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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/20/20 in Risposte
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Ciao a tutti, i coronati, insieme agli armellini, sono le monete napoletane che più mi affascinano. Alfonso II, succeduto al padre Ferdinando, trovò le casse vuote e, contemporaneamente, avverti la necessità di reperire velocemente risorse finanziare per affrontare Carlo VIII, re di Francia, che portò in Italia la guerra moderna. Per cui, come da documento, risulta che il nuovo sovrano scrisse al Mastro di Zecca Tramontano le seguenti parole:"Ioan Carlo:noi havemo deliberato che in queste nostre cecche de napoli ed de L'Aquila de qua a ante se battano le soptoscritte monete... ; et che voi como ad mastro de dicte cecche possate fare la prima lettera del nome et cognome vostro come e stato facto in le monete de la felice memoria del serenissimo S. Re nostro padre calendissimo... ". La moneta alfonsiniana riprende due coronati di Ferdinando I, al diritto San Michele Arcangelo, al rovescio la scena del l'incoronazione.7 punti
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Ciao @magicoin come ha scritto giustamente @Rocco68 è probabile sia solo uno spostamento della data e legenda verso destra, però sarebbe utile una foto intera della moneta. Posto anch'io per confronto le foto della mia Piastra 1844. Ciao Beppe6 punti
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Buongiorno a tutti, @magicoin posto la mia 1844 per un confronto. Buona domenica a tutti. Un saluto Raffaele.6 punti
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Buongiorno Amici, anche io posto la mia Piastra del 1844 per confrontare il taglio del collo e la distanza dalla data. @magicoin Saluti e buona domenica.5 punti
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Buonasera. Dato che ci sono pochissime informazioni sulla monetazione di Aureolo scritte in italiano (mi risulta che l'unico scritto sia quello di Gianfranco Pittini), ho deciso di tradurre (alla bell'e meglio, siate comprensivi) parte di questa fondamentale ricerca di Jean-Marc Doyen, nella speranza che possa, in futuro, aiutare qualcuno che, come me, si trova in difficoltà a leggere direttamente dal francese. So anche che Aureolo non è un personaggio tanto approfondito o amato, ma ho tradotto il documento, in primis, per un mio personale interesse; dunque se fosse utile anche ad uno solo di voi per me sarebbe già oltre ciò che avevo pensato. Spezzerò la traduzione in serie, trovandomi per ora alla seconda, mi prendo un po' di "vantaggio" e posto la prima. Vi invito a segnalarmi eventuali errori e di aspettare con pazienza le altre serie che posterò sempre qui sotto ? Libera traduzione di parte dell’opera di Jean-Marc Doyen: “L’Atelier de Milan” a opera mia. FONTE: https://www.academia.edu/35545885/Latelier_de_Milan_258_268_Recherches_sur_la_chronologie_et_la_politique_monétaire_des_empereurs_Valérien_et_Gallien_253_268_thèse_de_doctorat_en_Archéologie_et_Histoire_de_lArt_Université_catholique_de_Louvain_1989_Volume_2B Rivolta di Aureolo: Emissioni a nome di Postumo SERIE 1. Della primissima emissione monetaria ordinata da Aureolo nel nome di Postumo rimane solo un tipo attestato da due copie. Uno di questi pezzi, noto esclusivamente da un disegno di Dardel riprodotto ne l’Atlas di J. de WITTE, e riportato da H. COHEN, purtroppo, trascurato da WEBB durante la scrittura del RIC e, cosa ancora più grave, trascurato da G. ELMER nel suo studio fondamentale sulla monetazione degli imperatori gallici. Il nostro studio delle serie si concentrerà, quindi, su un unico aspetto, notevole per molti versi perché va, in modo particolare, a fare luce sull’inizio del "regno" di Aureolo, dando rilievo alla sua monetazione. 1. Il Dritto Il dritto in sé non presenta nulla di particolare: ci mostra un ritratto con la scritta “IMP POSTVMVS AVG”, è uguale, insomma, a quello dell'imperatore gallico. Si tratta di un'effigie di Gallieno, vagamente ridefinito, con l'aggiunta di una barba arrotondata. La realizzazione della parte anteriore dei capelli è un’unicità della monetazione di Postumo a Milano: danno l'impressione di tre grandi “serrature?” parallele. Questa forma di acconciatura è quella di Gallieno durante la serie precedente, e l’incisore che ha realizzato questa prima immagine di Postume è, con tutta probabilità, il nostro incisore “G”: Il tipo di busto, corazzato e drappeggiato, visto frontalmente, girato di tre quarti, non si incontra più a Milano dal 263 (quinta serie di Gallieno); tuttavia, questo è l'unico modello utilizzato fino ad allora per gli Antoniniani di Postumo, da cui l’incisore “G” doveva essere stato ispirato. La punzonatura delle legende è identica a quella della serie precedenti di Gallieno, ma indubbiamente differiscono da quelle più tardive: 2. Il Rovescio L'immagine di Ercole che tiene nella mano destra una mazza, e nella sinistra il leonte e tre mele raccolte nel giardino delle Esperidi, è del tutto nuova a Milano. Questo rovescio è unico nell’iconografia di Postumo, ma c’è da dire, invece, che non mancano altre rappresentazioni del dio su moneta. Lo stile di questo tipo è particolarmente notevole: deriva direttamente dalle immagini del Bonvs Eventvs, la qualità dell'incisione e la cura dei dettagli (muscolatura, tratti del viso del dio, realismo del leonte) sembrano indicare che il conio fosse originariamente destinato alla coniazione dell'oro. D'altra parte, la punzonatura della legenda “VIRTVS AVG” viene o da “E” o da “G”, e non ha alcuna relazione, stilisticamente parlando, con le emissioni di Postumo, mentre, invece, non stonerebbe assolutamente con le emissioni milanesi di Gallieno. In realtà, il significato del rovescio è il vero elemento importante di questa moneta, dal momento che glorifica la Virtus di Postumo Augusto. Tuttavia, fin dall’inizio dell'assedio di Milano, nel 268, l'usurpatore gallico non sarà mai più menzionato nella monetazione (se non dalla sua effigie al dritto). Tutti i rovesci, dalla seconda serie alla quarta, senza eccezioni, non evocano più le qualità del nuovo Principe, come ci si potrebbe legittimamente aspettare in un programma di questo tipo, ma, piuttosto, la cavalleria appostata in città, sotto il controllo di Aureolo. Sull'autenticità dell'esemplare nella collezione di Roth, conservata a Stoccarda, non ci sono dubbi. R. ZIEGLER, che ci ha gentilmente inviato diversi calchi di questo pezzo, è chiaro su questo punto. Del resto, gran parte del rovescio è corroso, e, un esame sulle condizioni della superficie ha mostrato che non può nemmeno essere un'antica falsificazione, ad esempio mescolando due tipi presi da monete di regni diversi; la moneta è indiscutibilmente coniata. D'altra parte il tondello, anche se non è stato analizzato, sembra essere, a primo impatto, di una lega di qualità migliore rispetto al resto della produzione di quel tempo. Quindi il primo atto nel riconoscere la sovranità di Postumo sulla penisola settentrionale era l'emissione di rarissimi antoniniani di biglione (di un peso elevato e, senza dubbio, di una qualità meno mediocre del solito) e, con ogni probabilità, aurei radiati, prodotti dagli stessi conii (il modulo inverso, 21.5 mm, sembra escludere laureati il cui diametro ruota di solito intorno ai 18-18 mm). Un programma iconografico particolare atto a celebrare le virtù imperiali del nuovo Principe: Il resto della serie è ovviamente perso, ma è poco probabile che questa prima emissione abbia avuto una battuta d’arresto. Altri potrebbero apparire un giorno: non dimentichiamo che la nostra documentazione relativa al "regno" di Aureolo è molto limitata: nessun grande ritrovamento italiano è noto, e più di un terzo dei mille esemplari attualmente identificati provengono da due recenti reperti britannici (Cunetio: 221 ex .; Normanby: 150 ex.). Queste monete, ci ha confermato E. ARSLAN, sono molto frequenti nei livelli archeologici dell’antica città di Milano (Mediolanum). Possiamo quindi sperare che una scoperta importante, un giorno, potrà arricchire questa documentazione. Riteniamo, quindi, che la primissima emissione monetaria, coniata nella pianura padana in nome di Postumo, doveva avere un certo numero di tipi (forse tre, poiché il numero delle officine sembra essere mantenuto e ogni unità emetteva un tipo separato) che celebra le qualità del nuovo comandante del nord Italia. Un donativo è stato senza dubbio distribuito in questa occasione, per mantenere la lealtà delle truppe. Questo tema della FIDES si svilupperà, poi, nella seconda serie. Riguardo alla datazione, è difficile ammettere un'interruzione molto lunga tra la fine improvvisa delle emissioni in nome di Gallieno e la prima serie ordinata da Aureolo. Questa prima emissione è stata coniata, con ogni probabilità, durante l'inverno del 266/267, e l'incisore di Gallieno ha realizzato solo l'unica coppia di conii attualmente a noi nota; sarà poi “eliminato” a favore di una nuova squadra di quattro incisori appena formati. Quando il vecchio maestro incise la “VIRTVS AVG”, aveva ancora la mano abituata a produrre “BON EVEN AVG”, un tipo che appare, come abbiamo visto, nella fase più recente della quattordicesima serie di Gallieno. Una rottura, certamente logica, tra le coniazioni del legittimo imperatore e la coniazione dei ribelli, che difficilmente può interessare più di qualche settimana, di certo non mesi. Inoltre, non può essere collocato tra le serie quattordicesima di Gallieno e la prima di Postumo, ma è compresa tra la prima e la seconda, al momento del “cambio di squadra di incisori”, attestato da un certo numero di caratteristiche tecniche su cui torneremo in seguito. Comunque sia, la seconda serie prende il via in fretta: il nome di Postumo è impreciso su qualche conio e il suo ritratto sembra essere sconosciuto agli incisori: le prime effigi realistiche appariranno solo nella fase successiva.3 punti
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Salve, circa la classificazione concordo con @Agrippina (anche se sarebbe stato utile farci conoscere il diametro e il peso della moneta). Aggiungo che questo bronzetto ha una particolarità che forse conosci, ma "repetita iuvant" per cui te ne parlo comunque (magari poi leggerà questo intervento anche chi non ne ha mai sentito parlare). In poche parole, la tua moneta ha una forma che lo rende diverso dalla generalità delle altre romane in quanto, come si vede bene, non è tonda, ma pressoché quadrangolare. E' infatti una moneta che si dice "di barra". Per sapere cosa sia una moneta "di barra" non mi prolungo nella discussione, se non per aggiungere che probabilmente si tratta di monete battute da zecche imperiali itineranti (sostanzialmente non differiscono nel valore da quelle tradizionalmente "tonde", casomai vi subentrano ragioni di gusti personali). Per sapere di più su questa tipologia di monete e più generalmente sulle tecniche di coniazione, credo sia molto utile e interessante cliccare su questo link. A metà pagina circa leggerai anche delle monete come la tua e delle ragioni che l'hanno resa "quadrangolare". C'è poi un'altra pagina (che non riguarda la tua moneta) in cui si parla di "doppia battitura" e "ribattitura", cioè di monete sulle cui facce appare più o meno chiaramente un altro conio. Anche questa pagina credo sia utile da leggere, visto che molto spesso i due termini vengono confusi anche da chi è già più o meno esperto. http://manuali.lamoneta.it/CONIO.htm#tondello HIRPINI3 punti
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Cercando un po' sul forum ho visto che non ci sono discussioni che approfondiscono molto la monetazione irlandese. Quindi ho deciso di aprire questa discussione per poterne discutere. Vi allego le mie ricerche sul primo periodo 1928-1969. Spero sia di vostro interesse. Sentitevi liberi, come sempre, di aggiungere del vostro alla discussione. 1928-1969 Nel 1926 il governo dello Stato Libero d’Irlanda formò un comitato (il cui presidente era il poeta e senatore William Butler Yeats) per progettare il primo conio irlandese. Le decisioni iniziali furono quelle di scegliere l’arpa irlandese come simbolo nazionale sulla moneta e di utilizzare la lingua irlandese per tutte le scritte. Vennero scartate sia le raffigurazioni di personaggi politici del tempo, a causa degli scontri e delle tensioni del tempo, sia temi religiosi e culturali. Si scelse, infine, di concentrarsi sugli animali, simbolo dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, cioè la base dell’economia irlandese. Si scelse di rappresentare l’arpa sul dritto e gli animali sul rovescio. Successivamente fu deciso dal Ministro delle Finanze che il valore delle monete dovesse essere rappresentato sia in numeri che in lettere. Il comitato organizzò un concorso (con un premio per il vincitore) a cui parteciparono tre artisti irlandesi (Jerome Connor, Albert Power e Oliver Sheppard), e altri artisti, quali Paul Manship (americano), Percy Metcalfe (inglese), Carl Milles (svedese) e Publio Morbiducci (italiano). Vinsero i progetti presentati da Percy Metcalfe e, dopo alcune modifiche, la monetazione entrò in produzione nel 1928 alla Royal Mint di Londra. Furono coniate inizialmente 8 monete, conosciute anche come la collezione del cortile (Barnyard Collection). Dritto Dal 1928 al 1937 il dritto ha raffigurato un’arpa irlandese a 16 corde (per il design si è tenuto come riferimento l’arpa di Brian Boru del Trinity College di Dublino). L’arpa è circondata dalla scritta Saorstát Éireann, che vuol dire “Stato Libero d’Irlanda” in irlandese. La data è divisa su entrambi i lati dello strumento. Nel 1938 fu promulgata una nuova costituzione (la Bunreacht na hEireann) con la quale si cambiò il nome dello stato in Eire (Irlanda). Il cambio del nome ufficiale del Paese portò quindi al cambio del dritto delle monete (introdotto l’anno dopo). La leggenda è stata modificata in Eire e la data è stata spostata sul lato destro dell’arpa. Rovescio Sul rovescio delle monete, come detto, sono raffigurati degli animali. E’ presente anche la firma dell’autore (la sigla PM in piccolo). Farthing (Feoirling, quarto di penny) - beccaccia in volo. Numerale: ¼d. La beccaccia era un importante uccello selvatico e, per i braccianti agricoli più poveri, anche un’aggiunta occasionale alla tavola. Mezzo penny (Leathphingin) - scrofa con maialini. Il maiale era un animale molto importante per la vita rurale irlandese. La maggior parte delle famiglie ne possedeva almeno uno, nutrito con i rifiuti della cucina e altri scarti vegetali e animali. Numerale: ½d. Penny (Pingin) - gallina con pulcini. Numerale: 1d. Tre pence (Leath reul) - lepre. Numerale: 3d. Sei pence (Reul) - cane lupo irlandese. Numerale: 6d. Scellino (Scilling, dodici pence) - toro. Numerale: 1s. La mucca e l’allevamento del bestiame erano molto importanti per l’agricoltura irlandese. Fiorino (Flóirín, due scellini) - salmone. Numerale: 2s. Il salmone rappresenta sia la pesca in mare che quella in acqua dolce, fondamentale per l’economia irlandese. Mezza corona (Leath choróin, due scellini e sei pence) - cavallo. Numerale: 2s 6d. Metalli Il farthing, il mezzo penny e il penny furono coniati in bronzo allo stesso modo delle attuali monete inglesi che erano in circolazione in Irlanda all'epoca. Il tre pence e il sei pence furono coniati in nichel. Nel 1942 il tre pence e il sei pence furono cambiati in cupronichel. Lo scellino, il fiorino e la mezza corona furono coniati in argento .750 legato con rame .250. La decisione di svilire le tre denominazioni d'argento irlandesi a cupronichel è dovuta all'atto di conio del 1950. Ciò si realizzò nel 1951 con l'emissione di uno scellino, fiorino e mezza corona in cupronichel in linea con la valuta inglese che era stata similmente svalutata nel 1947.2 punti
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Certo che è facile criticare @Omar75 per il prezzo. Ma chiederei a coloro che criticano di mostrarci il loro Traiano, così potremo fare i confronti... No? Arka Diligite iustitiam2 punti
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Come detto giustamente da @gennydbmoney è un esemplare che appare con cadenza regolare in varie aste, il che mi fa sospettare che venga sempre aggiudicata dalla stessa persona. In altre parole, conferente ed aggiudicatario combacerebbero (ma questa è solo una mia teoria...). Certamente non è qualcosa nato a Napoli, tantomeno durante l'epoca napoleonica. Il bordo, lo stile, il taglio liscio, il segno del tornietto, ecc. sono tutti elementi che propendono per un riconio postumo (come anche testimoniato dallo slab, per una volta...). Che sia fatto a Parigi o in Belgio o che sia stato eseguito nel 1850 anziché nel '70, onestamente credo sia abbastanza secondario, almeno per quel che mi riguarda.2 punti
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Non per nulla invito a vedere la collezione... a me stesso! Mi faccio accomodare, non mi offro nulla perchè con un bicchiere pieno di liquido di vario genere vicino ad un raccoglitore non si sa mai, mi prolungo senza essere uno di quelli che non vede l'ora che finisca l'esposizione sfoglio io stesso le pagine con cura e non attorcigliandole come potrebbe fare un profano con la settimana enigmistica e le guardo tutte senza girare le pagine a sei a sei facendo saltare gli anelli dalle loro sedi per potere finire prima! ps: e non lecco le pagine nell'angolino basso per sfogliare una pagina! (mi è veramente successo una ventina di anni fa)2 punti
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Grazie @demonetis, e un ringraziamneto alla Dottoressa Ana Serrano @AnaWan, responsabile del sito we web di we are numismatics (in Spagna). A mio pare questo volume sarà molto gradito e studiato anche dagli amici spagnoli.....in definitiva il periodo trattato è dei loro Re.2 punti
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Credo che quest’anno pronunciare la frase “Buon Natale” sia inopportuno. La situazione è drammatica e ormai non resta che sperare nei vaccini per superare la più grave crisi sanitaria ed economica dopo la fine del secondo conflitto mondiale. Anche la numismatica avverte questo grave momento: tutti i convegni ed altre manifestazioni sono state annullate e credo che passerà ancora del tempo prima di poter partecipare ad una manifestazione numismatica in presenza. Non mi resta che augurarvi di trascorrere questi giorni serenamente con i vostri cari, magari leggendo un buon libro di numismatica.2 punti
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Ciao ! Analizzando la foto dire che potrebbe essere un Picciolo di Papa Calisto III (1455-1458) della zecca di Roma con un bue a sinistra sul dritto e la croce patente al rovescio Catalogo: CNI 68; Muntoni 142 punti
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Salve, segnalo L'opera tratta le emissioni della Casa d'Aragona nell'Italia Meridionale dai Vespri Siciliani (1282) fino al Compromesso di Caspe (1412), interessando la Sicilia e la Sardegna. Il secondo volume, in corso di preparazione, colmerà invece il periodo compreso fra il regno di Ferdinando d'Antequera e quello di Ferdinando il Cattolico, analizzando anche la parte napoletana. 254 pagine a colori, 322 tipologie monetarie riportate, prezzo € 60 https://www.edizionidandrea.com/1 punto
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@lorluke, tutto della moneta mi sa di "ricostruito" tranne il punzone del Busto di Gioacchino Murat. Da confronti con 3 Grana 1810 di conio Napoletano, tutti i particolari incisori coincidono. Questo da un semplice esame visivo, non avendo in mano il pezzo per poterlo confrontare dal vivo. Chiedo pareri anche al mio caro Amico @Asclepia.1 punto
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Ciao... Si la distanza tra la X di rex e la data delle 2 piastre a confronto si vede... Come si vede anche la diversa centratura dell'effige di Ferdinando... Ma oltre a questo non vedo grandi differenze, non vedo una lunghezza per esempio del collo come in alcune 1840 oppure la testa più grande o piccola, mio parere personale naturalmente ciò non toglie che è una bella piastra particolare che mi piacerebbe avere in raccolta. Un saluto. Raffaele.1 punto
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Teseo, figlio del re di Atene Egeo, è probabilmente il più grande degli eroi del mito dei Greci, secondo soltanto ad Eracle : protagonista di innumerevoli imprese eroiche, quando gli viene usurpato il trono di Atene, si ritira in esilio nell'isola di Sciro, dove è ucciso a tradimento dal re Licomede . Figlio del Milziade vincitore a Maratona, Cimone nasce nel Chersoneso tracico nel 510 a.C. : spostatosi con il padre in Atene, Cimone vi trova un importante alleato in Aristide, che ne avvia e favorisce la carriera politica . Cimone, combattente a Salamina ( 480 a.C. ) , dopo le guerre persiane, collabora con Aristide al periodo 'imperiale' di Atene, con la costituzione della lega di Delo : considerato in politica filo-spartano al punto di ricevere da Atene l'ostracismo, per Atene è comunque condottiero nelle campagne di conquista di Eione ( 476 a.C. ) e dell'isola di Sciro ( 475 a.C. ) . L'esistenza, ricordata da alcune fonti, di un oracolo delfico che imponeva agli Ateniesi di riportare in patria le spoglie di Teseo, avrebbe indotto Cimone, durante la campagna contro i pirati nell'isola di Sciro, a seguire il volo di una aquila verso una piccola collina, dove avrebbe scoperto una antica tomba a tholos con un corpo di statura quasi sovrumana con corredo di armi in bronzo : sarà identificato come il sepolcro di Teseo . Cimone rientrerà ad Atene vittorioso e con le spoglie dell'eroe Teseo che, onorato come fondatore dello stato di Atene, vi saranno collocate in un nuovo tempio a lui dedicato . In Atene il tempio poi identificato come dedicato ad Efesto, probabilmente il meglio conservato tra quanti pervenutici, è stato per lungo tempo indicato come Theseion, identificandovi erroneamente quello di sepoltura dell'eroe Teseo . Emblematica del periodo 'imperiale' di Atene, può essere considerata l' emissione, unica e particolare, per alcuni forse commemorativa, dei decadrammi con Atena/civetta, a noi pervenuti in rarissimi esemplari .1 punto
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Grazie @4ndr€85 @Paolino67,credo che almeno in questo caso si possa dire con una certa sicurezza che si tratti proprio del quattrino con Virgilio che, anche con la nuova datazione di Lorenzo Bellesia(1630 o giù di lì se non ho capito male), rientra cronologicamente nel nostro ragionamento, confermate così la mia prima impressione che la testa fosse laureata. un grazie a te Luciano @Lu.Giannoni per l'intervento, più che conii differenziati che giustamente anche tu escludi per le ragioni che hai citato, ho pensato che forse se ne potrebbero individuare alcuni in concentrazione maggiore e ciò potrebbe significare che siano stati utilizzati qui a Marciana, cercherò di postarli tutti e classificarli con il tuo catalogo, se hai piacere sarà gradito il tuo intervento.Saluti Giovanni.1 punto
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A dirla tutta, nonostante avessi letto ed informato i sulle differenze dei bordi, fino a quando non ho ripreso in mano la moneta, avevo in testa un dubbio che si faceva strada ? Per quanto riguarda la ricerca delle monete, non cerco mai la "perfezione", perché le stesse monete, per quanto debbano essere belle nel tenerle in mano, devono al contempo "raccontare". Ora, come hanno già detto, mancano i due pezzi da 50 e 100 lire ??1 punto
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Sei in controtendenza Lino ?. Mi spiego: se i tagli minori , in particolare il 20 c è 10 L hanno un bel lustro ma molti graffietti , e onestamente non è impossibile trovare di meglio , il 20 L è un bordo del primo tipo e il tuo esemplare è davvero bello , direi qFdc, peccato per i graffietti in Esergo al R che non sono tuttavia deturpanti . Bello !1 punto
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Buon giorno Gabriella, ti basta scaricare gratuitamente un programmino facilissimo da usare come iphoto plus e sbalordirai tua figlia ! Buona Domenica.1 punto
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continua a monitorare il sito nella sezione dello shop abbonamenti e reintegri, i prezzi se sono come l'anno scorso sono gli stessi mandati anche nei moduli se aprono le schede in quella pagina del sito1 punto
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Con un valore nominale così alto non può che essere una hell bank notes (banconote dell'inferno), in Cina le bruciano in gran quantità come buon auspicio ai funerali. Sono biglietti di fantasia naturalmente e solitamente sono di taglio elevato per non offendere il caro estinto. Quello che si visualizza è il retro della "banconota", puoi inserire anche l'altra faccia? ...e questo giusto per non farci venire il torcicollo1 punto
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Ciao, moneta sicuramente autentica! Purtroppo ha perso la sua argentatura e questo influisce sulla conservazione, che per me è BB. Ti allego per confronto un bell'esemplare con piena argentatura. M.1 punto
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No, direi di no. Primo perchè sarebbe un uso improprio del termine, secondo perchè la moneta in questione certamente non è ribattuta su altra (i segni del tornietto lo documentano in modo certo in quanto in tal caso non sarebbe stato utilizzato). A proposito ho fatto un controllo ulteriore e ritrovato questa "moneta" migrante come esitata da Rauch nel 2015 (indicata come restrike, base € 2500 invenduta) e da Varesi nel 2017 (base € 3000, invenduta). Alberto nel catalogo riporta: NAPOLI GIOACCHINO NAPOLEONE MURAT (1808-1815) 3 Grana 1810. P.P. 762 Cu. Es. pag. 762 Di estrema rarità In slab NGC MS62BN Pagani 762 restrike. Coniazione posteriore, emessa probabilmente a Bruxelles nel 1870 FDC. Sarebbe interessante saperne di più.1 punto
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Eccomi, questa mattina mi permette di caricare le foto del 5 e 10 cent ? Se riesco, oggi, faccio nuovamente delle foto, magari, singolarmente delle monete1 punto
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Purtroppo sugli scudi di CF ho un database troppo piccolo (circa di 1/3500) rispetto agli oltre 9 milioni di monete coniate. Il che mi consente di ricavare buoni risultati qualitativi, ma non così precisi dal punto di vista quantitativo. Con database dell'ordine di 1/100 anche i risultati quantitativi emergono chiaramente e consentono di capire quante monete di un anno sono state coniate con la data di un altro millesimo.1 punto
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Non conoscevo questa variante. Davvero interessante. Buona domenica da Stilicho1 punto
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Dopo una lunga passeggiata mattutina nonostante la pioggia, vediamo se la notte mi ha portato consiglio: V a' lente perso, N a' capito! lì N a' VALENTE PERSONA CAPITOLINA Buona domenica da Stilicho1 punto
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Non l'ho meravigliosamente vecchio come quello di @gigetto13 ma ce l'ho .... De Fertoni o Fortoni. E ci sono anche appunti che ho fatto a margine. E non me lo ricordavo.1 punto
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Perdona la qualità, ma l’unica immagine che posso inviare è la foto della pagina del catalogo che avevo fatto anni fa... Credo però che sul forum sia già comparsa... Forse ne sa qualcosa @Illyricum65?1 punto
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Ciao, penso sia una cosa meritevole e come giustamente hai detto se servisse anche ad uno solo sarebbe già una cosa buona, ma sicuramente sarà di interesse per molti.1 punto
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Molto belli i 2 Cavalli di Filippo II. Alcuni dei miei esemplari: Senza fichu e con fichu. Varie grandezze nella Corona al rovescio.1 punto
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Secondo esemplare Peso 2,26 grammi Diametro 20,45 mm Terzo esemplare Peso 2,40 grammi Diametro 21,58 mm1 punto
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NO, credo proprio fossero, per questa medaglia, i dinderi diretti della Banca Commerciale...il resto è OT1 punto
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@TEO77 Una medaglia interessante sia da un punto di vista storico che soprattutto estetico. Il recto presenta una composizione molto animata ed efficace : accanto ai preponderanti simboli del regime compare infatti quella di un mercato all'aperto creando un assieme vivo e animato, una bella medaglia realizzata nel pesante stile razionalista (chiamato allora in Italia anche "stile 900") che si sviluppo' in tutta Europa e non solo. Quanto al metallo, lo ha già evidenziato Palpi62 : a volte è assai difficile individuarlo in tante foto che vengono inviate, tecnicamente spesso deficitarie : la luce, lo sfondo, il flash creano sovente mutamenti cromatici anche notevoli per cui è facile prendere un abbaglio. La tua immagine al contrario è perfetta e sono assai evidenti i rilievi di bronzo più alti sui quali la patina argentata si è consumata lasciando così intravvedere il colore sottostante. Una bella medaglia, da conservare !1 punto
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Ciao a tutti, oggi ho ricevuto la mia prima 20 euro a firma Lagarde: Ha una particolarità, tutti i numeri di serie diversi: ... che sia di buon auspicio?1 punto
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Buonasera, oggi finalmente ho completato il tris che desideravo. Saluti Alberto1 punto
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Grazie ma non conosco giovanissimi solo vecchi over 40 come il sottoscritto )) Che di francobolli non hanno una minima passione.piuttosto li regalo a mia nonna che usa una stufa a legna in modo che possa farci un bel fuoco per l'inverno Scherzo li tengo anche se mi costa un po di spazio Grazie saluti1 punto
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