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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/25/20 in Risposte

  1. Lasciamo un attimo Napoli e trasferiamoci a L'Aquila, seconda città del regno. Il 6 gennaio 1433, Giovanna II appalto' nuovamente la zecca aquilana ed ordinò la coniazione della Cella il cui nome deriva dalla voce corrotta di Uccello, che identifica l'aquila raffigurata sul diritto. Per un carlino ci volevano 6 celle ed una cella era pari a 30 denari. Ecco una cella emessa da Renato D'Angio.
    5 punti
  2. Buonasera, il discorso mi sembra tutt’altro che sconclusionato... e il motivo sta nell’interesse di chi fa l’offerta che, secondo me, non può essere rimesso alla mercé delle decisioni della casa d’aste. Proverò a esporre il mio punto di vista ragionando ad alta voce. Applicherei all’offerta in asta, in via analogica, la disciplina della proposta irrevocabile (Art. 1329 c.c.). L’art. 1329 c.c. al primo comma recita: “Se il proponente si è obbligato a mantenere ferma la proposta per un certo tempo, la revoca è senza effetto”. Se dunque presento una offerta in una asta che ha come scadenza il giorno X, la mia offerta sarà irrevocabile sino al giorno dell’asta (equiparando, nel mio ragionamento, l’offerta alla proposta di acquisto). Ma se la casa d’aste rinvia la data della vendita, allora ritengo che l’offerente possa ritenersi libero di revocare l’offerta e ció perché si andrebbe oltre il termine per il quale l’offerente si è obbligato a mantenerla ferma. Quindi, mi sentirei di rispondere alla sua domanda che l’offerta, in caso di rinvio dell’asta, è revocabile. Mi sento così di sposare anche i dubbi di @simonesrt Ripeto, la mia è una risposta che si basa sull’interpretazione analogica di altra fattispecie e che, quindi, potrebbe essere opinabile. Ma perché non provarci? Naturalmente il discorso potrebbe reggere per aste sottoposte alle legge italiana. Per le altre bisognerebbe conoscere la legislazione di riferimento. Spero di averle offerto uno spunto di riflessione utile. Saluti
    4 punti
  3. Scusa ma ogni tanto applicare il buon senso no????? Se per assurdo l'asta viene spostata di 1 anno non posso recedere dalle offerte perché non c'è scritto nelle condizioni? Ma diciamo davvero?
    4 punti
  4. Dopo quasi due mesi in cui non vengono pubblicati nuovi video in questa discussione, porto io un nuovo contenuto sperando di fare cosa gradita Sul mio canale Youtube ho realizzato un video introduttivo sulla monetazione romana; ovviamente il contenuto è molto limitato, sia per l'arco temporale che prendo in considerazione, sia per le informazioni che sono riuscito ad esporre in un unico video, volendo mostrare anche diverse monete. Consapevole che la monetazione antica meriterebbe molti approfondimenti e che in questo campo ho ancora molto da imparare, spero il video possa essere utili per chi sta cercando di avvicinarsi a questo settore e magari spesso cerca informazioni sul forum
    4 punti
  5. Personaggio discusso e discutibile ma calciatore dal talento incredibile e - questo si - indiscutibile anche per chi, come me, il calcio non lo ha mai amato. Forse avrebbe meritato una commemorativa fatta meglio di questa bruttura.
    3 punti
  6. Mi aggiungo e condivido la mia piastra del 1857.
    3 punti
  7. Io penso proprio che il problema nella pratica non sussista affatto....se si vuole andare con cio' che e' previsto dal regolamento dell'asta soprattutto. Con l' offerta ci si impegna a onorare la cifra inserita tenendo conto delle condizioni dell'asta, nelle quali vi e' appunto riportata la data . Se per motivi propri l'asta modifica tale parametro, l'offerente, "per motivi suoi", puo' benissimo fare richiesta di ritiro dell'offerta. Non vi sara' nessuna casa d'asta che obiettera' tale richiesta....nel momento in cui si posticipa di un mese un asta gia' fuori da tempo, si e' piu' che consapevoli che alcuni ritiri di offerte possano esservi
    3 punti
  8. E' una materia molto complessa. Sicuramente l'esperienza è il primo elemento per capire il falso. Poi bisogna conoscere a fondo anche le altre materie collegate in primis la metallurgia. Anche la conoscenza della storia è basilare e quella della storia dell'arte. Poi è bene conoscere le tecniche dei falsari che hanno lavorato fin oggi. Infine c'è un elemento che è da considerare un talento: l'occhio ovvero la sua capacità di capire una moneta. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  9. Ma il fatto è che le hanno spostate...sono cambiate le condizioni e questo può creare degli inconvenienti a chi ha offerto...per me è una cosa che le case d'asta avevano già messo in conto...di sicuro le case d'asta non sono felici di dover spostare le date e altrettanto chi ha offerto di dover ritirare la propria puntata...
    3 punti
  10. Spero di non annoiarvi. Vorrei inserire in questa discussione la mia prima moneta di grande modulo in assoluto. 10 tornesi 1859 di Ferdinando II. Questa è stata la moneta con la quale ho “esordito” sul forum e, nonostante le piastre che sto man mano mettendo in collezione, continua a restare la moneta che mi da più emozioni. Quando la guardai per la prima volta ebbi proprio l’impressione di guardare in faccia re Ferdinando, una sensazione bellissima ?
    3 punti
  11. è una prova in argento di multiplo di zecchino, non c'è niente di strano, i multipli si coniavano eccome nella fine del 600, magari un 10 zecchini di Giustinian qualcuno ce l'ha e nessuno l'ha mai visto, chissà. Meno male che qualcuno ha la brutta abitudine di andare a vedere le monete e mettere dove si trovano quando fa i libri ?
    3 punti
  12. Buonasera a tutti, Ricordo che @ggioggio voleva vedere il mio 10 Tornesi 1819 SICLIARVM Rieccolo con nuove foto.
    2 punti
  13. Io dal vivo non l'ho vista... e dalle foto postate mi sembra chiaramente una patacca, comunque se da un più attento esame, con la moneta in mano, questa dovesse risultare autentica e fosse presente anche tutta la documentazione necessaria, teniamo ben presente che si tratta di una moneta comune, come quasi tutti i sesterzi di Faustina Augusta, e il valore commerciale a mio avviso non dovrebbe superare i 100 euro.
    2 punti
  14. In una normale situazione le offerte, in linea di massima, dovrebbero essere mantenute per serietà. Qui la situazione non è normale, non mi sto pentendo dell'offerta, è la casa d'aste che di sua iniziativa sposta i termini (e sia economicamente che giuridicamente il termine ha un suo perché). Gli operatori, titolari di case d'asta serie e professionali, sono consapevoli che ben possono spostare in questa situazione anomala la data dell'asta, ma certamente consentiranno il ritiro dell'offerta; magari basta mandargli un'email. Il buon senso è sufficiente per capire che la mia offerta mi vincola fino alla data inizialmente prevista; ci sono aste che sono già state spostate più volte. Ragionando diversamente, fino a quando dovrò ritenermi vincolato (settimane, mesi, anni), aspettando di sapere se la somma che avevo deciso di spendere potrebbe essere o non essere ancora mia? Non ci sarebbe logica.
    2 punti
  15. e retro con punto vicino alla zampa
    2 punti
  16. @Euskadi grazie, ci credo, è che quando uno si innamora di un'idea vede connessioni anche dove non ce ne sono, e mantengo ancora un minimo di pudore intellettuale... Allora a grande richiesta, la semuncia. Dal nostro catalogo: Diritto: "Busto drappeggiato femminile a destra, con corona turrita" Chi è? Crawford spara Cibele, ma la corona non sempre è turrita, inoltre il culto di Cibele è testimoniato dopo il 204 a.C., quando da Pessinunte fu portata a Roma l'immagine della dea Cibele, dopo che il collegio dei decemviri aveva vaticinato che Roma si sarebbe salvata da Annibale solo portandovi, appunto, la pietra nera effigie di tale divinità. Quindi potrebbe essere chiunque. Rovescio: "Cavaliere al galoppo verso destra; tiene la frusta con la mano destra e le redini con la sinistra" Qui non ci sono indizi, il cavaliere non ha armatura, elmo e armi ed è disegnato in maniera abbastanza semplicistica. Direi tabula rasa. Allora posso spararla anch'io, varrà poco meno di Cibele. La giovane donna (è giovane rispetto alla figura del triente, per la quale ho proposto Cassiopea) potrebbe essere Andromeda, in fondo una coroncina come principessa d'Etiopia se la merita (so da me che non è attestata alcuna descrizione di Andromeda incoronata o diademata). Il cavaliere allora viene da sé; Perseo, che non potendo partecipare al banchetto del nonno Polidette perché non possedeva un cavallo, gli promise la testa di Medusa, uccisala si appropriò di Pegaso e con esso salvò e portò con sé Andromeda. Qui oltretutto c'è anche la connessione astronomica suggerita da @gpittini, perché le costellazioni di Andromeda e Perseo sono adiacenti. Certo se il cavaliere del rovescio avesse cavalcato pegaso sarebbe stato meglio, ma non si può avere tutto.
    2 punti
  17. Ciao Scipio io se fossi in te non mi vergognerei di proporre una interpretazione riguardo la semi uncia: se non abbiamo noi appassionati di Numismatica il coraggio di andare oltre non credo che lo faranno professori conosciuti, e poi quello che hai detto fino ad ora è molto interessante e nuovo, se anche sparassi una assurdità credo che ora in noi prevalga la curiosità che la voglia di criticarti.
    2 punti
  18. 2 punti
  19. so che sembrera' incredibile.... ma ho sbagliato a postare il link....... l'eta' avanza irreversibilmente....... mi scuso...
    2 punti
  20. Questa conservazione sino ad ora non l'ho mai sentita… fads falso di stampa?
    2 punti
  21. 1963 Timor portoghese (o Timor Leste) - 100 escudos
    2 punti
  22. Dovrebbero essere entrambi di Michele Steno. Quello con la stella e la lettera F è chiaramente leggibile MIChAEL STEN DVX, anche se alcune lettere non lo sono. Più difficile la lettura dell'esemplare stella su D. Qui, perlomeno in foto si legge proprio male. Escludo Tomaso Mocenigo perchè la sua legenda viene troncata con la E, in vece qui c'è un altra lettera che potrebbe essere una L. Una foto migliore aiuterebbe. Arka Diligite iustitiam
    2 punti
  23. perchè il costo aumenta esponenzialmente con la conservazione ed un bb (il massimo che mi sarei potuto permettere) era quotato il doppio per si,un cambiamento di conservazione notevole ,ma secondo me non da giustificare il prezzo doppio.Secondo me le rarità vanno bene anche in conservazione bassa perchè riescono a soddifare chi le ha senza spendere un patrimonio(anche piccolo) e senza ricorrere a falsi
    2 punti
  24. E' la regina delle patacche, ricordiamo a tal proposito...
    2 punti
  25. Buonasera a tutti, sono un grande amante delle reimpresse per Ferdinando l, infatti ne ho diverse... visto che si parla della 1817 condivido volentieri il mio esemplare..! Saluti a tutti..
    2 punti
  26. Buonasera a Tutti, non ho fatto mai nessun censimento in merito alle comparse di questo millesimo nelle aste (sia normale che reimpresso) ma così a memoria credo che sono anni che non compare sulla Baia. Interessante sarebbe sapere invece se le stelline sul taglio hanno tutte la stessa sequenza. @Rocco68 Di seguito la mia 1817 Reimpressa. Saluti, Sergio.
    2 punti
  27. Anche questo intessanti video
    2 punti
  28. Visto lo stato delle monete da 10€, sarebeb il caso di pagargliela con due di queste
    2 punti
  29. Rileggevo questa vecchia discussione sulla serie collaterale, che da sempre mi affascina; qui Andrew McCabe @ahala suggeriva che dietro l'iconografia particolare di queste misteriose monete dev'esserci una storia; ho più volte provato a ricollegare i miti ad esse riconducibili ma un filo conduttore non sono mai riuscito a intravederlo. Qui c'è il quadro d'insieme dell'emissione: http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-RRB12 Giorni fa ho visto un documentario sulla navigazione degli antichi e sulle loro conoscenze astronomiche, in cui venivano elencate alcune delle costellazioni conosciute dagli antichi greci e qualcosa ha cominciato a girarmi in testa... Cellulare, google, ecco fatto: Ercole, Centauro, Toro, Serpente, Aquila, Gemelli.. La figura femminile del Triente è diademata, potrebbe essere una regina: Cassiopea... L'oncia, Sole, Luna, stelle (la semuncia non riesco a farla entrare). La numismatica mi ha dato alla testa? Accetto insulti.
    1 punto
  30. Partiamo da qui: D/: IMP VALERIANVS AVG: busto di Valeriano, radiato e drappeggiato e corazzato, a destra. R/: PM TRP V COS IIII PP : Valeriano e Gallieno posti uno di fronte all’altro, con le mani appoggiate su due scudi posti tra di loro e con dietro due lance Zecca di Antiochia RIC V 277 Salito al potere nel 253, Valeriano decise fin da subito di associare al trono il figlio Gallieno. Fu una scelta dettata dalla necessità. L’impero era minacciato ad Oriente dai Sasanidi di Sapore I ed a Occidente soprattutto dai Goti: avere due augusti avrebbe consentito una migliore difesa su due fronti molto caldi. Valeriano scelse per sé l’Oriente, dove indubbiamente la situazione era molto più difficile e complessa. Infatti, nel 256 i Sasanidi avevano sottratto ai Romani importanti territori e roccaforti tra cui il centro strategico di Dura Europos che fu conquistato e distrutto dopo un lungo e avventuroso assedio. Dopo tale sconfitta Valeriano seppe comunque reagire ottenendo qualche vittoria e la guerra ebbe alterne vicende, finché nel 260, durante la difesa di Edessa, l’imperatore sarebbe stato rapito da Sapore I finendo poi ucciso (ma questa è una altra storia). Cameo raffigurante re Sapore I che afferra per il braccio l'imperatore Valeriano, a segnalare la cattura del sovrano romano dopo la battaglia di Edessa. Rilievo a Naqsh-e Rustam raffigurante Sapore I che tiene prigioniero Valeriano e riceve l'omaggio di Filippo l'Arabo, inginocchiato davanti al sovrano sasanide La zecca della nostra moneta è Antiochia. Alla luce della TRP V e del COS IIII la moneta dovrebbe essere stata coniata nel biennio 257/258. Tuttavia, sappiamo che la zecca di Antiochia interruppe le emissioni monetarie proprio nel 257 a causa della minaccia sasanide (le riprenderà solo nel 263). Quindi l’anno di coniazione dovrebbe essere proprio il 257. In effetti, in quegli anni Valeriano si trovava proprio ad Antiochia, città ideale per condurre le operazioni di guerra grazie alla sua posizione strategica. Infatti, dopo la caduta in mani nemiche avvenuta pochi anni prima, era riuscito a riconquistarla e a ricostruirla facendone un centro nevralgico e, soprattutto, il suo quartier generale per il prosieguo della guerra ad Oriente. Tuttavia, proprio la sua posizione e la sua importanza faceva di Antiochia una zona costantemente esposta alla minaccia Sasanide, tanto che Sapore I riuscirà a conquistarla poi nuovamente. A noi oggi risulta difficile seguire questi continui e soprattutto repentini cambi di bandiera dei territori coinvolti (e quindi delle numerose città) , tanto complesso era quel conflitto che sottrasse ai Romani molte risorse umane, materiali ed economiche. Il soggetto del rovescio credo che sia stato scelto oculatamente per affermare in modo chiaro la forza dei due Augusti, padre e figlio, che vollero essere ritratti insieme, con lo scudo e la lancia, proprio a simbolizzare la loro potenza militare, che veniva esaltata dalla loro unione familiare. Tra l’altro, proprio nel 257, Valeriano e Gallieno rivestirono entrambi il consolato (il IV per Valeriano ed il III per Gallieno). Le due figure maschili sono ritratte una di fronte all’altra, in un momento di riposo dalla battaglia, con le mani appoggiate agli scudi, quasi a infondere anche una certa tranquillità: la situazione è sotto controllo. Le moneta, come sappiamo, veicolano sempre un messaggio. Esse sono quindi, per la loro diffusione, un forte mezzo di propaganda politica. Qui chiaramente il messaggio che deve arrivare ai cittadini è quello dell’unione delle forze, della comunione di intenti, della collaborazione reciproca tra i sovrani con lo scopo di preservare l’integrità dell’impero dalle minacce esterne. Molto interessante è la annotazione del Sear a proposito del nostro antoniniano: “Questo tipo di rovescio è simile, e presumibilmente fu ispirato, al rovescio di un aureo e di un denario di Augusto che lo ritraeva con i due nipoti Gaio e Lucio." Gaio e Lucio erano figli di Giulia (figlia di Augusto) e di Vipsanio Agrippa. Furono adottati da Augusto ed erano destinati a succedergli. Purtroppo, entrambi gli premorirono molto giovani lasciando il campo libero a Tiberio. Eccoli le monete a cui si riferiva il Sear: L’aureo, RIC 206: D/: CAESAR AVGVSTVS DIVI F PATER PATRIAE; testa di Augusto, laureata, a destra R/: AVGVSTI F COS DESIGN PRINC IVVENT; Caio e Lucio Cesare stanti in posizione frontale, si appoggiano a due scudi; dietro ad ogni scudo, una lancia; sopra simpulum a sinistra e lituus a destra (simboli religiosi, vedi oltre nella discussione) ESERGO/: C L CAESARES Zecca: Lugdunum Il denario, RIC 207, con le stesse legende, effigi e zecca: Queste sono le tipologia più comuni. Quanto agli aurei, esistono anche un blocco di 4 monete, il RIC 205, e poi il RIC 209. Queste monete si differenziano tra di loro per piccoli particolari quali diversa posizione e orientamento del simpulum e del lituus. Lo stesso avviene per i denarii classificati come RIC 208, 210, 211 e 212 che differiscono tra loro, oltre che per quanto detto per gli aurei, anche per la presenza di una X al rovescio sotto i simboli religiosi. Un caso interessante è il denario RIC 208 che può presentare una particolare variante: Se guardiamo attentamente il ritratto di Augusto notiamo come rassomigli molto a Traiano. Inoltre, anche il simpulum ed il lituus hanno forma e posizione diverse . Per molti studiosi queste caratteristiche identificherebbero la moneta come una “restituzione” di Traiano. Il fatto però strano è che la moneta conservi sul dritto la legenda originaria senza i classici REST o RESTITVIT tipici delle restituzioni traianee (qualcuno ipotizza quindi emissioni al di fuori della grande serie delle sue restituzioni). Interessante come Wildwinds, a proposito invece della RIC 207, parli di imitazioni provenienti dall’area transcaucasica. Ecco alcuni esempi di cui però presenta solo il rovescio: Ma torniamo al significato della moneta. È chiaro come qui il contesto sia completamente diverso rispetto alla moneta di Valeriano/Gallieno. Nel caso di Augusto il messaggio è un altro. Siamo, infatti, in un contesto di pace. Egli vuole ribadire l’unione, l’alleanza tra i due ragazzi quali suoi eredi designati. I due giovani collaboreranno per mantenere l’impero in uno stato di pace, come lo ha lasciato il nonno. Sulla moneta Gaio e Lucio si poggiano sugli scudi (parmae o scudi con umbone centrale), hanno tra di loro due lance (hastae) e sono avvolti in una toga piena di panneggi. La toga gode di un significato particolare: infatti, è opinione corrente che servisse quasi da “divisa di stato” e come simbolo di purezza morale, in quanto ricopriva completamente il corpo e costituiva il segno di ripristino dei valori repubblicani e dei costumi ineccepibili dei Romani delle origini. I due giovani, sulle monete, sono indicati come “principes iuventutis”. Cosa significa? Princeps iuventutis era un titolo dignitario che risaliva all’età repubblicana. Era un appellativo onorario dato ai giovani che si distinguevano durante i cosiddetti Ludi troiani. I Ludi troiani erano di origine molto antica (come intuibile dal nome) ed erano una esibizione, una sorta di parata cui partecipavano i giovani cavalieri romani. In sostanza, era una sfilata a cavallo della giovane élite romana che si presentava al pubblico simulando un combattimento. Sappiamo da Svetonio che i Ludi troiani vennero nuovamente celebrati con regolarità da Augusto, il quale “…organizzò spesso i giochi troiani tra ragazzi di età maggiore e minore, pensando che fossero una nobile usanza antica per mettere così in evidenza il valore di una stirpe illustre…”. Alla fine dell’agone, a quelli che si erano distinti, veniva assegnato il titolo di princeps iuventutis con la consegna della parma e dell’hasta. Tali furono nominati Gaio Cesare (5 a.C.) e nel Lucio Cesare (2 a.C.). Non è un caso che i prescelti fossero membri della famiglia imperiale. Anzi, solitamente erano gli eredi al trono designati (lo stesso avverrà infatti per molti imperatori successivi fino a Commodo). In effetti, il titolo è stato a volte mantenuto anche quando il titolare non era più un iuvenes in quanto aveva qualcosa del significato di principe ereditario. E non e’ neppure un caso che il titolo venisse assegnato a giovani cavalieri: il regno di Augusto fu caratterizzato proprio da un crescente coinvolgimento dell’ordine equestre nelle cariche di governo. La scena rappresentata sul rovescio è però completata da un ulteriore elemento, che manca nella moneta di Valeriano: la presenza di due simboli religiosi, il simpulum ed il lituus. Il Simpulum era una sorta di mestolo usato nei sacrifici per fare le libagioni e per attingere il vino ed altri liquidi che venivano poi versati sulla testa delle vittime. Era uno dei simboli del collegio di Pontefici. Qui riferito a Gaio che era appartenente a quel collegio. Il lituus (da litàre, offrire sacrifici agli dèi per ottenere auspici favorevoli) era uno strumento di culto costituito da un bastone ricurvo in cima, dalla forma quindi simile a quella del pastorale del vescovo. Era usato dagli Auguri (del cui collegio era simbolo) per marcare uno spazio rituale (e virtuale) nel cielo destinato alla divinazione. Qui riferito a Lucio che era membro del collegio degli auguri. In sostanza il messaggio della moneta dice che la candidatura ad eredi di Caio e Lucio (e quindi la loro unione) è suggellata dagli dèi. Per mantenere la pace ci vorranno le armi, ma anche l’appoggio delle divinità. Si conferma, insomma, l’Augusto rispettoso dei culti tradizionali, della religione romana. In effetti, lo scopo della religione romana non era quello di plasmare le coscienze dei fedeli bensì di dare vita a rapporti favorevoli tra Roma e gli dèi in modo tale che questi ultimi fossero sempre propizi e fornissero di conseguenza quell'appoggio senza il quale la città non poteva prosperare, vincere i nemici in guerra e dominare. I Romani chiamavano questo rapporto pax deorum, che era in fondo assai simile a una sorta di contratto: bisognava ingraziarsi gli dèi, ottenere il loro favore, evitare atti che facessero venir meno il loro appoggio. E tutto ciò si otteneva eseguendo con estrema accuratezza riti e sacrifici previsti per ogni specifica occasione . In effetti, la parola “religio” ha in latino il duplice significato di “osservanza scrupolosa” e di “impegno assunto” di fronte agli dèi. Non sarà così con Valeriano. La sua moneta non ha richiami religiosi, la legenda del rovescio e’ essenziale, senza alcun richiamo o messaggio particolare. Il messaggio è nella immagine, ed e’ una immagine che parla di guerra. Niente di buono sul fronte Orientale (e neppure su quello Occidentale). Sperando di non aver detto inesattezze (se fosse così, correggetemi pure), in attesa di vostri commenti, interventi, integrazioni vi saluto. Stilicho
    1 punto
  31. Napoleone III si arrende a Guglielmo di Prussia dopo la battaglia di Sedan, 2 settembre 1870. http://roth37.it/COINS/Sedan/index.html
    1 punto
  32. Chi l'ha valutata come autentica? E chi ti ha espresso un parere sul valore della moneta? Ma esiste il segreto di stato su questo? O sono solo parole per tirare acqua al tuo mulino? Non hai carta canta nemmeno degli ipotetici professionisti che si sono sbilanciati nel dire uno 300 euro, l'altro più di 700, eccetera? Fino a prova contriaria, queste tue asserzioni lasciano il tempo che trovano. Recati da un professionista del settore (un nome adeguato ti è già stato riferito). Ben inteso che non sta a significare inviargli una mail e attendere una risposta... che io vedrei anche come un comportamento sfacciato! Vuoi la certezza sull'autenticità e sul valore? Paghi il professionista. Come è giusto che sia visto che è il suo lavoro. Ovviamente nessuno ti vieta di chiedergli un preventivo per la perizia. Vedrai che ti sarà certamente riferito. Come sono certo che non sarà una spesa esorbitante.
    1 punto
  33. E' giusto! tutte le altre solo sul fronte. solo qualche retro per esempio
    1 punto
  34. L intruso e il 1000 lire libanese perché è l unica che ha anche sul retro il valore in arabo.
    1 punto
  35. Bellissimo post, da leggere e da vedere grazie @petronius arbiter e @derek83 m.m.
    1 punto
  36. BORSELLINO PIENO DI SOLDI Ciao da Stilicho
    1 punto
  37. No odjob, sono fusi anche questi "falsi"
    1 punto
  38. Description DEUTSCHE MÜNZEN UND MEDAILLEN SPEZIALSAMMLUNG BAYERN. DAS KURFÜRSTENTUM BAYERN. Maximilian III. Joseph, 1745-1777. Konv.-Taler 1755, München. 27,95 g. Die Jahreszahl berührt die Wolken. Dav. 1952; Hahn 306. Fast vorzüglich
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Non faccio più offerte, metto le monete che mi interessano in osservazione e l'offerta aspetto a farla un paio di giorni prima dell'asta, oppure in "Live". Se non è stato superato il limite che mi sono imposto. Voglio comprare ,per esempio, una civetta ateniese e faccio una offerta a X, asta 10 dicembre, e poi l'asta slitta a gennaio e il 15 dicembre, asta Y, ne compro una al 20% in meno, così rischio di aggiudicarmi anche l'altra che mi diventa un doppio spendendo denaro che mi servirebbe per qualche altro acquisto.
    1 punto
  41. E’ soltanto un’altra delle cose che non sappiamo. Il parere di un esperto sarebbe utilissimo, grazie! Fra l'altro, mentre per l'orientamento erano utilizzate l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, tutte le altre costellazioni erano un po' come le lancette dell'orologio, perché i naviganti di notte desumevano l'ora dalla loro posizione nel cielo e potevano determinare per quanto tempo avessero tenuto una certa rotta e dunque la distanza percorsa. Dunque tutte avevano importanza.
    1 punto
  42. Ciao @numa numa i dubbi ovviamente non li volevo fugare a te e nemmeno a me..., ma al nuovo utente che chiedeva spiegazioni. Diciamo che con il nuovo amico non ho voluto essere troppo « definitivo » fin da subito, al primo approccio..., l’ho voluto per così dire invogliare verso un approccio anche visivo, che non guasta mai.?
    1 punto
  43. Grazie della risposta e delle idee. Infatti sto cercando di documentarmi, anche perchè la volta celeste in 2000 anni è cambiata. Sto appunto cercando delle relazioni, ma non è semplicissimo, perchè trovare informazioni sulle conoscenze astronomiche precedenti a Tolomeo è problematico. Comunque è interessante.
    1 punto
  44. Buonasera a tutti, è sicuramente ribattuta, nel tempo ho imparato che questi minuscoli tondelli, coniati in migliaia di esemplari, per un periodo abbastanza lungo, riservano tante sorprese, e qui sul Forum, grazie agli interventi e alla disponibilità di persone squisitamente disponibili e preparate ho imparato ad amarli. Saluti Alberto
    1 punto
  45. Chiederei di mantenere la calma, per favore. La domanda di @bolognino non era provocatoria e non credo stesse insinuando alcunché. Il fatto è che in Italia, per vendere monete antiche (greco-romane), è necessario avere un certificato che ne attesti la lecita provenienza. Altrimenti, in caso di controlli da parte della Soprintendenza dei Beni culturali, si rischia il sequestro degli oggetti e, nei casi peggiori, si finisce in una spirale di cause legali. Dunque, ha modo di dimostrare allo Stato che la moneta suddetta proviene dall’eredità di suo nonno e non da uno scavo abusivo (ad esempio)? Ha qualche documento che attesti tutto ciò?
    1 punto
  46. Grazie Scudo, Le Reimpresse di Ferdinando I nascono già con numerosi difetti, personalmente preferisco quelle in cui si nota molto la moneta "cancellata" @giuseppe ballauri, Beppe mi sto rendendo conto che la Piastra 1817 è difficilissima da mettere in Collezione. Questa è la mia, che difficilmente sostituirò.
    1 punto
  47. Sono monete che costano relativamente poco, ma che, vedi per difetti di coniazione, vedi per bassa conservazione, non mi trasmettono emozioni. potrebbe essere carino lo statere di Acarnaia con un pegaso accettabile, ma il capo di Atena è veramente mal impresso e privo di dettagli.
    1 punto
  48. Buongiorno a tutti, Voglio condividere con voi la mia 1859 aquile rovesciate. Buona giornata e buon fine settimana a tutti. Saluti Raffaele.
    1 punto
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