli che sono solo degli artefatti. Conosco venditori che a spazzolare monete ne hanno fatto un businness con chi ama la moneta "ben conservata" e altri che lo hanno fatto "patinando" i tondelli per coprire i difetti e che sono richiestissimi da chi ama le patine "forti". Riconoscere gli interventi per rendere le monete più appetibili ti consente di non acquistare monete manipolate al solo scopo di aumentarne il prezzo. E, a volte, saper cosa fare, ti può aiutare a rimediare ad interventi maldestri e a salvare il salvabile. Leggi questa mia discussione di qualche tempo fa e, poi, fai naturalmente ciò che meglio credi (ma non chiudere la mente): P.S.: Rileggere ciò che si scrive aiuta a non presentarti per ciò che non sei. Verba volant, scripta manent: a che scopo sminuirsi? Potresti non avere l'occasione di rimediare...
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  26. Eccolo qui...posizionato solo soletto nel mio volume ... già da tempo.
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  27. Concordo 100% su queste indicazioni pratiche e di buon senso. Questo potrebbe essere un modo per salvare Verona: in caso contrario mi sono già espresso nei post precedenti.
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  28. Legislazione carente - mi pare - in questo caso...
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  29. Questa moneta in verità l'ho pagata 2 Euro, trovarla è stata veramente una piacevolissima sorpresa, era da tempo che gli davo una caccia spietata... Unione Sovietica - 1 Rublo 1981 20° Anniversario Primo Volo Umano nello Spazio Yurij Alexseevic Gagarin ( 1934 - 1968 )
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  30. Certo Verona, Bologna...sono andate, però a volte anche nelle difficoltà si può far di necessità virtù, con un po’ di fantasia vedrà la luce anche questo Gazzettino 7 ricco di sorprese e novità ...
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  31. Comunque sia. . . bella disamina, Gionny.
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  32. Forse l intruso è il 10 rupie indiano perché è l unica banconota che Elisabetta II nn ha potuto replicare vista l'indipendenza del 1947?
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  33. In base al medesimo criterio,nessuna delle medaglie concesse dalla R.S.I. è compresa nell'elenco delle Decorazioni concesse dal Regno di Sardegna ad oggi. Dopo l'8 settembre lo Stato Italiano continuò ad esistere , con il Re e il Governo rifugiati in Puglia e, come avvenne anche in altri Paesi, non riconosce onorificenze conferite da uno Stato autodichiaratosi tale, con l'appoggio determinante di un altro Paese occupante, la Germania.
    1 punto
  34. buonasera a tutti, a cella di Varzi esiste il tempio della fraternita' con nel seminterrato la cripta Monterosa . corpo ancora escluso dall'ana. forse non potendo partecipare ufficialmente all'adunata ne hanno fatta una a Varzi nello stesso giorno spero di essere stato utile. saluti
    1 punto
  35. Tutto e' possibile e anche quell'opzione, solo che "EUR" e la "O" a mezzo Giorno sembra cosi precisa... La faro' periziare prima di spenderla.
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  36. 1953 Great Britain , Crown / 5 Shilling 1953 Elizabeth II Copper-Nickel Subject: Coronation of Queen Elizabeth II
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  37. Panama, un decimo de Balboa 1953, celebrativo del cinquantenario dell'indipendenza di Panama
    1 punto
  38. 1952 East Africa , 1 Shilling 1952 George Vi Copper-Nickel
    1 punto
  39. Sembra totò :-).... Peccato non abbiano mai pubblicato i test di laboratorio...
    1 punto
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