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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/31/20 in Risposte
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Buongiorno a tutti... per finire l'anno in bellezza, finalmente è arrivata anche questa monetina tanto tanto desiderata...era da tempo che la cercavo e poi finalmente, come sapranno in diversi, di recente è passata in vendita e qui nel forum se ne è anche scritto ( ne ho scritto pure io, facendo un pò lo gnorriperdonatemi! ) Il 3 il 4 il 6 cavalli del 1804 li avevo già e finalmente il poker del 1804 è servito....non ho le varianti con i due punti : e quelle con FERDIN (e credo queste ultime non le avrò mai e poi vabbè quelle con le sigle LD restano dei sogni), ma direi che per il momento posso accontentarmi...la condivido con piacere e ne approfitto per augurare a tutti di passare un piacevole e sereno ultimo dell'anno. Un caro saluto Cristiano.6 punti
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Buonasera a tutti, eccoci qua, 31 Dicembre 2020, anno travagliato per quanto riguarda purtroppo la Pandemia e che continua ad avere strascichi. Per esorcizzare vorrei ora, dopo questo breve passaggio, parlare solo di Numismatica ed affrontare il. Nuovo Anno con uno spirito positivo. ? Devo dire che i quattro obiettivi che mi ero prefissati per il 2020 li ho raggiunti, magari qualcuno non proprio come avrei voluto ma direi che tutto sommato sono soddisfatto. Già in questa discussione avevo fatto un piccolo aggiornamento, mentre qualche altro riferimento lo avevo fatto in altre discussioni. 1°Obiettivo era un incontro a Pizzo Calabro, ci siamo riusciti io e @Rocco68 questa estate, potevamo essere di più, ma vista la situazione non mi lamento. 2°Obiettivo era una Visita al Ponte Borbonico del Garigliano a Minturno Lt. Anche questo piacevolmente raggiunto, ci siamo riusciti io e @motoreavapore in buona compagnia delle nostre consorti e di un gruppo storico che celebrava i Borboni. ? 3°Obiettivo, mettere in collezione il 9 cavalli 1804 di Ferdinando IV, ci sono riuscito con mia grande Meraviglia, un po' scarrafoncello come dico io ma comunque una moneta rara, contento anche per averlo riportato in patria dalla Germania. ? 4°Obiettivo andare avanti con gli studi, direi anche qui mi ritengo soddisfatto, ho messo in biblioteca dei libri e quaderni di studi, e continuo con piacere a studiare e leggere qui nel Forum. Per il 2021 non ho ancora fissato degli obiettivi, sicuramente lo studio continuerà ad essere fondamentale. Approfitto per Augurare a tutti voi e alle vostre famiglie un Anno 2021 soprattutto in Salute e tante soddisfazioni, e tanta sana Numismatica. Un Abbraccio Alberto5 punti
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...by Lucio Dalla & Petronius Arbiter (scusa Lucio ) Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei stato malato più forte ti scriverò. Da quando sei guarito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va. Non si esce la sera neppure quando è festa e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra. E si sta senza viaggiare per intere settimane, e a quelli che non sanno più dove andare del tempo ne rimane. Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una vaccinazione tutti quanti stiamo già aspettando. Potremo di nuovo uscire a spasso tutto il giorno, i negozi potranno riaprire anche i turisti faranno ritorno. Ci sarà da gioire e feste tutto l’anno, anche i cinema potranno riaprire mentre i bar già lo fanno. E si farà l’amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età. E senza grandi rimpianti il Covid sparirà, ma resteranno purtroppo gli “esperti” di ogni età. Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento di essere qui in questo momento, vedi, vedi, vedi, vedi, vedi caro amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra, per continuare a sperare. E se il virus poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch'io. L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità. Buon Anno a tutti petronius4 punti
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Ho dimenticato un particolare importante che vorrei aggiungere: Non a caso ho catalogato nel volume per prima i 3 Cavalli IN HOC SIGNO VINCES, da quelli Anepigrafi, anzi...... la suddivisione dei due Tipi è stata operata oltre anche alla diversità dei rovesci (con e senza motto), soprattutto tenendo conto proprio della diversità dei pesi tra i due. In sostanza ho stabilito quali coniati prima e quali coniati dopo un certo periodo. E una questione applicata a riforme monetarie.......eh.....eheheheh !! E tutte le monete catalogate nel Volume, dico tutte, di qualsiasi Re di Spagna trattato, sono state inserite anche con questa logica..... se le trovate prima è perchè vennero coniate prima.3 punti
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Faccio presente che "l'anello sigillare" non è un anello sigillo propriamente detto, inteso come anello digitale personale, ma si tratta di uno stampo per bolli laterizi, una classe di oggetti ben attestati e conosciuti. Lo sottolineo perché da come è descritto nell'articolo sembra che Maecius se ne andasse in giro con quel po' po' di "bronzo" al dito. ? Infatti nella villa è stata riconosciuta una fornace per la produzione di mattoni di cui, probabilmente, Maecius era proprietario.3 punti
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Filippo III - Tornese 1599 Peso: 11,53 grammi (il peso medio è 5,25 g.) Diametro: 27,10 mm3 punti
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Augurandovi una serena vigilia di fine anno, vi faccio vedere l'ultima Vicereale del 2020. Filippo III 3 Cavalli del 1° tipo D/ Pietra focaia circondata da quattro acciarini con sopra un globetto e quattro fiamme. Intorno: PHILIPP. III. REX. ARA. VT. S. R/ Croce di Gerusalemme cantonata da quattro crocette simili, Intorno: IN. HOC. SIGNO. VINGES (fiore). Pesa ben 4,63 grammi, mentre il catalogo di Lamoneta e il MIR riportano un peso medio di 2,58. Secondo Voi è possibile un sovrappeso così? Ogni commento è ben gradito. Un caro saluto a tutti, Rocco.3 punti
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Tanti auguri a tutti da parte mia e del mio alberello di Natale ... ?? ci si risente nel 20212 punti
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Riguardo ai Tornesi di Filippo III non vi faccio perdere il gusto della "lettura" ...... Mentre per i 3 Cavalli, di conseguenza, quelli con il motto IN HOC SIGNO VINCES (quando non particolarmente usurati o con mancanze) pesano di più dei 3 Cavalli "anepigrafi" ....e questo per una ragione molto semplice......adesso però..... Alcuni Anepigrafi scendono addirittura sotto i 2 gr., anche 1,60 e sono di diametro (18 mm.) molto inferiore a quello standard (circa 23/24) Quando alcuni di questi li ho avuti in mano....ho avuto addirittra dei dubbi su quale nominale fosse, sono piccolissimi, ma sono 3 Cavalli. Nel volume sono riportate anche le foto di questi piccolissimi. Buon Anno a tutti.2 punti
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scusa se non ti ho citato ma è proprio dal tuo intervento che ho appreso l'esistenza di questa moneta2 punti
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Assolutamente d'accordo! Il collezionista va alla ricerca del pezzo che gli manca ma con selettività. Si cerca il pezzo migliore, più interessante e che più piace. Una collezione così programmata fa perdere tutto il senso del collezionismo numismatico che spesso è fatto anche di lunghe attese per scovare il pezzo giusto per la propria collezione piccola o grande che sia...2 punti
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Condivido al 100% con Fabrizio @ilnumismatico Tutto pienamente condivisibile P.S unica nota che personalmente ritengo di sottolineare e' il valore dei 100 lire aquila. Condivido quanto scritto, ma non per entrambi i millesimi....ad oggi i pochissimi esemplari "perfetti" visti , sono solo del 1903. Non ho memoria di uno datato 1905 apparso che sia stato ai livelli del 03, e posso assicurare che chi lo cerca in quella conservazione sono veramente tanti, compresi possessori di collezioni veramente importanti....dovesse apparire sul mercato, realizzerebbe cifra nettamente maggiore2 punti
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Repubblica Democratica Tedesca, 5 mark 1968, commemorativa di Robert Koch (premio Nobel della medicina nel 1905 per suoi studi sulla microbologia)2 punti
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Come ho già detto moltissime volte, l’impressione fotografica lascia sempre molti dubbi (specie su monete di un certo peso). Io vedo hairlines da pulitura nei campi, avvalorato da un netto cambio di colore tra la zona della legenda e il campo aperto. Francamente non mi fa una bella impressione, e credo che ci sia stata, più che poca oculatezza nella scelta, solo tanta fretta di acquistare: questa serie è sempre afflitta da molti segni di contatto, e visti gli importanti acquisti già fatti, al tuo posto avrei selezionato questo pezzo con maggiore attenzione. Anzi, a dirla tutta, al tuo posto invece di mettere mano agli acquisti avrei speso un po più di tempo nel capire alcuni concetti valutativi che mi sembra ancora non siano stati recepiti.2 punti
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Ciao @sandokan auguri a te e a tutti, ecco la storia della tua medaglia https://www.mymilitaria.it/liste_05/croce_polacca_ankona.htm1 punto
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31 dicembre 406, diversi popoli barbari, incalzati dagli unni, attraversano il Reno... Inizia l'epoca delle invasioni barbariche. Buon anno. https://it.wikipedia.org/wiki/Attraversamento_del_Reno1 punto
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Grazie a @dux-sab l'anno finisce con la visione di una splendida moneta.. Auguri a tutti per un felice 2021!1 punto
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Beh, la (divertita, sarcastica ed anche un po' istrionica) logica del non-augurio non fa una piega. E cionondimeno... (Non-)Auguri anche a te, ART. Firmato Un'altro pessimista (il giusto) con possenti rigurgiti d'ottimismo. ?1 punto
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hai ragione è battuto sulla pezza della rosa 1684, non ci avevo mai fatto caso! il modulo sembra più stretto, questo gli permetteva di stare nel peso.1 punto
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Un grosso ostacolo alla sistematica ricostruzione (sia cronologica che metrologica) delle prime emissioni bronzee è costituito dal difficile inquadramento del raro bronzo Minerva-Aquila RRC 23/1. Nel saggio che allego Andrew Burnett e Andrew McCabe, anche attraverso l'esame di ben 43 esemplari, concludono che si tratta di produzione di zecca siciliana da collocarsi attorno al 240 a. C., non correlata ad altri sottomultipli bronzei, e che al diritto sia raffigurata Roma e non Minerva. "A small issue of large bronze coins was made by the Romans in Sicily, probably eastern Sicily, on a brief occasion in about 240 BC. 6 obverse and 8 reverse dies have been found in the 40 specimens analysed. The reverse was copied from Ptolemaic coins, and the precise prototype was one of the very large «octobols» with the letter Ε. The normal Ptolemaic obverse was abandoned in favour of a helmeted goddess; as has been argued elsewhere, such a change really only makes sense if the new obverse was intended to be that of the goddess Roma, whose iconography was being developed at this time. That Roma replaced Zeus, and indeed that someone decided to make these «Roman» coins in Sicily in the first place, suggests quite an aggressive policy". Burnett-McCabe_An_early_Roman_struck_bro.pdf1 punto
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Tunisia, 1/2 dinar 1968 Al dritto : testone di Habib Bourghiba, presidente della Tunisa1 punto
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Ben ritrovati, amici lamonetiani e un sincero augurio di buon anno a tutti voi! Conclusa la trattazione del rijksdaalder filo-repubblicano, quest'oggi ci concentreremo sui cosiddetti esemplari “di nuovo tipo”, coniati sempre (e solo) ad Utrecht unicamente nel 1809. Parlo al plurale perché, in effetti, avremo un primo e secondo “nuovo tipo”. Ma facciamo un passo alla volta. Il 1° rijksdaalder di nuovo tipo è caratterizzato al dritto dal ritratto del re rivolto verso destra, accompagnato dall'ormai classica legenda “LODEW NAP KON VAN HOLL”. Il rovescio, invece, trae chiaramente ispirazione dal dritto del rijksdaalder “classico”, pur comunque presentando delle piccole differenze. Osserviamo, in particolare, lo scudo coronato. Come ricorderete, nell'esemplare precedente, all'incrocio dei quattro quadranti avevamo lo “scudetto”, simbolo della citta di Utrecht (qui, invece, assente). Altra piccola differenza, sempre a livello dello scudo, la si riscontra nella scelta degli elementi occupanti i singoli quadranti. Mentre il leone rampante viene “confermato”, la croce viene sostituita dall'aquila dell'Impero francese. Tra l'altro è curioso notare come la posizione dei leoni venga invertita (dai quadranti 2 e 3 viene traslata ai quadranti 1 e 4). Si tratta, ovviamente, di piccole differenze che però denotano, a mio avviso, sia la grande cura per il dettaglio in questo tipo di monetazione che la rapida evoluzione che i Paesi Bassi conobbero in quella manciata di anni di regno. Tornando alla nostra moneta, la legenda circolare al rovescio “EENDRAGT MAAKT MAGT” è la stessa che avevamo già incontrato nella descrizione del ducato in oro con cavaliere. In basso, sotto ai piedi del cavaliere, abbiamo infine la data. Del 1° rijksdaalder di nuovo tipo esistono anche numerose prove eseguite in vari metalli (bronzo scuro, bronzo chiaro, bronzo argentato, rame dorato e piombo con bordo liscio anziché godronato). Per completezza ve le cito ma, anche per ragioni tempistiche, le tralascerò. Di seguito, vi mostro una foto di un esemplare andato all'asta lo scorso anno da Numismatica Genevensis e aggiudicato a 38.000 chf (più diritti). Passiamo ora al 2° rijksdaalder di nuovo tipo. Di questa moneta, onestamente, non c'è molto da dire. Il dritto è esattamente lo stesso dell'esemplare di prima. Cambia il rovescio, in cui troviamo solamente lo scudo coronato con le aquile ed i leoni rampanti. Affianco lo scudo troviamo le lettere R – DR (abbreviazione del termine rijksdaalder), mentre in basso ad ore 6 abbiamo l'ape simbolo della zecca reale di Utrecht. Prima di mostrarvi la foto e di congedarmi, vorrei fare una breve considerazione tecnica. Nei cataloghi olandesi il 1° ed il 2° rijksdaalder di nuovo tipo sono considerati rispettivamente come monete di rarità R3 ed R2. Dovete, tuttavia, sapere che in Olanda hanno un metro più stringente del nostro nel valutare la rarità. Non vorrei, dunque, che passasse il messaggio che si tratti di tipologie assimilabili ai nostri R3 ed R2 (soprattutto se paragonate a certe monete del Regno d'Italia...). Bene. Anche per oggi abbiamo finito. Spero, come sempre, sia stato di vostro gradimento. Come promesso, prima di chiudere, vi mostro la foto del 2° rijksdaalder. Questo esemplare proviene dalla stessa asta del precedente e fu aggiudicato a 28.000 chf (più diritti).1 punto
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Scusate, forse l'immagine non è pertinente... Sono l'unico che raccoglie indistintamente tutte le 50 cent Vaticane? A volte, più che un collezionista, mi sembra di essere un accumulatore compulsivo! ? taglio: 50 cent paese: Vaticano anno: vari tiratura: varie condizioni: varie città: Baselga di Piné (TN)1 punto
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Secondo me il sovrappeso è normale, nel senso che capita di avere monete in rame di questo periodo di peso superiore. Ovviamente la moneta più pesante della media è più rara. Io ho un tornese di Filippo III che pesa più del doppio del peso medio! Vado a postarlo.1 punto
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A completamento di quanto sopra riportato aggiungo l'estratto dal Bollettino Italiano di Numismatica a firma di A.Cunietti. In attesa del sesino di Francesco I di cui parli. Un saluto e auguri per il prossimo anno Mario1 punto
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Siria 50 e 25 qirsh con datazione 1968 ١٩٦٨ - 1387 ١٣٨٧1 punto
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Il problema è stato adattato da “Un ladro sta provando ad aprire una cassaforte. Sa soltanto che la combinazione è formata da tre cifre e che due consecutive sono uguali. Quanti tentativi dovrà eseguire il ladro prima di essere sicuro di riuscire ad aprire la cassaforte?” con la soluzione “Le due cifre consecutive uguali possono essere o le prime o le ultime due. Queste possono essere o due 1, o due 2, o due 3 e così via, per un totale di 10. La cifra rimanente lo stesso ma deve essere comunque diversa dalle prime due, quindi può essere una fra le nove restanti…”. L’autore ha dato per scontato che la terza cifra fosse diversa, ma poniamo che la terza cifra possa anche non esserlo. Se le prime due sono uguali, le combinazioni sono 10x10 = 100. Per esempio, se le prime sono due 1, avremo le dieci sequenze: 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119. Se sono uguali le ultime due, le possibili sequenze saranno 011 111 211 311 411 511 611 711 811 911, solo che la combinazione in grassetto va esclusa dal computo in quanto già considerata nel caso in cui sono uguali le prime due cifre e così le combinazioni sono 10x9 = 90. In totale 100 + 90 =190. O sbaglio? apollonia1 punto
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Nummi denarii decuma libella, quod libram pondo as valebat et erat ex argento parva. Simbella, quod libellae dimidium, quod semis assis. Terruncius a tribus unciis, quod libellae ut haec quarta pars, sic quadrans assis.”Varrone (L. L. 5.174)1 punto
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Grano Cavalli 1790 A P Moneta che già avevo, ma ho deciso di riportarla a casa da Tenerife.1 punto
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Ormai sapete come prendermi per la gola... Appena citato il denaro tornese di Cola Monforte ecco che eliodoro ce ne propone uno. Una moneta "ribelle" coniata in gran quantità per poter affrontare le spese di guerra ma in pratica a corso forzoso essendo coniata con una lega a bassissimo contenuto di fino e sbiancata per ingannare chi la usava. Lo dimostrano gli esemplari giunti fino a noi che spesso ancora portano i segni della sbiancatura ma che, a causa della cattiva lega, si mostrano con tutti i segni dell'età. Ma la prova che anche all'epoca queste monete venissero poco apprezzate lo troviamo in una lettera di Antonio da Trezzo, ambasciatore a Napoli per gli Sforza, che scrive a Francesco Sforza nell'ottobre del 1461, in piena congiura: "Lo conte de Campobasso già ha facto instantia de andarsene et così Jacomo Galiota et Jacopuzo da Montagano, perché non hanno portato altra moneta che tornesi novi, li quali esso Conte per forza faceva spendere in le terre sue et qua non ne possono alcuno, per il che già se è fuggito una grande parte della fanteria che menò con sé esso conte". Avendo questi condottieri ai loro ordini truppe mercenarie è facile immaginare come questi soldati, essendo pagati con moneta che non potevano utilizzare, preferissero abbandonare il campo di battaglia. Discorso diverso invece per i territori sotto il dominio del Monforte dove questi denari venivano fatti circolare per forza... Magari sarà stato proprio quest'obbligo di circolazione forzosa imposto dal conte Cola a favorire poi il perdono concesso da Ferdinando I d'Aragona: " ...in tempo et sub dominio de lo excellente signor Conte Cola de Campobasso sono stati soi officiali presertim tempore presentis guerre, tenore presentis capituli concedere venia indulgentia ita quod presens capitulum sit eis et uniquique ipsorum plenissimum et autenticum indultum et plenissima remissio de omni et singulo delicto malefitio crimine et omicidio etiam de crimine lese maiestatis in primo secundo sive tertio capite per ipsi o alcuno de ipsi commissi consentuti et partecipati et similiter de le false monete et denari quovismodo per ipsi prenominati facti, cugnati et expesi, non obstante quod de torniensibus alias factis penes aliquos adhuc quantitas aliqua reperiatur et forte in futurum reperiretur..." (da G. Scaramella, Un privilegio Aragonese a favore di Campobasso, Maddaloni 1902). Non fu solo Campobasso a battere denari tornesi ma la loro produzione nell'area molisana pare si sia divisa in diverse zecche (qualcuna itinerante?) e recenti scoperte proprio su questi nominali non mettono ancora la parola fine al loro studio. Un ultimo pensiero alla già citata mostra realizzata a Campobasso da @odjob. Un progetto realizzato da chi ama il proprio territorio ed ha cercato di divulgarne la storia attraverso le monete. Io ed Eliodoro fummo suoi ospiti e ci fece anche da guida nel visitare la città, castello compreso. Ovviamente con l'immancabile pranzo a base di prodotti locali... la buona tavola è una caratteristica che accomuna tutti i Numismatici.1 punto
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Buona sera . Non voglio contraddirmi su quello che ho affermato sul prezzo , va bene ciò che ha pagato se è contento dell' acquisto . Direi buono per il 5 centesimi forse un po' meno per il 20 centesimi , ma ripeto che è arduo interpretare queste immagini , e poi , ci sarà sempre qualcuno che dice "le ha pagate troppo" , lei intanto ha le monete che le piacciono , ne sia tranquillamente soddisfatto . Buona serata. Gabriella1 punto
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Grazie,fa sempre bene ricordare e rileggere questi articoli e chissà se un giorno ci sarà qualcuno di noi insieme a quei nomi.Forse sarebbe da aggiornare ma non conosco il criterio per considerare Grande Numismatico,se dipende dalla collezione di monete o dal contributo alla Numismatica. Nel secondo caso ci sarebbero dei nomi illustri numismatici scomparsi ultimamente del tipo Angelo Bazzoni,Mario Traina o Emilio Tevere o ancor prima Antonio Pagani e altri.1 punto
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Non poteva mancare quella per la prima presidenza croata del Consiglio dell'Unione Europea:1 punto
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Buonasera a tutti, con grande piacere Beppe, mi raccomando mettete gli occhiali da sole, abbaglia. ? Saluti Alberto1 punto
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Ciao grazie @FlaviusDomitianus non ero al corrente della classificazione del RIC 2, me la sono aggiudicata all'ultima asta Gorny e non ho ancora approfondito in quanto mi è arrivata mercoledì, comunque ancora grazie. Silvio1 punto
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Ciao, probabilmente le affermazioni di Martinori sono conseguenti alle informazioni che riporta in calce come nota in merito a questo. Martinori scrive: "Il Serafini, Med. Vat., vol III, pag 453, nota 52, dice di aver ricevuto dal signor Schulman, numismatico negoziante di Amsterdam, l'assicurazione che tutte queste pseudo-monete furono fabbricate dal signor Augusto Brichaut nell'officina di Oeschger Mesdach, vicino a Parigi. Questo Brichaut era belga ed impiegato alla zecca di Bruxelles; morì a Parigi l'anno 1896 o 1897 ed è autore di alcuni articoli nella Revue belge de numismatique sopra monete e medaglie, tra il 1870 ed il 1890". Michele1 punto
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Luca Lombardi, Le contromarche offensieve sulle piastre di Ferdinando II di Borbone.1 punto
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Condivido pienamente caro Pietro, sia le collezioni che le biblioteche scientificamente impostate necessitano di tempo e pazienza per essere assemblate in maniera appagante e quanto più possibile completa... io ormai da quasi vent'anni dedico gran parte delle mie energie e risorse alla mia biblioteca numismatica ed è gratificante procedere con calma, un tassello alla volta, andando a caccia dei titoli mancanti sia nel mondo reale delle librerie e bancarelle che in quello virtuale dei negozi ed aste in rete. Di seguito posto un'immagine di una porzione del settore dedicato ai volumi di interesse storico economico, monetario ed amministrativo della Napoli spagnola...ritengo che in una biblioteca numismatica scientificamente impostata accanto ai volumi specificamente trattanti le monete debbano figurare anche opere "collaterali" che illustrino il contesto storico ed economico in cui le varie monete si trovavano a circolare...1 punto
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L'ESA Un evento che a mio avviso si meritava ben più di una serie di monete non circolanti francesi è quello dei 50 anni di cooperazione spaziale europea. Si è preferito festeggiare questo evento più generico che non la fondazione dell'ESA perchè pur risalendo quest'ultima al 1975 si è voluto ricordare che l'attività e la collaborazione europea in questo settore è di molto precedente. Come in altri campi importanti, la storia dell'Europa nello spazio ha seguito un po' la scia di quella generale del processo d'integrazione europea: dopo la devastazione e lo sconforto della seconda guerra mondiale la ripresa e l'azione. Dal 1958, anno in cui gli USA fondarono la NASA, in Europa occidentale diversi scienziati cominciavano a discutere di collaborazione europea e agenzie spaziali europee, in sostanza di fine dell'inerzia e sudditanza europea in campo spaziale. Questo portò nel 1964 alla fondazione dell'ELDO (European Launcher Development Organisation), incaricata dello sviluppo di un lanciatore a partire dall'abbandonato programma britannico Blue Streak per un missile nucleare, e l'ESRO (European Space Research Organization), incaricata dello sviluppo di satelliti. Queste due organizzazioni vennero fuse nel 1975 a formare l'attuale Agenzia Spaziale Europea, che pur non essendo un organismo comunitario è composta quasi totalmente da stati dell'UE ed è strettamente legata sia a questa che alle agenzie spaziali minori mantenute autonomamente da alcuni stati. Malgrado le sue ragguardevoli dimensioni e capacità, che ne fanno la seconda agenzia spaziale al mondo dopo la NASA, l'ESA è l'unica maggiore a non aver ancora mandato astronauti nello spazio con mezzi propri. Questo non è dovuto alla mancanza di tecnologia ma in parte all'assenza di stimoli dal livello governativo, di cui americani e sovietici avevano sempre goduto per i loro progetti più importanti, e soprattutto all'abbandono di Hermes, programma avviato nel 1987 e cessato nel 1993 che avrebbe dovuto portare a una navetta spaziale europea. http://www.buran.ru/images/jpg/hermes2.jpg http://spaceinimages.esa.int/var/esa/storage/images/esa_multimedia/images/2009/12/ariane_5_in_hermes_configuration_1991/9657602-3-eng-GB/Ariane_5_in_Hermes_configuration_1991.jpg Nonostante questo è indiscutibile l'importanza tecnologica e scientifica dei programmi spaziali europei passati e presenti, nonchè le ambizioni future, fra cui anche l'esplorazione umana di Marte. Tutto ciò si scontra con questioni europee di vecchia data: la mancanza di unità politica e una quantità di risorse a disposizione non scarsa ma che considerando la statura complessiva d'Europa si meriterebbe un bell'incremento... magari stornato dai molti, grossi sprechi generati dal primo problema.1 punto
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