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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/16/20 in Risposte
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Ciao a tutti, rimanendo nell'ambito della monetazione Angioina, sempre da InAsta, ecco il mezzo denaro di Carlo II, anche comparato con un denaro. Saluti Eliodoro4 punti
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Approfitto dell'asta oggi pubblicata da InAsta: n. 90. Riporta al lotto 595 una bella piastra pontificia: Quella di Innocenzo XII, anno 1699, porto di Anzio. Esemplare che periodicamente riappare: prima Westfälische Auktionsgesellschaft Auction 66 (2013): SPL, aggiudicata € 4300; poi Ranieri 8 2015: qFDC, aggiudicata € 5000; poi InAsta 70 2017 (invenduta a € 6000), quindi quest'asta (base € 5000). Quanto mi sorprende è che InAsta, sia per la vendita 70 che per l'attuale, riporta questo pedigree: Ex Montenapoleone 1 del 1981, lotto 528, esemplare indicato FDC, aggiudicato a lire 4.500.000. Ora l'esemplare in questione NON è quello Montenapoleone 1, che oltretutto era indicato SPL/qFDC in quel catalogo. Questo pressapochismo mi rende perplesso. In quanto poi alla moneta: è bella ma certo non qFDC ...4 punti
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Concordo. La foto è già buona. Se riuscissi ad interporre fra obiettivo e moneta un piano trasparente di plastica (o di vetro) inclinato otterresti (dopo un po' di prove) una miglior diffusione di luce...4 punti
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Perché collezionare monete di Venezia? (Mi sovviene @Bassi22 cittadino di Cologna Veneta e il suo orgoglio Colognese). Ebbene, il 24 giugno 1405, il Provveditore Veneziano Gabriele Emo riceve le chiavi della città di Verona. L'avvenimento è ritratto olio su tela. Verona, Loggia di Fra Giocondo, Sala del Consiglio. Pittore Sante Creara (1571-1630). La scena è ambientata in Piazza delle Erbe, presso la berlina e l'antenna, dove oggi sventola la bandiera Contarina. Si notano, in primo piano, la bandiera col Leone Marciano e, appena dietro, quelle Veronesi, con croce oro su fondo azzurro. E da qui parte una storia lunga ben 392 anni fino al 25 aprile 1797 quando la sollevazione dei veronesi contro l'occupazione napoleonica scoppiata il giorno 17, è soffocata dopo furiosi combattimenti con migliaia di morti. Seguirono come triste conseguenza, processi farsa e fucilazioni sommarie. Episodio noto come "le pasque Veronesi". Come si può rimanere insensibili alla bellezza e al significato delle monete della Repubblica del Leone? Io ho resistito parecchio, ma alla fine ho deciso di cedere. Certo, sarebbe bastato acquistare qualche libro, ma possederle è tutto un altro piacere. Per la mia modesta collezione, ho dovuto cedere molti oggetti collezionati nell'arco di alcuni decenni, ma nella vita a volte bisogna scegliere. Un saluto a tutti. Luigi.4 punti
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Precisamente nella frazione Cinzano dell'abitato di S. Vittoria, in prossimità dell'antica strada che collegava Alba Pompeia a Pollentia e poi ad Augusta Bagiennorum, si trova il complesso, ritenuto di epoca romana tra fine repubblica ed inizio impero, noto come Turriglio . Al centro di un recinto quadrilatero in muratura (59 x 48 metri) è posto il Turriglio, un monumento in muratura di ciottoli con corsi in mattoni, costituito da un tamburo del diametro di 12 metri, sormontato dai resti di un alzato costituito da 4 edicole a nicchia . Incerta l'identificazione, tra mausoleo (camera funeraria mancante ma alcune inumazioni più tarde interne al recinto) , o monumento celebrativo, non escludendo del tutto l'ipotesi di un ninfeo, per il ritrovamento in zona di antiche, probabilmente coeve, condutture in piombo per l'acqua .3 punti
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@Hirpini, @Flavio_bo, @santone e @apollonia, ecco la la mia bella e dorata moneta Sicula Punica archiviata con allegato la scheda e i nickname dei bravi esperti lamonetiani che senza esitazione alcuna hanno espresso la peggiore "sentenza" che potessi che potessi aspettarmi. Con 1000 grazie, PizzaMargherita.3 punti
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Medaglia devozionale ottagonale, bronzo/ottone, fine XVII-inizio XVIII sec., produzione romana.- D/ Santa Maria della Mercede tra due figure in ginocchio oranti o supplicanti, esergo: ROMA. Molto venerata nella citta' di Barcellona , nella Spagna in generale e Sardegna.- R/ S. Pietro Nolasco, fondatore dell'Ordine di S. Maria della Mercede (Mercedari), canonizzato nel 1628 da papa Urbano VIII, non comune. Ciao Borgho3 punti
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Ed ecco qui come esempio questa moneta che e' stata oggetto di una precedente discussione di cui riporterò i passi salienti inerenti all'argomento in questione. D/: Q CASSIVS VEST: busto di Vesta, velata, drappeggiata, a destra R/: IMP CAES TRAIAN AVG GER DAC P P REST: tempio di Vesta visto di fronte, esastilo, con una statua sul tetto e sedia curule all'interno; urna per il voto sulla sinistra; tavoletta con A C (absolvo-condemno) sulla destra. RIC II Traiano 796 E' una moneta di "restituzione" di Traiano, ovvero una sorta di "riedizione" di una moneta repubblicana. La moneta è infatti molto simile a questa: Si tratta di un denario di età repubblicana, coniato a Roma nel 55 a.C., il Crawford 428/1. Questa è la sua scheda: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G191/1 Questa moneta ci riporta ad un’appassionante vicenda legata alle Vestali che fece molto scalpore nella Roma dell’epoca. Si era nell’anno 114 a.C. e si era conclusa da poco la lunga avventura dei Gracchi con l’uccisione di Caio (121 a.C.) che era seguita a quella del fratello Tiberio (133 a.C.). La morte dei Gracchi aveva posto fine ad un lungo periodo di fermento sociale e politico che aveva visto emergere le istanze dei plebei e degli italici. La loro fine aveva quindi rappresentato una apparente ripresa del potere della aristocrazia, anche se le tensioni rimanevano altissime. Le Vestali erano le sacerdotesse di Vesta ed erano tutte ragazze di origine patrizia. Il sacerdozio delle Vestali durava trent’anni e per tutto questo periodo era loro imposto l’obbligo della verginità. Il loro compito era quello di custodire ed alimentare il fuoco sacro sull’altare del tempio di Vesta. Il fuoco di Vesta non doveva mai spegnersi: le Vestali che per negligenza lo avessero lasciato estinguere venivano battute con verghe. Quelle che avessero tradito il voto di castità pagavano il sacrilegio con la vita, sepolte vive in una grotta nel Campus Sceleratus nei pressi della Porta Collina. Nella sua lunga vita il collegio delle Vestali, per ragioni facilmente intuibili, dovette essere turbato da più di uno scandalo, se la tradizione riferisce che ben tredici Vestali furono sepolte vive per perduta verginità. Proprio in riferimento a quanto detto, in quell’anno 114 a.C. a Roma corse voce che tra le Vestali si fossero verificati gravi episodi di dissolutezza. Fu promossa un’inchiesta ufficiale al termine della quale tre Vestali risultarono gravemente indiziate. Il processo, celebrato dal Pontefice Massimo, si concluse però con la condanna di una sola di esse. Nel clima politico dell’epoca molti (soprattutto i plebei) videro in questa sentenza una sorta di accordo sottobanco tra il Pontefice Massimo e le Vestali (non so se per ragioni politiche o per coinvolgimento diretto nello scandalo). Fu così che un tribuno della plebe invocò la revisione del processo portando la causa davanti al tribunale del popolo la cui presidenza fu affidata a Lucio Cassio Longino (fratello del cesaricida Gaio) , noto per il suo rigore e la sua integrità morale. Fu emesso quindi un verdetto esemplare che condannò a morte anche le altre due vestali in precedenza assolte. In questo modo si volle colpire non solo l’aristocratico collegio delle Vestali, ma anche e soprattutto il Pontefice Massimo. Circa sessant’anni dopo, nel 55 a.C., il magistrato monetario Quinto Cassio Longino (discendente di Lucio Cassio Longino) fece emettere un denario a memoria di quell’antico scandalo, del clamoroso processo e indirettamente del suo antenato che ne era stato il promotore. Interessante il fatto che il RIC consideri questa restituzione di Traiano come commemorazione di una Lex Tabellaria. Ora, spulciando, ho letto che ci fu una Lex Cassia Tabellaria che riformò il sistema elettorale romano introducendo il voto segreto il cui promotore fu proprio quel Lucio Cassio Longino che aveva presieduto la revisione del processo contro le tre Vestali. Ecco che il cerchio si chiude. Per chi volesse leggere anche il resto della discussione (che si occupa principalmente delle monete di restituzione di Traiano): Buona notte da Stilicho3 punti
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Buonasera carissimi, Oggi ho avuto il piacere di accogliere il nuovo ingresso: nella scelta e nell'acquisto ha prevalso il fascino della particolarità più che la conservazione, anche se dal vivo ha una bella patina che mi ha piacevolmente sorpreso. Un caro saluto a tutti, vi leggo sempre con piacere3 punti
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Chiedo scusa a tutti se ho dato un'informazione sbagliata, capita, soprattutto in giorni particolari, la prossima volta starò più attento prima di dare delle risposte...2 punti
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Complimenti @rickkk. bella moneta, molto rara di per sè e molto difficile da trovare sopra il BB. A mio modesto parere il BB+ ci sta tutto. Se mi permetti, la patina "iridescente" non mi piace perchè è considerata un "surplus" dai Professionisti ( vedere le monete slabbate dagli Americani ) ma quasi sempre è artificiale. Comunque anche questo non è un problema perchè con il passare degli anni acquisterà una patina brunastra, meno piacevole forse, ma più naturale. Detto questo mi complimento con Te per l'ottimo acquisto e posto lo stesso millesimo, in conservazione sicuramente inferiore. Buona Serata, Beppe2 punti
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Spero mi scuserai per la franchezza, ma hai scelto il referente sbagliato. L'Azienda per guadagnarci qualcosa dovrebbe farti pagare il tuo esemplare unico il prezzo di cinquanta pezzi, che è il loro quantitativo minimo : un cifra improponibile per cui correttamente a mio avviso rinunciano all'ordine, non ci trovo nulla di strano. Poi, come ha detto Komodo, se trovi un artigiano.....2 punti
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Segnalo tra gli assi dell’Impero Romano questo esemplare della NAC 98 che raffigura sul rovescio un arco sormontato da due statue equestri e tre prigionieri con le mani legate dietro la schiena e un ufficiale alle spalle che avanzano verso l’arco. The Roman Empire Galba, 68 – 69 As, Tarraco (?) circa September to December 68, Æ 8.78 g. SER GALBA IMP AVGVSTVS Laureate head r., globe at point of bust. Rev. [QVA]DRAGENSVMAE REMISSAE Arch surmounted by two equestrian statues; to l., three captives, hands tied behind their backs, advancing r. below and towards arch with an officer behind them. C 166. BMC 205 note *. Kraay, HGG –. RIC 84. CBN –. Extremely rare and possibly the finest specimen known. An unusual portrait and a very interesting reverse composition. Dark green patina and good very fine This extremely rare coin with the victory arch is probably the finest known example of this type. Literature includes few examples, all in poor condition. AMP. Starting price: 2.800 CHF - Estimate: 3.500 CHF - Result: 4.000 CHF Il rovescio di questa interessante moneta commemora la remissione del consueto 2½% di tasse o dazi doganali (quadragensumae remissae remissae) riscossi sulle merci che attraversavano i confini provinciali e che Galba aveva concesso alle province di Spagna e Gallia per avergli prestato sostegno durante la guerra civile. Non si conosce la posizione dell'arco equestre raffigurato sul lato destro del rovescio, e in realtà potrebbe anche non essere esistito ma essere invece una costruzione pianificata che Galba non costruì mai a causa del suo breve regno o di un mero immaginario militaristico destinato ad attrarre le legioni, quattro delle quali erano di stanza in Spagna. Se si tratta di un arco che Galba progettava di costruire, allora si tratta di ironia della sorte considerata la sua reputazione di parsimonioso.2 punti
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No. Il D/ della piastra NAC è decisamente ben superiore a quello InAsta!2 punti
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Credo che sia la prima volta che scrivo qui. In questi giorni non lavoro, ma, come d'abitudine, oggi mi sono svegliato prestissimo. Ho acceso la TV e ho trovato una trasmissione che parlava di Eugenio Montale. Tra le varie poesie, e' stata letta questa. Sicuramente la conoscerete. E' stata scritta per la morte della moglie. E' molto toccante. Credo che pochi siano riusciti a descrivere in poche righe contemporaneamente e così bene la grandezza dell'amore e la solitudine della morte. Eccola: Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. Ciao da Stilicho2 punti
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Tornando al tema della discussione, giorni fa, per semplice curiosità, ho acquistato un tagliacarte in argento con incastonata una piccola moneta olandese degli anni quaranta. L'oggetto è un po' "vissuto", ma carino.2 punti
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Questa è per @Hirpini MARIA ROSARIA Maria Rosaria vola fra lacrime e le zucche e i cardellini e abbraccia due bambini piccoli ancora senza mascherina e sogna e canta e aspetta che s'addormenti il giorno e la notte la baci... ora s'acquatta dietro un vecchio marmo ma cosa c'è? Cos'è? Dai, sai, mi sembra sembra proprio la farina dei cieli che la accarezza lieve... ha il gusto antico e dolce della prima neve.2 punti
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Ok, probabilmente hai ragione, ed essendo il IV secolo uno di quelli dove devo sempre imparare, metto in saccoccia anche queste info e valutazioni Si impara sempre qualcosa Grazie Alain2 punti
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Buongiorno a tutti, la mia Napoletana di oggi è tra le tipologie che preferisco. ? 9 cavalli Ferdinando IV 1791 Credo sia scampata ad un incendio. Cosa trovate di interessante in questa moneta? Saluti Alberto2 punti
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Buonasera Rocco @Rocco68, nella mia modesta raccolta di Piastre quel falso stonava e io non riuscivo a guardarlo di buon occhio. Era l'unico. Da te sicuramente starà meglio. Non mi devi ringraziare perchè io sono sempre tuo debitore. Debitore di cosa? Di tutto quello che mi hai insegnato e mi continui ad insegnare.2 punti
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@1412luigi che ti dico, ti dico che solo pochi giorni fa è mancata Maria Rosaria, la mia più grande amica. Con lei condividevo le mie passioni, e le sue. Non era numismatica e di monete tranne la storia che i nostri tondelli romani portano con sé, non capiva nulla. Però a volte le parlavo delle nostre discussioni e lei mi ascoltava. Un giorno mi lasciò sbalordito quando inaspettatamente mi chiese: -Hai sentito ancora @Massenzio? Un altro giorno mi chiese dei miei cardellini, quelli che frequentano il mio balcone per becchettare i semini di una pianta che gli piace tanto. Mi venne da scrivere e subito le risposi in qualche rigo cui diedi anche un titolo, "Un orticello di zucche" (ma lei davvero aveva piantato nel piccolo giardino delle zucche gialle e ne andava orgogliosa.) Questi sono i miei cardellini: Dunque aveva chiesto dei miei cardellini e questo è quanto le scrissi (scrissi perché certe cose è più bello leggerle che ascoltarle), i pochi righi che le dedico un'altra volta:2 punti
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Ciao, parto io con una cosa semplice, con una moneta di cui mi sono occupato in una discussione: Si tratta della RIC II Nerva 93, sesterzio, zecca di Roma, anno di emissione 96-97 d. C. D/: IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS III PP: busto di Nerva, laureato, a destra R/: VEHICULATIONE ITALIAE REMISSA: due muli (o mule) che pascolano; dietro di loro un carro; SC in esergo Quella riprodotta sopra e' l'esemplare custodito al Munzkabinett di Berlino. Cosa significa questa moneta? Augusto fondò il sistema di trasporto imperiale, il cursus publicus, che sostituì il sistema tradizionale dei tabellarii o messaggeri privati per trasmettere informazioni governative e comandi militari in tutto l'Impero Romano. Ecco cosa dice Svetonio: «Affinché si potesse facilmente e più rapidamente annunciargli e portare a sua conoscenza ciò che succedeva in ciascuna provincia, fece piazzare, di distanza in distanza, sulle strade strategiche, dapprima dei giovani a piccoli intervalli, poi delle vetture. Il secondo procedimento gli parve più pratico, perché lo stesso portatore del dispaccio faceva tutto il tragitto e si poteva, inoltre, interrogarlo in caso di bisogno.» (Svetonio, Augusto, 49) Il cursus publicus divenne una delle più grandi istituzioni governative dell'antichità. Funzionava grazie a una serie di alloggi di tappa (mansiones) e di postazioni di scambio intermedie (mutationes) lungo il percorso delle strade romane. La mansio era un edificio dove ci si poteva rifocillare e passare la notte; la mutatio era un edificio dove in più era possibile trovare delle cavalcature fresche (la parola mutatio significa in effetti scambio, inteso come scambio proprio di cavalli). Il costo di gestione del cursus publicus, all’epoca, gravava sui privati cittadini. Era il cosiddetto munus vehicularium. In cosa consisteva questo? Il munus in generale era un "dovere", un "obbligo", di fornire un servizio o un contributo alla propria comunità. Nelle fattispecie del munus vehicularium, in sostanza, per far funzionare il trasporto pubblico, i funzionari governativi, gli appaltatori imperiali e i magistrati locali imponevano ai privati cittadini di svolgere la mansione richiesta, ovvero quella di trasporto dei messi utilizzando i propri veicoli e animali (e non mancavano come è facile immaginare abusi per interessi personali). Le comunità interessate però non ricavavano alcun guadagno da tutto ciò, ma anzi (come e’ facilmente intuibile) erano fortemente penalizzate e per questo venne stanziato un sistema di risarcimenti. In realtà molto raramente tali risarcimenti andavano a coprire (anche solo parzialmente) i costi e le spese subite. Anzi, sotto Domiziano, tale attività (con la diffusione del servizio ed il conseguente aumento degli abusi dei funzionari imperiali) diventò particolarmente onerosa per i cittadini italici. Si rese pertanto necessario prendere provvedimenti drastici e di ciò si occupò Nerva che decise di riformare il sistema. Con la moneta in questione Nerva pubblicizza proprio la sua riforma promettendo che il governo imperiale avrebbe coperto in futuro i costi del cursus publicus. In sostanza indica che il peso della posta imperiale non avrebbe più gravato sull'Italia perché delle spese di gestione si sarebbe occupato direttamente il fisco (Vehiculatione Italiae remissa: tolto all’Italia l’obbligo di sostenere il servizio di trasporto). L’attenzione di Nerva verso gli italici non era in realtà proprio casuale: egli stesso era umbro di nascita, di Narni (Narnia). Questo provvedimento rientra in effetti in una politica globale di sgravi fiscali e di incentivi che dovevano favorire proprio le comunità italiche. Buona giornata da Stilicho2 punti
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Volevo raccogliere in questa discussione qualche aneddoto su delle monete che sono state usate per un diverso scopo rispetto a quello per cui sono nate. Io ho solo un ricordo ed un oggetto, magari ci saranno tante altre circostanze curiose possibilmente non prelevate dal web. 25/30 anni fa vidi in una officina un agricoltore intento a molare un 100 lire minerva, in buona sostanza ne aveva smussato una parte a taglio per usarlo come cuneo per bloccare una accetta al manico. Gli chiesi perchè rovinare un 100 lire, sono pur sempre dei soldi, mi risponde che un cuneo costava ben 250 lire. Pensai che era comunque un peccato rovinare un 100 lire, ma nello stesso tempo quella semplice soluzione mi sembrò geniale. E poi mi mostro sotto un tagliapasta in mio possesso del periodo della Prima Guerra Mondiale.. Ci vuole la lente d'ingrandimento per intravedere qualcosa del suo passato di moneta... comunque è stato utilizzato un pezzo da 10 centesimi di Vittorio Emanuele II°, a suo tempo mia nonna mi disse che era molto più conveniente farselo così che comprarlo o farselo costruire appositamente dal fabbro.1 punto
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Altra discussione nel forum da leggere: Valore delle merci nel Medioevo1 punto
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Se Accettano Dracma ma non tetradracma e didracma non ne farò un Dramma....1 punto
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Ciao Rocco, chi non scrivere in questa discussione non significa che non sia interessato alla stessa. Io e molti altri utenti leggiamo e impariamo, anche se non interveniamo. Quindi continua a mantenerla viva e interessante!1 punto
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Bracciale da donna fatto con le monete in argento da 1/4 di Real del Guatemala mi sono sempre chiesto l'incisione KENYA a cosa si riferisse...............1 punto
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Bellissimo qfdc/fdc con lustro . Eccezionale il tuo @El Chupacabra .1 punto
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Ciao Jagd : da noi certi contadini scoglievanole monete di rame da 1 e 2 soldi per ottenere il solfato di rame (il "verderame") da nebulizzare sui filari di vite, contro i parassiti. Saluti !1 punto
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Belle monete i 9 cavalli...questa ha vissuto parecchio e di particolare vedo quelle due lettere s e h? al dritto...non sembrano frutto di una collisione di coni, sono 2 lettere che per dimensione non corrispondono...chissà come si sono impresse lì. Saluti.1 punto
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Nel denario di Publio Licinio Nerva è illustrata una scena di voto, che, a seguito della Lex Gabinia Tabellaria, doveva svolgrsi "per tabellas", e quindi per iscritto; nel catalogo Lamoneta la scena del rovescio è così descritta: Scena di voto: la figura a sinistra salita sul ponte riceve una tabella (o tesserae) dal rogator visibile a mezzobusto dietro una fitta transenna rettangolare (il pons o ponticulus). A destra un'altra figura votante depone la tabella nell'urna (la cista). Sullo sfondo tre linee parallele orizzontali (i saepta). In alto a destra una barra (oppure lo scabellum) su cui sta una tavoletta con inciso: P https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G247/11 punto
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Buongiorno a tutti, Rocco trovo interessante questa moneta, ho provato a confrontarla con esemplari in rete, ma non riesco a focalizzare bene, un segno di ribattitura lo noto sulla parte posteriore della testa, e anche sulle sigle MC. Poi mi sembra di intravedere una E evanescente davanti al busto..Per il resto non ne vengo a capo. Saluti Alberto1 punto
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@grunf Già vista a suo tempo (Ranieri). E comunque questo è scontato in alcuni casi, ma nello specifico l’usura è evidente anche in foto!1 punto
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Buona giornata La prima riguarda un fiorino d'oro di Firenze, a nome di Gian Gastone de Medici La seconda è uno zecchino d'oro di Venezia, a nome del Doge Giovanni Corner La terza è uno scudo d'oro di Bologna, a nome del PapaClemente VII Con foto così piccole, senza dati di peso e diametro e per due monete limitate ad una sola faccia, è difficile darti ulteriori indicazioni. Piuttosto mi pare di vedere che per le prime due c'è un sottostante cartellino .... nessuna indicazione è riportata su quello? saluti luciano1 punto
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c'è L? e B razione "fast" OS a' CELEBRAZIONE FASTOSA Ciao da Stilicho1 punto
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...per quanto riguarda altri gettoni americani ho trovato questo per studenti di Beaver Falls (Pensylvania) (PA65B)1 punto
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Grossa medaglia settecentesca mm.42x45, al D/: SAN BERNARDO di CHIARAVALLE abate e dottore della chiesa, è raffigurato mentre ha una visione della Madonna. R/: S. FRANCESCO di PAOLA, S. FELICE DI CANTALICE in Puglia, cappuccino, S. FEDELE da SIGMARINGEN cappuccino, S. SERAFINO di MONTEGRANARO frate laico cappuccino. Spero di aver identificato esattamente i 4 santi del rovescio.1 punto
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Buongiorno a tutti, la mia Napoletana di oggi. 3 Grana I0I0 Gioacchino Murat Saluti Alberto1 punto
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Grazie ad Apollonia per aver vivificato la sezione con questa medaglia molto interessante da un punto di vista tipologico. Trovo invece eccessivo il realizzo trattandosi di un riconio e per di piu’ di bronzo. Se tanto mi da’ tanto cosa dovrebbero realizzare degli argenti originali del 1600?1 punto
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Il problema è che non è così semplice dimostrare in maniera incontrovertibile cosa sia falso e cosa no, oltretutto una buona parte del genere umano non è interessata ad appurare e conoscere la verità, anche quando sia possibile in concreto verificarla, in tanti tifano e seguono la "verità" che a loro aggrada, per convenienza, condizionamento o attitudine personale, senza discostarsene quasi mai, se a questo si aggiunge che il potere, la politica e l'economia campano in gran parte sull'occultamento o la manipolazione dei fatti proprio come si evince dall'operato di molti giornalisti e responsabili dei media... Si può facilmente comprendere come perseguire legalmente la diffusione di falsità sia irrealizzabile in concreto, al massimo si risolverebbe nel solito conflitto tra chi riesce a imporre con l'avallo della legge le proprie falsità a scapito di altre come avviene nelle dittature...Di giornali che riportano assurdità, menzogne, fesserie, ce ne sono in abbondanza, tuttavia perché vendano bisogna che le cacchiate scritte incontrino i gusti di un pubblico sufficientemente numeroso, il marketing esiste per questo...1 punto
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Non era solo una risposta scherzosa. Alcuni mesi or sono un commerciante mi ha raccontato di interesse dei collezionisti cinesi per la medaglistica riferibile al loro paese (si parlava della medaglia di Pio XI per i martiri cinesi). Aggiunse che qualcuno aveva allargato la collezione ad altre medaglie di Papa Pio XI. Sulle emissioni medaglistiche di Innocenzo XI per il ricevimento degli ambasciatori cinesi sono stato impreciso nel post precedente . La emissione originale si caratterizza per il millesimo 1688 indicato nel rovescio (annno XII di pontificato); e con essa ( non con quelle non datate) si coordinano i riconi postumi di Hamerani e Mazio. Nella coniazione originale di questa medaglia la piega del camauro appare sotto la lettera U di INNOCENTIUS; poi si nota nel conio una vistosa frattura/escrescenza (asta Thalech). Probabilmente il conio viene rifatto e la piega nel camauro è nel nuovo conio sotto la lettera S di INNOCENTIUS. A questa ultima tipologia appartiene la medaglia della recente vendita di Bertolani, che per l'accuratezza del conio proviene probabilmente dalle riconiazioni settecentesche degli Hamerani e non da quelle ottocentesche del Mazio. E' invece originale la medaglia recentemente venduta da Corinphila, nella quale è confermata l'alta valutazione. In asta Thalech la medaglia risultò invenduta.1 punto
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Altra medaglia di S. BRUNO, simile col Santo davanti al crocifisso1 punto
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SAN BRUNO o BRUNONE Certosino 1030-1101 Nato in Germania, vissuto nel suo paese, poi in Francia e Italia in Calabria. Per saperna di più: http://santiebeati.it/dettaglio/29400 Viene rappresentato in abito da Certosino, con la stella sul petto e in fronte, la mitra e il pastorale ai suoi piedi, il teschio e un Crocifisso a forma d'albero. I suoi attributi: il crocifisso, la mitra, un teschio, tre rami d'ulivo, il globo ai suoi piedi.1 punto
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L'avevo conservato tra i miei ricordi di ragazzino in garage. Serviva per la gettoniera degli ascensori negli anni '50 / '70 (chi la prevedeva naturalmente) : Si inseriva la monetina nell'apposita feritoia e si sceglieva il piano dalla pulsantiera, al primo sussulto dell'ascensore prontamente si tirava su la cordicella, la monetina veniva così recuperata. non sempre.... :D1 punto
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o allora che dire di questa "fusaiole"(mi dispiace nome in Italiano non so)....con il suo bucco in parfeto centro.... -_- ....che faceva girare come una trottoia(toupie),il stecco di legno,o osso per fare filo......ne i ditti delicati di donna.... -_- il "thrace"e la providenza...... :lol:1 punto
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saluti tutti...... :) ....ecco portata in ciondolo.......quella bola di Innocento... ^_^ ....certamente con orgoglio e onore da quello che avra ricevuto un suo corriere importantissimo.......1 punto
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