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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/18/20 in Risposte
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Buongiorno e buona domenica a tutti, si Beppe, @giuseppe ballauri, la prima non si scorda mai, ma sono pur sempre un donnaiolo Numismatico.. ? La mia Napoletana di oggi è... 8 Tornesi 1796 Ferdinando IV Saluti Alberto6 punti
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Buona domenica a tutti. Non ho capito perchè si sia sollevato un polverone su una questione molto semplice: l'interesse per una data monetazione varia nel tempo, e nel tempo varia anche il prezzo di acquisto per le monete di quel periodo. In questo periodo è esploso l'interesse verso il periodo vicereale, sia Napoletano che Siciliano. circa 5 anni fa i pezzi da 4 tarì siciliani te li tiravano dietro, ora vanno a ruba e il prezzo è raddoppiato. Nel 2015 o 2014 presi a 250 euro uno scudo da 12 tarì di Filippo III, ora ce ne vogliono 1000 per la stessa moneta. Sempre in quel periodo rinunciai a un 6 tarì dello stesso regnante, sperando di prenderlo in seguito, e ora non mi viene proposto a meno del doppio. Parimenti, negli ultimi tempi è crollato l'interesse verso il periodo svevo-angioino, vari collezionisti che conosco hanno dismesso la loro collezione per dedicarsi ad altro. Io sto acquistando monete che vari anni fa si trovavano al doppio (i mezzi denari svevi). In tutta onestà, con un pizzico di egoismo (forse più di un pizzico) spero che il mercato si riprenda dopo che la mia collezione sia stati quasi completata. Io colleziono Tutta la monetazione Siciliana dai bizantini al 1816. E' chiaro che muovo i miei acquisti (ma non i miei interessi) dove i prezzi, in quel dato periodo, sono più bassi. Come l'interesse si muova da un periodo storico all'altro per me rimane un mistero, ma certamente la capacità di bravi numismatici e collezionisti nel risvegliare l'interesse verso un certo periodo, attraendo quindi nuovi collezionisti, è fondamentale.6 punti
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Curiosissima moneta , il mezzo poi .. una chicca ! Posto qui il mio denaro regale: 0,66 g5 punti
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Colpaccio di oggi ? taglio 1 centesimo Nazione Vaticano anno 2004 tiratura 85000 condizione bb/spl città Genova note4 punti
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Cari Lamonetiani, porto alla vostra attenzione questo Dollaro in argento che commemora il centenario dell'apertura (1886-1986) di questo isolotto ai flussi migratori (altre fonti indicano 1892 come data d'inizio). La "porta dell'America" fu operativa fino al 1954 vedendo passare oltre 12 milioni di immigrati. Oggi ospita l'Ellis Island Immigration Museum. Questa moneta venne offerta anche in coppia col Mezzo Dollaro (di rame placcato in rame-nichel) sempre sul tema dell'immigrazione all'ombra della Statua della Libertà):3 punti
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Buona Serata Amici, restando nel tema del "Re Lazzarone" ( che peraltro mi è molto simpatico) posto una Piastra del 1789 ( data che tutti ricordano ). Spero vi piaccia, anche se è piuttosto "vissuta" Saluti Beppe3 punti
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Continuando con la monetazione Angioina, con Carlo II abbiamo la coniazione del Saluto, introdotto da Carlo I3 punti
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Qualche istantanea del pomeriggio.... La mattina non sono riuscito a fare foto, c’è stato parecchio movimento e quindi la mia attenzione era su aitro. Si sono viste parecchie facce nuove come clientela e questo è importante. Commercianti mediamente soddisfatti (meglio quelli che hanno già partecipato precedentemente, con clienti ormai consolidati). A tal proposito ho sottolineato l’importanza che un commerciante consolidi la sua presenza nel tempo. E soprattutto che dia la sua disponibilità per tempo. Quest’anno è stato ed è particolare, avevo il timore che il Covid (la decisione di confermarlo da parte mia è stata recente) e la contemporaneità di Pordenone, creassero deficit. Invece la presenza è stata più che lusinghiera, sicuramente in ulteriore crescita rispetto al 2019. Il mio intento è di continuare su questa strada tracciata, che mi pare venga apprezzata; di un convegno piccolo sì, ma in una location attrezzata, comoda da raggiungere, con una contemporanea parte culturale, con costi calmierati per i commercianti (visto che lo sono anche io). Insomma quel mix necessario a differenziare una manifestazione nel mare magnum delle omologhe iniziative. Molti commercianti hanno confermato la loro presenza anche per il 2021 e qualche commerciante nuovo ha anche annunciato la sua presenza. Con “problemi” di abbondanza, consolidati, penseremo a nuove locations (che ci sono). Un rinnovato ringraziamento anche a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione ed in particolare il Circolo Numismatico Patavino ed il Circolo Filatelico Numismatico di Noale che mi appoggiano con un validissimo contributo informativo. Un ringraziamento particolare ai relatori che in poco tempo sono riusciti ad attrezzare relazioni apprezzate ed ad Andrea Melchioretto che ha gestito egregiamente questa sezione. Arrivederci al 2021 e....., teniamo botta!! Stefano Palma3 punti
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Un altro esemplare pesumo unico apparso nel catalogo d'asta Sambon-Giliberti del 10 dicembre 1921, lotto 1144. E dove andò a finire la prestigiosa moneta. Fonte: Luca D'Orazi, Canessa una famiglia di antiquari, p. 71.3 punti
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"Alice udì un suono come se ci fosse stata una locomotiva a vapore in azione. – È solo il re rosso che dorme – disse Piripipù. – Sta sognando e che cosa sta sognando secondo te?- – Nessuno può indovinarlo – disse Alice – Ma certo, sta sognando di te. E se smettesse di sognare di te, dove credi che saresti?- – Dove sono ora, naturalmente – ribatté Alice – Niente affatto – disse Piripù sprezzante – non saresti in nessun luogo. Perché tu sei soltanto un qualcosa dentro il suo sogno! Se il re si svegliasse, tu spariresti e ti spegneresti – puff! – come una candela. " (Lewis Carroll - Attraverso lo specchio - 1871) Non mi sembra una teoria molto originale, la conosceva perfino Piripù Piuttosto, che succede se va via la corrente e il computer si spegne? Spero avranno almeno un gruppo di continuità petronius2 punti
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ti ringrazio @fedafa, in un certo senso sembra quasi che questo tipo di ritratto semplice ma al tempo stesso così d'impatto sia il preludio al ritratto fiosionomico e fisiognomico che non molti anni dopo, con Ferdinando I d'Aragona, trova la sua prima e a mio umile avviso massima ed ineguagliata espressione (non a caso è considerato il primo vero ritratto rinascimentale su una moneta, sul ducato prima e sui coronati poco dopo)2 punti
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A me così andrebbe più che bene, e secondo me già ci siamo su quella cifra, se non di più.. spettacolare! Peccato che c'è solo il fronte..2 punti
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In primis dovrebbe cancellare o quantomeno modificare il post di di apertura della discussione stessa, ma credo sia una cosa alquanto indigesta visto che la mano di chi ha aperto la discussione e di chi, sotto le vesti del CDC che ha deciso di cancellare i post che ha ritenuto "offensivi" in modo arbitrario, siano palesemente la stessa... Quindi di cosa stiamo parlando?...2 punti
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Buongiorno. Sarebbe utile una motivazione e conoscere le regole infrante, magari con un riferimento al regolamento del forum. Con la speranza che tali provvedimenti vengano attuati con lo stesso criterio in tutte le discussioni e, soprattutto, senza fare distinzioni tra utenti.2 punti
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La tiratura dello scudo 1825 per Bologna è stata di 31.259 esemplari (coniati con quella data tra il 1826 e il 1829). Il 1825 Roma 3.682 es, il 1826 di 5.980. Dunque Bologna decisamente più comune. Da un punto di vista tecnico lo scudo è a mio avviso meno ben riuscito di quello della zecca capitolina, presentando una quasi costante debolezza al diritto sul piviale e, al talora al rovescio (figura della Chiesa o triregno). Per quanto riguarda l'esemplare alla base di questa discussione, concordo con un BB (o BB+ fa poca differenza) purtroppo ulteriormente penalizzato dal graffio del rovescio.2 punti
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Ringrazio Eliodoro per aver postato questo minimo. Affiancare poi i due nominali rende subito l'idea della differenza fra le due monete. Un quarto di grammo in cui è racchiusa tanta di quella storia sulle riforme dell’epoca. Nonostante la famosa riforma monetaria voluta da Carlo I d’Angiò, i denari circolanti continuavano ad avere un contenuto di fino molto basso al punto che il papa stesso intervenne presso i regnanti napoletani per riformare la monetazione in biglione. Sotto Carlo II d’Angiò, papa Martino IV, sui piani di San Martino, il 30 marzo 1283, chiese la coniazione di buona moneta: “permittimus, atque statuimus, quod de cosilio proborum et legalium virorum habentium huiusmodi rei peritia, cudi faciemus monetam bonae tenutae, pretii, et valoris, secundum quod statui praedictarum expedite. Pro qua expenda non fiat collecta, nec distributio, sed dabitur campsoribus, et aliis mercatoribus ea volenti bus sponte recipere, et praefata moneta erit perpetua, nec mutabitur aliquo tempore, sed in suo pretio et statuto obseruabitur”. Richiesta poi ribadita, nel 1285, da papa Onorio IV. Carlo II mantenne la promessa solo nel 1289 facendo coniare il denaro regale con la sua medalea. Il primo documento, ad oggi, che parla di queste monete risale al 15 marzo 1290. Testualmente: “cuduntur in regia sicla Neapolis et monetam parvam denariorum vocatam regalis que in eadem sicla cusa est et cudentur […] et pred[icta] parvam monetam denariorum qui dicuntur regales ad rationem de denariis XL seu medaliis LXXX denariorum ipsorum pro tar. auri uno ponderis supradicti”. Quindi a Napoli si batte una moneta chiamata regale, al cambio di 40 pezzi per tarì ed ovviamente la sua metà a 80 pezzi per tarì (le monete postate da Eliodoro). La lega era nettamente migliore a quella dei denari precedenti, composta da 1 oncia e 13 sterlini d’argento e 10 once e tre sterlini di rame. In realtà però i saggi effettuati dal Sambon rivelano una percentuale più bassa d’argento. Forse le intenzioni erano buone ma già nel 1292 il cambio prefissato non veniva più rispettato e per un tarì servivano 54 denari regali (o 108 medalee): “habebat filiationi tuae lictera nuper culmini nostro missa quod denarii qui sub iudicio per Curiam nostram pretio de quadraginta per tarenum in sicla nostra Neapolis de mandato nostro cuduntur, pro maiori parte repudiantur, et quod tenutam non habent eidem pretio competentem ad probam enim ignis, ut scribis, decrescunt in tertia parte valoris ipsius, quo sit, ut ex defectu tenute ipsos expendio oporteat una quinquaginta quatuor per tarenum”. Si cercherà successivamente di riformare nuovamente le emissioni in biglione stabilendo di coniare tre nuovi nominali: il denaro, il ½ denaro ed il ¼ di denaro (petitta) con un contenuto di fino che avrebbe permesso il cambio con il tarì rispettivamente con 20 denari (in pratica il denaro equivaleva al grano di conto), 40 medalee ed ottanta petitte: “ adhibitis egro fidelium et peritorum consiliis que fuerint adhibenda, protinus novam monetam de predicta tenuta turonensium de turonis in sicla predicta cudi facias sine mora in denariis, medaliis et petictis, sub forma, signis et descriptionibus subnotatis, quos quidem denarios karolenses parvos, medalias autem parvas medalias ad diferentiam karolensium et medaliarum aurum et argenti volumus nominari. Monetam vero predictam eius fieri volumus ponderis et valoris quod ex causa karolensis parvi viginti aut medalie parve quadraginta vel petitte octoginta per tarenum perpetuo communitus expendantur”. Di queste monete però non vi è traccia e presumibilmente non furono mai coniate. La conferma che le reali volontà del sovrano fossero diverse da quanto richiesto dall’autorità papale la troviamo nel 1299 con la nascita del denaro gherardino. Un nuovo tipo di denaro che si sarebbe dovuto scambiare per 80 pezzi a tarì ma che per il suo basso contenuto di fino veniva scambiato per 120 pezzi per tarì (E furono fatti per ispendersi per lo Regno li 6 de’ detti gherardini piccioli per 1 grano). Spero di essere riuscito a far comprendere quanto importante sia questa monetina e quanta storia si celi dietro di essa, scusandomi in anticipo per la mia prolissità.2 punti
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Buonasera. Piccola discussione per mostrare un po’ i nostri gioielli. Qual’è il pezzo più raro della vostra collezione? inizio io. Se dobbiamo riferirci alla rarità intesa dai cataloghi direi l’1 lira Umberto I 1894. Se poi andiamo a considerare il decreto con minore tiratura che posseggo a memoria mi viene in mente il mio 1000 lire Capranesi 16/7/1940 con soli 1 milione e 800 mila esemplari stampati. I vostri invece ?1 punto
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Cari Lamonetiani, ecco un'altra commemorativa che a me piace tanto: 500 Lire "Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico - Duino" 1985 coniata in 126.211 esemplari. In quell'anno, la vendita delle monete ha consentito di finanziare il Collegio con un contributo di 3 miliardi di Lire (legge 236/85). Al D/ al centro si trova lo stemma della Regione Friuli-Venezia Giulia attorniato da monumenti-simbolo della stessa: la loggia del Lionello di Udine, il palazzo comunale di Pordenone, la cattedrale di San Giusto di Trieste ed il castello di Gorizia, nel giro è posta la dicitura "REPVBBLICA ITALIANA"; la firma dell'autore Eugenio Driutti (nato a Tarcento nel 1949, è anche l'autore del Centesimo di Euro italiano) è posta sotto la raffigurazione della loggia; in basso sta una stella. Al R/ al centro si trova l'emblema del Collegio del Mondo Unito, sopra è riprodotto il Castello di Duino, sotto di essi si trovano la data, delle onde stilizzate, l'indicazione del valore, il segno di zecca "R", nel giro è scritto "COLLEGIO DEL MONDO UNITO DELL'ADRIATICO-DUINO" Nel C/: "PACIS DISCERE MORES" in rilievo. Il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico O.N.L.U.S. (in inglese UWC Adriatic o UWCAD) è una scuola indipendente, facente parte dei Collegi del Mondo Unito (UWC - United World Colleges), un movimento internazionale che riunisce studenti con lo scopo di promuovere la pace e la cooperazione internazionale. La scuola è frequentata da circa 200 studenti, di età compresa tra 16 e 19 anni. Il Collegio offre un programma di studio biennale finalizzato al conseguimento del Baccellierato Internazionale, un esame equipollente alla Maturità Italiana. La scuola è situata nel villaggio di Duino, comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste, Friuli-Venezia Giulia. La scuola è stata fondata nel 1982, con il contributo della Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia e del Ministero degli Affari Esteri, che sono ancora i due maggiori sostenitori del Collegio dal punto di vista finanziario. (da Wikipedia)1 punto
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Grazie anche a te Pietro per il tempo che mi hai dedicato. @doppiopunto, le ho fatte male e chiedo scusa ☺️ Nell'attesa delle mie nuove foto sul Cavallo di Carlo V, vorrei disturbarvi per la classificazione di questo 2 Cavalli di Filippo II Ho notato una Corona molto piccola, al rovescio e la S di HIERVSAL quasi assente1 punto
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Ciao non è fuso, come giustamente ha anche scritto Genny; ovviamente riuscire a compredere il marchio tra le colonne, così come hai messo le foto è pressoché impossibile; al di là del marchio tra le colonne è anche difficile capire se sia un tipo con la legenda comprensiva della R stilizzata dopo la parte del motto PLVS...questo già sarebbe una parte importante per una corretta classificazione. E' comunque un tipo con la croce potenziata (al rovescio) priva di altri simboli (cerchietti oppure globetti), ma dato che la croce vuota è presente sia nei tipi con R stilizzata che in quelli privi....non si può accostarlo ad uno dei due suddetti. Almeno per adesso rimane nel limbo.1 punto
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@Rocco68 Difficile classificarlo con sicurezza visto che, almeno io, non riesco a decifrare il simbolo tra le colonne che possono essere diversi... Non esistono cavalli fusi, probabilmente ti ha tratto in inganno la spessa e granulosa patina verde che lo ricopre...1 punto
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Che "pena" mi fa , vedere incapsulato L'Aureo di Brutus, in una scatola sigillata dalla NGC.1 punto
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TAGLIO: 2 euro cc NAZIONE: Italia ANNO: 2020 A TIRATURA:3.000.000 CONDIZIONI: qfdc LOCALITÀ: Massa Lubrense(NA) NOTE: news1 punto
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sapere se sono giudicare autentiche completerebbe l’identificazione dando il giusto valore alle monete da te postate. @dux-sab scrive lo fa con cognizione di causa.1 punto
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Cari Lamonetiani, ecco una medaglia emessa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del 1° Centenario dell'Unità d'Italia a cura della Numismatica Italiana coniata dalla Zecca dello Stato a Roma a firma Pietro Giampaoli e in Au 900. Al D/ abbiamo gli Artefici dell'Unità: Vittorio Emanuele II, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini. Al R/ donna (L'Italia, la Libertà,..?) reggente una torcia fiammante ed alla guida di una quadriga al galoppo su di una striscia zodiacale incentrata sui Pesci (19 febbraio-20 marzo) che, essendo l'ultimo segno dello Zodiaco, quello che prepara a un nuovo ciclo del Sole lungo l'eclittica, sono generalmente considerati il più geniale fra i segni. Hanno, fra tutti, il compito di creare un estroso disordine, dal quale possa partire un nuovo ciclo terreste di qualità superiore. La quadriga al galoppo è lo stesso tema ripreso dal Veroi per le 500 Lire d'argento commemorative anch'esse del Centenario dell'Unità italiana.1 punto
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8 pani totali (5+3) vengono fatti in 24 pezzi, ne consumano 8 pezzi a testa. chi ha dato 3 pani (9 pezzi) ne consuma 8 pezzi e contribuisce per un solo pezzo, ha diritto ad una sola moneta (1/8 di 8 monete) chi ha dato 5 pani (15 pezz) ne consuma 8 pezzi e contribuisce per sette pezzi, ha diritto a sette monete (7/8 di 8 monete)1 punto
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Aggiungo l’ultima foto dove in Giallo, ma soprattutto in Blu, si evidenziano gli elementi comuni.1 punto
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Le foto troppo diverse tra loro mi hanno indotto a credere che fossero 2 o addirittura 3 esemplari diversi, decisamente troppi per una moneta del genere, quindi mi è venuto il dubbio e di conseguenza sono andato a fare i dovuti paragoni...1 punto
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Ti ripeto, ogni parere è più che bene accetto. Io sono nuovo di questo mondo e ho tantissime cose da imparare. Quando una persona mette a disposizione degli altri la propria esperienza va sempre ringraziata e, anzi, guai a prendersela. Farò sicuramente tesoro del tuo consiglio per i miei prossimi acquisti. Forse mi sono lasciato prendere troppo la mano dalla frenesia da primo acquisto ?1 punto
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Al momento il convegno è confermato, mentre asta è rimandata a novembre1 punto
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Io sono riuscito a contattarli telefonicamente e mi hanno assicurato che entro ottobre tutti riceveremo le restanti monete, eccetto la Divisionale proof..., la cui spedizione è prevista per novembre.1 punto
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Le foto che allego sono inguardabili, ma le medagliette sono cucite su un nastro che in questo momento si trova in un cofano che ho altrove : le mostro giusto per darti una idea di come ogni Comune le realizzasse a suo piacimento. Saluti. @carvacco1 punto
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Ciao, purtroppo sono monete molto comuni, tutto quello che hai elencato vale solo qualche euro. Le corone ceche sono ancora in circolazione nel proprio paese di origine, attualmente il cambio di circa 27 corone per un euro. Conservale, alcune sono molto belle non aumenteranno mai di valore, ma sono tutte diverse ed ottime per iniziare una raccolta di monete del mondo.1 punto
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DE GREGE EPICURI Al rovescio, generalmente, non comparivano frasi di significato "originale", ma solo il nome della colonia. In questo caso, dovrebbe essere (più o meno abbreviato): ANTIOCHIA COLONIA CAESARIA.1 punto
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Purtroppo all'ultimo non sono riuscito ad esserci... peccato. Comunque, anche considerando le difficoltà del periodo, mi sembra di capire che sia andata bene. L'anno scorso, pur senza covid, gli animi non erano così positivi. Per cui complimenti all'organizzazione e un saluto a distanza a chi avrei voluto incontrare oggi.1 punto
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Un buon convegno davvero, al mattino consistente afflusso. Da ripetere e migliorare ancora ma è diventato una bella e positiva realtà del Triveneto. Un ringraziamento a chi ha organizzato e partecipato e sicuramente da menzionare il sig. Palma.1 punto
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1) Il servizio nelle Filippine e la II Guerra Mondiale. Nato nel 1880 da una famiglia di militari di professione da generazioni, Douglas MacArthur dapprima partecipò alla I Guerra Mondiale sul fronte francese con il grado di Colonnello. In seguito, le sue capacità di comando gli permisero di fare una rapida carriera tanto da essere nominato, dal 1930 al 1935, Capo di Stato Maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti. Successivamente, a partire dal 1935, fu consigliere militare presso il Governo delle Filippine, all'epoca sostanzialmente una colonia americana nel sud est asiatico. Allo scoppio della II Guerra Mondiale sul Fronte del Pacifico, i giapponesi invasero l'arcipelago nel dicembre del 1941 e trovarono gli americani sostanzialmente impreparati, tanto che Manila venne rapidamente occupata ed il Generale MacArthur (nominato Comandante dell'esercito americano in tutto l'Estremo Oriente) organizzò una resistenza, con scarsi mezzi, nella Penisola di Bataan, da cui, tuttavia, fu costretto ad imbarcarsi per l'Australia nel marzo del 1942. Le ultime parole pronunciate da MacArthur prima di partire furono :"Io sono andato via da Bataan e io tornerò". I giapponesi costituirono nell'arcipelago occupato un governo fantoccio, che emise anche cartamoneta, denominato Seconda Repubblica Filippina. Quando le sorti della guerra mutarono, le Filippine divennero un fondamentale snodo strategico che gli USA dovevano riconquistare a tutti i costi, per tagliare i rifornimenti di carburante all'Impero del Sol Levante. Nell'ottobre del 1944, con un massiccio, sbarco anfibio sulla spiaggia di Leyte, iniziò la Campagna delle Filippine, che si protrasse, con alterne vicende, data la disperata resistenza nipponica, sino alla resa del Giappone nel settembre del 1945. Il Generale MacArthur, che aveva guidato personalmente le operazioni, potè dunque mantenere la parola data. Infatti le sue prime parole pronunciate sulla spiaggia di Leyte furono "Sono ritornato". (Il Generale MacArthur sbarca a Leyte nell'ottobre del 1944)1 punto
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Come prima cosa, mi sembra doveroso presentarvi la moneta in oggetto, si tratta di un 50 centavos coniato nel 1947 dalla zecca di San Francisco, prima emissione numismatica delle Filippine in seguito all'indipendenza ottenuta dagli USA nel 1946. La moneta presenta le medesime caratteristiche metriche delle monete coniate dagli USA durante il precedente periodo del Commonwealth delle Filippine, ovvero 10 grammi in argento '750, per 27,50 mm di diametro. La tiratura è limitata a 200.000 esemplari, teoricamente non emessi per la normale circolazione, anche se molti esemplari in realtà circolarono. - Al Diritto abbiamo il busto in uniforme del Generale volto a destra, che intervalla la scritta "Gen. Douglas MacArthur" disposta su due righe; sotto il collo la data oggetto di commemorazione "Oct 20 1944" e, tutto intorno, la dicitura DEFENDER AND LIBERATOR OF THE PHILIPPINES; - Al Rovescio troviamo, al centro, lo stemma nazionale delle Filippine con ai lati due rose, in alto l'indicazione dell'autorità emittente, in esergo il millesimo, il segno di zecca ed il valore; Aggiungo che venne contemporaneamente emesso anche il taglio da 1 Peso in argento, con il medesimo design. La cosa che mi ha sempre colpito di questa tipologia è il fatto che, una commemorazione di tale importanza, fu fatta con il Generale MacArthur ancora in vita e pienamente operativo, tanto che di lì a pochi anni, come vedremo, sarà tra i protagonisti della Guerra di Corea. I vostri commenti sono come sempre graditi..1 punto
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Personalmente non ho mai amato le aste. Ma vedo che ormai il 98 % delle monete passano di mano in questo modo. E questo mi stupisce molto di più di qualsiasi meccanismo delle aste. Arka Diligite iustitiam1 punto
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In pratica le monete napoleoniche e delle "Repubbliche sorelle" della Francia circolarono per molti anni dopo la caduta dell'Impero ....non si andava tanto per il sottile in materia di denaro, specialmente a quei tempi. Per questo l'usura è notevole...specie nelle monete di basso valore che erano quelle che il popolo usava di più. Qui un mio tre grana di Murat 1810, con notevole usura....1 punto
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Ciao @sdy82 Innanzitutto complimenti per la discussione interessante ed originale. Per il tuo "Cappellone" due considerazioni: la prima è che è malconcio come conservazione, ma questa moneta si trova spesso in conservazione "bassa" perchè molti circolarono per qualche anno ( in seguito furono tesaurizzati ). La seconda è che il colpo che presenta, merita alcune riflessioni, del tutto personali ma che ritengo verosimili. Innanzitutto il colpo è stato vibrato da destra a sinistra ( guardando la moneta ) in quanto c'è un accumulo di metallo a sinistra. Penso che si tratti di un vecchio martello usurato, in quanto l'impronta non è netta. Perchè deturpare questa moneta? Potrei azzardare dei motivi politici, in quanto il Fascio Littorio è in notevole evidenza e quindi qualche oppositore al regime può avere avuto questa idea. Inoltre ha fatto anche attenzione a non rendere illeggibile il tondello e quindi la moneta poteva ancora essere spesa ed accettata ( 20 Lire nel 1928-30 era una cifra rispettabile, ricordiamoci la canzone "Mille lire al mese" del 1939 ed il fatto che la paga mensile di un operaio si aggirava sulle 300 Lire ). Solo supposizioni, però chissà... Saluti a Tutti, Beppe1 punto
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Buongiorno a tutti, Scusate "l'intrusione" in questa sezione, fino ad ora ho sempre frequentato la sezione Regno d'Italia... Ma curiosando nel forum tempo fa, guardando la monetazione imperiale mi sono innamorato letteralmente della serie Fel Temp Reparatio... Dopo aver letto tutti i post concernenti ed essermi documentato sulle monetazione romana e sul periodo storico ho deciso di cominciare, in punta di piedi e molto umilmente, una piccola collezione su questa affascinante tematica... Voglio cosi condividere con voi il mio primo piccolo bronzo, ringraziandovi anticipatamente per i vostri pareri. Zecca Aquileia Peso. 4,03 grammi Diam. 21,23 mm Rif. 103 Saluti ( spero non aver fatto errori, sono ancora un neofita ? Dritto1 punto
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Grazie Illyricum65 è stata proprio la tua discussione a farmi scoccare la scintilla... Molto chiara e completa, complimenti... Da li ho potuto approfondire un periodo storico che poco conoscevo, e poter toccare con mano la storia, grazie a questi piccoli tondelli, è davvero un' emozione che non ha prezzo... Saluti1 punto
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Il primo esemplare è quello della collezione De Luynes 466 e fornisco una immagine migliore, per cogliere maggiori particolari: Si tratta di una eccezionale e ristretta emissione, in onore del dio fluviale, come è confermato dalla leggenda. Più esattamente il culto di Acheloo era applicato anche al foukme locale, vicino Metapontum, che era Casuention. Quindi la moneta doveva essere dedicata più esattamente ad Acheloos Casuention. Il culto del dio fluviale androprosopo è oggetto di un approfondito saggio, intitolato Potamikon, che sarà pubblicato tra alcuni mesi in un primo grosso volume (dedicato alle emissioni in bronzo, dopo una lunga disgressione sulla storia di questo culto), in lingua inglese.1 punto
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