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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/20 in Risposte

  1. Finalmente anche io ho una 11 torrette! ? Trovata per caso nel mio girovagare in rete alla ricerca di Vicereame. Non potevo lasciarla sola e "incompresa" come variante.
    5 punti
  2. 1905 CASTELLO SFORZESCO RICOSTRUZIONE DELLA TORRE DEL FILARETE, DEDICATA A UMBERTO I Condivido questa bella placchetta realizzata in bronzo, con parti argentate e parti dorate di mm.45x72 incisa da ANGELO CAPPUCCIO e coniata nello Stab. JOHNSON
    4 punti
  3. Buongiorno a tutti, faccio ancora in tempo. ? Piastra 120 grana 1855 Ferdinando II Saluti Alberto
    3 punti
  4. Comunque ho fatto un errore per i due denari del primo periodo... @elleci mi ha messo una pulce nell'orecchio parlando del 1732 ... Traina segnala il 1732 presente nel museo di Chambery e in quello di Annency, il 1743 non segnalato dal Traina, è fotografato sul Biaggi, unico dubbio mi rimane per il 1747, che è presente su di un listino del 1947, ma potrebbe essere un errore... Quindi la caccia continua! Allego una foto dell'insieme dopo aver messo a riposo anche quest'ultimo 2 denari..
    3 punti
  5. Su "S C " e' presente in archivio questa discussione che penso possa interessare: Il nostro forum e' veramente una miniera. Buona serata Stilicho
    2 punti
  6. Ciao a tutti amici, Mi unisco anche io a questa bella discussione. Complimenti a tutti amici, avete delle bellissime monete. Un saluto a tutti. Raffaele.
    2 punti
  7. Ciao ragazzi. Consiglio di esplorare ed utilizzare gli strumenti del nostro forum. Sono bel fatti e sono il frutto di immane lavoro di volontariato degli utenti storici. La maggior parte delle curiosità numismatiche si evince navigando questa risorsa del forum. Le foto non sono il massimo; credo comunque che entrambe le monete abbiano A come segno di zecca. https://marenghi.collectorsonline.org/moneta/M-2/34 Buona lettura.
    2 punti
  8. DE GREGE EPICURI Confesso di non aver approfondito il problema dal punto di vista numismatico (ad es: tesoretti in cui i bronzi di Agrippa sono associati a monete di Tiberio, piuttosto che a monete di Caligola...) Ma da un punto di vista "familiare e genealogico" mi sembra più probabile Caligola: Vipsanio Agrippa era suo nonno, attraverso Agrippina Maggiore madre di Caligola. Tiberio non aveva legami di discendenza nè di parentela diretta: aveva sposato quella Giulia, figlia di Augusto, che era stata in precedenza moglie di Agrippa fino alla morte di questi nel 12 d.C. Aggiungiamo poi che Tiberio, appena salito al trono, fece uccidere un altro figlio di Agrippa (Agrippa Postumo) per evitare che potesse avanzare pretese al trono...Insomma, non proprio una dimostrazione di affetto per Agrippa.
    2 punti
  9. Buonasera a tutti, per le più belle delle nostre Collezioni, mi onoro di farvi vedere questo gruppetto di rame rosso per Ferdinando II. 2 Tornesi 1843 2 Tornesi 1858 Tornese 1839 Tornese 1858 Mezzo Tornese 1838
    2 punti
  10. Carissimi amici e appassionati delle medaglie partenopee, quest'oggi sono lieto di mostrarvi l'ultima arrivata nella mia piccola collezione, direttamente proveniente dell'asta Nomisma appena conclusasi. Per chi non la conoscesse, si tratta di un esemplare alquanto "raretto" (R3-R4, a seconda del catalogo di riferimento). Fu coniata da Filippo Rega per ordine di Sua Maestà Gioacchino Murat come premio per le alunne più meritevoli dell'Istituto Salesiano. Di questa medaglia esistono tre "varianti": in bronzo (la più comune, pur trattandosi comunque di un R2), in argento e in oro (estremamente rara/praticamente introvabile). Purtroppo, non sappiamo esattamente quante di queste medaglie furono coniate (né in totale, né nei rispettivi metalli). Fatto sta che, basandoci sullo storico delle aste numismatiche, possiamo affermare con relativa sicurezza che non ne siano giunte tantissime ai giorni nostri... Facendo una breve descrizione, al dritto troviamo un bel ritratto riccioluto del Re rivolto a destra con la legenda GIOVACHINO NAPOLEONE RE DELLE DUE SICILIE. Da notare il particolare della firma a carattere calligrafico sotto al collo del sovrano, in quanto si tratta dell'unica medaglia di Murat firmata dal Rega. Al rovescio, invece, possiamo apprezzare una musa seduta con una cetra nella destra ed un usignolo poggiato sulla mano sinistra. Sicuramente si tratta di un'esecuzione di grande eleganza e dal forte carattere neoclassico. A contornare il tutto, troviamo la legenda: in circolare ISTITUTO SALESIANO e in basso PREMIO DELLE ALUNNE FEBBRAJO 1812. La patina, unita alle mie non eccelse doti fotografiche, non permette di apprezzare pienamente quest'ultima parte della scritta... Questa medaglia, come spesso accade per quanto riguarda la zecca di Napoli, soffre di alcuni difetti di conio più o meno vistosi. Il più importante è sicuramente al rovescio, a livello del braccio su cui si poggia il grazioso uccellino. Qui, infatti, possiamo osservare una frattura alquanto estesa e ramificata. Ciononostante, l'esemplare in mio possesso può comunque ritenersi "fortunato" (probabilmente è stato uno dei primi ad essere coniato), in quanto spesso e volentieri tale frattura è accompagnata da un esubero di metallo che, a mio avviso, va a rovinare un po' l'estetica del rovescio. Volendo ci sarebbe ancora altro da aggiungere ma, almeno per il momento, non vorrei tediarvi ulteriormente. Perciò, bando alle ciance ed ecco a voi la tanto attesa new entry!
    1 punto
  11. Conosco un ragazzo che si è preso l'impegno per controllare tantissime Piastre del 1834. Vero @Raff82?
    1 punto
  12. Buonasera @Rocco68 e buonasera a tutti, manca anche il punto dopo HIER Quale sarà più rara, quella con o quella senza il punto? Complimenti per il nuovo acquisto.
    1 punto
  13. Più veloci della luce!!! siete fantastici. Grazie a tutti
    1 punto
  14. E’ Ugo e Lotario II di Pavia, Limido-Fusconi 12
    1 punto
  15. Salve Rocco ancora non sono entrato in questo mondo immenso del vicereame ma per quello che piano piano sto cercando di imparare infatti se hai fatto caso intervengo poco ma leggo e seguo molto secondo me è un'ottimo pezzo.
    1 punto
  16. E perché lascerebbero a desiderare queste scritte "FERT"?? A mio parere sono assolutamente coerenti. Saluti
    1 punto
  17. Buonasera a tutti, La "passione" per il Vicereame mi ha fatto mettere in raccolta questo Mezzo Sestino di Giovanna la Pazza. Che ve ne pare?
    1 punto
  18. 1 punto
  19. 1 punto
  20. MIR Stato Pontificio Volume III, in buona compagnia
    1 punto
  21. Grazie @lorluke per i complimenti e per aver citato qui il mio video, ma soprattutto grazie per l'idea, perchè è anche giusto ricordare che il tema del video è partito da un tuo consiglio Il video l'ho pensato per un pubblico non particolarmente esperto, quindi, come dici tu, sono una serie di consigli che per numismatici esperti sono sicuramente banali ma che possono aiutare chi si avvicina ora a questo mondo PS: mi sarebbe piaciuto citarti direttamente nel video ma avevo paura di sbagliare la pronuncia del tuo nickname e quindi ho evitato per non fare gaffe Grazie ancora e a presto.
    1 punto
  22. Le dinamiche di mercato sono sempre molto complesse da analizzare in quanto dipendono da svariati fattori non sempre prevedibili. Le medaglie rappresentano, rispetto alle monete, un mercato più ristretto, molto spesso riservato a pochi eletti. Tendenzialmente i prezzi sono stabili ma dipende anche dalla tipologia. Una medaglia conosciuta in pochissimi esemplari, ed in alta conservazione, difficilmente scenderà sotto certi livelli mentre, al contrario, per alcune tipologie, in momenti di stallo del mercato, le variazioni al ribasso possono essere più accentuate. Spesso quelle che vengono definite "dinamiche di mercato" non sono altro che le strategie degli operatori Numismatici che indirizzano, e influenzano, le scelte e, conseguentemente, le variazioni di prezzo.
    1 punto
  23. Ho trovato un'altra ceramica greca con incisioni , proveniente dal Museo Civico Archeologico di Bologna, della seconda metà del V Sec. a.C. Vernice nera lucente, molto ben conservata; vaso interamente verniciato, ad eccezione del fondo del piede. Decorazione incisa e impressa: al centro della vasca, sette palmette raccordate da archetti realizzati a trattini. Informazioni: Provenienza: Provenienza ignota Materiale: Argilla, a vernice nera Dimensioni: Altezza: 4.9 cm - Diametro massimo: 17.9 cm Numero di inventario: MCA-GRE-G_0138 Bibliografia: Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, 68, n. 405. http://www.museibologna.it/archeologico/sfoglia/47681/offset/1200/id/2196/ Come si può vedere le incisioni sono elaborate ma sono molto differenti rispetto a quelle della kylix. Ecco altri esempi
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  24. Secondo me hai perfettamente ragione: se si nota bene si può intravedere uno stemma (non lo riconosco, ma un rapace di solito è legato al potere imperiale o a quello di qualche importante notabile) in mezzo a due figure mitologiche che sembrerebbero di fattura rinascimentale. La kylix sembra antica , mentre l'elaborato "ricamo" graffito dovrebbe essere molto successivo, credo di epoca tardomedievale o rinascimentale. Forse questa incisione è stata fatta proprio come regalo o dedica a qualche illustre notabile.
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  25. no.. in realtà non le condivido.. perché per me un falso non si vede solo dal contorno.. e poi ho fatto anche considerazioni su opportunità o meno nel realizzare un falso in argento, visto che non avevano ancora valore numismatico, e se c'erano all'epoca tecnologie per realizzare una copia perfetta a quella della zecca...
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  26. Per la sicurezza matematica ci vorrebbero altre due pesate, una pesata ma solo se si è fortunati (probabilità 33%). Le 5 monete più pesanti che provengono dalla prima pesata di 5 monete per piatto si dividono in gruppi da due per la seconda pesata + 1 messa da parte. Se i pesi sono uguali basta solo questa pesata, la moneta falsa è quella messa da parte, se il peso non è uguale per individuare la moneta falsa si procede alla terza ed ultima pesata delle due che risultano più pesanti.
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  27. faccio altre osservazioni... nel confronto fra i 2 nodi non trovo niente di diverso.. sono praticamente identici. Poi la tua moneta.. quella che consideri un falso coevo, si tratta sicuramente di una moneta che ha circolato... non solo tra collezionisti, ma anche nel mercato reale... altrimenti non si spiega una usura così evidente.. ora mi chiedo... che senso avrebbe falsificare questa moneta se poi viene realizzata in argento e vale quanto l'originale in termini di peso? cioè in quegli anni questa moneta non aveva ancora valore numismatico. Poi altra considerazione... mi sembra un po troppo strano che ad inizio secolo ci fossero già tecnologie al di fuori della zecca per riprodurre questo falso in maniera così fedele all'originale.. faccio questa considerazione perché la tua moneta, che consideri falsa, do' per scontato che ha circolato in quegli anni.. visto l'evidente usura, per cui ipotizzo che sia stata realizzata anche in quegli anni, e non successivamente quando poi acquista valore numismatico
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  28. Aggiungo una kylix attualmente esposta a Palermo nell'ambito della mostra "terracqueo". Non ricordo di averla mai vista prima... Di una bellezza e di una eleganza superlative.
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  29. Nel Bulletin Numismatique n. 201 di ottobre 2020 ci sono alcune notizie che riguardano la numismatica italiana: https://www.bulletin-numismatique.fr/bn/pdf/bn201.pdf
    1 punto
  30. Immaginavo che tu volessi arrivare alle conclusioni dell'Attardi, in virtu' del fatto che hai pubblicato proprio una foto del contorno che evidenzia i "fert", però non ho voluto tirare in ballo la questione per evitare di complicare la discussione, perché pensavo fosse orientata su un'argomento diverso. Mi capitato di leggere qualcosa sul web proprio sulla vicenda, perché possiedo anche io un 2 lire 1883 con dei fert molto deboli, quasi illeggibili. La mia conclusione è che si tratta di un difetto proprio dell'incisione dei fert. Anche perché tu stesso parli della questione al condizionale, quindi non di una certezza confermata. Penso sia riduttivo giudicare l'autenticità di una moneta solo dai fert, forti o deboli, presenti sul contorno.. ci dovrebbero essere altri punti sospetti della moneta che a quanto pare non emergono. Poi..se mi puoi confermare che molti periti prendono in seria considerazione queste conclusioni dell'Attardi per giudicare autentica o falsa questa moneta.. ne prendo atto, perché non ne sono al corrente, però se si avalla questa tesi... allora poi dobbiamo applicarla a tutte le monete del regno con i fert deboli.
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  31. La chiesa oggi commemora gli Angeli custodi. La piccola medaglietta di papa Leone XIII, realizzata nel 1887 in occasione del Giubileo Sacerdotale del Pontefice, ricorda e rappresenta le impalpabili figure che guidano gli uomini e vengono invocati con la preghiera "Angelo di Dio". https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1110/74
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  32. Per iniziare: IL SESINO VENEZIANO UNA MONETA COMPLESSA “mori magis quam vivere” Il Cinquecento a Venezia può essere considerato come il secolo della svolta sociale. L'esercizio dell'attività mercantile perde il suo fascino per la classe nobile ed in pari tempo la propria funzione di sorgente principale, se non unica, della proverbiale e invidiata ricchezza della Serenissima. Non che vengano a mancare i mercanti, ma quelli che si incontrano nel corso del secolo sono sempre meno spesso patrizi e le grandi dinastie si assottigliano via via fino a scomparire. Questi appartengono talvolta alla “nobiltà del popolo”, ma molti non sono nemmeno veneziani ed acquisiscono la cittadinanza grazie alla loro attività. Nei primi anni del Cinquecento anche se si registrano successi mercantili, si arriva al punto tale che un diarista come Girolamo Priuli,1 lamenta come siano sempre meno i giovani nobili che affrontino le vie rischiose e difficili del commercio marittimo, un tempo cuore pulsante della vita veneziana. “Li nobili et citadini veneti inrichiti volevano triumfare” dedicandosi ad investire in proprietà nei nuovi possedimenti in terraferma “et facevano palagi et spendevano denari assai” vivendo delle poco rischiose rendite agricole e abbandonando la navigazione. E' inevitabile che il passaggio dall'attività commerciale a posizioni di rendita metta in crisi la stabilità dei vecchi equilibri mentali. Nasce quindi un nuovo sistema di valori, nel quale si ritrovano molti accenti tipici del feudalesimo. Presso il patriziato il commercio cade sempre più in discredito e la pratica del commercio finisce per diventare prerogativa della classe dei cittadini, tanto più che l'evoluzione in atto negli scambi internazionali richiede un esercizio professionale e in forma specializzata.2 Proprio all'inizio del secolo è decisiva la battaglia di Agnadello (1509)3 dove l'inattesa e dolorosa sconfitta militare veneziana segna un evento chiave per la storia di Venezia e del Veneto. La Venezia dei primi anni del 500, che si dibatte tra guerre e tregue, che cerca di riassestarsi nei suoi ordinamenti e nelle sue finanze, che aspira alla pace senza rinunciare del tutto alla possibilità di conquiste, che conosce problemi per lei quasi sconosciuti come gravissime carestie e il sussulto di disordini sociali, la Venezia dove si avverte la necessità di adattarsi a una realtà nuova, è nel contempo una città percorsa da inquietudine culturale e spirituale. Tutto sta' mutando. 1 Girolamo Priuli e i suoi Diari (Arch. Ven., XXII, p. I, Venezia 1881) 2Tucci Ugo “Mercanti, navi, monete nel Cinquecento veneziano” pag. 40 3 La battaglia di Agnadello, chiamata anche battaglia della Ghiaradadda (Gera d'Adda), fu combattuta il 14 maggio 1509 nel quadro della guerra tra le forze della Lega di Cambrai (costituitasi cinque mesi prima) e la Repubblica di Venezia, che dovette soccombere alle forze francesi di Luigi XII. Il patto della Lega di Cambrai, lungamente preparato, venne sottoscritto in gran segreto alla fine del 1508. Esso si componeva di due parti: una palese e l'altra occulta, che riuniva numerose potenze europee contro la Serenissima, che al momento si trovava al culmine della propria potenza con possedimenti italiani di terraferma che arrivavano a ridosso di Milano, territori in Romagna, nelle Marche e persino in Puglia.
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  33. Bene, come promesso vi svelo il segreto di questa moneta. Probabilmente SI TRATTA DI UN FALSO. Dal solito volume dell'Attardi "PROVE-VARIANTI-ERRORI-FALSI-NELLE MONETE DEI SAVOIA" (Vol.I, Tevere Editore) che qui vi riporto Potete leggere l'insidiosità di questi esemplari che possono essere rivelati solo dal contorno. Il libro non lo specifica, ma mi sembra di poter dedurre che siano in Ag e che non differiscano nel peso dagli originali. Non viene specificato se si tratta di falsi coevi (o comunque, d'epoca del Regno) o di più recente produzione anche se le immagini mostrano monete in FDC o quasi. L'esemplare che vi ho postato è in mio possesso da circa poco più di 40 anni e sembra parecchio circolato, quindi - se non siamo in presenza di un ulteriore artefatto - sembrerebbe d'epoca. Per chi ha focalizzato la propria attenzione sulla patina, dico subito che la moneta è stata, tempo addietro, pulita col solito liquido per tondelli d'argento, ma che - prima di fotografarla - è stata immersa in candeggina per qualche decina di secondi per mettere in risalto quello che resta dei rilievi al fine di esaltarli nella foto. Ed eccovi un confronto fra i contorni dell'esemplare falso con una moneta autentica: In conclusione, l'esemplare autentico utilizzato che - come potete vedere - presenta soprattutto al D/ una "bella" decentratura:
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  34. @Nummus non c'è chiaramente nessun intento pubblicitario nella richiesta di @[email protected] così come non è vietato citare aziende che producono album e accessori per il collezionismo, in caso contrario sarebbe di fatto impossibile anche parlare dell'argomento. Se un utente chiede consigli su quale tipo di album acquistare, come si fa a darglieli senza dirgli anche chi li produce? Dove li va a cercare? petronius
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  35. È una cosa non rara trovare tracce dei kreutzer austriaci su cui queste monete venivano spesso coniate. Leggi per esempio qua:
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  36. Buongiorno. Rimanendo in tema di Medaglie Murattiane e, ovviamente, avendo le possibilità finanziarie, un pensierino lo farei volentieri su questa;
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  37. Tutti, anche i più esperti, siamo stati dei principianti. E tutti abbiamo avuto persone esperte gentili che ci hanno aiutato e abbiamo trovato persone meno gentili che ci hanno trattato con sufficienza. Ma se la passione è vera si supera qualsiasi ostacolo. Arka Diligite iustitiam
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  38. 1855 Stati Uniti d'America, One Cent ..55 steso
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  39. Buon giorno a tutti. Aggiungo il programma delle conferenze che si terrà nella Sala Firenze, appena definito : 1) ore 11.00 - 11.45 - Lamperi Gianluigi (Presidente Circolo Numismatico di Bergamo) : La "tabula alimentaria" di Veleia 2) ore 11.45 - 12.30 - Sanavia Gianpiero (Presidente Circolo Numismatico di Padova) : La nuova zecca della Repubblica di Venezia : la officina, il funzionamento e la sorveglianza 3) ore 14.15 -15.00 - Melchioretto Andrea (laureando in Archeologia Università di Padova) : La monetazione greca : origini e sviluppi 4) ore 15.00 - 15.45 - Nasi Walter (Commerciante - associato Numismatici Italiani Professionisti) : Banconote ed Euro - i falsi nella cartamoneta. Come potete comprendere siamo riusciti ad organizzare queste conferenze grazie alla massima disponibilità dei relatori, che ringrazio sentitamente, conscio che, visto il contesto in cui stiamo operando, tutto non sia per niente facile. Continuiamo nell'impegno nel mantenere la sezione culturale viva e dinamica, con la speranza che anche questo faccia ulteriormente accrescere ed apprezzare il risultato della manifestazione veneziana. Sivis (Stefano Palma)
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  40. Il silenzio della notte è così multiforme... A volte concilia il sonno, a volte ci dà la calma per poter ragionare sulle nostre collezioni. A volte coincide con lo spazio di una rêverie, altre volte è invece un attimo di raccoglimento e di approfondimento sulla realtà. Che paradosso! Proprio l'assenza di rumore del quotidiano diventa occasione di riflessione sui rumori della nostra realtà fatta ahimè anche di guerra. E allora il silenzio della notte diventa quasi compassione. Alla prossima notte.
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  41. Buona domenica a tutti gli appassionati di video relativi al mondo della numismatica. Quest'oggi vorrei mostrarvi un video del canale Passione Monete, in cui viene trattato il tema dei falsi numismatici. Per molti di noi potranno forse sembrare delle banalità ma credo che sia un video importante per chi non "mastica" la materia. Complimenti, quindi, al carissimo @rada per l'impegno dimostrato nel diffondere il Verbo del sapere numismatico (in questo video e non solo)! Buona visione
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  42. Salve a tutti! Dalla ciotola oggi solo due monetine a 50 cent l'una ma solo questa per me meritava anche di più: Gersh Etiopia 1903 (1895)
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  43. In effetti, senza lo Scudo è come non avere nulla...
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  44. Sono tutte invenzioni....quelle che non hanno Bomba e Olim.
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  45. Buonasera Rocco e buonasera a tutti... questo è il quarto decoro non ancora censito...! Ne abbiamo già parlato in un altra discussione comunque, sembra un doppio perlinato ma non lo è... è un doppio pettine contrapposto...! P.S. la tua 1826 è meravigliosa... ?
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  46. Ciao a tutti ragazzi, Voglio condividere con voi questa mia 1825 appena arrivata in collezione.
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  47. Complimenti a tutti, condivido con voi i miei pezzi in collezione, sperando di fare cosa gradita.
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  48. Buon pomeriggio ... successivamente cominciarono a stampare le banconote che vennero a sostituire, incettandole, tutte le monete in oro (poche ormai) ancora in uso. Al che, qualche "mano burlona" scrisse sopra i muri: Sto oseo de mona (l'aquila imperiale) xe ora che el parta, el magna l'oro e el caga la carta. La gendarmeria austro-ungarica, prontamente, fece affiggere dei manifesti, promettendo una taglia a coloro che avessero aiutato ad identificare l'autore, ma poco tempo dopo, vicino ai manifesti, apparve la seguente scritta: Saver se vorave, se la taja i la paga co' queo che i magna o co' queo che i caga. Scusate l'OT, ma non ho saputo trattenermi .... :pardon: saluti luciano
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