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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/24/20 in Risposte
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Buongiorno e buon Sabato a tutti, Cristiano, @Asclepia, approfitto della tua discussione per riproporre il mio quartetto di 3 Cavalli Ferdinando IV 1792 Purtroppo è cattivo tempo e foto migliori, che già non sono il mio forte, non riesco ad averne. Saluti Alberto5 punti
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Il discorso fiere mi sembra abbastanza chiaro: sono ammesse quelle nazionali o internazionali, e come tali devono essere per riconoscimento e autorizzazione e non solo perché - come il nostro convegno di Bergamo - si autodefiniscono tali solo per la presenza extra regionale degli espositori. Ricordo di aver ottenuto diversi anni fa il riconoscimento di convegno nazionale per un paio di edizioni dopo incontri, presentazione di pratiche e quant'altro presso gli uffici della regione, abbandonando poi l'impresa perché i requisiti e gli impegni erano troppo gravosi. Non sono aggiornato sulla situazione attuale, ma non credo che oggi le cose siano diverse, penso che questo riconoscimento ufficiale esiga ancora un'autorizzazione. Due altre osservazioni: non è che la fiera dei cavalli rientri in quelle ufficialmente riconosciute come nazionali ? (Ovviamente io non lo so). E poi, ci rendiamo conto della responsabilità, penale e di coscienza civica, che dovrebbero assumersi gli organizzatori per aprire al pubblico un convegno con le caratteristiche dei nostri numismatici, nella situazione attuale ? Ovviamente dispiace il venir meno della possibilità di incontro ai convegni così come, a noi organizzatori, dover rinunciare a programmarli, ma mi sembra evidente che c'è un problema ben più drammatico, con tutte le gravi conseguenze che comporta, rispetto al dover rinviare - speriamo per non troppo tempo - i nostri periodici incontri ai convegni. Una nota informativa: il Circolo numismatico bergamasco è tuttora chiuso.5 punti
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Di prossima uscita, piccolo lavoro sui falsi d'epoca creati a danno della circolazione.4 punti
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Buongiorno a tutti. Personalmente, fossi un organizzatore di un Convegno/Fiera/Evento in questo momento non mi prenderei la responsabilità di dare avvio ad alcuna attività: questo tanto per ragioni di tutela personale (non voglio andare a processo) quanto per ragioni di ordine morale (non vorrei avere sulla coscienza amici/colleghi/conoscenti magari infettati durante l'incontro). In fondo le monete possono essere compravendute anche prendendo appuntamento con il singolo commerciante o, per chi l'apprezza, con la vendita telematica... Mi permetto di pensare che anche tra gli Utenti di questo Forum ce ne siano pochi che si prenderebbero in concreto detta responsabilità. Faccio una piccola digressione, per la quale chiedo fin d'ora perdono ai Curatori: in TV, sui giornali e anche su questo Forum si parla di ristoratori e affini, dei danni che patiscono a seguito della pandemia ecc. Da modesto impiegato quale sono, ritengo che la soluzione sia molto semplice: lo Stato ristora questa tipologia di operatori con contributi e sgravi fiscali d'importo pari alla differenza tra la dichiarazione dei redditi di quest'anno e quella dell'anno scorso... Così dato che il "nero" non esiste siamo tutti contenti...4 punti
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Buon giorno a tutti, Beppe @giuseppe ballauri bella moneta mi piace molto... Il '51 prima serie sta diventando difficile da trovare in buone condizioni, la tua mi piace tantissimo... ho notato che la tua ha il punto dopo HIER che nella mia invece manca. Un saluto a tutti. Raffaele.3 punti
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Buon Sabato mattina....per qualcuno buon pranzo io ho appena finito di far colazione ..qualche birretta di troppo ieri sera...in ogni caso oggi questo 6 tornesi della Repubblica Napoletana (23 gennaio-19 giugno 1799)...rame e contorno con treccia in rilievo...in sto pezzo, nonostante le debolezze in legenda, è ancora bello il fascio. Esiste la variante con REPUBBLCA e la variante con le sigle Z.N. al rovescio. Per ora in collezione ho solo il 6 tornesi più comune. Eccolo. Saluti3 punti
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Buongiorno a tutti amici del Forum, è con grande soddisfazione che vi comunico che è uscito il mio nuovo libro STORIE DI MONETE - EURO (2002-2020) Storie di Monete - Euro (2002-2020) nasce con l’intento di raccontare la storia del nostro Paese attraverso le monete in Euro. Partendo dalle origini della Comunità Europea, andremo a scoprire l’evoluzione dei Trattati europei dagli anni ’50 ai giorni nostri, con un occhio di riguardo per la creazione della moneta unica. Alle analisi economiche e storiche si intrecceranno curiosità numismatiche e approfondimenti in diversi ambiti, creando così un percorso multidisciplinare. Lo studio dell’Euro e degli accordi che lo governano porteranno il lettore a porsi domande e a trovare le relative risposte, sia per quanto riguarda il funzionamento della moneta unica sia per tutto ciò che concerne l’iconografia e l’evoluzione delle monete stesse. Sono proprio queste, infatti, le vere protagoniste dell’opera: ognuna di essa racconta una storia, un personaggio, un anniversario. Attraverso l’iconografia delle euromonete emesse dalla Repubblica Italiana, prenderà forma un viaggio che ci porterà nell’antica Roma, durante la costruzione del Colosseo, nel Rinascimento, davanti alle pennellate di Botticelli, e nel neonato Regno d’Italia, dinanzi all’imponente progetto della Mole Antonelliana. Incontreremo personaggi illustri, dal genio di Leonardo da Vinci al rivoluzionario Galileo Galilei, dallo storico romano Tito Livio al sommo poeta Dante Alighieri. L’approfondimento dei soggetti e delle immagini rappresentate ci permetterà di viaggiare lungo tutta la penisola, dalla Puglia del medioevale Castel del Monte alla romantica Venezia della maestosa Basilica di San Marco. Ed infine, per non dimenticare il passato, le monete ci ricorderanno le più importanti tappe della storia d’Italia, dall’Unificazione all’Expo, passando per la firma della Costituzione italiana e per la ratifica dei Trattati di Roma. Tutto questo accompagnato da fotografie di monete, banconote, francobolli, personaggi e luoghi che hanno fatto la storia d’Italia: 200 immagini per ricordarci chi siamo. Il libro è disponibile su Amazon oppure contattandomi direttamente via MP (contattandomi direttamente il prezzo sarà inferiore ma per adesso ho disponibile un numero limitato di copie da poter inviare). Sperando che possa essere di vostro interesse, resto a disposizione per qualsiasi richiesta di informazioni Marco2 punti
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Tutte false. Fusione a cera persa e poi burattate. Souvenir. compreso l'antoniniano di Filippo.2 punti
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Salve a tutti, non ho novita' sulle monete di Cursi ma ieri al MARTA, museo di Taranto, c'e' stata su facebook la Presentazione del restauro, studio, esposizione e pubblicazione del tesoretto monetale di Specchia link https://www.leccesette.it/arte-e-archeologia/73693/nei-depositi-per-40-anni-il-tesoretto-di-specchia-torna-alla-luce.html?fbclid=IwAR3VILLlYhfpAsviiEn8lZyESnkU60aWNo84kAMnQXniwttoTeiIhWCvqvI si tratta di un tesoro di 214 monete d'argento del VI, III secolo AC ritrovate casualmente e consegnate al museo di Taranto nel 1952. Nel corso della presentazione si parla di un patrimonio di migliaia di monete conservate in attesa di restauro, in pratica 42 tesoretti conservati, la mia speranza e' che fra questi ci sia anche quello di Cursi, chiedero' ancora al responsabile dott. Luca di Franco notizie in merito visto che la risposta dal museo mi e' stata data da un altro incaricato. Un cordiale saluto2 punti
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Ecco le differenze riscontrate rispetto all'originale (secondo Tevere): Colore dei metallo: più scuro e d'aspetto più lucido. Diametro: uguale. Spessore: uguale. Bordo o margine: più sottile e con gli angoli arrotondati. Contorno: sono molto visibili i segni della fustellatrice, cioè quelle linee residue della tranciatura del tondello. Disegno dei diritto: l'aratro, ben eseguito, è solo lievemente più basso di conio. La parte più alta delle lettere della scritta REPUBBLICA ITALIANA è arrotondata. Disegno dei rovescio: l'insieme dà l'impressione di gonfio. Il primo chicco di grano in basso a sinistra è schiacciato. Entrambe le spighe sono prive della crestina più alta come se la moneta fosse circolata mentre invece è fior di conio. Firma dell'incisore: esile nei caratteri. Data e segno di Zecca: la parte più alta della cifra 1965 e della lettera R è arrotondata. Peso: esatto. Aggiungo una caratteristica tipica di un altro tipo di falso sempre del 10 Lire 1965: una lineetta sotto la firma dell'autore (vedi immagine qui sotto)2 punti
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Buono, inoltre il cerchietto tra i piedi del Cristo riportano all'intagliatore OMNIBONUS od Ognibene. Interessante l'articolo su PN n.351 https://nomisma.bidinside.com/it/sitem/2773/panorama-numismatico-nr351-giugno-2019/2 punti
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Buongiorno, la moneta è catalogata al numero G5f dell'Attardi, con rarità NC è valutata 20 euro in BB, 40 in SPL e 80 in FDC...2 punti
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Ci sono contraffazioni fuse e contraffazioni coniate, più difficili da identificare.2 punti
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Vi aspettiamo per il ritiro del nuovo Gazzettino domani ore 10 all’esterno del Caffè Spadari !2 punti
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Burocrazia = cancro e rovina dell’Italia il burocrare rigenera se stesso : piu’ si incrementano i burocrati piu’ devono generare disposizioni per giustificare ( anche verso se stessi ) il proprio ruolo neanche questa crisi - con la sua profondità- sembra aver scalfito questa mentalità- purtroppo prettamente italica all’estero si lavora meglio e piu’ semplicemente e chi ha iniziative - lodevoli come quella promossa da Basetti - viene aiutato non ostacolato - poiché sono in tanti a beneficiarne - compreso lo Stato ( o il Comune/Regione)...2 punti
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Nel mio primo messaggio alla pagina 2, in riferimento ai caratteri incerti della moneta scrissi "vedi GUB sul verso”, proseguendo nel secondo messaggio a pagina 3 con: "Se mi fosse proposta in una compra-vendita, non la acquisterei". Poco fa ho provato mettendo a confronto il verso della moneta postata da @Inico con quella da 48 lire raffigurata sulla scheda della zecca di Genova recuperata da lamoneta.it. I caratteri mi sembrano ben differenti, Che ne dite?2 punti
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E tali sono gli animali che ci sono compagni nelle nostre case, e non da oggi . Ritrovata in Orcomeno di Beozia, ed oggi conservata nel museo archeologico di Atene, una stele funeraria attribuita attorno al 490 a.C. , rappresenta un uomo anziano in piedi con lunga veste ed appoggiato ad un lungo bastone : l'uomo è chino verso il basso, dove il suo cane protende il muso verso la mano probabilmente tesa per una carezza . Sulla base di questa stele, una iscrizione ci dice che è stata scolpita dalla mano di Alxenor dell'isola di Nasso . Una simile raffigurazione, questa di ambiente domestico, è nel campo del rovescio di un raro didrammo della polis di Taranto attribuito al periodo "Oikistes" tra il 440-425 a.C. : in questa moneta, appunto l'ecista Falanto (o Taras) , seduto su seggio con alto schienale, regge con la destra una conchiglia, con la quale gioca con un gatto che saltella ai suoi piedi .1 punto
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CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 25 gr Diametro: 37mm Metallo Presunto: argento Buongiorno a tutti. Chiedo aiuto a voi esperti sperando di non abusare della vostra pazienza per verificare l'autenticità di questa moneta. Il venditore sembra serio, sono piuttosto convinto dell'acquisto ma non sono in grado di stabilire se è una riproduzione (non credo). Potreste darmi un parere Grazie Davide1 punto
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Non è una datazione con il 162.....ma con il 163, purtroppo non possiamo individuare, considerato tutta la parte mancante della data, a dx, se sia 1636 oppure 1638. Ma ambedue le date sono rarissime.1 punto
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Complimenti Alberto, magnifico poker...io son solo al principio...9 cavallucci in tutto un 3 del 92, un 3 del 89 (che posterò a breve) e quello che al momento preferisco il 3 del 1804...c'è piacevolmente da perdersi nel rame borbonico.1 punto
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Sfortunatamente è un falso, non esiste questa combinazione dritto/rovescio, inoltre il disegno è riprodotto da schifo. Se fosse stata autentica sarebbe stato un errore interessante Probabilmente il falsario era alle prime armi1 punto
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Beh si. Tieni conto che il valore originale dello scudo fissato a Lire 4 risale alla seconda metà del Cinquecento , ovviamente col tempo si è assistiti ad un progressivo cambiamento del piede monetale. Giusto per curiosità riporto l'immagine di un mezzo scudo del 1567 con indicato in esergo il valore da 2 lire in numeri romani, si tratta di una delle prime monete (che io sappia) coniate in Italia con l'indicazione del valore1 punto
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@rada Complimenti per l'impegno. Potrebbe postare l'indice del libro? Credo possa essere utile a tanti... Un saluto cordiale e grazie in anticipo.1 punto
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@joannes carolus grazie, effettivamente potrebbe essere quella. La tua è simile anche se in senso “inverso”. Molto bella tra l’altro e in una conservazione che consente di apprezzarne i particolari. Mi riferisco alle penne di Pegaso o ai dettagli del volto di Atena. @sandokan grazie del tuo intervento. Sono d’accordo con te, è una monetazione davvero affascinante, oltre che ricchissima di storia. Anche io ne conosco poco, ma la trovo comunque di grande interesse. Un cordiale saluto a entrambi! Regium1 punto
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Ciao @rada, ti ho inviato un MP per informazioni sul libro. Intanto complimenti .1 punto
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Io faccio così, stanza buia, 2 luci con stessa lampadina a luce calda una a destra e una a sinistra, telefono poggiato su supporto fisso (una scatola, una pila di libri) a circa 10/15 centimetri dalla moneta poggiata su un tavolo e autoscatto importantissimo per non fare la foto mossa...1 punto
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Gigliati furono coniati, sempre a nome di Roberto d'Angiò in provenza ed anche in quei territori furono battuti dopo la morte di Roberto d'Angiò. Ma oltralpe non si limitarono a battere gigliati con il titolo comitale ma batterono anche gigliati, postumi, identici a quelli battuti a Napoli. Due almeno i documenti che attestano queste coniazioni. Il primo riguarda la zecca di Saint Remy datato 31.10.1369: "cudi faciat aliam monetam argenteam, vocatam gillatos sive carlenos, qui erunt de lege et de pondere gilhatorum sive carlenorum qui cuduntur Neapoli, et sub illis nomine et figura". L'altro è più tardo, ma comunque di molto successivo alla dipartita di re Roberto. Datato 23.04.1372 e riguardante la zecca di Tarascona. Testualmente: "fiat alba moneta appellata liliatus, et curret in Provincia pro s. 1 et d. X provincialum, cuius monete forma hec erit, nam que ab una parte erit imago bone memorie domini regis Roberti, sicut illi qui sunt Neapolis, et in circumferencia dicte partis erunt ista verba sculpta, videlicet ROBERTVS DEI GRACIA IERVSALEM ET SICILIE REX, et ab alia parte erit magna crux foliata, et in circumferencia eius erunt ista verba, videlicet HONOR REGIS IVDICIV DILIGIT". Questi documenti sono la prova di come sia difficile stabilire, oltre il periodo di emissione dei gigliati, anche il luogo dove furono battuti. Di seguito un gigliato provenzale. Immagine tratta dall'asta NAC 60, lotto 81. I documenti citati e per approfondimenti "LOUIS BLANCARD, Gillats ou Carlin des Rois Angevins de Naples, in «Revue Numismatique», III, 1, Paris 1883"1 punto
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Se davvero si può sconfinare nelle angioine del nord vi posto anche il quinto di grosso di Cuneo emesso a nome di Carlo II. Purtroppo il mio è un esemplare in pessime condizioni di conservazione ma considerato che negli ultimi dieci anni mi pare di averne visto solo un altro penso che valga il sacrificio di sforzare un po' la vista... dritto: KAROLVSSCLREX verso: COESPED'MONTIS ciao Mario1 punto
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Buonasera a tutti, un nuovo 9 cavalli di Filippo IV in Collezione Litra68. Direttamente da Asta ACM15. 9 cavalli Filippo IV 1627. ? Adesso è caccia al 28 Saluti Alberto1 punto
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Belle monete che ci proponi, io ho notato qualcosa sotto lo 0, possibile so tratti di un 8?1 punto
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Complimenti @Asclepia la tua moneta ha una patina molto bella che valorizza la moneta, già di per sé, in buone condizioni. Saluti, Beppe1 punto
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è un ventesimo di grosso di Carlo II d'Angiò conte del piemonte, monetina di grande rarità.1 punto
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Bronzo di Caracalla con Plautilla che raffigura sul rovescio l’Afrodite cnidiana di Prassitele con Asclepio (CNG 90). CARIA, Cnidus. Caracalla, with Plautilla. AD 198-217. Æ (32mm, 18.18 g, 6h). Confronted busts of Caracalla right, laureate, draped, and cuirassed, and Plautilla left, draped / Praxitiles’ Cnidian Aphrodite, holding drapery that falls behind amphora, standing left, facing Asclepius standing facing, leaning on serpent-entwined staff. Karl -; SNG München -; SNG von Aulock -; BMC 100. VF, light, even roughness. Rare. From Group CEM. Ex Arnold Mallinson Collection (Spink 39, 6 December 1984), lot 20. CNG 90, Lot: 1026. Estimate $750. Sold for $900 Per il legame della città con Afrodite nel IV secolo a.C., Cnido acquistò una statuetta di culto della dea opera dello scultore Prassitele. Dopo che non fu accettata dai cittadini di Cos - per i quali era stata commissionata - perché mostrava per la prima volta Afrodite nuda, Cnido acquistò la statua erigendola in un tempio all'aperto in modo che potesse essere vista da ogni parte. Di conseguenza, la statua divenne una popolare attrazione turistica e il soggetto di numerosi racconti di ogni tipo.1 punto
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Il governatore della Banca Nazionale Croata Boris Vujčić ha annunciato che la Croazia adotterà l'euro il 1° gennaio 2023, e che nonostante il COVID si lavora già a pieno regime per la sostituzione della kuna. Il pano dettagliato dovrebbe essere presentato a breve. Secondo il governatore della Banca Nazionale Bulgara Dimitar Radev la Bulgaria sarà pronta ad adottare l'euro nel 2023 o al massimo nel 2024. La BCE ha iniziato questo mese la supervisione diretta di cinque banche bulgare e otto croate come parte dei preparativi dei due stati per entrare nell'eurozona.1 punto
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A mio parere (strettamente personale) la monetazione pontificia ha raggiunto il top cogli ultimi tre Papi del '600. Poi è stata una discesa: leggera fino a Benedetto XIV, poi troppe «Chiesa sulle nubi» al rovescio, ma con ancora pezzi notevoli, fino al 1834 (primo periodo Gregorio XVI). In seguito l'accoppiata busto o stemma al D/ e valore in corona al R/, dal punto di vista artistico dice poco, limitandosi al copricapo o alla stola del Pontefice e poco più. Se le risorse economiche sono limitate, e si ricerca un valore artistico, direi di non trascurare le medaglie annuali, che da Pio IX a Giovanni XXIII sono generalmente piccoli capolavori a prezzi abbordabili.1 punto
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1958 Spagna, 50 Ptas. Come in molti già sappiamo la data in cui fu coniata la moneta è stampata in incuso dentro la stelletta1 punto
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vedo un sacco di utenti che si preoccupano di chi critica le loro modalità, ma non si preoccupano della moneta postata @Enki e @FFF ognuno può criticare come vuole.. ma stare a discutere delle critiche di chi frequenta da tanto tempo...bah... poi pare che vi interessasse solo quello e non la valutazione di merito della moneta1 punto
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Ecco, due altri vetri e tappi del "Redentore" (in alto ca. 9 cm). Questi vetri sembrano di essere stato una particolarità del "Redentore". Vedi già Apollonia "Il fascino discreto dei gettoni di piombo" # 73 e 75 (7 e 9 giugno 2010) e "Tessera per la teriaca" # 421 (4 marzo 2017): Tanti saluti, julmin11 punto
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