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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/20 in Risposte
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fa freddo, il virus imperversa e le giornate diventano tediose ed eterne. Qualcuno ha detto che "il collezionista di monete è fortunato perchè non conoscerà la noia" , ma non si vive di solo pane; ed allora, come companatico, ho deciso di darmi alla statistica. Antefatto: ho spesso avuto la sensazione che i forum, in generale, siano frequentati da numeri limitati di persone. Tali persone variano nel tempo, c'è chi se ne va e chi, nuovo, arriva, ma il numero di membri "attivi" pare essere sempre una piccola percentuale del totale di iscritti. Per concretizzare la mia sensazione ho allora deciso di fare una piccola indagine sul forum che più conosco, avendo questi una robusta anzianità di servizio e un altrettanto robusto numero di iscritti: questo forum, perlappunto. Modalità analisi: ho utilizzato la lista dei membri correntemente in linea fornita dalla voce "chi c'è online" presente al piede della pagina principale, travasando col copia-incolla tale lista entro un mio programmino che provvedeva a catalogarla e organizzarla. Ho prelevato la lista in questione in ore del tutto casuali durante la giornata, per una, due, massimo tre volte al giorno, e per un periodo di tempo di almeno un mese (purtroppo, non avendo avuto all'inizio dell'operazione alcuna intenzione statistica, ma solo curiosità, non mi sono proccupato di conteggiare il numero di prelievi: ritengo però che questi siano stati almeno 100). L'approccio non è per nulla scientifico, mancandomi troppe informazioni per poter fare un'analisi alla Demoskopea; ho quindi dovuto affidare al caso, e all'elevato numero di "prelievi lista", l'affinamento dei risultati. Gli errori cui questa tecnica di indagine non sfugge sono molti, e faccio solo un paio di esempi: l'utente X che si è collegato la mattina e poi è andato al lavoro scordandosi di uscire dal forum può apparire, nella mia indagine, come connessosi per tre volte, se tre nella giornata sono i miei prelievi; tutti gli utenti che si collegano e scollegano nell'intervallo tra due miei prelievi semplicemente non appaiono, e così via. L'unico modo per ridurre il peso degli errori è il numero elevato di prelievi, che li ammortizza, prelievi che comunque non possono essere troppo vicini tra loro nel tempo, proprio per evitare di introdurre ulteriori errori. Ci vuole quindi un po' di tempo... Valutazione risultati: a fronte, come scritto, di più di un mese di prelievi dala lista degli "online" posso già avere un'idea della situazione; sono stati rilevati 885 diversi utenti, per un torale di 4612 connessioni al sito da parte di questi. Per inciso, 885 rappresenta l' 1,65% degli iscritti al forum. Il numero di connessioni per utente è naturalmente molto variabile: si va da un massimo di 53 connessioni a un minimo (ovvio) di 1. Suppongo che gli utenti che si sono connessi non più di un paio di volte (per un totale di 450 utenti) siano solo curiosi o, in buona misura, quelli che io definisco i "quanto vale"; non sono certo loro che mantengono in vita i forum. Nella curva sottoriportata viene illustrato il numero di utenti associato al numero di connessioni da questi effettuato. Salta subito all'occhio come il numero di utenti vivacemente attivi siano un'esigua minoranza. La curva sottostante rappresenta invece il numero di utenti il cui numero di connessioni è superiore a un valore crescente (valore riportato in ascissa): Un esempio, giusto per capire come leggerla: il numero di utenti che si è connesso più di 10 volte è pari a poco più di 100; gli utenti connessisi più di 25 volte sono all'incirca 50. Infine un'ulteriore curva ove è possibile leggere la percentuale di connessioni rapportata al numero di utenti; si noti ad esempio come il 50% di connessioni sia ottenuto da poco più di 100 iscritti. Per concludere: sto continuando col copia-incolla a prelevare la lista degli "online", in modo da rendere sempre più significativa l'analisi, ma credo già di poter confermare come la mia sensazione di partenza sia corretta. Orevuà9 punti
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Complimenti agli ultimi scudi e relative frazioni postate. Buon divertimento ! La NAC 108 io me la ricorderò per tutto il ben di Dio che non ho potuto comprare ....4 punti
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1967 Moneta da 100 Pesetas spagnole, in argento; pur avendo riportata la data del 1966 sotto l'effigie di Francisco Franco, "caudillo" (capo supremo) della Spagna, l'effettiva data di coniazione (1967) si trova incisa all'interno delle stelline che si trovano ai lati della data 1966; 19 nella stellina di sinistra e 67 in quella di destra.4 punti
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CNG ha reso consultabile online questo volume di P. A. Van’t Haaff, venuto a mancare nel 2018 all’eta di 90 anni. Lo segnalo perché è un’opera di sicuro interesse per gli appassionati della Persia antica. https://issuu.com/cngcoins/docs/catalogue_of_persis_coinage3 punti
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Nuovo acquisto proveniente da un lotto esitato da Heritage Eu. Inghilterra Enrico III Penny (Long Cross coinage) class 3b (mm3) Zecca diCanterbury , monetiere Nicole (Nicholas of St Albans oppure Nicholas of Hadlow) Peso: 1.47 g Churchill & Thomas: C1163 punti
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Buonasera Ogni tanto riesco ad aggiungere qualche pezzettino alla mia collezione modenese. Oggi vi mostro l'ultima arrivata, questa muraiola di Cesare d'este...moneta in mistura che mantiene un'argentatura ancora notevole per la tipologia davvero ostica da trovare in ottimo stato. I rilievi sono ancora ottimi con San Geminiano che mostra una veste ancora ricca di particolari e quasi tutta la perlinatura del bordo. Lo stemma estense ancora integro con le aquile ed i gigli ben visibili nonostante una lieve rottura di conio in basso a dx dello stemma. Cosa ne pensate? Grazie a tutti ed un saluto Marco3 punti
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La statistica è importante, il lavoro di Cabanes interessante, merita approndimenti e riflessioni. Vorrei però aggiungere che: . Secondo la ricostruzione di Romiti, che ha citato come fonte proprio Cuccia, Menichella avrebbe pronunciato la frase proprio come garbato rimprovero al fondatore di Mediobanca, abituato a ragionare sempre sui numeri, sulle architetture finanziarie, piuttosto che tenendo nel giusto conto altri fattori decisivi. Ecco perché Menichella avrebbe pronunciato la fatidica battuta "le azioni si pesano e non si contano". Si pesano ...3 punti
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il senso dell'articolo è il seguente: gli AE4 di Odoacre e Teodorico sono negli ultimi anni interessati da un'enorme quantità di varianti per chi lavora in scavo e recensione, o in musei etc, è difficile trovare una collocazione ai diversi monogrammi all'interno di una bibliografia sterminata e mai conclusiva o completa ho così collezionato tutti i monogrammi noti e attribuibili a questi due regnanti, che hanno in parte convissuto, e ne ho fatto un catalogo ragionato ...con immagini.... ci sono poi un paio di novità su pezzi prima ignoti che possono forse raccontare una nuova storia di queste emissioni proprio nella fase 489-491 ... ma vi lascio il piacere della scoperta leggendo lo stampato dovrebbe essere 30 pagine di testo e 7 tavole ecco come chicca la tavola dei monogrammi3 punti
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Fantastica la monetazione medievale inglese. Anch'io mi ci sono avvicinato da un annetto e ho messo in collezione qualche pezzo. Personalmente preferisco i penny anglosassoni e normanni, ma anche quelli dei primi plantageneti sono affascinanti. Posto un penny di Enrico III per Londra, proveniente dal "Brussels hoard".3 punti
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Buonasera, Dopo aver postato le foto di una moneta del padre Teodosio I, recentemente acquistata, questa volta è il turno di un piccolo bronzo del suo primogenito Arcadio. Alla morte di Teodosio I, nel 395, l'impero romano venne diviso in Impero Romano d'Oriente e Impero Romano d'Occidente. Arcadio ottenne il controllo dell'Impero d'Oriente (in quanto la parte più ricca delle due), ovvero parte della prefettura dell'Illirico (Dacia e Macedonia ) e quella d'Oriente (Tracia, Asia Minore e Ponto, Oriente, Egitto), mentre il secondogenito di Teodosio, Onorio, divenne imperatore d'Occidente con le sue prefetture d'Italia (Italia, Africa), di Gallia (Gallia, Britannica e Hispania) e la parte restante della Prefettura dell'Illirico. Quindi Arcadio fu il primo di una lunga serie di imperatori che regnarono sull'oriente romano...... Ora devo ammettere che trovare monete in buono stato di conservazione, almeno per me che sono un semplice appassionato e piccolo collezionista, del IV e V secolo è veramente molto difficile (ovviamente rispetto almeno ai budget medio bassi che ho a disposizione.....). Questa moneta però, tutto sommato è abbastanza gradevole.... Che ne pensate??2 punti
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Pubblicato il numero del 2019 degli Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica. In allegato l’indice:2 punti
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Le monete come metodo di propaganda. Gli aragonesi furono maestri in questo, in particolar modo Ferdinando I. Suo figlio Alfonso II, nel suo breve periodo di regno, cercò di seguire le orme paterne. Ed ecco qui che viene battuto questo coronato che da un lato riporta la scena dell'incoronazione avvenuta nel 1494 nel duomo di Napoli, al pari del coronato paterno sul quale invece la scena rappresentata avviene a Barletta. Entrambe le scene di incoronazione stanno a rappresentare la legittimazione al trono del sovrano ma quello che differisce è la legenda. Nel coronato di Ferdinando I troviamola legenda CORONATVS QVIA LEGITIMAE CERTAVIT (Incoronato perchè ha combattuto legittimamente) che simboleggia le lotte che il sovrano ha dovuto affrontare per salire sul trono che gli spettava di diritto; in questo coronato invece troviamo CORONAVIT ET VNXIT ME MANVS TVA DOMINE (Mi ha incoronato e unto la tua mano Signore), un chiaro riferimento alla legittimità del trono avallata dalla volontà divina. Nulla da aggiungere per la scena dell'arcangelo che uccide il drago. Ormai chiaro monito per i nemici del Regno. Per chiudere una nota sulla legenda della moneta postata da Eliodoro. Riporta in legenda MANS al posto della sicuramente più presente MANVS. Un quid in più per una moneta comunque molto bella.2 punti
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Sta a significare il peso ovvero 1/72 di libbra. E per quel che riguarda le immagini, non, non ne ho mai vista una. Sul libro di Aquileia romana abbiamo dovuto inserire due disegni. Arka Diligite iustitiam2 punti
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M i sento di intervenire per ricordarti che comunque oltre all'oro contenuto, l'oggetto in causa è una moneta e come tale dovrebbe essere rispettata. Tenendo conto che quello che viene venduto (quasi tutto) ai "compra oro", è destinato ad essere fuso per una nuova lavorazione, credo che per una moneta, per la storia che possiede alle spalle, si potrebbe optare per un destino migliore e, quale miglio proseguo di vita se non affidarla/venderla ad un numismatico piuttosto che ad un privato collezionista? Grazie2 punti
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Salve Arka, posto il mio Traiano, ovviamente, moneta diversa e non rara e soprattutto solo BB, certamente non all'altezza di quella di Omar75, pagata euro 130 nel 2017, corredata di certificato di autenticità e provenienza.2 punti
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Tutte le monete hanno dignità. Ho in collezione monete che altri non guarderebbero nemmeno, ma per me sono preziosissime... Tuttavia noto con dispiacere che spesso c'è un giudizio negativo su persone che spendono un po' di più, ma per avere una moneta più bella. Non lo trovo giusto. Tutto qui. Grazie comunque per la precisazione. Arka Diligite iustitiam2 punti
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1967 Unione Sovietica - 15 e 20 kopeks 50° anniversario della rivoluzione di ottobre Sulla moneta da 20 kopeks è raffigurato l'incrociatore russo Aurora, ha sparato il primo colpo della rivoluzione bolscevica del 1917. Costruita nel 1900 attualmente è una nave museo.2 punti
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Buongiorno. Quello che chiamate fichu è un drappeggio all'antica: gli anglosassoni lo chiamano drapery, dal momento che, nelle ristrettezze del campo monetale, non è sempre chiaro se si tratti di una toga o di un paludamento; quella che chiamate medusa è la testa di Medusa dell'egida, che frequentemente traspare dietro la spalla. Trovano ampia diffusione dalla metà del Cinquecento, all'apice del gusto antiquario che recupera modelli classici anche nell'iconografia monetale. Due esempi di drappeggio e uno di egida.2 punti
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Canada, 25 cents 1967, commemorativi del centenario della Confederazione canadese2 punti
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Nella serie FEL TEMP REPARATIO per la zecca di Aquileia sono due le emossioni con il cristogramma. La prima, estremamente rara, con il solo chi-ro fu coniata negli anni 348-350 per Costante (Paolucci-Zub 424; RIC VIII, 116) e Costanzo II (Paolucci-Zub 488; RIC VIII, 115). La seconda oltre al cristogramma presenta nel campo la cifra LXXII e fu coniata per Costanzo II (Paolucci-Zub 502; RIC VIII, 195) e Costanzo Gallo (Paolucci-Zub 582; RIC VIII, 196). Della seconda serie ho visto parecchi esemplari, anche se sono rari. Arka Diligite iustitiam2 punti
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La storia di Genova è spesso poco conosciuta, le cartone mostrano uno scorcio suggestivo ma relativamente recente. La moneta di Genova ci permette di fare un viaggio nella Genova medioevale città turrita, nella Genova capitale finanziaria El siglo de los genovese e molto altro. Iconografia, simboli che in parte sopravvivono. Iniziamo dunque questo viaggio 1139-1814.2 punti
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Da lunedì 21 dicembre sino al 27 dicembre domenica si passa all'anno successivo: ╠═►1967◄═╣ Nella discussione originaria furono postate da: n.1 bavastro - n.1 Cinna74 - n.1 lucarosina - n.2 miza - n.4 nando12 - n.2 nikita - n.1 piemitos = n.1qwertylol - n.1 villa66 Nella casella rossa le due che avevo postato a suo tempo. Commem di "Vittoria" di Israele 1967 10-lirot, coniate in argento 0,935 con un diametro di 37mm e un peso di 26g. La mem lettera ebraica—che denota una moneta «prova»—è visibile a sinistra della data 1967. Che significa questa moneta fu coniata dalla zecca di Kretschmer a Gerusalemme. Incisi sul bordo della moneta è la data 5.6-10.6 1967, marcatura, naturalmente, la durata della guerra di sei giorni. Uno dei grandi premi di Israele della guerra domina il dritto della moneta: muro del pianto a Gerusalemme vecchia. Il contrario—dominato da una spada verticale—è emblematico delle forze di difesa israeliane. Il padre di uno dei miei amici ha portato lui uno di questi commems di vittoria (eravamo giovani collezionisti insieme), ed entusiasti sia per noi. E perché no? I nostri padri erano nell'aviazione americana e l'aviazione israeliana era grande, grande novità quest'anno. Ma siamo stati 10-anni-vecchio. E se il brillante, brunito e vittoriosa spada era qualcosa ammirato dal ragazzo, trovo che l'uomo ammira più l'israeliano 10-lirot di un paio di anni più tardi, il 1969 commemorativa con il casco vuota di un soldato accanto alle parole da Deuteronomio 34:6—"E nessun uomo conosce il luogo della sua sepoltura." Israel’s 1967 10-lirot “Victory” commem, struck in .935 silver with a diameter of 37mm and a weight of 26g. The Hebrew letter mem—denoting a “proof” coin—is visible to the left of the 1967 date. Which means this coin was minted at the Kretschmer mint in Jerusalem. Inscribed on the coin’s edge is the date 5.6-10.6 1967, marking, of course, the duration of the Six-Day War. One of Israel’s great prizes of the war dominates the coin’s obverse: the Wailing Wall in old Jerusalem. The reverse—dominated by an upright sword—is emblematic of the Israeli Defense Force. The father of one of my friends brought him one of these Victory commems (we were young coin collectors together), and it thrilled the both of us. And why not? Our fathers were in the American Air Force and the Israeli Air Force was big, big news that year. But we were 10-year-olds. And if the bright, burnished and victorious sword was something admired by the boy, I find the man admires more the Israeli 10-lirot of a couple of years later, the 1969 commemorative with a soldier’s empty helmet next to the words from Deuteronomy 34:6—“And no man knoweth the place of his own burial.” v.2 punti
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La moneta è molto bella. Sul prezzo, non mi pronuncio. Fortunatamente non stiamo parlando di pane, latte o beni di prima necessità, pertanto una moneta secondo me vale quanto si è disposti a spendere per essa. Ci sono monete che "ti chiamano", e se si può è giusto prenderle e godersele senza stare a pensare tanto al costo. Se invece il prezzo è una questione importante, forse il dubbio sarebbe meglio porselo prima dell'acquisto, facendo magari una rapida ricerca di mercato. Ormai è tua, goditela e basta2 punti
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Buonasera, inserisco il mio ultimo acquisto di Erizzo (massaro Alvise Zusto), mi sono fatto il regalo di Natale...2 punti
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L’espressione “il gallo canta” e’ ormai desueta. Nelle nostre case a “cantare” e’ la sveglia (rigorosamente elettronica) o il telefonino (rigorosamente acceso, anche al mattino presto, oltre che la notte). Personalmente, l’espressione in “il Gallo canta” o “ha cantato” la sento ormai dire solo dagli amici granata ad ogni gol di Belotti. Ma qui il calcio non c’entra…. (e meno male, direbbe mia moglie). Cominciamo quindi ab ovo… La mia passione per la numismatica romana imperiale è piuttosto recente. Prima mi ero dilettato di storia romana, con un particolare interesse per il tardo impero, non avendo tuttavia competenze specifiche (negli studi come nel lavoro mi sono sempre occupato di tutt’altro). Con le letture il campo si è gradualmente ristretto all’età costantiniana. Da lì, il salto alle monete è stato breve. Ma di numismatica non sapevo praticamente nulla. Ho quindi iniziato a leggere, a studiare, a seguire il forum prima come ospite, poi come utente. La partecipazione attiva (unita allo studio ed all’approfondimento) mi ha insegnato (anzi, mi insegna) molto. Per questo devo tanto al nostro forum, una vera miniera di sapere numismatico. Ma non solo: il forum mi è stato di grande compagnia, una sorta di buen retiro nei momenti difficili (e in questo ultimo anno ce ne sono stati molti). Il resto è storia recente. Per quanto riguarda il collezionismo, ho iniziato ad acquistare, per così dire, un po’ a caso sulla base di quello che colpiva la mia attenzione (costi permettendo). Con il tempo (probabilmente anche per aver acquisito più conoscenze specifiche ) ho però sentito la necessità di restringere il campo d’azione ed ecco quindi che è cresciuta la passione per i bronzi del IV secolo, che ben si sposa con il mio interesse storico. Da circa un paio di mesi, dopo un lungo riflettere, ho finalmente deciso di focalizzare la mia collezione sui rovesci FEL TEMP REPARATIO. Qui non voglio entrare nel dettaglio della serie. Ci sono già state in passato discussioni molto complete e curate in cui vengono dette molte più cose di quelle che potrei e saprei dire io (e che troverete in calce, per vostra comodità). Vorrei però sottolineare alcuni punti. Molti considerano queste monete piuttosto noiose e ripetitive. In realtà non è così. Basti solo pensare alla tipologia “Cavaliere disarcionato” o “Falling horseman”: se si provasse a mettere in successione logica tutte le varianti note legate alla posizione del cavaliere si potrebbe creare una vera sequenza, animata da pura azione. Senza contare poi le varanti legate all’aspetto del cavaliere nemico: con la barba, senza barba, con il berretto frigio, coi capelli lisci o dritti o in treccine, con la divisa decorata in un certo modo piuttosto che in un altro… I dettagli del nemico varierebbero addirittura a seconda della popolazione barbarica rappresentata. Senza contare i tratti stilistici tipici delle singole zecche. E tutto ciò già solo per la serie “Cavaliere disarcionato”. Ma ce ne sono altre, nella tipologia FTR…. Per non parlare poi dell’aspetto economico: questi bronzi (pur con tutti i distinguo) costano relativamente poco. Cosa niente affatto trascurabile, soprattutto di questi tempi. Mi piace riportare quanto dice Doug Smith nelle sue pagine sul Forum Ancient Coins: “From the Falling Horseman beginning, a specialty collection could easily grow to include all the FEL TEMP REPARATIO types and, then, all Constantinian era coins. For the money, I consider these common coins to be the best bargain (interest and fun per dollar) available in ancient numismatics”. “Iniziando dalla serie “Cavaliere disarcionato” una collezione peculiare potrebbe essere facilmente incrementata fino a includere tutti i tipi di FTR e, poi, tutte le monete dell’era costantiniana. Per quanto concerne la spesa, io considero queste monete comuni il migliore affare (inteso come rapporto tra passione e divertimento e prezzo) disponibile in numismatica antica”. Parlando di proprio di FTR, pochi giorni fa, a casa Stilicho e’ arrivata lei: E’ la RIC VIII 137, coniata ad Antiochia. Questa moneta mi piace molto, nonostante alcuni evidenti difetti. E’ una bella AE2 di 22,37 mm di diametro per 5.57 grammi di peso; un grande modulo, insomma, molto piacevole già solo a tenerla in mano. E’ una delle prime emesse da Costanzo Gallo, che fu Cesare dal 351 al 354. Quelle emesse verso la fine del suo incarico (che coincide di fatto con la sua morte) sono già AE3, quindi sotto i 21 mm. E con il tempo il diametro delle FTR in generale (e di conseguenza il peso) scenderà ancora fino ad arrivare al limite tra le AE3 e le AE4. E’ una cosa che trovo interessante. Del busto di Costanzo Gallo apprezzo la capigliatura folta pettinata all’indietro (forse perché di capelli io ne ho molti meno) e i dettagli della veste corazzata, di cui si colgono benissimo le pieghe del drappeggio, gli pteruges e la grossa spilla sulla spalla destra. Mi piace molto anche la posizione del busto, di tre quarti, che trovo dia una maggior eleganza ed autorevolezza alla sua figura. Ma il vero capolavoro e’ il rovescio. Si vede un cavaliere barbaro proprio nell’istante in cui viene colpito dalla lancia di un soldato romano bardato di tutto punto e rappresentato proprio nel gesto di gettarsi sul nemico. Trafitto a morte, il barbaro perde lo scudo (che rotola a terra) e si accascia in avanti cercando, nei suoi ultimi istanti di vita, di tenersi abbracciato al collo del suo cavallo (che cade sulle zampe anteriori); ma alla fine, nonostante i suoi ultimi sforzi, viene disarcionato. E’ impressionante la cura dei dettagli. Si possono infatti apprezzare bene i particolari del cavaliere nemico: la barba, la capigliatura con le trecce, la tunica stretta in vita e i pantaloni , entrambi drappeggiati e decorati. Qualcuno sostiene che la precisione nella rappresentazione del cavaliere barbaro sia tale da consentire addirittura l’identificazione della popolazione a cui appartiene. Anche il soldato romano non e’ da meno: l’armatura e gli strumenti di difesa e di offesa curati nei dettagli, il fisico forte e muscoloso. Da notare, infine, le dimensioni della sua figura: sono nettamente maggiori rispetto a quelle del nemico, ad indicare la superiorità dei Romani rispetto ai barbari. Questa moneta e’ stata coniata ad Antiochia e ciò non e’ casuale: la città fu la residenza ufficiale di Costanzo Gallo come cesare. Era una delle città più importanti dell’impero romano e il suo rango e’ confermato anche dalla presenza di una grande zecca dotata di ben 15 officine. In queste lavoravano maestranze molto qualificate, come confermato dal livello stilistico delle monete, in particolare le FTR di largo modulo. Ecco perché il Gallo canta in casa Stilicho. E voi, avete qualche FTR a largo modulo con "Cavaliere disarcionato" da condividere? Ora non mi resta che finire augurando a tutti voi (e a me) una prossima FEL TEMP REPARATIO. In tutti i sensi! Ciao da Stilicho1 punto
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Bellissima come idea! Falle per tutte le monete euro che hai! Verrebbe fuori una bella cosa! Numismatico 0071 punto
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il nostro @Poemenius oramai è lanciatissimo. Nell'articolo quali zecche sono interessate?1 punto
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Grazie infinite @giollo2, per me è stato un bel traguardo arrivare agli AIIN, che ho sempre visto come altre riviste pari livello, come un punto lontano. Un articolo che ha richiesto tantissimo lavoro bibliografico e che occupa un corposo numero di pagine e di tavole. e via, l'importante è non fermarsi!1 punto
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Mi dispiace dirlo e dare ragione a Boris e alla May, ma c'è stato un referendum e più 3 elezioni di cui 2 politiche. Per attivare il freno d'emergenza di tempo e possibilità c'è n'è stato, ma da chi governa si intuisce che gli elettori inglesi e gallesi non ne abbiano fatto uso. Quindi sulla base delle continue conferme riterrei che gli Inglesi sono ancora della stessa opinione. Si vedrà alle prossime legislative se qualcosa sarà cambiato in virtù dei danni ..... Ma non credo che si possa entrare ed uscire dall'UE come si fa in un negozio. Anche perché in caso desiderino il rientro si dovrà riconcordare tutto e ci vorrà ancora altro tempo, perché non credo che potranno rientrare con gli stessi privilegi di prima. La Francia (ma anche altri) farà di tutto perché il figlio al prodigo non gli venga scontata la sua "sventatezza". E questo lo sanno benissimo al di là della Manica, quindi Londra non farà parte dell'UE per parecchi anni. Poi se a Bruxelles fossero intelligenti nell'accordo di divorzio avrebbero inserito obbligatoriamente una clausola di ripensato attivabile entro 5/6 anni in modo che qualora ci fosse interesse da parte britannica di fare ritorno, questo si sarebbe potuto attivare senza nuove grandi trattative. Ma non credo che i francesi lo avrebbero concesso. Fatto sta che un periodo di ripensamento fuori UE sarebbe stato utile da apporre negli accordi di separazione.1 punto
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Buona giornata E' un peccato ... il leone è caratterizzante di gran parte della monetazione veneziana, se del leone si vede poco più della sua ombra è, a mio parere, una sorta di mutilazione. Se l'iconografia (e quindi l'estetica) della moneta è un po' compromessa, resta intonsa la sua valenza storica. saluti luciano1 punto
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Grazie ma se fossero leggibili forse non sarei qui a chiedere aiuto. Magari qualche veggente ci vede qualcosa in più di me !1 punto
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Grazie @demonetis, e un ringraziamneto alla Dottoressa Ana Serrano @AnaWan, responsabile del sito we web di we are numismatics (in Spagna). A mio pare questo volume sarà molto gradito e studiato anche dagli amici spagnoli.....in definitiva il periodo trattato è dei loro Re.1 punto
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Con un valore nominale così alto non può che essere una hell bank notes (banconote dell'inferno), in Cina le bruciano in gran quantità come buon auspicio ai funerali. Sono biglietti di fantasia naturalmente e solitamente sono di taglio elevato per non offendere il caro estinto. Quello che si visualizza è il retro della "banconota", puoi inserire anche l'altra faccia? ...e questo giusto per non farci venire il torcicollo1 punto
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Le ondulazioni ai margini laterali sono dovute alla filigrana, come certamente sapete. Una filigrana a onde sinusoidali sovrapposte, simile ma non identica, si trova sui buoni di cassa da 1 e 2 lire della luogotenenza.1 punto
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Si chiama "annullo a nido d'ape". Se leggi qui nel mio sito trovi ulteriori informazioni: https://www.erroridiconiazione.com/a-1-monete-annullate/ Essendo un danneggiamento post coniazione, si tratta di una mera curiosità, in quanto non è possibile dimostrare con certezza che si stato fatto presso la Regia Zecca. In linea teorica, potrebbe essere replicato anche fuori con un rullo compressore a nido d'ape. Pertanto, il valore è limitato.1 punto
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Mi permetto di riproporre il decalogo di Memmo Cagiati, in particolare i punti 2 e 4. https://numistoria.altervista.org/blog/?p=21144 Saluti I piaceri umani sono tutti più o meno presto esauribili, quello del numismatico fa una splendida eccezione a questa regola. I piaceri sono più intensi quanto più costa fatica a raggiungerli e quanto più lunga è la strada che a essi conduce. I desideri devono essere proporzionati alla forza di ciascuno. Chi troppo desidera non gode neppure il poco che gli è dato raggiungere. La pazienza è una delle doti indispensabili del numismatico. Chi non è paziente rinunci alla numismatica. Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo. Se si può fare a meno di una moneta di lusso, è indispensabile provvedersi di tutti i libri che trattano o illustrano le monete che si vogliono comprare. Non si deve calcolare che i figli abbiano a continuare la propria collezione. È troppo difficile che il figlio abbia le inclinazioni del padre. Non avviene un caso su cento di un poeta figlio di poeta, di un numismatico figlio di numismatico. Le collezioni private sono irrevocabilmente destinate a essere disperse e le monete, dopo aver errato per secoli in questa o quella collezione, non trovano pace se non nelle pubbliche. Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola raccolta che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni. Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi sarà sempre e questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere per il numismatico.1 punto
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Per le vecchie sabaude hai perfettamente ragione, vanno via come il pane! Anche se pure in quell'ambito le alte conservazioni la fanno da padrone. Ammettiamo che il mercato può essere cambiato perché è cambiata la situazione economica, le altissime conservazioni sono numericamente poche e collezionisti che non hanno grossi problemi economici sono più delle monete che vengono offerte, mentre sono diminuiti i collezionisti con minor potere economico e le monete di minor bellezza sono più di loro... Si è già discusso parecchio di questo, ma non è questo il discorso mio, "La tendenza è quella di cercare di fare un buon investimento" Questo a volte non comprendo, una collezione è certo un passatempo, un costo, un sacrificio, e un'infinità di altre cose, ma un buon investimento è una delle ultime, almeno per come la vedo io, certo, un domani lascerò qualcosa ai miei figli, magari non un capitale, magari meno di quello che ho speso, ma quelle spese sono state per me, per il piacere di toccare o vedere una certa moneta, il chiudere un buco, poter osservare e studiare da vicino un pezzo di storia, avere un qualcosa che mi lega al mio passato o a chi è passato prima di me... avere in mano un tassello di vite e momenti passati, non un mero oggetto da investimento come fosse una quota di un fondo azionario... Ovvio che chi ha comprato in momenti diversi ora non riesce più a recuperare i soldi spesi, avesse fatto un mutuo e avesse una casa invece di monete sarebbe uguale... Ma la numismatica, per me, va ragionata in maniera diversa...1 punto
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Se non fosse stato per il conio usurato, a quest'ora stavamo osservando un bel 9 cavalli in splendida conservazione. I rilievi delle scritte sono notevoli. Il ritratto di Ferdinando in questi tipi di monete sono sempre bassi di conio, e vedere anche i capelli non è sempre facile come in questo esemplare. Per cui per me la moneta in questione si avvicina al q.spl, non me ne vogliano gli altri amici.1 punto
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Ciao a tutti. Di comune accordo, io ed Exergus abbiamo deciso di raccogliere i link delle monografie sugli Imperatori e le loro consorti uscite recentemente nella Sezione. Il fine è quello di renderle facilmente disponibili a chi ne fosse interessato in futuro. Periodicamente l’elenco verrà aggiornato con le eventuali nuove discussioni postate. IMPERATORI: Nero Claudius Drusus Germanicus Adriano Pertinace Alessandro Severo Gordiano III Filippo, Massimino Trace, Claudio Gotico, Imperatori Impero Gallico e Aureolo Postumo Mario Aureliano Tacito Carino Valente Costantino suddiviso in Costantino e il prologo all'Impero Costantino da Cesare ad Augusto Costantino vs. Massenzio IMPERATRICI E LADIES: Livia e Giulia Maggiore Agrippina Maggiore Flavia Giulia (Titi) Domitia Matidia Faustina Minor pt.1 Faustina Minor pt.2 Crispina Plautilla VARI: Seiano Antinoo Nigriniano Zenone Marco Vipsanio Agrippa Postumo Lucio Cesare Britannico Publio Elvio Pertinace Uranio Antonino Iotapiano Quieto Regaliano Iulius Marinus Procopio Bonoso Valerio Romolo Poemenius Carausius II chi era costui Speriamo questa iniziativa risulti gradita ai più. Ciao Illyricum & Exergus1 punto
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