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  1. caravelle82

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/20 in Risposte

  1. Cari Amici, mi piace molto la tipologia del Tarì - 20 Grana di Ferdinando. Il ritratto è stupendo, forse il migliore della serie di monete di Re Ferdinando II° ( parere personale ). La data è comune -1857 - e le foto non sono di buona qualità. Eccola, sperando che sia di vostro gradimento. Buona Serata, Beppe
    7 punti
  2. Sono in disaccordo con molti di voi, ma non per spirito polemico o per qualche ideologia collezionistica. Trovo molto sensate le opinioni che danno coloro che sconsigliano l'acquisto, ma sono opinioni di chi si pone legittimamente una certa condotta numismatica. La questione è sempre la stessa: il motivo che mi spinge a collezionare, l'obiettivo che mi prefiggo, le condizioni a cui sottosto per poter collezionare. Se per me la "rivendibilità" della moneta non è importante, se io ho deciso di sorvolare a piè pari sugli stati di conservazione, se io ho 1.000 euro - e solo quelli - da poter spendere, se io ho deciso che voglio quella tipologia e non altre tipologie migliori-peggiori-più-patinate-meno-usurate... io prendo quella moneta. L'ho vista anch'io quella moneta. A condizione di garanzie sull'autenticità (perizie, ricostruzione della provenienza, pareri di professionisti eccetera), la prenderei a occhi chiusi in considerazione dei miei obiettivi e della mia capacità di spesa. Peccato che adesso non ho quei soldi da spendere. Sorvolo sul discorso affettivo in quanto campo in cui il principio di soggettività esclude ogni tipo di discorso condiviso (e io colleziono molto seguendo le leggi del cuore). Sorvolo anche sull'autenticità solo perché non sono in grado di pronunciarmi con sufficiente sicurezza. Non sorvolo tuttavia su una questione. Sembra che chi abbia 1.000 € da spendere in beni e servizi non essenziali come monete e perizie, possa aggiungerne contemporaneamente ancora 200 per un acquisto "migliore". Ma non è automatico. Magari io ho già chiesto un microprestito di facile onorabilità alla mia banca per potermi permettere quella spesa da 1.000 €. Quei 200 in più non saprei dove prenderli, a meno che non cambi qualcosa nelle mie condizioni di vita, a meno che io non cambi qualcosa nella mia condotta collezionistica. Se nessuna di queste due premesse si avvera, 1.000 € e 1.200 € sono due cose piuttosto diverse. Per concludere, premettendo che non conosco il mondo delle fiere e dei convegni di settore, sono da sempre alla ricerca dei brutti anatroccoli sul variopinto mondo del web (aste, baia e quant'altro), nei negozi di mezza Italia e nei mercatini, e non ho mai trovato un 5 lire Quadriga così "abbordabile" sotto il punto di vista della relazione qualità/prezzo.
    6 punti
  3. Buonasera a tutti gli amici.Nell'attesa di altri pareri sul busto della moneta di @Rocco68,posto,come promesso e accennato a @Litra68 nella discussione "cosa chiedere a babbo Natale"(regalo di mia moglie!?con mia super visione?),questa mia piastra 120 grana,la mia prima napoletana,arrivata appena ora,cadutami dal caminetto! Ps: grazie a voi? Salutoni , Riccardo
    5 punti
  4. Credo che questa sia la più bella Pubblica MC/P che io abbia mai visto, incredibile. Ed è nel mio volume, prego >
    3 punti
  5. Ti faccio vedere un ritratto del giovane Ferdinando. Tarì 1836
    3 punti
  6. Sono quasi sicuro si tratti di una fibbia bizantino-sicula tipo "a croce", dalla Sicilia orientale. http://www.museo.comune.sanmarcodalunzio.me.it/index.php/it/le-opere-2/le-fibbie-e-gli-anelli-2
    3 punti
  7. Bella moneta. Come fu scritto un tempo su questo forum: non certo la più bella tra le papali, ma certamente l'ultima bella tra di esse (i soggetti rappresentati vennero poi uniformati con la riforma del 1835). Per quanto riguarda la rarità, è decisamente meno rara della corrispondente per Roma. Di quest'ultima è nota una tiratura di pezzi 6.612 per l'anno 1832, mentre per quella di Bologna la tiratura fu 25.482 esemplari (dato inedito). Per la sua coniazione furono utilizzati 2 conii di Diritto e 8 di Rovescio pressochè identici tra loro (minime differenze).
    3 punti
  8. Qui non si tratta di focalizzarci sui soldi, ma di fare esempi corretti. Hai mai visto un 5 lire del 1914 SPL a € 2500 ? Io in 30 anni no. E neanche a 3000 o 4000. Visto che su questo forum capitano spesso neofiti che chiedono quotazioni, mi sembrava doveroso far capire quali erano i prezzi reali di questa moneta. Poi ognuno è libero di collezionare quello che vuole e di spendere i soldi come meglio crede. Per la moneta in questione, i 1000 euro non mi sembrano tanti anche se la conservazione è bassa, ma per prenderla meglio non basta certo poco di più, ma diverse migliaia di euro di più.
    3 punti
  9. Buona Domenica, In vendita oggi nell’asta elettronica Gorgone di Varesi, al lotto 67, una didramma di Akragas i cui conii di dritto e rovescio risultavano apparentemente sconosciuti in precedenza alla bibliografia di riferimento. Ho provato a cercare qualche elemento di somiglianza utilizzando il prezioso corpus della recentemente scomparsa professoressa Westermark. Per quanto concerne il dritto ho potuto appurare che solo un conio di incudine (O78) riporta la divisione dell’Etnico come l’esemplare in questione, AKR-ACAΣ, ma in quel caso l’aquila é rivolta a sinistra e siamo nel gruppo III del periodo I, mentre stilisticamente sia al dritto che al rovescio mi sembra di poter individuare qualche somiglianza in più negli esemplari del gruppo IV ed ancora maggiori in quelli del periodo II, gruppo III (dove però l’aquila è sistematicamente rivolta a sinistra e ci troviamo di fronte quasi unicamente ad emissioni di tetradrammi). Da notare che la datazione dei didrammi del periodo II seguirebbe quella del periodo I di almeno venti anni. Al rovescio il granchio presenta anch’esso diverse somiglianze con gli esemplari del gruppo III del periodo II, in particolare la sagoma del carapace, la morfologia delle chele ed il posizionamento degli occhi. Inoltre è presente un elemento circolare accanto all’occhio destro che potrebbe richiamare quello che si ritrova anche sul rovescio 94 (però in pozione centrale e si tratta di un Φ) di un tetradramma del gruppo III periodo II. Il peso del pezzo Varesi, 8,2 grammi, risulta in linea con i didrammi sia del periodo I che del periodo II. Mi chiedo la natura di quelle aree scure visibili al rovescio, da foto alcune sembrano in rilievo, altre il contrario. Per il momento non vado oltre queste semplici osservazioni e resto in attesa di eventuali opinioni degli altri utenti, segnalando che era stato acquistato da Fornoni nel maggio del 2000.
    2 punti
  10. Questa è la mia, con legenda : PHILIPPVS. IIII. D:G. 1622
    2 punti
  11. Buonasera, piatto ricco mi ci ficco. ? Ne approfitto per riproporre il mio Tarì 1833 Ferdinando II ? Saluti Alberto
    2 punti
  12. Grazie a tutti per i commenti! È tutto il giorno che la guardo, e son giunto a conclusione che il re è troppo rovinato per una moneta così, volevo colmare quel desiderio di riaverla ma non sarei soddisfatto.. magari più avanti ricapita qualcosa di simile chissà.. La mia collezione non ha pezzi importanti di cui privarmi per riuscire a prender questa salvo appunto una moneta d'oro che benomale vale attualmente quel prezzo. Magari aver lì 1000€ così da spendere per una moneta.. lo stipendio minimo per ora basta giusto per spesa bollette e mutuo ? ogni tanto riesco a prender qualche moneta ma non più di 30€ ?? Detto ciò mi sa non la compro, non riesco a farmi piacere il re. Quella d'oro la tengo e magari se ricapita la tengo pronta da vendere più avanti.. peccato perché chissà tra quanti anni ricapiterà una a questo prezzo ma fa nulla ?
    2 punti
  13. Considerato come l' ho rincorsa,piano piano( non è da me tutta sta calma), con pazienza,prima di trovar quella giusta,resistendo a qualsiasi acquisto sconsiderato o che mi avrebbe fatto pentire per la conservazione non ottimale....be si lo posso dire,piastrite acuta?
    2 punti
  14. Parole Sante...quando le hai in mano, non smetti di guardarle. Povero Portafoglio ?
    2 punti
  15. Buongiorno proseguiamo con una moneta che non è ancora arrivata a casa ma che è in viaggio verso la provincia di Vicenza. Passiamo ai 5 grani. Oggi condivido un 5 grani 1815 testa piccola, variante ostica e che appare raramente nel mercato (siamo sicuramente sul r2, forse anche sul r3). La conservazione non è il massimo ma ne valeva cmq la pena visto il costo. La legenda è ancora ben leggibile al dritto (data a parte) mentre il rovescio soffre un pò di più. D : FERD.III. P.F.A. SICILIAR. ETHIER. REX sotto 1815. (almeno solitamente data e legenda si presentano così in questa variante, niente punto dopo REX ma punto dopo il 5... qui la data nun c'è stà!) R : SECVRITAS PVBLICA G.5. V.B. (al rovescio la legenda ...PUBLICA non è chiusa dal punto) Eccovi il tondello. Se qualche amico del forum ha un esemplare meglio conservato da postare sarebbe gradito. Saluti e buona continuazione.
    2 punti
  16. Vi presento il nuovo arrivo, ex NAC 122 di qualche settimana fa https://www.sixbid.com/en/numismatica-ars-classica-milano/7885/monete-e-medaglie-di-zecche/6447096/lot?term=1801&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false Non è esattamente il periodo storico che colleziono, ma è il primo scudo coniato in Italia col sistema decimale Giudicata qFDC da NAC, quello che non si percepisce dalle foto sono i fondi speculari che questa moneta ha. Inizialmente avevo puntato sul An9 nella stessa asta (leggermente inferiore come conservazione, ma più rara), ma visto dove è volata ho ripiegato su questa... e avendola in mano non me ne pento Difficile trovarne di così belle... il particolare da guardare in questa moneta è... il capezzolo turgido
    1 punto
  17. Riflessione in generale sul collezionismo visto in ambito psicologico. Voi che opinione avete a riguardo ? io sono leggermente perplesso Tratto da uno scritto della Dott.ssa Giuliana Proietti (sito psicolinea.it) La necessità di collezionare oggetti ha a che fare con il desiderio primordiale di sicurezza, ma non sempre gli oggetti di cui ci si circonda sono davvero indispensabili per la propria sopravvivenza, o anche solo per il proprio benessere. Si pensi a chi colleziona francobolli, monete antiche, orologi, scoiattoli imbalsamati, quadri, giornali, scatolette di gomme americane, ecc: tutti i collezionisti hanno delle ragioni particolari per circondarsi di questi oggetti, che arricchiscono la loro vita e a cui essi attribuiscono un particolare valore affettivo. Ogni collezionista tuttavia è un caso a sé e non tutti possono comprendere il valore che questi oggetti hanno per chi li detiene. L’essere umano ha sempre avuto il gusto di conservare delle cose presso di sé, creando serie ordinate di oggetti (dal più grande al più piccolo, dal più nuovo al più antico, ecc.) e dedicando il proprio tempo alla ricerca di ulteriori pezzi simili, che perfezionassero la collezione. Si tratta di un passatempo, di un hobby, che a volte permette di creare composizioni di grande pregio, che hanno un alto valore economico, oppure di entrare in relazione con persone che hanno interessi simili ai propri, migliorando la qualità della propria vita. E’ importante tuttavia distinguere fra un collezionista e un accaparratore: un collezionista infatti è una persona che accumula oggetti che potranno essergli utili, oppure che, messi insieme, costituiscono un valore. E’ vero che si possono collezionare anche oggetti inutili e di scarso valore, ma anche in questo caso c’è una differenza fondamentale fra collezionismo e accaparramento, perché chi “accaparra” conserva oggetti di tutti i tipi, anche molto diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che mette insieme non per creare collezioni logiche e ordinate, ma solo perché non vuole separarsi da loro. E’ come se, attraverso questi oggetti, potesse conservare tutto il proprio passato, anche quello più insignificante, soprattutto se visto nel lungo periodo (es. bollette del gas o del telefono, biglietti del cinema, tappi di spumante, ecc.) I collezionisti “veri” invece sono coloro che si impegnano per occuparsi del proprio hobby: essi cercano particolari pezzi, che poi inseriscono in raccolte organizzate. Questo modo di passare il tempo è assolutamente sano, visto che non crea problemi di salute alla propria vita e non può arrecare alcun male, né a sé stessi, né agli altri (a meno che per completare una collezione non si finisca per rubare o per contrarre debiti, ma queste sono ovviamente delle eccezioni). Un accaparratore invece non ha una passione sana, perché le sue strampalate collezioni ingombrano inutilmente i suoi spazi vitali, tanto da creargli disagio e impedirgli di disporre dei propri spazi. L’APA nel nuovo DSM-5 ha creato una nuova categoria patologica: “il Disturbo da Accaparramento”, proprio per distinguere fra il collezionismo sano e l’accaparramento compulsivo di oggetti, che è invece patologico. Secondo il DSM-5 un “disturbo da accaparramento” deve comportare seri ostacoli alle normali funzioni della vita (sociale, professionale, ecc) e non deve essere spiegato con altri disturbi, come il disturbo ossessivo-compulsivo o la depressione. L’immagine che illustra il post mostra i tipici spazi occupati dalle “collezioni” dell’ accaparratore compulsivo: sono oggetti tutti diversi fra loro, che non hanno alcun valore e che hanno in comune il solo fatto di essere stati posseduti anche solo per un giorno, o per un minuto: disfarsene però è un po’ come morire…
    1 punto
  18. Buongiorno a tutti. Allego la foto di uno dei miei talleri, per un vostro gradito parere. Sul contorno si legge "MÜNZVERTRAG VOM 24 JANUAR 1857". La legenda al D/ reca "WILHLEM KONIG V. WÜRTTEMBERG", ovvero "GUGLIELMO RE DEL WÜRTTEMBERG" La legenda al R/ reca "EIN VEREINSTHALER * XXX EIN PFUND FEIN" ("Trenta da una libbra di fino") con motto sotto lo stemma "FURCHTLOS UND TREW" ("Temerario e leale"). _____________________________________________ ALCUNE NOTIZIE TRATTE DA WIKIPEDIA _____________________________________________ Lo stato in cui venne emessa è il Regno del Württemberg che aveva un'estensione nord-sud di circa 225 chilometri e una larghezza massima sull'asse est-ovest di 160 chilometri. I confini avevano una lunghezza totale di 1.800 chilometri. La superficie totale era di 19.508 chilometri quadrati. A est il Württemberg confinava con il Regno di Baviera, a nord e a ovest con il Granducato di Baden e a sud nel 1850 con i principati di Hohenzollern-Sigmaringen e Hohenzollern-Hechingen, che facevano parte della Prussia, che poi li annesse a sé stessa. Sul confine con il Baden e con gli stati degli Hohenzollern vi erano diverse enclavi ed exclavi, che portavano lo stato ad allungarsi sino al lago di Costanza. Il sovrano che ha emesso la moneta è Guglielmo I re del Württemberg, che nacque a Lüben il 27 settembre 1781; nel 1800 prestò servizio come volontario nell'esercito austriaco e dal 1806 al 1812 visse a Stoccarda come principe ereditario. Dopo la morte del padre (30 ottobre 1816) divenne re. Alla sua ascesa al trono promulgò subito un'amnistia, ridusse le tasse e nel 1819 diede al regno una Costituzione (la situazione economica del regno al momento della sua incoronazione era molto critica). Insieme alla moglie Caterina Pavlovna, Guglielmo sviluppò già nel primo anno di regno una politica di sostegno alle necessità economiche dei ceti più deboli. Due pessime annate agricole (1816 e 1817) determinarono una forte inflazione. Guglielmo aveva un interesse personale nell'economia agricola e si guadagnò il soprannome di re dell'Agraria. L'autore della moneta è Carl Friedrich Voigt, che nacque il 6 ottobre 1800 a Berlino e morì il 13 ottobre 1874 a Trieste. È stato un medaglista, incisore, tagliatore di pietre preziose e fustellatore tedesco. La zecca è quella di Stoccarda: nel 1374, Eberhard II, conte del Württemberg, vi fece coniare per la prima volta monete. Essa è stata la principale zecca del Württemberg: prima della contea, poi del ducato, e infine del regno. Ha mantenuto il suo ruolo anche quando il Wuerttemberg si unì all'impero tedesco nel 1871 e quando si fuse con il Baden per formare lo stato federale del Baden-Wuerttemberg nel 1952. Per più di 600 anni, la zecca di Stoccarda si trovò all'interno o vicino al centro della città; nel 1842, proprio il re Guglielmo I fece costruire un nuovo impianto di conio di fronte alla Staatsgalerie. Il Vereinstaler o Vereinsthaler, creato nel 1857, è stato l'ultima tipologia di tallero coniato dalla Germania, in sostituzione del Konventionstaler. Era una moneta d'argento che conteneva 16 2/3 grammi di argento fino: da una libbra di argento fino erano coniati 30 Vereinstaler ("XXX ein Pfund fein" = trenta per una libbra di fino): con un titolo di 900/1000 una moneta pesava 1.8 grammi. Il Vereinstaler era utilizzabile in ogni paese aderente allo Zollverein prescindendo dal paese che l'aveva emesso; lo Zollverein (Unione doganale tedesca) fu un'unione doganale attuata nel 1834 per migliorare il flusso commerciale tra 38 stati della Confederazione Tedesca e per ridurre la competizione interna. Lo Zollverein escluse l'Austria a causa dell'alto protezionismo delle sue industrie; in seguito ciò aumentò la conflittualità austro-prussiana. Si dissolse nel 1866 per il sostegno dato dagli stati tedeschi meridionali all'Austria nella Guerra austro-prussiana (parallela alla Terza guerra di indipendenza italiana), ma fu ripristinato nel 1867 con la partecipazione anche questa volta degli stati tedeschi meridionali]. Con il trattato monetario di Dresda del 30 luglio 1838 il doppio tallero (Doppelthaler), fissato pari a tre Gulden, fu creato come unità monetaria della Zollverein. Era valido negli stati della Germania meridionale aderenti alla Zollverein, in Prussia, Sassonia, Assia-Kassel e nei ducati ernestini della Turingia. Base della valuta era l'argento: 7 doppi talleri corrispondevano ad un marco (ca. 234 g) di argento fino. In questo modo furono unificati il sistema monetario prussiano (14 talleri in un marco-peso) ed il sistema degli stati tedeschi meridionali basato su 24 ½ Gulden per marco-peso. Fino al 1853, tra gli altri, aderirono al Trattato monetario di Dresda Anhalt, Oldenburg, il ducato di Braunschweig e Hannover. Con l'accordo monetario di Vienna del 24 gennaio 1857 (vedasi la scritta sul contorno) anche l'Austria aderì all'Unione monetaria ed anche quasi tutti gli altri stati della Zollverein. Come monete principali furono introdotte il Vereinstaler doppio e singolo, la cui base fu ora fissata su una Zollpfund (libbra) da 500 grammi. Dal 1838 quindi ci fu (quasi) una valuta tedesca unitaria, dal momento che un doppio tallero "tedesco-settentrionale" corrispondeva a 3 1/2 Gulden "tedesco-meridionali" ed a 3 Gulden "austriaci".
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  19. Notevole ritrovamento monetale ad Aquileia : https://www.telefriuli.it/cronaca/emersa-aquileia-nuova-piazza-edificio--moneta-d-oro/2/214618/art/
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  20. Una cosa che mi hanno insegnato gli utenti più esperti di questo forum, è che in qualsiasi situazione ci si ritrova nel momento in cui decidiamo di acquistare una moneta è l'avere tanta pazienza. Le somme che con il sudore della nostra fronte riusciamo a mettere da parte per poter dar seguito alla nostra passione, necessitano proprio di essa per potercela godere al meglio. Deduco che sia giovane di età, tempo ne hai sufficienza per poter continuare ad osservare un pezzo migliore nel mentre continui a mettere da parte la somma necessaria ad acquistare il tondello dei tuoi sogni. Te lo auguro vivamente di raggiungere questo traguardo, ma soprattutto in questi casi bisogna comportarsi come gli uomini di scienza: bisogna avere il cuore di pietra!
    1 punto
  21. Le piastre sono come le ciliegie.... Una tira l altra ?
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  22. Ho ricevuto una cortese risposta da Fischer Bossert, che conferma anche lui che F-B 37.n) = 37.o) Di fatto il suo recente lavoro non ha avuto un die study completo ex novo, per cui una svista del genere può capitare, anche perché in Ars Classica XV del 1933 non era riportato il pedigree Sambon - Canessa del 1907. E quindi il “viaggio” noto della moneta diventa: nel 1907 transita da Sambon, nel 1933 da Ars Classica, nel 1988 da Vinchon e nel 2017 da Monnaies d’Antan. Saluti
    1 punto
  23. Ciao, ho risolto, su un noto sito di aste l'ho presa ad un prezzo addirittura inferiore a quello della Zecca australiana ovviamente sommando anche le spese di spedizione. Il venditore è in Francia e me la sono cavata con 75 euro totali con spedizione in raccomandata tracciabile.
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  24. Grazie Raffaele...mi fa piacere. Penso che col tempo,pian piano ,ci sará sempre piu Napoli qui?
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  25. Ciao a tutti, Riccardo complimenti per la prima piastra , mi piace davvero molto, speriamo sia la prima di una lunga e bella raccolta di napoletane. Un caro saluto. Raffaele.
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  26. Decisamente falsa, basti guardare la perlinatura inesistente.
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  27. A me viene: manga schizzato cioè lo schizzo di un fumetto giapponese. Penso che anche la tua soluzione ci stia. Ciao da apollonia
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  28. Buongiorno...nemmeno io credo sia dovuto a montatura, l'aspetto del metallo non è quello di una moneta indossata, poi esistono si appicagnoli che si attaccano ai lati della moneta tra ore 10/11 ma ci dovrebbe essere il corrispettivo segno anche tra ore 1/2 e non c'è...per me debolezza o schiacciatura...ovviamente vedere il contorno toglierebbe tutti i dubbi. Con quello che vedo se dovessi scommettere direi no montatura. Saluti.
    1 punto
  29. Il "bagnetto" è il liquido apposito per la pulizia delle monete d'argento, in vendita nei soliti siti per prodotti Numismatici, ti ho chiesto se sono FDC, se è come tu dici provenienti dalla circolazione, hanno il solo valore dell'argento 5/6 €, in quanto l'interesse del mercato collezionistico, è solo per quelle FDC, a questo punto non ci spenderei tanto nelle custodie ( plexiglass) vanno benissimo quelle di plastica. saluti TIBERIVS
    1 punto
  30. Ciao, potrebbe essere stato prodotto anche in Italia, è un gettone da sala giochi, con quell'aquila al centro sono stati prodotti dagli anni '70 sino ai nostri giorni in numerose varianti.
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  31. 1 rublo russo 1965 che commemora il ventesimo anniversario della vittoria sul nazi-fascismo al dritto: lo Stemma Nazionale divide la scritta CCCP (Soyuz Sovetskikh Sotsialisticheskikh Respublik), sotto la scritta Un Rublo (ОДИН РУБЛЬ) al rovescio: Monumento al Liberatore Sovietico che si trova a Berlino nel Parco Treptower. ПОБЕДА НАД ФАШИСТСКОЙ ГЕРМАНИЕЙ" (Vittoria sui fascisti tedeschi), "XX ЛЕТ" (20 anni). la data è sul contorno
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  32. Buonasera, Torno a correggere un’attribuzione ad un nuovo conio. Stavolta ad essere tratta in inganno è stata Nomos e la moneta un tetradramma di Akragas, il lotto 67 della prossima asta online Obolos 17. Gli estensori del catalogo dell’asta hanno correttamente identificato il rovescio R88, notandolo nel suo primo apparire nella catena di combinazioni di conii del Corpus della Professoressa Westermark al numero 425 (O17’-R88). Hanno anche giustamente descritto come il conio di incudine fosse differente, ma credo non abbiano approfondito la presenza in successivi accoppiamenti del rovescio R88, che ritorna al numero 434 (O19-R88), concludendo così che si trattasse di un conio sconosciuto al Corpus sulla zecca di Akragas. Si tratta invece di un esemplare catalogabile come Westermark 434 per l’appunto, come si può notare dalle immagini allegate. Comprensibile la svista, dato che nell’esemplare pubblicato al numero 434 sulla tavola 30 del Corpus (ex Randazzo hoard 17) i segni di usura del conio O19 non sono ancora ben evidenti e una leggera decentratura ha un po’ camuffato la peculiare sagoma della testa dell’aquila. Per un migliore confronto aggiungo la foto del dritto dell’esemplare 435.3 (O19-R93) del catalogo di The Coinage of Akragas, dove svariate piccole fratture sono sbocciate qua e lá, rendendo assai più chiara la corrispondenza col conio del lotto 67 di Nomos. Interessante notare, in conclusione, come il conio R88 sia rimasto in uso col conio O19 attraverso diversi stadi di deterioramento di quest’ultimo. Il bell’esemplare Obolos 17 lotto 67: https://www.sixbid.com/en/obolos/8065/greek/6629718/sicily-akragas-circa-465-4-446-bc?term&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false L’esemplare pubblicato in The Coinage of Akragas al numero 434: L’esemplare Westermark 435.1, al British Museum: PS: tutte le immagini sono in bianco e nero per ridurne le dimensioni, altrimenti sarebbe stato impossibile postarle.
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  33. Medaglione di Settimio Severo e Iulia Domna che raffigura sul rovescio la fatica di Eracle della cattura della cerva di Cerinea (Gerhard Hirsch, Auction 289). RÖMISCHE MÜNZEN RÖMISCHES KAISERREICH SEPTIMIUS SEVERUS UND JULIA DOMNA Mysien, Pergamon. AE-Medaillon. 44 mm. Beider Büsten einander gegenüber. Rs: Herakles r. wirft die kerynitische Hirschkuh nieder, indem er sie am Geweih(!) packt und sein Knie in ihren Rücken stemmt. SNG COP. 497. Etwas fleckige Patina. Hohes Relief. Felder geglättet. vz-ss/vz Das Einfangen der Hirschkuh von Keryneia war eine der 12 Taten des Herakles, die er im Auftrag des mykenischen Königs Eurystheus vollbringen mußte. Um das der Artemis heilige Tier nicht zu verletzen, jagte er es bis zur Erschöpfung und fing es dann lebend wie auf der Münze gezeigt. Als anatomische Besonderheit galt schon in der Antike das Geweih der Hirschkuh, das einer Version des Mythos nach sogar aus Gold gewesen sein soll. Starting price: 4.000 EUR - Result: unverkauft
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  34. In effetti @santone aveva già "sbrogliato la matassa". Il famoso occhio esperto invocato nel mio primo post. ? Buon proseguimento
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  35. Ciao a tutti, Anche secondo me fu approntato prima il conio della testa grande.
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  36. Si, vanno sempre controllate, soprattutto il rame. Avendo fatto anche le foto alla variante "testa piccola" Ecco la seconda Napoletana di oggi.
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  37. Io in passato ero un collezionista infedele, nel senso che ci provavo a fare il bravo, a rimanere legato al tema che avevo scelto, ma prima o poi, leggendo un volume su un nuovo affascinante argomento, vedendo una puntata di Ulisse che illustrava nuove meraviglie storiche ed artistiche, o semplicemente imbattendomi in una nuova irresistibile tipologia monetale, capitolavo ignominiosamente finendo per aggiungere e collezionare collezioni, dalle napoletane, alle romane fino alle islamiche, nulla fermava la mia lussuria monetaria ? Finché, onde evitare un perpetuo inappagamento, decisi di interrompere il collezionismo di monete e dedicarmi ai libri sulle monete trovando la mia dimensione ideale, con i libri potevo spaziare molto di più, concedendomi diverse "infedeltà" e cionondimeno costruire una biblioteca omogenea, appagando entrambe le esigenze... In effetti il collezionismo a volte è una via di autoconoscenza piuttosto efficace che consente, nelle sue varie fasi e mutevoli dinamiche nel corso degli anni, di osservare diversi ed interessanti aspetti di sè stessi, che incidono e sono influenzati a loro volta anche da tutti gli altri ambiti della vita...
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  38. Napoletana dell'Immacolata: Ferdinando I 60 Grana 1818 Variante "testa grande" Un caro saluto a tutti, Rocco.
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  39. Nel 1965 lo stato del Bahrein sostituì la Rupia del golfo con il Dinaro del Bahrein. Di seguito 5 fils, 10 fils, 25 fils, 50 fils e 100 fils
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  40. Beh, dai tuoi prima ipotizzati 2.500€, ballano 1.000 - 1.500 euro per me non sono noccioline..., sono tantissimi soldi. A mio modesto parere se uno vuole spendere (e ha a disposizione che gli avanzano) 1.000 euro per questo esemplare, perché si sente affascinanto da questo pezzo, non butta via i propri soldi. Poi ripeto il mondo è bello perché vario...
    1 punto
  41. Ciao forse mi sono espresso male io, il bordo che intendevo è molto inclinatoti posto una foto, e ti posto anche la foto che ho trovato in rete della moneta di Tolomeo III simile alla tua. Silvio
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  42. Beh la moneta è molto importante, a 1.000 euro ci si potrebbe anche fare più di un pensiero. Non credo ci sarebbero particolari problemi un domani (nel caso ti dovessi stancare), se volessi rivenderla @ewwe , non credo ci perderesti i tuoi soldini.
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  43. La moneta che presenti è autentica, in questo caso (raro!) l'autenticità di questo 5 lire 1914 non è in dubbio! Quello che è in dubbio è, come dici tu, "se ne valga la pena". E anche qui, a mio avviso bisogna fare dei distinguo. Sotto un mero punto di vista collezionistico, per me questo 5 lire non vale assolutamente la pena. Si tratta di una moneta irrimediabilmente rovinata, in MB e che ha perso tutto l'appeal che questo grande modulo in argento trasmette quando lo si può apprezzare in tutto il suo splendore. Bada, io non sono uno che colleziona solo FDC (la mia è una collezione di monete moderne e spesso il FDC nemmeno è contemplato), però su una moneta come questa ritengo che una bella conservazione sia obbligatoria. Da un punto di vista personale, è chiaro che la faccenda cambia. Se questo è l'unico modo per poterlo aggiungere in collezione, se la questione "affettiva" è maggiore rispetto a quella collezionistica, e se la qualità della moneta non è prioritaria ma si tratta solo di averla, allora potrebbe anche andare bene. La scelta è ovviamente solo tua! Michele
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  44. It's not strange at all. It has become extremely frequent that one dealer buys from another or consigns to another auction. The target is to buy something cheap and resell for a huge profit. I am fed up being the underbidder and then see the coins I lost in the shop of a dealer for 3 times the hammer price. Or the coins bought from small insignificant auctions reappearing in US auctions and selling for double or triple price.
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  45. Vi segnalo a partire da venerdì prossimo l'uscita del settimo volume della serie, il Terzo e ultimo per le zecche orientali dal prossimo anno gli ultimi volumi per Costantinopoli completeranno l'opera di 12 volumi anche in questo numero ho dato un mio piccolo contributo saluti Alain
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  46. Ne approfitto per segnalare, se non l'ha ancora fatto Andrea @libeccio, il suo libro/catalogo sui talleri 1780 che rivede e corregge molto anche dell'Hafner .
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  47. Sono juventino da sempre, ma faccio gli onori al grande campione del Napoli e dei napoletani Diego Armando Maradona, era uno spettacolo vederlo giocare, è stato un personaggio bizzarro, amante degli eccessi, ma è stato anche e soprattutto un grande uomo di sport e un uomo dal cuore grande (ha giocato tante partite per beneficenza), è stato un esempio per tanti bambini, meriterebbe una bellissima medaglia. Onori al Pibe de oro
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