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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/20 in Risposte
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Cari Lamonetiani, proseguo nel riproporvi le Commemorative della Lira Italiana. Oggi è la volta del 500 Lire 1991 dedicato ai 2.100 anni dall'edificazione in muratura del Ponte Milvio per opera del censore Marco Emilio Scauro nel 109 a.C. (la confezione originale riporta la data erronea del 198 a.C.) che lo eresse in sostituzione di quello ligneo di cui abbiamo menzione fin dal 207 a.C. (in relazione al ritorno dalla battaglia del Metauro nel corso della seconda guerra punica) e che sembra fu eretto da Molvius, un magistrato della gens Molvia da cui deriva il nome "Milvio". Il ponte è ricordato anche perché nei suoi pressi si combattè, nel 313 d.C., la battaglia "ad Saxa Rubra" fra Massenzio e Costantino e che decretò il trionfo di quest'ultimo ed il definitivo affermarsi del Cristianesimo. L'emissione della moneta (58.000 esemplari in FDC in applicazione del Decreto del Ministro del Tesoro dell'11 febbraio 1991) è stata realizzata su bozzetti di Eugenio Driutti, incisore della Zecca italiana formatosi alla Scuola dell'Arte della Medaglia. L'artista ha voluto raffigurare al D/ il Ponte Milvio che corona la testa dell'Italia, le cui chiome si trasformano nelle acque fluenti del fiume Tevere ed avvolgono lo stemma della città di Roma. Al R/ abbiamo, invece, riprodotta l'immagine del ponte tratta da una stampa di Giovanni Battista Piranesi. Questa moneta fu eletta, dai lettori del World Coin News in USA, quale "Moneta dell'anno" fra quelle coniate nel 1991.3 punti
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Un sincero ringraziamento a Massimo Lavarone che (per SETEMANE DE CULTURE FURLANE SETTIMANA DELLA CULTURA FRIULANA 18 - 28 Otubar - Ottobre 2020) oggi online in "Studi e pubblicazioni recenti sulla numismatica della nostra regione" (breve rassegna informativa delle più significative pubblicazioni del decennio 2010-2020 relativa alla numismatica in Friuli Venezia Giulia), in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia, ha voluto citare me ed il mio M. I. R. [emoji6] Un applauso [emoji122]? al nostro@Arka che insieme a Lorenzo Passera si era dedicato alla zecca patriarcale, giustamente inserito tra i più importanti lavori numismatici per la mia regione.3 punti
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Devo fare i complimenti per il miglioramento della pubblicazione, che ora è una vera e propria rivista numismatica; godibilissima per l'aggiunta dei colori e la qualità della carta. Questo sul piano grafico; gli articoli, poi, sempre interessanti. Si nota che dietro vi è un grande impegno, nobilissimo e disinteressato che scaturisce da una profonda passione. Un sentito G R A Z I E!3 punti
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E’ stato credo l’ultimo tram di una numismatica reale che si appresta a ritornare virtuale, era giusto e doveroso provarci per i tanti che ci stanno seguendo, collaborando e che apprezzano, grazie a voi !3 punti
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Buongiorno a tutti! Per la serie “le interviste impossibili”, come Curatori di Sezione abbiamo oggi la fortuna (grazie ai potenti mezzi tecnologici di “Forum TV” ) di portarvi direttamente a casa un personaggio storico davvero particolare, un imperatore di anni difficili, dal volto di un perenne ragazzino, che abbiamo avuto la fortuna di intervistare nonostante le restrizioni dovute al coronavirus . E (udite, udite) per la prima volta lo abbiamo intervistato da solo, senza nessuna delle “sue donne” intorno…… Di chi si tratta? Beh certo lo avrete indovinato: “imperatore di anni difficili”, volto da “perenne ragazzino”……”donne intorno”….. Signori e signori, lo avete capito vero? Ecco a voi Alessandro Severo! “Buongiorno a tutti, per prima cosa volevo ringraziare i Curatori che mi hanno invitato per una intervista e i frequentatori del Forum per l’attenzione che vorranno dedicarmi . E’ la prima volta in quasi duemila anni che mi invitano ad un’occasione del genere… ci voleva proprio il coronavirus… a proposito, posso togliere la mascherina, vero, rispettando la distanza? “ - Buongiorno a Lei… ma certo! Per rompere il ghiaccio si presenti pure da sé… molti la conoscono ma spesso si tratta di una conoscenza solo superficiale. Vediamo di scoprire dalle sue stesse parole cosa c’è oltre a quello che ci è stato trasmesso dagli storici antichi … “Nacqui il 1 ottobre 208 del vostro calendario moderno come Marcus Bassianus Alexianus nella città di Cesarea, in quello che voi chiamate Libano. Provengo da una famiglia benestante di stirpe nobile locale che ai mei tempi sarebbe stata definita “patrizia”. - Per cui la sua provenienza è provinciale, di rango nobiliare QUINDI patrizia, ma pur sempre provinciale, ossia al di fuori dei circuiti che contavano nell’Impero… “Sì, noi siamo originari di quella ricca provincia che attualmente chiamate Siria. Precisamente proveniamo dalla città di Emesa, DA VOI CONOSCIUTA COME Homs, VICINA alla località di Kadesh, dove in antico il faraone Ramses II si battè con gli Ittiti in una famosa battaglia rappresentata sui templi egizi spacciandola per una gloriosa vittoria… ma lasciamo perdere. Quel che conta è che Emesa era una ricca città dedita al culto del Dio solare El-Gabal; i regnanti detenevano il potere ed erano anche sacerdoti della divinità. CON Domiziano passarono sotto il dominio romano: i nobili cedettero il comando cittadino ai romani, ma continuarono ad esercitare il potere in qualità di sacerdoti. Pensi che scaltri… avevano mantenuto una posizione preminente grazie alla religione locale! E indovini chi era la famiglia reale ovvero chi erano i grandi sacerdoti attorno alla fine dell’anno 100 del vostro calendario?” Uranius Antoninus. 253-254 AD. Æ 32mm (21.42 gm). Struck in year 565 of the Seleukid era or 253/254 AD in Emesa. AYTOK. COYΛΠ. ANTΩNINOC CE., laureate, draped and cuirassed bust right; viewed from behind EMICΩN KOΛΩN , hexastyle temple containing the conical stone of El Gabal (ornamented with a facing eagle), shaded by two umbrellas; pediment ornamented with crescent; date EΞΦ in the exergue. BMC Galatia etc. pg. 241, 24; Delbrück, "Uranius of Emesa," NumChron (1948), pg. 12, 2d; Baldus 38-42 (pl. IV, dies I/5). Uranius Antoninus is unknown from the ancient literary sources, although Zosimus perhaps confuses this usurper with two usurpers he names as Antoninus and Uranius during the reign of Severus Alexander. He established his government at Emesa in Syria, probably in response to repeated Persian attacks rather than as a challenge to Rome. In any event, it appears he was finally subdued when Valerian I marched to recover the East. Approfondimento e reindirizzamenti: - Forse la sua e i suoi avi diretti? “Esatto. In particolare attorno al 187 mio bis-nonno, Gaius Iulius Bassianus era per l’appunto il Gran Sacerdote che custodiva la sacra Reliquia ovvero la Pietra sacra nel Tempio di Emesa. Dicono che Bassianus derivasse proprio dal termine basus, un titolo sacerdotale; un giorno ricevette la visita di un romano originario da Leptis Magna che ricopriva importanti cariche all’interno dello stato romano. Era arrivato, pensi, dalla lontana Gallia! Il suo nome era Lucius Septimius Severus... ”3 punti
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Taglio : 2 euro Nazione : Paesi Bassi ?? Anno : 2009 Tiratura : 100.000 Località : Ruvo di Puglia (Ba)2 punti
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Buongiorno a tutti e buon inizio settimana ☕ Partecipo anche io. Piastra 120 grana Francesco II Saluti Alberto2 punti
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Documento di estrema importanza dove Michele d'urso, ideatore della piastra Soli reduci, descrive nel dettaglio la moneta riportando una splendita incisione della stessa.2 punti
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Buongiorno a tutti, complimenti @dabbene @El Chupacabrae anche a tutti voi del Cordusio, divulgazione Numismatica in trincea, nonostante tutto, peccato non esserci stato. Un abbraccio a tutti. Saluti Alberto2 punti
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Regno delle Due Sicilie, 10 tornesi 1859, Ferdinando II2 punti
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Buongiorno a tutti e buon inizio settimana ☕. La mia Napoletana di oggi è : 6 Tornesi 1800 Ferdinando IV Saluti Alberto2 punti
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Buongiorno a tutti, Francesco Il di Borbone, 120 grana aquile rovesciate.2 punti
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Cari Lamonetiani, ho saputo che il nuovo Gazzettino #7 ha finalmente visto la luce in edizione "cartonata". Questa la copertina:1 punto
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Di prossima uscita, piccolo lavoro sui falsi d'epoca creati a danno della circolazione.1 punto
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Buonasera a tutti moneta di un amico più bella che gli esemplari del MIR e del catalogo Zecca di Nizza ? Pensavo che la stella fosse solo il segno dell'zecca di Chambéry1 punto
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1) Per quel che riguarda il diritto monegasco, il contratto di mandato è disciplinato dagli art. 1823 e ss. del codice civile del principato : Article 1823 .- Le mandat ou procuration est un acte par lequel une personne donne à une autre le pouvoir de faire quelque chose pour le mandant et en son nom. Le contrat ne se forme que par l'acceptation du mandataire. 2) Per la natura della responsabilità, distinguerei : 2A) il conferente e la casa d'aste (responsabilità contrattuale in quanto si declina sulla scorta del contratto di mandato concluso) e 2B) Quella tra la casa nella gestione dell'asta prima che la proposta sia accettata (responsabilità precontrattuale che attiene alla trattativa). Non è un contratto trilatero. Segnalo delle incertezze giurisprudenziali sulla natura della responsabilità precontrattuale che è però normalmente assimilata a quella extracontrattuale (da ultimo Cassazione civile, sez. II 03/10/2019 n. 24738) con quel che ne consegue sotto il profilo della distribuzione dell'onere probatorio. Prescindendo dalle questioni di diritto, ho la netta sensazione che qualcuno conti sul fatto che spesso il gioco non valga la candela: chi sarebbe disposto ad affrontare i costi di un giudizio ( soprattutto all'estero) per una moneta di un valore inferiore a ... Ho anche la netta sensazione che, spesso, nell'esame della questione faccia aggio il senso comune (che è cosa diversa dal buon senso): sono rimasto stupito nel sentire come sia considerato sufficiente inserire in una valutazione di una moneta la dizione "A mio parere" per risultare indenne da qualsiasi conseguenza, anche se ho qualificato come sesterzio un tappo di gazzosa. Cordialità Polemarco1 punto
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Buonasera @Antfolle86, la Piastra è autentica. Se accetti il mio consiglio, non acquistarla qualunque sia il suo prezzo.1 punto
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grazie Scipio , preciso che non è il mio, ma mi sono servito dei dati per integrare il corposo database che mi sono costruito. Ti ringrazio per l'articolo di Celator che conoscevo, articolo che rivede più in dettaglio la classificazione di Crawford soprattutto per i gruppi 44, 53 e 70 in relazione al tipo di rovescio. Il 166 rimane ancora un universo inesplorato. hai ragione direi che l'errore sulla classificazione dei vittoriati è molto diffuso anche da parte di case d'aste blasonate. Pensa però chi ha acquistato , magari non essendo espertissimo su questa tipologia, in asta pensando di acquistare un Cr. 90/2 certificato o meglio dire classificato da casa d'aste, a "soli" 220 euro (per esempio in asta CNG 2018 hammer 1200 euro) e invece si è aggiudicato una moneta acquistabile più o meno, più meno che più, a circa la metà.... Poi si dirà che acquista si deve informare, deve studiare....... però fa riflettere.....1 punto
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Il tuo direi che è senz’altro un 70/1 e anche molto bello. Le case d’asta ci vanno estremamente in fretta nella classificazione dei vittoriati, anche perchè è una monetazione non tanto seguita e sembra che appassioni pochi. Ti allego uno scritto di Brinkman indispensabile per la corretta classificazione http://stevebrinkman.ancients.info/anonymous/AnonymousVictoriatii.html1 punto
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@Brios, confermo il tuo dubbio è una riproduzione moderna. Posseggo la stessa riproduzione non argentata, eccola.1 punto
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Vi sono diversi miti sulla nascita di Afrodite. Esiodo, poeta greco vissuto tra VIII e VII secolo a.C., la descrive emersa dalla spuma del mare vicino a Cipro, avendo avuto i natali dalla forza fecondatrice del seme del padre Urano, evirato dal figlio e titano Crono per vendicare la madre Gea. Quando i genitali di Urano caddero in mare, il sangue e il seme in essi contenuti divennero schiuma dalla quale, presso l'isola di Cipro, emerse Venere (aphròs in greco significa proprio schiuma). In una versione del mito del I secolo a.C. dovuta al sacerdote isiaco Isidoro, l’isola natale di Afrodite è invece Citera: da questa isola la dea sarebbe ripartita, trasportata da una conchiglia, per approdare a Cipro dove, secondo la versione omerica del mito, le Ore la vestono e adornano per condurla nell’Olimpo. Sandro Botticelli raffigura così il mito della nascita della dea, secondo la cosiddetta “Versione della Conchiglia”, per la quale Venere, nata già donna, raggiunge su una conchiglia l’isola di Cipro, sospinta da Zefiro e Clori, mentre a riva la attende una delle Ore per porgerle un mantello fiorato. Secondo Omero, invece, Venere sarebbe figlia di Zeus e della ninfa degli oceani Dione e nacque da una conchiglia uscita dal mare. Platone immaginò l’esistenza di due Veneri, una nata da Urano, il cielo, e detta perciò Venere urania, dea dell’amore puro; l’altra nata da Dione detta Venere pandemia, cioè popolare, dea dell’amore volgare. apollonia1 punto
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Posso dirti che sono incerto se è stato semplicemente rifatto, (barba capelli, corona d'alloro, lettere e panneggi delle figura del rovescio sono le cose più evidenti) in maniera completa oppure se si tratta di un falso del tutto ...., pur propendendo per la seconda ipotesi, comunque sia non è/non è più una moneta antica. Cordialmente, Enrico1 punto
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Salve, questo bronzetto mi sembra suggestivo al pari delle splendide figure di Afrodite postate da Apollonia, anche perché questa volta ci è mostrata una visuale diversa del lato B della Dea, cioè il suo fianco. Al pari delle altre non mi spiacerebbe averla nel mio monetiere: Nicaea di Bitinia, 222-234. AE20. Waddington Recueil Général (RG3 588 pag.47) D/ ( CEYE C ), Severo Alessandro, testa laureata a destra. R/ (NI) KAIE (N), in esergo. Afrodite accovacciata a ds, nuda tranne che per un panno sulla coscia sinistra, si rimira allo specchio che, alle sue spalle, un Erote munito di fiaccola, impugna con la mano sinistra; un altro Erote, alla sua destra, sorregge una fiaccola." Della greca Ἀφροδίτη non è chiara l'etimologia del nome, ma fra le tante preferisco pensare che derivi da ἀφρός (aphròs, la spuma del mare) anche perché è dal mare, da una conchiglia, che l'arte pittorica ce l'ha sempre rappresentata (Botticelli, Nascita di Venere, 1482-85). Ma non meno affascinante - perché lato A e lato B per me pari sono! - è la seducente Dea di Andrea Appiani in questa "Venere che allaccia il cinto a Giunone",1810: Nell'Odissea Omero fa originare la Dea dal santuario di Pafo nell'isola di Cipro. E nei suoi "Inni omerici, Ad Afrodite" (V) questo ci dice di lei: Una Dea assai delicata ma anche potente è Afrodite, che poi a Roma sarà Venere: e la sua potenza divina manco a dirlo è l'amplesso (γάμος, gamos) - e questo è il bello - legittimo o meno che sia. Lucio Anneo Cornuto (), filosofo stoico romano vissuto nel I secolo d.C., nel suo famoso "Compendio di teologia greca" torna alle origini marine della Dea e e in un salto acrobatico tanto ardito quanto chiarificatore, arriva addirittura a dirci che "i semi generatori degli animali sono spumosi (aphróde)" !! Questo è il passo che ci interessa, dal Libro XXIV: «È verosimile d'altronde, che anche di Afrodite (Aphrodíte) si tramandi che sia nata nel mare per nessun altro motivo se non per questo: affinché tutto venga all'essere, c'è bisogno di movimento e di umidità, fatto entrambi presenti nel mare in abbondanza. [...] Afrodite, per altro, è la potenza che conduce insieme il maschile e il femminile: forse ha assunto tale denominazione in virtù del fatto che i semi generatori degli animali sono spumosi (aphróde) [...] È presentata come bellissima, poiché agli uomini risulta gradito in massima misura il piacere relativo al congiungimento come eccellente al di sopra di tutti gli altri, ed è chiamata per questo anche "amante del sorriso" (philomeidés) [...] La fascia ricamata, poi, è come adorna, trapunta e variegata, e ha il potere di legare e serrare insieme. È chiamata inoltre sia celeste (ouranía) sia terrena (pándemos) sia marina (pontía), poiché la sua potenza si osserva sia in cielo sia in terra sia in mare.» Saluti HIRPINI1 punto
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Zecchino di Alvise Mocenigo III (1722-1732). Il Redentore è a testa in giù... Arka Diligite iustitiam1 punto
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1859 Regno delle due Sicilie - Francesco II° - 2 tornesi1 punto
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Non capisco perché non si possa dare seguito a una discussione pacata e alimentata da interventi autorevoli (non il mio beninteso...), che tra l'altro dimostra come sia ancora possibile confrontarsi senza accapigliarsi. Nessuno spara "a prescindere" sul Governo, posto che è chiara la situazione emergenziale e di fatto "inedita". Rimane il fatto che ritengo si sia persa un'intera estate a parlare di discoteche, banchi con le rotelle e amenità varie senza fare una programmazione più articolata, senza presentare all'Europa un piano di attività realmente strutturali e senza prendere i soldi che l'Europa ha messo sul tavolo per la sanità (per pregiudizio di qualche "scienziato" governativo). Tutto ciò senza pensare di essere irritante verso chicchessia... Su Verona, credo che la domanda sia: ma chi ci andrà?1 punto
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120 grana 1859 ultima piastra di un grande Re. Un saluto a tutti. Raffaele.1 punto
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Guinea, 10 francs 1959 La data del 2 ottobre 1958, è quella dell'indipendenza. Al dritto Ahmed Sékou Touré, primo presidente della Repubblica1 punto
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E' Claudio: Macedonia Koinon RPC 1611 Claudius, AE24 of the Koinon of Macedonia. TIBEΡIOΣ KΛAY KAIΣAΡ ΓEΡMANIKOΣ, bare head left / ΣEBAΣTOΣ MAKEΔONΩN, Macedonian shield. RPC 1611: Varbanov 3006. Credo sia autentica. HIRPINI1 punto
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Ciao a prescindere da alcuni particolari come barba e iscrizioni, la moneta è coniata con una pressa moderna ma coniata, i campi sono troppo lisci e omogenei, non vi è traccia di espansione, ci sono un po' troppe fratture circonferenziali, e proprio solo a vederla lascia almeno a me molto perplesso. Silvio1 punto
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- Settimio Severo!?! Il futuro imperatore? “Sì, proprio lui. Mosso al fine di trovare moglie alla volta della Siria su precisa indicazione di un oroscopo. Era un uomo molto superstizioso, sa? Pensi che persino da Imperatore per partire per la campagna in Britannia aveva atteso dei responsi positivi da parte degli indovini… o almeno così dicono.” RIC 11, BMC 13 Aureus Obv: IMPCAELSEPSEVPERTAVG - Laureate head right. Rev: LEGVIIIAVG Exe: TRPCOS - Legionary eagle between two standards. 193 (Rome). Una delle prime monete di Settimio da Imperatore (193 d.C.) - Anch’egli di nascita provinciale, se i dati a nostra conoscenza non sono errati. “Assolutamente sì. Ma a differenza dei Bassianus già affrancati dall’aurea provinciale e pienamente inseriti nell’elite imperiale romana. La famiglia di Septimius era di origini nordafricane, ma romanizzata da tempo ed apparteneva alla classe equestre mentre la madre proveniva da una illustre famiglia romana proveniente da Tusculum. Il padre non ricopriva cariche pubbliche, ma i due zii sì: uno dei due, Gaius Septimius, lo introdusse a Roma nell’ordine senatorio. Aveva solo 18 anni e la carriera fulgida lo portò a vari incarichi sempre più importanti. In quel 187, a 41 anni quindi per l’epoca non giovanissimo, era il Governatore della Gallia Lugdunensis.” - E quindi questo oroscopo lo porta in Siria, ad Emesa in particolare, dove entra in contatto con suo bisnonno. “Esatto. ALMENO così mi riportano le tradizioni orali familiari. Francamente mi pare ardito credere che il Governatore della Gallia abbandoni l’amministrazione del suo territorio per recarsi in Siria a cercare con la lanternino una sposa, sulla base di un oroscopo. Mi suona tanto di panegirico degli storici dell’epoca per attribuire alla famiglia imperiale severiana un destino guidato dagli Dei. Ma così riporta la tradizione per cui seguiamola… fa molto Soap Opera, mi pare le chiamate così, no? Per farla breve mio bisnonno gli presentò le due figlie: la maggiore (Iulia Maesa) era già sposata con il nobile Iulius Avitus da cui aveva avuto due figlie, Iulia Soemia e Iulia Mamea. La seconda invece era Iulia Domna, una bella ragazza sedicenne per cui in età da matrimonio: Septimius fu subito conquistato dalla sua bellezza e la chiese in sposa.” RIC 254 (Elagabalus) Denarius Obv: IVLIAMAESAAVG - Diademed, draped bust right. Rev: IVNO - Juno standing left, holding patera and scepter. 218-220 (Rome). RIC 536 (Septimius Severus) Denarius Obv: IVLIADOMNAAVG - Draped bust right. Rev: VENERIVICTR - Venus standing right, leaning on column and with legs crossed, holding apple and palm. 193-196 (Rome). RIC 241 (Elagabalus) Denarius Obv: IVLIASOAEMIASAVG - Draped bust right. Rev: VENVSCAELESTIS - Venus standing left, holding apple and scepter; star in left field. 220-222 (Rome). RIC 355 (Severus Alexender) Denarius Obv: IVLIAMAMAEAAVG - Diademed bust right, draped. Rev: VENVSGENETRIX - Venus standing left, holding helmet and scepter; Cupid to left. 223 (Rome). Le "Ladies " della dinastia severiana coinvolte... - Sembra quasi la versione antica del Principe Azzurro… partono dalla Provincia si incontrano grazie agli Dei, si innamorano e “vissero felici, contenti... ed Imperatori!” “Logicamente mio bisnonno accettò: per una famiglia nobile di una città della ricca Siria si trattava pur sempre della possibilità di uscire dalla notorietà provinciale e di entrare nel più ampio e ricco circuito della nobilità dell’Impero Romano. Non dimentichiamo che lo stesso Septimius era un ottimo partito: stava compiendo una strepitosa carriera all’interno della struttura militare dell’Impero. Una scommessa vinta: da lì a breve avrebbe indossato la porpora imperiale. Di certo non si può dire che non fosse stato lungimirante.”1 punto
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Il bambino accovacciato ai piedi della dea nella statua "Venere in bikini" è Eros, il dio dell’amore generato dalla dea stessa con Ares secondo un mito oppure con Zeus o Ermete secondo altri miti. Eros fu immaginato come un fanciullo o giovinetto alato, armato d’arco e di faretra piena di dardi infallibili che scaglia contro uomini e dei, infiammandoli di passione amorosa. I poeti poi gli diedero come compagni di giochi una folla di esseri simili, gli Eroti o Amorini. Eros fu venerato come simbolo dell’amicizia e dell’amore fra uomini e giovinetti specialmente nelle palestre. La sua figura appare anche in opere di poeti e filosofi: basti ricordare il Simposio di Platone e, nell’età alessandrina, la favola di Eros e Psiche. Afrodite era gelosa della bellezza di una donna mortale di nome Psiche. Chiese quindi a Eros di usare le sue frecce dorate per farla innamorare dell'uomo più brutto della terra. Eros accettò ma si innamorò egli stesso di Psiche (forse pungendosi inavvertitamente con una delle sue frecce). Afrodite rimase all’oscuro di ciò ed Eros visitò ogni notte Psiche in una caverna dove ebbero rapporti sessuali sempre al buio. Infatti Eros le chiese di non accendere mai una lampada poiché non voleva che lei sapesse chi egli fosse (avere le ali lo rendeva individuabile). Le due sorelle di Psiche, gelose della sua felicità, la convinsero a disubbidire al volere dell’amante e così una notte lei accese una lampada, riconoscendo Eros all'istante. Una goccia di olio bollente cadde sul petto dell’amante svegliandolo e facendolo fuggire. Nella disperata ricerca del perduto amore Psiche giunse al palazzo di Afrodite che come si rese conto che il figlio le aveva disubbidito, mossa dall'ira, sottopose la fanciulla a una serie di durissime prove che però Psiche riuscì a superare grazie all'aiuto di esseri divini. Eros intanto, in preda alla nostalgia, si mise alla ricerca dell'amata e, trovatala, chiede a Zeus il permesso di sposarla. Ottenutolo, i due si convolarono a nozze ed ebbero una figlia di nome Edonè, che in greco significa “piacere”. apollonia1 punto
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Il discorso fiere mi sembra abbastanza chiaro: sono ammesse quelle nazionali o internazionali, e come tali devono essere per riconoscimento e autorizzazione e non solo perché - come il nostro convegno di Bergamo - si autodefiniscono tali solo per la presenza extra regionale degli espositori. Ricordo di aver ottenuto diversi anni fa il riconoscimento di convegno nazionale per un paio di edizioni dopo incontri, presentazione di pratiche e quant'altro presso gli uffici della regione, abbandonando poi l'impresa perché i requisiti e gli impegni erano troppo gravosi. Non sono aggiornato sulla situazione attuale, ma non credo che oggi le cose siano diverse, penso che questo riconoscimento ufficiale esiga ancora un'autorizzazione. Due altre osservazioni: non è che la fiera dei cavalli rientri in quelle ufficialmente riconosciute come nazionali ? (Ovviamente io non lo so). E poi, ci rendiamo conto della responsabilità, penale e di coscienza civica, che dovrebbero assumersi gli organizzatori per aprire al pubblico un convegno con le caratteristiche dei nostri numismatici, nella situazione attuale ? Ovviamente dispiace il venir meno della possibilità di incontro ai convegni così come, a noi organizzatori, dover rinunciare a programmarli, ma mi sembra evidente che c'è un problema ben più drammatico, con tutte le gravi conseguenze che comporta, rispetto al dover rinviare - speriamo per non troppo tempo - i nostri periodici incontri ai convegni. Una nota informativa: il Circolo numismatico bergamasco è tuttora chiuso.1 punto
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Bronzo di Caracalla con Plautilla che raffigura sul rovescio l’Afrodite cnidiana di Prassitele con Asclepio (CNG 90). CARIA, Cnidus. Caracalla, with Plautilla. AD 198-217. Æ (32mm, 18.18 g, 6h). Confronted busts of Caracalla right, laureate, draped, and cuirassed, and Plautilla left, draped / Praxitiles’ Cnidian Aphrodite, holding drapery that falls behind amphora, standing left, facing Asclepius standing facing, leaning on serpent-entwined staff. Karl -; SNG München -; SNG von Aulock -; BMC 100. VF, light, even roughness. Rare. From Group CEM. Ex Arnold Mallinson Collection (Spink 39, 6 December 1984), lot 20. CNG 90, Lot: 1026. Estimate $750. Sold for $900 Per il legame della città con Afrodite nel IV secolo a.C., Cnido acquistò una statuetta di culto della dea opera dello scultore Prassitele. Dopo che non fu accettata dai cittadini di Cos - per i quali era stata commissionata - perché mostrava per la prima volta Afrodite nuda, Cnido acquistò la statua erigendola in un tempio all'aperto in modo che potesse essere vista da ogni parte. Di conseguenza, la statua divenne una popolare attrazione turistica e il soggetto di numerosi racconti di ogni tipo.1 punto
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Di recente mi è capitato un piccolo lotto di cartoline austroungariche della Grande Guerra.... ma purtroppo ancora devo metterci mano ? Quello che mi fa veramente impazzire sono gli album tedeschi di figurine del periodo 1918-1945 ? I più giovani, cresciuti con le figurine dei calciatori della Panini, credo non ne abbiano idea ? Mi rendo conto di essere a forte rischio off-topic, e se il curatore deciderà di cancellare il commento accetterò (ovviamente) la sanzione. Una premessa. La qualità della stampa tipografica delle fotografie fino agli anni sessanta era decisamente scadente. E così sui libri di pregio le immagini non venivano stampate, ma venivano INCOLLATE delle fotografie impressionate su carta fotografica molto leggera e non politenata. In Germania, a partire dalla fine della Grande Guerra, i produttori di sigarette avevano trovato il modo di fidelizzare i consumatori regalando "libri". In effetti si trattava di album di figurine, con carta spessa e talvolta rilegati in tela, nei quali il FUMATORE incollava le figurine che gli dava il tabaccaio ? Insomma, fumavi tutta la settimana, e poi andavi dal tabaccaio con i pacchetti vuoti, e lui ti dava le figurine, che erano reali fotografie e che hanno una qualità stratosferica rispetto alla stampa tipografica alla quale siamo abituati. E le figurine erano sempre uguali, nel senso che in tutti i pacchetti di quella settimana c'erano sempre le stesse "figurine". Ho fatto la prova prendendo uno dei tre album dei "viaggi degli Zeppelin", ho ingrandito una foto ed è di qualità superlativa, con una grana appena visibile, malgrado si trattasse di una "figurina" di soli 6 centimetri per 4. Alla fine, nel corso degli anni, di questi album ne ho raccolto qualcuno.... un po' più di una trentina (seconda foto). Poi, qualche mese fa, ad un'asta di armi in Germania, mi è capitato un album tedesco decisamente particolare, stavolta non era un libro omaggio, ma a pagamento. Un libro con una copertina molto spessa, in legno rivestito di tessuto, ovviamente con immagini di qualità fotografica. Nella seconda di copertina è inserito un visore di immagini stereoscopiche pieghevole (che si è conservato divinamente) e sia nella seconda che nella quarta di copertina sono infilate decine di immagini stereoscopiche in bianco e nero, di una qualità che di rado mi è capitata negli ultimi decenni! Chiedo nuovamente scusa per la divagazione....1 punto
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1958 JAMAICA, Elisabetta 2a, 1 penny, in nichel ottone.1 punto
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Ieri sera mi hanno finalmente, e dico finalmente perché avevo già voglia di poterlo vedere dal vivo, portato il mezzo scudo di Carlo Emanuele III preso sull'asta Gaudory. In quell'asta avevo mirato un paio di monete che però non ero riuscito ad aggiudicarmi al prezzo che mi ero imposto, quindi ho voluto prendere questa che era rimasta invenduta. A parte il piccolo colpo ad ore 5 che non deturpa la moneta, sono rimasto molto soddisfatto della sua conservazione che, dal vivo, risulta migliore rispetto le immagini del catalogo. Era parecchio che volevo acquistare il mezzo, essendo il taglio che ancora mi mancava per finire la serie argentea della nuova monetazione di Carlo Emanuele, non avevo ancora trovato un rapporto qualità/prezzo che mi soddisfasse sino ad ora e invece stavolta posso ritenermi soddisfatto. Spero che piaccia anche a tutti voi...1 punto
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Beh e’ una grande soddisfazione e anche motivo di orgoglio vedere nascere, crescere questo settimo Gazzettino, e’ in una versione Speciale a differenza degli altri cartonato, a colori, con più pagine, 11 articoli, rubriche speciali, editoriale, vecchie firme, nuovi autori uno anche giovane, la prima donna sul Gazzettino ...e’ una favola, una bella storia autoprodotta, che continua nel tempo e si evolve, per la presentazione, indice e consegne a tempo debito, intanto potete vedere in anteprima la copertina ...1 punto
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Le "monetine" italiane contemporanee proof, le devi comprare se ti piacciono, non perchè speri che si apprezzino. Perchè con ogni probabilità, come praticamente tutte le precedenti, perderanno valore.1 punto
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Colgo l'occasione per far vedere la serie completa che vista in insieme è veramente un "piacere per gli occhi" per chi ama queste monete...1 punto
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