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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/10/20 in Risposte

  1. Napoletana di oggi: Ferdinando II Piastra 1832 reimpressa. Ero indeciso se postarla qui oppure nella discussione sugli scarrafoni. ?
    7 punti
  2. Buongiorno @demonetis, grazie per aver avuto la pazienza di leggere il mio contributo. Lo studio dei simboli apposti sulle monete è davvero interessante, nel caso della produzione della zecca di Milano in età spagnola purtroppo ci sono diversi scogli da superare. Nutro una sana invidia per gli studiosi che si dedicano a zecche dove sono noti documenti che motivano l'apposizione dei simboli, penso ad esempio agli appassionati della zecca napoletana. Allo stesso modo trovo degna di nota la ricerca dell'amico Michele @bizerba62 che ha portato alla luce interessanti documenti relativi al Regno di Sardegna. Purtroppo per la Milano dei Re spagnoli abbiamo ben poco disponibile per sincronizzare storia e monete con altrettanta precisione. Nel caso specifico Filippo II è l'unico regnante a coniare monete ricchissime di simboli e segni segreti, un mare magnum che si incrocia con la notevole presenza di coniazioni senza indicazione della data (per quanto anche tale elemento non sia sempre affidabile). Tra l'altro molte emissioni possono essere datate solo grazie a fonti archivistiche estranee ai registri di zecca, come ad esempio possono essere i pagamenti all'incisore per la produzione o rifacimento dei punzoni e dei conii. Tali difficoltà non mi hanno permesso di costituire all'interno dell'articolo un catalogo come quello proposto nell'ottimo articolo dell'amico Alessandro Toffanin dedicato ai grossi dei Visconti, mi sono dovuto infatti limitare ad una trattazione discorsiva seppur in rigoroso ordine cronologico delle tipologie. Concludo sottolineando come nel mio studio siano state menzionate, oltre a diverse varietà inedite, anche alcune monete certamente interessanti per l'appassionato della zecca milanese. Cito ad esempio lo scudo d'oro del sole col titolo di Re d'Inghilterra conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi (esemplare non censito nelle opere del passato, per questa tipologia era noto solo il pezzo della Coll. Reale) e uno scudo d'argento ibrido, che per identità di conii va a collegare le rarissime emissioni con le armi di Milano, Castiglia e Leon a quelle più comuni con le sole armi del Ducato. Buon pomeriggio, Antonio
    6 punti
  3. Mi permetto di riproporre il decalogo di Memmo Cagiati, in particolare i punti 2 e 4. https://numistoria.altervista.org/blog/?p=21144 Saluti I piaceri umani sono tutti più o meno presto esauribili, quello del numismatico fa una splendida eccezione a questa regola. I piaceri sono più intensi quanto più costa fatica a raggiungerli e quanto più lunga è la strada che a essi conduce. I desideri devono essere proporzionati alla forza di ciascuno. Chi troppo desidera non gode neppure il poco che gli è dato raggiungere. La pazienza è una delle doti indispensabili del numismatico. Chi non è paziente rinunci alla numismatica. Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo. Se si può fare a meno di una moneta di lusso, è indispensabile provvedersi di tutti i libri che trattano o illustrano le monete che si vogliono comprare. Non si deve calcolare che i figli abbiano a continuare la propria collezione. È troppo difficile che il figlio abbia le inclinazioni del padre. Non avviene un caso su cento di un poeta figlio di poeta, di un numismatico figlio di numismatico. Le collezioni private sono irrevocabilmente destinate a essere disperse e le monete, dopo aver errato per secoli in questa o quella collezione, non trovano pace se non nelle pubbliche. Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola raccolta che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni. Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi sarà sempre e questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere per il numismatico.
    6 punti
  4. @giuseppe ballauri è nei piccoli tondelli che si apprezza la bravura incisoria dei Maestri della zecca Napoletana, dei veri Artisti! E negli esemplari in alta conservazione ancor di più. Ferdinando II Carlino 1839 con Busto giovanile, nonostante già dal 1838 nei Carlini, Ferdinando II veniva raffigurato con volto più maturo. Un caro saluto a tutti, Rocco.
    4 punti
  5. Testimonia come la moneta repubblicana circolasse ancora nel Regno, nonostante fosse moneta giacobina che fece perdere il Regno a Ferdinando IV; oppure la piastra del 1799 era già da tempo stata demonetizzata per poi reimprimerla nel momento opportuno. Mi ricordo che tempo fa lessi un testo di pieno Ottocento dove si dava libero corso nel Regno, quindi si attribuiva valore legale, alle monete dei passati regni, comprendendo anche quelle repubblicane e dell'occupazione militare.
    4 punti
  6. 1865 Stati Uniti d'America, 1 Centesimo 1865. Coniata durante l'ultimo anno della guerra civile
    4 punti
  7. La prima domanda per l'utente del post è... Ti piace o non ti piace? Se davvero questa moneta costa 1000 euro e non ti disgusta come alla maggior parte di quelli che han commentato la devi prendere, sia per tappare una voragine nella collezione di veiii sia perché il prezzo è a suo modo più che corretto. Io a meno di 1000 non ho memoria di averli mai visti...qualche anno fa vedevo girare un paio di esemplari in mb a più del doppio. Poi magari la lasci a patinare e tra qualche anno i suoi difetti si attenueranno... Se fosse mancata a me al tempo in cui facevo regno al posto di prendere un 5 lire del 1911 in spl avrei preso questa a parità di prezzo. Marco
    3 punti
  8. Ho spostato la discussione nell'apposita area Regno, e vista l'animazione che il thread sta ricevendo, contrariamente a chiudere questa discussione mi piacerebbe invece contribuire, sperando in un costruttivo proseguimento, vista anche la rara apparizione su queste pagine di un esemplare autentico, e questo indipendentemente dalla qualità conservativa. Parliamo di una moneta che vuoi o non vuoi riesce a catalizzare l'attenzione della maggior parte degli appassionati e dei collezionisti per la sua grande e indiscussa bellezza. È pacifico che la questione dell'elevato costo di questa moneta susciti sempre pareri contrastanti, e questo per diversi fattori, di cui, quello cardine attorno al quale ruota la questione più scontata è la facile reperibilità sul mercato a dispetto della sua classificazione come R2, molto rara. Al di la delle motivazioni che tengono alto il prezzo (di cui chiederei cortesia di evitare di parlarne qui di seguito; nel caso si potrebbe usare questo vecchio thread, avendo però l'accortezza di leggerlo tutto prima, così da non ripetere concetti già enunciati: ...mi piacerebbe invece che in questo interessante spunto iniziato da @ewwe, si continuasse a disquisire in merito all'acquisto di questa moneta davanti a "occasioni" come queste, avendo però l'accortezza di mantenere gli animi pacati e senza sminuire o attaccare le idee di chi la pensa diversamente da noi, ma esprimendo valutazioni personali sulle motivazioni che portano a pensare quello che si afferma. A tal fine, ricordo una discussione iniziata da un utente che a fine 2014 si ritrovò "improvvisamente" per le mani un esemplare (in conservazione Spl) di questa tipologia per le mani (indubbiamente AUTENTICO sin dal suo primo post perchè provvisto di chiara certificazione), e utilizzò questa piattaforma per poterlo vendere. La discussione fu molto animata (ben 8 pagine che coprirono l'arco di un anno), ed evidenziò la formazione di due principali fronti contrapposti: - chi disprezzava la tal moneta perchè non era FdC (e per di più la considerava "screditata" per averla mostrata in pubblico) - chi l'avrebbe comprata ma non poteva Cosa interessante era la chiarissima disponibilità dell'utente nel vendere questa moneta... e a tal fine, la discussione riserva un colpo di scena finale, di cui non vi svelo nulla perchè vi invito sentitamente a leggerla perchè potrebbe dar modo di continuare ulteriormente questa discussione in corso (ovviamente prego chi ricorda l'esito di quella discussione di non anticipare nulla ), ovviamente con pareri aggiornati specialmente dai nuovi utenti. Lancio un ulteriore assist che spero possa incentivare il proseguo della discussione, oltre il precedente link citato. Il prezzo di questa moneta (al di la del fatto che è sproporzionato per la sua reperibilità; come accennavo, non vorrei che si trattasse di questo in questa sede, ma qualora si avesse qualche spunto argomentativo in tal senso, invito a continuare nella sopracitata discussione già esistente linkata all'inizio), vuoi o non vuoi, rimane comunque alto, facendola rimanere per ovvi motivi solo un sogno per molti collezionisti . A tal fine allego un vecchio risultato d'asta in merito a un esemplare in bassa conservazione, dato per Bb, che (stando alle aggiudicazioni) realizzò nel luglio 2014 la non indifferente cifra di 4150€ escluso diritti. Non mi sembra che i prezzi di oggi siano più a buon mercato. Sul "noto sito" c'è l'esemplare in questione (con ben 16 osservanti!!!), e a 5 volte tanto, uno dato per BB/Spl che lo osservano in 10... Insomma, sembrerebbe che benchè davvero brutta, "il mercato" la ritenga come minimo degna di curiosità. Mio parere personale visto l'attuale stato del prezzo, che rimane alto, cercherei di trattare "spietatamente" col venditore francese per cercare di portarmela a casa cercando di mettergli sul tavolo meno soldi possibili (ovviamente non ho interessi nel dire questo, dato che non conosco il venditore e non me ne vien nulla in tasca nel fargli vendere la moneta). Mettendomi nei panni di chi vuole spendere molto poco (su una moneta che, come ben evidenziato, rimane comunque molto costosa), personalmente, una somma di 700€ non ce la vedrei "buttata" in una moneta anche messa così male (giusto per "buttare benzina sul fuoco", e tornando alla discussione sopra citata di cui invitavo a leggere, c'era anche chi asseriva che comprare uno Spl sarebbero stati soldi buttati...). Cosa ne pensate?
    3 punti
  9. Andiamo avanti con i 5 grani del 15...qui un 5 grani 1815 testa normale che definirei grande visto che esistono anche dei tipi intermedi. Questa è con punto dopo la data e al rovescio punto che chiude sia legenda "PVBLICA" che sigla B. D : FERD.III.P.F.A. SICILIAR.ET HIER.REX sotto 1815. R: SECVRITAS PVBLICA. V.B. sotto G.5. Contorno: Rigato Ecco le foto. Saluti.
    3 punti
  10. Buonasera, piatto ricco mi ci ficco. ? Ne approfitto per riproporre il mio Tarì 1833 Ferdinando II ? Saluti Alberto
    3 punti
  11. Buongiorno a tutti. Allego la foto di uno dei miei talleri, per un vostro gradito parere. Sul contorno si legge "MÜNZVERTRAG VOM 24 JANUAR 1857". La legenda al D/ reca "WILHLEM KONIG V. WÜRTTEMBERG", ovvero "GUGLIELMO RE DEL WÜRTTEMBERG" La legenda al R/ reca "EIN VEREINSTHALER * XXX EIN PFUND FEIN" ("Trenta da una libbra di fino") con motto sotto lo stemma "FURCHTLOS UND TREW" ("Temerario e leale"). _____________________________________________ ALCUNE NOTIZIE TRATTE DA WIKIPEDIA _____________________________________________ Lo stato in cui venne emessa è il Regno del Württemberg che aveva un'estensione nord-sud di circa 225 chilometri e una larghezza massima sull'asse est-ovest di 160 chilometri. I confini avevano una lunghezza totale di 1.800 chilometri. La superficie totale era di 19.508 chilometri quadrati. A est il Württemberg confinava con il Regno di Baviera, a nord e a ovest con il Granducato di Baden e a sud nel 1850 con i principati di Hohenzollern-Sigmaringen e Hohenzollern-Hechingen, che facevano parte della Prussia, che poi li annesse a sé stessa. Sul confine con il Baden e con gli stati degli Hohenzollern vi erano diverse enclavi ed exclavi, che portavano lo stato ad allungarsi sino al lago di Costanza. Il sovrano che ha emesso la moneta è Guglielmo I re del Württemberg, che nacque a Lüben il 27 settembre 1781; nel 1800 prestò servizio come volontario nell'esercito austriaco e dal 1806 al 1812 visse a Stoccarda come principe ereditario. Dopo la morte del padre (30 ottobre 1816) divenne re. Alla sua ascesa al trono promulgò subito un'amnistia, ridusse le tasse e nel 1819 diede al regno una Costituzione (la situazione economica del regno al momento della sua incoronazione era molto critica). Insieme alla moglie Caterina Pavlovna, Guglielmo sviluppò già nel primo anno di regno una politica di sostegno alle necessità economiche dei ceti più deboli. Due pessime annate agricole (1816 e 1817) determinarono una forte inflazione. Guglielmo aveva un interesse personale nell'economia agricola e si guadagnò il soprannome di re dell'Agraria. L'autore della moneta è Carl Friedrich Voigt, che nacque il 6 ottobre 1800 a Berlino e morì il 13 ottobre 1874 a Trieste. È stato un medaglista, incisore, tagliatore di pietre preziose e fustellatore tedesco. La zecca è quella di Stoccarda: nel 1374, Eberhard II, conte del Württemberg, vi fece coniare per la prima volta monete. Essa è stata la principale zecca del Württemberg: prima della contea, poi del ducato, e infine del regno. Ha mantenuto il suo ruolo anche quando il Wuerttemberg si unì all'impero tedesco nel 1871 e quando si fuse con il Baden per formare lo stato federale del Baden-Wuerttemberg nel 1952. Per più di 600 anni, la zecca di Stoccarda si trovò all'interno o vicino al centro della città; nel 1842, proprio il re Guglielmo I fece costruire un nuovo impianto di conio di fronte alla Staatsgalerie. Il Vereinstaler o Vereinsthaler, creato nel 1857, è stato l'ultima tipologia di tallero coniato dalla Germania, in sostituzione del Konventionstaler. Era una moneta d'argento che conteneva 16 2/3 grammi di argento fino: da una libbra di argento fino erano coniati 30 Vereinstaler ("XXX ein Pfund fein" = trenta per una libbra di fino): con un titolo di 900/1000 una moneta pesava 1.8 grammi. Il Vereinstaler era utilizzabile in ogni paese aderente allo Zollverein prescindendo dal paese che l'aveva emesso; lo Zollverein (Unione doganale tedesca) fu un'unione doganale attuata nel 1834 per migliorare il flusso commerciale tra 38 stati della Confederazione Tedesca e per ridurre la competizione interna. Lo Zollverein escluse l'Austria a causa dell'alto protezionismo delle sue industrie; in seguito ciò aumentò la conflittualità austro-prussiana. Si dissolse nel 1866 per il sostegno dato dagli stati tedeschi meridionali all'Austria nella Guerra austro-prussiana (parallela alla Terza guerra di indipendenza italiana), ma fu ripristinato nel 1867 con la partecipazione anche questa volta degli stati tedeschi meridionali]. Con il trattato monetario di Dresda del 30 luglio 1838 il doppio tallero (Doppelthaler), fissato pari a tre Gulden, fu creato come unità monetaria della Zollverein. Era valido negli stati della Germania meridionale aderenti alla Zollverein, in Prussia, Sassonia, Assia-Kassel e nei ducati ernestini della Turingia. Base della valuta era l'argento: 7 doppi talleri corrispondevano ad un marco (ca. 234 g) di argento fino. In questo modo furono unificati il sistema monetario prussiano (14 talleri in un marco-peso) ed il sistema degli stati tedeschi meridionali basato su 24 ½ Gulden per marco-peso. Fino al 1853, tra gli altri, aderirono al Trattato monetario di Dresda Anhalt, Oldenburg, il ducato di Braunschweig e Hannover. Con l'accordo monetario di Vienna del 24 gennaio 1857 (vedasi la scritta sul contorno) anche l'Austria aderì all'Unione monetaria ed anche quasi tutti gli altri stati della Zollverein. Come monete principali furono introdotte il Vereinstaler doppio e singolo, la cui base fu ora fissata su una Zollpfund (libbra) da 500 grammi. Dal 1838 quindi ci fu (quasi) una valuta tedesca unitaria, dal momento che un doppio tallero "tedesco-settentrionale" corrispondeva a 3 1/2 Gulden "tedesco-meridionali" ed a 3 Gulden "austriaci".
    2 punti
  12. Buonasera a tutti, @ggioggio, il mio 10 Tornesi 1831 lettere grandi e stella a 5 punte.
    2 punti
  13. 1965 New Zealand, Elisabetta 2a, 1 fiorino, rame-nichel.
    2 punti
  14. 2 punti
  15. Ti faccio vedere un ritratto del giovane Ferdinando. Tarì 1836
    2 punti
  16. Tra pochi giorni uscirà questa pubblicazione sul Tallero di Maria Teresa. A breve saranno comunicate le modalità di prenotazione.
    1 punto
  17. I compro oro, per me non sono il massimo dell'affidabilità, meglio un negozio di numismatica, oppure essendo una moneta comune, anche una ditta OPO ( Operatore oro professionali) autorizzati dalla Banca d'Italia a tale attività. saluti TIBERIVS
    1 punto
  18. Diciamo che come "particolari", preferisco questi due esemplari
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  19. Generalmente mi astengo dal proporre falsi, però mi sento di mettervi in guardia... specialmente i neofiti (ma non solo!): E' in vendita su ebay come falso/riproduzione dichiarata ed è pure un fuso mal fatto se vogliamo, dove la fusione appare più che evidente come altrettanto evidente appare l'aspetto di una copia moderna, ma... se teniamo conto che per Postumo esistono le fusioni contemporanee d'imitazione d'epoca e se questo pezzo dovesse venire invecchiato a dovere e magari un po' usurato artificialmente... credo che con delle foto fatte un po' ad arte e spacciato come fusione d'imitazione contemporanea, ingannerebbe più di qualcuno... Ormai il mondo dei falsi sta interessando tutti i settori del collezionismo numismatico... non più solamente i "pezzi forti".
    1 punto
  20. @Rocco68Comperato a buon prezzo senza indicazione di Conservazione. Ha due piccole fratture di conio al R/. Penso che allo SPL possa arrivare. Complimenti, come sempre, per le monete condivise, bellissime!
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  21. Da alcuni è considerato un simbolo beneaugurante o apotropaico, cioè per allontanare il malocchio e gli influssi maligni. Il significato di questo simbolo è stato discusso da Blanchet J. A., Remarques relatives aux signes gravés sur les Contorniates (Revue Numismatique, 1890, p. 480 e segg.) e da Francesco Gnecchi, APPUNTI DI NUMlSMATICA ROMANA XXXIIl. COS'ERANO I CONTORNIATI (Rivista italiana di numismatica 1895, pp. 31-51). Posso aggiungere d’averlo trovato inciso su altri contorniati con le indicazioni in didascalia di punch mark: monogram PE; Monogramme PE (Petrus); engraved monogram: PE(trus).
    1 punto
  22. Dai, comincio io. di solito le 1000 classiche testina/BI al retro (1943-47) con la piega in 4 non troppo marcata (a meno che agli angoli non ci sia una mancanza di carta, ma queste mi sembrano solo piegate) si trovano sui 100 euro. Anche qualcosina di meno.
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  23. Ce l'ho da molti anni, ed è la prima edizione, credo che le differenze con questa seconda siano limitate all'introduzione, o poco altro, domani vedo di scannerizzare qualche pagina e inviartela. Comunque ti hanno già detto in tanti che vale la pena comprarlo, fidati dei consigli petronius
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  24. 1 punto
  25. Io piuttosto mi chiedo come mai ci hanno passato una levigatrice sopra a quel dritto...
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  26. Eh si grazie mille ? Riporto quanto trovato su wildwinds, casomai qualcuno fosse interessato: Klazomenai, Ionia AE18. 380-300 BC. Head of Athena three-quarter facing to right, wearing triple-crested helmet / KΛAXOME-NIΩN, ram walking right, thunderbolt before. BMC 59. Sear SG 4323. Grazie anche a gpittini
    1 punto
  27. Voglio chiudere questa discussione coll'esemplare che è l'immagine-simbolo del "Gazzettino di Quelli del Cordusio" come augurio di poterne trovare una - prima o poi - a chi ancora la sta cercando...
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  28. Questo è quello che volevo farti capire nel mio primo post.. Se non ti piace, e questo mi sembrava già da subito il tuo problema, non ti piacerà mai, e tutte le volte che ti capiterà di guardarla o di prenderla in mano la cosa sarà sempre uguale.. Il difficile, lo so, è non farsi tentare dalla voglia del possesso, ma mi pare di capire che adesso è anche il tuo pensiero... Aspetta, magari non capiterà, ma la speranza di trovare un pezzo che piaccia di più in un momento economico personale migliore con un poco di fortuna rimane. Io mi pento di vecchi mancati acquisti, ma sempre e solo di monete che comunque mi piacevano, non di monete prese per "riempire il buco, anche se anche a me è capitato, quelle sono rimaste solamente come errori che mi hanno insegnato ad avere pazienza...
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  29. Mala tempora currunt. Ed è in questo preciso momento storico che i medici sono chiamati a fare una scelta: la scelta tra il rispetto del giuramento di Ippocrate oppure no, per il timore di essere radiati dall'albo: il copione e gli attori sono gli stessi dei tempi della Legge Lorenzin del 2017 e le vergognose radiazioni dei medici cui abbiamo assistito. Non è sconcertante che un cittadino e un medico, in Italia, non possano avanzare delle perplessità? Come fermare questo clima isterico?
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  30. Questa medaglia mi piace, mi affascina, certo le condizioni di conservazione non sono ottimali... Per averla sarei disposto a sborsare qualche decina di euro (20 o 30 euro massimo). Saluti
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  31. Ecco che mi era sfuggito..... ognuna ne deve contenere un numero diverso!
    1 punto
  32. Buonasera Tiberivs, hai ragione (passo al "tu", visto che che lo hai fatto anche te), a volte capita di essere fuorvianti utilizzando termini inappropriati, chiedo venia, pago lo scotto dell'inesperienza in materia e dell'ignoranza in "chimica"; incuriosito da quella che mi sembra ruggine, per associazione di pensiero ho scritto "ferro???", perchè è stata la prima cosa che ho associato alla ruggine. Immagino che un sacco di altre cose possano arrugginire (mi vengono in mente alcune "cromature" che col tempo si riempiono di puntini scuri, che poi diventano una specie di "ruggine"), ma lì per lì non ci ho riflettuto. Onestamente, non pensavo che fosse un dettaglio importante, ora mi rendo conto che lo era, mi sforzerò di tenerlo a mente. ... Alla peggio, "Se mi sbaglio, mi corigerete" (cit.) ? Perdona la battuta, non ho resistito. Comunque, dai, l'importante è chiarirsi. Io sono contento di aver capito, ora, che si trattava di un "rivestimento" di qualche tipo (chissà di che tipo... chissà se era prassi più o meno diffusa o se era solo "l'esperimento" di qualcuno). Adesso farò un po' più attenzione alle monete "più malconce" che ho messo da parte, magari ne trovo un'altra dello stesso tipo. Sarebbe curioso. Grazie ancora per la pazienza e la disponibilità.
    1 punto
  33. giuseppe ballauri dici che con tutti questi nuovi piastrellisti mi sa che devo cambiare mestiere che mi rubano il lavoro. Ti voglio raccontare un evento che mi è capitato se non ricordo male nel 1997-98 facevo il piastrellista mi chiama un privato benestante che aveva rimodernato il bagno di una villetta e lo voleva piastrellare ma un bagno che sembrava una cucina soggiorno (24 metri quadri) con vasca idromassaggi al centro, allora mi disse il proprietario non mi importa quanto tempo e denaro ci vuole ma l'ho dovete fare come lo desidero, io rispondo nessun problema ci mettiamo d'accordo domani devo andare in banca e lunedì puoi incominciare io penso ancora devo iniziare e già mi vuol pagare ,lunedì mi presento a lavoro per iniziare a e vedo arrivare lui con una valigetta la apre davanti a me e tira fuori una decina di rotolini da 1000 lire uscite in quell'anno e mi disse ogni piastrella un foro al centro con incastonata una moneta l'ho guardato rimanendo di stucco sai che emozione per me maneggiare monete anche sul lavoro comunque per finirlo c'è voluto molto tempo ma alla fine era una meraviglia.
    1 punto
  34. Per le 2 domande: sono dati dell'Archivio di Stato di Bologna. Sto pubblicando con Michele Chimienti e Guglielmo Cassanelli gli "Annali della Zecca di Bologna" su Panorama Numismatico: il prossimo pontefice sarà proprio Gregorio XVI. Nell'occasione discuteremo più a fondo dei conii.
    1 punto
  35. Ragionamento un po' terra terra...... non è che aggiungendo 200 ai 1.000, il mercato ti da la possibilità di acquistare un 5 lire del '14 "un po' più bello" a parte tutti i discorsi del piace o non piace, del pezzo "orrifico" in collezione, ma una considerazione bisogna farla, sicuramente un 5 lire del 14 in queste condizioni è sicuramente più "raro" di tanti suoi fratelli in condizioni da SPL in su. saluti TIBERIVS
    1 punto
  36. Cari Amici, mi piace molto la tipologia del Tarì - 20 Grana di Ferdinando. Il ritratto è stupendo, forse il migliore della serie di monete di Re Ferdinando II° ( parere personale ). La data è comune -1857 - e le foto non sono di buona qualità. Eccola, sperando che sia di vostro gradimento. Buona Serata, Beppe
    1 punto
  37. Buonasera a tutti gli amici.Nell'attesa di altri pareri sul busto della moneta di @Rocco68,posto,come promesso e accennato a @Litra68 nella discussione "cosa chiedere a babbo Natale"(regalo di mia moglie!?con mia super visione?),questa mia piastra 120 grana,la mia prima napoletana,arrivata appena ora,cadutami dal caminetto! Ps: grazie a voi? Salutoni , Riccardo
    1 punto
  38. Salve La sua è una moneta molto comune. Del 1939 zecca Berlino. Valore pochi euro in questo stato di conservazione direi. https://en.numista.com/catalogue/pieces3416.html L'anno 1934 che ha letto è l'anno di morte di Hindenburg raffigurato al dritto per commemorarne la figura e non c'entra con l'anno di emissione che trova al rovescio subito dopo la parola Reich. La zecca invece la trova sul dritto alla sinistra della nuca di Hindenburg e in questo caso è A (Berlino)
    1 punto
  39. Sul retro c'è un altare e la scritta CONSECRATIO. Arka Diligite iustitiam
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  40. Qui non si tratta di focalizzarci sui soldi, ma di fare esempi corretti. Hai mai visto un 5 lire del 1914 SPL a € 2500 ? Io in 30 anni no. E neanche a 3000 o 4000. Visto che su questo forum capitano spesso neofiti che chiedono quotazioni, mi sembrava doveroso far capire quali erano i prezzi reali di questa moneta. Poi ognuno è libero di collezionare quello che vuole e di spendere i soldi come meglio crede. Per la moneta in questione, i 1000 euro non mi sembrano tanti anche se la conservazione è bassa, ma per prenderla meglio non basta certo poco di più, ma diverse migliaia di euro di più.
    1 punto
  41. Scusate ma qualcuno ha mai visto un 5 lire del 1914 SPL a € 2500? In 30 anni non mi è mai capitato, sarò sfortunato..............(neanche a 3000 e neanche a 3500)
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  42. Taglio: 2 euro cc Nazione: Portogallo Anno: 2017B Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: NEWS!!!
    1 punto
  43. Penso quello che hanno detto gli altri prima: è molto più probabile che il valore vada calando nel tempo: oggi è una novità, ma domani sarà già dimenticata perché la zecca si sarà inventata una boiata ancora più grossa. La tematica del mondo sostenibile è stata trattata anche in metà delle serie commemorative della Repubblica - peraltro con tipi molto più belli - quindi non è certo una novità. Sul fatto che il 2020 sia un anno particolare... beh, non vedo cosa c'entri con l'aumentare o il diminuire di valore della moneta. In sintesi: se ti piace comprala, ma - come sempre in numismatica - non farlo se il motivo è quello di una speranza di rivalutazione, perché nel 99% dei casi resterai deluso.
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  44. BASTIAN CONTRARIO Che fine aveva fatto mio padre Cesco, fu Giuseppe? Quel mattino era un Mercoledì di inizio Novembre ed il Mercoledì nella nostra cittadina di provincia è un gran giorno. Fin dalle prime ore del mattino, quando tutto è avvolto nelle brume di un incipiente inverno ed ancora non albeggia, si sentono rumori metallici, grida, l'ansimare dei motori asmatici di vecchi furgoncini e l'inconfondibile profumo delle caldarroste. Allora ti tiri giù dal letto, sbadigli, smoccoli qualche improperio rivolto ai profanatori del sonno altrui, e piano piano, perchè l'aria è fredda e foriera dei primi raffreddori, apri una finestra e capisci da una sommaria occhiata che è giorno di Mercato. Come tutti i Mercoledì mio padre si alzava presto, apriva la serranda della Tabaccheria e con un foglio in mano svolazzante salutava mia mamma: “ Ohh, io vado, ci vediamo alle 11 !”. Era ormai diventato una sorta di rituale: il foglio in mano era la “distinta” dei Tabacchi da consegnare ad un vecchio arcigno ed incartapecorito come i faldoni di scartoffie accumulate negli anni sulla sua scrivania. Un saluto, un cenno del capo, due bolli per vidimare e mio padre impaziente che non vedeva l'ora di fuggire da quell'ufficio pieno di polvere e di ragnatele. Chiusa alle sue spalle la porta cigolante, si sentiva felice perchè ormai aveva tutta la mattinata da dedicare a se stesso. Una bella passeggiata sotto i portici di Via Roma, un'occhiata alla merce esposta dalle bancarelle, una sensazione olfattiva di tessuti, di scarpe ben lucidate, di prodotti dell'orto e poi, rilassato, una capatina da “Barberino” proprietario del più bel Caffè della zona. Qui si sentiva a proprio agio, e seduto su una poltrona di cuoio bordeaux, cominciava con gli sfottò nei confronti del proprietario che era un numismatico eternamente dilettante. Nel frattempo arrivavano gli altri appassionati di monete e tra un tondello, una battuta e qualche tentativo di scambio, il tempo correva veloce. Puntuale come un orologio svizzero, mio padre alle 10.45 salutava tutti e con passo veloce ritornava a casa per dare il cambio in negozio alla mamma che doveva badare ai fornelli ed alla casa. Quel giorno non fu così. Era ormai quasi mezzogiorno e lui non si vedeva. Venni mandato alla ricerca del “disperso”. Quasi correndo, passai tra i banconi un paio di volte, ma niente. Scoraggiato, mi apprestavo a ritornare a casa, quando la mia attenzione venne destata da voci altisonanti, quasi delle grida, che provenivano dai portici vicino alla Cattedrale. Era lui, che stava discutendo animatamente con una persona che sembrava quasi un mendicante. Mi avvicinai per vedere se per caso fosse successo qualcosa e subito si creò il silenzio. La persona che parlava accoratamente con mio padre, mi fece quasi un inchino dicendomi: “ Ah questo è il Dottorino, felice di conoscerla! Mi presento sono Bastiano per chi mi vuole bene, per chi trova da ridire “Bastianass” ( Bastianaccio ), o “Bastian Contrario” per i più eruditi. Io e Cesco abbiamo avuto qualche scambio di vedute su una Banconota, ma... io sono sempre a disposizione! “ Non avevo mai visto una persona così contraddittoria: vestito con un pastrano militare decorato, invece che con medaglie, con chiazze di unto di ogni tipo e colore, scarponi da montagna lisi e sporchi ed un olezzo di capra e selvaggina che si sentiva a distanza. Eppure i modi erano signorili, l'eloquio fluente e forbito. Mio padre mi strappò a queste considerazioni prendendomi bruscamente per un braccio ed a passo di carica, mi costrinse ad andare a casa. Ad un certo punto si piantò in mezzo ai portici, si rivolse a me con occhi quasi spiritati: “ I Buoi !!! Ne ha 4 di Buoi!!! E non ne vende nessuno perchè sono un ricordo!!!” Pensai che fosse andato fuori di senno, avesse preso uno strano morbo, o nella migliore delle ipotesi, avesse cominciato ad allevare bestiame. Quando era così, la cosa migliore da fare era tacere...tra mezz'ora si sarebbe calmato. Infatti nel pomeriggio mi spiegò che Bastiano aveva una collezione strepitosa di Banconote che nessuno sapeva come avesse fatto a mettere assieme. I buoi erano il “50 Lire Buoi” una delle banconote più rare ed ambite dai collezionisti. Nessuno conosceva la storia di Bastiano, perchè era una persona selvatica e strana, eppure aveva modi che denotavano una cultura ed un'appartenenza diversa da quello che sembrava. A questo punto, a chi chiedere qualcosa, se non a Ciccì il Barbiere che recepiva le più recondite confidenze della popolazione? Detto, fatto. Lo scampanellìo della porta della Barberia annunciò a Ciccì i soliti clienti, in questo caso io e mio padre che sbottò subito: “Ma lo conosci Bastiano? “ Ciccì indicò il cliente sulla sedia, portandosi l'indice sul naso...era il Maresciallo della GdF. Finito il servizio al Maresciallo, Ciccì che era molto pettegolo, chiuse la porta: “ Cesco ma non sai la grande storia? Bastiano è il figlio del Marchese di San M*** , questo era un donnaiolo impenitente ed i Signori avevano a servizio una ragazza che era “nù Babbà “. Il Marchese, sai la carne è debole... da questa povera ragazza ebbe un figlio!” ( Pausa di effetto ) “ Siii proprio lui...Bastiano ! Poi la fine della storia è triste e lasciamo stare...” Ciccì era un grande commediante, voleva sentire la platea sbavare, vedere gli occhi fissi ed in trepida attesa. Si schiarì la voce: “... mamma e figlio furono reclusi per molti anni in un Istituto di suore, Bastiano ebbe una buona istruzione ed alla fine conobbe chi era il padre”. Ciccì prese un mozzicone di Antico Toscano e dopo qualche tiro, fu avvolto da una nube biancastra. Da questa specie di fantasma uscirono delle parole alternate a colpi di tosse: “Bastiano ebbe coraggio, si presentò davanti ai Marchesi che rimasero allibiti. Con uno sguardo pieno di odio, la Madama Marchesa prese una manciata di banconote e le sbattè in faccia al figliastro. Senza scomporsi, Bastiano le raccolse ad una a una, salutò e girò i tacchi”. “ Umm che brutta storia!” esclamò mio padre e fece per andarsene. “ Ehh...non è mica finita! Bastiano si comperò un rudere vicino alla Villa signorile dei Marchesi, cominciò ad allevare bestiame che appestava tutte le zone vicine, soprattutto la loro Villa. Ma per lui, la più bella soddisfazione era aspettare sul ciglio della strada i Marchesi che, in calesse, andavano a Messa. Faceva un profondo inchino e li salutava sventolando una manciata di Banconote! Hai capito Cesco da dove arriva questa passione ?” Dopo qualche tempo ricevetti una telefonata inaspettata. Era Bastiano che, tra un colpo di tosse ed uno sternuto, mi chiedeva se lo potevo andare a visitare. La casa era proprio un rudere, la strada fangosa e tutto attorno era avvolto da una puzza insopportabile. Con modi gentili mi fece accomodare nella stanza che usava come cucina, salotto e, dal divano sfondato, presumevo anche da camera da letto. Fui colpito dalla vista di un'enorme scaffalatura che teneva tutta una parete, ricolma all'inverosimile da libri e vecchie riviste. “Quella è la mia passione, leggo di tutto e sa da dove arrivano?..Dai cassonetti dell'immondizia! Bisogna sempre guardare nei cassonetti, la gente butta via cose incredibili!” Dopo averlo visitato e prescritto i farmaci, non vedevo l'ora di ritornare a casa a fare una bella doccia, ma sull'uscio Bastiano mi disse: “Dottore, non posso pagarla, ma le faccio vedere una cosa”. Entrò in un'altra stanza e lo sentii trafficare per qualche minuto, poi si presentò con un libro e cominciò a sfogliarlo delicatamente. “Eccolo qui !” I miei occhi si illuminarono quando vidi l'oggetto del desiderio di mio padre, il mitico 50 Lire Buoi. Bastiano cominciò a dire “ Decreto numero...del...firme...rarissimo e poi sembra stampato ieri! Dottore, le prometto che la prossima volta che viene qui glielo regalo, perchè è una brava persona, equilibrata e comprensiva...non come quel testone di suo padre..oh mi perdoni non dovevo dirlo!” e scoppiammo in una risata. Purtroppo non ci fu una prossima volta. Non lo vidi più. Ciccì affermò che era passato a miglior vita improvvisamente, trovato riverso sul pavimento dopo qualche giorno, grazie al fatto che gli animali senza cibo sembravano impazziti. Mi venne in mente la sua vita “al contrario”, il “Buoi” e la sua grande raccolta di banconote conservate tra le pagine dei libri. L'angoscia mi assalì, pensando che qualcuno sicuramente li aveva buttati nei cassonetti dei rifiuti. I n questo caso era stato profetico, nei cassonetti si trova di tutto, ma non ci sarebbe stato un altro Bastiano pronto a recuperarli. Per approfondimenti sul 50 Lire “Buoi”: https://www.ilgiornaledellanumismatica.it/laffascinante-storia-delle-50-lire-buoi-ambasciatrici-filigrana-dellarte-italiana/ Immagine tratta da: F. Gavello - Cartamoneta Italiana – Ed. Montenegro Saluti a Tutti, Beppe
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  45. Ho finalmente trovato il tempo di scaricare le foto dalla scheda di memoria. A mio parere siamo sullo SPL/FDC (D/) e qFDC (R) Ecco, dalle mie foto si dovrebbero percepire
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  46. @ Fidelio: nel tuo messaggio N 30, il simbolo non identificato dove metti i punti di domande credo possa essere "orecchio". E' un simbolo che si trova già nella monetazione anonima (denari/quinari) Bella ed interessante la carrelllata, grazie!
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  47. Qualcuno di voi utilizza software per la gestione della bibliografia? Sto sperimentando Medeley Desktop, ma è troppo presto perché riesca ad avere un'opinione sensata al suo riguardo, è da un paio di giorni appena che lo sto studiando.
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