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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/05/20 in Risposte

  1. Caro #Babelone, mi associo a quanto detto da Giovanni. Come puoi vedere anche io intervengo di tanto in tanto e non con sistematicità, vuoi per impegni lavorativi vuoi perchè il livello molte volte non mi stimola (mi riferisco alle conversazioni ed alle degenerazioni). Detto questo, al pari di Giovanni rimango comunque sul Forum per cercare di dare il mio contributo modesto nella speranza di migliorare il mondo della numismatica classica, che per quanto attiene al mercato ed alle aste di oggi è diventato oltre che una giungla, un letamaio.....eh si un porcile.... Perchè? ovvio, le case d'asta oggi (e già da tempo) vendono di tutto come al supermarket: greche, romane, bizantine, medioevali, decimali, libri etc...... senza farsi affiancare da esperti (per ciascuna area tematica) e quindi senza offrire quelle garanzie ai compratori neofiti o scafati. Pensiamo al tetradramma firmato da Myrone di Agrigento recentemente venduto da una nota casa d'aste: pezzo conosciuto in 3 esemplari e nella descrizione cosa leggiamo? "unobtrusive scratch" ?!?!?!!? ma scherziamo??? pure un neofita vede che si tratta di un saggio di conio fatto proprio sul taglio del tondello........ Potrà sembrare una leggerezza priva di importanza ma PER ME NON LO E'....denota qualunquismo, faciloneria che su pezzi come questo NON CI DEVE ESSERE........ Ancora. I falsi da quanto esiste un commercio fiorente, qual è quello numismatico, dall'umanesimo/rinascimento ad oggi, ci sono sempre stati, e c'erano anche ai tempi di Oscar Ravel, Jacque Schulman, Pierre Strauss, Cahn, Mildenberg, Russo (Sr.), Santamaria, Ratto, Silvia Hurter etc....però, con tutti i limiti dell'uomo (per natura fallace), queste figure garantivano la serietà del mercato numismatico e quindi il fenomeno dei falsi era contenuto e limitato... OGGI E' UN'ONDA CHE SI LEVA SEMPRE DI PIU'...........a nessuno gliene frega nulla di "inculare" (passatemi il francesismo) il prossimo......... Quindi non ci si deve stupire (come fa #Sirlad) se troviamo vere e proprie PORCHERIE come il Messana con il dio Pan o il Leontini del Maestro del Demareteion (pubblicato pure nel Bulletin del falsi) pubblicati in cataloghi patinati con tanto di pipponi storiografici.......FOLLIA La verità, è bene che lo si sappia, e su questo mi sento di "urlarlo" una volta per tutte a tutti i forumisti, è che il mercato numismatico (di classiche e mediovali) è governato da: 1) SUPERFICIALITA'/IMPREPARAZIONE (quando va bene); 2) MALA FEDE (la norma) in cui assimilo la colpa grave, dettata dalla non volontà di studiare zecche, stili, tecniche realizzative Da che mondo è mondo ci sono, ad esempio, zecche che devono sempre far attenzionare/alzare le antenne il singolo collezionista. Agrigento, Gela, Leontini, Macedoni, Pegasi etc...... Ma nelle aste vedi di quelle robe da vomito....... Diversamente dalle mie previsioni il mercato al momento, nonostante quanto sopra detto, non si sta sputtanando e salgono i realizzi?!?!?!?! mah........e pensare quanta gente/collezionisti (ignoranti) pensano di avere in collezione pezzi di storia ed invece hanno solo patacche ma col pedigree di aste patinate..... Mi fermo.......mi sono sfogato e torno al lavoro. Saluti Odisseo
    7 punti
  2. Carissimo @babelone, ho gradito il tuo intervento, sono dispiaciuto per quando hai scritto sul bivio. A tutti ci è capitato qualcosa simile. Purtroppo la nostra passione è come la droga, diventi "dipendente" e non puoi farne a meno di intervenire. Puoi fare come me......FREGARTENE di quello che dice tizio o caio. Ormai penso di essermi immunizzato.....fallo anche tu. A volte penso che "alcuni", gli corrode il fegato per la nostra preparazione, ci attaccano per egoismo, per invidia.......e questo ci può stare. Alla base di tutto, c'è l'ignoranza , evidentemente della materia Numismatica. Resta con noi e vedrai che hanno solo da scegliere........o non partecipano alle discussioni, o consapevoli di NON essere bei accetti, leggono in silenzio. Ha ragione @skubydu, che in questa sezione del forum e da tempo che non si portano avanti discussioni simili. Io la reputo "scuola" specie per i neofiti o per i collezionisti che non hanno la nostra preparazione e con il nostro contributo, ne traggano le conseguenze positivamente. Magari con critiche , purché siano produttive. Un abbraccio Giovanni. P.S. Questo mio pensiero e rivolto anche a chi con tanta esperienza, si è allontanato come te.
    6 punti
  3. Buonasera, Ammirato dalle competenze degli Utenti più esperti della sezione e dalla interessantissima discussione che ne sta scaturendo circa il tetradracma di Messana Caltabiano 508, apro un topic collegato all’argomento monete antiche ed autenticità per condividere un evento che capita raramente: una moneta considerata falsa che sembrerebbe invece non solo essere autentica, ma anche dotata di una rilevante storia collezionistica. Mi riferisco ad un esemplare che era in vendita da InAsta il 02/07/2020 nell’asta E-Live 88 al lotto 3332 sotto la catalogazione “falsi (da studio, moderni,ecc.)”, tetradracma di Gela, fatto in argento e del peso di 16.66g, proposto ad una base di 40€. Ex InAsta 31 lotto 6453. https://asta.inasta.com/it/lot/113297/falsi-da-studio-moderni-ecc-falsi-da-/ Si tratterebbe sorprendentemente dell’esemplare catalogato al numero 397.9 dal Jenkins (O82-R166), tetradracma databile agli anni immediatamente precedenti il Congresso di Gela del 424 a.C. , posto in vendita da Classical Numismatic Group nella E-Auction 478 al lotto 39 lo scorso 07/10/2020 con provenienza dall’asta Sambon & Canessa del 27/06/1927 lotto 757, ex collezione di Pasquale del Pezzo, Duca di Caianello e Marchese di Campodisola. E aggiungo anche sindaco di Napoli e senatore del regno d’Italia, nonché illustre matematico. https://auctions.cngcoins.com/lots/view/4-XV6EQ/sicily-gela-circa-430-425-bc-ar-tetradrachm-23mm-1665-g-11h Non dispongo purtroppo del catalogo della vendita di Sambon e Canessa tenuta a Parigi nel giugno del ‘27 per verificare, ma.. Potrei realmente sorprendermi, di fronte ai falsi che qua e là popolano le aste, se una moneta ancorché umile di conservazione da falsa si scoprisse essere autentica? Questo mi e Vi chiedo. E mi rispondo, dopotutto no!
    4 punti
  4. Cosi come scrive il Professore RIZZO, su MONETE GRECHE DELLA SICILIA.
    4 punti
  5. @gionnysicily @odisseo Ciao Giovanni,ciao Odisseo, ho deciso di scrivere questo post perchè in uno dei vostri, ho letto qualcosa che probabilmente mi riguarda,se così non fosse vi prego di scusarmi per quello che scriverò. Era da parecchio tempo che non scrivevo ma, ho risposto con piacere alla chiamata di @skubydu . In effetti avevo deciso di non scrivere più, la vita a volte ti porta a fare delle scelte nel bene o nel male ed io proprio per questo mi sono trovato davanti ad un bivio e dovevo scegliere cercando di non sbagliare la strada: una era quella della salute, tranquillità e serenità,l'altra era invece quella delle arrabbiature e dell'assimilare in maniera negativa tutte le critiche,liti,insulti,accuse ecc... che venivano mosse quasi sempre quando si commentava l'autenticità o meno di una moneta, purtroppo somatizzavo molto tutto questo che mi faceva stare male fisicamente e naturalmente ho optato per la prima opzione. In questa discussione ho provato di nuovo a dare il mio contributo iniziando a postare l'immagine in cui facevo notare il particolare del modellato sul tondello che non aveva niente a che fare con la moneta, questo, assieme ad altri particolari chiaramente decifrabili da esperti ed esposti in maniera impeccabile da Giovanni, portavano al riconio moderno ma, se questo era chiaro per esperti non lo sarebbe stato per utenti che non lo erano. Ho scritto il secondo post su invito di skuby per cercare di entrare pian piano nell' argomento riconio e per cercare di fare capire a quelli meno esperti la differenza tra riconio d'epoca e quello moderno su tondello antico ma, ad un certo punto della discussione salta un utente ( Sirlad ) che consiglia un maggiore equilibrio nei giudizi e critica quanto scritto, cito le sue testuali parole "la moneta in questione è stata bollata come riconio moderno (senza neanche vederla dal vivo " naturalmente l'utente in questione, non può conoscere l'esperienza,quarantennale nel mio caso, le capacità personali e gli studi,di quelli come me e come voi che scrivono sul forum ed è proprio per questi motivi che si possono dare certi giudizi anche da foto a prescindere da quello che ne può pensare l'utente citato,prova ne è che la moneta è sparita dal sito della casa d'asta,probabilmente per un maggiore approfondimento o forse per altro. Dopo aver letto questo, ho subito pensato ad una degenerazione della discussione e proprio per quanto detto all'inizio di aver scelto la strada della serenità ho deciso di non intervenire più. Spero di essere stato esaustivo!!!!!! un caro saluto
    4 punti
  6. Posso aggiungere al nostro mosaico un ulteriore tassello, pardon... moneta. Costantino I ha coniato monete della serie VICTORIA AET AVGG NN anche a Roma... oltre che a Ostia e Arles. Un esemplare, infatti, è recentemente apparso in un'asta tedesca e non è passato inosservato (1600€ più diritti). Sebbene l'esergo sia illeggibile, le caratteristiche stilistiche del ritratto e l'assenza di lettere nei campi del rovescio permettono di collocarlo sempre nel biennio 314-315. Pertanto, stilando un ordine cronologico delle emissioni, la prima è ovviamente quella coniata a Ostia (313 circa, prima della sconfitta di Massimino; la seconda è quella coniata a Roma (AVGG NN al rovescio parla chiaro...). Ultime è quella coniata ad Arles.
    3 punti
  7. Sempre del primo periodo del regno di Roberto d'Angiò, ecco un gigliato con legenda Robertvs Dei Gra Ierl et Sicil Re
    3 punti
  8. Buongiorno a tutti, posto uno dei miei Cavalli Aragonesi, di scarsa conservazione al diritto e quasi irriconoscibile al rovescio ? Al Diritto riporta FERDINANDVS REX Quello che noto è la X formata da due C contrapposte, cosa già notata in altri esemplari. Anche se molto rovinata la terrò insieme agli altri, certamente mi piangerebbe il cuore a disfarmene. Saluti Alberto
    3 punti
  9. Buonasera, un altro piccolo argento in Collezione Litra68. Mezzo Carlino o Zanetta D/+PHILIPP.REX.ARA.VTRI R/+SICILIAE.HIERVSA MIR 185/1 P/R 45a Esemplare con Sigle IAF/CI dietro la testa. Saluti Alberto
    3 punti
  10. Bellissimo post che condivido assolutamente. È un piacere seguire discussioni come questa dove intervengono persone preparate portando argomenti precisi a supporto delle loro protesi, che si possono condividere o meno. Rabbrividisco invece per certi interventi, non solo qui, senza capo né coda, oltretutto da parte sempre di certi utenti. Non ci meravigliamo poi se alcuni personaggi storici del Forum se ne siano andati da tempo........non tutti hanno la pazienza di sopportare sine die
    3 punti
  11. Solo una precisazione. Questo millesimo esiste solo in versione proof. Proprio dal 1983 a tutto il 1999 non si produssero bullion a Llantrisant. Vennero coniate in questi anni solo edizioni fondo specchio per collezionisti, a tiratura limitata. Si passò attraverso ben 4 tipologie: la "coroncina" (rappresentata dalla moneta in oggetto), la "corona gotica", "monarca in trono", "diadema anziana". Per chi abbia voglia di approfondire riporto il link dei nostri cataloghi: https://sterline.collectorsonline.org/cat/S-SELI2 Io aspetterei. La nostra Elisabetta tiene duro ma non sarà infinita. Soprattutto le monete del periodo sopracitato potrebbero essere rivalutate quando un nuovo sovrano salirà al trono. Ma è solo un mio pensiero.
    3 punti
  12. E cosi semplice ...... ci riprovo. Un conio della zecca di Messana, ( STAMPA) tetradrammi in argento, con una tipologia con Dio Pan al rovescio e sul dritto una biga di mule. Da questo conio, diverse centinaia o migliaia di tetradrammi circoleranno dall'ultimo quarto del V sec. a. C . Questi tetradrammi, hanno sempre la stessa immaggine, a volte con conio stretto, con salti di conio, con delle espansioni di metallo, ecc. ecc. Ora il tetradramma della discussione , in asta .....non ha l'immagine dell'originale ( che è unico). Non ha l'immagine della testa del Dio Pan, perché il falsario non poteva inventarsi la sua VERA forma , come dagli originali Berlino Vienna Parigi. E un conio moderno, da un'impronta su una moneta genuina, purtroppo non era completa e a incidere quando manca , non essendo l'artista del V secolo, lascia la testa dimezzata e aggiunge di nuovo alcuni dettagli già cerchiati in un mio post precedente e che riposto. Più semplice di cosi !!! certamente, hanno usato una moneta genuina di poco valore, perché si presta meglio dell'argento nuovo per l'invecchiamento. Coniata a pressa idraulica, da qui le fratture anomale sul bordo.
    3 punti
  13. A me sembrerebbe un falso, le scritte REPVBBLICA ITALIANA non mi convincono: le più eclatanti sono le A che mi sembrano troppo diverse tra loro e con quelle dell'originale [sembra quasi che non riuscissero a fare il buco della A...] le L dell'esemplare in analisi mi sembrano troppo arrotondate nella parte in basso ⬆ anche la B (stesso problema tecnico della A) e la E mi sembrano strane La scritta ROMAGNOLI mi sembra troppo brutta, la G e la N sembrano allargate, le due O non sono precise e la R e la M non mi convincono Passando al disegno dell'ape ho notato la zampetta messa in posizione strana (troppo lontano da N e A) e la testolina approssimativa Il mio non è un parere professionale, mi sono basato su un'analisi di vari dettagli illustrando quelli che mi hanno lasciato più perplesso, sperando di dare qualche idea
    2 punti
  14. Buonasera a tutti Quella citata dal buon @Stilicho è certamente un'emissione molto interessante. Quella di Arles è un zecca, a mio avviso, un po' sottovalutata; studiando le emissioni di questa zecca gallica ne emergono alcune molto particolari ed esclusive; che non si trovano altrove. La moneta in oggetto ne è un esempio. Questa leggenda si ritrova, con raffigurazione però diversa, in una ulteriore emissione con le lettere S|F al rovescio. Cronologicamente essa è collocabile all'incirca nel biennio 314-315. (questo esemplare è appena passato in asta Leu ed è stato aggiudicato per 2500 franchi + diritti) Analoghe lettere sono presenti al rovescio anche su alcune rarissime monete "datate" della serie TRB P CONS IIII PP PROCONSVL emesse sempre da questa zecca per il IIII consolato di Costantino I. Dal momento che le monete della serie TRB P CONS IIII PP PROCONSVL sono riportate anche senza la presenza di lettere nel campo del rovescio, ne deduco che la nostra moneta con la VITTORIA sia contemporanea proprio a queste ultime.
    2 punti
  15. Magari, tra una vendita e l'altra, il primo proprietario è mancato e la famiglia ha messo quella e eventuali altre monete in asta. A quel punto, senza una puntuale indicazione da parte del proprietario, può essere accaduto che la moneta sia stata ritenuta falsa. La mia è una tentata ipotesi, probabilmente infondata.
    2 punti
  16. No, è la variante RENGNI zecca di Aquila D.A. 100 RR
    2 punti
  17. Pubblica del 1778 di Ferdinando IV, lotto 168, asta P. & P. Santamaria del 9 giugno 1952.
    2 punti
  18. Ho io il catalogo. Ecco la moneta al lotto 757. E' indubbiamente la stessa moneta.
    2 punti
  19. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BE14RA/9
    2 punti
  20. Se l’avessi preso io non sarebbe certo tornato in vendita, sarebbe rimasta una bella scoperta da custodire.
    2 punti
  21. E il pezzo meglio conservato del 1790 che ho in collezione. 3 Cavalli 1790 SICI
    2 punti
  22. Ciao Gionny, certamente grazie per i tuoi interventi, e grazie a tutti quelli che sono intervenuti. Ho chiesto l 'intervento di chi frequentava di più la sezione e poteva apportare validi spunti tecnici. Sai, quando apri una discussione, devi impostarla in modo tale che si parta da "A" per arrivare a" Z". Se già la apri con "Z" , togli tutto il piacere e la curiosità, poi questa moneta meritava un bel approfondimento e forse cè ancora un po da dire (di tecnico). Inoltre è vero, a volte bisognerebbe essere più diretti e meno moderati, pero è anche vero che sono argomenti che vanno trattati nel massimo rispetto sia di una parte che dell'altra, poi ognuno ha il proprio modo di affrontare i problemi e di discuterli. Sul fatto poi di metterci la faccia, io è dal 2007 che pubblico discussioni tra le quali molte con tema "falsi", spero siano servite!. Era da tanto tempo che la sezione non sia animava cosi, e la cosa mi è molto piaciuta, per usare un paragone, direi che le discussioni sono "la macchina" e i vari partecipati "la benzina" ….. skuby
    2 punti
  23. Buongiorno a tutti, ritornando a quest'asta non si può, almeno per me, non menzionare il lotto 278, una pubblica 1622 di modulo straordinario, quasi 38 millimetri!... La conservazione è bassa ma una pubblica di questo modulo non è per nulla facile da reperire...
    2 punti
  24. Buonasera, intriganti le mezze piastre, così graziose da tenere in mano, ogni tanto riservano delle sorprese. ? La tua con le torri al posto delle aquilette. La mia invece? Saluti Alberto
    1 punto
  25. E' oggi in asta BussoPeus 427 al lotto 84, una piuttosto rara frazione (280-250 a.C.) di Crotone, di particolare iconografia, con al rovescio la leggenda OIKISTAS accostata alla figura di Eracle con spoglia leonina . Descritto dal compilatore come diobolo, è riferito in descrizione al Rutter 2199 che però censisce un triobolo .
    1 punto
  26. Si tratta di un triobolo come correttamente riferito da Rutter. Per quanto alcuni esemplari presentino un peso simile a quello dei dioboli la stragrande maggioranza dei pezzi noti ( e non sono pochi) è inequivocabilmente classificabile come triobolo.
    1 punto
  27. Buonasera a tutti, non solo 1 2 sono distanziati, ma anche V N Saluti Alberto
    1 punto
  28. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: Diametro: Metallo Presunto: Buonasera. Io umilmente chiedo scusa se ieri sono stata un pò irruente con i miei pensieri. discussione legittimanente aperta e chiusa. E mi congratulo ancora una volta con i miei "illustri associati". Avevo solo una remora con chi mi ha scritto che devo sbarcare il lunario. Tutto qui. Nessuno mette in discussione la vs.esperienza e professionalità. Anzi, ci mancherebbe!. Buona notte a tutti
    1 punto
  29. Il terzo globalmente è più moneta, anche il ritratto è quello più caratteristico.
    1 punto
  30. Concordo Giovanni. Io propenderei per entrambi come un difetto di conio e non saggio, perchè i saggi sulle "civette" del periodo immediatamente post pericleo (post 449 aC e pre 430) avevano una forma definita e regolare..... Odisseo
    1 punto
  31. Tornando in una dimensione più tecnica, posto le foto dell'esemplare pubblicato nel Rizzo (foto tratte da una copia originale del 1946 e non da ristampa successiva). Pur essendo tratte da un calco in gesso, il tondello, i volumi, il modellato e la scritta in greco "ridicolizzano" l'esemplare oggetto della conversazione. Odisseo
    1 punto
  32. Come retro preferisco sicuramente il primo ,come dritto il terzo . Se dovessi scegliere io andrei sul terzo che complessivamente mi piace di più.
    1 punto
  33. Ciao, adesso starete insieme.
    1 punto
  34. Buona giornata Grazie della condivisione; come moltri altri esemplari, anche il tuo soffre di un difetto di coniazione (ribattitura) che ha duplicato il 5 della data ed anche l'ala sinistra del leone. A beneficio di @gigetto13 che conduce una statistica sui dati ponederali di questa moneta, ti sarei grato se potessi aggiungere il peso ed il diametro. Grazie e saluti luciano
    1 punto
  35. La moneta non è buona; si vede anche dal bordo a tratti assente e arrotondato, specialmente al rovescio. Non dovrebbe essere argento, ma alpacca e di norma, qusti falsi in alpacca pesano 22-23 grammi Qui un esemplare originale:
    1 punto
  36. 1 punto
  37. Oltre che dalla conservazione non certo ottimale, la banconota è penalizzata anche dal numero di serie, ok, è una A01, ma quel 767729 è sin troppo alto, possibilmente entro i mille esemplari (000001 > 001000) poteva avere un buon surplus anche nelle condizioni in cui si trova.
    1 punto
  38. Quattrino di Benedetto XIV
    1 punto
  39. Io cerco questa con questo stile da una vita.
    1 punto
  40. Molto probabilmente si La Zecca comunque scrive, salvo cambiamenti.. Distribution will start from 9 December 2020 (subject to change)
    1 punto
  41. Quello di Roma è un Tallero che si presenta in due versioni che io chiamerò I e II conio. Il più noto, quello con la legenda che viene tagliata al bordo è quello più comune e conosciuto ed è praticamente impossibile confonderlo con gli altri Talleri di convenzione (e che in letteratura viene definito I versione). Esiste però, un conio precedente battuto a Roma utilizzando dei tondelli di maggior diametro (forse residui di una precedente monetazione) che presentano una legenda NON tagliata dal bordo e che è possibile attribuire con ragionevole certezza a Roma e non ad altra zecca confrontando il C/ che si presenta ben definito (al contrario di altri) e praticamente uguale a quello della prima versione (II conio):
    1 punto
  42. In queste due discussioni sono pubblicati molti falsi d'epoca
    1 punto
  43. E un altro 9 Cavalli 1790 conio ibrido
    1 punto
  44. È una REPARATIO REIPVB. Potrebbe essere di Graziano, Valentiniani II o Teodosio I. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  45. Ciao @Der Kaiser, certamente, è verissimo! Nella letteratura scientifica viene citato spesso il c.d. Hoarding. Accumulazione senza fine, insaziabile e patologica. La corrente letteratura spiega come il collezionismo, come qualunque comportamento umano, possa degenerare e sfociare in patologia. Il paper di Long e Shiffman (1997) tratta l'argomento in modo lucido. Si tratta perciò di comportamenti estremi, che per la maggior parte non vengono presi in considerazione degli studi sul collezionismo. O meglio, vengono riconosciuti ma non studiati, in quanto categorizzati come Hoarding disorders. Nei dati raccolti per la mia tesi non ho riscontrato comportamenti evidentemente tendenti al disturbo psicologico: i risultati sono perciò da interpretare alla luce del "normale" collezionismo (e con normale collezionismo si dovrebbe aprire una parentesi infinita sulla definizione di collezionismo, visto che non vi è definizione unanimemente accettata). Tra l'altro è interessante lo studio di Formanek (1991) che introduce la visione predominante del collezionismo nella prima parte del '900 e che mostra come fosse completamente errata e dedotta senza alcun tipo di studio empirico. In breve, l'interpretazione dei primi studi Psicanalitici concludeva che esistesse un forte nesso tra collezionismo e libido-fase anale. Conclusioni completamente smontate dal paper di Formanek e da tutti gli studi successivi. Se hai la curiosità di dare un'occhiata alla tesi scrivimi pure, te la mando con piacere. Purtroppo non sto avendo il tempo di preparare il report in italiano. Appena riesco lo posto sicuramente.
    1 punto
  46. Grazie per aver aperto una discussione sulle nostre belle monete greche di Sicilia. Ecco, pur con tutta la prudenza che mi contraddistingue, direi soltanto che non la metterei in compagnia di monete belle e genuine. Mancano completamente i volumi, i rilievi non mi sembra che corrispondano... ecco diciamo pure che chi ha la moneta in mano può decidere meglio, ma somiglia molto a un tondello originale “schiacciato” con forza da un artista contemporaneo nel tentativo non riuscito di imprimere l’alto rilievo dei volumi di questi conii... Lascio a chi del mestiere valutarla dal vivo, ma da queste foto io non ne ricavo una bella impressione. Sentiamo gli altri. Ciao e grazie ES
    1 punto
  47. Finalmente posso mostrarvi un bisante: Peso 3,71 g Diametro 26 mm Rif.: Papadopoli vol. II, p. 557, n. 79. La particolarità è la mancanza di trifogli o bisanti ai lati della data. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
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