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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/20 in Risposte
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Buona sera a tutti, E' con piacere che comunico anche quest'anno la pubblicazione del nuovo numero di Comunicazione, il n. 76 del 2020, scaricabile dal sito della Società Numismatica Italiana a questo LINK. Le spedizioni, ai soci, del cartaceo inizieranno con il mese di Gennaio 2021, chi volesse ritiralo di persona presso la Biblioteca può darne comunicazione per email a [email protected]. Colgo l'occasione per ringraziare gli autori, e i traduttori, che hanno collaborato con i loro articoli alla pubblicazione. Gianfranco Pittini - La zecca di Mediolanum ed i suoi rapporti con le altre zecche imperiali. Raffaele Iula - Madri, reggenti e regine: il ruolo politico della donna nella monetazione altomedievale dell’Italia meridionale. Alessandro Toffanin - Su alcune varianti inedite di Grossi e Pegioni viscontei. Marco Bazzini - I grossi della zecca di Tortona (XIII sec.): una proposta di datazione delle emissioni e un esemplare falso d’età moderna. Mario Veronesi - Zecca di Correggio: sesino anomalo ed inedito con la rappresentazione di santa Liberata. Antonio Rimoldi - Simboli di emissione e segni segreti nella monetazione milanese di Filippo II. Luca Oddone e Francesco Lamanna - Creazione di una variante di grosso tornese di Asti mediante il metodo della fusione “a cera persa”.10 punti
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Salve a tutti, nella recente asta Ranieri Nr. 15 (a mio avviso la più interessante del panorama autunnale per la monetazione Pontificia..) sono stati esitati 2 esemplari dello Scudo del Camerlengo Colonna : Entrambi con lo stesso conio del Dritto, il primo esemplare è il Rovescio "comune", quello che appare praticamente sempre (in acsearch tutti gli esemplari censiti sono riconducibili a questo conio..); mentre quello di destra é il conio "diverso", quello che non si vede "quasi mai", e che io reputo almeno R3.... questa mia considerazione la riprendiamo dopo. Si noti, oltre alla diversa disposizione delle nubi, la differente posizione della colomba, in particolare delle ali dove quella di sn. è più chiusa fino a toccare con l'estremità la lettera "I" a differenza della "R" come nell'altro conio. Questa variante é poco conosciuta, probabilmente perchè non evidenziata dal Muntoni.... Anche il Mezzo Scudo del Colonna é stato battuto con due differenti coni al Rovescio: si noti la diversa disposizione delle nubi, la densità del primo esemplare crea una continuità semicircolare dalla quantità delle nuvole, mentre nell'altro tipo sono meno concentrate, in particolare sopra l'armetta. Anche queste varianti sono poco conosciute, forse ancor meno dello Scudo, probabilmente la non segnalazione del Muntoni ne é la causa principale.... Ho sempre pensato che per il Mezzo Scudo essendo la presenza nel mercato numismatico tra i differenti coni sostanzialmente paritetica, la "non percezione" di avere 2 varianti di conio é mascherata dalla notevole disponibilità degli esempari apparsi, molti commercianti e collezionisti mi hanno confidato di non averla mai notata. Mentre per lo Scudo, come sostenevo in apertura, (nonostante anche questa variante sia sconosciuta a molti esperti del settore) é dovuta alla rarissima apparizione di un tipo rispetto all'altro. In attesa di Vs. commenti, buona serata Daniele3 punti
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Buongiorno e buona domenica. Ultimo arrivato nella raccolta del Viceregno : Filippo III Tornese con Cornucopia 1610, pietre focaie e acciarino. Diametro 26-27 mm Peso grammi 4,403 punti
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Giappone, 100 yen 1964, anno 39. Commemorative delle Olimpiadi di Tokyo3 punti
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Buonasera, parte di questa giornata uggiosa l’ho dedicata ad un personaggio storico proveniente dalla Gallia ma che per ha trascorso parte della sua vita nella mia area. Flavius Magnus Magnentius (Magnenzio) Flavius Magnus Magnentius nacque a Samarobriva (Amiens) nel 303 d.C. Proveniva da una famiglia di origini barbare (probabilmente Franche e Bretoni), ricevette una educazione di tipo latino e intraprese la carriera militare. Di alta e robusta corporatura si mise in luce e raggiunse il comando degli Herculiani e degli Ioviani, ovvero delle guardie del corpo dell’Imperatore Constans (Costante I) con il grado di Comes. Vari elementi portano a ritenere che fosse pagano ma alcune serie monetali emesse a suo nome si riferiscono palesemente al cristianesimo. Zosimo riporta che in un clima di contestazione nei confronti della politica di Costante durante una festa privata organizzata dal Comes Marcellino ad Augustodunum (attuale Amiens) Magnenzio indossò la porpora imperiale facendosi chiamare Augusto. Le truppe appoggiarono subito la sollevazione contro Costante inneggiando a Magnenzio Imperatore (18 gennaio 350). Ad essi si unì ben presto anche il popolo della città e le truppe giunte dall’Illirico e Magnenzio ordinò la morte di Costante che fuggì alla volta della Hispania. Fu però raggiunto e ucciso nei pressi dei Pirenei (in una chiesa ad oppidum Helena, località dedicata alla nonna dell’Imperatore), da un gruppo di cavalieri guidati da tale generale Gaisone. Magnezio, forse cercando l’appoggio dei pagani, revocò le leggi antipagane promulgate da Costante e consolidò il controllo della Gallia, la Spagna e la Britannia; Costanzo II, l’Augusto fratello di Costante che controllava la parte orientale dell’Impero non potè intervenire per tempo in quanto impegnato nella campagna contro i sasanidi. Magnenzio quindi acquisì il controllo della parte occidentale dell’Impero: dopo tanto tempo era salito al potere un imperatore non appartenente alla dinastia costantiniana. Non acquisì subito il controllo dell’Italia fintanto a che Marcellino, inviato dalla Gallia come magister officiorum, non uccise l’usurpatore Nepoziano (1 luglio 350). Puntò invece prioritariamente a controllare l’Illirico e la Pannonia approfittando dell’impegno bellico di Costanzo II in Oriente e per questo motivo si spostò ad Aquileia (febbraio 350) ma Vetranione (Vetranio), il comandante delle truppe romane di stanza in Pannonia, sembra con l’appoggio di Costantina (sorella di Costantino II, Costanzo II e Costante nonché moglie di Annibaliano e quindi di Costanzo Gallo in seconde nozze) si proclamò Augusto (Sirmium, 1 marzo 350) e chiese l’appoggio a Costanzo II che in un primo momento glielo concesse. Stipulata una pace con i Sasanidi Costanzo incontrò a Heraclea (Sintica) una ambasciata congiunta da parte di Magnenzio e Vetranione (che nel frattempo si era alleato con il primo) al fine di ottenere il loro rispettivo riconoscimento come co-reggenti, che fu negato. Le trattative continuarono con Vetranione e si conclusero con l’incontro tra i due a Serdica e quindi alla rinuncia alla porpora imperiale da parte dell’usurpatore (Naissus, 25 dicembre 350) che si ritirò a vita privata in Bitinia. Restava in piedi il dualismo tra Magnenzio e Costanzo II; il primo sposò Giustina, una aristocratica imparentata con Costantino I, al fine di legittimare le sue aspettative al trono. Ma ciò non poteva bastare a Costanzo; lo scontro militare era vicino. Magnenzio poteva contare sull’appoggio di truppe provenienti dai contingenti gallici e da gruppi germanici mentre parte dell’esercito rimaneva comunque lungo il limes renano guidato dal cesare Decenzio a vigilare su eventuali incursioni alemanne (fomentate da Costanzo II). Rinforzato l’esercito con contingenti Franchi e Sassoni mosse alla volta dell’Illirico. La parte avversa contava sulle truppe prima guidate da Vetranione e su quelle di provenienza orientale (tra le quali contingenti di cavalleria): Costanzo, dopo aver nominato a sua volta Cesare Costanzo Gallo (Sirmium, 15 marzo 351), cui delegò il controllo delle province orientali, avanzò nell’Illirico per dirigersi verso l’Italia e, subita una sconfitta presso Atrans, fu costretto a ritirarsi a Siscia, concedendo l’avanzata a Magnenzio. Quest’ultimo a Petovio fu raggiunto da un emissario dell’Imperatore che gli prometteva il controllo della Gallia in cambio della cessione di Italia e Africa: si trattava di un escamortage per valutare la consistenza dell’esercito gallico. Resosene conto avanzò verso Siscia radendola al suolo e puntando quindi verso Sirmium. Non riuscendo a penetrarvi, cinse d’assedio Mursa. Qui i due eserciti si scontrarono (28 settembre 351): i 36.000 al comando contro gli 80.000 di Costanzo II e grazie alla cavalleria il secondo vinse. Magnenzio fuggì e perse sul campo di battaglia 24.000 effettivi mentre Costanzo pur denunciano la perdita di 30.000 uomini potè festeggiare la vittoria, rinunciò ad inseguire Magnenzio e il resto del suo esercito e trascorse l’inverno a Sirmium. L’usurpatore nel frattempo si ritirò ad Aquileia dove riorganizzò l’esercito e rinforzò le difese dei Claustra Iulium Alpiarum sulle Alpi Giulie. Nel frattempo le notizie dalla Gallia non erano delle migliori: Decenzio con le forze ridotte di cui disponeva non riusciva a contenere gli Alamanni che avevano incendiato Castrum Rauracense e si erano insediati nei territori tra Treveri e il Reno. Tentò invano di chiedere una tregua e nell’estate 352 Costanzo II aggirò le difese dei Claustra ed entrò in Italia giungendo ad Aquileia dove non trovò Magnenzio che a sua volta stava tentando la ritirata verso la Gallia. Le città italiane si consegnarono a Costanzo II e quest’ultimo riprese il controllo anche di Sicilia e Africa. Magnenzio raggiunse la Gallia e tentò di riorganizzare un esercito ma Costanzo inviò un contingente a sud dei Pirenei in modo di bloccare il transito di truppe di rinforzo. L’usurpatore tentò di destabilizzare il quadro generale ordendo un omicidio ai danni di Costanzo Gallo, scoperto e sventato. Costanzo intanto giunse a Milano (3 novembre 352). L’estate successiva Magnenzio fu sconfitto a Mons Seleucus e si rifugiò a Lugdunum da dove richiamò Decentio impegnato contro gli Alamanni: alla notizia della sconfitta Treveri si ribellò. Resosi conto di non avere più l’appoggio della popolazione, il 10 agosto a Lugdunum uccise la famiglia, gli amici e quindi si suicidò. Sorte analoga ebbe Decenzio, suicida il 18 agosto presso Agendicum. Il 6 settembre Costanzo II entrava a Lugdunum. Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/Magnenzio2 punti
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Gentile @Conservator , La ringrazio per avermi evidenziato una imperdonabile leggerezza: ho dimenticato di segnalare “tratto da Wikipedia” per la parte di inquadramento storico. In effetti ho utilizzato e rivisto per praticità di consultazione la pagina Wikipedia su Magnenzio e dovevo segnalarlo; mi complimento perché si tratta di un bel lavoro approfondito. Porgo rimedio, segnalando la fonte. Sono certo che il fatto che suo testo sia stato apprezzato ed utilizzato in parte al fine di diffondere la conoscenza del personaggio storico in oggetto tra gli utenti del Forum, la renderà contento. La fine del Forum stesso è diffondere conoscenza. Il mio fine ultimo era quello di segnalare il legame tra Gallia à Magnenzio à Aquileia (e suo territorio perché sappiamo che l’ager aquileiense termina poco prima di Emona/Lubiana) e perché un usurpatore proveniente dalla Gallia si sia stabilito proprio in queste terre. Inoltre intendevo postare alcune delle sue monete qui emesse perché spesso Aquileia e i suoi prodotti non hanno la dovuta visibilità. Tra tutte lo spettacolare medaglione da 3 solidi (di cui come avrà notato non ho sviluppato il discorso sulla personificazione della Res Publica espresso da Sheldon). Putroppo si perdono i bronzi “gallici” con il chi-rho a rovescio ma sono stati trattati in altre discussioni. Come forse avrà avuto modo di veder ho postato alcuni articoli che ho reperito da Academia.org e da ricerche sul web (ad esempio l’articolo della Ciliberto sul busto marmoreo attribuito a Magnenzio rinvenuto nei pressi di Gradisca) e alcuni altri riferiti a Vetranio, ai Castra Alpium Iuliarum e a Nepotiano. Buona serata Illyricum2 punti
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Interessantissimo. A tale proposito ricordo che molti anni fa, in seguito agli scavi effettuati a Iutizzo, nella bassa friulana, fu organizzata una piccola ma bella mostra intitolata "I soldati di Magnenzio", di cui esiste ancora il catalogo: https://edizioniquasar.it/products/17972 punti
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E a proposito dell'assenza del diadema per i dritti di Costanzo Gallo e Giuliano (come Cesari), anche Magnenzio tendeva a farsi rappresentare senza diadema poichè, come appunto ho scritto su wikipedia era il "simbolo dell'autocrazia di Costante (e più in generale dei Costantinidi, aggiungo ora), alla quale si voleva contrapporre una rinnovata forma di governo che richiamasse l'inizio del principato" (concetto ripreso da un articolo del Bastien, che ho citato).2 punti
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Eh..un tempo c'erano collezionisti più attenti e preparati forse (anche se le monete bulinate esistevano già anche nel XIX secolo). Diciamo che oggi c'è purtroppo più mercato per le monete ritoccate grazie alla domanda di nuovi collezionisti russi,arabi,cinesi e nuovi investitori ansiosi di diversificare il patrimonio ma che si avventurano nella numismatica antica senza la necessaria preparazione (prendendo per buono quanto scritto a catalogo dalle varie case d'asta e relative stime, ignorando forse che ci sono vari modi di migliorare una moneta e renderla "good looking"..). Se non si possiedono poi i cataloghi di riferimento e non si conoscono i conii originali diventa difficile discriminare tra uno SPL originale ed uno ottenuto artificialmente.. Questo sesterzio era in vendita nell'ultima asta Artemide, dovrebbe essere costato circa 500 euro compreso di tutto.2 punti
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Sì, le foto erano realistiche: perdonate le foto, fatte al volo2 punti
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Approfitto di questa discussione per mostrare i 3 tipi di francescone conosciuti con data 1799. Ho messo a confronto gli esemplari in mio possesso, sia i 3 diritti che i 3 rovesci. Come ha giustamente evidenziato foti, il secondo tipo, quello di inizio discussione, è di gran lunga il più comune e accessibile. Non solo tra i tipi con data 1799 ma penso in assoluto tra tutte le date emesse da Ferdinando III. Il francescone del I° tipo, quello con ritratto alla "tedesca" è invece discretamente raro, anche se qualche esemplare ogni tanto passa in asta, ma sempre in conservazioni non proprio eccelse. Il III° tipo invece, con stemma piccolo al rovescio e caratteri delle legende diversi, è il più raro di tutti. Il Gigante lo riporta R5 e ultimamente esemplari diversi sono passati in asta, secondo le mie osservazioni, ogni 5 o 6 anni circa. Questo tipo è stato coniato nel 1814 durante la restaurazione. In allegato un file pdf con i tre tipi qui sopra descritti. confronto tipi 1799.pdf2 punti
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1 peso messicano argento per 100 parti su 1000 sul retro José Maria Morelos un prete rivoluzionario eroe nazionale messicano vissuto in america all'epoca di Napoleone, combatté per l'indipendenza dalla Spagna2 punti
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Ciao. Su questo non ci sono dubbi e comprendo il tuo punto di vista come "studioso di questa monetazione" ma, consentimelo, il mio punto di vista può tenere conto di altri aspetti non specifici. Di sicuro, una volta che la moneta sarà nelle tue mani, ne apprezzerai anche altri aspetti, oltre al conio decentrato, magari al momento non visibili in foto oppure, al contrario, ne sarai deluso!!2 punti
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@doppiopunto, come hai letto, @Asclepia aveva offerto fino a 120 e inoltre avrebbe di molto ammortizzato le spese di spedizione essendosi aggiudicato ben 8 monete. Quindi per Asclepia si trattava di una differenza di 10 euro, non di 63... ? Per quanto mi riguarda, ogni moneta vale quanto il collezionista sia disposto a spendere per averla. Colleziono i Reali Presidi e quindi cerco di aggiudicami anche quelle un po' più particolari, con ribattiture, scivolamenti di conio o decentrature come questa. Non avevo letto i costi di spedizione, ma anche se avessi saputo che mi sarebbero costati 30 euro (assurdo, dall'Olanda all'Italia!), non avrebbe influito sulla mia scelta.2 punti
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Lo so il rovescio è venuto male Comunque, a me non sembra che ci sia stata questa pulizia così marcata; in mano la moneta si presenta gradevole alla vista e non si vedono graffi. Ovviamente ci sta un po' di usura da circolazione, ma non tale da deturparne i rilievi; i campi al dritto, che nelle foto precedenti sembrano solcati da graffi, alla vista si presentano gradevoli, anche se ci sono segni da circolazione. Ci sta una macchiolina proprio sulla fronte del re; altre non ce ne sono. I capelli sono un un pochino lisci, ma ancora visibili. Non sono un fanatico delle conservazioni; a me basta che la moneta sia piacevole alla vista e senza colpi vistosi, e poi quella che avevo già, è messa peggio di questa.2 punti
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It's not strange at all. It has become extremely frequent that one dealer buys from another or consigns to another auction. The target is to buy something cheap and resell for a huge profit. I am fed up being the underbidder and then see the coins I lost in the shop of a dealer for 3 times the hammer price. Or the coins bought from small insignificant auctions reappearing in US auctions and selling for double or triple price.2 punti
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Io 5 lustri fa: "Vediamo vediamo... Potrei prendere quella! ...però non sono convinto. Ho 50.000 lire da spendere... Prendo il 2 lire del Cinquantenario visto che qualche mese fa ho recuperato i 10 centesimi! Eeehh no! Non mi va di spendere 50.000 lire per una sola moneta. Allora prendo quei 5 centavos argentini dell'ottocento e quella moneta cinese in FS, visto che ho solo un FS in collezione. Però! Belli quei francobolli! Noooo! Meglio non prendere quei francobolli. Di certo non prenderò quella moneta rumena. Bella, ma non mi è piaciuto come la Romania si è comportata agli ultimi mondiali di calcio. Va bene, mi butto su un rassicurante scudo e con il resto ci compro le cuffie per lo stereo." Io 4 lustri fa: "Non è possibile andare avanti così! Mi devo concentrare. Quasi quasi smetto con le americane, le africane e le asiatiche. Regno regno regno e basta!" Io 2 lustri fa: "Che noia 'sto regno! Voglio evadere! Tanto chi lo vedrà mai il 20 lire IMPERO? Unione monetaria Latina! Regina Vittoria! Franz Joseph I! Voglio tutte le ordinarie d'Europa dal '45 alla caduta del muro! Tanto ormai mi sto liberando di diverse cose... certo però che una monetina d'oro all'anno potrei pure permettermela... Toh guarda! Ecco quei francobolli che mi avevano regalato alla Prima Comunione! Quindi nel '65 ci volevano 50 copechi per spedire una lettera da Minsk... E prima della Rivoluzione?Dovrei recuperare qualche altra lettera affrancata che riporti il valore della spedizione, così so quanto spendevano! Ma cos'è 'sto pezzo da 2 euro? Non riporta nessuna faccia nazionale a me conosciuta!" Io adesso: "Buongiorno, mi dia cortesemente qualche grammo di 2 euro commemorative e poi mi dà quel 4 bese in offerta incrostato data comune. Ci metta pure quei lei rumeni in argento. Anni fa durante i mondiali non li presi. Li prendo adesso. Anche quel pacco di documenti cartacei e quelle mappe della I Guerra mondiale. Come dice? Ha messo 1 etto e mezzo di banconote invece di 100 grammi? Lasci... lasci pure. A quanto sta l'oro? Noooooo, troppo! Al prossimo giro, forse. Quant'è? 120 euro? Eh no, ne ho solo 100. Faccia così: mi tolga ancora i lei in AG. Prima o poi li prenderò. Quali sono le offerte del prossime mese? Denari repubblicani e bronzetti macedoni da studio per avvicinarsi alla numismatica antica? Il giorno 1 sarò da lei. Mi raccomando: se dovesse arrivare per caso un 20 lire 1936 a 500-600 euro piuttosto ammaccato, me lo metta da parte. Poi ci si accorda!" Vi giuro che c'è del metodo in tutto questo. Firmato un compulsivo anonimo. ?2 punti
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Riflessione in generale sul collezionismo visto in ambito psicologico. Voi che opinione avete a riguardo ? io sono leggermente perplesso Tratto da uno scritto della Dott.ssa Giuliana Proietti (sito psicolinea.it) La necessità di collezionare oggetti ha a che fare con il desiderio primordiale di sicurezza, ma non sempre gli oggetti di cui ci si circonda sono davvero indispensabili per la propria sopravvivenza, o anche solo per il proprio benessere. Si pensi a chi colleziona francobolli, monete antiche, orologi, scoiattoli imbalsamati, quadri, giornali, scatolette di gomme americane, ecc: tutti i collezionisti hanno delle ragioni particolari per circondarsi di questi oggetti, che arricchiscono la loro vita e a cui essi attribuiscono un particolare valore affettivo. Ogni collezionista tuttavia è un caso a sé e non tutti possono comprendere il valore che questi oggetti hanno per chi li detiene. L’essere umano ha sempre avuto il gusto di conservare delle cose presso di sé, creando serie ordinate di oggetti (dal più grande al più piccolo, dal più nuovo al più antico, ecc.) e dedicando il proprio tempo alla ricerca di ulteriori pezzi simili, che perfezionassero la collezione. Si tratta di un passatempo, di un hobby, che a volte permette di creare composizioni di grande pregio, che hanno un alto valore economico, oppure di entrare in relazione con persone che hanno interessi simili ai propri, migliorando la qualità della propria vita. E’ importante tuttavia distinguere fra un collezionista e un accaparratore: un collezionista infatti è una persona che accumula oggetti che potranno essergli utili, oppure che, messi insieme, costituiscono un valore. E’ vero che si possono collezionare anche oggetti inutili e di scarso valore, ma anche in questo caso c’è una differenza fondamentale fra collezionismo e accaparramento, perché chi “accaparra” conserva oggetti di tutti i tipi, anche molto diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che mette insieme non per creare collezioni logiche e ordinate, ma solo perché non vuole separarsi da loro. E’ come se, attraverso questi oggetti, potesse conservare tutto il proprio passato, anche quello più insignificante, soprattutto se visto nel lungo periodo (es. bollette del gas o del telefono, biglietti del cinema, tappi di spumante, ecc.) I collezionisti “veri” invece sono coloro che si impegnano per occuparsi del proprio hobby: essi cercano particolari pezzi, che poi inseriscono in raccolte organizzate. Questo modo di passare il tempo è assolutamente sano, visto che non crea problemi di salute alla propria vita e non può arrecare alcun male, né a sé stessi, né agli altri (a meno che per completare una collezione non si finisca per rubare o per contrarre debiti, ma queste sono ovviamente delle eccezioni). Un accaparratore invece non ha una passione sana, perché le sue strampalate collezioni ingombrano inutilmente i suoi spazi vitali, tanto da creargli disagio e impedirgli di disporre dei propri spazi. L’APA nel nuovo DSM-5 ha creato una nuova categoria patologica: “il Disturbo da Accaparramento”, proprio per distinguere fra il collezionismo sano e l’accaparramento compulsivo di oggetti, che è invece patologico. Secondo il DSM-5 un “disturbo da accaparramento” deve comportare seri ostacoli alle normali funzioni della vita (sociale, professionale, ecc) e non deve essere spiegato con altri disturbi, come il disturbo ossessivo-compulsivo o la depressione. L’immagine che illustra il post mostra i tipici spazi occupati dalle “collezioni” dell’ accaparratore compulsivo: sono oggetti tutti diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che hanno in comune il solo fatto di essere stati posseduti anche solo per un giorno, o per un minuto: disfarsene però è un po’ come morire…1 punto
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Ottimo esemplare Dani. Analisi interessante e puntuale, frutto di osservazione e studio! Altro pezzo senz'altro "particolare" che arricchisce la tua splendida collezione. Certo che se i miei testoni, come dici, rischiano di fare a testate, le tue Sedi Vacanti di certo non vanno in vacanza! Michele1 punto
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Intendi questo esemplare che indica che Magnenzio ha "liberato 2 volte Roma"? Ciao Illyricum1 punto
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Scusami @modulo_largo ho letto male il tuo post, ero convito dicessi il contrario....1 punto
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Personalmente,ma è un gusto personale, preferirei la prima del 98,anche se come detto prima le terrei tutte e due tranquillamente?...guardando questa foto forse so stato troppo generoso,strano?,ma continuo a preferir la prima ripeto?1 punto
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Ciao, questo è conservato nei Civici Musei, in argento. Va detto che nel periodo neolitico nell'area danubiano balcanica erano diffusi dei vasi ceramici quadripodi a forma animale (orso per Danilo) dall'uso ignoto ma verosimilmente cultuale, diffusi fino al Friuli. ciao, Illyricum1 punto
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Anch’io ho usato questo sale (maggiore costante di stabilità dei complessi in soluzione acquosa a pH acido) congiuntamente all’azione degli ultrasuoni. Questo è il risultato della pulizia di un gettone d’ottone1 punto
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Mi è già arrivata, e sono soddisfattissimo! ? Un salutone1 punto
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Ciao non li ho spesi, appena si normalizza tutto vado da un gioielliere e con la bilancia di precisione ci togliamo questo dubbio.1 punto
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G recale euro, è noto GRECALE, EURO E NOTO Non ce l'avrei mai fatta senza aiuto. Ciao da Stilicho1 punto
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Grazie per le nuove foto... non mi picchiare, ma il rovescio è molto fuori fuoco In ogni caso mi sembra essere molto meno brillante della prima coppia di foto, e il ritratto al D/ sembrerebbe presentare una sensibile usura. Dettaglio che spicca maggiormente in paragone con la prima coppia di foto sono le macchioline nere tra i rilievi; confermi la loro presenza? In base al colore del metallo nei campi, e alla presenza di questi residui di patina, unito alla presenza di graffi, forse la moneta ha subito una passata pulizia poco appropriata? Nell'insieme la vedrei un buon Bb o Bb-qSpl al massimo. Tu che l'hai in mano come la vedi?1 punto
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Ciao Fabio, la tua fotocamera "soffre" la luce bruciando e disturbando molti dettagli. Sembrerebbe avere un gradevole lustro ma dalla bassa definizione non si comprende bene l'entità dei graffi e dello stato dei campi, elementi importanti per dare un parere sensato. Sarebbe importante capire effettivamente se quei graffi sono dovuti da leggera pulizia o leggero sfregamento con un panno, e come si presentano i campi. Sembra esserci una leggera e gradevole patina, ma anche alcuni graffi di una certa entità che disturbano l'appeal generale. Con queste foto a mio parere si può rimanere in una forbice compresa tra il bb/Spl allo Spl, a seconda delle stato di campi e rilievi al netto dei graffi.1 punto
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Buona domenica a tutti. @Scudo1901 trovo molto interessanti i tre puntini che al rovescio delimitano lo stemma Borbonico.1 punto
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Buongiorno, mi sembrava giusto condividere anche qui, per chi di voi non guarda la mia vetrina facebook, posto unico nel quale ormai raramente posto le migliori monete che mi capitano per le mani, questo esemplare (SEMPRE NON IN VENDITA SE LO POSTO QUI) di 50 lire .1 punto
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Buongiorno Savor. Al contrario di quanto leggi, lenl piume e le ginocchia di questa moneta non sono indicative di usura da circolazione, se non in casi limite dove la moneta nel suo complesso si presenta in modo completamente diverso dal tuo esemplare. Come ha giustamente scritto Quinto, il modo più corretto per valutare le monete di acmonital di grande tiratura e quindi di utilizzo esasperato dei conii, è quello di valutare il lustro natio presente sul Tondello, e dalle foto che hai presentato soprattutto sul dritto pare esserci e non così poco. Altro modo importante per la valutazione della conservazione è quello di osservare la superficie della moneta controluce, inclinandola per prendere visione di tutti i segnetti superficiali presenti (detti ragnatele) che in fotografia è impossobile apprezzare. Quindi con ogni probabilità la moneta in questione è più sulla scala dello SPL che del bb. Se volessi azzardare un giudizio dalle foto, direi qSPL. Ciao.1 punto
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Buongiorno, la Costanza premia (quasi) sempre i suoi seguaci. Dopo un bel po' di tempo ecco entrare in vassoio un Geta VICTORIAE BRIT mancante. per l'esattezza quello che nella presentazione avevo contrassegnato come G 2 ovvero il RIC 92. Acquistato da venditore professionista "gallico" ad un prezzo assolutamente onesto (se ne trovano in giro ma a prezzi a 3 cifre). Geta (209-212) Denier (210) Rome 3,25 g . 18,00 mm . Argent Cohen 219 A/ Buste lauré et barbu de Geta à droite R/ La Victoire debout à gauche, tenant une Couronne de la main droite et une Palme de la main gauche Denier frappé sur un flan irrégulier et présentant des éclatements en périphérie. Usure et marques de circulation sur les reliefs, sur les légendes et dans les champs des deux faces. A noter au revers, des rayures dans le champ vers 1 h et 8 h, ainsi que des concrétions principalement vers 12 h et par endroits. La tête laurée de Geta est plaisante. Qualité TB+ / TB - Pertanto concludo la serie di Geta, relativamente più raro del fratello, con i due denari ufficiale affiancati a un "mule" diritto Geta/ rovescio Caracalla (tipo C2) . Non male! Buona giornata! Illyricum1 punto
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Se non ricordo male, ma potrei sbagliarmi , in questa tipologia il piumaggio dell'aquila, specialmente sulle gambe, non è un indicatore utile del grado di conservazione nel senso che, proprio essendo un metallo molto duro, le piume possono tranquillamente essere completamente invisibili anche in esemplari FDC. Di solito per questa tipologia io guardo la "brillantezza" del metallo che però purtroppo è un parametro estremamente difficile da riprodurre fedelmente in foto per monete di acciaio. Saluti!1 punto
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Concordo in toto, i problemi non si risolvono dicendo che è sempre colpa del Governo, dei politici e dei magistrati e che gli unici onesti siamo sempre solo noi poveri cittadini vessati, perchè facendo così non si va da nessuna parte, bisogna invece cercare di essere propositivi. E ricordiamoci sempre che i politici che siedono in Parlamento, li abbiamo votati noi, non sono cascati dalle stelle...1 punto
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Hai tutta la mia comprensione per quello che conta. Questi soggetti vanno segnalati agli altri operatori perché NON devono più partecipare alle aste. Posso capire ritirare una offerta fatta per sbaglio, ma qui siamo al ridicolo per non dire peggio. La collaborazione tra noi operatori per emarginare questi soggetti è fondamentale. E se qualcuno mi tira fuori la privacy.......1 punto
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TAGLIO: 2 euro CC NAZIONE: Grecia ANNO: 2016 A TIRATURA: 750.000 CONSERVAZIONE: qSPL LOCALITÀ: Muggiò1 punto
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Il mio pensiero lo avevo espresso al post n. 8 "Questo è un discorso diverso. Le offerte sono VINCOLANTI e non possono essere ritirate. Poi che per motivi eccezionali la casa d'aste possa accettare che vengano ritirate è un altro discorso, anche io in 20 anni mi sono capitati clienti che hanno ritirato offerte che le motivazioni più disparate e quasi sempre ho accettato le motivazioni, ma ripeto DEVE essere una eccezione perchè portano comunque ad alterare lo svolgimento delle offerte preasta con diversi problemi." Se un 'asta viene spostata per me le offerte vanno annullate a richiesta.1 punto
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taglio: 2 euro cc paese: Slovenia anno: 2019 tiratura: 1.000.000 condizioni: spl città: Trieste taglio: 2 euro cc paese: Slovenia anno: 2018 tiratura: 1.000.000 condizioni: spl città: Trieste1 punto
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Allego foto postata da @piergi00 su questo stesso forum per CHIARIRE cosa é 1° tipo e cosa é 2°.1 punto
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