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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/10/20 in Risposte

  1. 5 punti
  2. Buongiorno Presento una delle ultimissime entrate nella mia collezione di pio vi, trattasi di una muraiola di zecca ternana....per me prima moneta per questa zecca. Ho visto che c'è qualche variante di conio che si differenzia per la grandezza dei caratteri e questa è coi caratteri grandi. Cosa ne pensate? A me è parso un buon compromesso, peccato solo la frattura. Grazie a tutti e un saluto alla sezione. Marco
    4 punti
  3. INTRODUZIONE Premetto di non essere né un professionista né un esperto, ma di aver prodotto questo testo per semplice passione nei confronti degli imperatori delle Gallie ed in particolare dell’imperatore Marco Cassiano Latinio Postumo. Fatemi sapere nel caso ci fossero errori e/o voleste fare delle aggiunte al testo. Potete trovare la versione pdf del testo in allegato. POSTUMO E IL CULTO DI ERCOLE Osservando la monetazione dell’impero di Postumo (260-269 d.C.) fin da subito si nota che tra le divinità rappresentate sulle monete dell’usurpatore ce n’è una che emerge su tutte le altre. Si fa riferimento ad Ercole, l’eroe mortale che dopo dodici immani fatiche riuscì a diventare un dio. Postumo mostra una particolare adorazione per la figura di Ercole, tale passione infatti lo distingue da tutti gli altri imperatori della sua epoca, prova ne è che l'immagine dell’eroe si calcola che sia stata rappresentata su circa un quinto delle tipologie di monete emesse in nome dell’Imperatore delle Gallie. POSTVMVS PIVS FELIX AVG/COMITI AVG; Postumo ed Ercole compagni. Tuttavia la rappresentazione di Ercole sulle monete di Postumo non sembra essere stata solo un'opera di propaganda, Ercole infatti sembra essere stato molto amato da Postumo. Un indizio sul fatto che Ercole fosse la divinità favorita di Postumo lo si può ottenere osservando i suoi aurei, ossia le monete d’oro di maggior valore, quelle che venivano elargite come donativi ai potenti e alla truppa. Negli aurei di Postumo Ercole è una figura centrale, così importante da rappresentare una delle pochissime divinità ad essere riprodotta sul dritto delle monete al fianco dell’imperatore. POSTVMVS PIVS FELIX AVG / CLARITAS AVG Se si osserva l’aureo “CLARITAS AVG” sul dritto appaiono Postumo ed Ercole uno di fianco all'altro. Ercole è quasi indistinguibile da Postumo, la barba, i capelli e la corona d’alloro rendono quasi identiche le due figure, l’unica differenza sostanziale tra i due è rappresentata dalla forma del naso. Sul rovescio appare invece il dio Sole (il Sol Invictus) che pur essendo una divinità molto importante per la propaganda dell’ imperatore, occupa però un posto di secondo piano. A mio parere c’è l’intenzione di Postumo di apparire come un Ercole del suo tempo che dopo aver faticato e combattuto era riuscito nell'ardua impresa di costruirsi un regno con lui al comando. ERCOLE IL PORTATORE DELLA PACE IMP C POSTVMVS P F AVG / HERC PACIFERO L’opinione è che questa moneta d'argento sia stata emessa intorno all’anno 266 d.C., anno in cui Gallieno fermò le operazioni di guerra contro Postumo, presumibilmente per respingere l’invasione di alcune tribù barbare nei Balcani o nella Bitinia. La moneta sembra mostrare che Postumo scelse di attribuire la ritrovata pace al proprio merito personale. Come più volte detto Postumo è sempre stato molto abile nell’arte della propaganda. ERCOLE MAGUSANUS E DEUSONIENSI Il potere di Postumo proveniva principalmente dalle legioni stanziate lungo il Reno: esse erano la spina dorsale del suo impero e lui dipendeva dal loro continuo sostegno per rendere sicura la frontiera contro gli attacchi delle tribù germaniche, per mantenere il suo potere all’interno dell’Impero delle Gallie e per combattere il legittimo imperatore romano. Ercole era sempre stato popolare tra i soldati romani, ma in particolare i culti locali di Ercole di Deuso (Deusoniense) ed Ercole Magusano rispecchiano quasi certamente le preferenze delle Legioni del Reno. Il culto di Ercole era infatti molto popolare nelle provincie delle Gallia e della Germania e Postumo, abile com’era nell'uso della propaganda, sfruttò la popolarità di tale culto per cercare di ingraziarsi sia popolo sia esercito, e allo stesso modo agì con un altro culto altrettanto popolare, ossia il culto del dio Sole. IMP C POSTVMVS P F AVG / HERC MAGVSANO Ercole Magusano è una divinità di origine Batava (tribù germanica che risiedeva nella provincia della Germania inferior, una zona che corrisponde degli attuali Paesi Bassi). Il santuario di Ercole Magusano è stato situato a Empel, una cittadina dei Paesi Bassi, dove gli scavi hanno portato alla luce resti di un edificio monumentale, offerte votive e un'iscrizione dedicata al semidio. POSTVMVS PIVS FELIX AVG / HERCVLI DEVSONIENSI L’origine dell’Ercole di Deuso è più incerta. Potrebbe riferirsi a Deutz, quartiere nei pressi di Colonia oppure alla città di Duisburg. LE DODICI FATICHE DI ERCOLE Sono una serie di episodi della mitologia greca, riuniti a posteriori in un unico racconto, che riguardano le imprese compiute su ordine si Euristeo dall'eroe Eracle per espiare il fatto di essersi reso colpevole della morte della sua famiglia. Postumo ordinò di riprodurre le dodici fatiche di Ercole sulle sue monete. Di alcuni esemplari, data la loro incredibile rarità, non è disponibile nessuna immagine. IL LEONE DI NEMEA POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso sinistra. HERCVLI NEMAEO: Ercole, in piedi a sinistra, che strangola il leone di Nemea. Come prima impresa Ercole dovette affrontare un gigantesco leone che terrorizzava gli abitanti di Micene e Nemea e portare la sua pelliccia ad Euristeo. L’IDRA DI LERNA POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra. HERCVLI ARGIVO: Ercole rivolto a sinistra uccide l’Idra con una mazza. L’idra era un terribile mostro a nove teste a metà tra un drago e un serpente. Ogni volta che una testa veniva tagliata al suo posto ne ricrescevano due. LA CERVA DI CERINEA POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra HERCVLI ARCADIO: Ercole, in piedi rivolto a destra destra cattura il cervo Questa cerva era più veloce delle frecce che Ercole le scagliava. Inoltre Euriseto aveva ordinato che il meraviglioso animale venisse catturato vivo. Così l'eroe fu costretto a inseguire la cerva per un anno intero, fino a prenderla per sfinimento. IL CINGHIALE DEL MONTE ERIMANTO POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso sinistra HERCVLI ERVMANTINO: Ercole, cammina verso destra portando cinghiale; ai piedi un orcio di vino La regione dell'Attica era devastata da un immenso cinghiale che stava distruggendo i campi della zona. Ercole allora venne inviato sul monte Erimanto per catturarlo. LA PULIZIA DELLE STALLE DI AUGIA POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra. HERCVLI PISAEO: Ercole che cammina a sinistra con in mano una zappa; ai piedi un annaffiatoio Per ripulire il tutto in un solo giorno, Ercole decise di deviare i fiumi Alfeo e Peneo e farli scorrere nelle stalle. GLI UCCELLI DEL LAGO STINFALO POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra. HERCVLI AVG: Ercole in piedi davanti con arco e pelle di leone che uccide due avvoltoi di Stinfalo Intorno al lago di Stinfalo, in Arcadia, vivevano mostruosi uccelli che mangiavano carne umana. Ercole venne così mandato a scacciarli. IL TORO DI CRETA POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso sinistra. HERCVLI CRETENCI or HERCVLI CRETENSI: Ercole rivolto a destra, cattura il toro cretese Questo enorme toro era stato reso furioso da Poseidone perché Minosse non glielo aveva sacrificato come promesso. Ercole lo catturò vivo e lo portò ad Atene. LE CAVALLE DI DIOMEDE POSTVMVS AVG; Busto laureato di Postumo come Ercole a destra, pelle di leone su spalla a sinistra e clava a destra. HERCVLI THRACIO; Ercole, nudo, in piedi a destra, afferrando le briglie di una cavalla di Diomede; dietro un altro cavallo. Euristeo come ottava fatica chiese a Ercole di rubare le cavalle di Diomede, re della Tracia e figlio di Ares e Cirene (Diomede nutriva le sue cavalle con carne umana). Ercole sconfisse i guardiani delle bestie, uccise Diomede e lo diede in pasto alle sue giumente, che poi si lasciarono domare. Di sicuro il riferimento alla Tracia sarà stato anche molto gradito da tutte quelle truppe ausiliarie che erano di origine tracia (le Cohors e Alae Thracum), molte delle quali erano presumibilmente stanziate in Britannia, Gallia e Germania. LA CINTURA DI IPPOLITA, REGINA DELLE AMAZZONI IMP C POSTVMVS P F AVG: Busto di Postumus, radiato, con corazza, rivolto a destra. HERCVLI INVICTO: Ercole, in piedi a sinistra, con cintura nella mano destra e mazza e pelle di leone nella mano sinistra, calpestando l’Amazzone Come già accennato, Euristeo era un uomo avido e amava gli oggetti preziosi. Così mando Ercole a prendere la bellissima cintura di Ippolita, la regina delle Amazzoni. I BUOI DI GERIONE POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra. HERCVLI GADITANO: Ercole, in piedi a destra, in combattimento con tre soldati che rappresentano Gerione Gerione era una creatura che sopra le due gambe portava tre busti, con tre teste e sei braccia. Gerione possedeva una mandria di buoi che Euristeo desiderava a tutti i costi. I POMI D’ORO DEL GIARDINO DELLE NINFE ESPERIDI POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso sinistra. HERCVLI ROM • or HERCVLI ROMA • or HERCVLI ROMANO: Ercole in piedi a alla destra di un albero nel giardino delle Esperidi; tre ninfe circondano l'albero. POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra. HERCVLI LIBVCO: Ercole che strangola Anteo All'inizio le fatiche di Ercole dovevano essere dieci. Euristeo però non riteneva valida l'uccisione dell'Idra perché l'eroe era stato aiutato da Iolao. Così il re comandò altre due fatiche. La prima consisteva nel riportare a Micene tre mele (o pomi) d'oro provenienti dal leggendario Giardino delle Esperidi, le tre Ninfe che custodivano il luogo sacro. LA CATTURA DI CERBERO POSTVMVS PIVS FELIX AVG: Busto di Postumo ed Ercole, laureati e con corazza, rivolti verso destra. HERCVLI IMMORTALI or HERCVLI INMORTALI: Ercole mentre cammina a destra mentre tiene la mazza e la pelle di leone e trascina Cerbero Per la dodicesima e ultima fatica Euristeo chiese a Ercole di portargli Cerbero, il cane a tre teste che stava a guardia del mondo degli inferi. ERCOLE E GLI ALTRI USURPATORI DELLE GALLIE IMP C POSTVMVS P F AVG / VIRTVS EQVITVM: Anche l’usurpatore Manio Acilio Aureolo, ex comandante di cavalleria di stanza a Milano al servizio dell'imperatore Gallieno, coniò monete raffiguranti Ercole. Da notare la somiglianza con le monete dedicate all'Ercole Magusanus di Postumo IMP C VICTORINVS P F AVG / LEG XXII P F Vittorino utilizzò la figura di Ercole legandola al nome di legioni quali la Legio II Traiana Fortis e Legio XXII Primigenia, quest’ultima famosa poichè si ipotizza fosse stata comandata dall usurpatore Ulpius Cornelius Laelianus, ex alleato Gallieno. IMP VICTORINVS PF AVG / LEG II TRAIANA BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA The Gallic Empire, Bishop, C. D. Les travaux d'Hercule dans le monnayage de Postume, Bastien (Pierre) The Cohors I Hamiorum in Britain By Birley, Anthony R www.wildwinds.com www.forumancientcoins.com www.numismatics.org www.leunumismatik.com www.romanpaulus.x10host.com/minorstudies/hercules/lab08_05.html www.flickr.com/photos/antiquitiesproject www.focus.it POSTUMO E IL CULTO DI ERCOLE PARTE 1.pdf POSTUMO E IL CULTO DI ERCOLE..pdf
    4 punti
  4. Buonasera, nel frattempo che si approfondiscano alcune tematiche aperte, propongo la mia tris di Piastre Testa Piccola di Ferdinando I millesimo 1818 Voi al mio posto ora cosa fareste? Provereste a prendere anche le Testa Grossa?? Saluti Alberto
    3 punti
  5. Gli ultimi messaggi ricevuti 6 / 7 / 8 e 9 sono il giusto ringraziamento ai nostri bravissi lamonetiani, sempre disponibili a identificare l’identificabile. Un grazie cosmico dalla vostra fan PizzaMargherita.
    3 punti
  6. Theophilus, 829-842. Follis ΘEOFIL BASIL +ΘEO/FILE AVS/OVSTESV/ hICAS Sear 1667
    3 punti
  7. Ancora un pezzo della stessa serie nella prossima asta Busso Peus. Busso Peus asta n. 427 Lotto 106 Lot 106. Sizilien Entella Kampanische Söldner. Bronze 316/290 v. Chr. Kopf der Kore Persephone, davor Ethnikon / Pegasos, im Feld kampanischer Helm, im Feld: KAMPANWN. Calciati I, S. 318, Em. 4; HGC 246. 9.03 g.; Braungrüne Patina Selten Fast vorzüglich Ex Slg. Graeculus.
    3 punti
  8. https://www.cronacanumismatica.com/a-dieci-anni-dalla-scomparsa-di-mario-traina-amico-e-maestro/ Roberto Ganganelli con puntualità ci ricorda che dieci anni orsono la numismatica italiana perdeva uno dei suoi pilastri: Mario Traina. Ricordo ancora oggi la telefonata che lo stesso Ganganelli mi fece per darmi la triste notizia. Ma senza voler essere retorico Traina è ancora tra noi, lo è attraverso i suoi scritti, dalle importanti monografie alle celebri risposte ai lettori di Cronaca Numismatica che spesso erano dei veri e propri articoli. Sono altresì certo che molti di noi devono qualcosa a Mario per la nostra formazione numismatica. Ciao Mario: amico e Maestro.
    2 punti
  9. Continuo nella serie delle Commemorative in Lire della Repubblica Italiana. Ecco due esemplari fra i primi ad essere coniati: - 500 Lire emesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 21 agosto 1975 in occasione del 500° dalla nascita di Michelangelo Buonarroti. Il modello è di Pietro Giampaoli, l'incisione di Guerrino Mattia Monassi. - 500 Lire emesso con Decreto del Presidente della Repubblica del 7 novembre 1981 in occasione dei 2000 anni dalla morte Publio Virgilio Marone. l'autrice è Laura Cretara.
    2 punti
  10. Solo per una corretta informazione : Rocco scrive: appartenuto alla Collezione del Conte Catemario, parte della quale acquistata dalla ditta De Falco, e di cui alcuni pezzi acquisiti dal Collezionista che ha dato mandato ad ACM di vendere. Il collezionista non ha dato alcun mandato a vendere, ma cedette tempo fa l'intera collezione....che poi abbiamo visto (e molti di Noi comprato) in 2 (due) aste ACM: la 13 e la 15
    2 punti
  11. Salve, ho riguardato con attenzione questo bronzetto AE3 o nummus centenionalis . Al diritto, concordo con @CoinLover nell'intravedere anche grazie alla caratteristica acconciatura della chioma che gli copre parte della fronte, l'imperatore Costante I, Augusto 337-350: busto laureato, diademato, drappeggiato e corazzato (?) a ds. Al rovescio invece è rappresentata l'allegoria del ritorno ai tempi felici, la FEL TEMP REPARATIO, la più frequente e significativa tra le tipologie della monetazione d'epoca costantiniana. Addirittura dopo la morte di Costante restò l'unica ad essere coniata: la FEL(ix) TEMP(orum) REPARATIO, oppure FEL(icium) TEMP(orum) REPARATIO, oppure FEL(icis) TEMP(oris) REPARATIO [Felice restaurazione dei tempi, Restaurazione dei tempi felici, Restaurazione del tempo felice] in una scena ricca di drammaticità, lanciava alle popolazioni dell'impero un messaggio di grande rilevanza, col legionario romano che si accinge a colpire, o sta per colpire, o colpisce, il cavaliere barbaro disarcionato. Accosto al rovescio della moneta 1) il "fotogramma" che mi sembra più simile, in cui il cavallo è già caduto e il cavaliere barbaro rovina a terra mentre il legionario sta per infliggere il colpo mortale, quindi 2) lo stesso rovescio su cui ho evidenziato i pochi ma fondamentali tratti visibili nel contesto assai rovinato della moneta: La zecca penso che non sia leggibile. HIRPINI
    2 punti
  12. Shhhhh.......i " rottami " potrebbero sentirti........ Concordo...è molto bravo.
    2 punti
  13. Ciao @giuseppe ballauri Secondo me, quella incriminata è questa, ossia quella del post 2059: ho cerchiato alcuni dei particolari che non mi sembrano consoni... Saluti
    2 punti
  14. 2) L'occupazione del Giappone ed il governo personale di MacArthur (1945-1951). Alla fine della II Guerra Mondiale fu proprio il Generale MacArthur, a bordo della Corazzata Missouri, a ricevere la delegazione giapponese, per la resa incondizionata siglata il 2 settembre 1945, dopo le due bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Contestualmente, il generale, venne nominato, dal Presidente Truman, come Comandante Supremo delle Forze Alleate in Giappone, con un potere politico e militare forse paragonabile a quello degli antichi Shogun. Difatti, con l'occupazione americana, MacArthur aveva poteri assoluti anche su Hiroito stesso ed il resto della famiglia imperiale. Egli si impegnò subito in importanti riforme che avrebbero contribuito a trasformare il Giappone, da impero autoritario in una democrazia di stampo occidentale. Durante il Governo del generale, e sotto la sua personale supervisione, fu scritta anche l'attuale costituzione nipponica, che si ispirava nei suoi principi a quella americana. MacArthur era un massone ed a lui si deve l'introduzione della massoneria anche in Giappone. Uno dei problemi più spinosi che il generale dovette risolvere in questo periodo, fu lo stabilire il ruolo avuto dall'Imperatore nella II Guerra Mondiale e le sue eventuali responsabilità. A differenza di quel che accadde in Italia, con l'abolizione della monarchia al termine della guerra, MacArthur era convinto che la presenza dell'Imperatore fosse un elemento di stabilità per il paese ed Hiroito era ancora estremamente popolare tra le masse; pertanto il generale decise di non dare ascolto a coloro che chiedevano di processare l'imperatore ed anzi scelse di incontrarlo personalmente e si impegnò al fine di tutelarlo da tutte le accuse. Quando, sul modello di Norimberga, furono processati i criminali di guerra giapponesi, il Generale Hideki Tojo, Primo Ministro del paese tra il 1941 ed il 1944 e fautore dell'espansionismo militare, divenne il principale capro espiatorio dell'imperatore, e come tale fu condannato e giustiziato per impiccagione nel dicembre del 1948. Hiroito, pertanto, ebbe salva la vita ed il trono ma dovette adeguarsi a diventare un monarca costituzionale come quelli europei, rinunciando alla asserita natura divina dell'imperatore. MacArthur, in seguito ricevette molte critiche per aver insabbiato il ruolo della famiglia imperiale durante la II Guerra Mondiale. Sul tema indubbiamente interessante e sul rapporto personale tra l'Imperatore e MacArthur vi consiglio caldamente il film "Emperor" con un bravissimo Tommy Lee Jones nei panni del Generale.. (La storica immagine dell'incontro tra Hiroito e Douglas MacArthur)
    2 punti
  15. Buongiorno, Denaro di lecita provenienza che entra in collezione. g. 0.43 Baldassarri gruppo IV sottogruppo D spina nel primo quarto e punto sotto il castello. Periodo di coniazione 1240-1260-70. Credo sia rara per la tipologia e non male per la conservazione. In attesa di pareri o approfondimenti sulla tipologia. Buona domenica
    2 punti
  16. Ciao a tutti amici, Oggi parliamo di 57? Chiedo scuse se ne posto 3, ma non voglio escludere nessuna, mi piacciono tutte. Ecco la prima : Al diritto: V al posto di A Al rovescio:aquile capovolte
    2 punti
  17. Devo ammettere che questa sezione "Monete e Medaglie Pontificie" è stata strangolata dai "monologhi" sulle "medaglie del giorno". Riconosco all'autore competenza e dovizia di particolari per questi argomenti ma, come avevo avuto modo di scrivere anche in passato, sarebbe stata più utile un'unica discussione arricchita di contributi quotidiani piuttosto che oltre 140 discussioni (... destinate a crescere ...) in media di un unico post che, come l'edera, soffocano l'interesse dei papalini ... Provo a gettare un seme, consapevole che verrà in breve dimenticato... L'occasione è quella di una monetina da 5 bolognini (peso 1.69 g) transitata per l'asta Nomisma 62 dello scorso settembre. Forse dai più ignorata, è tuttavia un gioiellino, sia per finezza di incisione (viste le minute dimensioni) che per la conservazione (FDC, anche se la Casa d'aste stranamente riduce il grading a SPL-FDC). Il peso di questa tipologia, relativamente recente per la zecca Bolognese, avrebbe dovuto essere 1.40 g ma, date le piccole dimensioni dei tondelli, i singoli esemplari se ne discostano sovente verso l'alto o il basso , e il peso medio è un po' come il pollo di Trilussa (ed in questo caso estremante in su). La moneta in questione presenta lustro di conio su entrambe le facce ed è integra, senza debolezze o consunzioni; il tondello presenta, come sovente, una piccola tranciatura in basso da fustellatrice. Questa la storia della moneta (che anticipo da un prossimo volume del Bollettino di Numismatica su Bologna): A partire dal 1736, sotto Clemente XII, vi fu a Bologna una buona ripresa delle coniazioni delle monete di lega d’argento a titolo elevato, che era stata scarsa sin dall’inizio del secolo. Essa fu resa possibile dalla decisione di effettuare l'emissione di un nuovo nominale da 5 bolognini (chiamato mezzo paolo) alla vecchia lega bolognese del 833‰ in luogo di quella romana del 916‰ (imposta a Bologna dall’inizio del ‘600); in questo modo le spese di raffinazione risultavano minori e vi era un maggior margine di guadagno sia per i privati, che portavano il loro argento in zecca, sia per il governo bolognese. Solo in seguito i mezzi paoli da cinque bolognini furono chiamati anche carlini, visto che allora questo era il nome delle madonnine da sei bolognini alla lega romana. Dopo l’emissione dei mezzi paoli le madonnine non furono più coniate, in quanto occupavano la stessa nicchia di circolazione. Il valore relativamente esiguo di questo nominale, di poco superiore alla muraiola di mistura da 4 bolognini (tuttavia con titolo 312‰), non lo rendeva pericoloso per la stabilità monetaria nonostante la lega ridotta, quasi fosse anch’esso una moneta plateale (mentre si trattava di "moneta reale"). Questa tipologia ebbe una notevole diffusione nel corso del XVIII secolo e fu battuta sino all’epoca di Pio VI (cui appunto si riferisce l'esemplare sottostante).
    2 punti
  18. @pizzamargherita salve, i maghi non sbagliano, quindi ti ringrazio, ma è chiaro che io non sono un mago, e non lo sarò mai ? !! ma a volte sono anche abbastanza soddisfatto di essere "normale" ? Circa la moneta, che al diritto ruoterei di 90° a sinistra per vederla meglio, credo che si tratti di un conio stanco, evidentemente opera di un diverso incisore, su una moneta poi logorata dalla circolazione (non sempre queste monete si trovano nelle condizioni di quelle che abbiamo postato). In ogni caso passerei la parola a @Poemenius Saluti
    2 punti
  19. Non è assolutamente la mia monetazione, ricordo solamente che ho visto quasi la stessa scritta in rete tempo fa cercando tutt'altro, la metto a confronto: a sinistra la moneta di questa discussione se non ricordo male era classificata come follis Costantinopoli Michele e Teofilo.
    2 punti
  20. Esemplare apparso all'asta Ratto dell'8 e 9 maggio 1953, lotto 1575.
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  21. Ciao a tutti amici, Condivido con voi la mia 37,il 7 della data ribattuto, 7 virgole al posto dei soliti pallini e taglio inciso al rovescio. Un saluto a tutti amici. Raffaele.
    2 punti
  22. Colgo l'occasione per far vedere la serie completa che vista in insieme è veramente un "piacere per gli occhi" per chi ama queste monete...
    2 punti
  23. Buona sera a tutti i "lamonetiani". Volevo segnalare il prossimo V^ convegno filatelico-numismatico di Venezia-Mestre nel giorno 17 ottobre p.v. dalle ore 9.00 alle 18.00 nella consueta collocazione del Novotel di Mestre, immediatamente adiacente all'uscita Castellana della Tangenziale di Mestre. Anche quest'anno verrò coadiuvato dal Circolo Numismatico di Padova e dal Circolo Filatelico Numismatico di Noale. Complice lo stravolgimento delle manifestazioni a carattere nazionale a causa dell'emergenza COVID, devo dire che quest'anno il riscontro di interesse è stato più che lusinghiero. Abbiamo lanciato un banner su Cronaca Numismatica ed oggi presentiamo ufficialmente la manifestazione su questo Forum, mentre l'amico Andrea Fusati, segretario del Circolo di Noale, sta effettuando un grosso lavoro conoscitivo in ambito filatelico. Come l'anno scorso abbiniamo una sessione culturale-divulgativa, incentrata sulla numismatica e sulla cartamoneta, che si terrà nella Sala Firenze e gestita dal "quasi" (gli mancano pochi esami) Dott. Andrea Melchioretto, con 4 memorie che vanno dalla monetazione greca, alla monetazione romana e veneziana di cui darò evidenza separata. Avvisiamo fin da subito che vi sarà da sottostare ad un protocollo richiesto dall'hotel e che richiede: 1) misurazione della temperatura all'ingresso; 2) rilascio dei dati anagrafici (nome, cognome e numero di telefono); 3) dotazione personale di mascherina (TASSATIVA!!!); 4) percorsi prestabiliti; 5) divieto di assembramenti. Chi ha presenziato ai convegni recenti a partire da Riccione (e nell'ultimo fine settimana anche Capua, dove ho partecipato, lo ha sottolineato), ha potuto verificare come queste regole sono ormai richieste rigorosamente da ogni Comune. Sono sicuro che le presenze cresceranno, come si percepisce dai rumors, volendo dare una spinta importante ad una sede come Venezia, città unica ed affascinante che anche numismaticamente riveste un'importanza storica, economica ed iconografica sua caratteristica. Allego a tal proposito locandina dell'evento. La lista dei partecipanti la redigerò poco prima, comunque contiamo di arrivare al limite fisico dei locali. Buona serata a tutti e a disposizione per approfondimenti. Stefano Palma (alias Sivis)
    1 punto
  24. Buonasera a tutti, mi sono ritrovato questo bel pezzo di Vittorio Emanuele II, millesimo 1867 zecca di Milano, un perfetto esempio di conii collisi (anche detti clashed dies). L'effige del Re si può vedere perfettamente al rovescio, come una sagoma disegnata! Postate tutti i vostri conii collisi, so che ne avete, non siate timidi
    1 punto
  25. Ritornando al punto oltre il quale non si può andare sostenuto da Beppe (Ballauri), di notizie e retroscena sulle più note e cospicue collezioni di monete napoletane......ci sarebbero un mucchio di informazioni da fornire, ma voglio tenerle per me; l'unico passaggio che ritengo poter fornire in questa sede.....è che, quasi tutti, anzi tutti (ad eccezione del Bovi che non vendette la sua collezione), quando ahimè, erano costretti per loro motivi personali ( e su questi nessuno può sindacarne l'operato) a dismettere la loro collezione, priva di conferirla ad un'asta, avevano la buona e nobile abitudine di chiamare a casa loro i collezionisti della città.....e fare scegliere loro le monete che ritenevono più opportuno inserire nelle loro collezioni..... !!! Però, moltissime di queste monete, sono state acquistate nel tempo dai De Falco.....che ne hanno gelosamente custodito nel tempo il loro valore, ma non un valore economico (certo anche quello), ma soprattutto il loro valore storico/numismatico e oltremodo affettivo.
    1 punto
  26. L'importante che a te piaccia.
    1 punto
  27. Complimenti Alberto, quella che mi piace di più senza togliere nulla alle altre è la reimpressa. Complimenti.
    1 punto
  28. Ciao Gigetto13, l'avevo pensato anch'io, per questo ho detto che avrei voluto poterlo esaminare da vicino : la seconda immagine potrebbe essere speculare alla prima e risultare incavata anziché in aggetto, ma non mi è chiaro comunque come il bottone potesse venire cucito. A meno che non manchi un dischetto (che "chiudeva" il bottone di cui resta solo la faccia anteriore) con saldato l'appiccagnolo.....
    1 punto
  29. Una piccola miniera di Varianti la tua moneta @Raff82 oltre a quelle da te citate, ho notato anche l' "1" ribattuto e le ultime 2 cifre della data più piccole rispetto alle altre. Complimenti. Saluti e Buon Weekend, Beppe
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  30. Buonasera, il punto è che sono due monete diverse, quindi non si può fare nessun paragone...
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  31. Stessa esperienza con molteplici lettere. Credo sia vero il fatto che tanti di noi debbano qualcosa a Mario Traina...
    1 punto
  32. Allora stasera non prendere impegni perché ti telefonerò... ?
    1 punto
  33. Si Genny.....ovvio, ma non si tratta di prendere una decisione, la sostanza però è tutta racchiusa nella parola: conoscenza !!! ?
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  34. ..... e chi lo ha detto ? ..... queste sono solo tue conclusioni @giuseppe ballauri; ho fatto trascorre qualche giorno, appunto, ma mi chiedo e Vi chiedo, come mai nessuno qui, soprattutto anche gli amici di Rocco, non hanno dato seguito a questo suo passaggio scritto: Solo la nota della Acm e storia della Collezione Catemario raccontatami dal Numismatico Roland Becker. Io sarei stato molto curioso, e non solo la curiosità.....di leggere cosa ha trasmesso a Rocco (verbalmente) il Becker....... Invece di scrivere questo messaggio che potrebbe far pensare ad un argomento giunto a compimento, quando poi ci sarebbero giornate intere da scrivere ed ascoltare/leggere, perchè non gli hai fatto questa domanda......semplice, semplice.......o Rocco già ti ha raccontato tutto. In sostanza in questo Forum, da anni che lo frequento, ultimamente ho capito un gran bel mucchio di cosette.......? Un caro saluto
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  35. Si Pietro, lo so che dipende dalla moneta, infatti ho fatto un discorso generale, poi può piacere o meno, a me personalmente non mi cambia niente, decido da me se la moneta è rara o meno, quindi i catalogatori delle aste possono scrivere quello che vogliono, poi sono io che faccio le mie ricerche...
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  36. É la moneta indicata Consumata e poi oggetto di una meccanica riduzione per adattarla probabilmente a standard successivi Saluti Alain
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  37. La Grecia, uscita con una disastrosa sconfitta nella guerra greco-turca fu costretta a ratificare il Trattato di Losanna nel 1923 che l'obbligava a restituire i territori della Tracia orientale e della Ionia (con Smirne). Questi territori li aveva ottenuti a sua volta dal Trattato di Sèvres (1920) in seguito allo smembramento dell'Impero Ottomano e nel 1924, con un referendum aveva abolito la monarchia e fondato la Seconda Repubblica Ellenica. La moneta in rame-nichel che oggi vi presento appartiene a questo periodo guidato da governi militari. Con millesimo 1926 esistono due tipi contraddistinti dalla presenza o meno della lettera "B" sul D/. Quindici milioni di esemplari furono coniati dalla zecca di Atene (senza segno di zecca), mentre altri venti milioni furono prodotti a Vienna (segno di zecca: B). Pur essendo state prodotte in maggior numero nella zecca austriaca, queste Dracme sono oggi considerate più rare.
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  38. la prima immagine richiama un follis bizantino. a ben guardare il disegno delle lettere è bizantino. Si riescono, con pazienza, pure a identificarle. il problema è che sono grossolane e piene, senza le caratteristiche forme, a esempio vedi la A o la O. la seconda foto sembra che non sia l’altro lato della stessa moneta, tanto è mal ridotto, che non sia stato fotografato alla stessa distanza, mantenendo la stessa dimensione e volgendolo con asse alla tedesca. vediamo. @Hirpini lo conosco come un mago delle monete bizantine. vede quello che noi numismatici “normali” non vediamo.
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  39. È stato il mio mentore ed ispiratore numismatico, pur non avendolo mai incontrato di persona, ma attraverso le sue opere ed i suoi articoli ha progressivamente acceso la fiamma del desiderio di sapienza monetaria dentro di me, devo a lui la mia grande passione biblionummofila che perdura sempre più robusta ancora adesso... Tre anni fa andai a Bologna a visitare la sua biblioteca numismatica donata alla Biblioteca Civica Archeologica, fu una bellissima giornata, e lui era presente li con me...
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  40. L'esemplare pare unico e l'attribuzione, come ricorda anche la didascalia di RomaNum. è oggetto di studio : sarebbe da attendere la classificazione di Italo Vecchi preannunciata nel post 10 . Il 2^ elmo di post 12 è un ottimo esemplare dei cosiddetti elmi villanoviani (VIII-VI sec. a.C.) dunque etrusco essendo la cultura villanoviana nelle ascendenze della cultura etrusca . L'elmo cosiddetto corinzio era molto diffuso non solo tra i Greci di Grecia ed Italia, ma anche tra altri che con questi avevano rapporti : da un vecchio libro (Arte degli Etruschi di V. Martelli Antonioli - 1955) unisco 2 figure di elmi corinzi etruschi .
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  41. Mi rispondo da solo, perche' mentre scrivevo il post, ho provato a cercare usando le informazioni che io stesso vi avevo dato. Potrebbe essere questo? http://numismatics.org/ocre/id/ric.5.tet_i.272
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  42. Scusami Rocco, giusto per capire, quindi "la prova" che le monete facevano parte della collezione Catemario si basa esclusivamente sul passaparola?
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  43. 1956 Sudan - 5 qirsh (1956 - 13 76) ١٩٥٦ -١٣٧٦
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  44. Dal millesimo 1837 al 1838 ricco di varianti. Questa che vi ri-faccio vedere è l'unica che ancora tengo "rinchiusa" nella sua perizia. Una comunissima "modello base"
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  45. Sudan, 5 qirsh 1956 (primo anno di coniazione)
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  46. 1 punto
  47. Questa è una tipologia di banconota dove una foto può nascondere tantissimi dettagli del tipo lievi pieghe o ondulazioni. Ne ho una io che con la giusta luce ti può sembrare tranquilllamente un SUP e poi vista dal vivo è un onesto BB...
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