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  1. Rocco68

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/20 in Risposte

  1. Finalmente anche io ho una 11 torrette! ? Trovata per caso nel mio girovagare in rete alla ricerca di Vicereame. Non potevo lasciarla sola e "incompresa" come variante.
    5 punti
  2. 1905 CASTELLO SFORZESCO RICOSTRUZIONE DELLA TORRE DEL FILARETE, DEDICATA A UMBERTO I Condivido questa bella placchetta realizzata in bronzo, con parti argentate e parti dorate di mm.45x72 incisa da ANGELO CAPPUCCIO e coniata nello Stab. JOHNSON
    4 punti
  3. Buongiorno a tutti, faccio ancora in tempo. ? Piastra 120 grana 1855 Ferdinando II Saluti Alberto
    3 punti
  4. Comunque ho fatto un errore per i due denari del primo periodo... @elleci mi ha messo una pulce nell'orecchio parlando del 1732 ... Traina segnala il 1732 presente nel museo di Chambery e in quello di Annency, il 1743 non segnalato dal Traina, è fotografato sul Biaggi, unico dubbio mi rimane per il 1747, che è presente su di un listino del 1947, ma potrebbe essere un errore... Quindi la caccia continua! Allego una foto dell'insieme dopo aver messo a riposo anche quest'ultimo 2 denari..
    3 punti
  5. Su "S C " e' presente in archivio questa discussione che penso possa interessare: Il nostro forum e' veramente una miniera. Buona serata Stilicho
    2 punti
  6. Ciao a tutti amici, Mi unisco anche io a questa bella discussione. Complimenti a tutti amici, avete delle bellissime monete. Un saluto a tutti. Raffaele.
    2 punti
  7. Ciao ragazzi. Consiglio di esplorare ed utilizzare gli strumenti del nostro forum. Sono bel fatti e sono il frutto di immane lavoro di volontariato degli utenti storici. La maggior parte delle curiosità numismatiche si evince navigando questa risorsa del forum. Le foto non sono il massimo; credo comunque che entrambe le monete abbiano A come segno di zecca. https://marenghi.collectorsonline.org/moneta/M-2/34 Buona lettura.
    2 punti
  8. DE GREGE EPICURI Confesso di non aver approfondito il problema dal punto di vista numismatico (ad es: tesoretti in cui i bronzi di Agrippa sono associati a monete di Tiberio, piuttosto che a monete di Caligola...) Ma da un punto di vista "familiare e genealogico" mi sembra più probabile Caligola: Vipsanio Agrippa era suo nonno, attraverso Agrippina Maggiore madre di Caligola. Tiberio non aveva legami di discendenza nè di parentela diretta: aveva sposato quella Giulia, figlia di Augusto, che era stata in precedenza moglie di Agrippa fino alla morte di questi nel 12 d.C. Aggiungiamo poi che Tiberio, appena salito al trono, fece uccidere un altro figlio di Agrippa (Agrippa Postumo) per evitare che potesse avanzare pretese al trono...Insomma, non proprio una dimostrazione di affetto per Agrippa.
    2 punti
  9. Buonasera a tutti, per le più belle delle nostre Collezioni, mi onoro di farvi vedere questo gruppetto di rame rosso per Ferdinando II. 2 Tornesi 1843 2 Tornesi 1858 Tornese 1839 Tornese 1858 Mezzo Tornese 1838
    2 punti
  10. Carissimi amici e appassionati delle medaglie partenopee, quest'oggi sono lieto di mostrarvi l'ultima arrivata nella mia piccola collezione, direttamente proveniente dell'asta Nomisma appena conclusasi. Per chi non la conoscesse, si tratta di un esemplare alquanto "raretto" (R3-R4, a seconda del catalogo di riferimento). Fu coniata da Filippo Rega per ordine di Sua Maestà Gioacchino Murat come premio per le alunne più meritevoli dell'Istituto Salesiano. Di questa medaglia esistono tre "varianti": in bronzo (la più comune, pur trattandosi comunque di un R2), in argento e in oro (estremamente rara/praticamente introvabile). Purtroppo, non sappiamo esattamente quante di queste medaglie furono coniate (né in totale, né nei rispettivi metalli). Fatto sta che, basandoci sullo storico delle aste numismatiche, possiamo affermare con relativa sicurezza che non ne siano giunte tantissime ai giorni nostri... Facendo una breve descrizione, al dritto troviamo un bel ritratto riccioluto del Re rivolto a destra con la legenda GIOVACHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICILIE. Da notare il particolare della firma a carattere calligrafico sotto al collo del sovrano, in quanto si tratta dell'unica medaglia di Murat firmata dal Rega. Al rovescio, invece, possiamo apprezzare una musa seduta con una cetra nella destra ed un usignolo poggiato sulla mano sinistra. Sicuramente si tratta di un'esecuzione di grande eleganza e dal forte carattere neoclassico. A contornare il tutto, troviamo la legenda: in circolare ISTITUTO SALESIANO e in basso PREMIO DELLE ALUNNE FEBBRAJO 1812. La patina, unita alle mie non eccelse doti fotografiche, non permette di apprezzare pienamente quest'ultima parte della scritta... Questa medaglia, come spesso accade per quanto riguarda la zecca di Napoli, soffre di alcuni difetti di conio più o meno vistosi. Il più importante è sicuramente al rovescio, a livello del braccio su cui si poggia il grazioso uccellino. Qui, infatti, possiamo osservare una frattura alquanto estesa e ramificata. Ciononostante, l'esemplare in mio possesso può comunque ritenersi "fortunato" (probabilmente è stato uno dei primi ad essere coniato), in quanto spesso e volentieri tale frattura è accompagnata da un esubero di metallo che, a mio avviso, va a rovinare un po' l'estetica del rovescio. Volendo ci sarebbe ancora altro da aggiungere ma, almeno per il momento, non vorrei tediarvi ulteriormente. Perciò, bando alle ciance ed ecco a voi la tanto attesa new entry!
    1 punto
  11. Trovata una lorica segmentata in discrete condizioni a Teutoburgo. http://www.storicang.it/a/ritrovata-corazza-romana-della-battaglia-di-teutoburgo_14936
    1 punto
  12. Conosco un ragazzo che si è preso l'impegno per controllare tantissime Piastre del 1834. Vero @Raff82?
    1 punto
  13. Buonasera @Rocco68 e buonasera a tutti, manca anche il punto dopo HIER Quale sarà più rara, quella con o quella senza il punto? Complimenti per il nuovo acquisto.
    1 punto
  14. Più veloci della luce!!! siete fantastici. Grazie a tutti
    1 punto
  15. Grazie e un saluto anche a @giollo2.
    1 punto
  16. E’ Ugo e Lotario II di Pavia, Limido-Fusconi 12
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  17. E perché lascerebbero a desiderare queste scritte "FERT"?? A mio parere sono assolutamente coerenti. Saluti
    1 punto
  18. Buonasera a tutti, La "passione" per il Vicereame mi ha fatto mettere in raccolta questo Mezzo Sestino di Giovanna la Pazza. Che ve ne pare?
    1 punto
  19. - TAGLIO : 2 Commemorativo - STATO : Estonia - ANNO : 2020 - DATA DI EMISSIONE : 27 gennaio - ARTISTI: Tiiu Pirsko e Mati Veermets - TEMA : 200° Anniversario della Scoperta dell’Antartide - TIRATURA : 750.000 ( Circolanti: 740.000 / Coincard FDC: 10.000 ) - DIAMETRO: 25,75 mm - PESO: 8,50 gr - SPESSORE: 2,20 mm - ZECCA: Lituania Era il 4 giugno 1819 quando da Kronstadt (Russia) salparono la nave ammiraglia Vostok e la nave da trasporto Mirnyi. Gli ordini dello Zar, di spingersi più a sud possibile nonché di impegnarsi nel lavoro scientifico della missione, furono affidati a Fabian von Bellingshausen (1778-1852) , ufficiale ed esploratore della marina russa. Libri e mappe per la spedizione, furono date a Von Bellingshausen da Sir Joseph Banks, presidente della Royal Society quando, salpati, le due navi esplorative fecero una breve sosta in Inghilterra. Dai tempi di Cook (1773) , il 26 gennaio 1820 le due navi passarono il Circolo Polare Antartico. Dal diario di Von Bellingshausen si sa che il giorno dopo la navigazione delle due navi era di circa 20 miglia (32 km) , in una posizione di “ 69° 21’S lat , lungo 2° 14’ O , risultando così essere i primi uomini a vedere il continente antartico. Il dì 22 febbraio 1820, la Vostok e la Mirnyi furono colpite dalla peggior tempesta di quel viaggio, così si videro costrette a navigare verso nord, tanto che nell’aprile dell’anno medesimo arrivarono a Sidney, in Australia. Von Bellingshausen prendendosi qua del tempo per riposare, scoprì che Wlliam Smith, ammiraglio inglese aveva scoperte un gruppo di isole battezzandole Shetland meridionali e parte del continente antartico . L’ammiraglio russo a questa notizia decise immediatamente di riprendere il viaggio verso sud. Le due navi lasciarono Sidney il dì 11 novembre 1820 arrivando a Macquarie Island due settimane dopo, dove Von Bellingshausen incontrò cacciatori di foche americani ed inglesi. Attraversato alla Vigilia di Natale il Circolo Polare Antartico, sino al 16 gennaio 1821 , causa tempeste, le due navi ripassarono lo stesso ben sei volte. Il 21 gennaio, placatosi il tempo, le navi scorsero una striscia scura all’orizzonte, rivelatasi essere poi un’isola che Von Bellingshausen battezzò Peter I Island (Peter è anche un nomignolo con il quale gli abitanti di San Pietroburgo chiamano la loro città). Due giorni dopo vennero avvistate delle montagne scevre da neve, all’interno del 68° parallelo a circa 40 miglia a sud-sud est. L’ammiraglio russo battezzò questo lembo di terra con il nome di Alexander Coast (Alexander Island). Una settimana dopo Von Bellingshausen incontrò Nathaniel Palmer , capitano dell’Eroe , nelle isole Shetland meridionali. Soddisfatto del suo viaggio, Von Bellingshausen salpò verso nord. Dopo due anni e ventuno giorni , dopo aver percorso 50.000 miglia (80,467 km) , il 4 agosto 1821 la Vostok e la Mirnyi. Purtroppo questo viaggio non riscontrò in patria un grande successo e l’interesse per l’Antartico andò affievolendosi, sino al 1946 quando vennero inviate verso sud delle flotte per la caccia alle balene. L’ammiraglio russo, colui che vide per primo il continente antartico, divenne in seguito nella sua vita governatore di Kronstadt. CURIOSITA’: durante l’Anno Geofisico Internazionale ( 1957 – 1958 ) le prime basi scientifiche russe stabilite in Antartide furono chiamate Vostok e Mirnyi, in onore delle due navi della spedizione del 1819 – 1821.
    1 punto
  20. Grazie @lorluke per i complimenti e per aver citato qui il mio video, ma soprattutto grazie per l'idea, perchè è anche giusto ricordare che il tema del video è partito da un tuo consiglio Il video l'ho pensato per un pubblico non particolarmente esperto, quindi, come dici tu, sono una serie di consigli che per numismatici esperti sono sicuramente banali ma che possono aiutare chi si avvicina ora a questo mondo PS: mi sarebbe piaciuto citarti direttamente nel video ma avevo paura di sbagliare la pronuncia del tuo nickname e quindi ho evitato per non fare gaffe Grazie ancora e a presto.
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  21. Le dinamiche di mercato sono sempre molto complesse da analizzare in quanto dipendono da svariati fattori non sempre prevedibili. Le medaglie rappresentano, rispetto alle monete, un mercato più ristretto, molto spesso riservato a pochi eletti. Tendenzialmente i prezzi sono stabili ma dipende anche dalla tipologia. Una medaglia conosciuta in pochissimi esemplari, ed in alta conservazione, difficilmente scenderà sotto certi livelli mentre, al contrario, per alcune tipologie, in momenti di stallo del mercato, le variazioni al ribasso possono essere più accentuate. Spesso quelle che vengono definite "dinamiche di mercato" non sono altro che le strategie degli operatori Numismatici che indirizzano, e influenzano, le scelte e, conseguentemente, le variazioni di prezzo.
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  22. Ho trovato un'altra ceramica greca con incisioni , proveniente dal Museo Civico Archeologico di Bologna, della seconda metà del V Sec. a.C. Vernice nera lucente, molto ben conservata; vaso interamente verniciato, ad eccezione del fondo del piede. Decorazione incisa e impressa: al centro della vasca, sette palmette raccordate da archetti realizzati a trattini. Informazioni: Provenienza: Provenienza ignota Materiale: Argilla, a vernice nera Dimensioni: Altezza: 4.9 cm - Diametro massimo: 17.9 cm Numero di inventario: MCA-GRE-G_0138 Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, 68, n. 405. http://www.museibologna.it/archeologico/sfoglia/47681/offset/1200/id/2196/ Come si può vedere le incisioni sono elaborate ma sono molto differenti rispetto a quelle della kylix. Ecco altri esempi
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  23. Ciao @El Chupacabra, sono d'accordo con @tonycamp1978. La tua moneta a mio modesto parere non è un falso. Ho parecchie centinaia di queste monete ( in bassa conservazione ) e ti posso dire che il contorno è estremamente variabile. Inoltre: il falsario avrebbe usato la stessa lega 835/1000 per coniare con maestria un 2 Lire? Non avrebbe avuto nessun tornaconto. Probabilmente con la sua abilità avrebbe coniato dei "marenghi" a titolo più basso ( con notevole guadagno). La risposta probabilmente sta nell'alta tiratura della moneta ( 2.800.000 pezzi circa): i coni si usuravano, la virola non teneva bene e/o era usurata e quindi spiegherebbe il fatto del contorno diverso. Buona Giornata
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  24. Secondo me hai perfettamente ragione: se si nota bene si può intravedere uno stemma (non lo riconosco, ma un rapace di solito è legato al potere imperiale o a quello di qualche importante notabile) in mezzo a due figure mitologiche che sembrerebbero di fattura rinascimentale. La kylix sembra antica , mentre l'elaborato "ricamo" graffito dovrebbe essere molto successivo, credo di epoca tardomedievale o rinascimentale. Forse questa incisione è stata fatta proprio come regalo o dedica a qualche illustre notabile.
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  25. cmq questa è la mia... stesso problema al contorno... ma faccio fatica a considerarla falsa.. la cosa strana della vicenda è questa.. se avessero avuto grande rilevanza questo studio... allora ogni volta che si trova in vendita un 2 lire di Umberto I, bisognerebbe avere sempre foto del contorno.. perché altrimenti come si fa a capire se è autentica o falsa.. nessun venditore mette foto del contorno
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  26. Per la sicurezza matematica ci vorrebbero altre due pesate, una pesata ma solo se si è fortunati (probabilità 33%). Le 5 monete più pesanti che provengono dalla prima pesata di 5 monete per piatto si dividono in gruppi da due per la seconda pesata + 1 messa da parte. Se i pesi sono uguali basta solo questa pesata, la moneta falsa è quella messa da parte, se il peso non è uguale per individuare la moneta falsa si procede alla terza ed ultima pesata delle due che risultano più pesanti.
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  27. faccio altre osservazioni... nel confronto fra i 2 nodi non trovo niente di diverso.. sono praticamente identici. Poi la tua moneta.. quella che consideri un falso coevo, si tratta sicuramente di una moneta che ha circolato... non solo tra collezionisti, ma anche nel mercato reale... altrimenti non si spiega una usura così evidente.. ora mi chiedo... che senso avrebbe falsificare questa moneta se poi viene realizzata in argento e vale quanto l'originale in termini di peso? cioè in quegli anni questa moneta non aveva ancora valore numismatico. Poi altra considerazione... mi sembra un po troppo strano che ad inizio secolo ci fossero già tecnologie al di fuori della zecca per riprodurre questo falso in maniera così fedele all'originale.. faccio questa considerazione perché la tua moneta, che consideri falsa, do' per scontato che ha circolato in quegli anni.. visto l'evidente usura, per cui ipotizzo che sia stata realizzata anche in quegli anni, e non successivamente quando poi acquista valore numismatico
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  28. Aggiungo una kylix attualmente esposta a Palermo nell'ambito della mostra "terracqueo". Non ricordo di averla mai vista prima... Di una bellezza e di una eleganza superlative.
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  29. Buongiorno a tutti, @lorluke complimenti per le tue medaglie, io sinceramente non ne ho, ma accarezzo sempre di più l'idea di averne e studiarle, immagino che sia un campo piuttosto impegnativo, alcune sono veramente delle opere d'arte e bisogna capirne. Le avevo sempre messe in seconda posizione rispetto alle monete, forse perché mancanti del valore facciale che è poi la prima differenza rispetto ad esse. ? Ti dico che se dovessi iniziare lo farei sicuramente con le Murattiane, io amo tutti i tondelli, ma ultimamente quando mi ritrovo con un ritratto di Murat davanti ne resto completamente preso. Ti auguro Fraternamente di continuare con questa passione e di arricchire la tua Collezione. Saluti Alberto
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  30. Ciao El Chupacabra. Mi hai tenuta sulla corda ma ne è valsa la pena. Era strano il contorno ma non mi aspettavo questa conclusione.Ne so qualcosa più di prima . Grazie e a risentirci. Gabriella
    1 punto
  31. La chiesa oggi commemora gli Angeli custodi. La piccola medaglietta di papa Leone XIII, realizzata nel 1887 in occasione del Giubileo Sacerdotale del Pontefice, ricorda e rappresenta le impalpabili figure che guidano gli uomini e vengono invocati con la preghiera "Angelo di Dio". https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1110/74
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  32. Non solo: nelle tavole di Ikuvium, tota umbra, si fa riferimento a dei sacrifici specifici di suini: l'offerta era inserita nell'ambito del sacrificio cruento di tre sif feliuf / sif filiu (acc.pl), tre scrofe allattanti , destinate a Fiso Sancio http://www.tavoleeugubine.it/L_attivita_divulgativa/Ombrika.aspx
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  33. Per iniziare: IL SESINO VENEZIANO UNA MONETA COMPLESSA “mori magis quam vivere” Il Cinquecento a Venezia può essere considerato come il secolo della svolta sociale. L'esercizio dell'attività mercantile perde il suo fascino per la classe nobile ed in pari tempo la propria funzione di sorgente principale, se non unica, della proverbiale e invidiata ricchezza della Serenissima. Non che vengano a mancare i mercanti, ma quelli che si incontrano nel corso del secolo sono sempre meno spesso patrizi e le grandi dinastie si assottigliano via via fino a scomparire. Questi appartengono talvolta alla “nobiltà del popolo”, ma molti non sono nemmeno veneziani ed acquisiscono la cittadinanza grazie alla loro attività. Nei primi anni del Cinquecento anche se si registrano successi mercantili, si arriva al punto tale che un diarista come Girolamo Priuli,1 lamenta come siano sempre meno i giovani nobili che affrontino le vie rischiose e difficili del commercio marittimo, un tempo cuore pulsante della vita veneziana. “Li nobili et citadini veneti inrichiti volevano triumfare” dedicandosi ad investire in proprietà nei nuovi possedimenti in terraferma “et facevano palagi et spendevano denari assai” vivendo delle poco rischiose rendite agricole e abbandonando la navigazione. E' inevitabile che il passaggio dall'attività commerciale a posizioni di rendita metta in crisi la stabilità dei vecchi equilibri mentali. Nasce quindi un nuovo sistema di valori, nel quale si ritrovano molti accenti tipici del feudalesimo. Presso il patriziato il commercio cade sempre più in discredito e la pratica del commercio finisce per diventare prerogativa della classe dei cittadini, tanto più che l'evoluzione in atto negli scambi internazionali richiede un esercizio professionale e in forma specializzata.2 Proprio all'inizio del secolo è decisiva la battaglia di Agnadello (1509)3 dove l'inattesa e dolorosa sconfitta militare veneziana segna un evento chiave per la storia di Venezia e del Veneto. La Venezia dei primi anni del 500, che si dibatte tra guerre e tregue, che cerca di riassestarsi nei suoi ordinamenti e nelle sue finanze, che aspira alla pace senza rinunciare del tutto alla possibilità di conquiste, che conosce problemi per lei quasi sconosciuti come gravissime carestie e il sussulto di disordini sociali, la Venezia dove si avverte la necessità di adattarsi a una realtà nuova, è nel contempo una città percorsa da inquietudine culturale e spirituale. Tutto sta' mutando. 1 Girolamo Priuli e i suoi Diari (Arch. Ven., XXII, p. I, Venezia 1881) 2Tucci Ugo “Mercanti, navi, monete nel Cinquecento veneziano” pag. 40 3 La battaglia di Agnadello, chiamata anche battaglia della Ghiaradadda (Gera d'Adda), fu combattuta il 14 maggio 1509 nel quadro della guerra tra le forze della Lega di Cambrai (costituitasi cinque mesi prima) e la Repubblica di Venezia, che dovette soccombere alle forze francesi di Luigi XII. Il patto della Lega di Cambrai, lungamente preparato, venne sottoscritto in gran segreto alla fine del 1508. Esso si componeva di due parti: una palese e l'altra occulta, che riuniva numerose potenze europee contro la Serenissima, che al momento si trovava al culmine della propria potenza con possedimenti italiani di terraferma che arrivavano a ridosso di Milano, territori in Romagna, nelle Marche e persino in Puglia.
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  34. @Nummus non c'è chiaramente nessun intento pubblicitario nella richiesta di @[email protected] così come non è vietato citare aziende che producono album e accessori per il collezionismo, in caso contrario sarebbe di fatto impossibile anche parlare dell'argomento. Se un utente chiede consigli su quale tipo di album acquistare, come si fa a darglieli senza dirgli anche chi li produce? Dove li va a cercare? petronius
    1 punto
  35. Buongiorno. Rimanendo in tema di Medaglie Murattiane e, ovviamente, avendo le possibilità finanziarie, un pensierino lo farei volentieri su questa;
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  36. Tutti, anche i più esperti, siamo stati dei principianti. E tutti abbiamo avuto persone esperte gentili che ci hanno aiutato e abbiamo trovato persone meno gentili che ci hanno trattato con sufficienza. Ma se la passione è vera si supera qualsiasi ostacolo. Arka Diligite iustitiam
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  37. 1855 Stati Uniti d'America, One Cent ..55 steso
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  38. Significa che sono delle monete riprodotte da privati per scopi collezionistici, non sono falsi da circolazione coniati all'epoca della loro effettiva circolazione in Italia e in colonia. Diciamo che per "scopi collezionistici" può nascondere la malizia di non dire che sono riproduzioni, qualcuno ci casca e le compra per buone; ma se le pesi, vedrai che sono tutte sottopeso (gli scudi d'argento devono persare 25 grammi, queste qua vanno dai 22-23 grammi). Sono "monete" che girano molto sulle bancarelle; da decenni direi. Anche io ne possiedo qualcuna come le tue; per esempio l'albanese e il tallero eritreo; comprate per quello che sono....no buone.
    1 punto
  39. Il silenzio della notte è così multiforme... A volte concilia il sonno, a volte ci dà la calma per poter ragionare sulle nostre collezioni. A volte coincide con lo spazio di una rêverie, altre volte è invece un attimo di raccoglimento e di approfondimento sulla realtà. Che paradosso! Proprio l'assenza di rumore del quotidiano diventa occasione di riflessione sui rumori della nostra realtà fatta ahimè anche di guerra. E allora il silenzio della notte diventa quasi compassione. Alla prossima notte.
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  40. Salve a tutti! Dalla ciotola oggi solo due monetine a 50 cent l'una ma solo questa per me meritava anche di più: Gersh Etiopia 1903 (1895)
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  41. In effetti, senza lo Scudo è come non avere nulla...
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  42. secondo me manca l'elemento F... ?? (scusate ma non ho resistito, e comunque è vero!)
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  43. Sono tutte invenzioni....quelle che non hanno Bomba e Olim.
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  44. Buongiorno a tutta la sezione, condivido l altra 1825 che ho in collezione con una bella particolarità “giusto per non farci mancare nulla come sempre”...! Providentia optimi principi”giglio”s...
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  45. Buonasera Rocco e buonasera a tutti... questo è il quarto decoro non ancora censito...! Ne abbiamo già parlato in un altra discussione comunque, sembra un doppio perlinato ma non lo è... è un doppio pettine contrapposto...! P.S. la tua 1826 è meravigliosa... ?
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  46. Complimenti a tutti, condivido con voi i miei pezzi in collezione, sperando di fare cosa gradita.
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  47. Buon pomeriggio ... successivamente cominciarono a stampare le banconote che vennero a sostituire, incettandole, tutte le monete in oro (poche ormai) ancora in uso. Al che, qualche "mano burlona" scrisse sopra i muri: Sto oseo de mona (l'aquila imperiale) xe ora che el parta, el magna l'oro e el caga la carta. La gendarmeria austro-ungarica, prontamente, fece affiggere dei manifesti, promettendo una taglia a coloro che avessero aiutato ad identificare l'autore, ma poco tempo dopo, vicino ai manifesti, apparve la seguente scritta: Saver se vorave, se la taja i la paga co' queo che i magna o co' queo che i caga. Scusate l'OT, ma non ho saputo trattenermi .... :pardon: saluti luciano
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