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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/20 in Risposte

  1. Buon pomeriggio...ultima arrivata in collezione per i miei ramini di Carlo di Borbone un 4 cavalli 1757. A voi i pareri. Inoltre chiedo qualche conferma su come procedere per poter liberare da quelle macchie nere la moneta: bagno in acqua distillata stuzzicadenti spazzolino bicarbonato?? l'ho letto da qualche parte ma non l'ho mai usato! poi lavaggio con sapone e asciugare bene...giusto? Ecco la moneta...saluti. p.s. cito @favaldar l'aveva puntata pure lui! Saluti ancora.
    5 punti
  2. Ciao! Nel libro "Lessico Veneto" di Fabio Mutinelli - Venezia 1851, il VERDONE viene così definito: "Monetuccia di rame, misto a poco argento, il cui intrinseco malamente si potrebbe fissare, che si trova la prima volta sotto il doge Orio Malipero, successore di Sebastiano Ziani, e così chiamata a motivo dell'apparecchio di colore verde che le dava la zecca." Qualche mia considerazione: Sotto questo Doge, la zecca ha battuto 2 monete, cioè il "Denaro scodellato" ed il "Bianco scodellato" quest'ultimo rarissimo. Tolto il "Bianco scodellato", che è già una denominazione caratterizzante (da albulo, imbiancato) non resterebbe che il "Denaro scodellato". Vero è che il lessico nel 1851 non era uguale al nostro, ma mi fa specie leggere che il colore verde dato al "Denaro scodellato" venisse creato in zecca ..... credo invece che il colore verde derivi dalla normale ossidazione della moneta che conteneva solamente lo 0,270 di argento e che, all'origine, fosse "bianchizada", cioè argentata, portando in superficie chimicamente i sali d'argento. Dopo pochissimo tempo questo strato si consumava e restava il rame che, con l'uso, assumeva sua normale ossidazione verde. Anch'io, prima di recuperare le informazioni di cui sopra, non ricordavo il termine "VERDONE", né questo termine è riportato negli scritti più recenti; è un appellativo che si trova infatti in vecchi volumi dove tante interpretazioni erano, a dir poco, imprecise se non fantasiose ..... vedi anche la fatidica "Redonda", moneta d'oro attribuita a Venezia in vecchi scritti e che non ha mai trovato una certa collocazione, né identificazione. saluti luciano
    5 punti
  3. 10 Tornesi 1825 lettere piccole e contrassegno rosetta a 5 petali
    4 punti
  4. CARLO FELICE - 5 LIRE 1824 GE
    4 punti
  5. Metto una foto più grande, perché questa mi sembra molto meglio di BB
    4 punti
  6. Ciao anch'io sono del 2007......ma d'iscrizione al forum, vale lo stesso???
    3 punti
  7. Arciconfraternita di San Giuseppe Napoli 1845 argento con punzoni argentiere. Credo che più di ogni altro anno, gli auguri per un migliore anno nuovo siano d'obbligo.
    3 punti
  8. Credo che questa discussione sia la sede adatta per presentare anche nel nostro amato forum l'intervista numismatica che mi ha fatto Mario Limido @dabbene in cui parlo del mio progetto di bibliografia / biblioteca numismatica digitale, già menzionata sia in questo che in altri topic... Si potrebbe in questo modo approfondire la discussione su questo tema e magari proporre idee e progetti nuovi... https://m.youtube.com/watch?v=bXkqgiFeQ9o&pbjreload=101
    3 punti
  9. Con grande giubilo, dopo lunghe e mature riflessioni, durate da quest'estate, ieri, dopo una giornata uggiosa passata nella mia casa/biblioteca a far passare esami per via telematica, mi son deciso e ho acquistato la mia prima moneta. Eccola : (riferimento RIC 108, viene da Sirmium). Purtroppo non sono dotato di decente apparecchio fotografico per poter competere con la foto di cgb.fr, però ho postato comunque il recto preso in foto da me. Ho scelto questa moneta (pagata una sciocchezza, 45€) per due ordini di ragioni. Dapprima perché Giuliano è uno dei miei personaggi storici (e di studio e ricerca) prediletti : cercavo una moneta che presentasse già la barba, scelta iconografica tutto fuorché anodina nel contesto simbolico-religioso dell'epoca (cfr. il suo Misopogon o Odiatore della barba) tendente a rivendicare la sua appartenenza al paganesimo e alla religio patria. In secondo luogo, questa moneta in particolare mi ha colpito perché il ritratto era pregevole e poiché non volevo cominciare subito con una bella maiorina con bue in verso, benché tali monete mi attirino molto. Cosa ne pensate di questo primo acquisto? Mi sto ancora approcciando alla numismatica e provo un piacere quasi inconfessato nello scoprire un ambito a me ancora ignoto dell'Antichità, benché su di essa io viva e abbia costruito la mia carriera. Ogni osservazione e consiglio per il futuro è bene accetto! Penso che la mia prima collezione sarà una 'sistematica' o monografica su Giuliano, terminato lui penserò a come ingrandirla (forse Eliogabalo?). Χαίρετε.
    2 punti
  10. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: IMPORTANTE Diametro: PRECISO Metallo Presunto: DI QUALITÀ
    2 punti
  11. grazie... un bb presuppone usura.. e anche il bordo deve esserlo.. sembra preciso e tagliente sia nella parte interna che esterna, neanche gli scudi originali in alta conservazione sono cosi perfetti.. poi in alcuni punti la perlinatura sembra staccata dal bordo.
    2 punti
  12. Grazie, ora posto le mie monete da 10 Tornesi di Francesco I: 10 Tornesi 1825 lettere grandi e contrassegno stella a 5 punti
    2 punti
  13. La mia passione in realtà è nata quando avevo 10 anni... ho iniziato a trovare a casa dei miei nonni moltissime vecchie lire, e ho iniziato a smanettare su dei siti per fare una "catalogazione" delle monete che trovavo. Poi ho iniziato a studiare i romani a scuola e di conseguenza mi sono appassionato della loro monetazione. Ora però ho accantonato la collezione delle romane e mi sto dedicando a quella del Regno d'Italia e del Regno di Sardegna. Questo forum mi ha aiutato sin dai primi anni ad entrare nel mondo della numismatica. Pochi mesi fa ho deciso di iscrivermi così da poter interagire nel forum e fare pratica. A presto
    2 punti
  14. Ciao @nikita_ e @miza il 10 Cent. _866 postato è una moneta molto interessante. Bisognerebbe fotografarlo con luce radente e guardarlo con un microscopio. L'ipotesi più probabile è quella di un punzone "sporco" che non abbia impresso l' "1" . Ma, pure essendo la tiratura enorme, è rarissimo trovare nella moneta del Regno una mancanza o imperfezione di questo tipo. Escludendo l'usura che dovrebbe essere piuttosto uniforme, a questo punto restano solo due ipotesi: 1- abrasione volontaria ( ma non si capirebbe il perchè) 2- Punzone/conio "sporco-otturato" come evidenziato da miza. E' comunque una moneta da studiare ( non mi risultano varianti di questo tipo ). Ciao Beppe
    2 punti
  15. Allora provocate... io sono a -3 per completare la serie di questi bellissimi scudi Secondo me il 1824 Genova e il 1831 Torino hanno rarità simile, forse più R4 che R3, con la differenza che non credo esistano 1824 Genova superiori al BB+, mentre del 1831 sono comparsi esemplari vicino al FDC Queste le mie due in collezione, il primo preso da un commerciante di Torino, il 1831 da un commerciante Francese
    2 punti
  16. 10 Tornesi 1833 contrassegno stella a 5 punte ... Aspetto sempre notizie sul 1839 1° tipo
    2 punti
  17. No, avevo già questo di Erizzo: e questi:
    2 punti
  18. Buongiorno a tutti gli amici del forum...qui voglio iniziare una carrellata di tutte le varianti che conosco per questa specifica tipologia di monete, parlerò solo di rame e di grani dal 1814 al 1816, periodo movimentato per Ferdinando. Un po' di storia. Già nel Gennaio del 1812 attraverso lord Bentinck, Ferdinando III, con il pretesto di una finta e improvvisa malattia, fu obbligato a rinunciare ai suoi poteri, nominando reggente il figlio Francesco e a trasferirsi in campagna, a Ficuzza. Fu concessa una nuova Costituzione Siciliana, ispirata al modello inglese. A Palermo, il 19 luglio 1812, il Parlamento siciliano, riunito in seduta straordinaria, promulgò la nuova Costituzione, decretò l'abolizione della feudalità in Sicilia e approvò una radicale riforma degli apparati statali. La nuova carta costituzionale, invisa da Ferdinando, che però non vi si poté opporre a causa delle pressioni britanniche, ma anche per via delle insistenze di suo figlio, il principe vicario, finì con il diventare un eccellente strumento di propaganda per i Borbone, mentre fu deplorata da molti dei nobili che l'avevano votata, quando s'accorsero che essa toglieva loro l'antico potere. Il 5 luglio 1814, Ferdinando III, dopo aver annunciato la fine della sua lunga degenza, riprese possesso delle sue funzioni, mantenendo in vigore, almeno formalmente, la costituzione e dichiarandosi intenzionato a restituire armonia nel regno siciliano. Dietro pressioni britanniche, Maria Carolina, accusata di complotto verso l'Inghilterra, era stata allontanata dalla Sicilia e costretta a ritirarsi a Vienna, dove morì l'8 settembre 1814. Il 27 novembre 1814, ormai sessantatreenne, Ferdinando sposa a Palermo, con matrimonio morganatico, la più giovane Lucia Migliaccio, vedova di Benedetto III Grifeo principe di Partanna e già madre di sette figli. Il 23 aprile 1814, Lord Montgomery, il vice di Bentinck, si sporse dal parapetto di babordo della nave Abukir annunciando la caduta di Napoleone al Re Ferdinando, che intanto era accorso al Molo. Ma ancora l'era murattiana non era volta al termine. Passò ancora un anno, quando l'esercito del Re Gioacchino il 3 maggio 1815 fu duramente sconfitto nella Battaglia di Tolentino e il popolo napoletano iniziò a inneggiare al ritorno del Re Nasone. Dopo il recepimento delle norme stabilite al Congresso di Vienna, in particolare dopo il Trattato di Casalanza, firmato presso Capua il 20 maggio 1815, consentì a Ferdinando di riprendere possesso, il 7 giugno 1815, del Regno di Napoli. Ai Borbone, però, non furono restituiti Malta, che restò protettorato britannico, e i Presidii, che furono assegnati al Granducato di Toscana. Dopo la seconda caduta di Napoleone, Murat, che aveva cercato di raggiungerlo a Parigi, fuggì dapprima nel sud della Francia e poi in Corsica, da dove tentò di tornare a Napoli con un pugno di fedelissimi per sollevarne la popolazione. Dirottato da una tempesta in Calabria, fu arrestato, condannato a morte da un tribunale militare nominato dal generale Vito Nunziante, governatore delle Calabrie, secondo una legge da lui stesso voluta, e fucilato a Pizzo Calabro il 13 ottobre 1815. Murat, prima di morire, disse di quel tribunale voluto da Ferdinando I: «Io avrei creduto il re Ferdinando più grande e più umano. Io avrei agito più generosamente verso di lui se fosse sbarcato nei miei stati, e che la sorte dell'armi lo avesse fatto cadere in mio potere!» Nel dicembre 1816, con la Legge fondamentale del Regno delle Due Sicilie, Ferdinando, fino ad allora III di Sicilia e IV di Napoli, istituì una nuova entità statuale, il Regno delle Due Sicilie, e assunse il titolo di Re del Regno delle Due Sicilie. (fonte wiki) Tornando alle monete l'incisore è Vincenzo Beninati. In tutti i grani troviamo le sue sigle al rovescio V. B. a racchiudere le diverse figure "classiche" : il pegaso alato, il grappolo d'uva, le cornucopie, le spighe o ancora la Securitas in trono. Scrivo classiche appunto perchè sono chiari richiami a monete dell'antichità, che a guardar bene ritroviamo anche nel nostro passato più recente, nelle lire in italma della nostra repubblica: la spiga nel 10 lire, il grappolo nel 5 lire, la coruncopia nella moneta da1 lira. A rendere classicheggiante i nostri grani, anche la sigla P.F.A. Pius Felix Augustus, Pius Felix che ritroviamo anche nelle monete romane imperiali. I tondelli in questione sono sempre difficili da trovare in buona conservazione, vale un pò per tutti i tagli, forse il più facilmente reperibile in conservazione diciamo buona ,in bb o giù di lì è il 2 grani "normale" con la corona a 6 punte (quello a 7 è un'altra storia), monetina questa che mi ha fatto cadere tra le braccia di Vincenzo e dei tondelli da lui siglati. Quindi comincio proprio con un 2 grani del 1815, non con la prima che acquistai anni fa, ma con l'ultima arrivata di recente dall'Est Europa (si mi piacciono le missioni umanitario diplomatico numismatiche e i rimpatri numismatici) 2 GRANI 1815 (ETHIER e profilo in legenda) D : FERD.III.P.F.A.SICILIAR.ETHIER.REX profilo con corona a 6 punte sotto la data 1815. R : V.B. pegaso alato e sotto i valore G. 2. (v.b. piccole e G.2. con caratteri più grandi) contorno rigato La particolarità di questo tondello sono: la legenda "ETHIER" senza spaziatura; il profilo di Ferdinando che entra in legenda tra REX e la data; le V capovolte al posto delle A al dritto ; il fatto che da quanto posso vedere non sembra ribattuto su altre monete, cosa che invece si riscontra spesso nei 2 grani Variante rara per quel che mi dicono le mie ricerche. ecco le immagini e buona continuazione
    1 punto
  19. ho ricevuto oggi un gradito regalo (di Natale) e voglio condividere con gli appassionati questo peso monetale Milano la sua produzione Filippo II o III pesa gr.13,65 descrizione del suo cartellino " mezzo ducatone" ma sarei propenso al "mezzo filippo" diametro mm.25 la mia curiosità sta nel punzone di verifica del rovescio (mai riscontrato nei pesi, ma potrei anche sbagliarmi) altra curiosità la punzonatura "20" grazie a chi vorrà intervenire
    1 punto
  20. E' proprio lui l'intruso! tutti hanno una propria opera raffigurata al dritto, ma di Strauss c'è solo uno strumento musicale. (dal primo in alto a sinistra) Austria - Kaplan >Turbina Kaplan Belgio - Beyaert > Vecchia sede della Banca Nazionale del Belgio (un suo progetto) Austria - Strauss solo uno strumento musicale e non una sua opera Italia - Bernini > Fontana del tritone Italia - Caravaggio > Dipinto: Buona ventura Francia - Eiffel > Traliccio della torre Eiffel Francia - Delacroix > Dipinto: La libertà che guida il popolo Brasile - Joaquim Machado > Una sua prosa autografa
    1 punto
  21. Salve la moneta è certamente un falso d'epoca e questo è evidente già dal suo colore non conosco la tipologia nel dettaglio in quanto non mi occupo di monete del Granducato tuttavia l'originale verosimilmente era in argento o mistura. Questo è proprio il tipico color ottone dei falsi d'epoca e spesso si trovano falsi d'epoca spezzati proprio perchè venivano annullati in questo modo dai cambiavalute. La moneta probabilmente è stata spezzata con un qualche strumento apposito che ha conferito quella forma così regolare all'annullo. Dia un'occhiata ai post #175 e #185 di questa discussione o ai numerosi falsi postati da @giancarlone della lira di Giuseppe II per Milano negli ultimi post e noterà immediatamente una forte somiglianza nel colore del metallo.
    1 punto
  22. Al diritto ci sono degli sbuffi di metallo vicino al taglio, probabilmente era la faccia girata verso la fonte di calore che magari ha anche deformato un po' il resto, il rovescio sembra di conservazione migliore e sembra indicare la reale conservazione della moneta, moneta circolata direi non troppo Per Mileto...nel caso di annullo se è un falso, il cambiavalute anche lui si sarebbe complicato la vita...perché non separarla diritta semplicemente?
    1 punto
  23. Ben vengano queste interviste che parlano di libri di Numismatica e di monete. Salutoni odjob
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  24. Ti posso solo consigliare tre cose: 1) Devi sondare sempre il mercato, tra ebay, negozi, convegni, aste, ecc.. la monetina bella a buon prezzo puoi trovarla ovunque.. 2) Se una moneta ti colpisce e ti piace prendila a prescindere dal prezzo, 20 euro più o meno non ti cambiano la vita.. ovviamente il punto 1 si riferisce agli acquisti a lungo termine.. https://www.ebay.it/itm/Lucernae-Julian-II-AE19-Arles-VOT-X-MVLT-XX-TCON-66-M/284050956430?hash=item4222c1a08e:g:nBkAAOSw6Ylfje45 Facendo una rapidissima ricerca ho visto questa che mi piace, Lucernae è un negozio spagnolo piuttosto rinomato, puoi acquistare abbastanza serenamente, l'annuncio è inserito come " fai un'offerta", magari a 15 euro se gli gira la cede, chissà.. Mentre con la cifra che hai speso tu avresti potuto puntare a tutt'altra moneta: https://www.ebay.it/itm/ROMAN-JULIAN-II-A-D-360-363-LARGE-BRONZE-COIN-28MM-REVERSE-BULL/353165388153?hash=item523a4c2979:g:6LEAAOSwaphfLws0 3) Ultimo consiglio che posso darti: se vedi qualcosa che ti piace pubblica qui la foto ( puoi omettere il link se vuoi) , ci sono un sacco di utenti veramente esperti , a cui puoi chiedere un'opionione (sulla bonta della moneta, sul costo di acquisto, su eventuali restauri invasivi ecc..), sono tutti davvero disponibili e disinteressati , io stesso ho chiesto spesso opinioni prima di un acquisto, vedrai, qui è come una famiglia, succede quando si ha una grande passione che ci accomuna..
    1 punto
  25. Buon giorno. Devo rivedere la mia posizione (in merito al solo tondello). Dalla prima immagine mi sembra di vedere tra ore 12 e ore 1 delle foglie , forse una testa con corona di alloro, e poi , in tutte e due le immagini , vicino ai bordi , quasi dei residui di perlinatura. Grazie per avere soddisfatto la mia curiosità. Cordialità Gabriella
    1 punto
  26. @Arka non è sparito, se clicchi sulla voce "i miei circoli" in uno dei miei post lo trovi... Numismatico 007
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  27. @ART, @4mori, @dabbene grazie mille per le risposte... guarderò sicuramente il canale da voi proposto...
    1 punto
  28. Grazie a tutti per le risposte tanto ricche e interessanti, Saluti di buone feste!
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  29. Buongiorno. Potrebbe essere lo stemma OND?
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  30. Una moneta da sola non dice niente. Un plateau di monete è uno spettacolo per gli occhi. Se sono ben conservate non guasta. Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  31. No, mi spiace deluderti ma non cerco affari. Il budget mio è 30€ so che con ste cifre non prendo "nulla" Ora l'altro giorno mi ha regalato un 20 lire del 1928 che ha preso a 90€ e ho anche postato qui. Ieri mi fa ti voglio regalare questa, ha mandato foto e io non avendone mai avuta una ho chiesto a voi. Ora dopo i vostri pareri gli dico ovviamente di lasciar perdere. Io per ora monete così non le guardo perché semplicemente costano troppo per le mie tasche. Fine Magari capitasse l'affare su una moneta così o sulle altre no? Io ne sarei più che contento Grazie ugualmente per il tuo commento
    1 punto
  32. Puoi provare, come ti e’ stato suggerito, qui con interviste numismatiche, convegni, inaugurazioni ... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
    1 punto
  33. Per Natale mi sono regalato una nuova Bilancia Piemontese
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  34. Qui ti sei già risposto da solo; aggiungo qualche avvertenza. Lo Scudo della Croce (e relative frazioni), è stata una monetazione alquanto longeva; dal ducato di Pasquale Cicogna (1578-1585), fino alla fine della Serenissima, anche se, negli ultimi decenni, i pochi esemplari coniati servivano solo al Doge, che li gettava al popolo nel giorno della sua elezione in occasione del "giro" della piazza. Infatti il valore dell'argento contenuto nelle monete, era superiore al valore di scambio. All'origine il valore dello Scudo della Croce era pari a 7 Lire venete, ma andò crescendo nel tempo fino ad oltre 8 Lire venete, pur mantenendo il medesimo peso e titolo (la svalutazione esisteva anche allora). Lo Scudo della Croce non era - ovviamente - una moneta che trovavi abitualmente nelle tasche di un operaio, di un falegname o di un arsenalotto; sarebbe come trovare abitualmente banconote da 200 euro nel portafoglio di un operaio attuale; qualche chance in più potevano averli i pezzi da 17 e 1/2 , 35 e 70 Soldi che erano meno soggetti alla tesaurizzazione, rispetto agli Scudi da 140 Soldi. Le monete che il popolo si trovava più frequentemente tra le mani e scambiava quotidianamente, erano le monete in mistura, come il Soldo, il Bezzo, la Gazzetta e relativi multipli, noché frazioni dello Scudo, della Giustina e del Ducato. Se teniamo buone le informazioni che hai trovato, uno Scudo della Croce equivaleva circa alla elargizione che la confraternita dei calzolai riservava ad un proprio adepto malato per mantenersi per una settimana
    1 punto
  35. La gemma e' stata battuta in asta a 10'000 euro
    1 punto
  36. partecipo con questa moneta del Montenegro, 1 perpera 1914. Al dritto : Nicola I, Re e Signore del Montenegro Il Montenegro, fu travolto dalle vicende della 1^ guerra mondiale; Nicola I, alleato dell'Intesa, era in esilio in Italia da quando il Montenegro era stato occupato dagli austroungarici, nel 1916. Egli si oppose all'annessione del suo regno al nuovo Stato dei Serbi-Croati-Sloveni, ritenendo più opportuna una confederazione paritaria fra Stati sovrani, mentre il governo filo-serbo installato dagli Alleati a Cettigne, proclamava la sua volontà di unione. La neo-eletta assemblea nazionale, votò il 26 novembre 1918 la deposizione del re e l'annessione totale alla Serbia.
    1 punto
  37. Bella domanda... non guardo più la televisione da quasi vent'anni. Ero al corrente solo di questo:
    1 punto
  38. in realtà l'altra discussione era poi andata avanti con decine di post su aspetti molto più specifici legato alla moneta in questione e sua valutazione puramente economica. Continuando quella sarebbe venuta fuori una discussione "bifronte" con due temi abbastanza diversi in parallelo Saluti!
    1 punto
  39. A me invece sembra una "rara imitazione di una patacca inedita" Auguri da Stilicho
    1 punto
  40. Ciao a tutti, questa sera volevo presentarvi questo testone della mia collezione: Sisto V (1585-1590), BOLOGNA, Testone Munt 96, CNI 12. D/: busto a destra, a testa nuda, con ricco piviale ornato di tre figure e fibbia con testa del Redentore. ~ SIXTVS ~ V ~ PONT ~ MAX ~ R/: figura di Felsina galeata e armata, seduta a sinistra su scudi e su fascio d'armi, con la testa di fronte, il piede destro su elmo, libri dietro alle spalle, tiene nella destra il vessillo crucigero puntato a terra e nella sinistra il libro appoggiato al ginocchio. HINC FIDES - ET FORTITUDO. Es.: BONONIA T/: liscio. Peso: 10.14 g. HINC FIDES ET FORTITUDO: "Da qui fede e fortezza". Allude alla fama di dottrina e di pietà religiosa di cui godeva Bologna. Bologna è infatti la sede della prima università italiana, fondata nel 1088, fatto che determina che su moltissime monete la legenda che identifica la città sia "BONONIA DOCET". Il nome "Felsina" è il nome antico di origine etrusca della città di Bologna. Il nome "Felsina" (pronuncia: Fèlsina) è menzionato da Plinio il Vecchio (Naturalis historia, III, 115): «Intus coloniae Bononia, Felsina vocitata tum cum princeps Etruriae esset...» «Dentro [c'è] la colonia di Bologna, chiamata Felsina quando era la principale dell'Etruria...» (Plinio il Vecchio, Nat. Hist., III, 115) Dal punto di vista numismatico, si tratta di una moneta rara, che tuttavia appare abbastanza frequentemente in asta. Questo esemplare si presenta sicuramente con una conservazione superiore alla media, conservazione che consente di apprezzare quasi tutti i dettagli della elaborata rappresentazione del rovescio e i tratti decisi dell'espressione del "Papa tosto". Da una mia analisi si tratta di uno dei migliori esemplari apparsi sul mercato, arricchito da una bellissima patina da medagliere. Da notare il peso, superiore a quello dei corrispondenti testoni romani, in conseguenza dell'"autonomia" che la città mantenne sempre rispetto alla zecca centrale di Roma. Infatti poiché il contenuto intrinseco del bolognino era definito dal Senato bolognese in modo autonomo rispetto al governo centrale di Roma che definiva invece quello del baiocco, il cambio tra le due monete era variabile; come conseguenza la moneta coniata a Bologna sul piede romano presentava un valore in bolognini che mutò più volte (in un primo momento il valore del giulio fu di 42 quattrini bolognesi poi di 40, che corrispondevano a due terzi della moneta da 10 bolognini; sotto Gregorio XIII il valore aumentò a 44 quattrini). Sottomultiplo della moneta da 10 baiocchi era il grosso alla romana corrispondente alla sua metà; multiplo era il testone da 30 baiocchi. Commenti e integrazioni sono come sempre graditi. Michele
    1 punto
  41. Il gruppo Visegard è composto da democrazie giovani che stanno ancora cercando una loro stabilità. Il populismo fa presa sugli elettori, perchè ancora oggi le popolazioni pagano i quarantacinque anni di totalitarismo. E l'astensione è tuttora un grosso problema. Ma in Polonia la gente sta reagendo e per esempio ha bocciato subito certe velleità di Polexit circolate nelle settimane scorse (e il ritiro del veto è più conseguenza di questo che di manovre tedesche). Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Tornando alla lira rischiamo la stessa fine... Arka Diligite iustitiam
    1 punto
  44. L'importante è che piaccia a te, allora sarà stato sicuramente un buon acquisto. Quando si mette in collezione una moneta deve soddisfare il collezionista, questo è l'importante!
    1 punto
  45. Negli ultimi mesi sono riuscito ad acquisire alla mia biblioteca un'opera che cercavo da tempo, l'Archivio economico dell'unificazione italiana. In genere si trova in forma di fascicoletti sciolti raccolti in singoli contenitori in cartoncino corrispondenti ai vari volumi dell'opera, per cui quando ho reperito i medesimi fascicoletti rilegati in bei volumi in tela ad un prezzo conveniente ho subito iniziato ad arraffarli, si tratta di una serie di testi di grande interesse, una ricchissima miniera di informazioni e dati statistici sulle condizioni economiche degli stati italiani dell'ottocento frutto di una capillare indagine archivistica e inerente i sistemi monetari, il corso dei cambi, salari e stipendi, prezzi, sistemi fiscali, entrate e spese pubbliche, commercio estero, porti ed infrastrutture. Fu il lavoro di diversi studiosi finanziato negli anni sessanta del secolo scorso dall'IRI, di seguito ho inserito delle immagini che illustrano alcuni contributi presenti nei volumi.
    1 punto
  46. Buongiorno. Proseguiamo e restiamo sul medesimo nominale, un 2 grani, ma del 1814. Per il millesimo 1814 esistono 2 tipi di ritratti, uno più comune con corona a 6 punte, uno più raro con corona a sette punte. Qui li mettiamo a confronto...trovate voi le differenze?? Oltre il ritratto ovviamente, c'è un altro particolare che li distingue che possiamo notare da queste foto... Sempre restando sul ritratto con corona a sette punte lo troviamo da qualche altra parte? Saluti.
    1 punto
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