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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/20 in Risposte

  1. Intanto buongiorno a tutti. Il grosso problema è che oggi diamo/danno tutto per scontato. Mi serve qualche risposta? clicco su internet la domanda e tac.. ho la risposta. Probabilmente qualcuno pensa che questo forum sia un motore di ricerca, senza rendersi conto che dietro ci sono persone preparate, studiosi ed appassionati. Ma quello che più mi da "fastidio" ( per non usare un altro termine) è la mancanza, da parte di tanti, dell'educazione: buongiorno, buonasera, ciao, grazie. Ci può stare che si commettano errori, che non si sappia come inserire una foto, che si sbagli sezione.... ma non essere educati no, questo no. L'educazione è alla base. Prima il saluto... poi la domanda.
    5 punti
  2. Ritengo utile postare in allegato la collezione Curatolo per l'estrema rarità e l'alta conservazione dei pezzi proposti. Asta Curatolo_Parte III.pdf
    5 punti
  3. Ciao a tutti amici, La mia napoletana di oggi, una 95 SIGILIAR appena presa. Spero vi piaccia. Ciao a tutti amici. Raffaele.
    4 punti
  4. Leggendo interventi com questo inviato da Enki, mi chiedo se non sarebbe di qualche utilità che qualcuno dello Staff li filtrasse in qualche modo. NON per imporre alcuna censura, ma il Sito ha avuto sempre un suo stile e - pure aggiornandosi di continuo anche con i mutamenti che avvengono nella lingua e nella comunicazione - trovo che sarebbe giusto mantenerlo . Ultimamente ci stiamo riempiendo di K , lettera che è addirittura utile in messaggi che consentono solo l'impiego di un numero prefissato di caratteri e dunque abbrevia il CH italiano, a cui del resto non sono affezionato più di tanto. Troppo spesso però il K compare in scritti frettolosi, sgrammaticati, inviati da qualcuno che ha trovato una carabattola in un cassetto e vuol sapere - in fretta, ci mancherebbe - quanto vale e basta. Penso che gli Amministratori dovrebbero considerare questo aspetto : il Sito non è una chat line di incontri fra ragazzi, ma un luogo in cui si fa cultura. Scusatemi per il mio fuori tema, ma mi è venuto spontaneo all'ennesimo messaggio che leggo redatto come quello di cui sopra. @Reficul @uzifox
    4 punti
  5. Buongiorno....volevo dare il mio contributo pure io nel ricordare il buon Murat con un pò di monete e volevo farlo ieri, ma la mia lei, nel suo ultimo riordinare a modo suo, aveva fatto sparire la MIA macchina fotografica porc palett...sicchè le foto le ho fatte stamattina di fretta e le posto solo ora...quel posto a Pizzo deve essere davvero emozionante e spero prima o poi di farci un giretto pure io anche sa da Vicenza a lì non sono proprio un paio d'ore...in ogni modo e in ritardo do il mio apporto nel ricordare Gioacchino Murat. Buona giornata a tutti.
    4 punti
  6. Un giovane Ferdinando IV raffigurato su un 6 Ducati 1767.
    4 punti
  7. Ciao, parto io con una cosa semplice, con una moneta di cui mi sono occupato in una discussione: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Buona giornata da Stilicho
    3 punti
  8. Buongiorno a tutti, la mia Napoletana di oggi. 3 Grana I0I0 Gioacchino Murat Saluti Alberto
    3 punti
  9. Ecco l'ultima arrivata... arricchisce la serie di Carlo Felice Il 5 Lire 1825 per Genova è difficile da trovare, soprattutto in conservazione accettabile La foto del venditore non mi convinceva neanche un po', diciamo che quando ho aperto la busta sono rimasto piacevolmente sorpreso Dalla foto non rende molto, ma vi posso assicurare che la patina è fantastica, e in fondi al R/ sono veramente notevoli In particolare @Scudo1901, @ilnumismatico, @piergi00 , @equation1972 , @giuseppe ballauri ... vi gusta ? Tolta dalla plastica, adesso riposa con le sorelline in cassetta di sicurezza
    2 punti
  10. Con tutto il rispetto per la competenza di Fabio22 e l'amore che dimostra per la materia trattata, queste medaglie del giorno hanno praticamente ucciso la sezione delle monete pontificie. Ma non si può aprire una sezione apposita? Oggi come oggi aprire una discussione nelle Pontificie è perfettamente inutile, perché viene subito posposta, e quindi quasi mai si accende una discussione, che è il sale di un forum. Almeno dividiamo la sezione delle pontificie in monete e medaglie.
    2 punti
  11. La questione è già stata sollevata recentemente e all'autore delle quotidiane discussioni sono state proposte diverse soluzioni: Diversi utenti hanno espresso un certo "discomfort" nei confronti di questa serie ripetitiva di monologhi che non ricevono alcuna risposta. Tuttavia, ci viene chiesto di "pazientare per altri sei mesi" (parole testuali dell'autore). Personalmente, sono favorevolissimo a separare la sezione pontificia, facendo confluire le medaglie papali nella sezione Medaglistica. Credo che a questo punto interpellare il @CdC possa essere utile. Michele
    2 punti
  12. 2010 BERGAMO 83a ADUNATA NAZIONALE ALPINI D/: Stemma del Comune che irradia il tricolore, sotto la torre civica simbolo della città.
    2 punti
  13. 1957 Italia - i due tipi da 20 lire (gambo stretto e gambo largo)
    2 punti
  14. Molto interessante! Grazie per la solita solerzia nel dispensare notizie dal mondo della ricerca archeologica. Non riesco tuttavia a trattenere una risata. Troppo vivida nella mente l'immagine di Excalibur che esce dal lago. Ma il riferimento non è al ciclo arturiano, bensì al "Superfantozzi" del 1986.
    2 punti
  15. Buonasera, almeno il secondo mi sembra un imitativo barbarico di una FEL TEMP REPARATIO, sentirei il parere di @Poemenius. Ma forse pure il primo. Le due teste mi sembra che abbiano profili molto simili, la provenienza potrebbe essere la stessa,
    2 punti
  16. Torno in Canada con la fantasia. Country Valley (Quebec): Vedute generiche:
    1 punto
  17. Ciao @Antfolle86 mettila a mollo in acqua demineralizzata e Sapone di Marsiglia x qualche giorno, ogni tanto strofinala tra pollice ed indice. Lo sporco dovrebbe andare via. I risultati non sono eclatanti, ma almeno non rovinerai la moneta. Buona Serata, Beppe
    1 punto
  18. Ciao Illirycum, va però ricordato che il medaglione è poi stato ritirato perché giudicato falso dalla casa d’asta.
    1 punto
  19. Buona Serata a tutti, Posto uno Scudo, cosiddetto "Collo Lungo", della mia collezione, REGNO DI SARDEGNA - VITTORIO EMANUELE II° - 1857 TO Ciao Beppe
    1 punto
  20. 1 punto
  21. Ciao a tutti amici. Vi presento l’acquisto del giorno ? ho cercato discussioni su questa banconota nel passato e mi sembra di non averne trovate. Bella soddisfazione, ora trovare la sua gemella, quella senza filigrana sarà un po’ più oneroso ?
    1 punto
  22. Ciao a tutti. Condivido anch’io un robai di Al-Mustansir della tipologia più nota. Grazie per le risorse che avete condiviso in questa interessante discussione.
    1 punto
  23. Se hai letto bene sarebbe Cristoforo Moro piuttosto raro. Sono d'accordo con ak72 sulla foto senza aggiunte. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  24. Nessuna immaginazione, kredo di aver kapito, la moneta è bizantina........Ho sbagliato ?
    1 punto
  25. x: monete di Massimo y: monete Alfredo 2(x-20) = y+20 x+20 = y-20 risolvendo il sistema di due equazioni in due incognite si ottiene il risultato
    1 punto
  26. Lungi da me l'essere ipermoralista, credo però che certe volte abbattiate veramente ciò che di buono c'è. Se qui si parla di cultura, non capisco per quale motivo bisogna accanirsi su chi ne ha meno o non ne ha affatto. È vero che le "meteore" spesso sono fastidiose, tuttavia chiedere un'informazione, anche con errori grammaticali e bambineschi, credo sia sempre una cosa lecita. Non sono assolutamente un utente storico, ma credo di poter dire la mia su questo.
    1 punto
  27. Ciao, non mi sono attenuto a un testo in particolare, ma ho fatto un lavoro di ricerca su più fonti. Per quanto riguarda Nerva, fu artefice di diversi provvedimenti che, a scopo propagandistico, rappresentò poi sulle sue monete. Ti allego un documento che li riassume. Spero di esserti stato utile. Stilicho La_monetazione_di_Nerva.pdf
    1 punto
  28. Buongiorno. Dovrebbe appartenere alla monetazione asburgica. Si riesce a leggere ARCHIDVX AVST + e al rovescio COMES TIROLIS con quella che mi sembra un’aquila. Possibile quindi un’identificazione con una moneta asburgica della contea del Tirolo. Preciso però che non è la mia monetazione quindi per autenticità e identificazione più precisa attendiamo i pareri dei più esperti in questo settore. Saluti Regium
    1 punto
  29. Credo che l'ipotesi sia plausibile, Giuliano II come sappiamo ha emesso aurei e bronzetti con la FTR e la durata del suo il regno (331-363) rientra ovviamente nella presenza dei Vandali nell'Impero. Nella legenda stessa si potrebbe leggere ....IVLIANVS con qualche errore di scrittura. I coevi re vandali potrebbero essere Wisimar (morto nel 355) Godigisel (359-406) Lo stile dei ritratti di entrambe le monete poi mi sembra abbastanza simile a quello di emissioni vandaliche come queste, anche se di epoca successiva: Ma aspetto pareri più realistici.
    1 punto
  30. Ciao, non mi pare di aver mai visto questa variante e non sembra nenache un problema di conio. Stasera spulcio un po' di libri e cataloghi.
    1 punto
  31. Sono più che d'accordo : a mio avviso sono solo dannose o, quanto meno, fuori posto.
    1 punto
  32. Comunque l'informazione relativa al coniatore dei gettoni milanesi è per me molto importante ed era quello che volevo; ti sarei davvero grato di una qualche referenza in proposito...grazie ancora.
    1 punto
  33. Assomiglia al pungiglione di uno scorpione, ma è un carattere arabo come gli altri . Cosa significhi la scritta non lo so, ma su questo lato non credo appaiano dei disegni.
    1 punto
  34. Moneta di altissima qualità per come si presenta. Un ottimo acquisto, certamente molto difficile da reperire così bella.
    1 punto
  35. Grazie mille, preso ? Ormai spendo più in libri che monete ??? Gianni
    1 punto
  36. Forza colleghi, mettiamo un po' da parte la goliardia, mentre @skyty forse inesperto di come ci si muova in un forum, ci spiega che problemi sta incontrando per aprire questa benedetta discussione...
    1 punto
  37. Personalmente adoro anche le personificazioni ( dei fiumi, delle virtù, delle divinità, delle città, ecc ecc )... insomma, ciò che mi ha fatto innamorare delle romane è proprio l immensità di repertorio al rovescio , in contrapposizione alla varietà dei ritratti imperiali o familiari al diritto..
    1 punto
  38. Ma scusa chiedi cosa pensiamo di una moneta ma non c'è foto ne i dati ponderali. Secondo te cosa dovremmo dirti ?
    1 punto
  39. @giuseppe ballauri, @Raff82 ho recuperato le immagini della mia Piastra 1837 Anche al dritto c'è il 7 "sdoppiato"
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  40. Fino a prova contraria ad oggi NESSUNO ha riscontrato di aver comprato una, e dico una, sola moneta direttamente da qualsiasi zecca europea poi riscontrata falsa, e parlo ovviamente di euro. Questa discussione sta prendendo una piega che viaggia tra il ridicolo, la fantascienza il grottesco e il surreale. @Aristarco ti ho già spiegato abbondantemente sia in privato che nelle discussioni su come muoverti all'interno delle sezioni, non puoi ogni tanto tirare fuori questa maledetta storia di zecche serie, meno serie e cose del genere. Visto che stai muovendo i tuoi sacrosanti primi passi nel mondo della numismatica, ti riconsiglio vivamente, di leggere leggere e ancora leggere molto di più in tutte le sezioni. Vedrai che capirai e troverai tantissime risposte ai tuoi mille dubbi. La storia dei gettoni d'oro non ha niente a che vedere con la numismatica, non ha niente a che vedere con le zecche, ma solo con qualche furbo che ha voluto rubare in qualche modo. Se volete collezionare ma non vi fidate di chi conia e commercia direttamente, avete sbagliato tipo di collezione. Siete tutti pregati di rimanere nei temi di discussione e non fare fanta numismatica. Non costringetemi a richiedere sospensioni di account, spero di essere stato chiaro.
    1 punto
  41. Confesso, sono un amante delle cartoline! Ho cominciato per gioco, con quello che è stato il primo fenomeno mediatico italiano in ambito cartoline, cioè le cartoline pubblicitarie per la sottoscrizione del "prestito di guerra". Senza tediare tutti con questa particolare collezione, alcune cartoline le ho inserite in un mio sito. Se a qualcuno interessa l'argomento, trova qualche cartolina (e parecchia storia) qui: http://www.rocchi.org/prestiti/prestiti.htm Colleziono anche cartoline militari fino al 1945. Qui puoi vedere alcuni cataloghi di cartoline (ma mancano cataloghi di paesaggistiche perchè sono abbastanza al di fuori dai miei interessi). I cataloghi colorati sulla sinistra sono di Arrasich (e molti li puoi ancora trovare su Ebay, venduti da Millecartoline), e sono divisi per tipologia, mentre quelli scuri sono editi dallo Stato Maggiore dell'Esercito e riguardano cartoline "istituzionali", come le reggimentali, o i prestiti di guerra....
    1 punto
  42. 2009 LATINA 82a ADUNATA NAZIONALE ALPINI Sul D/: Sopra il Cappello alpino, Torre Civica sulla quale sventola il Tricolore, a destra il litorale pontino con il promontorio delCirceo.
    1 punto
  43. Ciao, bel lotticino di banconote comuni ma (sembrerebbe) in ottima conservazione. Come già ha detto @ART, sono state emesse nel 1944 e sono testimoni di un periodo molto tormentato della storia d'Italia. Occupata prima dai nazisti e poi dagli alleati, la penisola si trovava allora divisa in due, al nord la Repubblica di Salò era l'ultimo baluardo di un regime fascista ormai alla frutta mentre al sud il governo era in mano all'AMGOT (Allied Military Government = Governo militare alleato, in pratica anglo-americano) anche se formalmente era retto da Umberto II, luogotenente nominato dal padre Vittorio Emanuele III. Intanto al nord i partigiani avevano liberato molte zone, dichiarandole "Repubbliche indipendenti" (la Carnia, Montefiorino, Ossola ecc..) La monarchia era praticamente decaduta e il 2 giugno 1946 fu indetto il referendum per decidere se l'Italia avrebbe continuato ad essere una monarchia o sarebbe diventata una repubblica. Questo periodo di incertezza è testimoniato da queste piccole banconote che, come vedi, al fronte recano una dicitura neutra "Italia": non più Regno e non ancora Repubblica. Questa dicitura si trova solo su questa serie. Non hanno quindi un grande valore economico ma senz'altro sono un'ottimo spunto di studio e discussione.
    1 punto
  44. Archeologia: la Siberia di 24mila anni fa era un importante centro di civiltà Antichi manufatti rinvenuti durante gli scavi nell'area di Ust-Kova, nel territorio di Krasnoyarsk, alcuni dei quali datati oltre i 24mila anni, rivelano un alto livello di sviluppo tecnologico e culturale degli antichi abitanti della Siberia, dicono gli archeologi russi autori di recenti studi. ricercatori dell'Università Federale Siberiana (SFU) e dell'Istituto di Archeologia ed Etnografia della Sezione Siberiana dell'Accademia Russa delle Scienze (SB RAS), hanno studiato reperti del paleolitico datati fin oltre i 24 mila anni fa, rilevando un alto livello di sviluppo dei popoli che abitavano la Siberia nell’antichità. I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista scientifica Archaeological Research in Asia Secondo gli scienziati, le opere d'arte antica ritrovate indicano la natura delle credenze religiose emergenti all’epoca e chiariscono l'evoluzione e l'origine delle antiche tecnologie dell'Eurasia settentrionale, nonché aiutano a capire con quali altri popoli commerciavano e comunicavano i primi abitanti della Siberia. Lo studio del prezioso sito archeologico multistrato nell'area di Ust-Kova, nel territorio di Krasnoyarsk, dura già da più di mezzo secolo. Drozdov riferisce che i ricercatori, dopo aver elaborato immagini microscopiche di una statuetta di mammut ricavata da un grande frammento di avorio, hanno ricostruito la tecnologia di lavorazione utilizzata dagli antichi artigiani. "I metodi e le tecniche per la lavorazione dell'osso di mammut, utilizzati dagli abitanti di Ust-Kova, ricordano le antiche opere d'arte rinvenute nel sito archeologico nella regione di Irkutsk sul fiume Belaya", ha osservato lo scienziato. Questo, secondo i ricercatori, dimostrerebbe l'esistenza di legami culturali e tecnologici tra gli antichi abitanti della Siberia, che da tempo immemorabile stabilirono comunicazioni fluviali nel continente. La tecnologia per produrre tali vernici, secondo gli scienziati, è attualmente allo studio presso l'SB RAS di Krasnoyarsk utilizzando metodi di analisi spettrale. Agli esperti è già noto che gli antichi maestri usavano l’ocra come colorante per creare sfumature di rosso, manganese e magnesio per il bordeaux e succo di assenzio e carice per tingere di blu scuro. Il prossimo oggetto di ricerca per gli scienziati saranno le pitture rupestri del Neolitico, dell'età del bronzo e del ferro nella regione di Motyginsky, nel territorio di Krasnoyarsk, nella Repubblica di Khakassia e in quella di Tuva. Gli archeologi intendono studiare in dettaglio le composizioni delle pitture utilizzate per l'arte rupestre. Secondo i ricercatori, tra i manufatti di Ust-Kova, anche altri oggetti sono di grande interesse. Tra questi c'è la prima immagine grafica di un cavallo in Siberia, realizzata su di un piatto fatto di zanna di mammut. Risale a 18 mila anni fa. Oltre ai manufatti del sito di Ust-Kova nel territorio di Krasnoyarsk, ci sono anche altri reperti interessanti relativi ad altre culture antiche, hanno osservato gli autori dello studio. “Ad esempio, un'asta d'osso vecchia di 18 mila anni con immagini a forma di spirale puntiforme. Molto probabilmente, serviva agli antichi siberiani come calendario solare-lunare", sostiene Nikolai Drozdov. Inoltre, ricordano gli scienziati, più di 50 anni fa, nel sito della diga della centrale idroelettrica di Boguchanskaya, è stata scoperta la sepoltura di uno sciamano dell'età del bronzo. Sono state trovate anche due statuette antropomorfe scolpite su zanna di mammut. Nelle loro orbite erano inserite perle di pirofillite bianca, i cui depositi sono concentrati nell'Asia occidentale. Tali manufatti, secondo gli scienziati, insieme ai ritrovamenti nella grotta di Denisova in Altaj, dimostrano che i popoli che abitavano la Siberia nell'età della pietra erano altamente sviluppati e non erano in alcun modo inferiori ai loro contemporanei dai territori della Cina moderna o dell’Europa Occidentale. https://it.sputniknews.com/amp/scienza-e-tech/202008279463841-archeologia-la-siberia-di-24mila-anni-fa-era-un-importante-centro-di-civilta/ 2020-08-ancient-mammoth-ivory-technology-reconstructed.pdf
    1 punto
  45. SCAVO ARCHEOLOGICO IN SIBERIA SITO UST-KOVA SIBERIA ORIENTALE Questo archeologo russo sta indicando uno strato del Paleolitico superiore nel sito di Ust-Kova nella Yakutia della Siberia orientale.
    1 punto
  46. Dettaglio dei giardini dell'Alhambra a Granada in una banconota da 100 Pesetas 1970.
    1 punto
  47. Ciao r-29, anch'io quando mi sono avvicinato al mondo della numismatica non ero a conoscenza di tutti questi cavilli, dagli errori si impara sempre qualcosa. Per una moneta così semplice e comune io penso proprio che non succeda niente se rimane un caso isolato. Mio consiglio è di fare tesoro di tutti i saggi consigli di chi mi ha preceduto e coltivare quell'interesse e quella curiosità che a quanto pare non ti mancano! Saluti
    1 punto
  48. Beato te Francesco, che hai avuto l'onore! :o Argomento di massima importanza per me, quello che hai messo in tavola. Quanto alle grandi collezioni che hai citato, non conoscevo quella di Federico Pane. Ti dispiace indicare il catalogo di riferimento, Casa d'asta, numero e data, qualora sia stata dispersa all'asta? La collezione Curatolo che ha citato Francesco è un'importantissima collezione di monete decimali italiane (XIX secolo). Dispersa nel novembre 1971 dalla Ratto e ordinata su due fascicoli, è stata successivamente rilegata in una bellissima legatura in tela cobalto per la sua importanza. Basti dire che annovera ben 2 esemplari della leggendaria piastra 1804! Quanto alla Collezione Enrico Catemario. Ho avuto la fortuna anni fa di conoscere uno degli eredi del duca di Quadri, deceduto moltissimi anni prima, credo negli anni '40. Non si interessava in modo particolare di numismatica, infatti ci siamo conosciuti per altre ragioni. Della collezione del suo avo seppe soltanto dirmi che ricordava che era stata dispersa in un grande numero di vendite pubbliche, credo a partire dagli anni 70, forse anche prima. Quella della Spink Taisei che ricordavo anch'io per qualche pezzo d'argento di Carlo V, credo sia stata una delle ultime. Aggiungo un piccolo elenco alle altre già menzionate: - Catalogo delle monete italiane medievali e moderne del Cav. Giancarlo Rossi, dispersa a Roma a cura di Giulio Sambon nel dicembre 1880. Del catalogo esiste un'anastatica degli anni '70. Peccato per le poche tavole con incisioni tratte da disegni. - Catalogo della Collezione Sambon di monete dell'Italia meridionale dal VII al XIX secolo, Milano 1897. Anche questa in anastatica anni '60 con qualche scarsa fotoincisione. - Collezione Gnecchi. Frankfurt am Main, Gennaio 1902. Leggendario catalogo d'asta di una collezione che riunisce le più importanti monete italiane del medioevo e del rinascimento, con qualche bel pezzo di epoca moderna. La zecca di Napoli copre lo spazio tra il lotto 3493 e il 3751, ma ci sono anche tutte le altre zecche del Regno. Rilegata in pelle in un'anastatica prestigiosa dalla Nummorum Auctiones di Lugano nel 1976. 250 esemplari numerati. - Colllezione Cora di monete dell'Italia Meridionale dal VII al XIX secolo, dispersa dalla P & P Santamaria di Roma nel 1921. Poco più di 800 lotti prestigiosissimi con 18 belle tavole fotoincise. - Collezioni Dott. F. G. di Napoli e Arch. R. M. di Roma. Monete meridionali e papali. Santamaria 1952. Poco più di 400 lotti per le zecche meridionali, con 14 tavole fotoincise fuori testo. - Collezione Ruchat, Santamaria 1923. Nella Parte Quarta ci sono le zecche italiane con molti prestigiosi pezzi napoletani e di altre zecche del sud. - Ricca collezione di antica e nobile famiglia dell'Italia settentrionale e di altri amatori. Baranowsky 1932. Nella parte terza (fascicolo IV) trovi anche una ricchissima collezione di monete dell'Italia meridionale. - Collezione Spahr di monete della Sicilia e dell'Italia meridionale. Bank Leu di Zurigo e Munzen und Medaillen di Basilea, Zurigo 11 marzo 1987. La collezione del mitico autore del Catalogo di monete siciliane. Molto più ricca di monete napoletane di quanto ci si potrebbe aspettare. Un bel catalogo moderno con fotografie in b/n in numerose tavole fuoritesto. In giro dovrebbe esserci anche un Catalogo della Collezione Fusco, il decano di tutti i numismatici napoletani, visto che lui e il padre vissero nella prima metà del XIX secolo. Credo che esista, e mi ero appuntato il nome Luppi (forse il curatore). Nel Pannuti-Riccio è riportata con la data 1882. Nessuno conosce questo catalogo? Sulla collezione Filangieri credo che esista un bel catalogo di una mostra del 1972 curato da Michele Pannuti e diviso in 2 parti. Sono anni che lo cerco, invano. Comunque se hai occasione di sfogliare il Pannuti-Riccio, dopo la bibliografia c'è un'interessante appendice con le principali collezioni disperse al pubblico incanto dal 1861 al 1972. Importante credo sia anche la Sambon-Gilberti del 1921 e quella Papadopoli, dispersa nel '25. La collezione Cagiati risulta dispersa nel 1926, mentre quella Scacchi è riportata senza data (presumibilmente fine anni '50 inizio '60). Altri riferimenti puntuali a questi cataloghi? Queste sono le prime che mi sono capitate sotto gli occhi. Aspetto altre segnalazioni!
    1 punto
  49. Ciao Flavio, interessante il tuo quesito. Molte di queste monete sono ancora in circolazione. Io aggiungerei come collezioni tematiche di moneta napoletane quella di Fusco venduta a Roma nel 1882, la Curatolo del 1972 e quella del compianto dr.Michele Pannuti Asta Nac 16 dell'Ottobre 1999. Volete sapere una cosa? Pannuti morì (non eccessivamente anziano) a due mesi di distanza dalla vendita della sua collezione. Ogni volta che vedo le sue monete mi viene il pianto perchè penso ad una vita spesa per la sua passione, pensate che ci teneva a mostrare agli altri appassionati le sue monete, ad ogni nostro incontro domenicale ne portava una in tasca spiegando ai giovani (me compreso) dove era la variante e perchè era rara.
    1 punto
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