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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/29/20 in Risposte

  1. Buongiorno, condivido una moneta di Carlo di Borbone: Piastra da 120 Grana "Sebeto" 1734
    7 punti
  2. Come sempre, riesci a scovare monete che portano dirette ai gineprai più intrigati della monetazione modenese. Il quattrino che ci hai mostrato è in effetti una delle varianti più rare fra quelle conosciute. In questo caso specifico non è sufficiente fare riferimento al MIR, nè tantomeno assumerne come riferimento le rarità. I riferimenti storici derivano dal CNI che per entrambi fa però riferimento ad opere altrui... e in particolare, per il n°143 (MIR 653) fa riferimento all'articolo di L.Rizzolli J. pubblicato sulla RIN 1905; per il CNI 144 (MIR 654) fa riferimento all'articolo di Cunietti pubblicato sul Bollettino Italiano di Numismatica nel 1912.... purtroppo quando le fonti di riferimento sono esterne alla collezione reale le descrizioni e i dati sono spesso imprecisi e lacunosi. di seguito l'estratto della RIN 1905, in cui il Rizzolli fa esplicito e sicuramente errato riferimento alle monete descritte dal Lancillotti. Le monete descritte dal Lancillotti, la cui produzione era stata caldeggiata dal cronista stesso, erano dei denari e corrispondono agli esemplari MIR 655 e 656 che non sono quindi quattrini ma denari (basta leggersi gli scritti del Lancillotti e fare le giuste considerazioni sui dati ponderali delle stesse) : Come puoi vedere il disegno del MIR è lo stesso del CNI che lo ha copiato dal Rizzolli (collezione del museo Bottacin)... non mi risulta siano disponibili immagini dell'esemplare MIR 654 descritto dal Cunietti (ma non ho potuto verificare il Bollettino)... ritengo quindi possibile che i due esemplari possano coincidere o essere due varianti della stessa tipologia. Il disegno del Rizzolli, nonostante appaia abbastanza approssimativo, riproduce fedelmente le caratteristiche delle figure presenti sulla tua monetina; in particolare il pastorale alla sinistra della figura del santo e la mano sinistra che lo tiene con il braccio rivolto verso il basso, senza trascurare l'ornato che sormonta lo scudo... Il tutto per dire che non penso possa essere considerato un esemplare inedito ma sicuramente raro... più dell'R2 attribuito "d'ufficio" dal MIR E qui mi fermo... senza dimenticare i complimenti per questo grande "piccolo" acquisto... i piccoli nominali nascondono sempre grandi sorprese... ovviamente per chi ha l'occhio e la passione per coglierle un saluto Mario
    6 punti
  3. Il denaro tornese... una moneta particolare e con caratteristiche iconografiche invariate nel tempo nonostante fosse coniata in diverse zecche e per molto tempo (considerando anche le numerose contraffazioni). Forse proprio questo immobilismo iconografico ha fatto sì che il più delle volte essa venga "snobbata" dai collezionisti... ed in parte anche dagli studiosi. Eppure si tratta di un nominale molto importante per il nostro Meridione dove ha circolato tranquillamente e per molto tempo. I motivi della sua presenza sono molteplici ma sicuramente il motivo principale va ricercato nel fatto che, trattandosi di emissioni anche a nome dei sovrani angioini, sicuramente otteneva quel grado di "ufficialità" che ne permetteva lo scambio sul suolo italico. Un motivo ulteriore e non secondario fu certamente anche il fatto, concordando con quanto scritto dalla Travaini (Denari "tornesi" nella circolazione monetaria dell'Italia meridionale tra XIII e XV secolo), che questa moneta andò a trovare posto tra il carlino d'argento ed il denaro gherardino facilitando di molto gli scambi commerciali. Sotto Carlo I d'Angiò, infatti, i denari tornesi venivano scambiati al numero di 20 per tarì (Soluta est pecuniain tournensis parvulis ad rationem tornnensium 20 pro tareno) quindi con un controvalore per denaro tornese pari ad un grano. Appare quindi evidente la comodità di avere in tasca una moneta che, pari al valore del grano, poteva essere scambiata al numero di 10 pezzi per un carlino mentre per lo stesso carlino, a partire da Carlo II, necessitavano almeno 60 denari gherardini. Un nominale tra l'altro che proprio sotto Carlo II si cercò di battere anche a Napoli, assieme alla sua metà ed al suo quarto... coniazione che però pare sia rimasta sulla carta. Tra alti e bassi nei cambi comunque la presenza di questo nominale nella circolazione monetaria del Regno è sempre documentata durante il periodo angioino ed il fatto che durante la congiura dei baroni (quindi periodo aragonese) uno dei ribelli al sovrano (Cola di Monforte conte di Campobasso) sceglie di battere questo nominale fa supporre che questa moneta circolasse ancora nei territori regnicoli. Una moneta forse immeritatamente poco considerata ma che ha tutto il diritto di essere annoverata fra quelle presenti e circolanti nel Regno di Napoli. Complimenti ad Eliodoro per il pezzo che si presenta con una conservazione di molto superiore alla media. Perfettamente leggibile ed integra.
    4 punti
  4. Consegnato il Gazzettino cartaceo numero 7 soli due mesi fa, si lavora ora sul futuro numero 8... Le premesse dagli articoli arrivati sono ottime, sia per tematiche, sia per autori che sono un mix tra nuovi e già conosciuti autori, si profila un altro numero importante. Chi vuole e riterrà può inviarci ancora un suo articolo o una riflessione numismatica da valutare volentieri inviando a [email protected] Si spera nel tempo di poter dare altri cartacei del numero 7, augurandoci che il futuro numero 8 coincida con la ripartenza della numismatica reale per raggiungere tanti appassionati . Poco alla volta la famiglia editoriale senza scopi di lucro di Quelli del Cordusio si amplia sempre più puntando ora alla decima pubblicazione complessiva !
    4 punti
  5. Buona sera Collezionisti, studiosi o semplici visitatori. Napoletana di oggi è questo 5 Tornesi 1843 di Ferdinando II. Che io sappia questi conii del 43 non dovrebbero avere varianti. Un caro saluto a tutti voi, Rocco.
    3 punti
  6. 3 punti
  7. salve a tutti, quest'anno ho fatto pochissimi (4 monete....) acquisti ma tutti di grande rarità.....sono indeciso perchè mi piacciono tutte in quanto acquisizioni "fuori dalle aspettative"...... quindi posto quella con la più alta conservazione di cui non ho alcun passaggio in asta o listini di vendita (se qualcuno l'avesse prego segnalarmelo...) : Lira di Bologna da 20 Bolognini, Sede Vacante 1730. Auguri a Tutti Daniele
    3 punti
  8. 3 punti
  9. Buongiorno a tutti, leggo sempre con piacere questa discussione, anche se intervengo poco. Oggi mi fa piacere postare uno dei miei Tornesi di Filippo II con Cornucopia, millesimo 15 89. ? MIR 192/32 P/R 79 e dovrebbe avere sigla GR sotto la testa. Saluti Alberto
    3 punti
  10. Buonasera a tutti, la mia Napoletana di oggi. Grano 12 Cavalli 1790 Ferdinando IV Sigle C C Saluti Alberto
    3 punti
  11. Questa discussione sta diventando molto interessante e piacevole da leggere. Infatti ne sta uscendo un interessante collage di monete diversissime e tutte per un motivo o per un altro interessanti. Ne emergono anche gli interessi numismatici di ognuno e si ha occasione di condividere le proprie soddisfazioni e leggere le altrui! Complimenti ad @Alessandro. per averla aperta!
    2 punti
  12. @Adelchi66 premesso che non ho alcun titolo per sparare sentenze, penso che se mi offrono un lingotto d’oro a qualche centinaio di € non ho bisogno di saggiarlo per sapere che è falso. Inoltre i denari EID MAR non si trovano nei cassetti del nonno. Detto ció, per quello che capisco dalle foto, lo stile non mi convince: i caratteri della legenda al rovescio non mi convincono (notare la gamba della R che parte dal semiovale del carattere), il pileo sembra un elmetto), la daga di destra stacca dal fondo in maniera incompatibile con usura e patina, Bruto ha il naso di Cyrano de Bergerac e mi sembra pure il pizzetto. Infine, patina che sembra dipinta, incrostazioni in rilievo di colore strano e nei “buchi” sotto alla presunta lamina, al diritto, il metallo sottostante sembra piombo ossidato.
    2 punti
  13. Mi aggancio a questa discussione per mostrarvi la mia! Conservazione molto più bassa delle precedenti, la particolarità è che ha la data al rovescio e con numeri speculari (se fosse solo al rovescio il 7 dovrebbe avere la stanghetta verso l’1, ma ce l’ha verso il 3). Allego anche una foto “esasperata”, non riesco a renderlo bene se no in foto. Ciao
    2 punti
  14. Buonasera a tutti, ad occhio sembrano essere due coni diversi, diversa attaccatura della leggenda, e diversa bordatura, almeno così li vedo, la foto del primo esemplare non aiuta molto, secondo me andrebbe rifatta con luce diversa, posto il mio esemplare le 45, magari può essere di aiuto per confrontare. Resto anche io in attesa di sentire altri pareri. Saluti Alberto
    2 punti
  15. Repubblica Democratica tedesca, 10 mark 1968, argento 625. Commemorativa del 500° anniversario della morte di Gutemberg
    2 punti
  16. Ciao @Sirlad, Sarebbe opportuno, prima di dare una legittima opinione, di osservare meglio. La numismatica classica, non studia solo le monete belle, ben centrate, non corrose, con bella patina, la dove i dettagli si leggono meglio, ma per fortuna, anche quelle di scarso valore commerciale, dovuto alle condizioni di conservazione, ma pur sempre un pezzo di storia. Ora una moneta in bronzo, arrivata a noi, attraverso chissà quali condizioni chimico-fisiche, al punto di essere irriconoscibile, NON va trattata MALE, o quanto meno, accertarsi se veramente si tratta di un ""gadget per turisti "". Spazzolando, mi sono imbattuto in questa discussione, che a parte qualche messaggio non opportuno e diretto a conoscenze per i principianti. In un bronzo cosi ridotto è impossibile rilevare i "dettagli", bene a fatto a postare @antonio bernardo, il suo bronzo di Suesa Aurunca, che in un confronto, si potrebbe (azzardare) a identificarla alla zecca di Suesa Aurunca. Avresti dovuto osservare il focolaio di cancro, nei capelli vicino al taglio del collo. Questo dettaglio, gli da la genuinità, come puoi osservare dalle foto che allego.
    2 punti
  17. Ortona, bolognino di Giovanna II, variante con REGINA al posto di REGIA
    2 punti
  18. Forse, la moneta che più mi ha soddisfatto, è questa acquila...
    2 punti
  19. Buon Natale a tutti Ha impiegato un mese ad arrivare, ma per fortuna oggi ho potuto gustarmi questa moneta come fosse un regalo! Si tratta di un cagliarese di Carlo Emanuele III, vecchia monetazione, del 1741 che non sono riuscito a non portarmi a casa per la sua conservazione che mi ha fatto venire "gli occhi a cuore" Decentrato, ma sicuramente migliore di quello che avevo in collezione, ha un peso di 2,17 grammi, sul minimo per questo tipo. Il cagliarese valeva due denari sardi, la monetazione dell'isola è sempre stata diversa da quella di terraferma, ed è stata coniata in 604.710 pezzi per questa tipologia. Non è una moneta rara, almeno il 1741, a differenza del 1745, che personalmente non ho mai avuto l'occasione di vedere, ma questa ha proprio una bella conservazione ed un colore naturale del rame che mi è piaciuto subito. Ripetendo a tutti gli auguri di Buone Feste mi auguro che piaccia anche a voi e che vi faccia venire gli "occhi a cuore" !
    1 punto
  20. Buonasera a tutti, oggi voglio mostrarvi uno dei miei ultimi acquisti. Si tratta dI un Quattrino un po’ mal concio coniato da Ercole II d’Este nella zecca di Modena. Di questa tipologia esistono 3 varianti: la mir 652 che è la più comune, la mir 653 e la mir 654 che sono invece entrambe segnalate come R2. La particolarità del mio esemplare è che presenta il dritto del mir 653 ed il rovescio del mir 654, potrebbe anche quindi trattarsi di un esemplare inedito. Il condizionale è ovviamente d’obbligo, in quanto non sono riuscito a trovare foto di nessun esemplare nè per il mir 653 ne per il 654. Qualcun altro su questo forum possiede o ha foto Di esemplari simili? Sarebbe interessante un confronto. grazie a tutti per l’attenzione! Cioso. Dritto: COMVNITATIS MVTINE Rovescio: S.GEMINANVS MVTIN
    1 punto
  21. Grazie a voi che la state riempendo di bellissime monete. Apprezzo molto il fatto che ti piaccia, io sono un assiduo lettore delle tue discussioni e ricevere questo complimento da te è un onore! Saluti
    1 punto
  22. Il top di questo 2020 è stata sicuramente questa sovrana
    1 punto
  23. Caro @lmikko, ottima idea. Purtroppo i file mht erano supportati solo da explorer, ed il formato è certamente da modificare (meglio un docx trasformato poi in PDF con stampante virtuale). Inoltre il sito su cui lo hai caricato non mi dà troppa sicurezza ... Per quanto riguarda il contenuto, interessante e ben costruito. Personalmente non introdurrei monete che del Governo provvisorio non sono, come ad es. il mezzo quattrino, che è certamente una prova riconducibile a Pio VI (come definitivamente chiarito, a mio avviso, da Chimienti, sebbene cataloghi basati su vecchi preconcetti lo considerino del GPB - es. Montenegro) e non aggiungerei le medaglie in oro-argento-rame della Repubblica Cispadana (anche in tal caso non si tratta nè di monete nè di progetti, e lo ritengo definitivamente appurato) o altre monete "di fantasia". Sono un purista e, sulla base della documentazione d'Archivio, credo che la zecca di Bologna durante il Governo Pop. abbia coniato solo scudi, mezzi scudi e carlini (doppi e singoli). Un'altra osservazione (parere personale): credo che lo scudo da100 bolognini ("I00"), sopra raffigurato, sia una moneta non originale/artefatta (il conio del diritto è lo stesso di un conio "alberello" con la data in numeri romani e ciò non può essere). Guglielmo Cassanelli sta curando una riedizione integrata del suo volume, comprensiva di nuovi conii di scudi e mezzi scudi (e nuovi accoppiamenti) e dei carlini e 2 carlini. Credo sarà edita ad opera di Numismatica Ranieri, che da parecchio tempo si è meritoriamente resa disponibile per questa pubblicazione.
    1 punto
  24. Tornerà a Febbraio in asta Hirsch (asta 364 n, 1032) , dopo 10 anni, un esemplare di Katane, della tipologia di tetradrammo con etnico al diritto ed al rovescio . Unisco altra moneta di questa rara tipologia, a suo tempo passata in Triton I .
    1 punto
  25. 1 punto
  26. Sì ma non si è mai vista una doppia versione, così evidente nel conio oltretutto, per una moneta per la circolazione! Una cosa sono, ad esempio i marchi di zecca che possono essere diversi a seconda di come è confezionato il prodotto (pratica maltese e lussemburghese), ma un'altra cosa è cosa sta succedendo ora con la moneta lussemburghese. Sarebbe una pratica da proibire, perché c'è il rischio che se inizia uno poi gli altri seguano a ruota...
    1 punto
  27. Quando l'affare è troppo allettante, puzza come il pesce dopo una settimana. Non seguo la monetazione romana, ma ho letto la discussione su questa moneta. E' come il 5 lire 1901 o la quadriga 5 lire 1914 di V.E.III, trovate nel cassetto del nonno.
    1 punto
  28. Ciao @gionnysicily prendo atto delle tue come al solito opportune osservazioni, probabilmente come correttamente osservi, non ho notato quel cancro del bronzo che mi ha indotto in errore, pensando si trattasse di moderno manufatto.
    1 punto
  29. 1968 Zambia - 1 - 2 - 5 e 20 ngwee (questa valuta è intesa come ALBA)
    1 punto
  30. Ciao Mario @dabbene, speriamo che il poterci rivedere a qualche convegno sia il più presto possibile, perchè vuol dire che ci siamo lasciati alle spalle questo brutto periodo. Approfitto, visto che siamo in dirittura d'arrivo, nell'augurarvi un buon fine anno. Graziano
    1 punto
  31. Bellissimo complimenti è Suesano/Sessa Aurunca. Avevo aperto una discussione su un mio obolo ecco il llink:
    1 punto
  32. @savoiardo Auction Lot Date Start Hammer E-Sale 41 86 (« | ») 02.12.2017 800 GBP 1'400 GBP Description Greek North Africa, Carthage AR Shekel. Time of the First Punic War, circa 264-260 BC. Head of Tanit left, wearing triple-pendant earring and wreath of grain ears / Horse prancing to left. Jenkins, Punic 427 (same dies). 6.40g, 19mm, 11h. Good Fine. Extremely Rare. Jenkins includes this coin amongst the series attributed to the early years of the First Punic War on account of its clear similarity to the 6-shekel, 5-shekel and 3-shekel types. Jenkins recorded only the one example, to which he added the note: Shown at B.M. 1968 (genuine?)"."
    1 punto
  33. Tornando alla discussione, a mio parere la moneta in esame è fusa, non vedo infatti segni di coniazione, ma soltanto dettagli impastati e approssimativi.
    1 punto
  34. Non mi è chiaro esattamente cosa intendi con Genovino... fonti sulle prime fasi della zecca di Genova sono abbastanza rare , ad ogni modo ci sono diversi scritti in materia. Ti consiglierei innanzitutto di guardare i lavori del grande Giuseppe Felloni , alcuni sui articoli si trovano anche sul web. Nel 1975 assieme al numismatico Giovanni Pesce ha scritto il libro Le monete genovesi e diverse pagine e tabelle sono dedicate all'argomento. Ci sono poi alcuni testi specifici di determinati periodi come quello di Ubaldo Meroni "Declarationes valoris monetarum per officiales officii monetarum civitatis Janue sedentes in cecha pro tribunali ad bancum iuris" Mantova 1953.
    1 punto
  35. Si è reso necessario nascondere un messaggio offensivo nei confronti di un utente.. vi chiedo gentilmente di essere più rispettosi nei confronti degli altri partecipanti alla discussione. In questo forum non c'è spazio per la maleducazione. Ricordo inoltre che quando si ritiene una moneta falsa sarebbe opportuno motivare la propria opinione con delle prove
    1 punto
  36. Secondo me quando una persona non capisce niente di un certo argomento farebbe meglio a leggere solamente e imparare qualcosa prima di scrivere castronerie su monete altrui. @profita73, io non mi reputo un esperto, ma prima di tenere di conto dei commenti fatti sulle monete che hai pubblicato dall'utente @Sirlad, aspetterei che intervenga qualche vero conoscitore della materia, e sul forum ce ne sono tanti.
    1 punto
  37. Aggiungo il mio acquisto dell'anno, arrivato proprio oggi: 10 rupie dell'India britannica in conservazione accettabile ?: Peccato per quella piccola abrasione della superficie che ha portato via una parte di scritta al retro (e ha fatto anche un buchino)... A chi fosse interessato alle serie con Re Giorgio V segnalo questo interessante articolo: http://indianbanknote.blogspot.com/2013/08/portrait-notes-of-king-george-v.html Buon fine anno e che il prossimo sia la svolta x tutti! ?
    1 punto
  38. Vietnam del Sud, 20 dong 1968, FAO La leggenda dice : "Campagna mondiale contro la fame"
    1 punto
  39. Sante parole caro @ggioggio e Complimenti per le tue bellissime monete. Il fatto che, come rilevi, la partecipazione sia scarsa è dovuto, a mio parere, a due motivazioni. Il primo ( come nel mio caso ) è che sono pochi anni che mi sono appassionato a questa tipologia di monetazione e pertanto le monete in collezione non sono molte. Il secondo è che il termine " condivisione" a molti purtroppo non piace. Buona Serata e ancora Complimenti, Beppe
    1 punto
  40. Carlo I D'Angiò, a seguito del Trattato di Viterbo, assunse la Signoria sulla Grecia Franca e , dopo la morte di Guillhaume II de Villehardouin, assunse il controllo della zecca ove inviò personale per la sua riorganizzazione. Riprendo quanto scritto da R. Cecchinato: nel suo libro " Il Denaro tornese della Grecia Franca" a pag. n.33: “Ai 16 Giugno della XI indizione anno 1281 presso Civitavecchia. Si ordina al giustiziere di Terra di Lavoro l’acquisto di libbre 1300 di bulzonaglia, in difetto di rame vecchio, o nuovo per coniarsi nella zecca di Clarenza i tornesi piccoli simili a quelli battuti in tempo di Guglielmo olim principe recolendae memoriae”. Questi denari circolavano normalmente nel Regno di Napoli. Ne allego uno emesso da Carlo I D'Angiò, classificato Malloy n. 11
    1 punto
  41. L'anno è stato piuttosto complicato da ogni punto di vista, pertanto gli acquisti sono stati pochi e non importanti. Direi che, per me che in genere non colleziono moderne, un acquisto insolito e soddisfacente è stata questa sterlina di Andorra, tirata a 3000 esemplari, di cui 1500 in lingua inglese e 1500 in catalano (è questo il tipo), che va ad incrementare, sia pur modestamente, la piccola raccolta di monete auree che era di mio padre.
    1 punto
  42. Ciao ! Dalle foto sembrerebbe essere un denario enriciano della zecca di Pavia ma si potrebbe catalogare con più certezza se riuscissi a fare delle foto migliori, mettendo bene e fuoco soprattutto la legenda del rovescio!
    1 punto
  43. Fra i regali di Natale ricevuti questo bel libro : SARACENO Vittorio Trattato Aritmetico Pratico o si Conti Fatti Torino 1782
    1 punto
  44. Personalmente cercherei un esemplare non deturpato. E' una moneta comune e avrai altre occasioni Ti posto la mia, pagata esattamente 328€ spedita a casa, presa in un'asta un annetto fa... è tutto un altro vedere
    1 punto
  45. Ciao a tutti, durante questo 2020 ho aggiunto diverse monete alla mia collezione, ma forse il pezzo "migliore" è questo testone che è stato il primo acquisto di quest'anno. Gregorio XIII (1572-1585), AVIGNONE, Testone (Munt 340). Per chi fosse interessato, ne abbiamo parlato qui: Michele
    1 punto
  46. Le concrezioni costituiscono il "vissuto" della moneta? Qualcuno ha mai visto didrammi, tetradrammi o denari ancora incrostati? Forse qualche aureo o qualche solido? Salvo eccezioni anche le monete in metallo prezioso presentano più o meno pesanti depositi, oltre che patina più o meno nera se in argento. Avete mai visto in un museo o in una galleria antiquaria un marmo antico come appena tirato fuori? Nei dipinti, anche qualora effettivamente integri, il film protettivo ingiallito viene rimosso e ripristinato per meglio leggerne la policromia (ma sono comuni restauri ben più pesanti, con "ripristino" di anche estese lacune, qualora ve ne siano). Solo nelle monete, per qualche arcano motivo, i collezionisti predicano la presunta ortodossia del conservatorismo più assoluto, spesso senza aver mai visto davvero una moneta non toccata da mano umana dopo il rinvenimento. Personalmente condivido un restauro rispettoso della superficie originale, che si limiti ad asportare quanto è esterno alla moneta, e senza accanimento - non mi piacciono le monete pulite all'osso.
    1 punto
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